Sabato 26 dicembre ore 11.00 – 18.00 – 21.00 | Domenica 27 dicembre ore 18.00 | Martedì 29 dicembre ore 21.00 | Sabato 2 gennaio ore 18.00 | Domenica 3 gennaio ore 18.00 | Martedì 5 gennaio ore 21.00
Tra natività e adorazione
Un incontro con le opere di Palazzo Madama selezionate per l’occasione permette di proporvi un itinerario natalizio, legato alla rappresentazione artistica della nascita e adorazione di Gesù.
Opere di vario genere, dipinti su tavola e tela, sculture in legno, saranno illustrate dalla guida, andando a scoprire parte di quel ricco patrimonio artistico delle collezioni del museo.
L’esclusivo archivio digitale consente ai partecipanti di soffermarsi sui dettagli delle opere, evidenziando gli elementi più preziosi e il virtuosismo degli artisti che hanno operato in epoche diverse.
Costo: 8.00 € – 7.00 € per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte
Il costo comprende la visita guidata a cura di una guida del museo e assistenza tecnica.
È possibile prenotare e acquistare la visita guidata on-line: prenotazione al 011.5211788, oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento via bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.
Le visite saranno attivate a raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.
Sfidando gli anatemi del sultano neo-ottomano e attenti a non mettersi troppo in mostra, quattro mosaici di figure angeliche dalle sei ali escono allo scoperto sperando di non venir nascosti da inconcepibili tendoni. Hanno ancora la forza di ribellarsi e di urlare la loro rabbia nei confronti di un potere sempre più autoritario che cancella tutto ciò che ricorda il cristianesimo. Sembra quasi fatto apposta, sembra uno sgarbo nei confronti delle autorità turche che l’estate scorsa hanno deciso di riconvertire in moschea l’ex basilica cristiana nella città sul Bosforo e coprire con tende e teloni le immagini sacre. Ma i nostri angeli non ci stanno, sono più forti del sultano, si sono scrollati di dosso la calce che li ricopriva e sono venuti alla luce per sbalordire il mondo intero.
Caro direttore, il 18 dicembre 1920,
carattere indomito. Quando nel 1956, capitano, dalla finestra dell’ex-Scuola di Guerra che si affacciava su via Guicciardini vide spuntare le mura sbrecciate delle gallerie di contromina della Cittadella, scoperchiate e in procinto di essere ingoiate dalle fondamenta del palazzo delle Entrate, rientrò in guerra…la sua guerra personale per salvare e valorizzare la storia e l’inestimabile patrimonio sotterraneo di Torino. Sapeva che ci voleva qualcosa di speciale per fermare le ruspe, autorizzate a distruggere 
La proposta è inedita ed originale. Pensata con intelligenza e sicuramente benvenuta in questi tempi di chiusura dei Musei. Protagonista, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano con alcuni dei suoi più prestigiosi tesori, raccontati da ben selezionati protagonisti del mondo della cultura, del sociale e dell’impresa torinese, per una nuova narrazione della loro importanza e inestimabile ricchezza. Nascono così i “Dialoghi alla scoperta dei tesori del Museo”, presentati sui canali social, Facebook, Instagram e Youtube del Museo di Palazzo Carignano.
partire dai manifesti di Dalsani, al secolo Giorgio Ansaldi, designer e caricaturista di Mondovì, realizzati a inizio Novecento in piena Belle Epoque. Il professor Walter Barberis, presidente della “Giulio Einaudi Editore”, spiegherà quale legame esiste tra il Risorgimento e l’“Encyclopédie” di Diderot e D’Alembert, di cui il Museo conserva l’intera edizione di Livorno stampata tra il 1770 e il 1778. Il tema della “diplomazia”, che ebbe uno dei suoi massimi interpreti in Camillo Benso di Cavour, sarà affrontato nell’incontro con il professor Edoardo Greppi, ordinario di Diritto Internazionale presso l’Università degli Studi di Torino.
Cesare Beccaria.

