In programma a Torino
Sul podio dell’Orchestra RAI di Torino il prodigioso Kazuki Yamada
Giovedì 23 novembre a Torino si esibirà il giovane musicista prodigio Daniel Lozakovich, nato a Stoccolma nel 2001, con il suo Stradivari, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, che torna a suonare alle 20:30. Il Concerto sarà replicato venerdì 24 novembre prossimo con una trasmissione in live streaming sul portale di RAI Cultura, registrato da RAI 3 e trasmesso su RAI 5.
Sul podio è impegnato Kazuki Yamada, direttore principale e consulente artistico della City of Birmingham Symphony Orchestra. In apertura di concerto proporrà la Ouverture dal Benvenuto Cellini, opera scritta nel 1838 da Hector Berlioz e ispirata al celebre scultore italiano. Di ritorno dal soggiorno romano per il Prix de Rome, sentimenti contrastanti si intrecciavano nell’animo di Berlioz: da una parte l’infatuazione per le bellezze straordinarie e la vitalità della città, dall’altra le trepidazioni di un artista irrequieto e insoddisfatto, un perenne conflitto di passioni e delusioni che incarnava alla perfezione il ritratto dell’artista romantico. L’autobiografia di Benvenuto Cellini, appena uscita in Francia nella traduzione di Fariasse, suscitò l’interesse del musicista, che si specchiava nella vita esemplare dello scultore italiano. Alla ricerca di un soggetto adatto alle scene del suo primo melodramma, pensò di averlo individuato nell’episodio della fusione del Persio, scultura molto nota del Cellini. La prima rappresentazione all’Opera di Parigi nel 1838 non fu un grande successo dal quale rimase immune l’Ouverture che aprirà il concerto al Teatro Regio. Come scrisse lo stesso Berlioz nelle sue memorie, l’Ouverture ebbe un successo strepitoso, il resto venne sonoramente fischiato con un’energia ammirevole. Il paesaggio sonoro dell’Ouverture del Cellini è ispirato al colore locale romano. L’Orchestrazione brillante è il tratto più evidente della composizione che si rifà al modello tipico delle Ouverture di Berlioz: un Allegro di grande vitalità ritmica, breve e incisivo, seguito da un Adagio cantabile e dalla ripresa molto estesa e elaborata dell’Allegro iniziale. Due temi importanti dell’opera compaiono nell’Ouverture: il tema solenne di Papa Clemente VII “ A tout péchés pleine indulgence” e quello delicato dell’”Arìette d’Arlequin”.
La serata proseguirà con il celebre Concerto n. 3 in si minore per violino e orchestra op. 61 di Camille Saint Saens, interpretato da Daniel Lozakovich, che suonerà il violino Stradivari ex Sancy del 1713. Dedicato al virtuoso spagnolo Pablo de Sarasate, il brano esalta all’estremo la tecnica violinistica e fu composto nel 1880. Sono chiare le influenze musicali gitane e popolari tipiche dell’Andalusia. Si tratta del terzo e ultimo concerto per violino composto da Camille de Saint Saens e completato nel marzo del 1880, avendo presente il talento del celebre violinista Pablo de Sarasate. Venne eseguito per la prima volta il 15 ottobre 1880 con la Filarmonica di Amburgo condotta da Adolf Georg Beer. Il Concerto si articola in tre movimenti ben distinti fra loro: Allegro non troppo, Andantino quasi Allegretto, Molto moderato e maestoso.
Concludono la serata le Variazioni su un tema originale op.36 note come Enigma Variations di Edward Elgar con le quali, secondo le parole di George Bernard Shaw, pronunciate nel 1899, secondo cui l’Inghilterra riprende il suo posto antico, dopo un intervallo di almeno due secoli, come nazione musicalmente produttiva. Prima che arrivasse Sir Edward Elgar non esisteva nulla del genere sul piano sinfonico. Bisognava andare indietro fino a Purcell. Le Variazioni su un tema originale op.36 sono comunque dette “Variazioni Enigma” (Enigma Variations) e costituiscono un’opera musicale per orchestra scritta da Edward Elgar tra il 1898 e il 1899, composta dal tema principale e dalle sue quattordici Variazioni. Elgar scrisse ogni Variazione traendo ispirazione e dedicandola a uno dei suoi familiari o amici: “To my friends pictured within” “Ai miei amici qui rappresentati”. La prima esecuzione avvenne alla Saint James Hall di Londra il 19 giugno 1899.
