SPETTACOLI- Pagina 99

INTERPLAY, festival internazionale di Danza Contemporanea

23 MAGGIO > 10 giugno 2023 TORINO

Direzione artistica Natalìa Casorati
a cura dell’Associazione Culturale Mosaico Danza

È stata presentata  alla stampa la ventitreesima edizione di INTERPLAY, festival internazionale di Danza Contemporanea, a Torino dal 23 maggio al 10 giugno.

 

23 compagnie da 9 paesi diversi, 4 teatri e 4 spazi multidisciplinari della Città conquistati dalla danza, 7 prime nazionali, 14 compagnie italiane e 9 dall’Europa e dal mondo per un viaggio sempre attuale fra punti di vista, geografie e coreografie che interpretano un’attualità mutevole, qualche volta straniante e sempre sorprendente.  Un mondo di giovani artisti che parlano lingue diverse e che, nel gesto e nella danza, trasformano la babele delle lingue in codice universale insieme agli spettacoli di molti fra i nomi più interessanti del panorama nazionale e internazionale.

Moritz Ostruschnjak (DE) in Tanzanweisungen (It won’t be like this forever)
alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani il 23 maggio.
Foto di Wilfried Hösel
Il festival può essere uno strumento di indagine sociale? Può rappresentare la complessità del presente, le sue contraddizioni, la forza del potere e quindi la sua fragilità? Ci può parlare di disorientamento?  INTERPLAY, come sempre nella sua storia, si assume anche in questa edizione la responsabilità di creare incroci e scambi, al fine di favorire la crescita di un vivaio di artisti sostenendone la ricerca artistica, e offrendo loro opportunità di visibilità, tramite le progettualità in network e la crescita esperienziale, proprio in questi anni in cui sono sempre maggiori le contraddizioni economico-sociali.

Compagnia Abbondanza Bertoni, Michele e Antonella
in “Le fumatrici di pecore” il 1° giugno alle Officine Caos
INTERPLAY è una finestra sulle poetiche artistiche del presente, alle volte esasperate, scomode, altre volte oniriche o ironiche: la ventitreesima edizione di INTERPLAY, ideato e diretto a Torino da Natalia Casorati, sarà a Torino dal 23 maggio al 10 giugno!

Compagnia Enzo Cosimi in “Coefore Rock&Roll” alla Lavanderia a Vapore il 10 giugno.
Foto di Miriam Alé
Accanto ad un’importante programmazione in teatro, il festival continua ad avere una significativa sezione diffusa, di programmazione outdoor o site specific, al fine di intercettare nuovo pubblico e incrementare l’offerta culturale rivolta ai cittadini, anche nei luoghi “scomodi” della città, programmando parte del festival in spazi multidisciplinari delle zone periferiche.

Ertza (ES) in “Otempodiz” in Corso Palermo angolo Via Sesia (Barriera di Milano) il 26 maggio
INFO
Mosaico Danza
info@mosaicodanza.it | (39) 011.661.24.01 | mosaicodanza.it

La “Città” di MiTo Settembre Musica

La prossima edizione di Mito Settembre Musica che si svolgerà a Torino e Milano dal 7 al 22 settembre, avrà come tema la “Città”. I concerti saranno 69 tra le 2 città. Il direttore artistico Nicola Campogrande annuncia che questa sua ottava stagione sarà l’ultima. L’inaugurazione l’8 settembre all’Auditorium Agnelli del Lingotto, vedrà protagonista l’Orchestra e coro del Teatro Regio diretta da Wayne Marshall con il musical “Wonderful Town” di Leonard Bernstein. Chiusura del festival il 22 settembre con un concerto dedicato a Dvorak, con la Filarmonica della Scala diretta da Andrès Orozco-Estrada e con Mario Brunello, per l’esecuzione del “concerto per violoncello e orchestra” e la “settima sinfonia”. Piazza San Carlo farà da cornice al concerto che l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Juraj Valcuha eseguirà con omaggio a New York con Stefano Bollani al pianoforte con l’overture da “Candide” di Bernstein , “Rapsody in Blue” di Gershwin, la “Sinfonia dal Nuovo Mondo” di Dvorak e la prima italiana”Red da Color field” di Anna Clyne. Tra i vari concerti da segnalare le sorelle Katia e Marielle Labèque , I King’s Singers e i pianisti Ivo Pogorelich e Alexandre Tharaud.

