In mostra per la prima volta in Cina su prestito dei torinesi “Musei Reali”
Fino al 22 giugno
Titolo e sottotitolo chiariscono subito i contenuti della grande rassegna organizzata in Cina, al “Nanshan Museum” (7mila metri quadrati espositivi) di Shenzhen (città meridionale sul delta del Fiume delle Perle, al confine con Hong Kong) dai nostri prestigiosi “Musei Reali”, costituitisi fra XVI e XX secolo, di pari passo con la storia dei Savoia, inglobando nei loro (a oggi) 30mila metri quadrati anche reperti ben più antichi all’interno delle proprie Collezioni, composte da più di 400mila opere, fra dipinti, sculture, reperti archeologici, tessuti, oreficerie, armi e armature, per finire con libri e disegni. Opere che oggi parlano di Torino e dell’Italia riuniti, fino a domenica 22 giugno, in ben 140 pezzi in un sito museale fra i più prestigiosi della Cina e in una città di 18milioni di abitanti, dichiarata negli anni Ottanta “Zona Economica Speciale” e oggi principale centro tecnologico della Repubblica Popolare, con sede di giganti come “Huawei” e “Tencent”, nonché della “Byd”, fra le maggiori industrie di automobili elettriche del Paese.
Titolo e sottotitolo, si diceva: “Steel of Glory” e “A Knight’s Life of Armor, Blade and Honor”. Come dire “Acciaio di Guerra” e “Una vita da cavaliere fatta di armature, lame e onore”. E’ infatti l’epopea degli antichi cavalieri, con le loro armature, i miti e le leggende a farla totalmente da protagonista della grande, sorprendente esposizione in trasferta dalla Mole a Shenzhen, che, offrendo al pubblico cinese la possibilità di ammirare preziose opere mai uscite dalla loro sede subalpina, “ripercorre la storia della cavalleria e la creazione del suo mito, dalle premesse tra l’VIII e il IX secolo, quando in Europa si verificano le condizioni economiche e sociali favorevoli alla nascita del sistema feudale, fino all’età dell’oro che coincide con il periodo dall’XI al XIII secolo quando la categoria dei cavalieri diventa un ceto sociale”.
Una nutrita selezione di capolavori provenienti dalle collezioni dei “Musei Reali”, in particolare dall’“Armeria Reale”, una delle più importanti al mondo (insieme a quella di Madrid, a quella imperiale di Vienna e a quella dei Cavalieri di Malta) darà la possibilità di ammirare la produzione europea di armi e armature da parata e da torneo tra il XVI e il XVII secolo. In esposizione, il pubblico potrà dunque ammirare pezzi di altissimo valore storico e artistico-artigianale. Fra i più pregevoli un’“armatura completa per cavallo e cavaliere” uscita dopo duecento anni e per la prima volta dall’“Armeria Reale”, insieme ad una rara “armatura da bambino” e a un “elmo modellato a forma di animali fantastici”, tutti risalenti al Rinascimento. Per non dire della “Spada” appartenuta al primo Re d’Italia, Vittorio Emanuele II, autentico capolavoro di cesellatura.
Sottolinea Mario Turetta, direttore delegato dei “Musei Reali” torinesi: “Collaborare con un’importante istituzione cinese come il Museo di Nanshan rientra tra le iniziative di valorizzazione volte a promuovere i rapporti tra la Cina e l’Italia attraverso l’organizzazione di attività espositive, straordinaria fonte di accrescimento culturale e di confronto metodologico sulla gestione e sulla conservazione delle collezioni”.
E a lui fa eco Valerio De Parolis, Console Generale d’Italia a Canton: “A Shenzhen presentiamo con orgoglio una pagina di storia italiana che mette in risalto il nostro inestimabile patrimonio di cultura e tradizioni, attraverso questa esposizione molto scenografica e di assoluto prestigio delle collezioni dei ‘Musei Reali’ di Torino. È una mostra che suggella l’incontro tra una delle maggiori istituzioni museali del nostro Paese con un polo museale di prim’ordine del Sud della Cina, e che consente di rafforzare ulteriormente lo scambio culturale e la conoscenza reciproca tra l’Italia e la Provincia del Guangdong”.
Curata dai “Musei Reali” di Torino e ideata e organizzata da “Arteficio”, la mostra resterà a Shenzhen fino a domenica 22 giugno per poi spostarsi in altri tre Musei della Repubblica Popolare Cinese.
Gianni Milani
Nelle foto: “Steel of Glory” Allestimento; “Armatura di ragazzo”, acciaio inciso, 1560/1570; “Armatura di uomo e cavallo” (Particolare), acciaio inciso a bulino e all’acquaforte, circa 1550; Eusebio Zuloaga “Spada d’onore di Vittorio EmanueleII”, acciaio damascato, oro e argento, 1852/1853