Settembre 2015- Pagina 8

SABATO A MILANO IL “DOG LOVERS’ DAY”

GRANDE EVENTO IN CONTEMPORANEA CON 4 CITTA’ DEL MONDO, PROMOSSO DALLA LEGA ITALIANA PER LA DIFESA DEGLI ANIMALI E DELL’AMBIENTE E DALLA WORLD DOG ALLIANCE

CANE DOG

In molte città del mondo è già un giorno di festa per il miglior amico dell’uomo. Ora la Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e la World Dog Alliance propongono anche nel nostro Paese il “Dog Lovers’ Day”: come a San Francisco, Washington, Londra e Hong Kong, il 26 settembre di ogni anno sarà interamente dedicato alla durevole amicizia (16 mila anni) tra uomo e cane.

 

Nell’ambito della manifestazione – cui parteciperanno Ceci Chang, direttore operativo Asia della World Dog Alliance, l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente – che ha raccolto il sostegno di numerosi testimonial del mondo della cultura e dello spettacolo, sarà presentato alla stampa l’appello al governo italiano e all’Unione Europea perché sollecitino alcuni
Paesi asiatici (tra cui Cina, Corea del Sud e Vietnam) a mettere al bando il consumo e il commercio della carne di cane (e di gatto).

 

 

Allapresentazione seguiranno la premiazione di “cani-eroi” che si sono distinti nel servizio ad organizzazioni di utilità sociale al fianco dell’uomo e la proiezione del film, “Eating happiness, Mangiare la felicità.”, primo documentario sul traffico della carne di cane in Asia. Alle 13,30 pranzo a buffet e alle 14.30 sfilata canina “di simpatia ed allegria” aperta a meticci e cani d razza, con regali per tutti, offerti da Maxizoo. Per il primo “Dog lovers day” in Italia, l’appuntamento per la stampa è dalle 9,45 di sabato 26 settembre all’Istituto dei ciechi a Milano,
in via Vivaio 7.

 

Per accrediti inviare una email a: segreteria@leidaa.info
Per informazioni: Laura Colombo 335.1429333 e Silvia Pozzi 334.3990351.

Gelato, un festival di gusti in piazza Solferino

Arancia e cannella, Bonet, Crema Golosia, sono solo alcuni dei gusti presenti 

 

GELATO SOLFERINOGELATOEdizione autunnale della rassegna ‘Gelato Festival’, fino a domenica  27 settembre in piazza Solferino. Sono presenti alcuni dei migliori maestri gelatieri che partecipano all’ultima tappa della manifestazione che ha toccato 12 città italiane, oltre a  Valencia, Londra e Amsterdam. La manifestazione è promossa da Confesercenti e dall’associazione ‘Via Santa Teresa per voi’, in collaborazione con il Comune e il patrocinio della Città Metropolitana. Chinotto di Savona, Busa d’or, ArachidiMoou. Arancia e cannella, Bonet, Crema Golosia, sono solo alcuni dei gusti presenti in piazza.

 

(Foto: il Torinese)

Le Asl "liberano" gli infermieri

Un esempio, per capire la portata di questa novità, è quello di un’infermiera di Vercelli che dopo avere partecipato al bando per la mobilità volontaria all’interno della regione, indetto dall’Asl di Biella, ed essere risultata idonea al trasferimento da Vercelli, si era vista negare il nulla osta proprio da parte dell’Asl vercellese

 

LETTO OSPEDALEDallo scorso giugno tutti gli infermieri che desiderano essere trasferiti in un’altra azienda della regione rispetto a quella in cui lavorano, o fuori dalla regione, non potranno più essere bloccati dall’Asl dove sono assunti, che dovrà lasciarli liberi. “Si tratta di un passo avanti molto importante per noi – spiega Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up, Sindacato degli infermieriperché prima, per arrivare a vedere soddisfatto quello che per noi era in diritto, sancito dal decreto Madia, era necessario ricorrere a un giudice del lavoro”.

