SPETTACOLI- Pagina 98

TOdays Festival giunge alla nona edizione: a Torino dal 25 al 27 agosto

La nona edizione di TOdays diretta da Gianluca Gozzi è in programma dal 25 al 27 agosto. Il Festival, che ospita 121 artisti nazionali e internazionali, 12 band, provenienti da 29 diversi Paesi nel mondo, porta in città, dal primo pomeriggio a notte inoltrata, oltre 30 ore di musica, arte, incontri, produzioni esclusive, anteprime, performance, eventi formativi e d’incontro con il meglio della scena musicale contemporanea.

Capisaldi del festival, anche quest’anno sono la ricerca imparziale degli opposti e la creazione di nuovi equilibri; l’anticipazione di idee e trend e la commistione di generi diversi; l’incrocio di attitudini, emozioni, suoni che intrecciano presente, passato e futuro della musica; la compresenza sul palco di grandissimi nomi affermati della scena internazionale e nuove eccellenze emergenti; la tensione a rendere centrali musiche e luoghi di confine.

TOdays, inoltre, è la prima rassegna musicale italiana a offrire pari rappresentatività ad artiste donne e ad artisti uomini allestendo un cartellone equilibrato che supera ogni disparità di genere.

Attraverso la musica, linguaggio universale più immediato e vicino alle nuove generazioni, il Festival è capace di coinvolgere giovani e giovanissimi che ogni anno, a fine agosto, raggiungono Torino da tutta Europa.

TOdays, in virtù delle scelte artistiche e musicali, rappresenta quindi un’occasione unica nel panorama nazionale per presentare a questo pubblico il meglio delle creazioni contemporanee e dei nuovi suoni, permettendo di ampliare il bagaglio conoscitivo, sviluppare la creatività e allo stesso tempo abbattere barriere, pregiudizi e differenze sociali e culturali. E si inserisce perfettamente in TORINO FUTURA, il percorso intrapreso dalla Città e coordinato dagli assessorati alla Cultura e alle Politiche Educative e Giovanili, che intende coinvolgere attivamente i ragazzi nella formazione e nella vita culturale della città creando esperienze di coinvolgimento, formazione e crescita, oltre a moltiplicare le occasioni di dialogo e di protagonismo dei futuri cittadini.

Il manifesto dell’edizione 2023 racconta un cartellone equilibrato che supera ogni disparità di genere. Per fare questo sono stati accostati due intensi colori dalla forte identità cromatica: il rosso fluo, che richiama le emozioni e gli stimoli più vivaci in continuo divenire e l’argento a cui si associano l’avanguardia, l’innovazione e la modernità. Le fitte geometrie di curve si sovrappongono e intersecano in una immaginaria tela estesa che simboleggia la virtù della costruzione quotidiana di uno spazio fluido e in movimento per suggerire il mutare nel tempo senza costrizioni di genere e condizioni prestabilite, costantemente interconnessi con se stessi e con tutto l’universo.

“TOdays conferma la nostra città quale tappa privilegiata per il meglio della scena musicale contemporanea – dichiara il Sindaco, Stefano Lo Russo -. Il festival porta Torino, e in particolare l’area nord dove organizzano gran parte degli eventi, alla ribalta di giovani, creativi e opinion maker internazionali. Il programma, anno dopo anno, si dimostra capace di sostenere e valorizzare lo straordinario patrimonio di energie e competenze presenti nel nostro territorio. La Città sosterrà questo importante progetto per farlo crescere e continuare ad attrarre le migliori esperienze musicali internazionali”.

Main stage principale è il consueto grande prato verde di sPAZIO211,  palcoscenico a cielo aperto, spazio urbano rigenerato nella periferia della città che durante le tre serate, dalle ore 18 alle ore 24, ospiterà concerti con artisti fuori dall’ordinario.

Diffusi in città, invece, gli appuntamenti diurni e le attività educational del progetto TOlab che – grazie al sostegno e alla collaborazione di numerosi partner e alla co-progettazione con oltre 30 realtà associative ed eccellenze territoriali – daranno voce a nuove idee. Opinion maker, giovani artisti e professionisti si incontreranno per muoversi trasversalmente fra i differenti linguaggi in campo musicale, artistico e sociale.

Con questa edizione, inoltre, TOdays rafforza il suo impegno di responsabilità contro le sfide ambientali. È infatti intenzione della Città di Torino rendere sempre più sostenibili i propri eventi implementando le azioni in ambito di trasporti, mobilità, consumo d’acqua, rifiuti, riciclo ed energia, per educare, ispirare e motivare uno stile di vita più consapevole e rispettoso.

Informazioni su: http://www.todaysfestival.com/

Sabotaggi poetici di quartiere: Visite guidate teatralizzate nella periferia nord

Gallerie d’Italia, torna Open Machine

The Goodness Factory e Music Production
presentano
OPEN MACHINE featuring GALLERIE D’ITALIA
Torino, 18 e 25 maggio | 15 e 22 giugno ore 19.00
Milano, 19 e 26 ottobre | 23 e 30 novembre 
con Vittorio Cosma
e con Whitemary, Gianluca Petrella, Damir Nefat, Davide Boosta Dileo, Daniele Mana, Cecilia, Plastica, Giancarlo Parisi, Rodrigo D’Erasmo, Enrico Gabrielli, Alessio Sanfilippo.

