SPETTACOLI- Pagina 95

Willie Peyote: “riparto con un nuovo tour e un locale”

Willie Peyote, classe 1985, “nichilista, torinese e disoccupato. Perché dire rapper fa subito bimbominkia e dire cantautore fa subito Festa dell’Unità”. Guglielmo Bruno non ama incasellarsi in una categoria precisa o semplicemente non vuole riconoscersi in qualcosa, di modo da avere la libertà di spaziare.

Ed è proprio quello che ha fatto in questi anni, combinando e sperimentando nuova musica e diverse tematiche, facendosi così spazio nel panorama musicale nostrano. Willie inizia ufficialmente la sua carriera nel 2013, con il suo primo album “Non è il mio genere, il genere umano“, anche se la sua gavetta inizia ben prima. Quell’album, però, segna il suo debutto davanti al grande pubblico. Da quel momento seguiranno, “Educazione sabauda” che suscita l’ attenzione anche da parte di alcuni personaggi politici per le accuse irriverenti alla società, nel 2017 la “Sindrome di Tôret” e nel 2019 “Iodegradabile” con cui fa suo ingresso alla Virgin Records. Il lungo stop dovuto al Covid lo allontana momentaneamente dalle scene musicali, per tornare in grande stile nel 2021 sul Palco del Festival di Sanremo dove si aggiudica il premio della critica “Mia Martini” grazie al singolo “Mai dire mai(la locura)”. L’8 aprile 2022 esce il branoFare schifo”, realizzato con la partecipazione di Michela Giraud, a cui ha segue “La colpa al vento. Entrambi hanno anticipato il suo quinto album Pornonostalgia, con cui Willie si sofferma sulla nostalgia galoppante in cui viviamo, di ciò che non ci è appartenuto, di ciò che non è mai stato nostro e “delle cose che non riusciamo a tenere in mano per più di un tot di tempo”.

Con il lancio del nuovo singolo “Picasso”, Willie tornerà di nuovo a calcare i palchi dei maggiori club della penisola, subito dopo l’estate, con un tour che riprende il nome del primo album “Non è (ancora) il mio genere”. Intanto è diventato socio di un locale di nuova apertura ai Murazzi, luogo musicalmente simbolo della sua città. In questa intervista proviamo ad indagare questo aspetto un po’ inedito di Willie.

Hai scelto di diventare socio di due nuovi locali ai Murazzi. Come mai questa scelta?

E’ stato un po’ un caso, perché sono molto amico dei ragazzi che avevano il progetto già in atto. Quando me l’hanno proposto ho accettato gioiosamente. Potrò dare una mano nella programmazione artistica o magari organizzare eventi. Sono felice di poter contribuire alla valorizzazione dei Murazzi: sono molto affezionato a quel luogo.

I nuovi locali sembrano avere uno stile molto raffinato rispetto ad un tempo.

Sì è così, anche se- essendo socio- non è stata una mia scelta decidere questo aspetto. In ogni caso il nuovo look è dato dal fatto che sono passati 12 anni ed è cambiato il mondo intanto e di conseguenza si è voluta dare un’altra impostazione.

Ti è molto caro questo posto della tua città. Ha inciso anche sulla tua musica?

Sì, come per tutti i ragazzi della mia generazione è stato un luogo di incontro ma anche di scoperta di tanta nuova musica. Era percepito come il centro della scena torinese ed era bello andare fuori da Torino e sentire che tutti conoscessero i Murazzi: un luogo di interesse musicale e non nell’immaginario collettivo italiano. Ci sono dei riferimenti nelle mie canzoni a questo posto perché ha fatto parte della mia vita e ci sono un cresciuto.

La vicinanza alla tua città è molto forte come si evince dalle tue canzoni. Inoltre capita di incontrarti in città e sei sempre rilassato e disponibile. Il successo non ha inciso sulle tue abitudini?

Non mi infastidisce che la gente mi fermi perché penso sia semplicemente una questione di educazione e di saper discernere il momento giusto. Lo reputo sempre un buon segno. In ogni caso non ho mai pensato di poter cambiare abitudini per fare questo lavoro: il successo basta non inseguirlo troppo e non arriva, ti permette di vivere una vita normale.