I biglietti per il concerto vanno da 9 a 30 Euro
In vendita sul sito dell’Osn RAI o presso la biglietteria dell’Auditorium RAI di Torino
Informazioni: 0118104653 – biglietteria.osn@rai.it
Mara Martellotta
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Quando la musica era “solida”
Mercoledì 22 novembre, alle ore 18, in via Dego 6, al Centro Polivalente “Sabir” della Circoscrizione 1 Centro- Crocetta.
Un incontro- conversazione, organizzato da “Tutto quanto fa spettacolo” con lo storico della musica leggera italiana Vito Vita, intitolato “Musica solida” condotto da Igino Macagno con la partecipazione dello “chansonnier” Giangilberto Monti. Si parlerà di musica solida, ovvero la musica incisa su supporto fisico, che sia ceralacca, vinile o cd contrapposta a quella attuale, quella liquida, gassosa di oggi. Un excursus dalla storia dell’industria discografica italiana, agli anni d’oro della canzone francese, al Prévert di Trastevere, il grande Franco Califano, a dieci anni dalla sua scomparsa. / Vito Vita: giornalista e redattore del periodico “Vinile” diretto da Michele Neri e di “Progr”; Igino Macagno: appassionato e storico dello spettacolo, fondatore di “Tutto quanto fa spettacolo”; Giangilberto Monti, “chansonnier”, autore e scrittore ed anche personaggio televisivo di “Zelig”.
Al Cinema Massimo ROMA, SANTA E DANNATA
Il documentario di Roberto D’Agostino e Marco Giusti per la regia di Daniele Ciprì
22 novembre 2023, ore 20:30
Il Museo Nazionale del Cinema il 22 novembre 2023 alle 20:30 ospita al Cinema Massimo la proiezione di ROMA, SANTA E DANNATA, il documentario di Roberto D’Agostino e Marco Giusti con la regia e fotografia di Daniele Ciprì e Paolo Sorrentino come produttore creativo.
La proiezione sarà introdotta da Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema, e da Steve Della Casa, direttore artistico del Torino Film Festival: insieme dialogheranno con Roberto D’Agostino, Marco Giusti e Daniele Ciprì.
Ingresso libero.
“ROMA, SANTA E DANNATA” è un viaggio nella notte romana dove Roberto D’Agostino racconterà all’amico Marco Giusti, ripresi da Daniele Ciprì, perché Roma è una città unica e infernale, capace di tutto, anche di trasformare Berlusconi in un premier, De Michelis in un ballerino, Renzi in uno statista, Valeria Marini in un’attrice. Dago & Giusti intraprendono il viaggio al calar delle tenebre perché è di notte che si percepisce meglio il frastuono del mondo. È di notte che il cambiamento dei costumi sociali s’impone. È la notte che racconta al meglio quello che sta succedendo alla nostra vita, più di qualsiasi saggio sociologico. Gironzolando per le strade di Borgo Pio e navigando in barcone sul Tevere, Dago & Giusti raccontano una città misteriosa, un enigma perfetto da degradare a metafora, in un susseguirsi di citazioni, incontri surreali, in quella città eterna che è nobile e popolana, colta e grossolana, santa e dannata al tempo stesso.
Una produzione THE APARTMENT, società del gruppo FREMANTLE, e KAVAC FILM con RAI CINEMA
Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino
Mercoledì 22 novembre, ore 21.30
Le Storie Sbagliate tornano mercoledì 22 novembre all’Osteria Rabezzana con l’anteprima del nuovo spettacolo Creuza de mä: un omaggio all’imminente quarantesimo anniversario dell’uscita dell’omonimo album di Fabrizio De André (1984).
I brani ed i temi del disco, interamente in dialetto ligure, saranno i protagonisti della prima parte dello spettacolo, che continuerà poi con i più classici e noti successi del cantautore. Come sempre, la band sarà affiancata dalla voce narrante di Mario Brusa, che condurrà il pubblico all’interno del mondo di “Creuza de mä”.
