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Tutto sul “Monumento all’Artiglieria (Arco del Valentino)” 

Al “Mastio della Cittadella” in occasione del 100° Anniversario della costituzione dell’“Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia”

Lunedì 10 gennaio, ore 18,30

Proseguono le attività programmate nel triennio 2021 – 2023 , per celebrare il 100° anniversario della costituzione dell’“Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia”- A.N.Art.I – nata proprio a Torino nel 1923, riconosciuta nel 1953 dal Presidente della Repubblica e da allora eretta in ente morale. Così, dopo l’allestimento della mostra fotografica “Strappi. Tra violenza e indifferenza”, ideata e curata da Tiziana Bonomo fino al prossimo 16 gennaio presso il “Mastio della Cittadella”, sarà ancora il Museo dell’antica Fortezza pentagonale di corso Galileo Ferraris (disegnata da Francesco Paciotto per  Emanuele Filiberto di Savoia) ad ospitare il prossimo evento organizzato per l’occasione dal “Museo Storico Nazionale di Artiglieria” (diretto dal Col. Michele Corrado) e dall’“Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia” (presieduta dal Gen. B. Pierluigi Genta). Al centro dell’incontro, in agenda per il prossimo lunedì 10 gennaio alle 18,30, un approfondimento storico sul “Monumento all’Artiglieria” (Arco del Valentino) in viale Virgilio a Torino. Monumento inaugurato dai Reali d’Italia il 15 giugno del 1930, in occasione dell’anniversario della battaglia del Piave (1918), in cui il corpo armato di origine piemontese giocò un ruolo fondamentale ai fini della vittoria. Preceduto dai saluti di Maurizio Marrone, assessore alla Cooperazione Internazionale della Regione Piemonte, l’incontro (a ingresso libero, fino ad esaurimento posti) sarà condotto dal Gen. B. Mario Ventrone, vicepresidente dell’“A.N.Art.I”“Sintetici resoconti relativi alla storia del Monumento – sottolinea il Gen. Ventrone – sono facilmente reperibili, essi però non danno conto delle innumerevoli difficoltà che i promotori dell’iniziativa dovettero affrontare, né fino a oggi risultano pubblicazioni che ricostruiscano nel dettaglio l’impresa. Per contro, nell’archivio dell’‘Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia’ sono conservati 215 dattiloscritti, manoscritti, resoconti finanziari, cartoline, manifesti e telegrammi (per più di 500 pagine) che non risultano mai pubblicati in precedenza e che coprono un arco di tempo che va dal 17 novembre 1923 al 28 giugno 1928: essi sono la testimonianza della lunga e talvolta travagliata attività organizzativa ed esecutiva del Comitato promotore. Il monumento segna quindi una tappa importante per l’‘Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia’ e a tal riguardo si vuole coinvolgere tutta la popolazione, non solo torinese, a far pervenire ogni tipo di materiale di cui sia in possesso (fotografie, documenti, dipinti, cartoline e altro) relativo al Monumento. Tutto il materiale sarà utilizzato per un progetto ‘a sorpresa’ per la Città di Torino”. L’“Arco”, il cui progetto fu affidato nel 1926 dal “Comitato Monumento all’Arma Artiglieria” a Pietro Canonica (importante scultore torinese, allievo di Odoardo Tabacchi), presenta al suo esterno quattro rilievi ispirati ad altrettanti “corpi militari”, mentre al centro è presente una statua dedicata a Santa Barbara, patrona degli artificieri.

Per info: “Mastio della Cittadella”, corso Galileo Ferraris 0, Torino. Ingresso libero fino ad esaurimento posti con prenotazione a: infomuseoart@gmail.com

g.m.

Nelle foto:

–         Immagine d’epoca del “Monumento all’Artiglieria”

–         Gen. B. Mario Ventrone

Turisti a Vezzolano per l’Abbazia e il presepio

Nonostante le basse temperature i piemontesi non hanno rinunciato a vedere una delle più belle abbazie della loro regione.

Approfittando della bella giornata di sole l’Abbazia romanica di Vezzolano, nel Comune di Albugnano, sulle colline di Castelnuovo don Bosco, ha spalancato il suo enorme portone medioevale ai tanti turisti che nel secondo weekend dell’anno l’hanno visitata.
Tutti in gita fuori città, un po’ per ammirare l’Abbazia e il paesaggio delle colline monferrine e un po’ per vedere, dentro la chiesa, il bel presepio dei famosi restauratori Nicola di Aramengo. Auto, moto e camper hanno affollato il piazzale dell’Abbazia facendo anche un bel regalo al baruccio di legno che, nei pressi dell’edificio religioso (per fortuna a debita distanza) ristora pellegrini, visitatori ed escursionisti. La chiamiamo tutti Abbazia, per l’aspetto e la sua forma e forse anche perché in questo modo le diamo più importanza, ma in realtà non è mai stata un’Abbazia. Si tratta della Chiesa Canonica di Santa Maria di Vezzolano, fondata dai canonici regolari di Sant’Agostino nel 1095, che ebbe il suo massimo sviluppo tra XII e XIII secolo. Inoltre un cartello mette subito in guardia i turisti che hanno sentito parlare di Carlo Magno a spasso da queste parti mille anni fa. “E’ solo leggenda l’attribuzione della nascita della chiesa al re dei Franchi. Si narra infatti che Carlo Magno cacciando nei boschi e godendosi la recente vittoria sui Longobardi in Val Susa nel 774 fu colto da un orrenda visione: la danza macabra di scheletri umani, terribile causa di un’imperiale epilessia. Guarito per intercessione della Madonna, il sovrano avrebbe ordinato la costruzione del luogo di culto”. Solo leggenda, nulla di vero. Dal 1937 la Chiesa è di proprietà dello Stato e da allora se ne occupa la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici. In realtà chi la tiene aperta per gran parte dell’anno sono i volontari di due associazioni turistiche e culturali della zona che si danno un gran d’affare per aprirla ai visitatori, quasi tutti i giorni d’estate e nei weekend d’inverno. In questo periodo l’Abbazia è aperta sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 17 e si entra con super green pass e mascherina. Il presepio di Anna Rosa Nicola resterà aperto fino al 6 febbraio.                            f.r.