VALERIA ROMBOLA’

Nello spazio “Terra di Nad” il monologo “Alla ricerca di Kaidara”

TERRA NAD – frazione Combette Chianocco(To)

PRESENTA

Martedì 6 giugno 2023 – ore 9.30 –

ALLA RICERCA DI KAIDARA

Ritorna il teatro di qualità in Valsusa. Martedì 6 giugno – ore 9.30 – va in scena nello spazio “Terra di Nad” il monologo “Alla ricerca di Kaidara”. Con Amandine Delclos, per la regia e drammaturgia di Giordano V. Amato. Tre giovani eroi, Hammadi, Hamtudo e Demburo, partono alla ricerca del misterioso Kaidara. Il loro sarà un viaggio ricco di avventure e di strani incontri. L’introvabile Kaidara abita luoghi straordinari e può apparire improvvisamente sotto le spoglie di un umile mendicante, o di un vecchietto deforme, dispensando a ognuno premi e castighi, secondo i propri meriti. La nostra messa in scena prende spunto da una delle opere più significative della cultura africana tradizionale. Pubblicato per la prima volta nel 1968 da Amadou Hampaté Ba e Lilyan Kesteloot, il racconto iniziatico fa parte della letteratura tradizionale Peul del Ferlo senegalese, come dei Peul del Macina. Il pantheon Peul indica Gheno come Creatore del Mondo, una figura dall’autorità incontrastata, che corrisponde al padre di famiglia della società tradizionale. Da Gheno deriva una schiera di geni, sorta di cinghia di trasmissione, e tra questi il nostro Kaidara. “Kaidara”, sotto la parvenza di favola per bambini, dispensa insegnamenti profondi e attuali.

Ingresso euro 5

Debutta al teatro Carignano LAZARUS di David Bowie e Enda Walsh

Per la Stagione del Teatro Stabile di Torino, con Manuel Agnelli, Casadilego per la regia di Valter Malosti

Sarà il prossimo 6 giugno il debutto di Lazarus, l’opera rock di David Bowie, al teatro Carignano per la regia di Valter Malosti. Nel ruolo Manuel Agnelli, cantautore e storico frontman degli Afterhours.

Insieme a lui saranno in scena Casadilego, polistrumentista e cantautrice vincitrice della XIV edizione di X Factor Italia, e la coreografa e danzatrice Michela Lucenti.

A completare il cast Dario Battaglia, Attilio Caffarena, Maurizio Camilli, Noemi Grasso, Maria Lombardo, Giulia Mazzarino, Camilla Nigro, Isacco Venturini.

La band è composta da Laura Agnusdei, Jacopo Battaglia, Ramon Moro, Amedeo Perri, Giacomo Rost Rossetti, Stefano Pilia, Paolo Spaccamonti.

La cura del movimento è di Marco Angelilli, le coreografie di Michela Lucenti, cori e pratiche della voce di Bruno De Franceschi.

LAZARUS fu rappresentato per la prima volta il 7 dicembre del 2015 al New York Theatre Workshop di Manhattan e questa ha coinciso con l’ultima apparizione di David Bowie, che moriva il 10 gennaio 2016.

A più di cinquanta anni dal romanzo originale “The man who fell to Earth” di Walter Tevis, lo stesso autore del libro che ha poi dato origine alla fortunata serie televisiva de ‘La regina degli scacchi’, e a quaranta anni dall’omonimo film di Nicholas Roeg, che ha visto David Bowie nella sua migliore prova d’attore, l’artista britannico ha scelto di riprendere in Lazarus le fila dell’infelicità della storia del migrante interstellare Newton, costretto a rimanere sulla Terra, scrivendo insieme a Walsh un sequel labirintico de “L’uomo che cadde sulla terra”.

Nella versione di Bowie e Walsh l’alieno è prigioniero sulla Terra, sempre più isolato nel mondo, chiuso nel suo appartamento, in preda alla depressione e vittima dei suoi fantasmi e della dipendenza dal gin. Un moribondo che non riesce a morire.

