Torino- Pagina 69

Gli studenti dell’Alberghiero “Giolitti” alla Finale Nazionale del Cooking Quiz Digital

Nonostante le difficoltà dovute al Covid-19, prosegue senza sosta il progetto di PLAN Edizioni in collaborazione con ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Dopo aver acquisito le nozioni principali spiegate da Chef e Docenti di ALMA, gli studenti vengono sottoposti a verifica immediata attraverso la modalità dei quiz multi-risposta. Un’esperienza di gamification formativa ed innovativa che innesca anche una sana competizione tra i ragazzi: un modo per stare vicini agli studenti in un momento particolare come quello attuale.

Venerdì è stato il turno degli studenti dell’IIS “Giolitti” di Torino che hanno partecipato al format con grande entusiasmo insieme ai colleghi dell’IPSSEOA “Savioli” di Riccione (RN) e dell’IIS “Greggiati” di Ostiglia (MN).

Le classi 4^B Enogastronomia e 4^A Sala-Vendita sono riuscite ad ottenere il punteggio più alto aggiudicandosi quindi il Pass per la Finalissima Nazionale di Maggio, dove in rappresentanza del proprio Istituto dovranno “battersi” contro le migliori classi di tutta Italia.

 Il tour del Cooking Quiz Digital, partito il 14 gennaio scorso, raggiungerà oltre 20.000 studenti in tutta Italia.

Per il suo valore didattico, formativo ed etico è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e del Turismo.

Una novità della 5^ edizione è il focus dedicato alle buone norme di Raccolta Differenziata degli imballaggi in alluminio, plastica, vetro ed acciaio che vengono utilizzati ogni giorno in cucina, grazie alla collaborazione dei Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Recupero ed il Riciclo degli Imballaggi, CIAL, COREPLA, COREVE e RICREA. Vaschette e pellicole in plastica, bottiglie e vasetti in vetro, scatolame in acciaio, vaschette e foglio in alluminio, sono solo alcuni esempi degli imballaggi che noi tutti usiamo ogni giorno in cucina, non soltanto per preparare al meglio i nostri piatti ma anche per conservare e proteggere il cibo. Grazie agli imballaggi in vetro, acciaio, alluminio e plastica, infatti, si combatte lo spreco alimentare e il nostro cibo dura di più. I Consorzi Nazionali che partecipano al Cooking Quiz garantiscono l’avvio al riciclo di tutti questi imballaggi, consentendo un enorme risparmio di materia ed energia, e rendendo il nostro Paese un esempio virtuoso in tutto il Mondo.

È on line l’APP “cookingquiz” il modo divertente ed innovativo per misurarsi e soprattutto per vincere tanti fantastici premi! Quesiti preparati appositamente dagli Chef Docenti ALMA e dai professori degli Istituti Alberghieri coinvolti nel Cooking Quiz mettono alla prova l’utente sulla propria preparazione su temi di cucina, sala e pasticceria. In palio, tutti i giorni Buoni Amazon di 10€ e 20€, un voucher vacanza per il vincitore settimanale. Inoltre gli studenti a Maggio potranno aggiudicarsi un’esperienza formativa presso ALMA e crociere a Barcellona. Tutti i dettagli su cookingquiz.it

Anche in questa Edizione partner importanti hanno deciso di affiancare Cooking Quiz: cameo Professional, Cial Consorzio Imballaggi Alluminio, CNA Agroalimentare, Coal, Cooperlat, Corepla Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, Coreve Consorzio per il Riciclo del vetro, Granarolo, Italia Zuccheri, Montasio – Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio, Oleificio Zucchi,  Qui da noi Cooperative Agricole, Ricrea Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi Acciaio, Unicam.

E’ di nuovo tempo di Seeyousound

Dal 19 al 25 febbraio torna il Seeyousound International Music Fim Festival, il festival che celebra il sacro legame tra cinema e musica, alla sua settima edizione.

