Il Paesaggio di Mario Mazza

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MAZZA4MAZZA2Un suo dipinto “Il vento tra gli ulivi” si trova in permanenza nel museo di Crotone

 

Calabrese di nascita, trapiantato in Piemonte poco più che ventenne, pur memore della propria terra d’origine di cui dipinge spesso visioni nostalgiche del mitico mare, della selvaggia vegetazione, degli ulivi contorti e antropomorfi, Mario Mazza è altrettanto affascinato dal paesaggio in cui vive. Fedele al figurativo, genere a lui congeniale, l’artista. che si può considerare uno dei più attivi e costanti nel tema paesaggistico, non si è lasciato distrarre da facili soluzioni ripetitive di avanguardie tenendo sempre presente che c’è arte qualora ci sia sincerità d’animo che porta a stile personale. Per Mazza stile è unione di ispirazione e capacità tecnica che ha raggiunto dapprima seguendo le lezioni di due dei più importanti artisti casalesi del secondo novecento, Alberto Bertazzi e Giuseppe Campese per poi proseguire in solitaria con lo studio appassionato dei grandi paesaggisti del passato.

 

Hobbema, Poussin, Lorrain, Fontanesi, i Barbizonniers e gli Impressionisti lo hanno virtualmente accompagnato, di tutti ha fatto tesoro, cercando di coglierne i segreti senza mai imitarli conscio che l’arte passata deve essere conservata come base e stimolo per nuove soluzioni. L’affinità con l’Impressionismo si rivela nell’attenzione del plein air, delle ombre colorate, del palpitare dei riverberi in controluce così come un’attenta rifinitura in studio lo accosta ai dettami del Divisionismo inteso come neo-impressionismo scientifico.

 

Ne scaturisce quindi una visione del paesaggio non effimera e fuggitiva, al contrario gli fa assumere un valore non transitorio: i campi di grano e papaveri, le pinete, le colline con i vigneti non sono rappresentazioni di momenti particolari bensì l’idea, l’universalizzazione di quei temi e soggetti che appartengono ad archetipi. Molte le mostre prestigiose a Milano, Genova, Roma, Casale Monferrato (in particolare nel 2013 nel Castello, antico forte Paleologo e Gonzaghesco). Tanti i riconoscimenti basti pensare al premio “Campidoglio d’oro Internazionale Burkhardl 1996” a Roma. Un suo dipinto “Il vento tra gli ulivi” si trova in permanenza nel museo di Crotone.

 

Giuliana Romano Bussola

 

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