“Bowie – spiega il regista Valter Malosti – era un’antenna sensitiva dello spirito del tempo e delle arti, percepiva umori e atmosfere e tutto digeriva in una sintesi geniale e alchemica, dato anche il suo interesse per questa materia, in cui l’androginia e l’energia dionisiaca fanno esplodere l’interiorità e l’identità in mille frammenti e altrettante maschere”.

“Alla luce della sua morte – prosegue il regista – tendiamo a leggere tutto ciò che ha creato David Bowie come allegoria autobiografica, soprattutto quando ci vengono dati degli indizi apparentemente ovvi come in Lazarus. Ma Bowie, come sempre nelle sue allegorie, sta utilizzando un alter ego nella persona di Newton, mobilitandola come veicolo per una serie di temi costanti che ritroviamo nella sua musica, quali l’invecchiamento, il dolore, l’isolamento, la perdita dell’amore, l’orrore del mondo e la psicosi indotta dai media. Newton è al tempo stesso Bowie e non è Bowie”.

Lo spettacolo include numerosi brani fra i più celebri di David Bowie e quattro inediti scritti appositamente, legati in modo da costruire una drammaturgia frammentata e affascinante al tempo stesso.

Mara Martellotta

 

Lazarus di David Bowie e Enda Walsh

Versione italiana di Valter Malosti

Biglietteria del teatro Stabile di Torino

Tel 0115169555

Numero verde 800235333

Teatro Carignano, piazza Carignano 6

Dal martedì al sabato dalle 13 alle 19.

Domenica dalle 14 alle 19. Lunedì riposo

Un’estate di spettacoli per i turisti e per chi resta a Torino: 300 appuntamenti da giugno a settembre

TORINO, CHE SPETTACOLO! CHE BELLA ESTATE! TEATRO, MUSICA, DANZA E CINEMA PER L’ESTATE IN CITTÀ

Il programma di iniziative che animerà la città è consultabile su http://www.comune.torino.it/eventi/ e sui siti dei singoli punti estivi

Con l’estate torna la voglia di stare all’aperto e di partecipare a occasioni di svago e socialità. Un desiderio cui la Città di Torino risponde con più di 300 appuntamenti tra giugno e settembre.

Anche per il 2023 tornano i 12 progetti organizzati da altrettante associazioni e dislocati in diversi punti della città che, per tre mesi, offriranno a cittadini e turisti un ricco programma di intrattenimento. Selezionati attraverso un bando biennale dall’assessorato alla Cultura attraverso la Fondazione per la Cultura Torino e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, i Punti Estivi animeranno il capoluogo subalpino con un cartellone variegato di proposte rivolte a tutte le fasce d’età e che sapranno incuriosire, coinvolgere e soddisfare gli interessi più diversi. In programma ci sono spettacoli teatrali, musica, danza, cinema, laboratori per bambini e giovani, attività a contatto con la natura, talk e seminari in cortili, parchi e giardini.

L’offerta culturale sarà ancora più ricca grazie al palinsesto di attività ed eventi diffusi nell’ambito dell’iniziativa La cultura dietro l’angolo, promossa dalla Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Città e che, tra maggio e dicembre, animerà le circoscrizioni torinesi con concerti, spettacoli teatrali, performance artistiche, visite ai musei, giochi, appuntamenti di divulgazione scientifica e molto altro ancora. L’idea è di portare la cultura vicino alle case dei cittadini, ovunque si abiti, creando nuove occasioni di relazione, condivisione, aggregazione e partecipazione negli spazi pubblici. Il programma completo è disponibile su www.laculturadietrolangolo.it

Non solo eventi e spettacolo, ma anche cinema per l’estate torinese: dal 15 giugno al 6 agosto alla Cavallerizza Reale (cortile della Manica del Mosca) verrà allestita l’Arena del Museo Nazionale del Cinema, uno spazio che prosegue idealmente l’attività della sala tre del Cinema Massimo che, nei mesi estivi, chiuderà temporaneamente per consentire lavori di efficientamento. Una programmazione senza soluzione di continuità, dunque, rispetto alla sala tradizionale, per non interrompere l’offerta di cinema destinata a cinefili e appassionati torinesi, ma pensando anche ai turisti che potranno godere dei film in versione originale con sottotitoli in italiano. L’Arena del Museo Nazionale del Cinema è realizzata con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e Cassa Depositi e Prestiti e con il supporto organizzativo di Paratissima. Il programma completo è disponibile su www.museocinema.it