Quest’anno il festival accoglierà i suoi spettatori nella nuova sala virtuale PLAYSYS.TV con una selezione di film recenti tra la migliore produzione cinematografica a tematica musicale mondiale: 81 titoli di cui 5 in anteprima assoluta e 16 in anteprima italiana, 1 concorso dedicato alle sonorizzazioni e 1 focus che attraverserà le varie sezioni. Ogni giorno verranno resi disponibili nuovi titoli che resteranno in visione per 7 giorni a partire dalle 9.00 del mattino. Rimangono cinque le sezioni competitive con un programma ridotto: 3 lungometraggi di finzione in LONG PLAY FEATURE e 4 di cinema del reale in LONG PLAY DOC, 10 cortometraggi nel concorso 7INCH e 20 videoclip del contest SOUNDIES e FREQUENCIES, contest per musicisti lanciato nel 2019.


Il motto di questa edizione, “Can’t stop the music!”, sembra essere un monito: la musica, come il cinema, il teatro, il balletto, sono in grado di travalicare le sale, vivere in un altrove. E il Seeyousound accetta la sfida e non trascura, con un atto eroico, anche “in remoto”, le performance dal vivo, fiore all’occhiello delle ultime edizioni. Con gli appuntamenti quotidiani ‘Seeyousound Live Show’ sarà possibile assistere gratuitamente sui canali social del festival a talk e approfondimenti con più di 60 ospiti e concerti in diretta dal Cineteatro Baretti di Torino.
La musica black è al centro del focus Black Lives Matters, che attraversa in modo trasversale tutte le sezioni con una selezione di film imperdibili in anteprima italiana: RONNIE’S di Oliver Murray, brillante omaggio a Ronnie Scott e al suo jazz club londinese noto in tutto il mondo; il film esplora i 60 anni di storia del locale dalla Swinging London ad oggi con sguardo nostalgico e un ricco alternarsi di esibizioni inedite e interviste delle più iconiche figure del jazz e non solo, tra cui Sonny Rollins, Chet Baker, Miles Davis, Ella Fitzgerald, Dizzy Gillespie, Nina Simone, Van Morrison e Jimi Hendrix; EVERYTHING: THE REAL THING STORY, acclamato film di Simon Sheridan sui THE REAL THING e la prima rivoluzione della musica nera in UK; CONTRADICT alla scoperta di una new wave che grazie a internet, registra e diffonde musica con cui reclamare un nuovo ruolo per l’Africa LISBON BEAT si muove nella periferia di Lisbona e la sua vibrante scena musicale afro-portoghese; e visibile per la prima volta in assoluto, OSANNAPLES che celebra i 50 anni di carriera della band partenopea OSANNA e include un demo inedito di Pino Daniele.
Tra le anteprime assolute: LA MUSICA NON BASTA sulla band torinese EUGENIO IN VIA DI GIOIA; NOTHIN’ AT ALL documenta il ritorno di PIVIO all’attività concertistica dopo 35 anni di rarissimi live e una carriera dedicata alla musica da film; LA LEGGENDA DEL MOLLEGGIATO sulla residenza artistica di Jazz:Re:Found, durante la quale 12 musicisti hanno rielaborano il repertorio più black ed esterofilo di ADRIANO CELENTANO; MOONDOG CAN SEE YOU immortala il viaggio di ricerca dall’ensemble Lapsus Lumine sul visionario cantautore e compositore statunitense LOUIS THOMAS HARDIN.
Tra le tante chicche della sezione INTO THE GROOVE Blondie: Vivir En La Habana di Rob Roth sull’esibizione della rock band a L’Avana nel 2019.

Tra i film inediti in Italia: l’ultimo film di Julien Temple co-prodotto da Johnny Depp CROCK OF GOLD che ripercorre la vita del frontman dei POGUES; IN A SILENT WAY sui Talk Talk e la creazione del loro album sperimentale Spirit of Eden; DON’T GO GENTLE sugli Idles, band tra le più interessanti del panorama internazionale odierno; ROCKFIELD, storia vera di due fratelli che hanno trasformato la loro fattoria nel primo studio di registrazione residenziale di sempre, da cui sono passati Black Sabbath, Queen, Robert Plan, Oasis, Coldplay; VARIAÇÕES di João Mai, omaggio alla prima superstar portoghese dichiaratamente omosessuale António Variações; il documentario islandese A SONG CALLED HATE di Anna Hildur, sulla pluripremiata band di techno e BDSM ‘HATARI’.

