Torino- Pagina 68

Torino: doppio arresto per maltrattamenti 

Sono due gli arresti per maltrattamenti operati dalla Polizia di Stato  entrambi in centro città.

Nel primo caso, gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato un trentacinquenne, con diversi precedenti di polizia a carico, dopo che questi, in mattinata, aveva minacciato i genitori per ricevere denaro. Dal racconto di questi ultimi, è emerso che i comportamenti maltrattanti e violenti si protraevano da tempo. Nell’ultimo periodo, il padre pur di soddisfare le richieste del figlio si era anche fatto prestare dei soldi da conoscenti. Alcune settimane fa, dopo il suo rientro dal paese di origine, la vittima non aveva nemmeno più ritrovato il suo televisore in casa.  A seguito dell’intervento degli agenti della Squadra Volante, il reo è stato arrestato oltre che per maltrattamenti anche per tentata estorsione e denunciato in stato di libertà per minacce gravi.

Solo poche ore dopo, nel pomeriggio, gli agenti del Commissariato Centro, sono intervenuti presso il domicilio di una famiglia, dopo la telefonata di una donna che in lacrime aveva chiesto aiuto al numero 112 NUE. Sul posto, gli agenti hanno trovato un uomo alterato che inveiva contro due donne risultate poi madre e figlia. La richiedente riferiva ai poliziotti che quello odierno era l’ennesimo episodio nel quale il suo compagno inveiva nei loro confronti furiosamente. In passato non erano mancate anche aggressioni fisiche. Venerdì, la compagna era stata pesantemente apostrofata e insultata dall’uomo cosa che l’aveva portata questa volta a chiamare la polizia.

Prorogata al 9 maggio la mostra “China goes Urban. La nuova epoca della città”

In occasione della riapertura dei musei, il MAO ha deciso di prorogare al 9 maggio la data di chiusura della mostra “China goes Urban. La nuova epoca della città”

 

L’esposizione, curata dal Politecnico di Torino e da Prospekt Photographers con la Tsinghua University di Pechino, e organizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo, è frutto di una ricerca pluriennale e propone al pubblico una prospettiva nuova e ampia che traccia una linea di continuità tra passato, presente e futuro, mettendo in relazione la cultura della Cina tradizionale con le imponenti trasformazioni delle città cinesi contemporanee. Un’occasione per approfondire e interrogarsi sulle sfide lanciate dai cambiamenti urbani in atto non solo in Cina, ma in tutto il pianeta. Partendo dall’esplorazione di alcune new town cinesi e delle contraddizioni innescate dai frenetici processi di inurbamento e di espansione urbana, la mostra punta infatti a stimolare una riflessione sulla città di oggi e del futuro.

 

China Goes Urban rappresenta anche un’interessante occasione per sperimentare una possibile revisione dei modelli di accesso alla cultura e si pone anche come caso pilota di “mostra all’epoca del Covid-19”, attraverso cui offrire soluzioni innovative che possano essere discusse e ampliate in altri contesti.

La progettazione della mostra ha l’obiettivo di consentire un accesso in sicurezza al pubblico, direzionando razionalmente i flussi: attraverso un’apposita segnaletica i visitatori saranno indotti a spostarsi temporaneamente o a muoversi a velocità diverse, evitando assembramenti. Inoltre, in corrispondenza di tre varchi lungo il percorso di mostra, saranno anche allestiti dei segnali luminosi e alcuni QR code, che porteranno il visitatore a scoprire spazi virtuali dove poter fruire di contenuti visivi e approfondimenti aggiuntivi scaricabili sui dispositivi mobili personali.

Il sistema di regolazione dei flussi di visita con interfaccia digitale è stato realizzato con il contributo della Camera di commercio di Torino.

 

La mostra

 

Ogni anno, in Cina, oltre 16 milioni di persone si spostano dalle aree rurali a quelle urbane dando origine a quella che è considerata la più grande migrazione di massa che il mondo abbia mai visto. Non si tratta di un processo “eccezionale”, ma di un trend globale: come rilevato da UN-Habitat, nel 2007 infatti la popolazione urbana del pianeta ha superato la popolazione rurale.