Gallerie d’Italia – Torino Piazza San Carlo 156
Gallerie d’Italia – Milano Piazza della Scala 6

Dopo il successo e l’emozione dell’appuntamento del mese di gennaio alle Gallerie d’Italia di Milano, durante il quale si è potuta vivere un’esperienza unica grazie al connubio fra lo spazio e il suono, Gallerie d’Italia, The Goodness Factory e Music Production hanno deciso di ripetere quella esperienza per amplificare l’emozione e fare un percorso insieme.

Dal 18 maggio per 4 appuntamenti a Torino e 4 appuntamenti a Milano Vittorio Cosma torna all’interno delle sale auliche delle Gallerie d’Italia con Open Machine, il progetto di improvvisazione al buio che da qualche anno porta in tour per l’Italia. Insieme agli ospiti che si alterneranno in questa creative room unica e prestigiosa Vittorio Cosma porterà il pubblico direttamente a contatto con i meccanismi della creazione musicale.


Open Machine – Gallerie d’Italia Milano
Intesa Sanpaolo, attraverso il polo museale delle Gallerie d’Italia, sostiene importanti iniziative culturali del Paese, tra cui mostre, festival, eventi d’arte, fotografia, musica, editoria e lettura per esprimere la centralità del rapporto con il territorio e la partecipazione attiva allo sviluppo delle comunità di riferimento, secondo un piano organico che ha lo scopo di diffondere la passione per la cultura, coinvolgendo dei giovani.

Dall’incontro tra le due realtà nasce così il nuovo format “Open Machine FEATURING Gallerie d’Italia”, un appuntamento fisso rivolto al grande pubblico, agli amanti dell’arte e agli appassionati di musica, che si svolgerà tra maggio e ottobre negli spazi museali di Intesa Sanpaolo a Torino e Milano. Un progetto che coniuga l’attitudine sperimentale di Open Machine con la vision delle Gallerie d’Italia.


Vittorio Cosma
8 appuntamenti, 4 a Torino e 4 Milano per un happening musicale, che ha 2 semplici regole: ascoltare e lasciarsi trasportare dal flusso.

Prodotto da The Goodness Factory e Music Production, Open Machine è un format unico nel panorama contemporaneo italiano. È molto più di una performance, è un’azione concreta che ha l’obiettivo di contribuire a riposizionare la musica nella dimensione sperimentale e culturale a cui appartiene. Le musiciste e i musicisti coinvolti si incontrano “sul palco”non ci sono prove a precedere il live e il pubblico si trova completamente immerso in un autentico momento di creazione artistica con il quale può interagire liberamente.

Alle Gallerie d’Italia Torino il primo appuntamento sarà giovedì 18 maggio con la cantante e produttrice Biancamaria Scoccia in arte Whitemary, con il trombonista italiano fra i più famosi al mondo Gianluca Petrella e con la chitarra di Damir Nefat.

Il 25 maggio Vittorio Cosma sarà accompagnato da Davide Boosta Dileo produttore e tastierista dei Subsonica, dal compositore producer e sound designer torinese Daniele Mana e dall’arpa e dalla voce angelica di Cecilia.

Il terzo appuntamento si terrà giovedì 15 giugno con Enrico Gabrielli polistrumentista, compositore, arrangiatore, produttore discografico e scrittore italiano nonché membro dei Calibro 35, con il pop elettronico dei Plastica e con Giancarlo Parisi polistrumentista e compositore.

Ultimo appuntamento alle Gallerie d’Italia – Torino sarà giovedì 22 giugno con il batterista Alessio Sanfilippo, con Rodrigo D’Erasmo violinista compositore polistrumentista di origini brasiliane naturalizzato italiano e con artisti che verranno annunciati nelle prossime settimane.

Un’esperienza coinvolgente per il pubblico che ha la possibilità di trovarsi letteralmente al centro di un studio musicale, di esserne parte, al centro di quel processo creativo che cresce e vive dietro ogni produzione musicale.

“La trasformazione di palazzi storici in luoghi d’arte e la condivisione di collezioni di proprietà e di progetti culturali originali sono le caratteristiche principali del nostro Progetto Cultura, in perfetta sintonia con le prossime performance di Open Machine. Creare musica all’interno di spazi d’eccezione, saloni e corti, con il coinvolgimento del pubblico, interpreta bene l’identità delle Gallerie d’Italia e il valore sempre crescente di un museo vivo, aperto, capace di sperimentare soluzioni innovative per raccontare al meglio il panorama artistico e culturale”.
Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Gallerie d’Italia

“Open Machine nasce dalla voglia di incontrare altri musicisti con i quali non avresti modo di suonare (…) suonare per costruire un oggetto musicale. Rendere il pubblico partecipe di questo momento che di solito è segreto e nascosto, Open Machine proprio per questo: per aprire la macchina, per vedere gli ingranaggi, come funziona l’interazione fra persone diverse” Vittorio Cosma, Musicista, Produttore e Direttore Artistico

Open Machine non è un progetto da ascoltare o da vedere, Open Machine è da vivere.

