Ottobre 2014- Pagina 6

La tempesta perfetta su Chiampa Napoleone

chiampa manifestonapoleone2Spese pazze, Murazzi, firme false e Renzi-vampiro: se Chiamparino vive sotto una buona stella, beh stavolta ha l’occasione per dimostrarlo davvero, perché la dea bendata non si lascia intimorire dalla minaccia di dimissioni

 

Pare che Napoleone Bonaparte, a chi gli magnificava la bravura e le capacità strategiche di un generale, chiedesse: “Ma è anche fortunato?”. E’ questa la domanda che verrebbe da porre oggi, riguardo alle più recenti vicende che toccano da vicino il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino. Infatti, fino a poco tempo fa, erano in molti a scommettere, oltre che sulla sua bravura, soprattutto sulla sua fortuna, fin da quell’occasione antica in cui si trovò, lui deputato di terza fila, a dover sostituire nell’arco di pochi giorni il povero Carpanini, quale candidato sindaco di Torino, ponendo le basi della sua irresistibile ascesa nei salotti e nella politica piemontese.

 

E anche la nuova avventura in Regione sembrava cominciata sotto la stessa buona stella. Presidente della Compagnia di S. Paolo, seduto sulla più grande cassaforte del Piemonte, era tuttavia scontento per quello che gli pareva un pensionamento anticipato, e inoltre infastidito dalla curiosità della magistratura sui rapporti tra il Comune da lui diretto e i gestori dei locali ai Murazzi. Ma ecco che, quasi con un colpo di bacchetta magica, in pochi giorni i giudici mandano a casa anticipatamente la Giunta Cota, decretando – dopo 4 anni – che non aveva diritto a governare e contemporaneamente la questione Murazzi viene scaricata sulle spalle dell’ex- assessore Altamura e dei funzionari. Chiamparino trova praterie di consensi disponibili in ogni angolo del Piemonte, anche per le divisioni suicide del centrodestra, vince a mani basse e si insedia trionfalmente in piazza Castello. Passa poco tempo e il presidente dell’Emilia Errani si dimette per una inaspettata sentenza a lui sfavorevole, ed ecco che il nostro Sergio diventa addirittura presidente dei presidenti di Regione, emulando Ghigo e affiancando Fassino al vertice dell’Anci, predisponendosi a dominare incontrastato la scena nazionale e locale.

 

Ma ecco che qualcosa si inceppa nell’ingranaggio di fortunate coincidenze, beninteso abilmente sfruttate dall’interessato. A Torino un Gip decide che pranzi, cene e regali pagati con i soldi pubblici sono da sanzionare a destra come a sinistra, e due assessori, oltre al capogruppo-segretario del Pd, vedono la loro archiviazione messa in discussione. Mentre procede senza soste l’azione degli inquirenti di verifica sulla regolarità delle firme a sostegno della lista Chiamparino, e pare che anche su questo terreno la maggioranza abbia motivo di preoccuparsi (del resto si sa, chi di ricorsi ferisce…). Intanto a Roma l’amico Matteo, da Chiampa sostenuto fin dalla prima ora, gli tira un bidone, imponendo alle Regioni 4 miliardi di tagli nella legge di stabilità, costringendo il presidente ad attaccarlo frontalmente e a studiare un fantomatico “lodo” per ridurre i danni (ma a saldi invariati).

 

Il tutto mentre aleggia sulla stessa Regione Piemonte lo spettro del default, a causa di 14 miliardi di debiti (mutui più fornitori) cumulati da tutti, ma di cui gli ultimi arrivati devono farsi carico, con un programma “lacrime e sangue”, di tagli, dismissioni e praticamente certo aumento delle tasse, che non sembra potrà migliorare il consenso verso l’attuale maggioranza. Insomma un  4-0 a fronte del quale verrebbe da esclamare: esageruma nen! Questo è il quadro che qualcuno ha definito da “tempesta perfetta”, e se Chiamparino vive sotto una buona stella, beh stavolta ha l’occasione per dimostrarlo davvero, perché la dea bendata non si lascia intimorire dalla minaccia di dimissioni.

