Il sindaco Piero Fassino annuncia una fiaccolata alle 20,30 davanti al Municipio
La vittima torinese è Orazio Conte, (nella foto in basso) tra i morti italiani dell’attentato di Tunisi. L’uomo ucciso al museo del Bardo è il marito di Carolina Bottari, che è stata ferita e in ospedale. Conte, 54 anni, lavorava come informatico a Ivrea. Questa sera fiaccolata annunciata dal sindaco Piero Fassino, alle 20,30, davanti al Municipio.
TUNISI, LA CRONACA DI MERCOLEDI’
Almeno quattro i torinesi presi in ostaggio dai terroristi che hanno assaltato il museo del Bardo a Tunisi. Il Comune di Torino comunica i nomi: sono Carolina Bottari, Anna Bagnale, Antonella Fesino e Antonietta Santoro, impiegati all’Ufficio Patrimonio. I quattro fanno parte di un gruppo di dipendenti del Comune in crociera a bordo della nave Costa Fascinosa in un viaggio del Circolo ricreativo del Municipio. Al momento due di loro sono stati liberati, hanno parlato con i colleghi di Palazzo Civico. Stanno bene ma non hanno notizie dei loro compagni che facevano parte di una comitiva di 34 persone.
Il sindaco Piero Fassino è in costante contatto con la Farnesina per conoscere gli sviluppi della drammatica vicenda. “Con grande angoscia l’intera comunità torinese vive il dramma che si sta consumando a Tunisi e con trepidazione si augura che tutti gli ostaggi, tra cui alcuni cittadini torinesi e dipendenti dell’ Amministrazione comunale, possano essere liberati al più presto”, ha dichiarato il primo cittadino.
Intanto dall’agenzia Ansa si apprende che “il bilancio dell’attacco al museo del Bardo a Tunisi è di 19 morti, 17 turisti e due terroristi. Lo ha detto il premier tunisino Habib Essid, che ha aggiunto che ci sono anche italiani tra i morti e vittime tedesche, polacche e spagnole”.
Una dichiarazione del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino: “Ho sentito telefonicamente il Ministro Paolo Gentiloni, il quale ha ribadito che si teme ci siano due o tre vittime di nazionalità italiana: attualmente però mancano le conferme ufficiali perché sono ancora in corso le verifiche da parte delle autorità tunisine. Seguiamo comunque con molta attenzione e con un contatto costante con la Farnesina l’evolversi della situazione a Tunisi”
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