Lunedì 8 novembre alle ore 17 nella sala Consiglieri della Città Metropolitana a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria 12), il Centro “Pannunzio” organizza un incontro sul tema:

“CAVOUR, LA LAICITA’ DELLO STATO, LA LEGGE DELLE GUARENTIGIE” in occasione dei 150 anni dalla promulgazione della legge che regolò i rapporti tra Stato e Chiesa fino al 1929, data del Concordato fascista. Nell’incontro verrà ricordato il prof. Umberto Levra, recentemente scomparso, che avrebbe dovuto essere uno dei relatori, in quanto storico risorgimentalista illustre. L’ex Sindaco di Torino Valentino Castellani, che collaborò con lui quando Levra era Presidente del Museo Nazionale del Risorgimento, lo ricorderà. Lo storico risorgimentalista prof. Pier Franco Quaglieni, autore di molti saggi sulla laicità e curatore del volume “Cavour tra Stato e Chiesa”, parlerà di Cavour, del “libera Chiesa in libero Stato” e delle Guarentigie. Introdurrà Federica Albano, Dottore di ricerca ed ex allieva del prof. Levra. Verranno letti dall’attore Bruno Pennasso alcuni passi di un saggio di Umberto Levra sui temi dell’incontro.
La più ampia collezione temporanea mai proposta, che rappresenta, in realtà, una piccola parte dell’ampia collezione di 282 mila pezzi conservata presso il Castello di Barolo (www.wimubarolo.it).
Non ci sono bar o ristoranti, il portone della cattedrale è aperto per accogliere più tardi i fedeli, i palazzi antichi che si affacciano sulla piazza sono chiusi e dall’aspetto decadente ma ricco di fascino come la storia che stiamo per raccontare. C’è una grande tenda bianca in piazza, si scorgono ombre all’interno e si sentono le voci concitate di donne cortigiane che aiutano Costanza d’Altavilla a mettere al mondo suo figlio, Federico II, che secondo la tradizione nacque nella piazza centrale di Jesi, nella parte più alta della cittadina marchigiana circondata da mura medioevali. È 
In occasione delle Giornate Nazionali FAI d’Autunno, nelle date di sabato 16 e domenica 17 ottobre 2021, il pubblico ha avuto la possibilità di visitare Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito che rappresenta uno dei più imponenti edifici torinesi, unica testimonianza del complesso infrastrutturale del “Regio Arsenale” di cui costituiva il cuore e la cui erezione settecentesca, ispirata a planimetrie juvarriane, si è protratta a lungo. Una volta Regie Scuole Teoriche e Pratiche di Artiglieria e Fortificazione, oggi Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Un luogo profondamente legato alla città di Torino, importante bene storico-artistico, patrimonio della tradizione e della storia piemontese.