SPORT- Pagina 2

La coppia Bolelli/Vavassori perde contro i numeri 1 ed è fuori dalle Finals

Grazie ragazzi! Mi sembra il modo giusto, l’incipit corretto, per salutare l’uscita di scena dalle Nitto Atp Finals, il Torneo dei Maestri del doppio, della coppia azzurra Bolelli/Vavassori.

Ci hanno provato ma non è bastato. E non è stato sufficiente giocare davanti al pubblico di casa – un evento straordinario per Vavassori che è nato a Torino e si allena a Pinerolo -, che li ha sostenuti in ogni modo e con il classico tifo da stadio.

Eppure nel primo match contro la coppia indo-australiana Bopanna/Ebden ci avevano fatto sognare con una partita semplicemente perfetta, forse troppo perfetta per ripetersi. Speravamo in uno stato di grazia prolungato, magari anche solo di pochi giorni, giusto il tempo per agguantare la finale e, chissà, alzare la coppa al cielo davanti al pubblico di casa. E invece siamo scesi leggermente di livello, siamo tornati sulla Terra, lasciando i sogni nell’iperuranio e nella sfera del “peccato”, “se solo…”. Ma è così che accade, quasi sempre. C’erano coppie più forti e alla fine i valori reali di oggi sono stati rispettati e ripristinati.

Dopo la batosta rifilata alla coppia Bopanna/Ebden (6-2, 6-3) – una sorta di nemesi dopo la sconfitta subìta dagli azzurri proprio contro la coppia indo-australiana nella finale degli Australian Open lo scorso gennaio -, giocando un tennis superlativo in ogni lato del campo e in ogni situazione (servizio, risposta, a rete), avremmo avuto l’occasione del ko finale sconfiggendo, nella seconda partita del Round Robin, la coppia tedesca formata da Krawietz e Puetz, una coppia certamente forte ma non irresistibile e sicuramente alla nostra portata, se Simone Bolelli, maestoso nel primo match, fosse stato – il doppio si gioca in due, nel buona e nella cattiva sorte, proprio come in un matrimonio -, al di là della prestazione ancora esaltante e sontuosa, direi impeccabile, di Vavassori, fosse riuscito a ripetersi con la stessa lucidità ed efficacia mostrate nella prima partita. La perdita di tono della coppia azzurra ha spalancato così le porte al successo dei tedeschi che hanno finito per imporsi con lo score finale di 7-5, 6-4, in un’ora e trenta minuti di gioco, un match comunque molto equlibrato che si è deciso su pochi punti fondamentali, favorevoli alla coppia teutonica.

E così siamo arrivati a giocarci tutto nello spareggio finale contro la coppia numero uno della Race, formata dal salvadoregno Marcelo Arevalo e dal croato Mate Pavic, una vera bestia nera degli azzurri, che li ha sempre sconfitti nel 2024. La coppia italiana, numero 3 della Race, vincitrice quest’anno a Buenos Aires, Halle e Pechino, noché finalista agli Australian Open e al Roland Garros, ha perso il primo set (6-3) per poi riscattarsi nel secondo (3-6) – andando in vantaggio persino per 5 giochi a 0 ma subendo poi il recupero della coppia salvadoregna-croata fino al 6-3 finale per gli azzurri -, assicurandosi così il famigerato match tie-break (se lo aggiudica, vincendo quindi la partita, chi arriva per primo a 10, con almeno due punti di scarto). In quello che può sembrare un vero e proprio terno al lotto (il doppio prevede tale formula, come pure il deciding point in ogni game), la coppia Arevalo/Pavic non la lasciato alcuna speranza alla coppia azzurra e si è imposta, raggiungendo così la semifinale, con lo score di 10 a 3.

Mentre ora la coppia azzurra si concentrerà sulla fase finale della Coppa Davis a Malaga (l’Italia debutta giovedì 21 novembre nei quarti di finale contro l’Argentina; diretta Rai), oggi alle Atp Finals si giocano le semifinali di doppio che vedono scontrarsi, per l’accesso alla finalissima di domani, le coppie Krawietz/Puetz e Purcell/Thompson alle ore 12 e Heliovaara/Patten e Arevalo/Pavic alle ore 18.

PATRIZIO BRUSASCO

Premiati gli atleti piemontesi di Parigi 2024

Regione Piemonte, Consiglio regionale del Piemonte, Città di Torino, Coni e Comitato italiano paralimpico hanno premiato i 43 atleti piemontesi che hanno gareggiato ai Giochi di Parigi 2024 nel corso di una cerimonia svoltasi ieri a Casa Tennis, la cupola geodetica che ospita incontri e talk predisposta in occasione del Torneo Nitto ATP Finals in piazza Castello.

A consegnare i riconoscimenti il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, gli assessori allo Sport della Regione Piemonte e della Città di Torino Marina Chiarelli e Domenico Carretta,

Ad ogni atleta sono stati donati una targa con la serigrafia “L‘Allegoria del Piemonte” dell’artista Ugo Nespolo con le firme dei presidenti Cirio e Nicco e del sindaco Lo Russo, una bandiera del Piemonte, una penna della Città di Torino e 2 pin della Regione Piemonte e della Città di Torino.