“Siamo orgogliosi di poter offrire attraverso i punti estivi e gli eventi diffusi un cartellone di appuntamenti di qualità, capaci di animare i quartieri della città durante l’estate. – spiega l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia – Spettacoli teatrali, musica, danza, laboratori, seminari e cinema offriranno l’opportunità di godersi una serata all’aperto in alcuni dei più bei luoghi di Torino. Quest’anno, inoltre, accogliamo con entusiasmo l’iniziativa di una realtà prestigiosa come il Museo Nazionale del Cinema che, con l’arena estiva alla Cavallerizza Reale, arricchirà ulteriormente l’offerta culturale dell’estate torinese”.

PUNTI ESTIVI:

Associazione Tedacà
EVERGREEN FEST 2023
Parco della Tesoriera, corso Francia 186-192, Torino
www.evergreenfest.it – www.tedaca.it

Hiroshima MonAmour
HIROSHIMA SOUND GARDEN
Via Carlo Bossoli 83, Torino
https://hiroshimamonamour.org/

l’ARTeficIO APS
ESTATE IN CIRCOLO
Giardino dell’Anagrafe Centrale, via Carlo Ignazio Giulio 14/A, Torino
www.larteficio.com

Associazione sPAZImUSICALI- sPAZIO211
SUN OF A BEACH Vol. V
SPAZIO211, via Cigna 211, Torino
www.spazio211.com

Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvarioonlus
ESTATE SENZA CONFINI
Casa del Quartiere San Salvario, via Morgari 14, Torino
www.casadelquartiere.it

Associazione Museo Nazionale del Cinema
BARRIERA A CIELO APERTO 2023
Bagni pubblici, via Aglié 9, Torino
Laboratori di Barriera, via Baltea 3, Torino
Arena Monterosa, via Brandizzo 65, Torino
Agrobarriera, Orto urbano del Boschetto, via Petrella 28, Torino
Centro Interculturale, corso Taranto 160, Torino
www.amnc.it

Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus
ESTATE A SUD 2023
Casa nel Parco, via Panetti 1, Torino
CPG, Strada delle cacce 36, Torino
www.casanelparco.it – www.fondazionemirafiori.it

Associazione Culturale Goodness
IL GIARDINO DI OFF TOPIC
OFF TOPIC Via Pallavicino 35, Torino
www.offtopictorino.it

Associazione Nessuno
IL CORTILE DELLA FELICITÀ
Via Lombroso 16, Torino
www.lombroso16.it

Assemblea Teatro
“CHIAMALE, SE VUOI, EMOZIONI” Pagine di libri da raccontare
MAUSOLEO DELLA BELA ROSIN, strada Castello di Mirafiori 148/7, Torino
CASCINA ROCCAFRANCA, via Rubino 45, Torino
Spazio ARENA TEATRAZIONE, via Artom 23, Torino
www.assembleateatro.com

Stalker Teatro Soc. Coop.
IL CORAGGIO DI ESSERE FELICI
Cortile officine CAOS, piazza Montale 14/A, Torino
www.officinecaos.net – www.stalkerteatro.net

Banda Larga
IMBARCHINO ESTATE OF MIND
Imbarchino, viale Umberto Cagni 37, Parco del Valentino, Torino
https://rbl.media/it/

(r.r.)

Rock Jazz e dintorni a Torino. Tiziano Ferro e gli Statuto

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. Al Teatro Carignano Manuel Agnelli è protagonista di “Lazarus”. Al Jazz Club canta Nede.

Mercoledì. All’Osteria Rabezzana suona il pianista Paolo Ricca.

Giovedì. Al Bunker per “CreativAfrica”  si esibisce Sona Jobarteh. Allo Spazio 211 è di scena Anthony Sasso. Inaugurazione del Sound Garden all’Hiroshima Mon Amour, con l’esibizione di Federico Dragogna dei Ministri. Al Blah Blah suonano gli Ex Abrupto.