Tutti gli appuntamenti da non perdere ai Musei Reali

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Anche durante le feste i Musei Reali offrono al pubblico tante attività per trascorrere insieme giornate di cultura e relax, in una cornice perfetta per iniziare piacevolmente il nuovo anno.

Ultimi giorni per visitare la mostra Cipro. Crocevia delle civiltà: sabato 8 gennaio apertura straordinaria dalle 19.30 alle 23 (ultimo ingresso alle ore 22) con tariffe ordinarie.

Fino al 9 gennaio, per i possessori della Tessera solidale dei Giardini Reali, ingresso speciale a € 10 per i Musei Reali e € 5 per la mostra Cipro. Crocevia delle civiltà (info attività riservate: CAMPAGNA DI TESSERAMENTO SOLIDALE PER I GIARDINI REALI – Musei Reali Torino (beniculturali.it).

 

Le attività con CoopCulture

Mercoledì 5 gennaio alle ore 11 e alle ore 15.30, giovedì 6 gennaio alle ore 11 e alle ore 15.30, venerdì 7 gennaio alle ore 11 e alle ore 15.30, sabato 8 gennaio alle ore 15.30 e domenica 9 gennaio alle ore 11 le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture condurranno la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, un percorso per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia. Il costo della visita è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Sabato 8 gennaio alle ore 11 e domenica 9 gennaio alle ore 15.30 le guide di CoopCulture accompagneranno il pubblico alla scoperta della mostra Cipro. Crocevia delle civiltà. Un percorso emozionante alla scoperta del fascino millenario dell’isola, raccontato attraverso le collezioni del Museo di Antichità, che costituiscono un nucleo pressoché unico nel panorama dei grandi musei europei, arricchito da prestiti provenienti da illustri istituzioni straniere tra cui il British Museum di Londra e il Metropolitan Museum of Art di New York. Il costo dell’attività è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto in mostra. Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Fino al 31 marzo 2022 è possibile prenotare una visita ai percorsi speciali dei Musei Reali.

Ogni martedì e venerdì, il pubblico potrà visitare i magnifici appartamenti della regina Maria Teresa al primo piano di Palazzo Reale, il Gabinetto del Segreto Maneggio e le suggestive Cucine Reali per rivivere gli antichi usi di Corte.
Ogni mercoledì e sabato Collezionisti a Confronto: Riccardo Gualino e il Principe Eugenio di Savoia Soisson. Un ricco percorso alla scoperta di due grandi personaggi accomunati dalla passione per l’arte per comprendere meglio l’evoluzione del collezionismo tra Sette e Novecento.

Ogni giovedì e domenica sarà possibile approfondire le vicende storico-artistiche legate alla costruzione della Cappella della Sindone e ammirare i tesori conservati nella Sacrestia e nella Cappella Regia.

Costo delle attività: € 20 (€ 13 per Abbonamento Musei).

Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Da martedì 11 gennaio riprendono gli appuntamenti con i Martedì dell’Abbonato: la prima visita tematica è dedicata alle cucine di Palazzo Reale, per scoprire tutto il fascino e la storia che si nasconde all’interno dei grandi ambienti voltati, luogo di lavoro vivace e caotico: le sale di dispensa, le cucine vere e proprie con i putagè e i piani di lavoro, le stanze dell’impiattamento e del lavaggio, il corridoio del pane e la sommelleria, le grandi ghiacciaie e gli oggetti di uso quotidiano che sono stati testimoni di un passato affascinante e tutto da scoprire.

Costo dell’attività € 10. Riservata ai titolari di Abbonamento Musei.

Per informazioni e prenotazioni https://piemonte.abbonamentomusei.it/

 

Attività per famiglie

Mercoledì 5 gennaio alle ore 15.30 Animali dalla A alla Z – attività per famiglie e bambini  

Api, balene, coccodrilli, elefanti…cosa ci fanno tutti questi animali (e molti altri) ai Musei Reali? Bambini e famiglie potranno scoprirlo grazie all’intero alfabeto di animali curiosi e colorati nascosti tra le opere esposte in mostra. Si racconteranno le loro storie per poi realizzare un simpatico decoro a tema.