Gli atleti piemontesi premiati in ordine di disciplina:

Atletica – Pietro Arese (Torino) 1500 metri (8°); Riccardo Bagaini (Orta San Giulio – No) 400 metri; Marco Cicchetti 100 metri (8°) e salto in lungo (8°); Monica Contrafatto 100 metri (Bronzo); Linda Olivieri (Torino) 400 metri ostacoli; Daisy Osakue (Torino) disco (8°); Alessandro Ossola (Grugliasco) 100 metri; Stefano Sottile (Vercelli) salto in alto (4°).

Canoa – Veronica Silvia Biglia (Gabiano – AL) VL2 200 metri femminile (6°); Gabriele Casadei (Ivrea) 500 metri (Argento); Carlo Tacchini (Verbania) C2 500 metri (Argento) canoa C1 1000 metri (5°).

Canottaggio – Veronica Bumbaca (Torino) otto femminile (6°).

Ciclismo – Simone Avondetto (Moncalieri) cross country; Elisa Balsamo (Cuneo) inseguimento a squadre; Lorenzo Bernard (Novalesa – To) e Davide Plebani suo atleta guida inseguimento 4000 metri (Bronzo); Martina Berta (Torino) cross country; Filippo Ganna (Verbania) cronometro (Argento) e inseguimento a squadre (Bronzo); Elisa Longo Borghini (Verbania) cronometro (8°) corsa in linea (9°).

Equitazione – Carola Semperboni (Beinasco – To) a squadre (4°), freestyle (6°), individuale (7°).

Judo Andrea Carlino (Torino) squadre miste (4°); Manuel Lombardo (Torino) individuale, squadre miste (4°); Matteo Piras (Torino) individuale, squadre miste (4°).

Nuoto – Sara Curtis (Cuneo) 50 metri stile libero (7°), staffetta 4×100 stile libero (8°); Carlotta Gilli (Moncalieri – To) 100 farfalla (Oro), 200 misti (Oro), 400 stile libero (Argento), 50 stile libero (Bronzo) e 100 dorso (Bronzo); Emma Menicucci (Moncalieri – To) 4×100 stile libero (8°); Alessandro Miressi (Torino) 4×100 stile libero (Bronzo), 100 stile libero; Ludovico Viberti (Torino) 100 rana.

Pentathlon – Giorgio Malan (Torino) pentathlon moderno (Bronzo); Alice Sotero (Asti) pentathlon moderno.

Ritmica – Alessia Maurelli (Rivoli) finale a squadre (Bronzo).

Scherma – Andreea Mogos (Torino) fioretto a squadre (Bronzo).

Tennis – Andrea Vavassori (Pinerolo) singolo, doppio, doppio misto.

Tiro a Segno – Edoardo Bonazzi (Alessandria) carabina 50 metri; Roberto Lazzaro (Cameri – No) carabina R4 (6°) carabina R5 (8°).

Tiro con l’arco – Matteo Bonacina (Rivalta Torino) a squadre (4°) e individuale; Elisabetta Mijno (Rivalta Torino) a squadre (Oro), individuale (Bronzo); Alessandro Paoli (Torino) individuale e a squadre.

Tiro Volo – Giovanni Pellielo (Vercelli) fossa olimpica.

Volley – Carlotta Cambi (Oro); Marina Lubian (Oro); Loveth Omoruyi (Oro); Ilaria Spirito (Oro).

Wrestling – Aurora Russo (Torino) lotta libera 57 kg.

Oggi Torino e il Piemonte sono sotto gli occhi del mondo e dello sport internazionale e per questo abbiamo deciso di approfittare di questa occasione per ringraziare gli atleti che hanno portato la nostra bandiera ai Giochi di Parigi di agosto e per premiarli qui, a Casa Tennis. Tanti atleti che hanno reso grande lo sport italiano e che ci ricordano ogni giorno i valori della passione, dell’impegno e dell’inclusione”. Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte

“Celebriamo oggi tutti i nostri atleti piemontesi, protagonisti delle recenti Olimpiadi di Parigi 2024, un’occasione in cui hanno dimostrato al mondo intero il talento, la dedizione e lo spirito di sacrificio. A loro va il nostro più sincero ringraziamento per aver portato in alto il nome del Piemonte e per essere diventati eccezionali testimonial dello sport più vero, sano ed inclusivo. Questi atleti rappresentano il meglio del nostro territorio, ispirano le giovani generazioni con l’esempio e promuovono lo sport come valore determinante nella crescita di ogni singolo individuo. Impegno e risultati li rendono modelli da seguire. Lo sport è un potente strumento per imparare a superare ogni difficoltà, per costruire campioni, ma anche bravi cittadini e buone persone. Non è un caso che abbiamo voluto ritrovarci in un momento in cui ospitiamo un evento prestigioso come le ATP Finals: Torino ed il Piemonte si confermano ancora una volta culla di talenti e promotori di quei valori che rendono lo sport un pilastro indispensabile per il benessere e l’unità delle nostre città. Tutti loro sono uno dei nostri orgogli più belli”. Davide Nicco, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte

Per la nostra città è un anno all’insegna del grande sport di livello internazionale e le atlete e gli atleti che sono qui con noi oggi ne sono l’immagine. Raggiungere una medaglia olimpica è uno dei traguardi più alti dello sport, coronamento di un percorso che coinvolge passione e talento, e permette di diventare ancora di più simbolo dei grandi valori che contraddistinguono Olimpiadi e paralimpiadi. Le atlete e gli atleti che premiamo sono un orgoglio per il nostro territorio e hanno la responsabilità di portare avanti, attraverso lo sport, i suoi valori,

Fantatennis: Sinner Vs Zverer, la probabile finale

UN DELUDENTE ALCARAZ E’ FUORI DALLE FINALS 

Il cerchio si sta per chiudere e dopo la grande kermesse dei gironi all’italiana, i Round Robin intitolati a due grandi star del passato come Nastase e Newcombe, si affaccia all’orizzonte quella che sembra essere la verosimile finale per il singolare del cosiddetto Torneo dei Maestri (domenica 17 novembre, ore 18, con diretta Rai). Lo spagnolo Alcaraz, vittima anche di uno stato influenzale che ne ha pregiudicato la prestazione piuttosto opaca e discontinua, è invece la grande delusione del torneo che conclude la stagione dell’Atp Tour 2024.

Infatti, tanto l’altoatesino quanto il tedesco, numero uno e due del ranking mondiale, nonché le due teste di serie dei rispettivi gironi, hanno chiuso la prima fase da imbattuti con tre vittorie a testa, dimostrando un buon stato di forma. Sinner si è sbarazzato, sempre in due set, di De Minaur, Fritz e Medvedev, mentre Sasha, dopo aver battuto nei giorni scorsi Rublev e Rudd, ha chiuso oggi la pratica contro lo spagnolo Alcaraz con un netto 7-6, 6-4, presentandosi dunque come l’anti Sinner per eccellenza, e ora in semifinale  dovrà affrontare, come primo del suo girone e leggermente da favorito, l’americano Taylor Fritz (secondo nello stesso girone di Sinner, alle spalle proprio dell’italiano), apparso non al massimo della forma in questa prima fase: è il motivo per il quale, se pur in vantaggio negli scontri diretti per 6 a 5, il californiano sembra oggi e sulla carta il meno favorito.

L’avversario di Sinner invece si conoscerà solo stasera. Al norvegese Ruud, testa di serie numero 7, basterà conquistare un set o sette game nel confronto con il russo Rublev per qualificarsi per la semifinale, mentre in caso di vittoria per 2-0 del giocatore di Mosca si dovrà valutare il quoziente game tra i due giocatori. Ma per Sinner non dovrebbe essere comunque un problema, anche alla luce degli scontri diretti (2 a 0 nei confronti di Ruud e 6 a 3 contro Rublev), superare entrambi e aggiudicarsi così la finale contro il tedesco di origine russa Alexander Zverev, sempre che riesca a liquidare il californiano Fritz.

Il bilancio degli scontri diretti tra il nostro Jannik e il tedesco pende infine ancora dalla parte di Sasha, che è in vantaggio di 4 a 1, ma riguarda scontri del passato quando l’attuale numero uno al mondo era ben lontano dalle gesta e dai successi di oggi e dalla sua posizione al vertice del ranking mondiale. Del resto, qualora  dovesse poi trovare in finale lo statunitense, già peraltro e appena battuto nel girone preliminare in due set, potrà altresì contare su uno score favorevole che lo vede in vantaggio di 3 a 1 nei confronti diretti. Quindi, almeno in teoria e sulla carta, Sinner, che potrà certamente anche contare sul supporto del pubblico e su un tifo da stadio, rimane leggermente favorito per aggiudicarsi il trofeo dei Maestri.

PATRIZIO BRUSASCO

Il trionfo di Sinner. Torino lo celebra da numero 1 al mondo

L’altoatesino si qualifica per le semifinali delle Nitto Atp Finals, vincendo tutti e tr i match del Round Robin intitolato a Ilie Nastase, e infiamma i cuori di tutto il mondo. Un tifo da stadio lo accompagna in ogni scambio, tra cori, canti e dichiarazioni d’affetto che giungono inaspettati e spontanei da ogni lato delle affollate tribune, per poi esplodere durante la cerimonia che lo ha incoronato Numero 1 al Mondo nel 2024, entrando così meritatamente nell’esclusivo Club dei Top Players di tutti i tempi.

E’ difficile scrivere di un campione, esaltarne le virtù e i meriti, senza correre il fastidioso e poco elegante rischio di scivolare nell’apologia e di volerlo santificare come talvolta o troppo spesso sembra fare buona parte della stampa nazionale e internazionale. Certamente anche lui ha le sue ombre, i suoi detrattori, l’agguerrita e folta schiera di invidiosi, stemperata e resa quasi inerme dalla sua riconosciuta semplicità (“il ragazzo della porta accanto”) e bontà, tratti ben evidenti rispetto a certi suoi colleghi di racchetta, ma in questo naturale chiaroscuro emergono tutte lel qualità di un campione che regala certamente all’Italia un sogno e un’euforia tipica di chi non si è mai potuto inebriare alla sorgente dei numeri uno al mondo.