L’Orchestra Polledro prosegue i festeggiamenti per il suo decennale con il terzo concerto della stagione

Sul podio Federico Bisio direttore, primo oboe il maestro Carlo Romano

 

Martedì 23 maggio prossimo, alle 20.30, al teatro Vittoria in via Gramsci 4, si terrà il terzo concerto della stagione del decennale dell’Orchestra Polledro con Federico Bisio sul podio quale direttore Stabile dell’orchestra; Stefano Fracchia e Federico Fantozzi corni solisti; già primo oboe dell’Orchestra nazionale della Rai il maestro Carlo Romano.

Il programma del concerto prevede la Sinfonia in Sol maggiore op.11 n. 1 di Joseph Boulogne Chevalier de Saint George; di Antonio Rosetti il concerto per due corni e orchestra in Mi bemolle maggiore M C 56, con solisti Stefano Fracchia e Federico Fantozzi; di Carl Ditters von Dittersdorf la Sinfonia in Fa maggiore “Andromeda salvata da Perseo”), che fa parte delle Sinfonie sulle Metamorfosi di Ovidio.

Joseph Boulogne Chevalier de Saint-George nasce nel 1745 aGuadalupe, frutto di una relazione clandestina tra un ricco proprietario terriero di nome George Boulogne de Saint George e una schiava di origine senegalese di nome Nanon. Il giovane Boulogne si trasferì a Parigi molto giovane e ricevette un’educazione molto rigida e trasversale. Grazie alla sua abilità nella spada divenne presto ufficiale della Guardia del Re. Contemporaneamente portò a compimento lo studio della musica con Jean Marie Leclair e con Francois Joseph Gossec, diventando un virtuoso del clavicembalo, del violino e direttore d’orchestra.

Nel 1769 Boulogne diventa primo violino e poi direttore del Concert des Amateurs, ne l 1775 viene nominato direttore dell’Opera di Parigi e direttore musicale  personale della regina Maria Antonietta.

Al 1785 risale la Fondazione dell’Orchestra de la LogeOlympique, che porterà  in scena le sei sinfonie parigine composte da Haydn proprio per questa orchestra. La sua forte vicinanza agli ideali di fratellanza e eguaglianza, dopo la Rivoluzione francese, lo condurranno a un progressivo isolamento.

Le due sinfonie dell’opera 11 sono state composte quando ilmusicista aveva circa trent’anni, molto probabilmente a metà degli anni 1770. La Sinfonia in Sol maggiore op. 1 riflette una solida formazione  musicale e, pur mostrando le semplicità della maggior parte delle prime sinfonie, non presenta alcun tratto di tipo studentesco. Si tratta, invece, di un esempio finemente realizzato di ciò che erano le Sinfonie dell’epoca o forse di quelle di un decennio prima.

Si compone di tre movimenti soltanto e dei convenzionali due oboi, due corni e archi.

Il primo movimento rappresenta una forma sonata facile da seguire, che inizia con un primo tema vivace, con accenti dinamici e archi pizzicati; il secondo tema è un po’ più lirico e conduce a un materiale di chiusura veloce, il tutto all’interno delle convenzioni dell’epoca.

Il secondo movimento è un’elegante danza da sala in due sezioniche ricorda piuttosto un minuetto,  in tempo binario e non ternario.

L’ultimo movimento è strutturato in una semplice forma binaria, che presenta un brillante gioco tra i primi e i secondi violini, capace di aggiungere interesse lungo il percorso.

Antonio Rosetti, in origine Anton Rosler, è stato un compositore e contrabbattista cieco, nato nel 1750 a Litomerice, città  della Boemia settentrionale. Intenzionato inizialmente al sacerdozio, compì i suoi primi studi musicali presso il collegio dei Gesuiti di Praga, dove entrò  all’età  di sette anni. Quindi, dopo l’abolizione dei Gesuiti in Boemia, entrò  come contrabbassista nella cappella di corte del principe Kraft Ernst con Oettingen Walleristein, vicino ad Augusta,  dove, l’anno successivo, diventò ufficialmente  musicista di  corte. Nel 1776, in occasione della morte del suo patrono, Rosetti compose svariata musica da camera per arricchire il repertorio di corte e nel 1781 intraprese anche un viaggio a Parigi, dove le sue composizioni furono eseguite nelle migliori orchestre cittadine, tra i quali il famoso Concert Spirituel. Negli anni Ottanta incrementò la sua formazione compositiva presso la Corte e nel 1785 divenne maestro di cappella.

Nonostante questa prestigiosa carica, numerosi erano i suoi problemi finanziari, tali da indurlo a lasciare, nel 1789, Wallerstein e entrare a servizio come maestro di cappella di Federico Francesco I, duce del Meclemburgo. La crescita della sua reputazione gli consentì di ottenere importanti commissioni e proprio il 14 dicembre 1791, per commemorare la morte di Wolfgang Amadeus Mozart, eseguì il suo Requiem nel 1776. Morì il 30 giugno 1792.