Neanche il lockdown ha fermato il desiderio dei torinesi di sostenere e riscoprire il grande patrimonio culturale che ha fatto la storia della nostra città. Un segnale di ottimismo che arriva dalla collaborazione tra i Musei Reali e dieci giovani partecipanti del corso di alta formazione Talenti per il Fundraising 2020 di Fondazione CRT, che hanno avviato, con il sostegno del Rotary Club Torino Palazzo Reale, una campagna di donazioni a supporto del complesso museale. In occasione della restituzione alla cittadinanza del Giardino Ducale avvenuta lo scorso 28 giugno, era stata ideata una giornata di festa per trasformare il primo evento di raccolta fondi in un momento di incontro e di promozione delle iniziative di fundraising e dei Giardini Reali. Con la chiusura dei musei l’azione dei giovani si è trasferita in rete.
Dalle chiese torinesi alle abbazie scozzesi, dai castelli normanni alle cattedrali spagnole, dalle fortezze sveve in Puglia alle terre mediorientali, lo cercano ovunque ancora oggi.
Non solo, ma i Templari sarebbero stati anche i custodi della Sindone, il sudario che secondo la tradizione cristiana, avrebbe avvolto il corpo di Gesù dopo la deposizione dalla Croce, attualmente conservato nel Duomo di Torino. Il cavaliere medioevale Wolfram von Eschenbach, uno dei maggiori poeti tedeschi del Duecento, attribuì ai Templari la custodia del Graal nella sua versione del poema cavalleresco Parzival. Barbara Frale, esperta del fenomeno templare e autrice di libri sul tema, ha indagato a fondo i documenti del processo al Tempio scovati nell’Archivio Segreto del Vaticano: “sicuramente le nuove piste di ricerca, afferma la studiosa, confermano che tale convinzione può nascondere un fondo di verità. Tuttavia il cammino della conoscenza in questo senso è ancora lungo e potrà raggiungere risultati importanti solo se si manterrà ben distinto da tutta la letteratura di fantasia che ha dato all’Ordine del Tempio un volto esoterico troppo artefatto”.
portato dai Templari negli anni della soppressione dell’Ordine (1307-1312). Una delle colonne della splendida e misteriosa Cappella scozzese conterrebbe infatti uno scrigno di piombo con la Coppa nascosta al suo interno. Ipotesi quest’ultima ripresa dallo scrittore Dan Brown nel suo romanzo “Il Codice da Vinci”. I Templari erano anche in buoni rapporti con la “Setta degli Assassini” un’organizzazione esoterica sciita radicale che adorava “Bafometto”, una misteriosa divinità che per alcuni non era altro che il Graal. Prima di essere definitivamente sbaragliati gli Assassini affidarono il Graal ai Templari che lo nascosero insieme al resto del Tesoro nei sotterranei del castello templare di Gisors in Normandia. Da Torino a Castel del Monte e al duomo di Genova, anche in Italia viene segnalata la presenza del Graal portato forse dai pellegrini in giro per il continente o dai Savoia insieme alla Sindone. Nel Tempio della Gran Madre di Dio una delle sue statue ai lati del sagrato rappresenta una donna, forse la Madonna, che con la mano sinistra leva in alto un calice per indicare la presenza del prezioso Graal in chiesa.
troverebbe nel misterioso palazzo a forma di coppa ottagonale. O ancora il Graal sarebbe il calice di Antiochia o il Sacro Catino di vetro verde brillante, di manifattura islamica, conservato nel Duomo di San Lorenzo a Genova, qui portato dopo la prima Crociata. C’è chi sostiene invece che il Santo Graal sia sepolto a Glastonbury nell’Inghilterra del sud o a Notre-Dame de Lille presso Lione, insomma, come si vede, i luoghi sono innumerevoli e l’indagine continua. “Ci sono tanti giovani ricercatori al lavoro, veri professionisti, osserva Barbara Frale, che indagano con pazienza e competenza i molti punti ancora ignoti della breve ma intensa storia dell’Ordine del Tempio”. Forse la ricerca del Santo Graal è la ricerca perenne di Dio, dei suoi segreti, misteriosi e impenetrabili ed è sicuro che anche nei prossimi anni e nei prossimi decenni i Cavalieri del Tempio continueranno a spingere folle di appassionati, di studiosi e di ricercatori a cavalcare per l’Europa in lungo e in largo, dall’Italia alla Scozia, dal sud al nord del vecchio continente. Anche perchè la leggenda narra che chi tra i mortali riuscirà a trovare il famoso Calice conquisterà la felicità in terra e in cielo…