I finalisti di Frequencies, il contest curato da Riccardo Mazza rivolto a musicisti, producer e sound designer per la sonorizzazione originale di un film muto, si esibiranno dal vivo sonorizzando quattro cortometraggi degli anni venti e trenta tratti dall’Archivio MNC, selezionati in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema. La giuria composta da Francesco Giomi (professore musica elettronica Conservatorio di Bologna, direttore Tempo Reale di Firenze), Giorgio Li Calzi (trombettista, produttore e direttore CHAMOISic e Torino Jazz Festival) e Julia Kent (violoncellista e compositrice newyorkese) decreterà il vincitore.
I finalisti selezionati accederanno a opportunità elaborate dal network di TOurDAYS, progetto della Città di Torino realizzato da Fondazione per la Cultura Torino e TOdays festival, e potranno connettersi ai progetti cittadini facenti parte della rete costituita, tra cui Sounzone che offrirà una registrazione audio/video live nel network di Off The Corner e la partecipazione a iniziative promosse da Club Silenzio. Una speciale menzione sarà assegnata da parte dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa che selezionerà, tra tutti i lavori presentati dai partecipanti al bando 2021, la clip che verrà pubblicata sul canale ufficiale YouTube dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa.

La cerimonia di premiazione di giovedì 25 febbraio alle 18.00 vedrà l’esibizione live dei finalisti di Frequencies seguita dall’assegnazione dei premi delle 5 sezioni competitive oltre che del Premio Torinosette per il Miglior Lungometraggio deciso dai giurati scelti tra i lettori del settimanale.
«Rieccoci qui, un anno dopo. La settima edizione di Seeyousound non ha nulla di scontato. – racconta il direttore del festival Carlo Griseri. Un anno fa la sesta è stata interrotta dopo pochissime proiezioni, e da allora il mondo è cambiato. Non solo il nostro, ovviamente. Ci siamo dovuti riprendere, abbiamo dovuto ripensarci e abbiamo scelto di rilanciare. Il ritorno a contatto con il pubblico in sala lo dobbiamo rimandare ancora, ma siamo pronti per un’edizione speciale: con la nascita di una casa virtuale ma nostra, viva, in cui far confluire ora la selezione del festival e poi, da marzo, continuare a proporre cinema a tematica musicale. Playsys.tv non è solo l’indirizzo “di casa”, ma sarà anche il luogo in cui tutta la comunità di Seeyousound – fatta dallo staff, dagli autori, dai musicisti e dal pubblico – potrà ritrovarsi e riconoscersi. #cantstopmusic, del resto.»

SEEYOUSOUND si potrà guardare ovunque, semplicemente on demand su PLAYSYS.TV (biglietto singolo 3,99€; abbonamento festival 35€ e abbonamento sostenitore 45€ acquistabili su www.seeyousound.org e www.playsys.tv).
INFO www.seeyousound.org info@seeyousound.org facebook.com/SEEYOUSOUND instagram.com/seeyousoundfestival twitter.com/seeyousound

Giuliana Prestipino

Mascherine con false certificazioni scoperte dalla Guardia di Finanza

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Torino ha denunciato 1 soggetto e oscurato 4 siti internet, effettuando varie perquisizioni, nell’ambito dell’operazione “CERTAME” a contrasto dell’indebito utilizzo del marchio “CE” su dispositivi di protezione individuale.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Francesca Traverso, della locale Procura della Repubblica, sono state condotte dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, unitamente a 2 Reparti Speciali della Guardia di Finanza con sede a Roma: il Nucleo Speciale Beni e Servizi e il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche.

Le investigazioni hanno consentito di individuare un soggetto torinese, che si presentava anche con diversi nomi, il quale sfruttando lo stato emergenziale causato dell’epidemia da coronavirus, per il tramite della propria ditta individuale si proponeva come interlocutore in grado di rilasciare la certificazione di conformità “CE” necessaria alle aziende per commercializzare le mascherine facciali classificabili come dispositivi di protezione individuale o dispositivi medici.

L’indagato, al fine di accrescere la propria credibilità sul mercato e di promuovere la propria truffaldina attività presso le aziende interessate alla produzione/importazione delle mascherine, aveva anche creato una serie di siti Internet nei quali millantava le proprie capacità professionali e tecniche nel campo della certificazione di conformità delle mascherine facciali, conquistando la buona fede di diverse aziende nazionali che si sono affidate allo stesso per ottenere la certificazione di conformità necessaria per la marcatura “CE” del prodotto, indispensabile per la successiva commercializzazione.