 

Ghinotto

Città metropolitana, non c’è il becco di un quattrino

provinciacastello piazzaLa situazione è piuttosto allarmante. L’equilibrio dei conti della costituenda Città Metropolitana potrebbe venir meno nel 2015, se venissero confermati i tagli ai trasferimenti statali e regionali ed il prelievo forzoso di risorse, stabilito quest’anno dal Governo

 

Lo scontro tra Sergio Chiamparino e Matteo Renzi sui tagli che il governo intende imporre alle Regioni, si sta replicando per quanto riguarda i rapporti tra la nuova Città Metropolitana e Roma. Ora, in attesa della riunione del primo Consiglio metropolitano, giovedì prossimo 30 ottobre, nell’aula della ex Provincia, a fare la voce grossa è il supersindaco della Grande Torino, Piero Fassino.

 

L’elenco dei temi che Fassino, anche a nome degli altri territori piemontesi vuole sottoporre a Palazzo Chigi è lungo, ed è stato concordato alla riunione dell’Unione Province Piemontesi tenutasi nei giorni scorsi: “La difficile situazione finanziaria delle Province piemontesi, le incognite sul riordino delle funzioni loro assegnate, il futuro della Città Metropolitana di Torino, che erediterà dal 1° gennaio 2015 funzioni e attribuzioni di quella che fu la prima Provincia italiana (istituita nel 1859); ma soprattutto il destino di servizi fondamentali di area vasta (dalla viabilità ai Centri per l’Impiego, dalle scuole medie superiori alla regolazione del trasporto pubblico e della gestione dei rifiuti) che le Province hanno sinora assicurato ai territori e ai cittadini e che ora sono nel limbo di un processo di riforma tutt’altro che concluso”.

 

Alla riunione erano presenti, con il Sindaco metropolitano e Presidente dell’Anci, Fassino, il Presidente dell’Unione Province Italiane Alessandro Pastacci, il Vice-Presidente della Provincia di Torino, Alberto Avetta e l’Assessore provinciale alle Attività Produttive, Sergio Bisacca. L’Unione Province Italiane, l’Anci e l’Uncem sono sul piede di guerra e intendono “fare fronte comune per chiedere al Governo di ridurre il taglio di risorse per un miliardo e 300 milioni di Euro alle Province, previsto dalla Legge di Stabilità all’esame del Parlamento. Chiedono inoltre al Governo una riduzione di 100 milioni di Euro del prelievo forzoso di risorse e l’azzeramento delle sanzioni agli Enti locali che sforano il Patto di Stabilità. I tagli operati dal Governo vanno peraltro ad aggiungersi alla riduzione dei trasferimenti regionali per l’esercizio delle funzioni delegate alle Province ed al calo degli incassi provenienti dall’IPT e dall’addizionale sull’assicurazione RC auto, delineando un quadro allarmante”

 

La situazione è piuttosto allarmante. L’equilibrio dei conti della costituenda Città Metropolitana potrebbe venir meno nel 2015, se venissero confermati i tagli ai trasferimenti statali e regionali ed il prelievo forzoso di risorse, stabilito quest’anno dal Governo e rinviato dal 31 luglio scorso al 30 aprile prossimo. C’è il rischio che neanche le programmate dismissioni immobiliari e di partecipazioni azionarie siano sufficienti a far quadrare i conti. 

 

“Quello che è certo è che – dicono i rappresentanti delle Province – oltre a vedersi praticamente azzerata la possibilità di effettuare scelte discrezionali sulle spese, le Province rischiano di non riuscire più a garantire il livello minimo di servizi. La Provincia di Cuneo, ad oggi, ha risorse per appaltare lo sgombero neve solo nel 50% della viabilità di propria competenza. Senza contare il problema degli eventuali esuberi di personale, che alcune Province chiedono di poter affrontare con il prepensionamento dei dipendenti con maggiore anzianità”. 

 

(Foto: il Torinese)

 

In biblioteca per una consulenza gratuita

libriNotai, avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti e geometri, in collaborazione con i rispettivi Ordini, per offrire un orientamento fra le problematiche della vita quotidiana

 

Le Biblioteche civiche torinesi riprendono da ottobre ottobre il servizio al cittadino di consulenze professionali gratuite con Notai, Avvocati, Commercialisti, Ingegneri, Architetti e Geometri, organizzato in collaborazione con i rispettivi Ordini, per offrire un orientamento fra le problematiche della vita quotidiana. Una prima consulenza per ottenere pareri informali e porre quesiti di pronta soluzione. È possibile prenotare un appuntamento nei giorni e negli orari previsti, contattando direttamente le Biblioteche civiche di interesse oppure attraverso Torinofacile.