Il fenomeno dell’urbanizzazione planetaria non implica però solo l’aumento della popolazione delle città o lo sviluppo degli insediamenti, ma anche l’incremento di sempre più intense relazioni sociali, economiche, politiche e funzionali tra le diverse regioni del mondo. Questo modello di sviluppo, che si è affermato nel corso dei secoli, presenta limiti e contraddizioni, sia dal punto di vista ambientale sia da quello socio-economico, particolarmente evidenti nell’attuale fase di incertezza dovuta all’emergenza sanitaria e alle conseguenze in termini economici e di inasprimento delle diseguaglianze.

China goes Urban. La nuova epoca delle città” intende interrogarsi sui processi urbani, architettonici e di cambiamento socio-economico della Cina contemporanea, considerati come uno specchio in cui si riflettono le possibilità e i limiti della città contemporanea, in Cina come altrove. Intrecciando ricerca e immaginazione, la mostra è un’esplorazione di quattro new town – Tongzhou, Zhengdong, Zhaoqing e Lanzhou – attraverso cui indagare la nuova urbanizzazione cinese e condurre il visitatore a interrogarsi sul (nostro) comune futuro urbano.

 

Il percorso della mostra si snoda lungo due sequenze logiche: la prima prende il via dalla ricostruzione di una exhibition hall, luogo iconico tipico delle new town cinesi, in cui le amministrazioni pubbliche e le imprese di costruzioni mettono in scena la città per promuoverne lo stile di vita e i successi raggiunti, e arriva all’urbanizzazione globale. La seconda sequenza si muove partendo da spazi vuoti e atoni per arrivare alle persone, ai singoli individui ripresi nelle loro attività quotidiane o in ritratti “situati” dentro i nuovi insediamenti. Le due sequenze si intrecciano continuamente, smontando via via il rassicurante concetto di “eccezionalità” cinese: ciò che da lontano e a uno sguardo superficiale appare esotico e distante, si rivela molto più familiare di quanto crediamo. Le nuove urbanizzazioni cinesi non appaiono più come “altro da noi”: nelle new town della Cina contemporanea la vita quotidiana è fatta degli stessi piccoli gesti di cui è fatta la vita a ogni latitudine e le persone che li compiono non sono diverse da noi nei comportamenti, nelle pratiche, nei desideri.

 

A corollario della mostra è disponibile un ricco catalogo edito da Skira, in italiano e inglese con un inserto in lingua cinese, che contiene numerosi saggi di curatori e studiosi internazionali, oltre alle immagini e ai grafici presenti nel percorso espositivo; sono inoltre in programma numerosi eventi e incontri di approfondimento, a cui è possibile partecipare da remoto su piattaforma Zoom: l’elenco completo QUI.

 

“World Press Photo of the Year 2020”: ancora una proroga

A Palazzo Madama resterà aperta fino a venerdì 5 marzo la mostra dedicata al concorso di fotogiornalismo più importante al mondo
E lunedì 22 febbraio incontro “Facebook” con il fotografo siciliano Alessio Mamo, fra i vincitori italiani del concorso

Una bella notizia per i tanti appassionati torinesi di fotografia. In particolare di fotogiornalismo. Materia più ostica, rispetto alla prima, e spesso più “avventurosa”, più a rischio ed imprevedibile anche per i fotografi di occhio svelto e di lunga gavetta. La bella notizia è questa: “World Press Photo of the Year 2020” sarà ulteriormente prorogata. La mostra, dedicata al Premio di fotogiornalismo più importante al mondo, organizzato dalla Fondazione “World Press Photo” di Amsterdam, era ritornata con le foto finaliste a Torino nell’ottobre scorso e per il quarto anno consecutivo, nella Sala Senato di Palazzo Madama. Fu poi chiusa per le restrizioni dettate dalla pandemia e riaperta il 3 febbraio scorso, spostando la chiusura a venerdì 19 febbraio.