Venerdì. Per “Jazz Is Dead!” è di scena la violoncellista Mabe Fratti al Planetario di Pino Torinese. Al Magazzino sul Po si esibisce Rossana De Pace. All’Off Topic è di scena Fabrizio Cammarata mentre all’Hiroshima Mon Amour si esibisce Dente.

Sabato. Alla Tesoriera per “Evergreen Fest” suonano gli Statuto. Allo Spazio 211 sono di scena i Come.

Domenica. Allo Ziggy suonano i Gaerea. Allo Stadio Olimpico arriva Tiziano Ferro.

Pier Luigi Fuggetta

Una cura tutta tua. Il primo podcast di Antonella Viola

 

Un progetto scritto a voce e firmato Storielibere.fm

 

Domenica 4 giugno, ore 17,30

Anteprima al Festival della TV di Dogliani

Piazza Belvedere, Dogliani (CN)

 

 Disponibile in anteprima su Storielibere.fm da domenica 4 giugno e

su tutte le piattaforme da lunedì 5 giugno 2023

Negli ultimi decenni la vita media si è allungata moltissimo, ma spesso arriviamo agli anni della maturità appesantiti da malanni che nel tempo hanno indebolito la nostra salute. Oggi però abbiamo dalla nostra parte molti strumenti che ci possono aiutare a migliorare il nostro stile di vita, vivere più a lungo e meglio. A cominciare dal prenderci cura del nostro sistema immunitario.

 

Come funziona? Come possiamo aiutarlo a funzionare meglio? E perché lavorare per “potenziarlo” spesso non è una buona idea?

 

L’immunologa, ricercatrice e docente Antonella Viola, nel suo primo podcast Una cura tutta tua, stimola gli ascoltatori a osservare il proprio corpo e i suoi segnali, alla ricerca del benessere e dell’equilibrio.

 

Nelle otto puntate della serie, l’autrice racconta il funzionamento del nostro sistema immunitario, portando l’ascoltatore a conoscere gli aspetti più scientifici dei meccanismi fisiologici attraverso esempi vicini alla nostra vita di tutti i giorni. Si toccheranno temi come l’alimentazione e il suo rapporto con la salute, ma si parlerà anche di falsi miti, malattie autoimmuni e di medicina di genere, cioè di quali sono le esigenze delle donne che la medicina “tradizionale” non considera come specifiche. Si parlerà poi di sonno, integratori, di come mantenere il corpo giovane, del ruolo importante delle infiammazioni, e dei tanti aspetti che regolano il nostro equilibrio e il nostro benessere.

 

Una cura tutta tua è un progetto scritto a voce e firmato Storielibere che sarà presentato domenica 4 giugno alle 17,30 nell’ambito del Festival della TV di Dogliani (Piazza Belvedere a Dogliani – CN). Il primo episodio sarà disponibile in anteprima su Storielibere.fm da domenica 4 giugno e su tutte le piattaforme da lunedì 5 giugno 2023.

 

Una cura tutta tua è un podcast di Antonella Viola

A cura di Cecilia Belluzzo

La copertina è di Chiara Lanzieri

Post-produzione e Sound Design di Cecilia Belluzzo

 

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Per ascoltare Una cura tutta tua di Antonella Viola dal 5 giugno:

Ascolta su Spotify: clicca qui

Ascolta su Apple podcast: clicca qui

Ascolta su Amazon Music: clicca qui

Ascolta su Storielibere (dal 4 giugno): clicca qui

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Antonella Viola insegna Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova. Ha coordinato numerosi progetti di ricerca nazionali, europei e americani finalizzati allo studio dei meccanismi di azione che regolano il funzionamento del sistema immunitario in risposta a infezioni e cancro. Si è inoltre occupata di studiare le alterazioni delle risposte immunitarie associate a immunodeficienze o malattie autoimmuni. Oltre alla sua attività didattica e di ricerca, Antonella Viola si occupa attivamente di divulgazione scientifica in Italia e in Europa ed è ospite di diverse trasmissioni televisive e radiofoniche e di manifestazioni culturali. È membro del Consiglio di Amministrazione di Giangiacomo Feltrinelli Editore S.r.l., del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Terapie Avanzate e della Fondazione ONDA, del Consiglio Direttivo del Centro Elena Cornaro per gli studi di genere dell’Università di Padova. È stata membro del comitato scientifico di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro e direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica di Padova. Tra i numerosi riconoscimenti e premi, ricordiamo la nomina a EMBO member (dal 2016) e a socia dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti (dal 2020). È autrice per Feltrinelli, Mondadori e Gribaudo, ed editorialista per il quotidiano La Stampa. È in libreria in questi giorni per Feltrinelli il suo ultimo libro “La via dell’equilibrio. Scienza dell’invecchiamento e della longevità”.