Il titolare della ditta è stato denunciato per i reati di contraffazione marchi, frode in commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, truffa e sostituzione di persona.

L’Autorità giudiziaria ha inoltre disposto l’oscuramento di 4 siti Internet, attraverso i quali il soggetto denunciato operava: www.iicq.itwww.repertorio.euwww.fioda.orgwww.accreditamentoveritas.org.

Gli operatori nazionali con funzione certificatoria riconosciuti in Italia, al pari di quelli accreditati dai rispettivi enti dei vari Paesi europei, sono consultabili nella banca dati dell’Unione europea denominata “NANDO” (https://ec.europa.eu/growth/tools-databases/nando/), cui l’utenza può liberamente accedere per verificare il numero di identificazione dell’amministrazione autorizzata all’emissione del certificato “CE”.

L’indagine si inserisce nel quadro delle attività condotte dalla Guardia di Finanza a contrasto delle pratiche illegali pregiudizievoli per il tessuto economico sano e risponde all’esigenza di aggredire prontamente, anche nel contesto dell’attuale situazione pandemica da COVID-19, ogni forma di criminalità a danno delle imprese oneste e dei consumatori, inibendo ogni forma di possibile arricchimento illecito connesso allo sfruttamento della particolare contingenza di modo da assicurare legalità al mercato.

Al sottosistema Torino piace il civico distante e salottiero

E tutto sarà possibile grazie ai suoi esperti che ricordiamo per la vincente strategia che 10 anni fa pianificò la strada per il successo di Milano.
Mi piace questo candidato che va per ristoranti, che si sa i ristoratori poi comprano al mercato ed è un po’ come incontrasse anche i mercatari …… continua a leggere: https://electomagazine.it/al-sottosistema-torino-piace-il-civico-distante-e-salottiero/

Sorpreso a rubare su auto in sosta

Arrestato dalla Polizia per tentato furto pluriaggravato

È stato notato mentre rovistava all’interno dell’abitacolo di un’auto regolarmente parcheggiata in via Volpiano. Ha infranto il lunotto posteriore del veicolo con un’asta metallica e si è intrufolato al suo interno. Quando gli agenti della Squadra Volante sono giunti sul posto hanno trovato il giovane posizionato sui sedili posteriori con il corpo proiettato in avanti intento a rovistare nel vano portaoggetti. Una volta scoperto, con destrezza è sceso dallo sportello posteriore e si è dato alla fuga su corso Vercelli. Ne è nato un inseguimento a piedi tra le vie Elvo/Soana/Baltea, sempre tallonato dai poliziotti, dove, ormai esausto, ha tentato di nascondersi tra un’auto parcheggiata e il marciapiedi e anche in questa circostanza ha continuato ad opporre resistenza. Il ragazzo, un ventunenne originario del Marocco irregolare sul Territorio Nazionale e senza fissa dimora, è stato arrestato per tentato furto pluriaggravato e sanzionato per l’inosservanza delle disposizioni anti Covid-19.

Riccardo Muti promette: “Tornerò al Regio”

Gran finale con commozione lunedì  al Teatro Regio. Prima dell’inizio della registrazione del Concerto straordinario diretto dal Maestro Riccardo Muti, il professor Stefano Vagnarelli, primo violino dell’orchestra, e il professor Pierluigi Filagna, cornista dell’orchestra, hanno letto un messaggio a nome dell’Orchestra, del Coro e di tutti i lavoratori del Teatro e hanno consegnato al Maestro un pensiero speciale: la copia della lettera indirizzata al Conte Lascaris scritta nel 1761 quando Leopold Mozart e il figlio Wolfgang Amadeus soggiornarono a Torino e custodita all’Archivio di Stato di Torino.

