Un noir ironico ed efferato

"I delitti perfetti di Dio" sulle orme di F&L

Ispirato a un fatto di sangue realmente accaduto a Cuneo. Un continuo gioco linguistico: un romanzo raccontato solo dal detective. Con un occhio spietato sulla provincia piemontese. Tra Gadda e Fruttero e Lucentini, una ventata d’aria fresca nel panorama del noir italiano

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Carlo Torquace, napoletano, è procuratore della Repubblica a Cuneo. In esilio, dopo il drammatico esito di un’inchiesta milanese, finita con il suicidio dell’indagato. Da quella brutta storia Torquace non si è ripreso, e la sonnacchiosa provincia piemontese non sembra poterlo scuotere dalla depressione. Poi, clamoroso, un delitto scuote la città: Lucio Liprandi, farmacista e politico di potere, viene ammazzato nella sua casa di piazza Galimberti con una messinscena degna del più consumato serial killer d’oltremare. Torquace indaga. E scopre che a Cuneo tutti sanno tutto di tutti, ma non dicono nulla. Soprattutto non a un magistrato che pensa e parla in napoletano. Un colpevole poco credibile già in galera, la famiglia del morto che litiga per l’eredità milionaria, un commercialista cocainomane, lettere anonime, sussurri e grida sotto i portici di via Roma, una procace badante brasiliana, un farmacista-profumiere che trova l’odore dell’omicida, l’eterno ritorno della serie numerica di Fibonacci… Torquace troverà il modo di uscire dal pantano di un’inchiesta in cui tutti sembrano avere un movente per ammazzare Liprandi? Forse sì… o no?

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L’AUTORE

Gian Piero Amandola, laureato in Giurisprudenza, è un volto molto noto della Redazione RAI di Torino, dove lavora come inviato presso la testata regionale di RAI 3. In precedenza ha scritto per il manifestol’Espresso, la Gazzetta del PopoloPanoramaCorriere della seraStampa SeraLa StampaLa Gazzetta del PiemonteCinema NuovoI delitti perfetti di Dio è il suo primo romanzo (Edizioni del Capricorno)