Pier Luigi Fuggetta

Settembre Musica, un’edizione da MiTo

È “Città” il tema dell’edizione 2023 del Festival MITO SettembreMusica, in programma dal 7 al 22 settembre a Milano e a Torino: un viaggio musicale che si apre al mondo grazie alla grande musica e a interpreti d’eccellenza, coinvolgendo il pubblico in una fruizione sempre più condivisa e con uno spirito di aggregazione ancora più ampio.

«MITO SettembreMusica, Festival che da diciassette anni unisce Milano e Torino – dicono i Sindaci delle due città Giuseppe Sala e Stefano Lo Russo – quest’anno si muove raggiungendo idealmente molte altre città del mondo con un programma creato con fantasia e spirito di sfida, capace di costruire percorsi, visioni, curve pericolose o gentili che portano a paesaggi la cui bellezza è da godere dal vivo, partecipi, coinvolti, emozionati, nel segno dell’eccellenza, della qualità e dell’immaginazione».

Si rafforza dunque la caratteristica di MITO di portare la grande musica ovunque per tutti e per tutte. Quest’anno infatti il Festival torna in piazza e dedica grande attenzione alle famiglie, privilegiando la programmazione dei fine settimana, per consentire una maggiore condivisione, sempre nel segno della qualità.

Come da tradizione, tutti i concerti sono costruiti ad hoc attorno al tema generale, grazie anche alla collaborazione con gli artisti ospiti del Festival, e vedono un’introduzione all’ascolto, che in questa edizione sarà affidata a Gaia Varon, Stefano Catucci, Corrado Greco e Alberto Brunero. Non mancano brani offerti in prima esecuzione italiana e trascrizioni inedite. Si andrà così alla scoperta di quelle “città” che hanno ispirato i compositori nelle loro creazioni in diversi momenti della storia della musica. Ma non solo: si esploreranno anche i luoghi vicini ai musicisti che interpretano quelle pagine.

Nel nuovo cartellone le due città protagoniste di MITO si omaggiano vicendevolmente. Il Festival si apre infatti giovedì 7 settembre al Teatro alla Scala di Milano, con l’Orchestra del Teatro Regio
di Torino diretta dal travolgente Wayne Marshall (l’inaugurazione, come da tradizione, è doppia: si replica venerdì 8 all’Auditorium Giovanni Agnelli – Lingotto di Torino). Eloquente il programma
della serata con il musical di Bernstein Wonderful Town, presentato in forma di concerto, che narra di due sorelle originarie dell’Ohio giunte a New York per cercare fortuna. Si chiude invece venerdì 22 settembre all’Auditorium Giovanni Agnelli – Lingotto di Torino, con la Filarmonica della Scala guidata da Andrés Orozco-Estrada e con il grande virtuoso del violoncello Mario Brunello. Qui ci si sposta nell’Europa dell’Est con “Praga”, titolo dell’appuntamento che accosta due pagine del compositore ceco Dvořák: il Concerto per violoncello e orchestra e la Settima Sinfonia.

Piazza San Carlo a Torino torna ad accogliere il grande pubblico di MITO il 9 settembre con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Juraj Valčuha e con l’estroso pianista Stefano
Bollani. New York è il filo conduttore della serata che vedrà la prima esecuzione italiana di Red da Color Field di Anna Clyne, che si è ispirata alle opere del grande pittore newyorkese Mark Rothko, accanto all’Ouverture da Candide di Bernstein, alla Rhapsody in Blue di Gershwin e alla Sinfonia Dal Nuovo Mondo di Dvořák. Il giorno prima lo stesso concerto si potrà ascoltare nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano.