«Grazie Maestro!
Lavorare con lei è stata un’esperienza preziosa e indimenticabile. Da Mozart a Verdi: un intero mondo musicale si è rivelato ai nostri cuori, alla nostra anima e alla nostra mente grazie alla sua interpretazione.  Il suo entusiasmo ha dato forza a tutti i lavoratori del Teatro Regio e non solo all’Orchestra e al Coro che hanno avuto la fortuna di suonare e cantare sotto la sua guida.
Il suo impegno affinché i teatri vengano riaperti, ha risvegliato in noi l’orgoglio di appartenere a qualcosa di importante per l’Italia tutta. Gli elogi che ha espresso nei confronti del nostro teatro hanno rafforzato la nostra voglia di fare sempre meglio. Sono stati giorni meravigliosi di musica e di insegnamenti di vita.
Torni a lavorare con noi Maestro! La attendiamo a braccia aperte e le promettiamo che il Teatro Regio darà, ancora una volta, prova di grande professionalità e impegno.
Con rispetto e affetto. L’ Orchestra, il Coro e tutti i lavoratori del Teatro Regio di Torino».

Visibilmente colpito, il Maestro Muti ha raccolto l’invito e ha dichiarato: «sono commosso ed emozionato, non mi aspettavo questa manifestazione d’affetto da parte dell’Orchestra, del Coro e di tutto il Teatro.
Io ho fatto il mio dovere e, come ho sempre detto, un direttore d’orchestra, senza un’orchestra e un coro è un direttore muto. Io sono stato invitato per dirigere Mozart e Verdi ed ero molto incuriosito di ritrovare l’orchestra dopo moltissimi anni e dentro di me speravo di trovare un’ottima situazione dal punto di vista artistico, ma voi avete dimostrato di essere molto al di sopra dell’ottimo, di essere un’eccellenza importante non solo di Torino, ma anche d’Italia.
Trovo che con l’opera Così fan tutte, che non vedo l’ora di ascoltare, sia stato raggiunto un risultato dal punto di vista esecutivo notevolissimo! Così come con questo concerto verdiano.
Io parto oggi e non voglio essere retorico o over-romantico, ma lascio un pezzo di voi a me e un pezzo di voi resta con me. Qualche giorno fa ho parlato di un mio desiderio, ma oggi faccio un passo più deciso con la promessa di ritornare a lavorare insieme all’orchestra, al coro e al Teatro Regio. Questa è una promessa che io faccio a tutti voi».

Un arrivederci, dunque, a Riccardo Muti che sarà protagonista in streaming sul nostro sito con Così fan tutte, giovedì 11 marzo alle ore 20 e con il Concerto straordinario, giovedì 18 marzo alle ore 20.

Per ulteriori informazioni e per gli streaming: www.teatroregio.torino.it

Impianti sportivi, nuovo regolamento

Con l’obiettivo di aggiornare la disciplina dei rapporti con i concessionari di impianti sportivi della Città di Torino alla luce della nuova normativa in materia di concessioni, come da Decreto Legislativo n. 50/2016, e di quanto prescritto nel Documento Unico di Programmazione per il periodo 2020-2022 in merito all’applicazione di criteri di trasparenza per le assegnazioni, la Giunta comunale propone una revisione del Regolamento n. 295 sulle concessioni degli impianti.

Un importante risultato che si concretizza oggi grazie ad anni di confronto con i concessionari e le Circoscrizioni, sostenuti da attente riflessioni sul tema delle concessioni e da una concreta esperienza di gestione e risoluzione delle problematiche specifiche afferenti il nostro complesso sistema impiantistico cittadino. L’odierna deliberazione di Giunta è comunque il primo atto di un iter politico articolato, che proseguirà con l’acquisizione, nel termine di 30 gg, dei pareri obbligatori del Consiglio Circoscrizionale. La discussione proseguirà poi in V Commissione consiliare per arrivare all’approvazione finale in Consiglio comunale.

Tra i principi ispiratori del nuovo testo normativo rilevano la massima trasparenza delle procedure di assegnazione, la parità di trattamento dei soggetti partecipanti, la programmazione efficace rispetto alle scadenze concessorie, il miglioramento nella qualità dei servizi offerti, la prevenzione del degrado del patrimonio impiantistico e un rinnovato sistema di governo, indirizzo e monitoraggio.