 

(www.comune.torino.it)

Andar per Langa sul bus dei tartufi

langheI mezzi arrivano e partono da Alba: due le linee e 12 i Comuni attraversati per chi è in possesso di un biglietto della durata di 24 ore, gratis per i bimbi

 

Ora che sono diventate patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, le Langhe hanno il loro  bus turistico. Si tratta del servizio Sightseeing Tour che inizia a funzionare proprio sabato, nel primo  giorno della 84a Fiera del Tartufo Bianco d’Alba. Il bus sarà operativo ogni weekend e  nei giorni festivi fino al 30 novembre, a cura di Bus Company-Ati Trasporti Interurbani spa, dell’Ente Turismo e del  Consorzio Monferrato Roero. I mezzi arrivano e partono da Alba: due le linee e 12 i Comuni attraversati per chi è in possesso di un biglietto della durata di 24 ore, gratis per i bimbi.

Incinta di 4 mesi muore nello scontro stradale

AMBULANZAIl cinquantaduenne di Mercenasco, che guidava l’altra vettura è stato portato in ospedale sotto choc

 

Era incinta di 4 mesi, la 38enne morta in un incidente stradale avvenuto  a Strambino. Si trovava su un’auto guidata dalla sorella quando la vettura si è scontrata all’incrocio tra via Kennedy e strada per Carrone, con un altro veicolo che probabilmente non ha rispettato il semaforo il rosso. Sono stati inutili tutti  i tentativi di salvare la donna, morta sull’elisoccorso. Il cinquantaduenne di Mercenasco, che guidava l’altra vettura è stato portato in ospedale sotto choc.

 

(Foto: il Torinese)

Firme regionali tarocche, svolta (a sinistra) nell’inchiesta

elezioni ieiaseggiochiampa manifestoPotrebbero già esserci i primi indagati nell’ inchiesta condotta dai pm Patrizia Caputo e Stefano Demontis che hanno ascoltato le testimonianze di decine di sottoscrittori

 

Torna in scena persino Michele Giovine, l’ex consigliere regionale dei Pensionati noto per la vicenda delle firme false che ha fatto cadere la Regione di Roberto Cota. Visto che la vendetta è un piatto che si consuma freddo, Giovine deve aver goduto parecchio nel presentare un ricorso contro le liste di Chiamparino utilizzando le stesse motivazioni che il centrosinistra aveva impiegato per far decadere le liste del centrodestra. Secondo il “pensionato”, se venissero accertati i taroccamenti delle firme verrebbe a mancare il sostegno del corpo elettorale alla Regione. Così come i tribunali decisero per la precedente amministrazione.

 

In effetti una nuova mazzata giudiziaria potrebbe abbattersi sul centrosinistra dopo il “richiamo” a processo degli esponenti della maggioranza regionale – quasi tutti del Pd –  coinvolti nella vicenda di Rimborsopoli e dopo i rinvii a giudizio per la vicenda degli affitti dei Murazzi. Ora torna alla ribalta la storia delle firme tarocche che, si sospetta, possano essere state raccolte alle ultime elezioni regionali per la presentazione delle liste collegate al candidato presidente Sergio Chiamparino. Potrebbero già esserci i primi indagati nell’ inchiesta condotta dai pm Patrizia Caputo e Stefano Demontis che hanno ascoltato le testimonianze di decine di sottoscrittori. La procura torinese ha ordinato anche alcune consulenze ad esperti calligrafi per valutare eventuali firme fasulle.

 

Ieri gli agenti della squadra di polizia giudiziaria hanno fatto un superlavoro a Sant’Antonino di Susa dove, nella locale stazione della polizia municipale, hanno interrogato i 250 sottoscrittori della lista Monviso, a sostegno del candidato presidente e oggi governatore Chiamparino. E siamo solo all’inizio.