Ora di inizio: 21.30
Ingresso:
15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)
Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta
Info e prenotazioni
Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it
PROSEGUONO I CONCERTI PER LA RASSEGNA CHE UNISCE MUSICA E GRANDE CINEMA INTERNAZIONALE, IN OCCASIONE DEL TFF
Fuori Campo veste i Murazzi del Po di red-carpet. Fra i prossimi appuntamenti Vittorio Cosma e nomi del calibro di Kyle Eastwood. Al Torino Music Forum, Willie Peyote Super Guest
In occasione del Torino Film Festival, più di 15 appuntamenti e oltre 50 musicisti con un palinsesto di eventi lungo più di un mese tra concerti, dj-set e uno spettacolo architetturale di luci
Fabio Giachino e Aki Himanen “Echoes of Synchrome” a Capodoglio © Ph Credit Giorgio Violino
Marta Del Grandi al Magazzino sul Po © Ph Credit Giorgio Violino
Silvia Calderoni Dj set al Porto Urbano © Ph Credit Giorgio Violino
Proseguono gli oltre 15 gli appuntamenti tra concerti, dj set, spettacoli di luci per ospitare più di 50 musicisti con nomi del calibro di Kyle Eastwood e Vittorio Cosma per Fuori Campo che per la sua seconda edizione torna fino all’8 dicembre, con un palinsesto di eventi che coinvolge la città, in occasione del 41° Torino Film Festival. Punto nevralgico della rassegna: i Murazzi del Po che tornano a “risuonare” vestendosi di red-carpet per ospitare i tanti concerti in palinsesto. Il programma è consultabile su: www.murazzitorino.com
Fuori Campo nasce per unire in un unico fil rouge la musica del grande cinema che ha fatto la storia della “settima arte” in un programma che intende coinvolgere la città. Il progetto frutto della Direzione artistica di Francesco Astore nasce dal lavoro corale svolto con artisti, locali ed associazioni del territorio. Il termine Fuori Campo nel linguaggio cinematografico indica ciò che accade fuori del campo visivo del quadro, ma è presente nell’immaginario spazio adiacente. È un luogo immaginifico, ma fondamentale per ricreare la magia del Cinema. Allo stesso modo, la rassegna nasce come strumento per permettere ai luoghi e realtà della Città di entrare in risonanza con il TFF, coinvolgendo musicisti dei più svariati generi in occasione di uno dei più importanti festival cinematografici del Paese.
Un progetto che presta particolare attenzione anche all’emersione di nuovi talenti, che si esibiranno in occasione del terzo Torino Music Forum: lo show case dedicato ai giovani di Fuori Campo. Venerdì 8 dicembre quattro delle migliori realtà emergenti selezionate dal collettivo SOFA SO GOOD si esibiranno quindi al SuperMarket, con un’ospite d’eccezione: Willie Peyote.
Mercoledì 29 Novembre 2023 alle 17.30 è in arrivo l’ospite Vittorio Cosma: produttore, musicista e compositore, due volte direttore dell’Orchestra di Sanremo e da sempre in stretta collaborazione con Elio e le Storie Tese, dialogherà con il pubblico sul rapporto tra musica, cinema e advertising al Blah Blah. Si prosegue nella stessa sera, dalle 21.00 al Capodoglio con i ritmi e suoni Urban made in USA del Fabio Giacalone power4TET. A seguire dj set di Markio.
Venerdì 1 Dicembre 2023 a EDIT Porto Urbano un nuovo appuntamento imperdibile di Fuori Campo a partire dalle 21.00 con l’ospite Kyle Eastwood e il suo progetto “Eastwood by Eastwood”: un omaggio al padre ed una raccolta di colonne sonore di film riarrangiate con il suo quintetto. Di musica e di grande cinema Eastwood parlerà con il Direttore del TFF Steve Della Casa per una masterclass alle 17.30 presso il media center di Via Verdi 9.
Da non perdere giovedì 30 Novembre 2023 alle 22.00 ANIMA_L , progetto dell’attrice e performer Linda Messerklinger. Musica, parole e immagini creano un habitat mutante dove immergersi, un paesaggio sonoro evocativo ed ipnotico che genera contatto fra arte, scienza e attivismo: una ricerca multimediale volta a creare esperienze collettive che possano potenziare il senso di comunione fra specie viventi. Con lei sul palco Roberto Dell’Era (Afterhours), Claudio Lorusso e Nadia Zanellato e diversi ospiti, tra cui Luca Vicini Vicio (Subsonica) produttore dei brani musicali del progetto.
In occasione dell’uscita nei cinema di tutto il mondo del nuovo biopic di Ridley Scott dedicato a Napoleone Bonaparte, sempre al Capodoglio “Supershock “Napoleon” la sonorizzazione dal vivo del capolavoro impressionista di Abel Gance riletto in chiave contemporanea, dalla rock band guidata da Paolo Cipriano (giovedì 23 Novembre, alle 21.00).
