Ottobre 2014- Pagina 19

Più iscrizioni all’Università

Molto gettonati gli Studi Umanistici (+23%) Scienze della Comunicazione (+54%) Comunicazione Interculturale (+42%) e Filosofia (+17%)

 

universitàGli stranieri sono il 6% degli studenti e crescono le immatricolazioni all’Università di Torino, per un totale di 13.125, ovvero il  +4% rispetto allo scorso anno. Il risultato potrebbe ulteriormente aumentare, fino a giungere  a quota 14 mila i neoiscritti, il +8%. “I dati in continua crescita confermano la netta controtendenza rispetto alla realtà nazionale”, spiega all’Ansa il rettore Gianmaria Ajani. Più gettonati gli Studi Umanistici (+23%) Scienze della Comunicazione (+54%) Comunicazione Interculturale (+42%) e Filosofia (+17%).

 

(Foto: il Torinese)

Buche killer, 360mila euro alla vedova del pensionato

bucheEzio Fogli morì nel 2013 a seguito di una caduta, inciampando in via Ormea

 

Il tribunale di Torino ha deciso di risarcire con 360mila euro la vedova e i figli del pensionato Ezio Fogli, che morì nel 2013 a seguito di una caduta, inciampando in via Ormea. Nel frattempo, il pm Raffaele Guariniello sta indagando sulla morte di una altro anziano che , lo scorso settembre, cadde in corso Sebastopoli e morì successivamente al Mauriziano. la vicenda sulle buche stradali killer è solo all’inizio.

Autunno caldo: lady Susanna all’attacco

CAMUSSO2Dal 16 al 18 ottobre, altri tre giorni di mobilitazione in città. Si incomincerà giovedì con lo sciopero nazionale della logistica. Venerdì  il corteo studentesco all’insegna dello slogan: “sfruttati a scuola e al lavoro, contestiamo i ministri!” e sabato il corteo Fiom

 

“Arriveremo allo sciopero generale, perché ci dobbiamo arrivare”: Susanna Camusso, leader della Ggil ha spronato così le sue truppe di lavoratori schierate al teatro Alfieri. Ha invitato tutti gli operai a partecipare alla manifestazione di Roma del prossimo 25 ottobre e non ha risparmiato critiche al Job Acts, a Matteo Renzi e Sergio Marchionne: “Renzi dice che la cassa integrazione deve essre usata solo in occasioni eccezionali? Lo spieghi a quel signore che è andato a trovare a Detroit”.

 

Sono giorni intensi di manifestazioni e cortei a Torino, non solo dei lavoratori, Ieri hanno manifestato gli studenti. Sotto la Mole si sono visti striscioni contro il caro-libri, mentre gli studenti si dirigevano al Teatro Regio che la prossima settimana sarà sede del vertice europeo sulla Carta Sociale. Sotto lo striscione “Rifiuta il copione. Ribalta il vertice”, alcuni giovani con il volto incappucciato hanno acceso fumogeni e incendiato le sagome di Renzi, Berlusconi, Giannini e Gelmini. 



Dal 16 al 18 ottobre, altri tre giorni di mobilitazione in città. Si incomincerà giovedì con lo sciopero nazionale della logistica. Venerdì  il corteo studentesco all’insegna dello slogan: “sfruttati a scuola e al lavoro, contestiamo i ministri!” e sabato il corteo Fiom in concomitanza con lo sciopero dei metalmeccanici, che si chiuderà con il comizio finale del leader Landini in piazza Castello.

 

Il buco con la Regione intorno: disavanzo miliardario

REGIONE PALAZZOchiamp consiglioDice il governatore Sergio Chiamparino: “è un giudizio severo, ma non riesco a dire che non sia giusto. Da quando abbiamo avuto la responsabilità di governare il Piemonte siamo consapevoli che ci sono fratture strutturali negli equilibri di bilancio che devono essere affrontate. Abbiamo deciso di presentare un piano di radicale riorganizzazione della spesa e di riordino della finanza regionale

 

Parafrasando lo slogan di una famosa caramella si potrebbe dire: il buco con la Regione intorno. Il Disavanzo di 2.290 milioni di euro che  la Corte dei Conti ha comunicato parificando il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2013 è pesante. I giudici contabili hanno aggiunto alcune voci di passività e sollevato una questione di legittimità costituzionale, sospendendo così il procedimento, delle parti delle leggi regionali relative alla contabilizzazione di fondi ricevuti dallo Stato in base al decreto  Salva Imprese. Il disavanzo sarà determinato all’esito del giudizio. La Corte ha comunque sancito che a formare il disavanzo sostanziale di amministrazione bisogna aggiungere sette voci per un totale, appunto, di 2 miliardi e 290 milioni di euro.