E ora- magnifico colpo di scena – da Palazzo Madama se ne annuncia un’ulteriore proroga fino a venerdì 5 marzo, dato il crescente afflusso di pubblico torinese, che può visitarla dal lunedì al venerdì e che non ha mancato di far sentire in questi giorni il suo interesse e la sua presenza. Organizzata dall’Associazione pugliese CIME, fra i maggiori partner europei della “World Press Photo”, e dalla Fondazione Torino Musei, la rassegna porta in mostra tutto il meglio dei lavori realizzati, ovunque o quasi sul Pianeta, nel 2019 dai 4.282 fotografi iscritti, provenienti da 125 Paesi, per un totale di 73.996 immagini. 44 i fotoreporter (collaboratori delle maggiori testate internazionali, dal “National Geographic” alla “BBC”, dalla “CNN” a “Le Monde” e ad “El Pais”) provenienti da 24 Paesi, arrivati in finale nelle otto diverse categorie del concorso. Una rassegna, dunque, di altissimo livello. 157 immagini, in cui si può vivere tutto il 2019, nei suoi eventi in assoluto più tragici o di magica positività, attraverso gli scatti dei più grandi fotoreporter internazionali. Estremamente positiva anche l’idea, da parte dei responsabili di “Palazzo Madama”, di abbinare all’esposizione appuntamenti di approfondimento con alcuni dei fotografi italiani vincitori nelle otto diverse categorie del concorso. Così, dopo  la conferenza con il cuneese Nicolò Filippo Rosso, giunto terzo (con il suo reportage sulla crisi politica e socio-economica del Venezuela) nella sezione “Storie” della categoria “Contemporary Issues”, lunedì 22 febbraio alle 18,30 è prevista una conferenza con il fotografo siciliano Alessio Mamo, collaboratore di “The Guardian” e de “L’Espresso”, sulla pagina “Facebook World Press Photo Torino”. Già premiato nel 2018, nella categoria “People”, Mamo ha vinto il “World Press Photo 2020”, secondo premio singolo, per la categoria “Notizie generali” con un’immagine che immortala una donna russa con in grembo il figlio, mentre fa la fila in un ospedale da campo a “The Annex”, il campo profughi di Al-Hol, nel nord della Siria.
Alessio Mamo dialogherà online con la giornalista e ricercatrice Marta Bellingreri, con Lorenzo Tondo ( giornalista e corrispondente del “The Guardian”) e con Vito Cramarossa ( presidente di “Cime” ) che leggerà anche le domande che i torinesi potranno inviare, fino a lunedì, a Mamo e ai relatori tramite i canali social “World Press Photo Torino”.

Gianni Milani

“World Press Photo of the Year 2020”
Palazzo Madama – Sala Senato, piazza Castello, Torino; tel. 011/4433501 o www.palazzomadamatorino.it
Fino al 5 marzo
Orari: merc. e giov. 11/19 e ven. 11/20

Foto di:
– Alessio Mamo
– Nicolò Filippo Rosso

 

Juve in crisi, Toro “spareggio” salvezza

Venerdì 19 febbraio ore 20.45
Cagliari-Torino
Lunedì 22 febbraio ore 20.45
Juventus-Crotone

Qui Toro: siamo alla vigilia dello scontro salvezza contro il Cagliari.
La notizia dei due giocatori positivi al Covid ha scosso l’ambiente granata che già farà a meno di Sanabria,ancora positivo al covid 19 ma mister Davide Nicola non ne fa un dramma: in conferenza stampa ha detto”A loro ho fatto una battuta, gli ho detto che mi hanno tolto due ‘problemi’… ma non cerco alibi e non spreco energie, auguro loro di rimettersi presto e nel frattempo ci saranno gli altri. La stima della squadra? Fa piacere, il gruppo lavora con passione e dedizione, loro sanno che mi butterei nel fuoco per proteggerli e questa è la base per costruire qualcosa di importante. Con me è facile andare d’accordo, basta metterci passione e dare sempre il massimo dal riscaldamento alla partita”.