 

Un esempio, per capire la portata di questa novità, è quello di un’infermiera di Vercelli che dopo avere partecipato al bando per la mobilità volontaria all’interno della regione, indetto dall’Asl di Biella, ed essere risultata idonea al trasferimento da Vercelli, si era vista negare il nulla osta proprio da parte dell’Asl vercellese dove risultava assunta. La donna aveva presentato ricorso al Tribunale di Vercelli. Ma, prima che l’udienza fosse celebrata, l’Asl di Vercelli, nello scorso giugno 2015, rinunciò alla sospensione del nulla osta al trasferimento per via della delibera della Regione 36/1843 del maggio 2015, quella dello sblocco delle assunzioni, che toccava anche la mobilità intraregionale, concedendo finalmente il trasferimento a Biella.

 

 “Si tratta di una vicenda dal lieto fine – aggiunge Claudio Delli Carri, – durata però più di un anno. Il bando per la mobilità a cui partecipò l’infermiera era del giugno 2014 e solo quest’estate ha potuto prendere servizio a Biella, dopo tutto l’iter con l’Asl di Vercelli. Ora, però, non dovrà più essere cosi. Gli infermieri non saranno più ostaggio delle aziende che non vogliono lasciarli andare per il timore di non poterli sostituire. Auspico che la Regione intervenga per risolvere subito questa situazione, permettendo che tali procedure possano essere portate a termine in modo rapido e trasparente. La riorganizzazione tanto sbandierata dalla Regione inizia anche da questo”.

 

Massimo Iaretti

 

 

 

Una chiacchierata con chi se ne intende sul futuro delle imprese

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

tosettoIniziamo con battute e considerazioni sulla  politica, in italia ma in particolare nella nostra regione. “Vecchio nostro vizio”. entrambi conveniamo sulla drammaticità della situazione. Sull’aver rimandato la soluzione dei problemi ed ora, sull’estrema difficoltà nel risolverli

 

Vado a trovarlo nel suo ufficio in via Perugia, nei locali di Eurogroup. Al fondo del corridoio piccolo e spartano, l’immancabile attesa. Ogni tanto si affaccia gentilmente preoccupato, rabbonente per sincerasi della mia presenza. Nessun problema. Ora cellulari o palmari sono un ottimo aiuto, nei momenti di attesa, per  continuare il lavoro. Qui in Eurofidi ed Eurogroup il clima che si respira è cambiato. Non ci mettevo piede da oltre tre mesi. Passano funzionari conosciuti. Soliti convenevoli con sguardi di preoccupata tensione. Mesi fa, all’assemblea di bilancio e rinnovo dellescoffone cariche sociali, il vertice aziendale è cambiato. Forte la crisi interna e complessiva. Pier Giorgio Scoffone classe 1947. Per gli amici Pigi. Sicuramente un suo vezzo. Novello sposo, con due figli, molto ma molto attivi che assomigliano ai genitori. Iniziamo con battute e considerazioni sulla  politica, in italia ma in particolare nella nostra regione. “Vecchio nostro vizio”. entrambi conveniamo sulla drammaticità della situazione. Sull’aver rimandato la soluzione dei problemi ed ora, sull’estrema difficoltà nel risolverli. Diplomatosi alla mitica  scuola Avogrado lavorando si è laureato. Abituato ad affrontare situazioni complicate. Con lui mi posso permettere una certa familiarità. 

 

Chi te lo ha fatto fare? 

Conosco la materia. Come ben sai tre anni fa, alla fine del mio mandato da presidente di Eurocons, avevo tentato di avvisare il nuovo cda del formarsi di una situazione aziendale molto critica. Sono stato nominato nel cda di Finpiemonte partecipate. Soprattutto le banche socie di Eurofidi erano preoccupate. Visto che il nuovo piano industriale non era soddisfacente siamo intervenuti. Ho voluto prendermi direttamente le responsabilità del caso, accettando la proposta di diventare amministratore delegato.