L’attenzione dedicata alle famiglie è sottolineata anche nei programmi, offerti nei fine settimana, con la commissione a Martino Gozzi dei testi di un dittico – formato da “Dorothy nella città dei ragazzi” e “Dorothy nella città dei bambini” – che farà viaggiare bambini, ragazzi e adulti guidati da due attrici d’eccezione: Licia Maglietta e Laura Curino, nuovamente ospiti del Festival. Giovani anche i musicisti coinvolti: l’Orchestra dei Conservatori di Torino e Milano nel primo spettacolo e i Piccoli Cantori di Torino nel secondo.

Mercoledì 10 maggio 2023
Rai, Museo della Radio e Televisione Torino
Conferenza stampa di MITO SettembreMusica

La diciassettesima edizione di MITO SettembreMusica è l’ultima impaginata da Nicola Campogrande, che dopo otto anni di direzione artistica lascia il Festival. Sotto la sua direzione, dal 2016, sono nate le edizioni intitolate Padri e figli, Natura, Danza, Geografie, Spiriti, Futuri, Luci, e infine Città. I Sindaci di Milano e di Torino lo ringraziano e lo salutano: «A Campogrande, senza retorica, con riconoscenza e affetto, va la nostra gratitudine, insieme a quella – ne siamo certi – delle migliaia di ascoltatori che hanno seguito i concerti».

I prezzi si confermano molto contenuti, con il costo dei biglietti che va dai 5 ai 30 euro (e a Torino, nell’ambito di Torino futura, per chi è nato dal 2009 i biglietti costano 1 euro).

La Rai sarà nuovamente Media Partner: Rai Radio3 trasmetterà i concerti in diretta o in differita, mentre con Rai Cultura e Rai5 sarà realizzato un documentario sul festival.
radiofonica.

Info: https://www.mitosettembremusica.it/it

Torino Fringe Festival mette in scena l’originalità

Chiude con successo il Premio Buscaglione

PREMIO BUSCAGLIONE

si chiude con successo la settima edizione della rassegna 

dedicata ai giovani talenti musicali italiani

sold-out i tre giorni di live per le semifinali e la gran finale

che hanno avuto luogo a Torino dal 4 al 6 maggio

si aggiudicano il Primo Premio Buscaglione 2023 e il Premio Booster:

Hey! Himalaya

Premio della Critica, Premio Sold-Out e Premio Riflettori: 

Miglio

è stata l’edizione della rivincita della musica live dopo i tre anni di stop del Covid. Siamo partiti con il record di iscrizioni e abbiamo concluso con tre giorni intensi di musica dal vivo. Più che una competizione, è stata vissuta dalle band e dalla nostra giuria come un grande happening che ha al centro la musica emergente dal vivo”

Francesca Lonardelli, direttore artistico Premio Buscaglione 

Dopo i due giorni di semifinali e la gran finale che hanno visto i dieci semifinalisti sfidarsi nei concerti che hanno avuto luogo a Torino dal 4 al 6 maggio, sono i lombardi Hey!Himalaya a vincere l’ambito Primo Premio Buscaglione 2023 ed il Premio Booster. Progetto composto da quattro ragazzi, sperimentano sonorità che ibridano il cantautorato con l’elettronica. 

Il singer-songwriter post moderno di Miglio si aggiudica invece il Premio della Critica, il Premio Sold-Out e il Premio Riflettori.

Menzione Murazzi a Frenesi e la Menzione Istituto Musicale di Rivoli Giorgio Balmas a Mivergogno.

Novità assoluta dell’edizione che si è appena conclusa, la Targa Gran Torino, consegnata sabato 6 maggio a Dente come riconoscimento di un’importante carriera che ha influenzato molti artisti del panorama indie italiano.