Personalmente non so se, come ha gridato un bambino dagli spalti con la sua candida vocina, “Jannik sia per il popolo” (la  fantasia e l’inventiva di molti tifosi sono semplicemente sublimi), ma sicuramente è, per la nazione (il primo italiano a diventare numero uno al mondo!)e più in generale per il mondo del tennis attuale, un fenomeno, magari non paranormale, come ci ricordava l’Albertone del cinema nazionale, ma vieppiù concreto e reale. L’immagine delle commoventi lacrime della madre Siglinde e degli occhi lucidi del padre Hanspeter, durante la cerimonia che lo ha incoronato Numero 1 al Mondo (“E’ bello ricevere questo premio in Italia e a Torino”, ipse dixit), con il trofeo consegnatogli dal presidente dell’Atp Andra Gaudenzi e dall’ex top player Boris Becker,  ha raccontato al mondo intero la lsofferenza, i sacrifici, ma anche alla fine l’enorme soddisfazione che accompagnano la vita di un atleta (e dei suoi cari) proteso a realizzare i propri sogni. Perché anche Jannik, come tutti i bambini di questo mondo, ha sognato di diventare numero uno e ora questo sogno si è trasformato in realtà. Certo, è un fatto rarissimo, una favola a lieto fine, che deve tuttavia spronarci tutti, a partire dai più giovani, pur senza vivere di eccessive illusioni, a lottare e perseverare per e nei propri sogni, altrimenti saremo già sconfitti in partenza. E la sua è stata una lunga, se pur precoce, marcia verso il successo, iniziata qualche anno fa e in modo evidente alle Next Gen Finals di MIlano e giunta ora, dopo molti cambiamenti ed evoluzioni nella sua tecnica e tattica di gioco e nel suo team, allo zenith delle sue possibilità odierne (Sinner sa bene, avendolo imparato dai Big 3, Federer-Nadal-Djokovic, che il lavoro di miglioramento e perfezionamento nono finisce mai). La svolta decisiva, come tutti sappiamo, è iniziata un anno fa e proprio alle Nitto Atp Finals di Torino (preceduta, in realtà, dai tornei asiatici, dopo un US Open poco soddisfacente, almeno secondo i parametri di Jannik), quando raggiunse la finale, dimostrando di poter battere per la lprima volta l’allora numero uno del mondo Novak Djokovic (un vero mostro e alieno del tennis) durante il Round Robin (in finale il serbo si riscattò alla grande), sconfitto di nuovo e dopo pochi giorni in una partita dal finale rocambolesco (annullati tre match point al serbo sul 5-4) in semifinale di Coppa Davis a Malaga (Coppa Davis vinta dall’Italia in finale contro l’Australia, dopo quasi cinquant’anni dalla prima e ultima affermazione azzurra nel lontano 1976 con Panatta, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli). Da allora e nel corso del 2024 il “rubinodi San Candido” ha inanellato una serie strepitosa di successi, titoli e dati: 2 Slams (Australian Open e US Open), 3 Atp Masters 1000 (Miami, Cincinnati e Shangai), 2 Atp 500 (Rotterdam e Halle), il recentissimo e ricchissimo Six Kings Slam in Arabia Saudita, 74 partite giocate, di cui 68 vinte e 6 perse, con unan percentuale di successo di circa il 92%! Cifre da capogiro! Che farebbero tremare il polso anche al tennista più robusto.

Questo spiega perché sia giunto a Torino, per il torneo dei migliori otto del 2024, e a quest’ultimo appuntamento annuale (per quanto riguarda l’Atp Tour, perché sarà tra pochi giorni la Coppa Davis a chiudere ufficialmente la stagione) da eroe nazional-popolare. E spiega anche perché sia arrivato primo nel suo girone (le Atp Finals prevedono due gironi, o Round Robin, preliminari all’italiana, da cui escono poi i semifinalisti), sbaragliando in due set l’agguerrita concorrenza, dall’australiano Alex De Minaur (6-3, 6-4) allo statunitense Taylor Fritz (6-4, 6-4) e infine al russo Daniil Medvedev (6-3, 6-4), in pratica tutti i continenti, e approdando così, apunteggio pieno alle semifinali. “Ho iniziato un po’ a rilento – ha spiegato Jannik durante le numerose interviste – perché era un po’ che non giocavo e utlimamente non sono stato molto bene, ma poi con Fritz le sensazioni e il gioco sono migliorati e ora, dopo Medvedev, mi sento di nuovo in fiducia; vedremo cosa succederà in semifinale”.

Naturalmente ora tutto il pubblico, abituato forse fin troppo bene dopo anni di digiuno forzato, si aspetta la classica ciliegina sulla torta, ovvero l’ennesimo trofeo e successo, che sarebbe soprattutto e peraltro anche il primo per l’altoatesino alle Atp Finals, dopo la finale persa l’anno scorso col campione serbo Djokovic, per chiudere degnamente e con il botto una stagione indimenticabile e da incorniciare.