 

Strategie? 

Si. Concedimi la riservatezza del caso. Un fatto è certo: Eurofidi ed Eugroup sono e saranno sempre di più indipendenti. Contrariamente al passato. 

 

Pensi di conoscere benissimo il settore della finanza?

 Non voglio, ( anche perchè non lo è  – ndr ) essere considerato presuntuoso. Qualcosa di esperienza c’è. Nel 1979 fondammo il primo artigianfidi. Questi consorzi di garanzia hanno sicuramente contribuito allo sviluppo industriale ed artigiano delle piccole e medie industrie. Ho avuto anche l’avventura” di essere tra i primi componenti dei cda FinPiemonte. Ero giovane, come era giovane Sergio Chiamparino. Sicuramente bei tempi ma ora dobbiamo pensare al dopo. Il nostro passato ci impone il tutto. 

 

Maggiore soddisfazione? Non ci pensa alcun secondo nel rispondere: i bambini.  Nel suo essere lapidario e determinato ravvedo la determinazione per il futuro che ha. 

 

Maggiore delusione?

Non essere riuscito a far capire “ai miei compagni” l’importanza economica e sociale delle piccole e medie imprese. 

 

Prospettive?

Non sono certo di riuscire nell’opera di risanamento. Ma sento che posso farcela. Coronamento di quello che è già stato fatto.

 

Mi dà uno “strappo” a casa. Ancora battute sul presente. Ci si rivede, Pigi. Grazie del passaggio

Chievo – Torino, prima sconfitta granata: ecco le pagelle

chievo toro

CHIEVO TORINO 1-0

 

Il Toro, reduce dalla bella vittoria in casa contro la Sampdoria, affronta il Chievo per la quinta giornata di serie A allo stadio Bentegodi di Verona.  Nel primo tempo le emozioni sono veramente poche e il risultato rimane bloccato sullo 0-0. Nella ripresa la partita si sblocca e nei primi minuti è il Chievo a premere sull’accelleratore con un tiro da fuori area di Paloschi neutralizzato da un grande intervento di Padelli. I Granata allora si svegliano e sfiorano il vantaggio con un gran tiro di Molinaro che sfiora il palo sinistro. La partita rimane su ritmi molto bassi, ma al 75′ il Chievo tira fuori il coniglio dal cilindro con Castro che salta Moretti e da fuori area trafigge Padelli con un gran tiro di destro su cui il portiere granata non può nulla. Chievo in vantaggio. I ragazzi di Ventura cercano con insistenza il pareggio, ma mancano di lucidita negli ultimi passaggi. La partita si conclude così con la prima sconfitta stagionale per i Granata che già da domenica potranno cercare il riscatto nella partita casalinga contro il Palermo di Iachini.

 

Padelli 6,5: sbaglia tanti lanci con i piedi, ma compie due grandi interventi a inizio secondo tempo. Sul goal non ha colpe;

Bovo 5,5: sicuro e ordinato negli interventi, ma impreciso quando c’è da impostare. Nel finale di gara viene ammonito per un fallo evitabile su Meggiorini;

logo-toroGlik 6: ottimo lavoro difensivo con tanti anticipi e buon controllo della linea difensiva, nel secondo tempo ha l’occasione di segnare su calcio d’angolo, ma il suo colpo di testa è troppo centrale;

Moretti 5: una buona prestazione per il centrale romano che viene però macchiata dalla troppa facilità con cui si fa saltare da Castro in occasione del goal;

Bruno Peres 6: nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi con un bel tiro respinto da Bizzarri, nel secondo tempo si perdono le sue tracce ( dal 35 st. Zappacosta ng.);

Acquah 5;5: tanto incontenibile quando accellera quanto impreciso quando c’è da crossare. Meno incisivo del solito;