Le sue prime composizioni sono caratterizzate da un linguaggio e stile piacevoli, seppur a  volte prevedibili; le opere della maturità, composte dopo il 1784, denotano, invece, un grande influsso cromatico nella melodia e un ricco linguaggio armonico.

Rosetti scrisse molta musica, tra cui un gran numero di sinfonie  e concerti, all’interno dei quali nascono diversi scherzi e trucchi, con l’intento di deliziare l’ascoltatore.

Il concerto per due corni e Orchestra in Mi bemolle maggioreM.C56 è sopravvissuto in unica copia manoscritta che lo attribuisce  a Michael Haydn. Più tardi la musicologia pensò di ravvisarvi il perduto concerto per due corni di Franz Joseph Haydn.

Il primo movimento ha una lunga introduzione orchestrale tipica di Rosetti e con il suo primo e secondo tema si orienta verso lo schema formale della Sinfonia classica. Qui l’orchestra non solo non assume funzioni di accompagnamento, ma diventa spesso partner paritario dei solisti.

Il secondo movimento “Romance” e il Rondò  conclusivo “a la chasse “ rispondono al modello rosettiano.

Il concerto inizia in modo insolito con un segnale triadico dei corni solisti che funge da primo motivo del tema principale .

La sequenza di tonalità dei tre movimenti,  ancora inusuale per l’epoca, il modo di concepire le parti stilistiche in modo virtuosistico e l’orchestrazione sono caratteristiche tipiche di analoghi concerti solistici di Rosetti.

L’episodio lirico dei corni risulta introdotto da un effetto sorpresa tipico di Rosetti; la successiva romanza in mi bemolle minore colpisce l’ascoltatore per la sua forza espressiva e risulta perfettamente in sintonia con il carattere sonoro romantico del corno. Il terzo movimento risulta un rondò a la chasse, che richiama la tradizione del corno naturale come strumento da caccia, con il segnale di caccia rafforzato dagli oboi, capaci di suggerire malinconia e struggimento.

Ultimo compositore le cui musiche saranno protagoniste del concerto  è  Carl Ditters con Dittersdorf, nato nel novembre del 1739, a Vienna.

Brillante violinista già da bambino, suonò regolarmente dall’età di dodici anni e divenne amico del compositore Gluck, accompagnandolo a Bologna nel 1761, dove ottenne una notevole celebrità grazie al suo modo di suonare il violino.

Sono giunte a noi soltanto sei delle dodici Sinfonie scritte sulla Metamorfosi del poeta latino Ovidio.

Furono composte nel 1783 ma presentate anni dopo, in occasione di una visita del compositore per la prima esecuzione nella capitale austriaca.

La Quarta Sinfonia in Fa Maggiore sul “Salvataggio di Andromeda da parte di Perseo” è  orchestrata per coppie di oboi e corni, con archi. Il primo movimento non ha una dicitura latina, ma pare rappresentare il volo di Perseo, volo percepibile nella melodia dell’oboe solo, su archi in sordina.

Il Presto seguente ha in

in testa una citazione da Ovidio “Motis talaribus aera findit”, in cui è  raffigurato Perseo che si innalza nell’aria, volando sui suoi sandali alati e vedendo sotto di sé la terra degli Etiopi e del loro re Cefeo.

MARA MARTELLOTTA

Concerto martedì 23 maggio alle 20.30

Teatro Vittoria Via Gramsci 4

Serata-evento per il decimo capitolo del franchise global blockbuster “Fast & Furious”

FAST X: DAL 18 MAGGIO ARRIVA IN SALA IL DECIMO CAPITOLO DEL FRANCHISE GLOBAL BLOCKBUSTER “FAST & FURIOUS”

 

DOPO AVER OSPITATO LE RIPRESE, TORINO SARÀ PROTAGONISTA DI UNA SERATA-EVENTO ALL’IDEAL CITYPLEX, CON PROIEZIONE DEL FILM IN ANTEPRIMA PER LE ISTITUZIONI LOCALI, LA TROUPE E GLI APPASSIONATI DELLA SAGA

 

Il Presidente di FCTP Beatrice Borgia dichiara che «la nostra Film Commission è estremamente soddisfatta di aver contribuito alla realizzazione di un progetto capace di posizionare sempre più Torino e il Piemonte sulla mappa delle grandi produzioni internazionali. Fast X ha rappresentato un prestigioso banco di prova per il territorio e una straordinaria occasione in termini economici, con più di 4 milioni di euro di ricaduta ottenuti esclusivamente grazie ai servizi e all’operato offerti dalla nostra Fondazione e dagli uffici competenti delle istituzioni, e grazie a maestranze e professionalità sempre più qualificate, a dimostrazione dell’esistenza di un polo cinematografico locale di enorme efficienza e qualità, strutturato e competente».

