Venerdì 8 giugno ore 21 alTeatro Duomo

“Uomini e Topi”con l’Accademia dei Folli a Chieri

Venerdì 8 giugno 2018, alTeatro Duomo in Piazzetta S. Lucia 1 a  Chieri (To) andrà in scena “Uomini e Topi” con la compagnia di musica e teatro “Accademia dei Folli”. Lo spettacolo inizierà alle 21 e il costo dei biglietti è di €15 (intero), €12 (ridotto con prenotazione) e €2 (bambini fino ai 10 anni).Tratto dall’omonimo romanzo di John Steinbeck, uno dei maggiori autori americani del Novecento, lo spettacolo vedrà sul palco Enrico Dusio, Gianluca Gambino e Giovanna Rossi, con Carlo Roncaglia (voce e chitarra) e Paolo Demontis all’armonica.I testi della riduzione e adattamento per la scena sono curati da Emiliano Poddi e la regia da Carlo Roncaglia. “In un momento di grande crisi economica, quale quella che stiamo vivendo, affrontare il romanzo breve di Steinbeck è quasi una scelta obbligata e necessaria”, affermano i protagonisti. “La sua indiscutibile attualità è un’occasione per affrontare temi e paure che a distanza di quasi cent’anni si ripropongono alla società con una violenza sempre più allarmante (il precariato, il disagio sociale, l’emigrazione, la mancanza di reali prospettive). È dunque un’urgenza quella di trasporre per la scena il piccolo capolavoro di Steinbeck perché i suoi personaggi sono ormai archetipi e il romanzo ha quasi la statura e la forza di una tragedia greca”. La storia, molto nota, si svolge nella California degli anni Trenta, al tempo della grande depressione. Due braccianti trovano lavoro in un ranch: il grande Lennie, gigante buono e irresponsabile, e il saggio George, guida e sostegno dell’amico.
***
Di solito quelli che lavorano nei ranch sono “la gente più abbandonata del mondo. Non hanno famiglia, non sono di nessun paese. Arrivano nel ranch e raccolgono una paga, poi vanno in un saloon e gettano via la paga, e l’indomani sono già in cerca di un nuovo lavoro e di un altro ranch. Non hanno niente da pensare per l’indomani“. Per Lennie e George è diverso. Loro hanno un avvenire, e alla sera qualcuno con cui parlare, qualcuno cui importa dell’altro. Non devono per forza buttare via i soldi al saloon. I soldi, vogliono metterli da parte per comprare un campo e vivere del grasso della terra. Una terra tutta per loro. Pubblicato nel 1937 negli Stati Uniti, apparso un anno dopo in Italia nella traduzione di Cesare Pavese, Uomini e topi è un piccolo intenso dramma sull’emigrazione a Ovest, terra di mancate promesse. Sfruttamento e lotte sociali, ingiustizia e sofferenza umana, tutti temi che verranno trattati con realismo aspro e risentito in “Furore”, sono qui espressi con una vena di lirica commozione e con quel vigore narrativo che fa di Steinbeck uno dei grandi autori americani. Qualità che restano inalterate nella traduzione di Pavese, la cui sensibilità permette anche al lettore italiano di immedesimarsi in questi due personaggi che lottano per agguantare il proprio sogno. Molti anni dopo Steinbeck e Pavese, le vicende dolorose della Grande Depressione americana hanno ispirato altri grandi cantori dell’America, ognuno nella sua forma espressiva: John Ford e Gary Sinise nel cinema; Woody Guthrie, Bob Dylan e Bruce Springsteen nella canzone.  Attraverso parole, versi, musica e fotogrammi, lo spettacolo proposta dall’Accademia dei Folli fa rivivere questa storia così lontana dal sogno americano e così vicina a molti nostri drammi.

Marco Travaglini