Agosto 2014- Pagina 10

Metro’ arrivederci, arrivano i soldi ma solo per Tav e Passante

Via libera ai fondi per il cantiere della Tav a Chiomonte e per la copertura del passante ferroviario (25 milioni di euro), i cui lavori partiranno l’anno prossimo
metro gente

Torino resta a bocca asciutta per quanto riguarda i fondi per la prosecuzione della Linea 1 della metropolitana fino a Rivoli. Nel decreto Sblocca – Italia del Governo, infatti, alla voce Metrò non ci sono risorse. Figuriamoci, quindi, per la linea 2 (piazza Rebaudengo – piazza Mirafiori) per la quale manca ancora il progetto. 

 

Via libera, invece, ai fondi per il cantiere della Tav a Chiomonte e per la copertura del passante ferroviario (25 milioni di euro), i cui lavori partiranno l’anno prossimo. 

 

Intanto sono in arrivo i commissari straordinari per le grandi opere. E’ uno degli strumenti decisi dal Governo nel decreto legge Sblocca Italia. L’intento è quello  di velocizzare la realizzazione di tutti i grandi progetti in fase di realizzazione, che però procedono al rallentatore. 

 

E’ un pacchetto di interventi per 6,7 miliardi di euro che Palazzo Chigi, grazie all’intervento dei commissari, spera di cantierare al più presto. In ogni caso i tempi tecnici non lo consentiranno prima del 2016. Per quanto riguarda le opere ferroviarie il commissario sarebbe l’amministratore delegato di Fs, Michele Mario Elia.

 

Attraverso il potere conferitogli dal decreto avrebbe la facoltà di approvare in tempi certi tutti i progetti e dribblare l’eventuale dissenso di enti preposti alle tutele ambientali e paesaggistiche.

 

(Foto: il Torinese)

Tagesmutter, di mamma (non) ce n’è una sola

Ora i bimbi si portano dalla tagesmutter.  Anche a Torino. Complice la crisi, che rende gli asili nido sempre più inaccessibili per costi e posti disponibili – e le babysitter che a fine mese hanno un peso consistente sul bilancio familiare – le mamme lavoratrici si affidano a questa nuova forma di assistenza familiare a domicilio

 

tagesmutterLa parola tedesca  tagesmutter significa “mamma di giorno”, che in termini più tecnici si può definire operatrice di nido familiare o collaboratrice educativa. E’ questo il nuovo trend europeo che sta prendendo piede anche nella nostra città. Ora i bimbi si portano dalla tagesmutter.  Complice la crisi, che rende gli asili nido sempre più inaccessibili per costi e pochi posti disponibili – e le babysitter che a fine mese hanno un peso consistente sul bilancio familiare – le mamme lavoratrici si affidano a questa nuova forma di assistenza familiare a domicilio. Le tagesmutter  sono donne che accolgono nella loro abitazione altri bambini molto spesso di età compresa tra i tre mesi e i tre anni, e li educano, li seguono , come fossero figli loro, anche perché nella maggior parte dei casi sono loro stesse ad avere dei bimbi compresi tra quell’età.

 

A Torino esiste, ad esempio, un’associazione Onlus, Cooperativa  per il servizio “Nido in famiglia”. All’interno del sito www.casabimbotorino.it si possono trovare tutte le informazioni necessarie per richiedere e approfondire i dettagli di questo nuovo e importante servizio:  “Le operatrici di Casa Bimbo hanno seguito tutte un corso di formazione professionale, che prevede lezioni di psicopedagogia, pediatria, alimentazione, igiene, creatività, sicurezza, legislazione, cooperazione, marketing sociale, pronto soccorso imprenditoria e organizzazione del lavoro. Al termine del corso è previsto un esame finale dopo il superamento del quale si consegue in Alto Adige un diploma di qualifica per assistenti domiciliari all’infanzia, in Piemonte la possibilità di accedere direttamente alla maturità a seguito del superamento di un esame di ammissione”. Infine, prima di diventare socie, le aspiranti dovranno tenere uno stage presso Tagesmutter già operanti.