Il Regolamento per prima cosa definisce il contenuto dell’interesse pubblico che si intende perseguire attraverso la gestione sociale degli impianti sportivi, ovvero la diffusione della pratica dello sport con la valorizzazione dei suoi aspetti formativi, aggregativi, garantendone accessibilità e universalità, senza dimenticare le finalità sociali, l’applicazione di tariffe calmierate, la salvaguardia del patrimonio e la riserva di utilizzo degli impianti da parte di scuole, servizi sociali o per eventi strategici.

Viene mantenuta la distinzione tra impianti a rilevanza cittadina, di competenza all’Area Sport, e impianti a rilevanza circoscrizionale. In aggiunta il nuovo Regolamento differenzia tra impianti con rilevanza economica, cioè che consentono, anche solo potenzialmente, una gestione remunerativa ai concessionari e impianti privi di rilevanza economica. Per questi ultimi è previsto che la Città sostenga l’attività dell’impianto con abbattimenti delle spese per le utenze e per il canone.

E’ stato semplificato il quadro dei compiti istituzionali per l’approvazione delle concessioni, stabilendo una netta ripartizione delle competenze tra Consiglio comunale, Giunta e Circoscrizioni. Introdotte limitazioni alla partecipazione alle gare agli operatori economici che abbiano maturato debiti con la Città, o si siano resi responsabili di pregresse gravi negligenze, inadempimenti o di circostanze tali da compromettere in via definitiva il rapporto fiduciario con la Città, o abbiano subito sanzioni per illeciti sportivi o ancora gestiscano tre o più impianti di proprietà della Città.

Si evidenzia il recepimento dei principi di derivazione comunitaria per la disciplina della durata delle concessioni. Le convenzioni avranno contenuti e durate certi fin dall’inizio. Non sono previste né proroghe né rinnovi automatici. Sono contrattualizzati sia gli obiettivi che i risultati della gestione e non soltanto le attività gestionali.

Per il calcolo del canone concessorio è stato eliminato il criterio di applicazione di soglie percentuali di abbattimento dei canoni di mercato, inserendo quello della commisurazione alla potenziale redditività del sito sportivo in base a parametri qualitativi e quantitativi. Inoltre, a garanzia della massima accessibilità e dell’utilizzo pubblico degli impianti, il Regolamento prevede l’obbligo di applicazione di tariffe calmierate approvate annualmente dalla Giunta nell’ambito degli indirizzi del Consiglio.

E’ stata infine prevista la possibilità di ricorrere a strumenti quali il project financing per la realizzazione, riqualificazione e gestione degli impianti con risorse di operatori economici privati.

Lottatrice di giorno, pusher di notte: arrestata

Ventisettenne arrestata dagli agenti del commissariato San Secondo

 

Nei giorni scorsi, viene segnalata agli agenti del commissariato San Secondo, l’attività di spaccio di una cittadina italiana di 27 anni, lottatrice di arti marziali.

Con l’ausilio di un’unità cinofila, i poliziotti perquisiscono la sua abitazione in zona Madonna di Campagna.

All’arrivo degli operatori la donna tenta di ostacolare loro l’ingresso, serrando a più mandate la porta, senza successo. Una volta entrati nell’appartamento, gli agenti scoprono all’interno del letto contenitore quasi 1000 pasticche di ecstasy per circa 500 grammi di peso, 100 grammi di MDMA in cristalli, 5 grammi di cocaina ed una busta con alcuni frammenti di marijuana. Inoltre, sotto il materasso, vengono trovati 3 bilancini di precisione e oltre 3000 euro in contanti. Nella cucina invece, numeroso materiale per il confezionamento in dosi, come buste della spesa tagliate in diversi punti, era stato occultato nei cassetti, accanto al lavello, dove viene infine rinvenuto il quarto bilancino.

Dall’attività info-investigativa eseguita sui cellulari della ventisettenne emerge come la pusher si avvalesse di applicazioni di messaggistica istantanea come Whatsapp o Telegram, con l’opzione, per quest’ultimo, di autodistruggere i messaggi contenuti in alcune chat, per concordare le cessioni di stupefacente. Per ogni tipo di droga detenuta dalla donna, questa aveva associato una particolare “emoticon” così da poter comunicare con il proprio acquirente senza esplicitare alcunché: le caramelle indicavano le pasticche di ecstasy mentre il fiocco di neve si riconduce ai cristalli di MD.