Nella stessa location, la proiezione di “Combattere” di Giulia Ronzani e Mattia Corrado che affronta la violenza sulle donne attraverso l’incontro-scontro tra il mondo del VJing e della musica elettronica (venerdì 25 Novembre 2023 ore 22.00). A seguire, per la prima volta a Torino (ore 23) il producer e dj Angelo Ferreri, tra i migliori artisti Jackin House al mondo, porta il suo mix elettrizzante funky-tech-house, in una versione speciale dedicata al TFF dal titolo Suono Libero. Opening set by Teo Lentini e Angelo Parpaglione al sax.
Martedì 28 Novembre 2023 al Blah Blah è protagonista la scena romana con la band La Batteria, gruppo nato dall’incontro di quattro veterani come Emanuele Bultrini alle chitarre, David Nerattini alla batteria e Paolo Pecorelli al basso con Stefano Vicarelli alle tastiere musica in un progetto ispirato alla tradizione delle colonne sonore italiane degli anni 60, 70, 80.
Una grande festa è infine in programma grazie a Torino Sette Live il 2 dicembre (ore 21.30) a Le Roi, la sala danze disegnata da Carlo Mollino. L’appuntamento con cui il magazine de La Stampa esce fuori dalla redazione per diffondersi in città, per l’occasione gemellata con la festa finale del 41° Torino Film Festival, mettendo insieme l’epica western e lo sguardo di Jean-Luc Godard. Iscrizioni a https://eventi-live.gedidigital.it/
Domenica 3 dicembre al Magazzino sul Po Fuori Campo chiude le sue attività ai Murazzi con uno spettacolo pop che attraversa cinquant’anni di musica rock ed i brani iconici che hanno lasciato un’impronta nella storia del cinema, evocando emozioni e ricordi legati a momenti indimenticabili del grande schermo. Helter Shelter, una superband di musicisti rock con una storia di 30 anni sui palchi nazionali e internazionali.
Fuori Campo è organizzato dall’Associazione Aria di Note e dalla Cooperativa Bis Servizi per lo Spettacolo ed è sostenuto dal MiBACT, da Fondazione CRT, dalla Fondazione Museo Nazionale del Cinema, da Film Commission Torino Piemonte e da Edit sponsor tecnico.
“Periferie in movimento”, spettacolo di teatro – canzone realizzato e allestito da Sergio Salvi (tastiera e canto) e Silvana Mossano (monologhi e canto) si terrà domenica 26 novembre alle ore 16 nella chiesa di San Domenico di Casale Monferrato. Al mixer, Paolo Rossi. Le riflessioni conclusive sono affidate a don Desiré Azogou, vicario generale della Diocesi di Casale. Il recital è ispirato alla figura di don Tonino Bello.
E’ stata presentata la 6a edizione di Torino Film Industry.
Primo evento in programma, giovedì 23 novembre, è TFL Italia, sezione del TorinoFilmLab organizzata dal Museo Nazionale del Cinema nata per alimentare le sinergie tra l’industry nazionale e quella mondiale.
La novità 2023 di TFL Italia è Boost IT Lab, workshop incentrato sulla coproduzione che unisce produttori e registi italiani emergenti che desiderano esplorare e consolidare il potenziale internazionale dei loro progetti e professionisti internazionali con progetti di lungometraggio in cerca di partner minoritari italiani.
Dopo 3 giorni di workshop con expert internazionali, giovedì 23 gli 8 progetti partecipanti – 4 italiani e 4 internazionali – si presenteranno davanti al pubblico industry durante le PITCHING SESSION delle 14.00 e poi, dalle 15.45 alle 17.30, potranno incontrare potenziali partner durante gli incontri ONE TO ONE.
In selezione anche The Fires, nuovo progetto del torinese Fabio Bobbio – il cui lungometraggio d’esordio I Cormorani(2016) è stato presentato a Visions du Rèel e nominato per i Nastri d’Argento – che è attualmente al lavoro con Chiara Andrich produttrice dalla Ginko Film (Venezia), specializzata in documentari.