 

Dice il governatore Sergio Chiamparino: “è un giudizio severo, ma non riesco a dire che non sia giusto. Da quando abbiamo avuto la responsabilità di governare il Piemonte siamo consapevoli che ci sono fratture strutturali negli equilibri di bilancio che devono essere affrontate. Abbiamo deciso di presentare un piano di radicale riorganizzazione della spesa e di riordino della finanza regionale.In passato avevo detto che la Regione spende più di quanto incassa – ha proseguito – E il procuratore generale della Corte dei Conti, nella sua relazione, ha usato le stesse parole. Avevo visto bene. Mi fa un po’ tremare le vene e i polsi perché dovremo affrontare una situazione molto difficile, ma sono certo che i piemontesi alle ultime elezioni abbiano scelto di assegnarci la responsabilità di affrontare questa sfida anche perché ne erano in una qualche misura consapevoli. Possiamo contare sulla fiducia della comunità piemontese”.

 

Il presidente e il suo vice ed assessore al Bilancio, Aldo Reschigna, hanno annunciato che “l’incertezza sui criteri con cui contabilizzare le risorse messe a disposizione delle Regioni, ci spinge a chiedere al Governo un intervento legislativo che faccia chiarezza. Dalla relazione della sezione Controllo della Corte dei Conti e da quella del procuratore – hanno poi precisato presidente e vice – emerge un quadro assolutamente critico e problematico del bilancio della Regione Piemonte. Inoltre si conferma la condizione di assoluta precarietà e di non governo della sanità piemontese, rispetto alla quale molto si è parlato e poco si è attuato. Anche sulle partecipate emerge una situazione che potremmo definire da giungla. Opereremo al più presto con una politica di radicale riduzione e ristrutturazione del sistema”.

 

Si annunciano tagli su Direzioni e Settori regionali, sulle  aziende partecipate e un nuova limata ai costi della politica. Critica l’opposizione: “Il documento della Corte – spiega Gilberto Pichetto, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Lascaris  – conferma tre cose che ho sempre detto. La maggioranza di centrodestra ha dovuto fare i conti con un trend di entrate e trasferimenti in continua diminuzione: circa 1 miliardo all’anno. Non essendoci stati interventi di ristrutturazione a tempo debito, si è accumulato un debito commerciale enorme che nel 2013 come Giunta abbiamo affrontato trasformandolo in debito finanziario con l’applicazione del decreto legge 35; solo grazie a questo intervento siamo riusciti a pagare i fornitori immettendo liquidità in centinaia di aziende e dando continuità all’attività della Regione stessa. Per i non addetti ai lavori, insomma, abbiamo iscritto a bilancio dei debiti che fino a prima stavano fuori dallo stesso pur essendoci e dovendo essere onorati dall’Ente. In terzo luogo dal 2013, ci è stato riconosciuto che il trend di disavanzo corrente si è fermato, rimanendo come abbiamo sempre detto da aggredire e recuperare tutto quell’indebitamento accumulato tra il 2006 e il 2012. Insomma al presidente Chiamparino è sufficiente continuare sul piano di risanamento che abbiamo avviato dal 2013 ad oggi”.

 

 

Metrò in panne, code per i bus

Attorno alle 19 il servizio è stato ripristinato su tutta la linea

 

bus passeggeri 2bus passeggeri

Lunghe code di passeggeri appiedati, a causa di un guasto ad un treno che  ha bloccato dalle 16.30 alle 17, la metropolitana di Torino. Gli utenti hanno dovuto aspettare bus sostitutivi alle fermate. Il servizio è ripreso dopo meno di un’ora tra le fermate Fermi-Porta Nuova, ma è rimasto ancora bloccato il tratto Porta Nuova-Lingotto. Attorno alle 19 il servizio è stato ripristinato su tutta la linea.