«Grazie a Fast X il territorio ha dimostrato come mai in passato una rara capacità di accoglienza e di organizzazione, insieme alle sue enormi potenzialità in termini di location», commenta il Direttore di FCTP Paolo Manera, che aggiunge«la città ha saputo adattarsi alle esigenze del set e della sceneggiatura del progetto, rendendo possibili le riprese di scene complesse e spettacolari, difficilmente riproducibili altrove. Nel corso degli anni Torino ha saputo vestire i panni di New York, Londra, Parigi, San Pietroburgo, trasformandosi in un grande teatro di posa in grado di ospitare un numero di produzioni in costante crescita, diventandone “casa ideale” e garantendo così una continuità di lavoro e un virtuoso meccanismo industriale di livello internazionale».

 

Per l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte «c’è un legame storico tra Torino e il Cinema, per questo possiamo diventare la prima meta nazionale per la produzione di film internazionali e fiction. Qui c’è tutto: accoglienza e conoscenza, l’esperienza di capitale della tecnica e dell’ingegno. E proprio quest’anno abbiamo garantito al settore dell’audiovisivo un investimento di 20 milioni per il prossimo triennio, di cui 12 impiegati proprio per attrarre nuove produzioni. Un investimento strutturale che coinvolge tutta la filiera e di cui l’intera filiera potrà beneficiare».

«La Città di Torino si conferma ancora una volta un punto di riferimento di caratura internazionale per l’industria cinematografica. Un set complesso, una grande sfida portata a compimento grazie a un grande lavoro di squadra che ha coinvolto la produzione, la Film Commission Torino Piemonte e le istituzioni cittadine». Così commenta l’Assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia, aggiungendo che «la bellezza della nostra città, con le sue vie e piazze ricche di storia, ha rappresentato uno scenario unico, che grazie a Fast X, girerà per le sale cinematografiche del mondo».

Sarà dunque Torino, che lo scorso anno ne ha ospitato le riprese per due settimane, ad accogliere la serata-evento di “FAST X“, decimo capitolo del global blockbuster della Universal Pictures “FAST & FURIOUS” che ha incassato oltre 6 miliardi di dollari in tutto il mondo. La proiezione speciale si terrà alle ore 21.00 di mercoledì 17 maggio presso l’Ideal Cityplex alla presenza delle istituzioni, della troupe locale e dei molti appassionati e fans della saga.

Prodotto da Universal Pictures, con Wildside – Società del Gruppo Fremantle – responsabile della produzione esecutiva per l’Italia, e realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, Città di Torino e Regione Piemonte, “FAST X” è interpretato da Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Jason Momoa, Nathalie Emmanuel, Jordana Brewster, John Cena, Jason Statham, Sung Kang, Alan Ritchson, Daniela Melchior, Scott Eastwood, Helen Mirren, Charlize Theron, Brie Larson e Rita Moreno.

Girato anche a Roma e Londra, il film ha avuto due settimane di riprese effettive a Torino – tra fine maggio e inizio giugno dello scorso anno – che hanno reso necessario un lungo e articolato lavoro di preparazione con la produzione del film che ha avuto la sua base operativa presso la sede di Film Commission Torino Piemonte per circa cinque mesi.

Numerose le location torinesi diventate set a cielo aperto, con una troupe di più di 500 persone (tra cui 150 professionisti piemontesi in tutti i reparti) che ha lavorato in svariate aree del centro città, da Piazza Crimea a Corso Fiume, da Ponte Vittorio Emanuele, da Corso Moncalieri ai Murazzi del Po, da Corso Vinzaglio a Via San Quintino, con ultimo ciak in Piazza IV Marzo.

Le scene realizzate nelle principali vie, piazze e ponti torinesi sono state di grande impatto scenico e alto contenuto action: come ogni film della serie “FAST & FURIOUS” sono stati infatti gli inseguimenti – che hanno coinvolto alcuni tra i migliori stuntman professionisti specializzati – al centro delle riprese, riconfermandosi come vero e proprio tratto distintivo del franchise.

L’imponente set di Fast X ha rappresentato una complessa sfida organizzativa e logistica mai affrontata in precedenza e resa possibile soltanto grazie alla grande sinergia e collaborazione tra la produzione, Film Commission Torino Piemonte e gli Assessorati alla Cultura, ai Grandi Eventi, Viabilità e Trasporti, Verde pubblico e Sicurezza, insieme a tutti gli uffici competenti, alla Questura e alla Prefettura di Torino.

SINOSSI

Nel corso di molte missioni e contro sfide impossibili, Dom Toretto (Vin Diesel) e la sua famiglia hanno superato in astuzia, spiazzato e sconfitto ogni nemico presente sul loro cammino. Ora devono confrontarsi con l’avversario più letale che abbiano mai affrontato: una terrificante minaccia che emerge dalle ombre del passato, alimentata da una vendetta di sangue, e che è determinata a distruggere questa famiglia, e distruggere tutto – e tutti coloro che Dom ama, per sempre.