PATRIZIO BRUSASCO

Jannik Sinner e Taylor Fritz sono i primi due semifinalisti delle Nitto ATP Finals 2024

Le Nitto ATP Finals 2024 hanno i loro primi due semifinalisti: sono il numero uno del ranking, l’azzurro Jannik Sinner, e il numero cinque, lo statunitense Taylor Fritz.

Tutto facile per l’altoatesino, che nel match serale ha avuto la meglio sul russo Daniil Medvedev. Nel primo set allungo decisivo di Sinner all’ottavo game, con Medvedev falloso al servizio e break decisivo per l’azzurro, che nel gioco successivo tiene il servizio a zero. 6-3 in 32 minuti di gioco il punteggio, con il russo che perdendo il set è già automaticamente fuori dalle semifinali. Liberi dal risultato, nel secondo set i due tennisti giocano in modo più sciolto e deliziano il pubblico con alcuni scambi prolungati da campione. Punteggio di 6-4 per Sinner, che si aggiudica con facilità anche il secondo set. Il pubblico apprezza e saluta sportivamente anche il russo, che lascia il torneo al primo turno dopo le semifinali del 2023.

Nel primo singolare della giornata del gruppo Nastase, Taylor Fritz ha sconfitto in rimonta Alex De Minaur con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-3, mettendo una seria ipoteca sulla semifinale, raggiunta matematicamente solo dopo il match serale.

TORINO CLICK

A Casa Tennis i campioni piemontesi di Parigi 2024

Venerdì 15 novembre a Casa Tennis (piazza Castello) i campioni piemontesi che hanno partecipato ai Giochi di Parigi 2024 saranno accolti dai rappresentanti delle istituzioni per un momento di celebrazione del grande sport del Piemonte.

All’appuntamento interverranno:
il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio
il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco
il sindaco di Torino Stefano Lo Russo
Incontro a invito

Primo grande appuntamento stagionale per il curling internazionale

Primo grande appuntamento stagionale per il curling internazionale che, dopo il riscaldamento vissuto nelle prime tappe del Grand Slam, si ritrova in Finlandia per la quarantanovesima edizione degli Europei. Dal 16 al 23 novembre sarà il ghiaccio di Lohja a ospitare l’Italia al maschile e al femminile nella rincorsa alle medaglie che in più di un’occasione ha visto gli Azzurri protagonisti.

E non potrà mancare all’appuntamento anche un pizzico di Piemonte, grazie alla stella sempre lucente di Angela Romei che, insieme a Stefania Constantini, Marta Lo Deserto, Giulia Zardini Lacedelli ed Elena Antonia Mathis, proverà a bissare, e magari a migliorare, l’argento conquistato nell’edizione di un anno fa alle spalle della Svizzera.

Abbiamo alte aspettative per questi Europei che rappresentano uno degli appuntamenti più importanti nel calendario di questa stagione – spiega il direttore tecnico azzurro Marco Mariani -. Penso che entrambe le Nazionali siano tra le quattro squadre più forti del torneo insieme a Svizzera, Scozia e Svezia. Dovremo essere bravi a non fare passi falsi nel girone iniziale per guadagnarci la qualificazione ai playoff e giocarcela così fino alla fine. Ho grande fiducia e spero che questi Europei possano confermare il percorso che abbiamo intrapreso per farci trovare pronti ai Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026“.

Sabato 16 giornata d’esordio per entrambi i team: i maschi (Joël Retornaz, Amos Mosaner, Sebastiano Arman, Mattia Giovanella e Alberto Zisa) affronteranno l’Inghilterra in un Round Robin che li vedrà opposti successivamente a Repubblica Ceca, Svezia, Austria, Olanda, Scozia, Norvegia, Germania e Svizzera, mentre Romei e compagne sfideranno nel match d’apertura la Lituania per poi incrociare Turchia, Ungheria, Svizzera, Norvegia, Danimarca, Estonia, Scozia e Svezia.

Casa Tennis – Casa Gusto, il programma del 15 novembre

Ore 11.00-12.00

Presentazione SportPlan della Città di Torino

Presentazione del documento che fotografa lo stato dell’arte del patrimonio sportivo torinese e traccia le linee di azione per lo sviluppo dello sport a Torino, a seguito del processo partecipativo che ha coinvolto associazioni sportive, scuole, federazioni, enti di promozione e cittadini.

 

Ore 15.30 – 17.30

Le eccellenze olimpiche e paralimpiche del Piemonte

A Casa Tennis le eccellenze olimpiche e paralimpiche del Piemonte vengono accolte e celebrate dai rappresentanti di tre istituzioni territoriali: Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte e Città di Torino. Sarà l’occasione per celebrare il grande sport piemontese e i suoi protagonisti dell’estate 2024. Durante la cerimonia tutti gli atleti riceveranno un riconoscimento da parte delle istituzioni.

Ore 17.30 – 18.30

Stelle dell’Atletica leggera: Rigivan Ganeshamoorthy

Rigivan Ganeshamoorthy, atleta paralimpico romano di origine srilankese, ha stupito ai Giochi di Parigi nel lancio del disco con tre record mondiali consecutivi. “Rigi”, com’è chiamato familiarmente, si racconta a Casa Tennis con la sua contagiosa simpatia parlando di sport, percorsi di vita ed inclusione.