Vives 5,5: molto bravo nello spezzare la manovra avversaria e nel comandare il centrocampo. Quando deve impostare le idee ci sono, ma manca la precisione;

Baselli 5: qualche buon recupero difensivo, ma in attacco oggi è poco servito e appare impercettibile. Ci si aspetta di più da un ragazzo con il suo talento (dal 35′ st Benassi ng.);

Molinaro 6,5: sfiora il goal a inizio secondo tempo e corre continuamente aiutando i compagni sia in attacco che in difesa, è il migliore tra i Granata;

Martinez 5: inconcludente. Si impegna molto, ma non incide e si fa notare solo per un brutto tiro nel primo tempo che va direttamente sulle gradinate dello stadio ( dal 24′ st Belotti 5: entra per cambiare volto all’attacco, ma non incide e da un suo passaggio dosato male parte l’azione del vantaggio clivense. Deve entrare in condizione);

Quagliarella 5,5: corre tanto, ma non riesce mai a trovare il tiro. Non è in serata;

All. Ventura 6: la sua squadra non riesce a esprimersi sui soliti livelli e effettua troppo tardi le sostituzioni per cambiare ritmo alla partita, ma, dopo quattro partite in cui hai ottenuto tre vittorie e un pareggio, ci sta un piccolo calo di concentrazione.

 

Filippo Burdese

I tarocchi Volkswagen coinvolgono anche l'Italia, al via inchiesta della procura torinese

volkswagenIpotizzati alcuni reati, come la frode in commercio

 

Il pasticciaccio Volkswagen lascerà il segno anche in Italia e in Europa. La procura della repubblica di Torino ha aperto un’inchiesta sul caso dei taroccamenti sulle emissioni atmosferiche. Gli accertamenti riguarderanno le vetture in circolazione sul territorio nazionale. Alcuni giorni fa, infatti, il pm Raffaele Guariniello, con la collaborazione dei carabinieri del Nas ha aperto un fascicolo in cui, al momento, non figurano iscritti nel registro degli indagati. Ipotizzati alcuni reati, come la frode in commercio. Gli accertamenti saranno in seguito estesi anche ad altre case automobilistiche.

Troppi esami medici (inutili) fanno sballare gli amari conti della Sanità regionale

Fare radiografie su radiografie per la lombalgia, una delle patologie più diffuse dopo il raffreddore non produce benefici alla salute

 

molinette2L’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, commenta le notizie sui provvedimenti del Ministero della Salute, con riferimento alle “condizioni di erogabilità” in base alle quali il medico di medicina generale potrà prescrivere visite ed esami: “il tema dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie è centrale per la Regione Piemonte. Ci abbiamo lavorato fin dai primi giorni del nostro insediamento, con la collaborazione di esperti, organizzando seminari ed incontri che hanno visto la partecipazione di molti operatori sanitari. Lo abbiamo fatto con convinzione e non solo perché siamo, da anni, una Regione in piano di rientro”. nei mesi scorsi l’assessore aveva lanciato un appello ai medici di base per coinvolgerli in una campagna di sensibilizzazione dei pazienti, affinchè non abusassero degli esami.

 

Ecco i dati forniti dalla Regione: l’Italia è ai primi posti dei Paesi Ocse per numeri di Tac e risonanze magnetiche, superata solo dalla Grecia e da Cipro; il 22% di esami e prestazioni sono relativamente inappropriati e un altro 22% assolutamente inappropriati; un esame su tre non dovrebbe essere prescritto. In Piemonte si registrano 15. 94 prestazioni sanitarie ambulatoriali per abitante mentre lo standard nazionale è 12: nell’area metropolitana di Torino si assiste ad abusi impressionanti, in particolare la Risonanza magnetica lombare, ma fare radiografie su radiografie per la lombalgia, una delle patologie più diffuse dopo il raffreddore non produce benefici alla salute.