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Storielibere è una piattaforma editoriale di podcast audio affidata a narratori autorevoli, punti di riferimento nei propri ambiti e per i temi trattati.

Scritto a voce significa vissuto, raccontato, trasmesso, con la qualità della buona scrittura e la capacità di coinvolgimento della voce e dei suoni.

La piattaforma è stata fondata nel 2018 e sino ad oggi ha pubblicato oltre 100 serie originali superando i 18 milioni di download.

 

Storielibere distribuisce gratuitamente i suoi contenuti sulla piattaforma Storielibere.fm, sulle principali app di ascolto, come Spotify, Apple Podcast, Google podcast e Amazon Music, e su Audible, la più importante piattaforma internazionale di contenuti su abbonamento.

 

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Très Court International Film Festival: a Torino, cinema ed emozioni in meno di 4 minuti

 

Domenica 4 giugno si torna al cinema per scoprire e votare i brevissimi ed emozionanti cortometraggi selezionati nell’ambito della 25esima edizione del Très Court International Film Festival: l’Alliance Française di Torino, in collaborazione con il Cinema Massimo, dedica una serata al meglio della produzione audiovisiva mondiale sotto i 4 minuti. Anche quest’anno, la rassegna internazionale di cortometraggi cortissimi Très Court viene portata in Italia dalle Alliance Française, grazie al sostegno dell’Institut Français Italia e dalla Coordinazione della rete delle Alliance Française d’Italia.

Da Torino a Trieste, da Bolzano a Genova, da Venezia a Cagliari e da Bari fino a Merano e Verona: 9 città italiane si uniscono alle 12 città francesi e 54 in tutto il mondo in cui viene proiettato il festival.

 

👉 Ecco il link con il trailer del festival : https://www.youtube.com/watch?v=f9Us6vY74LA

Da Montreal a Venezia, dalla Cina alla Romania, dalle Seychelles alla Nuova Caledonia, il pubblico può aspettarsi di vibrare al ritmo dei Très Court che, quest’anno più che mai, metteranno in luce il talento e il valore di un’intera generazione di cineasti. Raccontare una storia in meno di quattro minuti – titolo e titoli di coda inclusi – può sembrare improbabile. Eppure, in un’epoca in cui tutto va veloce, dove i cambiamenti climatici, sociali e tecnologici sono al centro di riflessioni e domande, i registi esercitano il loro virtuosismo attraverso questo formato che va all’essenziale. Il festival è soprattutto un’occasione per le giovani generazioni di valorizzarsi sul grande schermo con il pubblico e gli addetti ai lavori di tutto il mondo. È anche un’occasione per ridere, piangere, commuoversi, interrogarsi o anche lasciarsi destabilizzare da ogni tipo d’argomento, trattato con forza, malizia, audacia e naturalmente, con poesia.

 

Questo evento globale, che si tiene in contemporanea in tutto il mondo dal 2 all’11 giugno 2023, raggiunge più di 15.000 spettatori in 5 continenti. Al termine del festival vengono assegnati 9 premi, tra cui un Premio Internazionale del Pubblico a cui parteciperanno anche gli spettatori torinesi.

 

 

A Torino, il festival è proposto in collaborazione con il Cinema Massimo (via Verdi 18) che domenica 4 giugno alle 20.30 accoglierà la proiezione della Selezione Internazionaleun mosaico di 40 brevissimi film di generi diversi (sottotitolati in italiano grazie al supporto dell’Alliance Française Trieste), provenienti da tutto il mondo, scelti fra migliaia di corti presentati al comitato di selezione. Dalla commedia al dramma, dal film di animazione al documentario, questa selezione riflette i più recenti indirizzi della creazione cinematografica contemporanea.