Attività consigliata per bambine e bambini dai 6 ai 10 anni con prenotazione obbligatoria.

Costo: € 10 a bambino, gratuito per gli accompagnatori. Info e prenotazioni: 011 19560449 – Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Ciprotour. Oltre il confine

Fino al 29 gennaio 2022 il pubblico potrà godere di una mostra diffusa che unisce i Musei Reali e le Biblioteche civiche di Torino. Il progetto, che mira a promuovere sul territorio la mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, prevede una serie di piccole esposizioni in alcune biblioteche torinesi: narrazioni da Cipro e su Cipro entreranno nelle sale della Biblioteca Civica Centrale, alla Biblioteca civica Musicale Della Corte si parlerà di musica cipriota, al Mausoleo della Bela Rosin e alla Biblioteca civica Villa Amoretti si racconterà dell’isola sacra ad Afrodite e dei profumi della dea, alla Biblioteca civica Cesare Pavese di commerci e genti, di lingue e culture alla Biblioteca civica Primo Levi. E ancora, alla Biblioteca civica Don Milani, si terranno incontri su Cipro, porto e ponte del Mediterraneo. Il Bibliobus, inoltre, diffonderà in città le informazioni sugli eventi e sulla mostra.

 

Le mostre in corso ai Musei Reali

Prorogata fino a domenica 13 febbraio 2022In Between è la prima mostra a Torino dedicata allo scultore piemontese Fabio Viale, che ha conquistato notorietà internazionale grazie alle sue statue tatuate e alle straordinarie finzioni in marmo. Cinque opere monumentali allestite in Piazzetta Reale e un percorso curato da Filippo Masino e Roberto Mastroianni all’interno di Palazzo Reale testimoniano i campi di ricerca e presentano opere inedite, svelate al pubblico negli spazi della residenza sabauda. Realizzata in collaborazione con la Galleria Poggiali di Firenze, la mostra è compresa nel biglietto di ingresso ai Musei Reali.

 

Nell’ambito dei progetti di collaborazione tra musei italiani e stranieri, i Musei Reali ospitano nelle Sale dei Maestri Caravaggeschi, al primo piano della Galleria Sabauda, l’opera di Orazio Gentileschi Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia. L’evento espositivo, prorogato fino a domenica 20 febbraio, è una straordinaria opportunità di confronto con l’Annunciazione, capolavoro dello stesso artista, celebre seguace di Caravaggio, custodito dai Musei Reali. Il confronto tra queste due opere permette di accostarsi al metodo di lavoro del pittore, che consiste nel riutilizzo di cartoni o di lucidi per comporre singole figure o intere scene.  Il volto di Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, dipinto tra il 1615 e 1620 ritorna con attitudine simile in quello della Vergine nell’Annunciazione di Torino, donata dallo stesso Gentileschi al duca Carlo Emanuele I di Savoia nel 1623 e oggi esposta nella Galleria Sabauda. La visita alla mostra è compresa nel biglietto di ingresso dei Musei Reali.

 

Animali dalla A alla Z. Una mostra dedicata ai bambini è l’esposizione allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda fino al 3 aprile 2022. Il progetto, curato da Rosario Maria Anzalone ed Enrica Pagella, è concepito per bambini e famiglie, dall’altezza delle vetrine alle soluzioni grafiche: tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e oggetti d’arte decorativa, quaranta opere dei Musei Reali sono accomunate dalla raffigurazione di animali, da indovinare in una modalità di fruizione partecipata. La visita alla mostra è compresa nel biglietto di ingresso dei Musei Reali.

 

Il fascino millenario di Cipro, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente, è protagonista della mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, che termina domenica 9 gennaio. Ospitata nelle Sale Chiablese, è realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino ed è curata da Luca Bombardieri, docente di Archeologia cipriota, e da Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche dei Musei Reali. Si tratta di un’occasione unica per lasciarsi conquistare da una delle isole mediterranee più misteriose, il cui incanto è a tutt’oggi immutato: mitica culla di Afrodite, che nasce dalla spuma del mare cipriota, l’isola è crocevia di scambi commerciali e approdo di culture differenti in cui si forma la moderna concezione del mondo mediterraneo. La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18). I biglietti possono essere acquistati su  Musei Reali di Torino | CoopCulture.

 

La Biblioteca Reale

La Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.15 ed è chiusa il sabato. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta.

Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina Orari e modalità di apertura della Biblioteca Reale – Musei Reali Torino (beniculturali.it)

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

 

Museum Shop

Per rimanere aggiornati sulle pubblicazioni dei Musei Reali e per dedicarvi un pensiero, il Museum Shop è aperto. È disponibile anche online Musei Reali (shopculture.it).

Villanova d’Asti chiede aiuto a Macron

Per le sue torri Villanova d’Asti chiama il presidente francese Macron cinque secoli dopo Francesco I.