Qui Juve: bianconeri in crisi di gioco ed identità.Quarta sconfitta nelle ultime 10 partite sommando tutte le competizioni sono davvero tante.La Juve deve cambiare registro se vuole davvero diventare campione d’Europa.Preoccupa
la caduta di forma e l’estraneità al gioco di Ronaldo,quando lui non gira ne risente tutta la squadra.Dybala è il lontanissimo parente dell’ottimo giocatore che avevamo conosciuto negli anni addietro.Il peso dell’età e delle tante battaglie calcistiche comincia a farsi sentire anche nei “vecchietti” Bonucci e Chiellini.Lo stesso mister Pirlo fatica,talvolta,a schierare la formazione migliore.Lunedì prossimo,nel posticipo serale contro il Crotone servirà una sterzata decisiva, con vittoria, per non perdere di vista la testa del campionato ed altrettanta concentrazione e decisione nell’affrontare la gara di ritorno contro il Porto:vero che basterà l’1a0 per qualificarsi ai quarti,ma senza la consueta ferocia questa Juve rischia grosso.

Vincenzo Grassano

Condizioni igieniche precarie nel supermercato

Sanzioni amministrative per 3000 euro

Negli scorsi giorni, personale della PAS della locale Questura ha effettuato un controllo all’interno di un grande supermercato sito nel quartiere San Donato, volto al controllo del rispetto delle norme igienico-sanitarie e della sicurezza per i luoghi di lavoro. All’interno dell’area vendita, i poliziotti hanno riscontrato condizioni igieniche precarie, pavimenti sporchi, polvere e capelli nei banchi frigo di carne confezionata e scarti di pesce sul pavimento nelle immediate vicinanze del banco di pesce fresco. Dalla verifica della documentazione attestante la procedura basata sui princìpi dell’HACCP, è stata inoltre riscontrata l’inosservanza relativa alla compilazione delle schede per l’annotazione delle temperature dei frigoriferi e congelatori, la cui verifica va fatta su base giornaliera. Infine, nel certificato di prevenzione incendi erano indicati 17 estintori, sulla cartellonistica di sicurezza esposta ne erano riportati 9, mentre nell’area di lavoro ne risultavano effettivamente solo 13. Pertanto, il direttore del supermercato, responsabile della procedura HACCP, è stato sanzionato per omesso controllo della catena di conservazione degli alimenti, mentre il responsabile della sicurezza sui luoghi di lavoro è stato sanzionato  per le violazioni alla normativa antincendio riscontrate, per un totale complessivo di 3000 € di sanzioni.

Arrestato “nonno” con precedenti per rapina

C’è anche un soggetto pluripregiudicato, ben conosciuto alle forze dell’ordine per aver commesso numerose rapine a mano armata, in concorso con altri noti pregiudicati, fra gli arrestati del Comm.to Barriera Milano delle ultime ore.

Gli investigatori, durante la perquisizione del suo alloggio, in zona Santa Rita, lo scorso venerdì mattina, hanno trovato nascosti in soggiorno, all’interno di un contenitore in plastica avente la classica forma ad ovetto di cioccolata, 6 involucri di crack. Altri 193 involucri erano invece nascosti nella federa del cuscino e nelle pieghe del materasso in camera da letto, per un totale complessivo di circa 130 grammi di cocaina/crack.

Un trentunenne gabonese è stato invece arrestato sabato mattina a seguito del controllo per identificazione in corso Giulio Cesare angolo Scarlatti; l’uomo era sprovvisto di documenti, pertanto si rendeva necessario il suo accompagnamento negli uffici di Polizia. Nelle fasi della traduzione in Commissariato lo stesso compiva dei gesti repentini con la testa: gli agenti riuscivano a fargli espellere dalla bocca un involucro di carta stagnola contenente 15 involucri termosaldati di cocaina e crack. Inoltre, il trentunenne risultava in possesso di un cellulare rubato poco prima, che è stato restituito al legittimo proprietario. E ‘stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione.