Il valore dello stupefacente sequestrato dagli agenti del commissariato San Secondo è stimato intorno ai 25000 euro. Scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio.

Robot chirurgico asporta tumore su paziente sveglia. Alle Molinette, primo caso al mondo

Per la prima volta al mondo un robot chirurgico ha asportato un tumore maligno al rene su una paziente sveglia, presso l’ospedale Molinette di Torino
Per la prima volta al mondo un robot chirurgico ha asportato un tumore maligno al rene su una
paziente sveglia, presso l’Urologia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di
Torino.
Una donna di 62 anni da tempo si portava dentro un dramma che sembrava non lasciarle via
d’uscita: dopo aver sconfitto molti anni prima un brutto tumore grazie all’asportazione di un
polmone, ora si trovava a convivere con una massa al rene che continuava a crescere e che non
poteva essere asportata. Il rischio operatorio era troppo elevato a causa dei suoi problemi respiratori.
“Ero già stata visitata in diversi centri di eccellenza italiani, dove mi avevano detto che l’unica
terapia era l’asportazione della massa”, afferma la signora, “ma gli anestesisti mi prospettavano un
rischio dell’80% di non risvegliarmi dall’intervento”. Presa dalla disperazione, la paziente si rivolge
all’ospedale Molinette di Torino. Nel frattempo la massa renale era cresciuta in modo significativo
negli ultimi mesi superando i 5 cm ed era molto profonda. L’intervento rivestiva ora un carattere di
urgenza sia per il rischio di diffusione del tumore sia per l’impossibilità ad asportare solo la massa
salvando il rene se fosse cresciuto ancora.
Quando esaminai la documentazione, dissi subito alla paziente che il caso era oltremodo
complesso poiché la chirurgia robotica, l’unica tecnologia che ci avrebbe permesso di asportare un
tumore di quelle dimensioni in modo mini-invasivo salvando il rene, non era mai stata utilizzata in
un paziente sveglio e pertanto non ero in grado di garantire la fattibilità dell’intervento”, dichiara il
Professor Paolo Gontero (Direttore della Urologia universitaria dell’ospedale Molinette). “La scelta
del sistema robotico Da Vinci era obbligata poiché non ritenevo sicuro dal punto di vista oncologico
adottare la tecnica laparoscopica pura per il rischio di “diffondere” il tumore, trattandosi di una
“massa a contenuto liquido” in una paziente che rischiava di muoversi durante l’intervento. Per
contro, la chirurgia “tradizionale” a cielo aperto esponeva ad un rischio troppo alto di complicanze”.
L’intervento è stato pianificato grazie all’attività di coordinamento effettuata dal dottor Roberto
Balagna (Direttore dell’Anestesia Rianimazione ospedaliera dell’ospedale Molinette) e dal professor
Luca Brazzi (Direttore dell’Anestesia Rianimazione universitaria Molinette). Il problema cruciale
dell’intervento era riuscire ad ottenere un livello di anestesia periferica ottimale in modo che il
paziente non solo non avverta dolore ma resti sveglio ed immobile durante tutto l’intervento. In
caso contrario, i bracci di lavoro rigidi del sistema Da Vinci non avrebbero potuto operare in
sicurezza. Il mancato raggiungimento di questi obiettivi avrebbe implicato pertanto la necessità di
ricorrere ad una anestesia generale dalla quale la paziente avrebbe potuto non più risvegliarsi.
Quando è entrata in sala operatoria erano ad attenderla gli anestesisti dottor Fabio Gobbi
(dell’équipe di Balagna) e dottoressa Paola Rampa (dell’équipe di Brazzi). Il dottor Gobbi, con una
tecnica innovativa, ha praticato un “blocco anestetico spinale toracico continuo”, rendendo così la
paziente “insensibile” nella zona del rene. L’intervento chirurgico è stato condotto dal Professor
Paolo Gontero (coadiuvato dai dottori Marco Oderda e Giorgio Calleris), mediante l’utilizzo di una
tecnica retroperitoneoscopica con il robot Da Vinci Xi e l’utilizzo di 4 bracci operativi. La paziente,
vigile, ha potuto seguire le varie fasi dell’intervento che si è svolto in 2 ore di tempo robotico.
Nonostante le dimensioni (che superavano i 5 cm) e la crescita in profondità della massa, grazie alla
combinazione della tecnica robotica assistita con il sistema Da Vinci e di tecnologie innovative di
ricostruzioni tridimensionali delle immagini che hanno guidato l’intervento, il tumore maligno è
stato asportato completamente salvando il rene.
E’ stata una grande emozione per tutti in sala operatoria quando, alla mia notifica della riuscita
dell’intervento, la paziente (ancora attaccata ai bracci robotici) è scoppiata in un pianto di gioia
dicendo “Grazie per avermi ridato una seconda vita”, afferma il professor Paolo Gontero, che
conclude: “Grazie alla forza ed al coraggio di questa paziente ed alla collaborazione di un team di
alta professionalità, abbiamo dimostrato per la prima volta al mondo la fattibilità dell’utilizzo della
tecnologia robotica a paziente sveglio”