Ore 18.30 – 19.30

Tennis e Musica con Diodato

A Casa Tennis sarà ospite Diodato, considerato cantautore tra i più intensi ed eleganti della nuova scena, è tra le voci più amate dell’attuale panorama musicale e tra gli artisti più premiati della storia della musica italiana. In un mix tra rock, musica popolare e influenze derivanti dalla grande tradizione del cantautorato italiano, ma anche da quella della musica per film, ha negli anni consolidato una propria intenzione e cifra stilistica, riconosciute tra le più autentiche, profonde e raffinate. Le sue performance live rappresentano il punto di contatto più profondo con un’emotività che è posta sempre al centro della sua produzione

artistica e che lo hanno portato a intraprendere importanti tour nazionali e internazionali.

Ore 19.30 – 20.30

Stelle del Judo: Alice Bellandi

Ventisei anni, campionessa di judo nella categoria -78 kg, soprannominata la “Leonessa d’Italia”. Oggi ha raggiunto risultati straordinari e ha conquistato l’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, avviando così un futuro sempre più luminoso nel mondo del judo.

 

CASA GUSTO https://www.ticketmaster.it/artist/nitto-atp-finals-torino-casa-gusto-biglietti/1339503

 

Ore 11.30 – 12.30

Impariamo ad assaggiare il latte, alimento proteico per lo sportivo e per il bartender

Assaggi guidati di latte pastorizzato di mucca di razza Frisona, di capra, di bufala, condotti da Giuseppe Zeppa, Università di Torino e Sara Valentino, ONAF (Organizzazione nazionale assaggiatori formaggi). Distillazione dimostrativa di latte vaccino con alcool di filiera agricola italiana. Assaggio di un cocktail a base di latte realizzato da Davide Pinto. A cura di Coldiretti Torino

Ore 13.00 – 14.00

Pranzo da Maestri

I prodotti del territorio nelle sapienti mani dei Maestri del Gusto di Torino e provincia compongono un pranzo da 10 e lode. Partecipano: Delizie Andrè, Savurè, Carni tipiche della zona da Bruno e Gian, Distilleria Erboristica Alpina, Il Forno del Borgo, Birra Treebale, Casa Clara. A cura di Camera di commercio di Torino

Ore 14.30 – 15.30

Analisi sensoriale del caffè

Esperienza sensoriale unica dedicata a tutti gli amanti del caffè.

A cura di ASCOM/ EPAT – Sezione Caffè Bar

 

Ore 16.00 – 17.00

I tesori DOP e IGP del Piemonte: il Bra, il Raschera, il Toma Piemontese e il Brachetto

Tre formaggi, tre storie, tre tesori della produzione casearia piemontese. I relativi Consorzi di tutela ci presentano in degustazione, anche come fonduta, questi prodotti che, con tanto gusto, sono espressione unica dei loro territori di provenienza e delle tradizioni della nostra Regione. Ad accompagnarli, un calice di Brachetto, vitigno dell’anno 2024 per Regione Piemonte. A cura di: Consorzi di Tutela di Bra DOP, Raschera DOP e Toma Piemontese DOP, Consorzio di Tutela Vini DOC Caluso, Carema, Canavese e Regione Piemonte

 

Ore 17.30 – 18.30

Mangébin: la merenda sinoira della tradizione piemontese

Il circuito dei ristoranti della cucina tipica piemontese di Torino e della sua provincia che propongono ogni giorno le ricette tradi­zionali del Piemonte e i vini del nostro territorio per offrire un’esperienza culinaria autentica. Partecipano: Pepino con battuta di fassona con cipolline di Ivrea caramellate, Osteria al tagliere con il capunet della tradizione su fonduta di toma di Bra DOP, Del Cont con il vitello tonnato, Antica trattoria con calma con mousse allo zabaglione con paste di meliga, l’Enoteca Regionale dei vini della Provincia di Torino e Alessandro Felis, giornalista e critico enogastronomico. A cura di Camera di commercio di Torino, Turismo Torino e provincia, Ascom Torino, Confesercenti di Torino e provincia, Città di Torino

 

Ore 19.00 – 20.00

A ogni birra il suo formaggio, a ogni formaggio la sua birra!  

Anche quando si parla di birra di qualità il Piemonte si rivela una delle principali realtà italiane: nel 2023 la “Birra del Piemonte” è entrata ufficialmente a far parte dell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali. Il Consorzio Birra Origine Piemonte (BOP) nasce nel 2019 ed è costituito da produttori agricoli e artigianali accomunati dalla volontà di garantire un prodotto ottenuto da una filiera locale, con materie prime coltivate e trasformate sul territorio regionale. Nella degustazione verranno proposti, dai maestri assaggiatori Onaf, dei possibili abbinamenti tra le birre prodotte dai soci del consorzio e alcune eccellenze casearie piemontesi. A cura di: Consorzio Birra Origine Piemonte, ONAF e Regione Piemonte