 

Essendo questa professione  svolta tramite cooperative e associazioni no profit, è importante sapersi destreggiare tra le varie normative. Le “multimamme” devono avere una casa che rispetti dei criteri di sicurezza e di agibilità per i piccoli ospiti, di igiene e di  ordine: tutto ciò che qualsiasi famiglia farebbe per garantire  il benessere dei propri piccoli. A queste collaboratrici viene richiesta dalle famiglie che ne desiderano il supporto, molta flessibilità, per via degli orari di lavoro dei genitori affidatari, e disponibilità nel garantire una educazione costante e incline alle attitudini di ogni singolo bambino. 

 

Questa innovativa forma di supporto familiare è un’opportunità lavorativa da non sottovalutare e vantaggiosa per chi la offre perché in proporzione al numero di bambini che si seguono, si può raggiungere un dignitoso stipendio, svolgendo magari un lavoro che appassiona  e da soddisfazioni. Utile anche per  le mamme lavoratrici che ne usufruiscono poiché hanno una chance in più per poter continuare la loro attività lavorativa, senza drammaticamente rinunciarvi, come spesso accade tra chi si trova a dover scegliere se diventare mamma o farsi una professionalità.

 

Clelia ventimiglia

 

“L’incanto delle donne del mare”

maraini1Mostra di Fosco Maraini al MAO.  L’allestimento è il primo risultato della collaborazione tra il Museo  torinese  e il Museo delle Culture di Lugano, e in vista c’è un calendario di altissimo livello

 

Armonia e bellezza. Ecco i primi flash emotivi di fronte a “L’incanto delle donne del mare”, in apnea fino a 20 metri di profondità, con perizoma e una lama per staccare i molluschi nel mar del Giappone; protagoniste delle foto e del primo reportage subacqueo di Fosco Maraini, antropologo, viaggiatore, fotografo e scrittore.

 

Ora il  MAO di Torino, con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone e della Japan Foundation di Roma, rende omaggio al grande intellettuale appassionato di cultura giapponese, con la mostra che, a 10 anni dalla sua morte, ne celebra lo splendido lavoro.

 

L’allestimento, dal 20 giugno al 21 settembre, è il primo risultato della collaborazione tra il Museo d’Arte Orientale torinese  e il Museo delle Culture di Lugano, e in vista c’è un calendario di iniziative di altissimo livello e grande interesse.

 

Intanto in mostra si possono  ammirare 30 foto superstiti (su 45 negativi trovati, 15 erano irrimediabilmente danneggiati) dell’imponente lavoro documentaristico fatto da Maraini, nel 1954 in Giappone.  Raccontò il mondo delle donne Ama, appartenenti al  gruppo etnico di pescatori che viveva nelle isole Hèkura e Mikuria, al largo delle coste occidentali del paese del Sol Levante. La pesca del mollusco Awabi era la loro principale fonte di sostentamento e reddito, praticata nei mesi estivi. Tradizionalmente era affidata alle donne giovani e atletiche che, coperte dal solo kuroneko, in cui infilavano la lama ricurva, si tuffavano in mare, con infinita grazia e notevole resistenza raggiungevano i fondali, staccavano i molluschi  dalle rocce, poi  risalivano in superficie per depositarli in grande ceste.

 

Maraini si immerse con loro e oltre alle foto, realizzò anche il primo documentario subacqueo, superando un ostacolo non da poco. All’epoca infatti in Giappone non esistevano attrezzature  per le riprese sott’acqua e lui, geniale e cocciuto, sulla scorta della sua esperienza alle isole Eolie, si fece costruire in loco un apposito scafandro per la cinepresa ed uno per  la fotocamera. Dobbiamo alla sua tenacia il cortometraggio oggi in mostra, a lungo dato per disperso, poi ritrovato e restaurato grazie al Museo delle Culture di Lugano. E’ da non perdere perché testimonia  un mondo  scomparso; oggi resistono alcune anziane Ama, ma usano attrezzature  moderne e l’incanto non è più lo stesso.