Inoltre, il TorinoFilmLab propone due PANEL aperti ai professionisti accreditati TFI: Coproduzione internazionale e società indipendenti europee: opportunità reale per la crescita o male necessario?, su potenzialità e limiti della co-produzione tra società indipendenti; e Le storie di domani: come la cooperazione internazionale può diventare la fucina di nuovi racconti e di nuove storie, su come la cooperazione internazionale possa dare vita a film capaci di parlare a un vasto pubblico.
interpretato dall’orchestra dei Teatro Regio di Torino diretta da Nathalie Stutzmann di fama internazionale
La Stagione dei concerti 2023/2024 del Teatro Regio di Torino vedrà sul podio, sabato 25 novembre prossimo alle ore 20,Nathalie Stutzmann, reduce da un eccezionale debutto estivo a Bayreuth, salutato con una standing ovation.
Carisma, energia e straordinarie doti interpretative hanno permesso alla Stutzmann di affermarsi a livello mondiale. Nelle sue mani un programma, il 25 novembre prossimo, raffinato e passionale, composto di tre creazioni molto diverse per stile e carattere. La prima è ‘Le tombeau de Couperin’ di Maurice Ravel, il secondo l’’Ouverture del Tannhwuser’ di Richard Wagner, il terzo la Sinfonia n. 6 ‘Patetica’, tra le più celebri pagine di Petr Ilic Cajkovskij.
Nell’estate del 1914 Maurice Ravel era al lavoro su una suite francese dedicata al barocco francese identificato nella persona di Francois Couperin, clavicembalista alla corte di Luigi XIV e fu sorpreso dallo scoppio della prima guerra mondiale che segnò la sua vita e la sua produzione musicale. Il compositore si arruolò e al ritorno dal conflitto mondiale decise di dedicare ogni movimento della suite a un caduto, da cui deriva il nome di Tombeau, omaggio funebre. Il nome di Couperin rimase come simbolo di un’epoca. Non soddisfatto Ravel volle strumentale la suite, riducendolo da sei brani originari a quattro. Questa versione fu presentata per la prima volta a Parigi il 28 febbraio 1920, durante la stagione dei concerti Pasdeloup. “Questa metamorfosi dei pezzi pianistici in sinfonici – rivelò un amico – rappresentava per Ravel un gioco, un gioco giocato alla perfezione, cosicché la trascrizione superava di fascino l’originale. Questa abilità ha raggiunto il suo apice nel Tombeau di Couperin, dove viene sortito un effetto virtualmente mozartiano. Una severa necessità governa ogni movimento; con estrema semplicità e economia, Ravel ottiene brillantezza e varietà di colori nel corso di tutto il lavoro, con una precisione che eguaglia e sorpassa i successi del suo virtuosismo orchestrale.
L’atmosfera della vicenda è riflessa, con un’anticipazione dei temi, dall’Ouverture del Tannhauser di Richard Wagner, che contrappone i due temi simbolo su cui si fonda l’opera intera: il corale dei pellegrini romei, reduci dal viaggio a San Pietro, e il tema di Venere che, nella sua misteriosa grotta, inebria di piacere i suoi amanti. Non potrebbe esserci contrapposizione più forte con, da un lato, la sonorità degli ottoni, con accordi compatti e netti del canto sacro, che nell’opera è destinato a affiorare a più riprese in momenti cruciali, e dall’altro il disegno aereo, sfuggente e sfumato degli archi quasi nebulizzati, che evocano le seduzioni dei sensi. Sarà una magica gioia lasciarsi trasportare dalla bacchetta di Nathalie Stutzmann attraverso quest’atmosfera eroica e leggendaria.
Il concerto si concluderà con una delle più note Sinfonie di Cajkovskij, la “Patetica”, che scrisse come una sorta di personalissimo Requiem, intuendo che la sua fine era vicina. Era il febbraio 1893 e l’abbozzo per la sesta Sinfonia prese a crescere senza tregua. Le pagine si accumulavano ad un ritmo impressionante, poi restarono sospese per quattro settimane a causa di un viaggio intermedio e al ritorno la composizione riprese corpo, più alacremente di prima. La prima esecuzione fu diretta a San Pietroburgo dall’autore stesso nel 1893 e proprio Cajkovskji si sarebbe spento una settimana più tardi. L’appellativo di “Patetica” con cui licenziò alle stampe la Sinfonia ne riflette il carattere tutto interiore.
La direttrice d’orchestra Nathalie Stutzmann tornerà al teatro Regio dal 17 al 26 maggio prossimi per dirigere Orchestra e Coro del Teatro Regio e un cast di proporzioni internazionali nell”Olandese volante” di Richard Wagner, nell’allestimento firmato da Willy Decker, il cui fascino onirico suscitò applausi all’apertura di stagione del Teatro Regio nel 2012/2013.
MARA MARTELLOTTA