 

(Foto: il Torinese)

Dal dolore alla speranza

violenza drammaL’incontro affronta il difficile tema del suicidio sia dal punto di vista della prevenzione che dalla prospettiva del sostegno a chi resta, valorizzando risorse come l’ascolto, la relazione, la solidarietà

 

“Dal dolore alla speranza, insieme…Il counseling e l’auto Mutuo Aiuto nella prevenzione del suicidio e nel supporto al lutto”. L’incontro, che si terrà martedì 28 Ottobre dalle ore 17.00 alle ore 19.30 presso la Biblioteca Civica di Villa Amoretti (Torino), affronta il difficile tema del suicidio sia dal punto di vista della prevenzione che dalla prospettiva del sostegno a chi resta, valorizzando risorse come l’ascolto, la relazione, la solidarietà, il sostegno reciproco e l’auto mutuo aiuto.Il volume “La metamorfosi della sofferenza. Dopo il suicidio di un famigliare”, accanto all’esperienza personale e professionale dei relatori e alle testimonianze di chi partecipa ai gruppi AMA, aiuteranno a conoscere e comprendere il faticoso cammino che i famigliari devono percorrere per imparare a convivere con questa drammatica esperienza e per giungere a ricostruire, infine, una prospettiva di senso e di speranza.L’incontro è organizzato dalla Fondazione Ariodante Fabretti- Progetto “Un aiuto per chi rimane” e dal Centro Counseling Artemisia.

www.fondazionefabretti.it

Il Relais di Franca, un bistrot parigino nel cuore della Crocetta

Piatti tradizionali  piemontesi – ma non solo  – rivisitati dall’estro e dall’esperienza della titolare: vitello tonnato, primi gustosi, ricchi contorni e dolci fatti in casa, dalle torte al bonet. Più che dignitosa la carta dei vini, dati i trascorsi della signora Franca, con un occhio di riguardo sacrosanto ai rossi piemontesi ma senza disdegnare profumati bianchi del sud. Prezzo decisamente equo

 

franca relaisLa titolare e la mamma in cucina dovrebbero già di per sé essere garanzia di genuinità e tradizione. Se poi la stessa titolare può anche vantare un curriculum di tutto rilievo nel settore dell’enogastronomia, allora si è certi di aver trovato un locale di qualità. A gestirlo, infatti, è la signora Franca, fondatrice del celebre Degustandum di via Bligny e, per tanti anni, motore e anima della Casa del Barolo, un tempio del vino. Il locale è il grazioso e originale “il Relais” di corso Turati 10. franca relais 3

 

Se pensate che sia un bar vi sbagliate di grosso: certo, è sì un bar dove servono un ottimo caffè con biscotti e croissants eccellenti per la prima colazione, ma è anche molto, molto di più. Un posticino curato, con pochi tavolini e “arredato” con bottiglie  e  quadri colorati  alle pareti. Un autentico bistrot (come è scritto sulla luminosa vetrina affacciata sul corso) a Torino, che in fondo, è o non è la piccola Parigi?  La signora, dicevamo, è coadiuvata dalla mamma, che potrete incontrare spesso nelle adiacenze carica di borse di frutta e verdura scelta accuratamente: Franca  pretende di fare la macedonia fresca sul momento, perché la frutta ossidata proprio non va.

 franca relais 2

E che dire della cucina? Piatti tradizionali  piemontesi – ma non solo  – rivisitati dall’estro e dall’esperienza della titolare: vitello tonnato, primi gustosi, ricchi contorni e dolci fatti in casa, dalle torte al bonet. Più che dignitosa la carta dei vini, dati i trascorsi della signora Franca, con un occhio di riguardo sacrosanto ai rossi piemontesi ma senza disdegnare profumati bianchi del sud. Prezzo decisamente equo in rapporto all’alta qualità del cibo. Un angolo di relax in piena Crocetta. Da provare e suggerire agli amici. Con un giusto preavviso “la Franca” vi organizzerà anche cene tra amici e feste di compleanno.

