E’ stata una bellissima festa granata, Stefano Venneri l’ha organizzata, il Fila ha chiamato, il pubblico ha risposto: una serata perfetta
Perfetta, perfetta da tutti i punti di vista, con circa 500 persone presenti ed oltre 2.000 euro di incasso, ieri sera si è svolta Grande Toro, la serata musicale organizzata da Stefano Venneri, speaker ufficiale del Torino FC.
Fin dalle ore 20:00 il pubblico di fede granata ha riempito l’Hiroshima Mon Amour, scaldato inizialmente dal dj d’eccezione Gino Latino, già speaker del Torino al Delle Alpi.
Alle 21:00 Gino Strippoli, nelle vesti di presentatore, ha dato il via alla serata, presentando, con l’ironia e la simpatia che lo contraddistingue, artisti ed ospiti.
Ha aperto la serata Enzo Rimedio con la sua “Forza Forza Toro” eseguita insieme agli amici Massimo Zaccheddu ed Alberto Pecorelli, seguito poi dallo stesso Zaccheddu con “Se ti senti del Toro”. Quindi è toccato al poeta Ermanno Eandi, prima recitando una poesia presa in prestito dal Museo del Grande Torino, poi eseguendo la sua canzone dedicata al mitico Filadelfia.
E’ stato poi il turno di Alberto Pecorelli, in arte Apek, che per l’occasione è arrivato direttamente dall’Irlanda, che ha cantato un metropolitan-country dedicato agli Invincibili. Successivamente sono saliti sul palco gli inarrestabili Rimozionekoatta con l’esecuzione di tre brani in stile SKA, con i quali il pubblico si è molto divertito ballando e cantando.
Gino Strippoli ha poi invitato sul palco Cesare Salvadori, presidente della Fondazione Stadio Filadelfia, che ha tranquillizzato tutti dichiarando che i lavori si stanno svolgendo regolarmente e che tutti, veramente tutti, a partire dal pubblico presente alla serata sono impegnati nel far sì che il 17 ottobre 2016 il nuovo Filadelfia possa essere finalmente inaugurato nel migliore dei modi.
Sul palco si è poi avvicendato Domenico “Mecu” Beccaria, consigliere della Fondazione e presidente del Museo del Grande Torino, che ha raccontato tanti aneddoti sui cimeli presenti, a partire dalla capostipite cornetta del trombettiere Oreste Bolmida, ed invitando tutti nel visitare il magico Museo nei fine settimana.
Ha riaperto la scena artistica Fabrizio Voghera, che forte del suo ruolo nel musical Notre Dame de Paris, ha raccontato di essere stato per un certo tempo l’unico gobbo granata al mondo, poi il turno dei Gran Torino con la loro accattivante pop-dance “Grande Torino” e di seguito il simpaticissimo Gianluca Domenici, cantautore viareggino dal cuore granata.
E’ stato poi il turno dei Sensounico che hanno addirittura eseguito le loro canzoni con il supporto di quattro musiciste dotate di viole e violoncelli, che hanno caratterizzato ancor di più la loro “Quel giorno di pioggia”, dedicata al Grande Torino.
E’ stato un momento particolarmente commovente quando Davide Murru, cantante della band, ha elencato i nomi dei caduti a Superga, seguito da tutto il pubblico.
Quindi è toccato agli Statuto, la band più band del Toro, con le loro canzoni a ritmo SKA dedicate alle gesta della loro squadra: “Grande”, “Facci un goal”, dedicata a Paolino Pulici e “Cuore Toro”, suonata tutte le domeniche allo stadio.
Poi è giunto il momento dell’artista più atteso della serata: Valerio Liboni. Presentato, giustamente, da Gino Strippoli come un artista che ha segnato la musica leggera italiana, Liboni ha raccontato aneddoti sulla sua “Ancora Toro”, dalla prima versione cantata da Rossi, Policano, Bianchi e da Cravero, a quella con Little Tony, Mal, Dino ed una solista del Quartetto Italiano, fino all’ultima, quella che tutti conosciamo cantata solamente da lui.
Alla fine Gino Strippoli e Stefano Venneri hanno ringraziato tutti i volontari della Fondazione e richiamato tutti gli artisti sul palco, che hanno omaggiato a loro volta l’emozionato Valerio Liboni, cantando tutti insieme “Ancora Toro”, con il pubblico in visibilio con le sciarpe in alto come allo stadio.
E’ stata una bellissima festa granata, Stefano Venneri l’ha organizzata, il Fila ha chiamato, il pubblico ha risposto: una serata perfetta.
Tutte le informazioni sul sito www.grande-toro.it
(Foto: il Torinese)
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