 

Fosco Maraini con la sua personalità poliedrica ottenne successo e fama internazionale in più campi: antropologia, studi orientali, fotografia, letteratura ed alpinismo,  tradotto in 18 lingue e mosso sempre da intelligente curiosità.

 «Tutto voleva vedere, capire, smontare, svitare, penetrare» così si racconta nel personaggio suo alter ego, Clé, protagonista del libro autobiografico “Case, amori, universi” (Oscar Mondadori). Abile nell’entrare in sintonia con culture diverse, aveva anche  il dono di immortalare e raccontare  mondi nell’attimo del loro tramonto; sempre nel posto giusto, al momento giusto. Come quando in Tibet fu uno dei 4 occidentali a poter visitare i templi che oggi non ci sono più. E come  in Giappone quando seppe interpretare gli ultimi tuffi delle donne Ama e strepitoso fu il successo del suo “L’isola delle pescatrici” pubblicato nel 1960, oggi purtroppo introvabile.

 

E se, dopo aver visitato la mostra, con le foto, il filmato, i documenti lasciati per legato testamentario al Gabinetto Scientifico e Letterario G.P. Vieusseux e le attrezzature, volete immergervi ulteriormente nel mondo e nel lavoro di Fosco Maraini, il Mao ospiterà incontri e  approfondimenti, per tutta la durata dell’allestimento, con cadenza settimanale. Il primo, il 26 giugno, ore 18, sulla fotografia di Maraini esploratore dell’universo visivo.

 

Non mancheranno poi appuntamenti con amici e familiari del celebre etnologo per tratteggiare meglio la sua opera e personalità, proiezioni di  documentari e letture  tratte dalla  preziosa produzione letteraria di questo grande viaggiatore.

 

Calendario  completo  appuntamenti su sito  http://www.maotorino.it/

 

Laura Goria

 

Fuori dal coro: Noseda si dimette dal Teatro Regio

nosedaAttraverso un sms, come fanno gli innamorati dei tempi moderni che lasciano la propria amata

 

Un fulmine a ciel sereno. Il celebre e acclamato direttore musicale del Teatro Regio, Gianandrea Noseda, ha annunciato le sue dimissioni.

 

Attraverso un sms, come fanno gli innamorati dei tempi moderni che lasciano la propria amata. 

 

Proprio pochi giorni prima dell’esibizione del teatro al festival di Edimburgo con il Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, il prossimo 26 agosto (vedi articolo nella rubrica Spettacoli).

 

La ragione dell’addio sarebbero le decisioni non condivise per la nomina del nuovo direttore artistico.

 

Affidata all’Ansa la replica di Walter Vergnano, sovrintendente dell’istituzione culturale torinese: “Ho cercato Noseda, mi ha risposto con un sms ultimativo con il quale mi chiedeva di scegliere uno dei treni nomi che mi faceva.
   

Ho rifiutato non per una presa di posizione, ma perché ritengo che la conduzione del Regio debba essere il risultato di un lavoro di squadra”.

 

(Foto: www.teatroregio.torino.it)

Passante torinese ferito in sparatoria a Borghetto

carabinieri autoI rapinatori sono stati inseguiti sull’Aurelia, finchè la loro auto è andata a sbattere contro un palo

 

Quando si dice il destino. Un 42enne di Nichelino che camminava tranquillamente per strada è rimasto ferito in una sparatoria a Borghetto Santo Spirito, in provincia di Savona, tra i carabinieri e due malviventi che avevano appena rapinato un supermercato.

 

L’uomo è stato colpito alla schiena da un proiettile. I rapinatori sono stati inseguiti sull’Aurelia, finchè la loro auto è andata a sbattere contro un palo. 

 

Sono due milanesi e sono stati arrestati dai militari dell’Arma.