Fallimenti per 40 milioni di euro, tre arresti

Dalle prime ore della mattinata, nel corso dell’operazione “ICARO”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino nella persona del Sostituto Procuratore – dott. Ciro Santoriello, oltre 50 militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, al termine di complesse indagini in materia di reati fallimentari, stanno dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa del G.I.P. di Torino – dott.ssa Mariafrancesca Abenavoli, nei confronti di 3 imprenditori, in relazione a fallimenti con passivi per oltre 40 milioni di euro, procedendo contestualmente a numerose perquisizioni in Torino, Forte dei Marmi, La Spezia, Massa Carrara, Milano, Pescara e Roma.

Le attività in rassegna attengono ad una pluralità di fatti di bancarotta, riguardanti 3 società collegate tra loro, tutte operanti nel settore imprenditoriale della stampa di quotidiani e settimanali di primaria importanza nazionale.

Nel complesso, il passivo fallimentare accumulato dalle fallite supera 40 milioni di euro.

Secondo le prospettazioni accusatorie, gli imprenditori, noti nel campo delle ristrutturazioni d’impresa, avrebbero dapprima realizzato una riorganizzazione degli assetti societari finalizzata ad accentrare tutta la crisi su una società, quindi svuotato dei beni le società collegate, già fortemente indebitate, lasciandole prive di prospettive e con patrimoni netti negativi e ritardando il momento di emersione della crisi.

Le irregolarità commesse sono risultate tali da non consentire ad una primaria società di revisione di attestare i bilanci, in quanto ritenuti non redatti con chiarezza, non rappresentanti in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico e, ancora, compilati nel presupposto di continuità aziendale pur in presenza di rilevanti incertezze in ordine alla possibilità di prosecuzione imprenditoriale.

A fronte di ciò, gli indagati, piuttosto che avviare le procedure di fallimento, avrebbero ulteriormente aggravato il dissesto, proponendo al Tribunale di Torino istanza di ammissione alla procedura del concordato preventivo e indicando nel piano concordatario, quali asset utili a soddisfare i creditori, un immobile – risultato poi gravato da ipoteca – e delle fideiussioni inesigibili, rilasciate da una società non autorizzata a tale attività.

Alla luce di tutte le gravi condotte emerse dalle investigazioni, il magistrato inquirente ha richiesto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti dei 3 indagati ritenuti essere gli ideatori ed i principali esecutori del complesso dei reati disvelati dalle indagini.

Con l’operazione odierna, oltre a dare esecuzione alle misure cautelari ordinate dal G.I.P., sono state eseguite numerose perquisizioni riguardanti una ventina di società del gruppo imprenditoriale. Tra i destinatari dei provvedimenti figurano anche noti professionisti che avrebbero reso pareri e assistito gli indagati nella predisposizione dei piani di ristrutturazione aziendale e di ammissione a procedure concordatarie.

Ad uno di questi, tra l’altro, è stato notificato anche l’avviso di conclusione delle indagini relative ad ulteriori reati fallimentari che sarebbero stati commessi, con il medesimo modus operandi, nell’ambito di un diverso fallimento, oggetto di separate investigazioni.

Le attività odierne si collocano nell’ambito delle azioni volte alla ricerca e repressione degli illeciti di natura economico-finanziaria, tutelando al contempo un mercato pienamente concorrenziale e i legittimi creditori delle società fallite.