Ugo Foscolo una volta scrisse:” L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentarle con novità”. L’associazione di writers “Il cerchio e le gocce” ha deciso di organizzare visite guidate per la città facendo conoscere i numerosi murales
C’è chi li ha sempre visti come veri e propri “atti vandalici” e chi invece ha sempre sostenuto che fossero la massima espressione di comunicazione che l’arte potesse avere. Ed oggi i cosiddetti murales tornano a far parlare di loro per le vie di Torino grazie all’iniziativa dell’associazione di writers “Il cerchio e le gocce”, che ha deciso di organizzare visite guidate per la città facendo conoscere i numerosi graffiti artistici.
Per chi si fosse chiesto chi abbia realizzato la donnola gigantesca che dal muro di un palazzo vigila su Lungo Dora e che cosa rappresenti il ragazzo nudo su una delle pareti di Palazzo Nuovo, può avere le risposte partecipando allo Street art tour.Sotto la Mole la proposta è stata accolta con successo ed entusiasmo, tanto che le tre guide che si alternano nelle visite stanno faticando a stare dietro alle miriadi di richieste che arrivano su Facebook o attraverso il sito dell’associazione.
Quest’ultima, fondata una decina di anni fa da Riccardo Lanfranco e Fijodor Benzo, nasce con l’obiettivo di far riconoscere la street art come una forma d’arte effettiva e di soddisfare la curiosità di chi si trova ad incrociare con lo sguardo, passeggiando per la città, uno dei tanti murales che ne popolano le vie e che in molti casi portano la firma di artisti noti.
Le visite sono ad offerta libera a seconda del gradimento e finora “Il cerchio e le gocce” ha organizzato tutta l’iniziativa confidando solo nelle proprie forze, ma non nasconde il desiderio e la speranza che in un futuro anche le istituzioni possano interessarsi a questo progetto creando, magari, pacchetti turistici ad hoc ed attivando una convenzione con il bike sharing per arrivare a quei muri che non si riescono a raggiungere a piedi.
Il tour viene organizzato di volta in volta in zone diverse della città e ogni visita finisce con un aperitivo al Samo, uno spazio post-industriale situato in Corso Tortona dove sono presenti varie pareti di graffiti da ammirare. Non mancano però le numerose polemiche da parte di coloro che, non distinguendo la street art dai comuni graffiti per così dire vandalici, criticano il progetto affermando che iniziative come questa siano soltanto una pubblica autorizzazione al “deturpamento” della città.
Ugo Foscolo una volta scrisse:” L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentarle con novità”; diamo almeno una possibilità a questi artisti di strada che in un certo senso hanno fatto di Torino una “galleria a cielo aperto”.
(Foto: il Torinese)
Simona Pili Stella
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