 

(foto: il Torinese)

L’Isis decapita Foley, Bono decapita la realtà. Con un tweet

bono davide“Non siate pecore belanti, accendete il cervello. La verità non è mai quella venduta pubblicamente”

 

Il leader dei 5 Stelle piemontesi, Davide Bono (nella foto), deve pensarla proprio come quei complottisti che ritengono falso lo sbarco dell’uomo sulla luna o l’attentato alle torri gemelle: tutto opera della Cia. “Ma non è un po’ una coincidenza che il video della decapitazione sia uscito proprio oggi?”. 

 

Questo il tweet di Bono, a proposito della decapitazione del giornalista americano James Foley da parte dell’Isis, che ha  scatenato una  vera e propria bufera sul web. 

 

A chi gli ha dato del “cialtrone”, il grillino  ha replicato via Facebook: “il giornalista potrebbe essere stato ammazzato mesi fa e il video essere un falso per giustificare all’opinione pubblica i bombardamenti Usa e Gb. Non siate pecore belanti, accendete il cervello. La verità non è mai quella venduta pubblicamente”.

 

E  la verità, a volte,  può anche essere decapitata grazie a certe dichiarazioni.

 

CB

Il Regio protagonista a Edimburgo con il Guglielmo Tell

regioAlla prestigiosa manifestazione scozzese dal 1947 vengono rappresentati spettacoli, al più elevato livello, di opera, prosa, musica classica e balletto 

 

Fino al 31 agosto, il meglio della produzione musicale e teatrale internazionale sarà di scena  all’Edinburgh International Festival 2014, che in sole tre settimane proporrà più di 140 spettacoli.

 

Dopo il trionfo a San Pietroburgo, il Teatro Regio di Torino, unico italiano,  è stato invitato per la prima volta alla prestigiosa manifestazione scozzese in cui dal 1947 vengono rappresentati spettacoli, al più elevato livello, di opera, prosa, musica classica e balletto con artisti provenienti da tutto il mondo.

 

Così, il 26 agosto  l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio si cimenteranno nel Guglielmo Tell, di Gioacchino Rossini, sotto forma di concerto.

 

Un appuntamento realizzato con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Londra, nell’ambito di Suona Italiano, rassegna di grande musica nel Regno Unito in occasione del semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea, e dell’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo.

 

A Edimburgo, il baritono Dalibor Jenis, apprezzatissimo interprete del repertorio rossiniano, darà voce a Guglielmo Tell. Arnoldo Melcthal, il congiurato conteso tra amore e patria, sarà John Osborn, il premiato tenore americano che ha debuttato in questo ruolo nel 2011 sotto la direzione di Antonio Pappano.

 

Il soprano Angela Meade, specializzata nel repertorio operistico italiano di primo Ottocento, darà voce alla principessa Matilde. Completano il cast Mirco Palazzi (Gualtiero Farst), Fabrizio Beggi (Melcthal padre), Luca Tittoto (Gessler), Marina Bucciarelli (Jemmy), Anna Maria Chiuri (Edwige), Mikeldi Atxalandabaso (Ruodi), Luca Casalin (Rodolfo) e Paolo Maria Orecchia (Leutoldo).

 

Il Coro del Teatro Regio, protagonista di alcune tra le più belle pagine di quest’opera, sarà istruito dal maestro Claudio Fenoglio.

 

(Foto: il Torinese)

Il mare sotto la Mole al Buon Bio

bioLa presentazione è ironica: “Nella splendida cornice di Cala la Pasta (nota località balneare torinese) il piacere del mare venerdì 22 e sabato 23 agosto”

 

La presentazione è ironica: “Nella splendida cornice di Cala la Pasta (nota località balneare torinese) il piacere del mare venerdì 22 e sabato 23 agosto, menu di prelibatezze estive da gustare in compagnia con buon vino fresco del Salento”. L’appuntamento è al ristorante “Il Buon Bio”, in via Piave 8 a Torino. Per assaporare il mare sotto la Mole, il menu tutto pesce costa 27 euro. Gradita la prenotazione.