 

In Fast & Furious 5 del 2011, Dom e la sua squadra hanno eliminato lo spietato boss della droga brasiliano Hernan Reyes, e decapitato il suo impero su un ponte a Rio De Janeiro. Quel che non potevano certo immaginare, era che il figlio di Reyes, Dante (Jason Momoa di Aquaman), ha assistito a tutto, e ha passato gli ultimi 12 anni a ideare un piano per far pagare a Dom un prezzo molto alto.

 

Il complotto di Dante farà disperdere la famiglia di Dom da Los Angeles alle catacombe di Roma, dal Brasile a Londra e dal Portogallo all’Antartide. Verranno forgiate nuove alleanze e riemergeranno vecchi nemici. Ma tutto cambia quando Dom scopre che suo figlio di 8 anni (Leo Abelo Perry, Black-ish) è l’obiettivo finale della vendetta di Dante.

 

Diretto da Louis Leterrier (Scontro tra Titani, L’incredibile Hulk), Fast X è interpretato dai membri originali del cast Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Nathalie Emmanuel, Jordana Brewster, Sung Kang, Jason Statham, John Cena e Scott Eastwood, con le attrici premi Oscar® Helen Mirren e Charlize Theron.

 

Il film presenta anche uno straordinario nuovo cast, tra cui l’attrice premiata con l’Oscar® Brie Larson nei panni di Tess, una rappresentante corrotta dell’Agenzia; Alan Richtson (Reacher) nei panni di Aimes, il nuovo capo dell’Agenzia che non nutre la stessa ‘simpatia’ del suo predecessore, il Sig. Nessuno, verso la squadra di Dom; Daniela Melchior (The Suicide Squad) nei panni di una pilota di strada brasiliana con un forte legame con il passato di Dom; e la leggendaria vincitrice dell’Oscar® Rita Moreno nei panni della nonna di Dom e Mia, Abuelita Toretto.

Every Brilliant Thing Le cose per cui vale la pena vivere 

Martedì 16 maggio, ore 21

Teatro Concordia, Venaria Reale (TO)

 

Una pièce partecipativa che tocca con sensibilità un tema delicato e complesso come la depressione

 

 

Con Every Brilliant Thing Filippo Nigro porta in scena un racconto di autofiction scandita da “liste di cose per cui vale la pena vivere” nel tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena vivere. Una lista che si allunga con il tempo, dall’infanzia alla vita adulta, fino ad enumerare un milione di valide ragioni. La lista che ne esce – e che il protagonista condivide con chi lo ascolta, con tono confidenziale, coinvolgente, intimo – è imprevedibile, emozionante e personalissima, fatta di episodi e aneddoti catturati al volo dal protagonista a margine di libri, scontrini e sottobicchieri del pub. Un racconto/confessione umano e informale di momenti speciali, illuminazioni, piccole manie, incontri, emozioni e attimi indimenticabili, durante il quale mette sempre più a fuoco il rapporto con il padre, con il suo primo amore, il fallimento del suo matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. Alla fine, la lista, più che alla madre, sarà stata utile a sé stesso almeno a comprendere che “…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!”. Con la complicità di alcuni spettatori, chiamati a dare un piccolo contributo per far sì che i ricordi del passato prendano vita, e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, lo spettacolo riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.

Every Brilliant Thing è un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 assieme a Jonny Donahoe (che ne è stato il primo interprete). La pièce è stata presentata in versione originale con grande successo al Festival di Edimburgo e al Barrow Street Theatre di New York e in tour internazionale fra Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda. Nel 2021 viene messo in scena in Italia, nella traduzione di Michele Panella con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo, per la coproduzione di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Sardegna Teatro.

 

Martedì 16 maggio, ore 21

Every Brilliant Thing (Le cose per cui vale la pena vivere)

Con Filippo Nigro e Fabrizio Arcuri

Biglietti: 10 euro – in abbonamento

 

“Erano solo due amanti Seduti nell’auto…”

Music Tales, la rubrica musicale 

“Erano solo due amanti

Seduti nell’auto, mentre ascoltavano Blonde, innamorandosi l’un l’altro

Cieli rosa e arancio, sentendosi bambini, non Donald Glover

Chiamate perse da mia madre

 “Dove sei stanotte?”

Niente alibi, ero completamente da solo”

Jvke, pseudonimo di Jacob Dodge Lawson (Providence, 3 marzo 2001), è un cantautore statunitense.

Quando sento certi brani, e guado la fdata di nascita di chi li ha immaginati, scritti e realizzati fino a cantarli, mi penso alla loro età e dico:”quanto sono avanti questi ragazzi rispetto a me…sempre”.

Un mio allievo me l’ha fatta ascoltare e poi l’abbiamo catata in chiave acustica (non vi so dire l’emozione, sembra scritta per lui n.d.r.) e subito mi ha fatto venire il sorriso e la voglia di un amore cosi romantico, cosi puro.

Non troppo da dire di questo ragazzo cosi giovane ma il web ci dice essere nato da un’insegnante e un pastore protestante,che  fin da bambino inizia a cantare in un coro religioso ed a prendere lezioni di pianoforte, oltre a comporre alcune canzoni da eseguire con il coro.