I PREMI

Primo Premio: 3.000 Euro + tour in 10 festival partner 

Premio della Critica: 1.500 Euro + tour in 5 festival partner 

Premio Booster: audizione a porte chiusa con Locusta Booking e Woodworm Label

Premio Sold Out: apertura di una data di una band del roster Panico Concerti o Dischi Sotterranei 

Premio Riflettori: uno slot intervista rilanciato sulle testate dei media partner del Premio Buscaglione: Hipster Democratici; Lerane.net, lindiependente.it, outsidersweb.it, Radio Ohm, Radio RBE

Con ben tredici anni di riconosciuta attività e giunto alla sua settima edizione, il Premio Buscaglione è una fucina di talenti che, attraverso le passate edizioni, ha contribuito a scoprire e a dare visibilità a giovani musicisti italiani, contribuendo fortemente alla loro crescita in un complesso sistema che vede gli artisti emergenti inseriti in un network di professionisti musicali nazionali. Negli anni, il Premio Buscaglione ha premiato gli allora esordienti Lo Stato Sociale e lanciato gli Eugenio In Via Di Gioia.

Ad ogni edizione, il Premio Buscaglione scandaglia ogni centimetro d’Italia, intercettando artisti sconosciuti al grande pubblico ma dal potenziale enorme. Con una direzione artistica ed uno staff tutto al femminile, il Premio si è consolidato tra le realtà più importanti tra gli operatori del settore musicale, avviando giovani talenti al professionismo musicale e supportandoli con tour e comunicazione. 15 festival distribuiti in tutta Italia sono infatti quelli che ospiteranno le due band che si aggiudicheranno il Primo Premio ed il Premio della Critica. 

Organizzato dall’Associazione F.E.A., con l’obiettivo di trovare la Next Big Thing italiana, il Premio si svolge con cadenza biennale a Torino ed è intitolato a Fred Buscaglione per coltivare la memoria del musicista. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la musica dal vivo emergente e vuole essere prima di tutto un talent scout invece di un talent show, una proposta alternativa in contrasto con i format televisivi dei talent dove il successo è immediato ma non duraturo. 

Il Premio Buscaglione è inoltre un luogo di condivisione attraverso le band, gli spazi che ospitano la loro musica durante l’anno, il pubblico che non è solo spettatore ma partecipa attivamente alla selezione degli artisti.

www.sottoilcielodifred.it

Festival partner: Apolide, Arcella Bella, Artico Festival, Fans Out Festival, Filagosto, Live Rock Festival, Memorabilia, Mind Festival, Mira On Air, Omega X Resistenza, Rock & Rodes, Rockunmonte, SEI – Sud Est Indipendente, Tanaro Libera Tutti, Tenetevi il Resto

Media Partner: Hipster Democratici, Outsiders Webzine, Le Rane, Radio Ohm, Radio RBE, L’indiependente

Vincitori passate edizioni 

 

2020

Nervi: Primo Premio, Premio Tempesta Dischi e Premio Sold Out
Noè: Premio della Critica

2018

Yosh Whale: Primo Premio e Premio Tempesta Dischi
La notte: Premio della Critica
Il Branco: Premio Sold Out

2016

Blindur: Primo Premio e Premio Tempesta
Albedo: Premio della Critica
La Municipàl: Premio MEI
Matteo Fiorino: Premio King Kong Radio 1

2014

Etruschi from Lakota: Primo Premio
Eugenio in via di Gioia: Premio della Critica
Pagliaccio: Premio Tempesta Dischi

