Torino- Pagina 63

I segreti dell’e-commerce spiegati da UniCredit e Slow Food

UniCredit e Slow Food promuovono il Forum Economie

Le Vie dell’E-Commerce

Mercoledì 24 febbraio 2021 alle ore 15

 

L’incontro si tiene nell’ambito di Terra Madre Salone del Gusto.

 

Per partecipare cliccare qui

L’E-Commerce è un settore in continuo sviluppo e in Italia ha ampi spazi di crescita. Basti considerare che solo il 30% delle imprese del nostro Paese ha un e-commerce e solo il 10% vende effettivamente online con ricavi che restano comunque sotto l’1% del totale. Tuttavia l’E-Commerce cresce a doppia cifra e sta diventando uno dei motori della ripresa economica in Italia e nel mondo. Si registra infatti una crescita del 15% degli acquisti online su siti nazionali e internazionali B2C e del 13% dell’Export B2B.

 

Guardando agli specifici settori, abbiamo un incremento del 42% per il food & beverage, del 30% per il settore dell’arredamento & home living, un 19% per informatica ed elettronica, un 27% per il settore della salute, un 16% per l’abbigliamento e un 21% per i restanti settori.

Questi e altri dati verranno presentati e analizzati nel corso del Forum Economie – Le Vie dell’E-Commerce, organizzato nell’ambito di Terra Madre Salone del Gusto, in programma mercoledì 24 febbraio alle 15. L’incontro sarà aperto da Barbara Tamburini, Co-Head Retail Sales & Marketing UniCredit e Roberto Burdese, responsabile comunicazione Slow Food Italia. Seguiranno gli interventi di Marco Wallner, Head of Corporate Commercial Synergies di UniCredit; Nicola Carone, New Business Executive Google, Luca Curtarelli, Head of Business Development Italy Alibaba.com.

A seguire una tavola rotonda moderata da Roberto Bernabò, vice direttore de Il Sole 24 Ore, cui prenderanno parte Chiara Ercole, CEO di Fratelli Saclà, Ciro Antignani, responsabile comunicazione e marketing Davia SpA, Riccardo Martorelli, direttore Generale di Gilda Group. L’incontro si chiuderà con l’intervento di Stefano Gallo, Responsabile Territorial Development & Relations di UniCredit.

L’iniziativa è indirizzata alle aziende che vogliono sfruttare le opportunità del digitale e dell’E-Commerce e che desiderano affacciarsi sui mercati esteri. Durante l’incontro verranno approfondite le modalità di vendita on-line e presentate soluzioni per sviluppare e ampliare il business sia all’estero che localmente in sicurezza e semplicità.

Una copertura alle scale mobili della metropolitana che si guastano per la pioggia

Le scale mobili della metropolitana, soprattutto le esterne, sono spesso mal funzionanti causa le intemperie e spesso per i lunghi tempi di attesa della manutenzione o per il protrarsi della disponibilità dei componenti di ricambio per le riparazioni necessarie.

Una mozione sul tema – primo firmatario Raffaele Petrarulo (Sicurezza e Legalità verso Forza Italia)  – è stata approvata dal Consiglio comunale con 25 voti favorevoli e due astenuti. 

L’atto chiede all’Amministrazione di intervenire con urgenza affinché si riabilitino le scale mobili e, in particolare, si elabori un progetto per la copertura delle scale mobili esterne come già effettuato in corso Inghilterra.

La mozione chiede si verifichi con la società incaricata alla manutenzione se i tempi e le modalità sono rispettati e di considerare l’idea di cercare sponsorizzazioni private da immettere sulle coperture esterne.

Il Covid non esiste sui mezzi pubblici?

Ore 19.08, linea tram 15, tutti i sedili occupati, zero bollini rossi sui posti a sedere, distanziamento sociale contravvenuto nella sua forma più elementare:

domanda alla GTT ed al comune di Torino in qualità d’azionista: ma il Covid non esiste sui mezzi pubblici? Ristoratori fermi dalle 18 in poi, cinema, stadi e teatri chiusi… le regole governative ed i dpcm valgono solo per loro e non per i mezzi pubblici? Attendiamo fiduciosi le risposte.

Vincenzo Grassano 

Torna l’esercito per controllare Barriera di Milano

Intensificati i servizi di controllo del territorio in Barriera Milano.

Personale della Polizia di Stato coadiuvato dall’esercito presidierà le zone maggiormente interessate dallo spaccio, affiancando alla già intensa attività repressiva quella volta a prevenire i fenomeni di illegalità diffusa attraverso la presenza massiccia sul territorio.