Intraprende successivamente la carriera universitaria, decidendo tuttavia di interrompere gli studi per intraprendere la carriera musicale a livello professionistico. (mi ricorda giusto qualcuno).

 Nel 2020, durante la pandemia di Covid-19, inizia a dedicarsi alla pubblicazione di video su TikTok e pubblica il suo singolo di debutto “Upside Down”.

 In questo periodo, l’artista ottiene una notevole popolarità sul social spingendo così il già noto Charlie Puth a prendere parte a un remix di “Upside Down”.

Nel 2021 pubblica il singolo Dandelion con il DJ Galantis, seguito dal brano da solista “This Is What Falling in Love Feels Like”. Con quest’ultimo ottiene un disco d’oro negli Stati Uniti. Nel 2022 pubblica il suo album di debutto “This Is What  Feels Like” (Vol. 1–4), progetto che raggiunge la posizione 40 della Billboard 200.

Uno dei singoli estratti dall’album, “Golden Hour”, diventa il suo primo successo internazionale raggiungendo la posizione 10 nella Billboard Hot 100 e la 19 in Regno Unito e Canada.

 Sempre nel 2022 collabora con Martin Garrix nel singolo Hero.

 Successivamente, annuncia un tour nordamericano previsto per l’estate 2023.

Lunga vita a questo ragazzo meraviglioso, spero piaccia a voi quanto a me.

“Le vere storie d’amore non hanno mai fine. ”

Buon ascolto

https://www.youtube.com/watch?v=PEM0Vs8jf1w&ab_channel=JVKE

CHIARA DE CARLO

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

 

Alieno offre in premio la produzione di un brano a chi sarà il vincitore di questo concorso. Iscriviti subito!

 

 

 

I Concerti Candlelight, intimi e suggestivi

Concerti Candlelight, intimi e suggestivi appuntamenti che reinterpretano autori e brani che hanno fatto e fanno la storia della musica, proseguono nella città di Torino a Maggio con un calendario di nuovi incontri.

concerti Candlelight sono una serie di concerti musicali originali creati da Fever nati col fine di rendere la cultura e la musica classica più accessibile. Migliaia di persone in tutto il mondo hanno potuto godere di questi spettacoli di musica dal vivo, suonati da musicisti locali, in diversi luoghi mozzafiato, illuminati da migliaia di candele.

Nati come una serie di concerti di musica classica, i concerti a lume di candela riproducono le opere dei più grandi compositori come Vivaldi, Mozart e Chopin. Ora, la lista sempre crescente di programmi include una vasta gamma di temi e generi, tra cui omaggi ad artisti contemporanei come Queen, ABBA, Coldplay e Ed Sheeran, oltre a spettacoli dedicati al K-Pop, colonne sonore di film e molti altri.

I concerti Candlelight sono infatti presenti in più di 100 città in tutto il mondo, con oltre 3 milioni di spettatori ad oggi.

 

 

L’agenda

 

Candlelight Open Air: Tributo ai Queen

Dove: Castello di Collegno

Date e orari: 15 maggio e 20 giugno alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €30

 

Candlelight Pop Open Air: Michael Jackson, Beatles, Elvis e altri

Dove: Castello di Collegno

Date e orari: 16 maggio alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €30

 

Candlelight Rock Open Air: Nirvana, Metallica, Rolling Stones ed altri

Dove: Castello di Collegno

Date e orari: 17 maggio e 21 giugno alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €30

 

Candlelight Reale: Tributo ai Coldplay a Stupinigi

Dove: Palazzina di Caccia Di Stupinigi

Date e orari: 19 maggio e 3 giugno alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €32

Candlelight Reale: omaggio a Vasco Rossi al pianoforte

Dove: Palazzina di Caccia Di Stupinigi

Date e orari: 20 maggio alle 20:30

Prezzo: a partire da €32

 

Candlelight Reale: Ennio Morricone e colonne sonore

Dove: Palazzina di Caccia Di Stupinigi

Date e orari: 20 maggio alle 22:30

Prezzo: a partire da €32

 

Candlelight Reale: Tributo a Dalla, Baglioni e Zucchero a Stupinigi

Dove: Palazzina di Caccia Di Stupinigi

Date e orari: 21 maggio alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €32

Rock Jazz e dintorni a Torino: Sam Smith e gli Inti Illimani

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. Al Blah Blah  suonano i Valley Of The Sun.

Mercoledì. Allo Ziggy si esibisce Osvaldo Schwartz. Al Teatro Colosseo arriva lo storico gruppo cileno degli Inti Illimani con Giulio Wilson. All’Osteria Rabezzana sono di scena i Powerillusi. Al teatro Alfieri si esibisce Anna Oxa.

Giovedì. Al Peocio di Trofarello suona il trio del chitarrista Michael Angelo Batio. Al Blah Blah si esibisce il gruppo Rockabilly dei Meteors. Alle Gallerie d’Italia musica d’improvvisazione con il produttore Vittorio Cosma affiancato da Whitemary, Gianluca Petrella e Damir Nefat. Al Cap 10100 è di scena Jake Smith. Al Le Roi suonano i Loschi Dezi.