2012

Lo Stato Sociale: Primo Premio
Andrea Cola: Premio Tempesta Dischi

2010

Giovanni Block: Primo Premio
Jang Senato: Premio della Critica

MK-ULTRA “Oggi finisce tutto. Oggi rinasce” in scena alla Falegnameria

Da vedere! L’associazione culturale D.N.A. “Dominanti Nature Artistiche” presenta lo spettacolo teatrale MK-ULTRA “Oggi finisce tutto. Oggi rinasce”…in scena il 13 e 14 maggio alle h.20.45 presso il locale “La Falegnameria” in via San Donato 45 a Torino.Gli attori protagonisti sono CARLOTTA MICOL DE PALMA e
JACOPO SICCARDI,
regia: Alice Viglioglia – Carlotta Micol De Palma
Testo: Carlotta Micol De Palma
Scenografie: Giorgio Cecconi….la trama è molto bella,coinvolgente.In un futuro non meglio precisato, due amici di nome Gynaika e Zoo sono gli unici “sopravvissuti” alle tirannie del dittatore Ischys,capo supremo di questo NUOVO MONDO. I due protagonisti si troveranno ad affrontare le difficoltà di una convivenza complicata ed obbligata,costretti a sopravvivere,di nascosto da sguardi indiscreti, in un luogo nascosto ed a scontrarsi con i numerosi pericoli che li circondano.Il titolo nasce da eventi reali accaduti nel 1953 quando la CIA sperimentò sostanze chimiche per controllare la mente.

Enzo Grassano

La figlia del reggimento di Gaetano Donizetti al teatro Regio

Con la partecipazione straordinaria di Arturo Brachetti e sul podio Evelino Pidò

 

Per la stagione d’opera 2023 il teatro Regio di Torino propone “La figlia del reggimento”, opera comunque di Gaetano Donizetti, con la partecipazione straordinaria di Arturo Brachetti, e sul podio, per l’occasione, Evelino Pido’. La regia immaginifica è del duo Barbe &- Doucet.

Inizia la mattina 29 aprile, alle ore 11, la vendita per l’Anteprima Giovani de “La figlia del reggimento” di Gaetano Donizetti, in scena venerdì 12 maggio e riservata al pubblico under 30.

Da sabato 13 maggio al 23 maggio tornerà al Teatro Regio, dopo 29 anni di assenza, “La figlia del reggimento “, la più fortunata opera francese scritta da Gaetano Donizetti, in un nuovo allestimento coprodotto dal teatro La Fenice di Venezia.

La regia immaginifica mescola con un tono umoristico elementi reali e elementi surreali, come risulta tipico delle produzioni del duo Barbe & Doucet.

L’opera, piuttosto impegnativa, è diretta da Evelino Pidò, ambasciatore dell’opera romantica e del bel canto nel mondo, che torna al teatro Regio alla guida di un cast superbo di specialisti del repertorio, il soprano Giuliana Gianfaldoni nella parte di Marie, il grande tenore John Osborn in quella di Tonio; il mezzosoprano Manuela Custer quale interprete della marchesa di Berkenfield e il baritono Roberto De Candia, che vestirà i panni di Sulpice.

Straordinaria la partecipazione di Arturo Brachetti nel ruolo della Duchessa di Krackentorp, un personaggio che pare un cameo, capace di esaltare le doti dell’artista, icona del trasformismo internazionale.

Mercoledì 10 maggio al Piccolo Regio Puccini, con ingresso libero, si terrà la Conferenza Concerto condotta dalla giornalista Susanna Franchi , con la partecipazione di Evelino Pidò, direttore d’orchestra, del baritono Roberto De Candia e del soprano Amélie Hois, del tenore Francesco Lucii e del basso Guillaume Andrieux, che interpreteranno arie dell’opera di Donizetti, accompagnati al pianoforte da Carlo Caputo.

Il 12 maggio, a partire dalle 19, si potrà condividere un aperitivo e, nel Foyer del Toro, assistere a una breve presentazione spettacolo con la partecipazione straordinaria di Arturo Brachetti, prima dell’inizio, alle ore 20, dell’anteprima Giovani.

Al termine 300 under 30 potranno accedere al Foyer del Toro per assistere a “Contrasti”, una sezione che ospita sia Cecilia sia Corgiat. La prima è un’artista e cantautrice torinese diplomata al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

Corgiat, alias di Giovanni Corgiat Mecio, è produttore italiano di musica elettronica, specializzato in Composizione musicale Elettroacustica presso il Conservatorio di Torino.

Per Anteprima giovani l’ingresso è riservato a under 30 e a minori di anni 14 accompagnati da un maggiorenne under 30.

“La fille di régiment” rappresenta un’opera comique in due atti di Gaetano Donizetti, una delle tante opere composte dal maestro quando era a Parigi.