 

“Questo eccesso di diagnostica – sottolinea  l’assessore – non comporta solo costi vistosi per la sanità, ma rischi per i pazienti. Assistiamo al paradosso che da un lato c’è un eccesso di consumo e di assistenza sanitaria in ospedale, mentre i soggetti più fragili hanno difficoltà ad accedere ai servizi essenziali. Chi, ancora in questi giorni, protesta a difesa delle strutture complesse che abbiamo deciso di ridurre, credo farebbe bene a riflettere e confrontarsi con queste argomentazioni che hanno una solida argomentazione scientifica. Ribadisco quanto dissi a marzo in occasione del focus organizzato in Sanità con i medici Fornero, Davini e Bobbio. C’è un grande lavoro culturale da portare avanti: bisogna incidere sulla mentalità dei politici, dei prescrittori/operatori sanitari, dei cittadini. Noi abbiamo il dovere di prenderci cura dei malati, di mettere al centro il paziente e di offrire cure sobrie, rispettose e giuste”.

 

(Foto: il Torinese)

Inizia il percorso delle scuole superiori innovative

In questa prima fase spetterà alle Province ed alla Città metropolitana individuare le possibili aree di intervento

 

MATURITA STUDENTESSAIl Piemonte potrà presto dotarsi di nuove scuole superiori innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica, della sicurezza strutturale e antisismica e degli ambienti di apprendimento.Come previsto dal decreto attuativo del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dello scorso 7 agosto, in questa prima fase spetterà alle Province ed alla Città metropolitana individuare le possibili aree di intervento per poter cosi partecipare alla manifestazione di interesse. Entro il prossimo 15 ottobre, dopo il processo di valutazione, la Regione dovrà aver selezionato e trasmesso al Ministero un numero massimo di 5 manifestazioni.

 

Dei 300 milioni di euro messi a disposizione dalla legge “La Buona Scuola”, da distribuire a livello nazionale in base alla popolazione e alla densità scolastica, 19 milioni spetteranno al Piemonte. La costruzione delle scuole sarà finanziata dall’Inail e il canone sarà sostenuto dal Ministero. Gli enti vincitori dovranno invece sostenere gli oneri per la progettazione e l’eventuale bonifica dei siti.

 

“Abbiamo ritenuto opportuno – chiarisce l’assessore regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero – rivolgere la nostra attenzione in particolar modo agli istituti superiori, coinvolgendo nella manifestazione di interesse le Province e la Città metropolitana in modo da poter realizzare, nel più breve tempo possibile, scuole superiori innovative, dove per innovazione non intendiamo solo l’aspetto strutturale ma anche quello didattico. Gli istituti superiori risultano infatti essere tra gli edifici più vecchi e spesso, per quel che riguarda la dotazione di spazi in relazione al numero degli alunni, tra i più sovraffollati”.

 

La scelta della zona dovrà tenere conto di alcuni criteri fondamentali: il livello dell’innovazione didattica, il numero di alunni coinvolti, il coordinamento con l’istituzione scolastica autonoma per accogliere nuove forme di spazi educativi, la disponibilità di un servizio di trasporto che garantisca collegamenti adeguati al territorio e all’utenza, l’integrazione scuola-lavoro con possibilità di raccordo con il tessuto economico di riferimento. Le aree individuate a livello regionale saranno oggetto, in una seconda fase, di un grande concorso di idee tra i professionisti, finalizzato a sperimentare nuovi modelli di edilizia scolastica. Gli enti potranno scegliere tra quelli che hanno partecipato per le rispettive aree la progettazione definitiva ed esecutiva.