Venerdì. Al Blah Blah sono di scena gli Estetica Noir. Al Folk Club si esibisce Amy La Vere accompagnata dal chitarrista Will Sexton. Allo Ziggy è di scena Vespertina con Petrolio. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono gli Extraliscio con il “ragazzo morto” Davide Toffolo. Allo Spazio 211 suonano i Bohren & Der Club Of Gore. All’Off Topic si esibisce la cantautrice Debora Petrina.

Sabato. Allo Ziggy sono di scena gli Ataraxia. Al Blah Blah suona il gruppo punk Rappresaglia. All’Off Topic si esibiscono i Mai Mai Mai.

Domenica. Al Lambic suonano i L’Orage. Allo Ziggy si esibisce il trio del cantautore Gnut. Al Pala Alpitour è di scena il britannico Sam Smith.

Pier Luigi Fuggetta

“Musica da cameretta”, il nuovo spettacolo di canzoni de Lastanzadigreta

DOPO UN ANNO DI PAUSA TORNA DAL VIVO LASTANZADIGRETA

DEBUTTO NAZIONALE PER “MUSICA DA CAMERETTA

Barattoli, giocattoli, Vibraphonette, theremin. Sintetizzatori sequenzianti, banjolini danzanti, chitarre elettriche con corde mancanti. Voci del passato e del presente, dischi graffiati rotanti. È “Musica da cameretta”, il nuovo spettacolo di canzoni de Lastanzadigreta. Canzoni, sì: vecchie e nuove, adulte e bambine, lente e veloci, da ascoltare o da ballare da soli con le cuffiette nelle orecchie. Il debutto nazionale è sabato 13 maggio alle 21 allo Spazio Kairos di via Mottalciata 7 a Torino, in una serata organizzata da Onda Larsen.

Dopo una pausa di oltre un anno, Lastanzadigreta torna dal vivo, in versione rimaneggiata, con questo nuovo spettacolo in prima assoluta. È stato un anno di cambiamenti per il collettivo torinese, in attività da oltre un decennio. Il debutto di “Musica da cameretta” segna l’occasione per presentare nuovi materiali e per riascoltare in nuove versioni alcune delle vecchie canzoni del gruppo con qualche incursione a sorpresa nel passato del pop italiano.

«La pandemia è stata complessa da gestire anche per noi – racconta Lastanzadigreta – Sono successe diverse cose, ci siamo trovati a pubblicare un disco a cui lavoravamo da anni senza poterlo presentare e suonare. C’era la sensazione che fosse finito un ciclo. Ci siamo fermati e abbiamo fatto il tagliando alla nostra voglia di suonare insieme. Musica da cameretta è primo tentativo di dare un nuovo senso al nostro scrivere canzoni, al nostro voler raccontare il mondo con quella strana sintesi di parole e musica racchiusa in tre minuti o poco più. Sarà un’occasione speciale».

Lo spettacolo

Ci si ritrova intorno a un tavolo, su un palco, per fare canzoni insieme. Teatro-canzone? Non proprio, forse più un concerto teatrale, o una canzone in realtà aumentata. Non c’è una sola storia in “Musica da cameretta”, ma un filo di idee, situazioni, temi e personaggi che passano di brano in brano. Ci sono canzoni più tradizionali – con strofa, ritornello e tutto il resto – e altre più sfuggenti. Ci sono frammenti di voci del passato che riaffiorano da vecchi giradischi, e voci nuove – le voci di Lastanzadigreta, a raccontare storie d’amore, di lavoro, di mondi prossimi alla distruzione e di altri già salvati,di infanzia e di vecchiaia. Un concerto-mondo, insomma: il mondo di Lastanzadigreta.

Musica da cameretta

Uno spettacolo di canzoni di e con Lastanzadigreta

Leonardo Laviano: voce, chitarra baritona, dobro, Vibraphonette, percussioni e altri ammennicoli.

Flavio Rubatto: voce, theremin, pianoforte, Vibraphonette, drum machine, percussioni, harmonium e altri ammennicoli.

Jacopo Tomatis: voce, chitarra elettrica tenore, banjolino, machete, sintetizzatori, Vibraphonette, claviette e altri ammennicoli.

Lastanzadigreta

Lastanzadigreta è un collettivo di musicisti nato oltre un decennio fa tra Torino e San Mauro Torinese. Negli anni ha prodotto spettacoli, concerti, laboratori. Ha pubblicato due EP semiclandestini e due album ufficiali. Il primo, “Creature selvagge”, ha vinto la Targa Tenco 2017 per la migliore opera prima, il più importante riconoscimento in Italia per la canzone d’autore. Il secondo, “Macchine inutili”, è uscito in piena pandemia grazie al supporto del bando SIAE-Per Chi crea, ottenendo ottimi riscontri di critica. “Musica da cameretta” è il nuovo spettacolo del gruppo.

BIGLIETTERIA

Su www.ticket.it

Intero 13. Ridotto 10.
Info: biglietteria@ondalarsen.org.