Le donne forti sono una costante nella produzione di Donizetti e Marie, la protagonista della Figlia del reggimento, risulta la più solare e insieme la meno femminile. Ha imparato dell’esercito napoleonico ad amare la patria e a imprecare come un soldato. Per la ragazza tutto cambia quando scopre di essere la figlia di una marchesa, anche se la vita aristocratica la delude un poco. Ritroverà il sorriso grazie all’aiuto dell’adorato Tonio, con l’aiuto dei papà militari.

Composta a Parigi nel 1840, si tratta della prima e fortunata opera francese di Donizetti di cui, messo da parte ogni snobismo, i transalpini si innamorarono, tanto che adottarono il “Salut a la France” come inno non ufficiale, in alternativa alla Marsigliese.

L’opera risulta una successione di marce brillanti, numeri vocali di virtuosismo sbalorditivo e episodi spiritosi. Molto nota l’aria di Tonio “Ah! mes amis” con i suoi nove do di petto. A farceli ascoltare sarà la voce di John Osborne, affiancato dalla Marie di Giuliana Gianfaldoni e da un cast di specialisti del repertorio.

La regia dell’opera è firmata dal duo Barbe & Doucet.

L’edizione è in lingua originale francese.

Ne “La figlia del reggimento”, uno dei capolavori dell’opera comique, la musica si alterna a scene recitate. Melodramma comico in due atti, musicato nell’estate e autunno del 1839, su libretto di Jules Henry Vernoy de Saint Georges e Jean Francois Bayard, reca la versione italiana di Callisto Bassi. Fu rappresentata per la prima volta a Parigi, al Thétre de l’Opera Comique l’11 febbraio 1840.

Mara Martellotta

Rock Jazz e dintorni a Torino. Raf e Angelo Branduardi

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al Cafè des Arts suonano i Lametia. Al teatro Colosseo arriva Raf.

Martedì. Al Blah Blah si esibiscono i Bikini Mood. Allo Spazio 211 è di scena Peter White. Al teatro Colosseo 2 concerti consecutivi con orchestra per i Modà. Al Jazz Club suona il trio Underbar.

Mercoledì. Al Jazz Club si esibisce Zelda & The Blues Society. All’Osteria Rabezzana suona Emanuele Cisi con i Four & More.

Giovedì. Al Mad Dog si esibisce il quartetto Twombao. Allo Spazio 211 è di scena Mick Harvey con J.P Shilo, la cantante Amanda Acevoe e il quartetto d’archi Sometimes With Others. Al Dash suona la Ukuele Turin Orchestra. All’Hiroshima Mon Amour sono di scena i Sick Tamburo. Al Jazz Club suona il quartetto MiTo Hammond.

Venerdì. Al teatro Colosseo Angelo Branduardi con Fabio Valdemarin, presenta “Confessioni di un malandrino”. Al Magazzino sul Po si esibisce Farina Tree e Follia Nuda. Al Concordia di Venaria è di scena Cosmo. Al Folk Club si esibisce Jon Gomm. All Hiroshima Mon Amour è di scena Lucio Corsi. Al Blah Blah suonano i Vicious Rumors. Allo Spazio 211 si esibiscono i Leatherette con i Hangarvain. A El Paso suonano i Regrowth, Middle Finger e Toxic Youth.

Sabato. Da Gilgamesh si esibiscono i Melty. Allo Spazio 211 suonano i The Soft Moon. Al Jazz Club  sono di scena i Son Machito. Al Blah Blah suonano gli Alma Thaur. Allo Spazio Kairòs si esibisce Lastanzadigreta. Al Cap 10100 sono di scena i rapper Rico Mendossa, Dani Faiv e Jack The Smoker.

Domenica. Al Jazz Club suonano i Soul Food Family. I Casino Royale suonano alle OGR.