Proprio nelle ultime ore il personale della Polizia di Stato del Comm.to Centro ha sorpreso due cittadini senegalesi, di 33  e 19 anni, con dello stupefacente al seguito. In particolare, il trentatreenne, già conosciuto alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti,  controllato domenica in via La Salle, è stato trovato in possesso di  alcune decine di grammi di hashish;  il suo connazionale diciannovenne, invece, in via Cecchi, alla vista della pattuglia di Polizia ha ingoiato del crack, tanto da dover essere trasportato in ospedale, per una intossicazione da cocaina. Entrambi sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio.

Stretta anche sugli esercizi commerciali: dopo le chiusure disposte dalla Questura di Torino per mancato rispetto della normativa anti contagio in arrivo i provvedimenti prefettizi di sospensione della licenza fino a 30 giorni.

Focolaio Covid in casa Toro Allenamento sospeso

Il Torino ha sospeso la seduta odierna di allenamento.

La decisione è stata presa dal club granata a seguito di ulteriori positività al Covid-19 e annunciata attraverso il seguente comunicato: “In relazione alla situazione contingente, relativa a ulteriori casi di positività al Covid 19, non ancora stabilizzata e in evoluzione, su indicazione dell’Autorità sanitaria locale competente il Torino Football Club comunica che l’allenamento odierno è sospeso in attesa di ulteriori controlli.

Ricordiamo che da regolamento se ci sono almeno 10 casi di positività tra i giocatori solo per una volta a stagione di campionato ogni squadra può chiedere il rinvio al massimo di 1 partita.

Vincenzo Grassano 

Torino: i Carabinieri arrestano storico boss di cosa nostra che si cucì la bocca al processo di Falcone

Ieri mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Torino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica – DDA, nei confronti di un esponente di spicco della mafia etnea, Turi Ercolano

E’ affiliato al clan “Santapaola-Ercolano” con propaggini nel capoluogo piemontese, ritenuto responsabile di porto e detenzione illegale di armi comuni da sparo.
Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Investigativo tra marzo e maggio 2019, hanno consentito di accertare come l’uomo – condannato per mafia nel Maxiprocesso palermitano ed attualmente libero dopo alcuni decenni trascorsi in carcere – abbia in più occasioni girato sul territorio nazionale armato di pistola.

Negli anni 80 si era cucito la bocca con una spillatrice per protestare contro i penti al processo condotto dal giudice Falcone.

Le città (tutt’altro che) invisibili

Da remoto impero di Kubilai Khan, popolato da città – invero già nel Medioevo ben più popolose di quelle europee – favolose tanto nel Milione quanto nella reinterpretazione novecentesca di Calvino, a gigante demografico e potenza geopolitica, competitore degli USA più serrato dell’URSS durante la Guerra Fredda.