Autori francesi, spagnoli, rumeni o ucraini, voci provenienti dagli Stati Uniti, dalla Germania e ancora dal Venezuela, dall’Iran e da tanti altri paesi vedranno le loro opere presentate l’una dopo l’altra in un’avvincente maratona della durata di circa due ore, in cui sarà presentato anche il cortometraggio italiano Manimondo di Michele Tozzi.

Gli spettatori sono coinvolti in modo attivo: al termine della proiezione sono invitati a votare il miglior corto; i risultati, suddivisi per città, verranno pubblicati online e saranno alla base del Premio del pubblico globale.

Alla serata al Cinema Massimo, si aggiunge una speciale proiezione mattutina al Liceo Berti di Torino, che coinvolgerà un centinaio di studenti che con il loro voto contribuiranno ad assegnare il Premio del pubblico globale.

Très Court International Film Festival

25esima edizione / Selezione Internazionale

Film in lingua originale / Sottotitoli in italiano

 

Domenica 4 giugno 2023 | ore 20.30

Cinema Massimo

Via Verdi 18, 10124 Torino

 

Ingresso 

6 euro – biglietto intero

4 euro – biglietto ridotto (anche per soci dell’Alliance Française di Torino)

“Nice Festival” di scena a Chieri

La seconda edizione del Festival organizzato dal Centro di Produzione per il Circo Contemporaneo “blu cinQue/Nice”

Dal 5 all’11 giugno

Chieri (Torino)

L’appuntamento o, meglio, gli appuntamenti vanno da lunedì 5 a domenica 11 giugno. Il che si traduce, in termini di cifre, in 8 Compagnie internazionali e altrettanti spettacoli (2 prime nazionali), per un totale di 19 repliche, cui si aggiungono 5 incontri – uno ogni mattina – dedicati alle scuole del territorio e l’elegante Chapiteau (struttura teatrale itinerante o “teatro pret-a-porter”) del Collettivo toscano “Teatro nelle Foglie” a fare da cornice alle maggiori produzioni della kermesse: questo è il “Nice Festival” di Chieri, alla sua seconda edizione, in programma per sette giorni (all’aperto) presso l’“area ex Fidivi”, in viale Fiume 3 o all’interno dello Chapiteau di “Compagnia Teatro nelle Foglie”. Oltre agli spettacoli, sono anche da mettere in conto due laboratori di arti circensi, aperti a tutti, e l’accompagnamento della “FC Street Band” nella giornata di sabato 10 giugno. Organizzato dal Centro di Produzione per il Circo Contemporaneo “blucinQue/Nice”(diretto da Caterina Mochi Sismondi e da Paolo Stratta), è l’unico progetto riconosciuto e finanziato dal “MIC” in tutto il Nord Italia e uno dei quattro riconosciuti a livello nazionale. A partire dal 2022 il Centro ha creato una “rete di partenariato” con le quattro città diGrugliasco, Chieri, Moncalieri e Settimo Torinese, attorno al fulcro del capoluogo di Torino da cui sono nati i “Nice Festival”. A calcare le scene saranno: Compagnia blucinQue, Accademia Cirko Vertigo,Compagnia Teatro nelle Foglie, Compagnia Nanirossi, Eleni Fotiou e Gabriel Taiar,Carlo Cerato, Maria Celeste Funghi e Carla Carnerero e El Niño del Retrete. I biglietti, con un costo che va dai 3 ai 5 euro, sono acquistabili su “Vivaticket”, tramite l’APP del Centro di Produzione “blucinQue Nice” o in loco presso la sede del Festival e in via Tiziano Lanza 31 a Grugliasco, sede di “Fondazione Cirko Vertigo”.

“Grazie al ‘Nice Festival’, Chieri rafforza la sua rete di relazioni tra città, territori e comunità e si colloca – afferma l’assessora alla Cultura e all’Istruzione di Chieri, Antonella Giordano – al centro dei circuiti di produzione culturale contemporanea andando anche a recuperare quella è stata la tradizione legata al teatro di strada. Fondamentale è il coinvolgimento del territorio, in particolare delle scuole. A loro verrà dedicato uno spettacolo ogni mattina, un modo per avvicinare i nostri giovani alla cultura con nuovi linguaggi e forme espressive. Saranno giorni emozionanti, per tutti”.