Pier Luigi Fuggetta

“Dance me to the end of love” è il titolo del cartellone 2023 di Torinodanza

In programma dal 14 settembre al 25 ottobre prossimi, vi si sposano perfettamente contemporaneo e classicità

 

Torinodanza 2023 sarà in programma dal 14 settembre al 25 ottobre prossimi e vuole fotografare le idee, i tumulti che caratterizzano questi tempi inquieti e i modi in cui si formano i nuovi immaginari culturali,  il bisogno di armonia e di condivisione, utilizzando il corpo come strumento per poter rispondere a nuovi interrogativi e opportunità che la società ci presenta quotidianamente.

Giusto alla sua 36esima edizione il programma di quest’anno  si intitola “Dance me to the end of love”. Un programma internazionale  che raccoglie 33 rappresentazioni, 3 luoghi teatrali, 4 prime nazionali, sette coproduzioni e 15 compagnie provenienti da otto diversi Paesi, tra cui Australia, Belgio, Germania, Israele, Italia,  Regno Unito, Spagna, Svizzera.

Il Festival   Torinodanza si conferma una vetrina molto importante realizzata dal Teatro Stabile di Torino e diretta da Anna Cremonini, che ha voluto sottolineare, fin dal manifesto, la relazione presente tra le produzioni più d’avanguardia e la tradizione classica.

“ La danza contemporanea  – ha sottolineato la direttrice Anna Cremonini – si avvale di danzatori che hanno una formazione tecnica classica molto accentuata,  che non impedisce di coniugarsi con un  linguaggio contemporaneo. Un problema abbastanza irrisolto riguarda il  concetto di classico, che è  patrimonio del repertorio lirico-sinfonico, mentre la danza contemporanea è  altrove, nei festival, nelle programmazioni dei teatri. In realtà  i due elementi sono strettamente legati, si guardano l’un l’altra

Infatti la coreografia contemporanea non si basa soltanto sui fondamenti della danza classica, ma spazia attraverso qualunque tipo di forma di ricerca e movimento.

Questo rapporto è  alla base di tutta la cultura contemporanea e verrà  esplorato attraverso il lavoro di artisti come Peeping Tom, Oona Doherty, la Sidney Dance Company o il Ballet du GrandThèatre di Ginevra, Akram Khan

Un’attenzione particolare è  rivolta alla scena italiana,  con una serie di spettacoli che intrecciano rapporti e esperienze, provando a superare barriere e distinzioni. Protagonisti italiani, ma di carattere internazionale della rassegna, saranno Silvia Gribaudi, Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi, Teodora Castellucci e Francesca Pennini.

A questi artisti si affiancheranno anche quelli selezionati nell’ambito del progetto  Art-Waves, con il sostegno  della Compagnia di San Paolo di Torino. Protagonisti, questa volta, saranno la Compagniia Egri Bianco Danza, il Balletto Teatro di Torino, la cordata For creata da Francesco Sgro’ e Album Arte con Daniele Ninnarello

Per questo motivo il titolo “Dance me to The end of Love” è  assolutamente emblematico.

MARA MARTELLOTTA

Il grande sax di Emanuele Cisi a Torino

Mercoledì prossimo arriva in Osteria Emanuele Cisi uno dei più bravi sassofonisti a livello Europeo. con:
Four & More: un programma di brani originali e di standard della grande tradizione jazz

Attivo dalla metà degli anni ’80, Emanuele Cisi è uno dei sassofonisti tenori più apprezzati sulla scena internazionale. Dall’Europa agli Stati Uniti, dalla Russia al Sud America e al Sud Africa, il suo suono ha conquistato legioni di jazz fans. Ha inciso una dozzina di album a suo nome, di cui gli ultimi due per la Warner Music, e un centinaio come sideman. Emanuele Cisi si esibirà per la prima volta in Osteria accompagnato da un trio di eccellenti talenti che in periodi diversi del recente passato sono anche stati suoi studenti nella classe di Musica di Insieme Jazz al Conservatorio Verdi.
Con Emanuele Cisi, sax tenore
Gianluca Palazzo, chitarra
Veronica Perego, contrabbasso
Francesco Brancato, batteria