Il Museo di Arte Orientale allestisce un affresco urbanistico in collaborazione con il Politecnico di Torino, i cui studenti di ingegneria ed architettura hanno documentato la nascita di nuovi distretti abitativi e governativi cinesi previsti dai Master Plan di riorganizzazione delle grandi città costiere e creazione di poli nelle province più interne e meno sviluppate.
Dalla loro esperienza nasce un’esposizione, principalmente fotografica, aperta da fine ottobre, interrotta dalla seconda ondata pandemica, e di recente riaperta e prolungata.
La vocazione del MAO, non limitata alla raccolta archeologica, ma punto di riferimento per approfondire e comprendere le grandi civiltà orientali, le quali, dall’islamica all’indiana, dalla cinese alla giapponese, sono ben vive e contigue al proprio passato, non riconducibili ad “oggetti da museo” come per altre parabole storiche ormai concluse, è confermata tanto dal ricco calendario di eventi e seminari quanto dalla creazione di una mostra fondata su materiali contemporanei – plastici, contributi multimediali, planimetrie, disegni tecnici e appunti di architetti – , fino agli immancabili dati, animati, raccolti in grafici comparativi, resi vivi e parlanti, ormai parte di ogni storytelling.
La vorticosa espansione urbana cinese si traduce nell’impressionante velocità di crescita dei principali indicatori sociali, dal PIL pro capite all’accesso a beni di consumo, pienamente disponibili nelle città e in rapidissimo aumento (impressionante la crescita nell’ultimo ventennio) nelle campagne.
I visitatori si muovono tra innumerevoli cantieri, visioni quasi fantascientifiche di strade a tre corsie, ferrovie, spazi enormi e silenziosi, dominati da grattacieli, in cui le persone spariscono, pur presenti nelle luci accese delle notti, dal traffico, dal formicolare dei muratori, nel fatto che dietro l’espansione della città non c’è nessuna forza autonoma, ma l’azione di quel mammifero sociale che è il Sapiens.
Pur nelle somiglianze esteriori, la città cinese si mostra lontana dalla tradizione urbana occidentale nata dal Medioevo e sulla quale la nostra cultura si fonda, il cui centro storico si fa punto d’attrazione turistica, luogo di storia e di bellezza; è una città funzionale, concepita per gestire l’esuberante demografia – ancorché destinata a venir superata dall’India e con molti dei problemi di senescenza di Europa e Stati Uniti – in quello che dovrebbe essere il secolo dell’affermazione e forse dell’inizio di un nuovo corso della storia, smaltendo l’amministrazione, offrendo il benessere cui le nuove generazioni, dopo il travagliato secolo scorso, ambiscono, raccogliendo il frutto dello sviluppo dell’ultimo quarantennio.
La fotografia delle biciclette affastellate a perdita d’occhio nelle rastrelliere del bike sharing in un piazzale, così diverso dalla manciata di stalli nelle nostre vie, pone inevitabilmente l’interrogativo sul significato di una vita in periferie sterminate, ancorché residenziali, immerse in megalopoli dove il nucleo originario dista ore di metropolitana, in cui appare la possibilità di trascorrere l’intera propria esistenza nel proprio sterminato quartiere, un po’ come si poteva condurre la propria vita all’interno della propria piccola patria, o la propria città, nella quale è pur possibile ritrovare il mondo intero.
Ideale distopico e propagandistico, parte di quella società del controllo, di internet nazionale a circuito chiuso e social network autarchici, o necessità del progresso che qualunque collettività di quelle dimensioni dovrebbe affrontare per consentire a tutti una vita dignitosa?
Le città fotografate ingoiano l’uomo, inesorabili come inesorabili fagocitano le campagne verso le quali si protendono, sottraendo loro la residua “misura umana”, ma al cui rimanente ritardo, soprattutto in termini di reddito, si propongono di porre rimedio; città dunque con problemi diversi da quelli delle “nostre”, gentrificate, dissociate tra periferia e centro, centro a sua volta diventato turistico e in crisi di identità: ci si può solo interrogare su quali dinamiche, e di quale scala, si potranno generare in futuro nelle enormi metropoli d’Oriente.
La Cina, che proprio grazie alla progressiva acquisizione di una dominante dimensione urbana, potrebbe apparirci più vicina dell’India, si mostra in realtà sfuggente nella difficoltà ad inquadrare davvero le proporzioni in gioco, per non parlare dei numeri assoluti.
Le questioni interne, di repressione etnica e politica, e estera, la crescente frizione economico-commerciale e l’interrogativo sul futuro esercizio dell’opzione militare, restano sullo sfondo, come probabilmente sono secondarie alla quotidianità dei cinesi, uomini come noi, che quelle torri di cemento abitano, con i loro lavori, pensieri, sogni ed impegni quotidiani, connaturati alla nostra condizione; quanto non si mostra direttamente, non può però che riaffiorare in una riflessione finale, riandando a ciò che più di tutto spicca dai contributi multimediali della mostra: la numericamente vertiginosa leva umana che la Repubblica Popolare può cooptare ed organizzare.

Andrea Rubiola

Scena aperta: visite culturali al Teatro Carignano

Visite culturali al Teatro Carignano realizzate dal Teatro Stabile di Torino  in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano

Il Teatro Stabile di Torino è solidale con le iniziative promosse dalle Organizzazioni Sindacali, dall’associazione Unita e
dal Coordinamento RISP Emergenza continua

Un anno fa si chiudevano per la prima volta tutti i teatri italiani a causa della pandemia. Da allora la nostra attività di spettacolo in presenza di pubblico ha potuto svolgersi soltanto in modo intermittente, con gravi ripercussioni sull’occupazione degli artisti e tecnici e sulla qualità della vita delle nostre comunità. Purtroppo, ancora oggi, dal mese di ottobre, il Governo ritiene che non si siano ristabilite le condizioni sanitarie necessarie ad una ripresa in sicurezza.

Nei dodici mesi trascorsi, il Teatro Stabile di Torino non ha mai smesso di lavorare dietro le quinte, scritturando attori, autori, registi e maestranze, per continuare a produrre con l’obiettivo di farsi trovare pronto per la ripartenza, che si auspica avvenga entro qualche settimana.