 

(Foto: il Torinese)

Posti letto carenti al Mauriziano, la procura indaga

LETTO OSPEDALEGli ispettori inviati in ospedale dal pm Raffaele Guariniello, secondo fonti di stampa, avrebbero verificato  una effettiva mancanza di posti

 

E’ stato l’articolo pubblicato sulle pagine torinesi del quotidiano Repubblica, in cui si riportavano le lamentele di alcuni parenti di malati lasciati in corridoio sulle barelle, ad avviare l’inchiesta, anche se non ci sono, al momento,  indagati né ipotesi di reato. Ma  la procura torinese ha aperto comunque un fascicolo per la carenza di posti letto al pronto soccorso del Mauriziano. Gli ispettori inviati in ospedale dal pm Raffaele Guariniello, secondo fonti di stampa, avrebbero verificato  una effettiva mancanza di posti.

Alla scoperta di Villa della Regina

 

Tramandata da regina a regina, nel 1869 venne donata dal re Vittorio Emanuele II all’Istituto delle Figlie dei Militari, che apportarono modifiche rilevanti alla struttura originaria al fine di utilizzarla come scuola e convitto per le orfane di guerra e figlie di invalidi militari

 

 

VILLA REGINA 1In occasione di #DomenicaalMuseo, un appuntamento che prevede l’apertura gratuita al pubblico ogni prima domenica del mese dei musei statali di Torino e provincia, abbiamo visitato Villa della Regina.Il palazzo si trova sulla collina torinese, dietro la Gran Madre, e venne costruita nel 1615 su progetto di Ascanio Vitozzi, già architetto di Palazzo Reale.

 

 

La realizzazione di questa residenza barocca di campagna immersa nei vigneti si deve ai Castellamonte, padre e figlio, su richiesta del Cardinale Maurizio di Savoia che andò ad abitarvi con la sposa-nipote tredicenne Ludovica Maria di Savoia. Il nome attuale del complesso deriva dal fatto che essa fu residenza delle regine sabaude nel corso del Settecento.

 

 

Tramandata da regina a regina, nel 1869 venne donata dal re Vittorio Emanuele II all’Istituto delle Figlie dei Militari, che apportarono modifiche rilevanti alla struttura originaria al fine di utilizzarla come scuola e convitto per le orfane di guerra e figlie di invalidi militari. La Villa venne gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1942 e dal 1948, a causa dell’inagibilità, le allieve frequentarono, dopo la scuola media, istituti esterni. Nel 1982, dopo la soppressione dell’ente, la Villa ritorna al demanio pubblico.

 

 

Dopo un lungo restauro, reso difficoltoso non solo dai danni provocati dai bombardamenti ma anche dallo stato di abbandono generale in cui versava l’edificio e dagli atti vandalici a cui era stato sottoposto, il complesso diventa visitabile dal 2006.Nel giardino è stata riportata in vita la vigna originaria, così che nel 2008 è stato possibile eseguire la prima vendemmia di Freisa.VILLA REGINA 2

 

 

Splendida la vista sulla città, con la Mole in primo piano  e le Alpi come cornice. Oltre a Villa della Regina, durante #DomenicaalMuseo, si possono visitare anche l’Armeria Reale, il Museo di Antichità, Palazzo Carignano e Palazzo Reale.

 

 

Maria Ferreri

 

Chiara Mandich

 

Una Corsa da Re alla Mandria

Gara podistica dedicata a tutti gli appassionati di sport, bellezza e natura


joggingDopo il successo delle prime due edizioni, che hanno visto l’entusiasta partecipazione di migliaia di runners, domenica 12 ottobre ritorna “Una Corsa da Re”, l’eco-corsa podistica dedicata a tutti gli appassionati di sport, bellezza e natura, organizzata in occasione del terzo anno di collaborazione fra il Parco La Mandria e il Consorzio La Venaria Reale e del VII Anniversario dell’apertura della Reggia di Venaria. La corsa podistica è aperta a tutti da 4 km – 10 km e 21 km nella Reggia di Venaria e nel Parco La Mandria. Sabato 11 ottobre si corre “La Corsa del Principino” un percorso di 1 km nel Parco La Mandria.

 

Info: http://www.lavenaria.it/web/index.php

La qualità degli ospedali in Piemonte

L’assessore Saitta: “Il quadro che emerge disegna un Piemonte con molte eccellenze, come del resto sapevamo, ma ci dà indicazioni molto precise indispensabili per il lavoro di revisione della rete ospedaliera”

LETTO OSPEDALEmolinette
Un approfondimento sul Piemonte, in particolare per l’applicazione del regolamento attuativo del Patto per la salute sui volumi di attività per la riorganizzazione della rete ospedaliera e sugli standard qualitativi e quantitativi delle prestazioni specialistiche che garantiscono la massima sicurezza all’utenza: sono i primi risultati 2013 dell’assistenza ospedaliera e la loro tempestività secondo i parametri del Programma nazionale esiti illustrati il 9 ottobre dall’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, insieme al direttore generale dell’assessorato, Fulvio Moirano, e al direttore scientifico di Agenas, Marina Davoli.