Il re di Francia fece costruire la cinta muraria che difendeva Villanova al tempo del dominio francese in Piemonte e ora si chiede l’aiuto dei transalpini per restaurare le storiche torri chiamate “bissoche”. Le mura erano intervallate da torri e porte che proteggevano il paese e adesso il comune astigiano vorrebbe acquistare dal Demanio militare le due torri d’avvistamento di San Martino e Supponito edificate nel Cinquecento per poi ristrutturarle. Nelle trattative in corso tra Villanova e lo Stato per acquisire le torri si è inserito anche l’ex sindaco Roberto Peretti che chiede di coinvolgere nientemeno che il presidente Macron nel recupero delle torri. Il suo è solo un suggerimento ma sognare non è vietato. Il progetto c’è ma è molto costoso, ci vogliono parecchi soldi, almeno un milione di euro, e allora perché non tentare di ottenere dei finanziamenti europei con l’appoggio francese. Le torri furono volute da un sovrano francese, Francesco I di Valois, per cui “la collaborazione con la Francia, osserva Peretti, potrebbe consentirci di ottenere finanziamenti europei”. L’ex primo cittadino non si ferma qui e pensa anche a un possibile aiuto da parte del generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare dell’Unione Europea e cittadino onorario di Villanova d’Asti che cinque secoli fa fu una delle piazzaforti militari francesi più importanti del Piemonte insieme a Torino, Chieri, Chivasso e Pinerolo. I lavori di costruzione delle torri, iniziati nel 1520, terminarono nel 1548, un anno dopo la morte di Francesco I. Oggi restano in piedi due torri a base quadrata: la bissoca di Supponito a nord e la bissoca di San Martino a sud di Villanova. Per il sindaco di Villanova Christian Giordano “si tratta di due tesori da custodire con cura per le future generazioni e faremo di tutto per recuperare le torri, aprirle ai turisti e valorizzare il patrimonio storico del nostro territorio”.                  Filippo Re

Sono arrivati i Re Magi

Eccoli, sono i Re Magi. Sono le ultime statuine a entrare in scena nel grande spettacolo del presepio.

È il 6 gennaio di 2000 anni fa, tre misteriosi personaggi sono giunti a Betlemme dall’Oriente in una notte gelida, costellata di astri, seguendo una stella, esausti, con il volto sferzato dalle tempeste di sabbia del deserto dopo un lungo, faticoso e avventuroso viaggio. Sono i Re Magi ai quali la tradizione ha assegnato i nomi di Melchiorre, Baldassarre e Gaspare. In quella notte così lontana nel tempo nessuno riuscì a dormire a Betlemme. Una luce fantastica divampava in cielo, la gente usciva dalle case, le strade si affollavano di gente, come di giorno, voci, urla di gioia, i canti dei galli, gli ululati dei cani, tutti ammiravano quello straordinario spettacolo di luci e colori. Qualcosa di prodigioso era accaduto. Ma quella dei Re Magi è storia o leggenda? Sono esistiti o no? Nonostante i dubbi avanzati da diversi studiosi e scienziati sulla reale esistenza di questi enigmatici personaggi qualcosa di importante sappiamo dei Magi d’Oriente.

Solo il Vangelo di Matteo ne parla, negli altri Vangeli i Magi non trovano posto. Erano tre sapienti, probabilmente astronomi e sacerdoti pagani, seguaci di Zoroastro e provenienti dalla Persia. Li cita anche Erodoto nel V secolo avanti Cristo ed è probabile, sostengono gli studiosi, che la diffusione della leggenda dei Magi derivi da un testo apocrifo del V secolo, le cui copie sono conservate nella biblioteca degli armeni sull’isola di San Lazzaro a Venezia. Nel manoscritto vengono citati Melkon, re dei Persiani, Gaspar, re degli Indiani, e Balthasar, re degli Arabi. Lo storico Franco Cardini, nel suo “I Re Magi” (San Paolo) precisa: “resta ben fermo che queste figure sono la “primitia gentium”, i primi pagani ad avvicinare il Cristo” e alla luce di recenti scoperte “si rafforza il ruolo dei Magi come figure ponte tra Oriente e Occidente, cerniera tra varie religioni, tra quelle abramitiche e quelle del mondo indo-persiano, dai Veda al buddismo. E oggi acquistano nuovo rilievo. Sul piano religioso sono stati proposti da papa Benedetto XVI come copatroni d’Europa mentre sul piano storico-antropologico molti studiosi, da una parte, ne hanno indicato la presenza nel mondo indo-iranico tra il I secolo a.C. e il I d.Cristo, dall’altra ne hanno ribadito il nesso con gli astrologi-sacerdoti originari della Persia con gli insegnamenti di Zarathustra”. Dopo la crocifissione di Gesù i Magi fecero ritorno a Gerusalemme e qui morirono da martiri. I loro corpi furono trovati da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino e portati a Santa Sofia a Costantinopoli. Ora riposano nella basilica di Sant’Eustorgio a Milano. “Magi, pastori, contadini, artigiani, massaie, sarti, fabbri, fornai, stallieri, giovani e vecchi, gatti, galline, cammelli, pecore e caprette, tutti insieme chinarono il capo davanti al Bambino, come in preghiera…” si legge nelle più belle storie dei Re Magi raccolte da Stefania Lepera e illustrate da Giulia Rossi per Gribaudo editore. “La stella sopra la grotta brillò fulgida come il sole, poi dolcemente si spense. Il suo compito era concluso”. Una narrazione ricca di famose e splendide rappresentazioni, se pensiamo solo all’Adorazione dei Magi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova o al mosaico dei Magi (VI secolo) in Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna. Ora le statuine del presepio sono tutte dentro la grotta. Torneranno alla fine del 2022. È sempre stato così e sarà così per sempre. Le loro storie, come ogni mistero, piacciono ai bambini e agli adulti e noi vogliamo vedere i Magi d’Oriente nel presepio con i loro abiti sfarzosi, con corone, cammelli e doni, magari non oro, incenso e mirra come vuole la tradizione ma pur sempre pietre preziose, tessuti, spezie e perle. Solo una leggenda affascinante? Sicuramente una bella fiaba, forse la più bella del mondo.