Tutto il TST è solidale con le iniziative indette tra lunedì 22 e martedì 23 febbraio 2021 dalle organizzazioni sindacali SLC CGILFISTEL CISL e UILCOM, dall’associazione UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) e dal Coordinamento RISP Emergenza continua: pertanto lunedì 22 febbraio dalle 19.30 alle 21.30 rimarranno accese le luci del Teatro Carignano e martedì 23 febbraio, alle ore 16.00, una delegazione del Coordinamento entrerà in sala e calcherà simbolicamente il palcoscenico.

Mercoledì 24 febbraio, invece, a un anno esatto dalla chiusura dei teatri, le porte del Teatro Carignano si apriranno alla Città per un pomeriggio di visite culturali realizzate in collaborazione con la Delegazione FAI di Torino. Nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e di prevenzione Covid-19, i volontari del FAI condurranno gruppi di massimo 10 visitatori per volta alla scoperta del teatro più amato dai torinesi, in un esclusivo tour di mezz’ora che si concluderà sul palcoscenico, per scoprire un inedito punto di vista della sala.

«In questo periodo – dichiara il Presidente del TST, Lamberto Vallarino Gancia – ci sentiamo vicini a tutti i lavoratori del comparto e pertanto aderiamo volentieri all’iniziativa Facciamo luce sul teatro. Inoltre – conclude Vallarino Gancia – siamo lieti di poter offrire, grazie alla collaborazione con il FAI, le visite culturali al Carignano, un patrimonio artistico della Città di Torino visitabile al pari di un museo, ovviamente nel più rigido rispetto delle normative sanitarie».

Per le visite culturali è prevista la prenotazione obbligatoria a partire da venerdì 19 febbraio 2021, sul sito del FAI. L’iniziativa, compatibilmente con l’andamento dei dati epidemiologici, potrà svolgersi nuovamente nel mese di marzo.

La visita culturale al Teatro Carignano è stata proposta in anteprima, nei giorni scorsi, a una ventina di persone tra fotografi, instagrammers e blogger più attivi a Torino che hanno realizzato post e stories sui loro profili. Gli scatti sono visibili sulle stories in evidenza (sguardi) del profilo Instagram del Teatro Stabile di Torino (@teatrostabile_torino).

INFO
Per le visite culturali, prenotazione obbligatoria a partire da venerdì 19 febbraio sul sito del FAI al link: https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/visita-a-porte-chiuse-al-teatro-carignano-12442/
Contributo a partire da € 6,00 – a sostegno del FAI
Orario visite: 16.00 / 16.30 / 17.00 / 17.30 / 18.00 / 18.30 / 19.00 / 19.30

Non poteva avvicinarsi all’ex compagna eppure continuava a farlo

Torino: arrestato dalla Polizia per atti persecutori

Non si è mai rassegnato alla fine della loro storia, così da tre anni a questa parte perseguita e minaccia l’ex compagna nonostante il Divieto di avvicinamento emesso lo scorso settembre nei suoi confronti dal Tribunale di Torino. Negli ultimi periodi è diventato più insistente tanto da indurre la donna a contattare sovente le Forze dell’Ordine. Ieri sera l’ennesimo episodio, ma già il giorno prima aveva chiesto l’intervento dell’112. Si trovava in compagnia di un’amica quando è uscita per portare fuori il cane e si è ritrovata il suo ex seduto sul pianerottolo di casa. Sono partite offese reciproche con tanto di spintoni ma ad un certo punto le donne, fortemente spaventate, sono riuscite a rientrare nell’appartamento e a chiudere la porta dietro di loro. L’uomo aveva coperto lo spioncino della porta di ingresso con un pezzetto di carta ed aveva manomesso il contatore del riscaldamento prima di allontanarsi. Grazie alle descrizioni della signora gli agenti delle volanti sono riusciti ad intercettare l’uomo nella via accanto a meno di 100 metri dall’abitazione della donna. L’uomo è stato arrestato per atti persecutori, già diverse volte era stato denunciato per lo stesso reato oltre che per violazione di domicilio e maltrattamenti in famiglia.

Scatta il semaforo antismog fino ai Diesel euro 5

Semaforo antismog di colore arancione a Torino, da martedì 23

Le restrizioni alla circolazione dei veicoli saranno in vigore fino a giovedì 25 febbraio

Si tratta delle misure antismog previste dal livello 1, attivo con 4 giorni consecutivi di superamento degli inquinanti della soglia di 50 µg/mü.

Non possono circolare per tutto il giorno i veicoli a benzina, gpl e metano Euro 0 e i diesel fino agli Euro 2. Invece  per i diesel Euro 3,4,5 e Benzina Euro 1 lo stop è previsto dalle ore 8 alle 19.