(foto archivio)

Presidio contro la dittatura militare in Birmania

Riceviamo e pubblichiamo / Il primo febbraio scorso I militari hanno arrestato Aung San Suu Kyi, leader della Lega nazionale per la democrazia (Lnd), il partito che ha trionfato alle elezioni del novembre 2020, preso il potere e annunciato un anno di stato di emergenza in Myanmar, ex Birmania. Il sogno di un Myanmar democratico si è così infranto contro i cingoli dei carri armati.

Convinti che la libertà e la democrazia sono indivisibili, ed ogni attentato ai diritti umani in qualsiasi parte del mondo è un attentato contro tutti noi

Unendoci alle numerose voci di protesta che si sono levate in tutto il mondo, Vogliamo manifestare la nostra solidarietà con il popolo birmano, che si sta mobilitando quotidianamente usando le forme di lotta nonviolente,  per l’immediato ritorno alla democrazia, il riconoscimento dei risultati delle elezioni democratiche, il ripristino del parlamento democraticamente eletto, la liberazione di tutte le persone arrestate, a partire dal Presidente della Repubblica Win Myint, e dalla leader Aung San Suu Kyi ed il ripristino dello Stato di diritto.

La manifestazione si è svolta

venerdì 19 febbraio dalle ore 11,30 alle ore 12,30 in piazza Palazzo di Città, Torino

 

Per il Coordinamento A.G.i Te. contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi

Paolo Candelari

Giampiero Leo  membro di A.Gi Te e portavoce del Movimento interconfessionale  “Noi siamo con voi”

 

Metropolitana (quasi) verso la riapertura. Affollamento sulle navette sostitutive

Sono in corso gli accertamenti tecnici sulla linea 1 della metropolitana torinese che ieri hanno permesso  di individuare il problema meccanico che ha interrotto i treni da Porta Nuova a Bernini.

Si tratta di un guasto alle ‘barre stabilizzatrici’, le guide attraverso cui ai motori elettrici dei convoglio giunge l’alimentazione. I tecnici hanno individuato con precisione la zona dove intervenire e i lavori comporteranno alcune modifiche al servizio ancora per oggi. Numerosi i bus navetta sostitutivi, anche se si è verificato affollamento  sui mezzi.

Quei marciapiedi pericolosi nella Circoscrizione 5

“Insieme ad gruppo di cittadini abbiamo effettuato sopralluoghi e segnalato alle istituzioni alcuni marciapiedi con dislivelli e buche, quindi pericolosi della circoscrizione 5.

Alcuni casi, come corso Toscana e via Pietro Cossa, interni 280, non hanno mai trovato soluzione dopo oltre 1 anno dalle prime segnalazioni.
Le risorse sono poche, questo lo riconosco, ma credo fermamente nella sicurezza dei cittadini, quindi è ora che questa amministrazione nei suoi ultimi mesi di governo della città inizi ad avere delle priorità, spendendo le poche risorse per manutenere i marciapiedi della periferia nord, magari tralasciando qualche metro di piste ciclabili”.
Lo dichiara Paolo Biccari, cittadino attivo della circoscrizione 5.

Positivi al Covid altri due calciatori granata

Brutte notizie in casa granata che arrivano in diretta dal Filadelfia: due giocatori del Torino sono risultati positivi al covid 19 dopo aver effettuato il tampone di controllo prima della sfida salvezza contro il Cagliari.

Dopo Sanabria, arrivato in chiusura di mercato e mai a disposizione causa Covid, Nicola perde altre due pedine (non sono stati comunicati i nomi dei giocatori in questione) in vista di una delle sfide più importanti nella corsa salvezza.Appena sarà diramata la lista dei convocati si saprà, inevitabilmente,chi saranno i 2 giocatori granata indisponibili oltre a Sanabria.

Vincenzo Grassano