EVENTI DIFFUSI

piazza San Carlo

ore 15.00 – 17.00 – Glenn Folco – Circense

via Roma

ore 16.00 – 16.20 – Set 1 Maracuja – Musica

ore 16.40 – 17.00 – Set 2 Maracuja – Musica

ore 17.20 – 18.00 – Set 3 Maracuja – Musica

piazza Castello

ore 16.00 – 18.00 – Mago Daigoro – Magia

cargo bike stage (itinerante per le vie del centro)

ore 16.00 – 18.00 – Celine & Strawman – Musica

Atp Finals, Chiarelli: “Avremmo diritto ad altri 2 anni, ma puntiamo a 5”

“Abbiamo dalla nostra di non aver goduto appieno di questi 5 anni, considerato che un paio sono stati completamente persi per il Covid, dal punto di vista turistico. Abbiamo quindi il ‘diritto’ ad avere garantita la permanenza su questo territorio delle Atp Finals per altri 2 anni per compensare quelli persi. Contiamo comunque di riuscire ad avere un altro quinquennio”.

Lo ha detto nella sesta Commissione, presieduta da Paola Antonetto, l’assessore Marina Chiarelli, durante la seduta dedicata ai programmi di lavoro in materia di cultura, sport e politiche giovanili.

Sempre sulle Atp Finals l’assessore ha aggiunto che “la concorrenza interregionale e internazionale è molto forte. La Regione Piemonte e la Città di Torino si sono messe a disposizione per garantire non soltanto la compartecipazione economica ma un’adeguata accoglienza. In questi 5 anni abbiamo dimostrato di essere una Regione e una città capaci di gestire e promuovere un evento come questo”.

Nel dibattito Sarah Disabato (M5s) e Emanuela Verzella (Pd), hanno chiesto delucidazioni anche sugli aiuti alle famiglie per la partecipazione alle attività sportive, sul coinvolgimento del mondo della scuola, sulle criticità di accesso ai fondi della cultura e, appunto, sulla riconferma delle Atp Finals a Torino.

L’assessore, anticipando alcune linee guida del nuovo Piano Triennale 2025-27 della Cultura e dello Sport, ha affermato che “Il nuovo piano rappresenta una visione strategica per la crescita culturale e sportiva del Piemonte, mettendo al centro l’inclusività, il sostegno ai giovani e il diritto di tutti a poter partecipare alle iniziative promosse dalla Regione. L’accesso ai bandi deve essere un percorso non complicato. Siamo impegnati affinché le risorse e i progetti regionali siano effettivamente aperti e disponibili a tutti i cittadini piemontesi. Il diritto allo sport deve essere accessibile a tutti, senza che le barriere economiche penalizzino il futuro dei nostri ragazzi. Vogliamo valorizzare le realtà locali anche con il censimento degli impianti sportivi, dove il coinvolgimento della scuola è importante. Tutto questo è fondamentale per programmare investimenti e per garantire un flusso di risorse più rapido e continuativo per le associazioni, per dare stabilità e continuità alle loro attività e per questo stiamo dialogando con gli istituti bancari”.

Monica Canalis (Pd) si è soffermata sulla situazione di incertezza dei Comuni rispetto alle graduatorie delle domande di riqualificazione degli impianti sportivi. L’assessore ha risposto che si sta procedendo a verifiche contabili sulle modalità di erogazione.

Vittoria Nallo (Sue) ha sottolineato la necessità di audizione delle associazioni di categoria, mentre Valentina Cera (Avs) ha proposto un sopralluogo a Stupinigi sulla questione della riqualificazione dei poderi limitrofi alla Palazzina di Caccia. Proposta che ha riscontrato condivisione tra i commissari e anche da parte della presidente Antonetto, che  ha definito l’intervento dell’assessore “esaustivo e tale da favorire uno scambio con i commissari d’informazioni su politiche regionali, bandi e tempistiche. S’intende pure agire per un maggior coinvolgimento nel mondo sportivo dei ragazzi che appartengono a famiglie delle fasce deboli”.

La Commissione ha anche licenziato a maggioranza la delibera di modifica dello statuto della Fondazione Luigi Firpo, che quindi dovrà essere votata dall’Aula, necessaria per una revisione stilistica, redazionale e di miglior coordinamento dell’articolato. Questo rispetto all’approvazione della Città di Torino del 14 ottobre scorso di quanto aveva già deliberato l’Assemblea di Palazzo Lascaris a marzo.

Basket. Il secondo tempo premia Torino: battuta Nardò in trasferta

Mercoledì 13 novembre 2024 – La Reale Mutua si conferma dopo l’impresa del PalaDozza. La squadra di coach Boniciolli, dopo aver battuto la Fortitudo Bologna, trova un altro successo in trasferta, questa volta nel turno infrasettimanale a Lecce contro l’HDL Nardò Basket. Un’altra importante prova di carattere dei torinesi che, a fronte di una prima metà di gara molto faticosa specialmente in attacco, hanno nuovamente reagito al rientro dagli spogliatoi, alzando l’intensità nella metà campo difensiva e trovando la fluidità giusta in attacco. Sugli scudi per Torino, Ife Ajayi e Giovanni Severini con 20 punti a testa. Da segnalare anche Matteo Schina, in doppia cifra con 11 punti e una tripla importante per sigillare la vittoria nel finale, e una buona prova difensiva di Matteo Ghirlanda (4 recuperi). Il risultato finale è 68-74.