 

Voto: 8

 

IL RELAIS

Corso Turati, 10 Torino – Tel. 011/7640868

Chiuso la domenica

Tutela della pernice bianca

pernicePrevisto un prelievo di soli 85 capi su tutto l’arco alpino, un numero che da solo spiega le condizioni in cui versa la specie

 

Dopo il ricorso di Federcaccia contro le limitazioni introdotte dalla Regione Piemonte, l’assessore Giorgio Ferrero annuncia che “faremo quanto è in nostro potere per tutelare la pernice bianca, i cui piani venatori prevedono un prelievo di soli 85 capi su tutto l’arco alpino, un numero che da solo spiega le condizioni in cui versa la specie. Nostro dovere è tutelarla, insieme a tutta la tipica fauna alpina. Lo faremo in questa e nelle successive stagioni di caccia. Nei prossimi 20 giorni concessi dal Tar, in cui la caccia alla pernice bianca è comunque ferma, assumeremo i provvedimenti necessari”.

Moving TFF fino al 17 novembre

tff1tff2I temi principali trattati nelle opere in programma sono: carceri, con la collaborazione del Campus Luigi Einaudi dell’Università degli studi di Torino per la rassegna e-visione; Torino, con proiezioni e dibattiti nelle circoscrizioni 6 e 10 sul tema dello sviluppo urbano e delle trasformazioni sociali; ambiente, cui verrà dedicata una giornata al PAV (Parco d’Arte Vivente)

 

 

Fino al 17 novembre la terza edizione di Moving TFF. La manifestazione, ideata e coordinata da Altera e Centro di Cooperazione Culturale, realizzata in collaborazione con UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci), Arci Torino, Museo Nazionale del Cinema e Torino Film Festival, si propone di offrire al pubblico torinese una anticipazione della prossima edizione del Torino Film Festival (21-29 novembre).

 

I temi principali trattati nelle opere in programma sono: carceri, con la collaborazione del Campus Luigi Einaudi dell’Università degli studi di Torino per la rassegna e-visioneTorino, con proiezioni e dibattiti nelle circoscrizioni 6 e 10 sul tema dello sviluppo urbano e delle trasformazioni sociali; ambiente, cui verrà dedicata una giornata al PAV (Parco d’Arte Vivente) con i fratelli Massimiliano e Gianluca De Serio.

 

L’ingresso alle proiezioni è gratuito, con tessera Arci nei circoli.

 

Il programma:

 

Sabato 25 ottobre
21.30 sui bordi – dove finisce il mare di Francesca Cogni IT (2013) 39′

Sinossi: Un viaggio in mare carico di aspettative che, quando raggiunge la terraferma, si scontra con la sua durezza. La Fortezza Europa chiude le sue porte, svela la rigidezza e l’assurdità di leggi e istituzioni. L’attesa perenne, la violenza contro le frontiere fisiche e psicologiche. Un film in super8, video e disegni animati per raccontare ancora una volta le migrazioni nel Mediterraneo, provando a restituire immagini e corpo a ciò che scivola distrattamente nella cronaca.
@Bellarte via Bellardi 116 – Circoscrizione 4 Torino

 

Lunedì 27 ottobre
15.30 Scarpette rosse di Michael Powell e Emeric Pressburger, GB 1948, 133’, col. Interpreti: M. Goring, M. Shearer, L. Tcherina.

Sinossi: Sottoposta a una ferrea disciplina da Lermontov (Walbrook), direttore di una celebre compagnia di balletto classico, Vicky Page (Shearer) arriva a un successo trionfale con il balletto Scarpette rosse, ispirato alla favola di Hans Christian Andersen, ma è dilaniata tra l’amore per la danza (e la dedizione a Lermontov) e l’amore ricambiato per il compositore Julian Craster (Goring). Ormai identificata con il personaggio, danzerà sino alla morte.
@BiblioMediateca “Mario Gromo” Via Matilde Serao 8/A – Torino

 

Martedì 28 ottobre
21.00 La bocca del lupo di Pietro Marcello, FR (2010) 76′

Sinossi: Il film racconta amore e miseria tra gli indigenti e gli emarginati di Genova. Ad “avventurarsi” è Pietro Marcello, che approda a Quarto dei Mille scortato dal ricordo del romanzo verista di Remigio Zena e poco a poco si addentra nei vicoli, osserva, non giudica, condivide e, con questo passo, lucido e discreto ma anche libero ed evocativo, arriverà fin dentro la casa dei suoi personaggi.
@Psicologia Film Fest – Officine corsare Via Pallavicino 35 Circoscrizione 7 – Torino