                         Filippo Re

Accadde oggi: 3 gennaio 1954, nascono la Rai e la Domenica Sportiva

Una domenica d’inverno qualsiasi a Torino accadde qualcosa che avrebbe cambiato la vita di tutti gl’italiani in modo indelebile. Il 3 gennaio 1954 iniziarono le trasmissioni televisive della Rai, Radio Televisione Italiana, e l’annunciatrice Fulvia Colombo diede il seguente annuncio: “La Rai, Radiotelevisione Italiana comincia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive. Gli odierni programmi di oggi sono…”.Sempre quel giorno,di sera, andò in onda per la prima volta la, oramai mitica, Domenica Sportiva, il programma più longevo della televisione.All’inizio era possibile vedere il canale Rai solo in Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Umbria e Lazio, e già alla fine del 1954 il 50% della popolazione poteva accedere alle sue trasmissioni.Per la cronaca e la curiosità del tifoso il campionato(a 18 squadre) 1953-54 vide l’Inter diventare campione d’Italia tallonata ad 1 solo punto dalla Juventus al secondo posto.Il Torino arrivò nono.La vittoria valeva 2 punti.

Enzo Grassano

“Animals”, due appuntamenti “family friendly” alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

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Giovedì 6 e domenica 30 gennaio

L’idea nasce in occasione della mostra “Animals”.  Una sessantina di scatti a firma del gigante della fotografia, l’americano di Philadelphia Steve McCurry, realizzati nel 1991, in giro per tutti e sei i continenti del Pianeta, e ospitati fino al prossimo primo maggio – per la prima volta in Piemonte – nelle antiche cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Luogo ideale per una simil mostra. Gli animali e la Palazzina juvarriana rappresentano infatti, da sempre, un binomio indissoluble, se si pensa che la residenza sabauda (proclamata nel 1997 dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità”) fu eretta fra il 1729 ed il 1733 proprio per per essere adibita alla pratica tanto amata dai Savoia dell’attività venatoria. Cosa di meglio dunque che abbinare alla visita della mostra di McCurry, i primi appuntamenti  family friendly del nuovo anno, alla scoperta di animali quali soggetti di decorazione pittorica propria  da secoli della Palazzina o quali mirabilia ambientali da osservare con tanto di illustrazione scientifica in un’apposita passeggiata birdwatching che non mancherà di interessare grandi e piccini? Due gli appuntamenti: giovedì 6 gennaio “Ma quanti sono? Fritz, il cervo e tutti gli altri”, visita guidata sul mondo animale fortemente presente nelle decorazioni della Palazzina,  e domenica 30 gennaio “Birdwatching, in Palazzina!” una passeggiata con laboratorio di birdwatching, guidata da un ornitologo, alla scoperta degli uccelli, dei loro canti e dei loro habitat. Ma andiamo con ordine.

Il primo appuntamento è, dunque, per giovedì 6 gennaio, ore 15,45, con “Ma quanti sono? Fritz, il cervo e tutti gli altri”. Ripercorrendo le immagini classiche di cervi, cani e cavalli, ci si accosterà a storie di terre lontane e si troveranno simpatiche scimmiette e uccelli dai piumaggi variopinti. Senza dimenticare che alla Palazzina di Stupinigi nel 1820 circa fu costruito il “Serraglio delle Belve” destinato ad ospitare una gran varietà di animali esotici, molti dei quali mai visti prima a Torino. Una sorta di giardino zoologico ante-litteram in cui trovò posto anche Fritz, l’elefante indiano regalo del viceré d’Egitto al re Carlo Felice, la cui storia a corte è ricca di aneddoti.

A fine mese, domenica 30 gennaio, sempre alle ore 15,45, sarà la volta di “Birdwatching, in palazzina!”, visita guidata realizzata in collaborazione con l’“Ente Parco” e un ornitologo alla scoperta degli uccelli, dei loro canti e dei loro habitat, negli apparati decorativi del percorso di visita.

Interessante è anche ricordare che la Palazzina di Caccia di Stupinigi ha aderito al progetto “Nati con la cultura” per distribuire ad ogni nuovo nato il “passaporto culturale” che permette un ingresso libero al Museo aderente al progetto al bambino/a con il nucleo famigliare (fino a 2 accompagnatori) fino al compimento del suo primo anno d’età.

