Edifici pubblici, il Comune mette in vendita i gioielli di famiglia

PAL CIVICPAL CIVICOTra gli edifici che potrebbero essere messi in vendita c’è la Curia Maxima di via Corte d’Appello, già storica sede del tribunale di Torino, che attualmente ospita l’Assessorato alla Cultura. Potrebbe diventare un nuovo hotel della prestigiosa catena Hilon. C’è poi il Palazzaccio, la struttura da sempre criticata per il suo non-senso estetico, piazzata proprio davanti al Duomo

 

Il trucco c’era ma non si vedeva. Nascosta in un plico alto così di emendamenti, c’era anche la decisione del Comune di vendere alcuni dei suoi “gioielli di famiglia”, ovvero una serie di palazzi aulici di proprietà municipale, i cui costi di gestione sono diventati insostenibili. L’assessore Gianguido Passoni, beccato dalla minoranza che si è accorta di quelle poche righe inserite quasi per caso nella documentazione di bilancio, ha detto che si tratta in realtà soltanto di un percorso propedeutico per verificare la possibilità di vendere in futuro alcune sedi o, comunque, di razionalizzare i costi dei palazzi comunali.

 

Tra gli edifici che potrebbero essere messi in vendita c’è la Curia Maxima di via Corte d’Appello, già storica sede del tribunale di Torino, che attualmente ospita l’Assessorato alla Cultura. Potrebbe diventare un nuovo hotel della prestigiosa catena Hilon. C’è poi il Palazzaccio, la struttura da sempre criticata per il suo non-senso estetico, piazzata proprio davanti al Duomo. E poi, l’ala destra di piazza Palazzo di Città, la palazzina dei servizi educativi di piazza IV Marzo, parte della Caserma Lamarmora che ospita i Vigili Urbani.

 

Un complesso di costruzioni che , se vendute ai migliori acquirenti, potrebbero portare alle casse municipali circa 50 milioni di euro. Non poco, di questi tempi. Intanto, per l’operazione trasparenza imposta dalla legge, il Comune ha messo sul web tutti i dati sui costi delle sedi municipali in affitto: in tutto vengono a costare un milione e 600 mila euro l’anno. Tra i vari uffici affiittati dal Comune, l’archivio di Pianezza, le scuole di corso Casale e via Casalis, la sede della Polizia municipale di Corso Umbria. In effetti Passoni ha ragione: è ora di razionalizzare.

 

(Foto: il Torinese)

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