“Il quadro che emerge disegna un Piemonte con molte eccellenze, come del resto sapevamo – ha dichiarato Saitta – ma ci dà indicazioni molto precise indispensabili per il lavoro di revisione della rete ospedaliera e territoriale che stiamo terminando: l’obiettivo è garantire maggiore sicurezza delle cure, volumi adeguati delle prestazioni, continuità assistenziale e la sostenibilità del sistema sanitario regionale. Il Patto per la salute impone un numero minimo di interventi e prestazioni sotto la cui soglia non si deve scendere per dare il miglior servizio all’utenza”.

Qualche esempio: per l’intervento di tumore ai polmoni (613 l’anno scorso in Piemonte) sono le Molinette, l’ospedale Maggiore di Novara e il San Luigi di Orbassano i centri dove il numero di prestazioni supera soglie davvero significative; sui 2305 casi di intervento per tumore al colon solo alle Molinette, al Mauriziano, all’ospedale di Cuneo ed a quello di Alessandria si sono superati i 100 interventi; sui 3727 casi di tumori al seno il numero di interventi spesso inferiori a 10 di ospedali come Susa, Chieri, Chivasso, Nizza Monferrato, Novi Ligure, Borgosesia, Ciriè e Mondovì desta serie riflessioni sugli standard qualitativi. Attenzione massima sulle maternità: i punti nascita vanno difesi dove raggiungono volumi che garantiscano sicurezza alle mamme e ai neonati, in quanto la soglia minima di parti è 500 all’anno.

“Nessun giudizio sull’operato dei sanitari – ha specificato Saitta – Solo la necessità di razionalizzare sia nel pubblico che nell’offerta privata i servizi che in Piemonte forniamo all’utenza: nessun calcolo ragionieristico, semmai la massima attenzione alla salute dei nostri cittadini”.

La revisione della rete ospedaliera sarà attuata entro fine 2014. Saitta e Moirano hanno precisato che avverrà “superando l’ottica della riduzione dei posti letto, ma scegliendo la strada della riorganizzazione per garantire migliore offerta sanitaria. Avremo tre anni di tempo per portarla a compimento, tenendo conto delle indispensabili condivisioni di chi nella sanità lavora ogni giorno: ignorare la proporzione tra numero di interventi e sicurezza dei pazienti sarebbe cinismo. Non difenderemo reparti che hanno volumi e standard inferiori a quanto prevede il regolamento attuativo del Patto per la salute”.

(pmora – www.regione.piemonte.it – Foto: il Torinese)

Per Amiat 75 milioni di investimenti




Presentato in Commissione il Piano industriale di medio periodo (2014-2017)


amiat scrittaNella seduta congiunta delle Commissioni Prima (presidente: Alessandro Altamura) e Sesta (presidente: Maurizio Trombotto) sono intervenuti i vertici di Amiat S.p.A. – il presidente Maurizio Magnabosco e l’a.d. Roberto Paterlini – per illustrare il Piano industriale di medio periodo (2014-2017) dell’azienda.



Il Piano prevede 75 milioni di euro di investimenti. Le voci principali riguardano la conversione dell’impianto di compostaggio di Borgaro Torinese e il suo ampliamento (arriverà a 20mila mq coperti, con 25 milioni di investimenti, per permettere la valorizzazione dei materiali recuperabili – carta, cartone, plastica, vetro e alluminio – con la probabile assunzione di nuovo personale); il rinnovo del parco mezzi e delle attrezzature (30 milioni, per ridurre le emissioni inquinanti e rendere più efficiente il servizio di raccolta rifiuti); l’ammodernamento dell’impianto Publirec di Collegno (che oggi si occupa della plastica e che gestirà i rifiuti ingombranti, grazie a 3,5 milioni di euro di investimento); la realizzazione di una nuova sede in via Ravina (9 milioni, per razionalizzare le sedi ora esistenti).



I vertici di Amiat prevedono inoltre di incrementare il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti e di sviluppare “business contigui”: intermediazione e attività che riguardano rifiuti speciali assimilabili e rifiuti sanitari di centri privati (case di cura, medici di base, veterinari, dentisti, ecc.).



(M.Q.) – Ufficio stampa Consiglio Comunale – Foto: il Torinese