Info: entrambe le attività costano 5 euro. In dettaglio: fino a 6 anni e possessori di “Abbonamento Musei”: 5 euro (biglietto d’ingresso al Museo gratuito); da 6 a 18 e maggiori di 65 anni: 5 euro + 5 euro (biglietto d’ingresso al museo ridotto); adulti: 5 euro + 8 euro (biglietto d’ingresso al museo ridotto). E’ consigliata la prenotazione della visita: tel. 011/6200634 o www.ordinemauriziano.it /biglietteria.stupinigi@ordinemauriziano.it

  1. m

I Musei Reali festeggiano l’inizio del nuovo anno con numerosi appuntamenti e attività

Per salutare il 2021 e accogliere il nuovo anno all’insegna della cultura e dello svago, i Musei Reali sono pronti ad accogliere torinesi e turisti con un ricco calendario di iniziative tra mostre, visite guidate e laboratori.

Questa settimana saranno apportate alcune modifiche agli orari di apertura dei Musei Reali:

– venerdì 31 dicembre aperto dalle 9 alle 16 (ultimo ingresso ore 15); la mostra Cipro. Crocevia delle civiltà sarà visitabile dalle 10 alle 16 (ultimo ingresso ore 15);

– sabato 1° gennaio i Musei Reali rimarranno chiusi, mentre la mostra Cipro. Crocevia delle civiltà sarà aperta dalle 11 alle 19 (ultimo ingresso ore 18);

lunedì 3 gennaio apertura speciale di Palazzo Reale, Armeria e Cappella della Sindone dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18) con ingresso a tariffa speciale di € 10 (€ 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18); la mostra Cipro. Crocevia delle civiltà sarà visitabile dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18).

 

Fino al 9 gennaio, per i possessori della Tessera solidale dei Giardini Reali, tariffa speciale di € 10 per l’ingresso ai Musei Reali e di € 5 per la mostra Cipro. Crocevia delle civiltà (info: CAMPAGNA DI TESSERAMENTO SOLIDALE PER I GIARDINI REALI – Musei Reali Torino (beniculturali.it).

 

Le attività con CoopCulture

Mercoledì 29 dicembre alle ore 11 e alle ore 15:30, giovedì 30 dicembre alle ore 11 e alle ore 15:30, venerdì 31 dicembre alle ore 11, domenica 2 gennaio alle ore 11 e alle ore 15:30, lunedì 3 gennaio alle ore 11 e alle ore 15:30 e martedì 4 gennaio alle ore 11 e alle ore 15:30 le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture condurranno visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, un percorso per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia. Il costo della visita è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18).

Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Domenica 2 gennaio alle ore 15:30 le guide di CoopCulture accompagneranno il pubblico alla scoperta della mostra Cipro. Crocevia delle civiltà. Un percorso emozionante alla scoperta del fascino millenario dell’isola, raccontato attraverso le collezioni del Museo di Antichità, che costituiscono un nucleo pressoché unico nel panorama dei grandi musei europei, arricchito da prestiti provenienti da illustri istituzioni straniere tra cui il British Museum di Londra e il Metropolitan Museum of Art di New York. Il costo dell’attività è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto in mostra.

Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Fino al 31 marzo 2022 è possibile prenotare una visita ai percorsi speciali dei Musei Reali.

Ogni martedì e venerdì, il pubblico potrà visitare i magnifici appartamenti della regina Maria Teresa al primo piano di Palazzo Reale, il Gabinetto del Segreto Maneggio e le suggestive Cucine Reali per rivivere gli antichi usi di Corte.
Venerdì 31 dicembre la visita non verrà effettuata causa chiusura anticipata per le festività natalizie.

Ogni mercoledì e sabato Collezionisti a Confronto: Riccardo Gualino e il Principe Eugenio di Savoia Soisson.

Un ricco percorso alla scoperta di due grandi personaggi accomunati dalla passione per l’arte per comprendere meglio l’evoluzione del collezionismo tra Sette e Novecento

Ogni giovedì e domenica sarà possibile approfondire le vicende storico-artistiche legate alla costruzione della Cappella della Sindone e ammirare i tesori conservati nella Sacrestia e nella Cappella Regia.
Costo delle attività: € 20 (€ 13 per Abbonamento Musei). Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Attività per famiglie

Mercoledì 29 dicembre alle ore 15:30 Animali dalla A alla Z – attività per famiglie e bambini  

Api, balene, coccodrilli, elefanti…cosa ci fanno tutti questi animali (e molti altri) ai Musei Reali? Bambini e famiglie potranno scoprirlo grazie all’intero alfabeto di animali curiosi e colorati nascosti tra le opere esposte in mostra. Si racconteranno le loro storie per poi realizzare un simpatico decoro a tema.

Attività consigliata per bambine e bambini dai 6 ai 10 anni con prenotazione obbligatoria.

Costo: € 10 Euro a bambino, gratuito per gli accompagnatori.

Info e prenotazioni: 011 19560449 – Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Ciprotour. Oltre il confine

Fino al 29 gennaio 2022 il pubblico potrà godere di una mostra diffusa che unisce i Musei Reali e le Biblioteche civiche di Torino. Il progetto, che mira a promuovere sul territorio la mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, prevede una serie di piccole esposizioni in alcune biblioteche torinesi: narrazioni da Cipro e su Cipro entreranno nelle sale della Biblioteca Civica Centrale, alla Biblioteca civica Musicale Della Corte si parlerà di musica cipriota, al Mausoleo della Bela Rosin e alla Biblioteca civica Villa Amoretti si racconterà dell’isola sacra ad Afrodite e dei profumi della dea, alla Biblioteca civica Cesare Pavese di commerci e genti, di lingue e culture alla Biblioteca civica Primo Levi. E ancora, alla Biblioteca civica Don Milani, si terranno incontri su Cipro, porto e ponte del Mediterraneo. Il Bibliobus, inoltre, diffonderà in città le informazioni sugli eventi e sulla mostra.