QUINTETTI
Nardò: Woodson, Mouaha, Nikolic, Stewart, Iannuzzi
Torino: Schina, Taylor, Severini, Ajayi, Seck

Inizio con le polveri bagnate per Torino, che dopo un primo break incoraggiante si ritrova ad inseguire una Nardò trascinata dal suo leader Woodson. Si gioca a ritmi abbastanza contenuti, i gialloblù fanno fatica a prendere confidenza in attacco, Nardò allunga sul +8 e coach Boniciolli decide di parlarne con i suoi giocatori. Torino non cresce e chiude la prima frazione in svantaggio 20-13.

Avvio di secondo quarto da incubo per Torino che subisce un parziale di 8-0 dalla formazione pugliese: in un amen i torinesi si trovano sul -15 e coach Boniciolli deve chiamare timeout. Torino interrompe un digiuno di quasi 4 minuti con un canestro in contropiede di Gallo, ma i gialloblù continuano a litigare con le percentuali dall’arco, sbagliando anche tiri ben costruiti e facendo quindi molta fatica a ricucire lo strappo. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 35-24, con Torino che paga le pessime percentuali dalla distanza (3/16).

Torino mostra segnali di crescita alla ripresa dei giochi, con Severini che ritrova il canestro dall’arco e Ajayi a mettere pressione alla difesa avversaria. I gialloblù rientrano così in singola cifra di svantaggio anche se il bonus raggiunto troppo presto e i rimbalzi in attacco concessi rallentano il tentativo di rimonta. Pian piano la Reale Mutua rientra progressivamente in gara, toccando il -3 con un Ajayi sempre più coinvolto e incisivo in attacco e un buon contributo da parte di Ghirlanda nella metà campo difensiva. Il terzo periodo si chiude sul 52-49.

Entra benissimo in campo la Reale Mutua in apertura di quarto quarto, trovando subito la spinta dalla difesa – ancora con un ottimo Ghirlanda – per lanciare l’attacco e trovare il vantaggio. Torino ha l’inerzia dalla sua parte e riesce così a piazzare un parziale di 15-0 per allungare fino al +12 (52-64) con Severini che si scalda dall’arco e sale in cattedra. Nardò però non si dà per vinta e si riavvicina in maniera pericolosa con Woodson e Iannuzzi (68-70 a poco meno di un minuto dalla fine), ma Schina respinge il tentativo di rimonta granata con una tripla che tiene al sicuro il vantaggio e la vittoria. Finisce 68-74.

Coach Boniciolli nel postpartita: “Partita vinta con l’intensità difensiva e la pazienza, per certi versi in modo simile alle vittorie conquistate fuori casa a Cento e Bologna. È stata fondamentale per noi la condizione fisica che ci ha permesso di reagire nel secondo tempo. Abbiamo giocato un primo tempo imbarazzante, sbagliando tanti tiri anche ben costruiti, ma i ragazzi sono stati bravi a non perdere fiducia e hanno segnato 50 punti nella ripresa. Oggi Schina e Severini sono stati protagonisti, Ajayi è stato straordinario, ma voglio citare Matteo Ghirlanda che ha girato completamente l’inerzia della partita, cambiando su tutti i ruoli in difesa e lottando a rimbalzo.”

HDL Nardò Basket – Reale Mutua Torino 68-74 (20-13, 15-11, 17-25, 16-25)

HDL Nardò Basket: Aristide Mouaha 16 (1/2, 3/8), Antonio Iannuzzi 15 (6/8, 0/0), Avery Woodson 13 (1/1, 3/11), Michele Ebeling 5 (0/0, 1/6), Lorenzo Donadio 5 (1/1, 1/2), Wayne Stewart jr 4 (2/5, 0/2), Ruben Zugno 4 (0/2, 0/3), Elhadji Thioune 4 (1/2, 0/0), Lazar Nikolic 2 (1/2, 0/1), Jacopo Rapetti 0 (0/0, 0/0), Paolo Montinaro 0 (0/0, 0/0), Nicolo Flores 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 18 / 24 – Rimbalzi: 33 10 + 23 (Antonio Iannuzzi 11) – Assist: 8 (Avery Woodson 5).

Reale Mutua Torino: Ife Ajayi 20 (6/6, 2/4), Giovanni Severini 20 (2/3, 5/9), Matteo Schina 11 (2/4, 2/3), Kevion Taylor 8 (2/4, 1/7), Matteo Ghirlanda 4 (1/2, 0/1), Antonio Gallo 4 (1/4, 0/0), Fadilou Seck 3 (1/1, 0/0), Aristide Landi 2 (0/0, 0/1), Maximilian Ladurner 2 (1/1, 0/0), Matteo Montano 0 (0/3, 0/1). Tiri liberi: 12 / 20 – Rimbalzi: 28 3 + 25 (Ife Ajayi 7) – Assist: 14 (Ife Ajayi 5).

UFFICIO STAMPA REALE MUTUA BASKET TORINO