 

SAPORE DI MARE D’AGOSTO: QUANDO IL CIBO DIVENTA PIACERE

Aperitivo estivo
al profumo di cardamomo

antipasto
vol au vent con crema di tonno fatta in casa
e gamberetti dorati con olio verde del salento

prima portata
spaghetti di grano duro alla norma
con salsa di pomodoro fresco
e melanzane dorate con aromi di stagione

seconda portata
zuppetta di pesce senza spine
con verdesca, merluzzo, totani
e le immancabili cozze nere sgusciate
con crostini di pane seccato al forno
e condito con olio degli ulivi salentini

dessert
soan papdi
il piacere all’ennesima potenza
pasta fillo con mandorle e pistacchi
profumata al cardamomo
senza uova e burro

 

Il Buon Bio
Via Piave 8 – Torino
tel. 334.16.71.851  –  011.436.66.80
email: info@ilbuonbio.it

Sblocca – Italia in arrivo: sbloccherà anche la Torino – Lione?

TUNNEL2I bene informati sostengono che ci sarà anche la Torino-Lione. E’ un pacchetto di interventi per 6,7 miliardi di euro che Palazzo Chigi spera di avviare al più presto

Sono in arrivo i commissari straordinari per le grandi opere. E’ uno degli strumenti decisi dal Governo nel decreto legge Sblocca Italia del 29 agosto. L’intento è quello  di velocizzare la realizzazione di tutti i grandi progetti in fase di realizzazione, che però procedono al rallentatore. In particolare si tratta di nuove linee dell’alta capacità ferroviaria. Si dà per certo che sia inserita la Napoli-Bari e il nuovo tunnel del Brennero, ma i bene informati sostengono che ci sarà anche la Torino-Lione.

 

E’ un pacchetto di interventi per 6,7 miliardi di euro che Palazzo Chigi, grazie all’intervento dei commissari, spera di cantierare al più presto. In ogni caso i tempi tecnici non lo consentiranno prima del 2016. Per quanto riguarda le opere ferroviarie il commissario sarebbe l’amministratore delegato di Fs, Michele Mario Elia. Attraverso il potere conferitogli dal decreto avrebbe la facoltà di approvare in tempi certi tutti i progetti e dribblare l’eventuale dissenso di enti preposti alle tutele ambientali e paesaggistiche.

 

Con il decreto, il governo intende accelerare le procedure di legge obiettivo, come la conferenza dei servizi o il parere della regione. Sarebbe sufficiente una firma del commissario per andare avanti. Il Sole 24 Ore sostiene che il Ministero delle Infrastrutture sia da tempo convinto che le ferrovie rallentino da anni la realizzazione di alcune opere: nominando Elia Fs si troverebbe nella posizione di adempiere al mandato governativo senza troppe scuse. 

Torino negli scaffali della Dehoniana

Un angolo a parte è quello dei libri dedicati alla città: la collana dei quartieri  non è meno interessante dei volumi fotografici pregiati che raccontano per immagini la storia torinese

 

DEHONIANAUna libreria come quelle di una volta, la Dehoniana di via San Quintino. Non troverete, al suo interno, illuminazioni sfavillanti e scaffali di design. In compenso scoverete libri curiosi e quasi rari. Il negozio propone agli amanti della lettura un ricco catalogo di titoli, soprattutto nell’ambito della Storia.

 

Dalle biografie dei personaggi celebri (particolare riguardo alla figura di Napoleone) a testi preziosissimi sul secondo conflitto mondiale. Molti anche i volumi – recenti o di vecchia pubblicazione – su Fascismo e Resistenza.

 

Un angolo a parte è quello dei libri dedicati a Torino: la collana dei quartieri cittadini non è meno interessante dei volumi fotografici pregiati che raccontano per immagini la storia della città.

 

Infine, una nota va riservata alle pubblicazioni sulla montagna e sul turismo in Piemonte. Davvero nutrito l’elenco dei titoli adatti a chi ama la natura e le escursioni  tra le vette e in mezzo al verde

 

(Foto: il Torinese)

DEHONIANA2