 

Le mostre in corso

Nell’ambito dei progetti di collaborazione tra musei italiani e stranieri, i Musei Reali ospitano nelle Sale dei Maestri Caravaggeschi, al primo piano della Galleria Sabauda, l’opera di Orazio Gentileschi Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia. L’evento espositivo, prorogato fino al 20 febbraio 2022, è una straordinaria opportunità di confronto con l’Annunciazione, capolavoro dello stesso artista, celebre seguace di Caravaggio, custodito dai Musei Reali. Il confronto tra queste due opere permette di accostarsi al metodo di lavoro del pittore, che consiste nel riutilizzo di cartoni o di lucidi per comporre singole figure o intere scene.  Il volto di Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, dipinto tra il 1615 e 1620 ritorna con attitudine simile in quello della Vergine nell’Annunciazione di Torino, donata dallo stesso Gentileschi al duca Carlo Emanuele I di Savoia nel 1623 e oggi esposta nella Galleria Sabauda. La visita alla mostra è compresa nel biglietto di ingresso dei Musei Reali.

 

Animali dalla A alla Z. Una mostra dedicata ai bambini è l’esposizione ospitata nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda fino al 3 aprile 2022. Il progetto, curato da Rosario Maria Anzalone ed Enrica Pagella, è concepito per bambini e famiglie, dall’altezza delle vetrine alle soluzioni grafiche: tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e oggetti d’arte decorativa, quaranta opere dei Musei Reali sono accomunate dalla raffigurazione di animali, da indovinare in una modalità di fruizione partecipata. La visita alla mostra è compresa nel biglietto di ingresso dei Musei Reali.

 

Il fascino millenario di Cipro, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente, è protagonista della mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, che terminerà domenica 9 gennaio 2022. Ospitata nelle Sale Chiablese, è realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino ed è curata da Luca Bombardieri, docente di Archeologia cipriota, e da Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche dei Musei Reali. Si tratta di un’occasione unica per lasciarsi conquistare da una delle isole mediterranee più misteriose, il cui incanto è a tutt’oggi immutato: mitica culla di Afrodite, che nasce dalla spuma del mare cipriota, l’isola è crocevia di scambi commerciali e approdo di culture differenti in cui si forma la moderna concezione del mondo mediterraneo. La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18). I biglietti possono essere acquistati su  Musei Reali di Torino | CoopCulture.

 

Fino al 9 gennaio 2022 i Musei Reali ospitano In Between, la prima mostra a Torino dedicata allo scultore piemontese Fabio Viale che ha conquistato notorietà internazionale grazie alle sue statue tatuate e alle straordinarie finzioni in marmo. Cinque opere monumentali allestite in Piazzetta Reale e un percorso curato da Filippo Masino e Roberto Mastroianni all’interno di Palazzo Reale testimoniano i campi di ricerca e presentano opere inedite, svelate al pubblico negli spazi della residenza sabauda. Realizzata in collaborazione con la Galleria Poggiali di Firenze, la mostra è compresa nel biglietto di ingresso ai Musei Reali.

 

La Biblioteca Reale

La Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 15,15 ed è chiusa il sabato. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta.

Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina Orari e modalità di apertura della Biblioteca Reale – Musei Reali Torino (beniculturali.it)

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

 

Museum Shop

Per rimanere aggiornati sulle pubblicazioni dei Musei Reali e per dedicarvi un pensiero, il Museum Shop è aperto. È disponibile anche online Musei Reali (shopculture.it).

 

Sorpresa in via San Tommaso

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni 

Sono affezionato al Convitto Nazionale Umberto I di Torino dove ho insegnato per breve tempo, e dove il direttore generale del Miur Romano Cammarata (che venne a Torino ad insignirmi della Medaglia d’oro di benemerito della scuola) avrebbe voluto affidarmi la direzione del nascituro e sperimentale liceo europeo che continua ad avere un grande successo.

I miei impegni erano incompatibili con quella allettante proposta e declinai il generoso invito. Anima del Convitto che ricreo’ dopo  un periodo di sbandamento, era il Rettore prof.  Giovanni D’Inca’ con cui naturaliter divenendo molto amici anche sul piano personale. In occasione di un anniversario einaudiano D’Inca’ volle scoprire all’ingresso di Via Bligny una grande lapide in ricordo del primo Presidente della Repubblica che fu convittore illustre. Tocco’ a me dettare l’iscrizione della lapide e feci venire a inaugurarla il figlio Mario Einaudi, tornato in Italia dopo un lungo insegnamento negli Stati Uniti. Non riuscii a trascinare il mio amico Valerio Zanone che allora era sindaco liberale di Torino, ma stava ormai pensando di tornare in Parlamento, commettendo un grave errore politico che gli fu fatale.
Fu una bella cerimonia. Si fecero anche tante belle iniziative con il centro Pannunzio nell’Aula Magna del Convitto. Poi persi i contatti e D’Inca’ lascio’ il rettorato per ritirarsi a Parma. Passando in via San Tommaso ho avuto la bella sorpresa di vedere che il logo attuale del Convitto che fu Regio, e’ tornato lo stesso delle sue origini storiche con tanto di scudo sabaudo. Una scelta coraggiosa in una città che ha perso il senso delle sue origini e che va ad onore di chi attualmente regge il Convitto che è in pieno sviluppo, fino ad occupare una succursale in via San Tommaso. Con quel logo il Convitto che fu inizialmente convitto militare, indica ai suoi allievi la strada della memoria storica, un insegnamento molto importante soprattutto nella classica modernità degli insegnamenti che si impartiscono in quelle aule.