 

sdepalma – www.regione.piemonte.it

"Italia da amare", una kermesse sul turismo di qualità

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Non più turisti, ma viaggiatori consapevoli e responsabili

 

Torino e il turismo,  un binomio vincente, sempre più valorizzato da parte del capoluogo subalpino, nello sforzo costante di scoprire nuove vocazioni. A questa formula risponde perfettamente la Fiera del Turismo di Territorio e di Qualità “Italia da amare”, giunta quest’anno alla sua seconda edizione, in programma il 25, 26 e 27 settembre prossimi, in una delle piazze più belle di Torino, piazza Vittorio Veneto. In questa fiera il visitatore potrà scoprire un’Italia meno conosciuta, quella dei borghi, dei territori rurali, delle tradizioni,  dei sapori e delle leggende. Esiste,  infatti, nel nostro Paese,  che vanta un enorme patrimonio artistico e culturale, un turismo che è ancora attento alla natura, al rispetto ambientale, alle bellezze storico architettoniche,  ai paesaggi rurali, alpini e marini ancora incontaminati, alle tradizioni culturali, artigianali e alla cultura materiale dei territori. Troppo spesso, però,  le grandi città artistiche italiane sono  oggetto di un continuo turismo di massa.

 

“Italia da amare” non promuove questa forma degenerata di turismo, bensì apre orizzonti nuovi su borghi storici non da tutti conosciuti, sui parchi, le montagne, le aree marine protette, gli ambienti culturali e su un patrimonio storico artistico, che non deve essere oggetto di un consumo massificato,  ma di una conoscenza riflessiva e rispettosa da parte del turista.

 

“Italia da amare” darà inoltre la possibilità al visitatore di scoprire strutture ricettive, quali agriturismi, rifugi alpini,  alberghi diffusi, i biker hotel, case per ferie, strutture eco-turistiche e, in genere,  tutte quelle realtà attinenti alle tematiche ambientali riguardanti il territorio ricco di paesaggi e bellezze naturali. I visitatori potranno anche scoprire prodotti, piatti tipici,  e le eccellenze della produzione agroalimentare italiana, oltre a poter seguire un avvincente percorso nei paesaggi e luoghi legati a leggende e misteri, che fanno parte del cosiddetto “fanta-turismo”.

 

Venerdi 25, sabato 26 e domenica 27 settembre in piazza Vittorio Veneto.

Ingresso gratuito  

Contatti: 3203632362

 

                                                                                               Mara Martellotta

Restyling grafico per il "Torinese": più foto e più cronaca

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Dopo soltanto un anno di vita “Il Torinese” si colloca nelle prime posizioni assolute tra una ventina di pagine Facebook di altrettante testate (cartacee o web), le più importanti di Torino, per quanto riguarda le interazioni – “like”, commenti e condivisioni settimanali – sul social network

 

Un restylig grafico del nostro giornale ha reso più corposi i caratteri dei titoli della rubrica Prima Pagina e ha dato più risalto a “Cosa succede in città”, lo spazio dedicato alle opinioni dei nostri collaboratori sui temi che riguardano da vicino la vita di Torino. Ma, in particolare, abbiamo voluto dare maggior peso alla cronaca, che ora si posiziona nella parte centrale della homepage, con un “album” di notizie e immagini. In apposito “box” sono invece visibili le quattro foto più recenti del nuovo profilo di Instagram del giornale.

 

Non si tratta di cambiamenti eclatanti ma – come nella tradizione del nostro giornale, tipicamente sabauda – di modifiche apportate dopo averle ragionate e ponderate, nell’ottica di fornire un prodotto più appetibile per i nostri lettori. Dopo soltanto un anno di vita “Il Torinese” si colloca nelle prime posizioni assolute tra una ventina di pagine Facebook di altrettante testate (cartacee o web), le più importanti di Torino, per quanto riguarda le interazioni – “like”, commenti e condivisioni settimanali – sul social network.

 

Grazie anche ai suoi quasi 48 mila like, la nostra testata ha conquistato una presenza significativa sulla piazza torinese. Vogliamo ancora migliorarci, facendo tesoro dei vostri consigli, delle vostre critiche e opinioni. Grazie per la fiducia e l’attenzione che ci dimostrate ogni giorno!

 

Il direttore