L’Ungheria di Puskás e il terribile ’56

Se la guardi giocare e poi vai a vedere il museo delle belle arti, apprezzerai di più certi quadri”.

E’ l’inizio degli anni cinquanta a Budapest quando l’operaio Lajos parla così al figlio Gábor, protagonista de “La squadra spezzata”, affascinante e amaro romanzo di Luigi Bolognini. Già il sottotitolo del libro svela di chi sta parlando (“L’Aranycsapat di Puskás e la rivoluzione ungherese del 1956”). La Honvéd, squadra dell’esercito magiaro (ai tempi dell’Impero austro-ungarico– “Honvéd /difensore della patria” –  era  la definizione che veniva data alle forze armate ungheresi) è stata una leg­genda. Negli anni ‘40 e ’50, nelle file dei bianco-rossi, giocarono alcuni tra i migliori calciatori ungheresi: Ferenc Puskás, József Bozsik, Zoltán Czibor e Sándor Kocsis, che formarono l’ossatura del mitico Aranycsapat ( la “squadra d’oro”), la nazionale ungherese che espresse il miglior calcio del mondo in quell’epoca. Macinando gol e spettacolo, acclamata ovunque, la “mitica” Ungheria regalò bellezza e orgoglio passando dai trionfi alle Olimpiadi del 1952 alle due storiche vittorie con l’Inghilterra dei “maestri” ( 6 a 3 a Wembley nel 1953 e 7 a 1 a Budapest l’anno dopo ).

L’ Aranycsapat di Puskás era destinata a vincere, emblema di un regime – quello comunista ungherese – che l’aveva eletta a simbolo. Fino alla sconfitta nella finale della Coppa Rimet del 1954, unica partita persa dai magiari  su cinquanta incontri disputati tra il 1950 e il 1956. Vale la pena ricordare la prima parte, la più esaltante, della “serie magica”: tra il 14 maggio 1950 (sconfitta in Austria per 3-5) e il 4 luglio 1954 (caduta nella finale del Mondiale a opera dei tedeschi, 2-3), collezionò 29 vittorie e 3 pareggi su 32 partite, con 143 gol fatti e 33 subiti. Un gioco offensivo, spumeggiante, irresistibile. Anche l’Italia ne fece le spese. Domenica 17 maggio 1953, a Roma, venne inaugurato lo Stadio Olimpico. Gli azzurri venivano da una tradizione favorevole: da 28 anni gli ungheresi non vincevano sul suolo italiano. Finì con un netto 0-3 per i magiari in maglia rossa ( gol di Hidekguti e “doppietta” di Puskás). Per la prima volta la radio ungherese trasmise un incontro di calcio in diretta e al termine si udirono distintamente gli applausi a scena aperta dell’Olimpico. La storia di questa compagine leggendaria è raccontata magistralmente da Bo­lognini ne “La squadra spezzata “, riportando il gioco del calcio alla sua essenza, prima che diventasse (purtroppo!!) solo business e denaro. “Il calcio è l’arte di comprimere la storia universale in 90 minuti”, disse George Bernard Shaw.

Ed è ciò che racconta questo libro dove emerge anche la figura del sedicenne Gábor che, di fronte all’infrangersi del mito degli undici “eroi” dietro al pallone di cuoio,  vide andare in frantumi anche i sogni suoi e quelli di un intero Paese. Senza le speranze suscitate dall’Aranycsapat di Puskás e compagni, restò solo una realtà dura, amara. La delusione mise in dubbio tutto quello in cui credevano lui e gli altri ungheresi. E quando, il 23 ottobre 1956,  scoppiò la rivolta contro la dittatura comunista,il giovane Gábor prese parte alla “rivoluzione”. Lottò per creare un socialismo nuovo, democratico, “dal volto umano”. Fino a quando i carri armati sovietici invasero Budapest , soffocando nel sangue il suo sogno, quello di Imre Nagy e di un intero popolo che si trovò a combattere nelle stesse strade descritte da Ferenc Molnár ne “I ragazzi della via Pál”. Nei giorni della rivolta contro l’oppressione sovietica , la Honvéd era all’estero in tournée con i migliori giocatori. Decisero di non tornare in patria, trovando fortuna e successo altrove, come Puskás nel  Real Madrid. Il mito della “squadra d’oro”, forse la più grande di tutti i tempi, era caduto in pezzi. E non sarebbe mai più  rinato.

Marco Travaglini