Per le scuole del territorio, si inizia lunedì 5 giugno alle ore 10 e tutti i giorni fino a venerdì 9 giugno, con “Binario Zero” di “Accademia Cirko Vertigo”, primo ente in Italia a rilasciare un diploma di laurea per “Artista di Circo Contemporaneo”, equipollente al “Dams”. Partendo dalla lettura dei più noti testi di Italo Calvino, lo spettacolo porta in scena, nello spazio all’aperto e attraverso le tecniche dell’equilibrismo, della danza, del teatro e del lollipop, le avventure di quattro viaggiatrici: ognuna di loro ha con sé una valigia che nasconde una storia. La nuova creazione “Vertigo” andrà in scena anche per il resto del pubblico da martedì 6 a venerdì 9, alle ore 18.

Lo spettacolo di apertura ufficiale della kermesse sarà “Gelsomina Dreams” di “Compagnia blucinQue”, in programma all’interno di Chapiteau “Teatro nelle Foglie” lunedì 5 giugno, alle ore 19,30, e a seguire martedì 6 e mercoledì 7 giugno alle ore 21. Dichiarato “omaggio al genio di Federico Fellini”, è un viaggio onirico in bilico tra danza, poesia, musica e circo, a partire da immagini ispirate al mondo dei sogni del grande regista romagnolo e ad alcuni dei suoi film. Sulla scena gli artisti della “Compagnia blu cinQue” si muovono in uno spazio simbolico, fatto di pochi elementi, in cui coreografie, suono e luci trasportano lo spettatore in un mondo sospeso nel tempo, un’ambientazione che allude a un set cinematografico dismesso e di felliniana memoria. A chiudere la carrellata degli spettacoli, saranno, domenica 11 giugno, alle 17,30, Elena Fresch e Matteo Mazzei con una pièce tout public, dai caratteri tipici dell’arte di strada, “Nanirossi show”, una ventata d’aria fresca, il meglio di un repertorio di virtuosismo acrobatico e tecnico eseguito con facilità, leggerezza e con uno spirito comico infallibile ed elegante. Completano il programma due laboratori di arti circensi aperti e tutti e, nella giornata di sabato 10 giugno alle ore 17, l’intervento della “FC Street band” che si sposterà da viale Fiume 3 a piazza Umberto e ritorno richiamando e animando il pubblico.

Per info e programma completo: www.blucinque.it o www.comune.chieri.to.it

g.m.

Nelle foto:

–       Chapiteau “Teatro nelle Foglie”

–       Caterina Mochi Sismondi: “Gelsomina Dreams”, ph. Andrea Macchia

–       Antonella Giordano, assessora alla Cultura e all’Istruzione di Chieri

 

Gli Eugenio in Via di Gioia tra “Amore e rivoluzione”

Spontaneità, gentilezza innata e un sorriso sempre stampato in faccia. Ma soprattutto una musica unica nel suo genere. E anche una maxi scritta sul porfido di Piazza San Carlo in grado di fare il giro del mondo. Gli Eugenio in Via di Gioia fanno questo e molto altro, incarnando uno spirito contemporaneo e vitale come pochi. Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo Di Gioia e Lorenzo Federici (dalla crasi dei 3 cognomi è nato il nome della band) hanno festeggiato il decimo anno di attività con un tour dedicato al loro ultimo album “Amore e rivoluzione”. E appunto di rivoluzione ne hanno fatta parecchia, soprattutto a Torino, come dimostra la nomina ad “Ambasciatori della Città”. Tanti singoli diventati virali e collaborazioni di rilievo, ma gli Eugenio in Via di Gioia continua a rimanere gli stessi ragazzi che suonare nelle strade della loro città. Abbiamo parlato con Eugenio per capire di più su questa band.

Il vostro sound è stato definito come un mix tra la cultura degli artisti di strada “ma anche della balera, dello swing senza tempo, del folk raccolto in piola e attualizzato come nu-folk(Torinomagazine). Il tutto arricchito con dei testi solo apparentemente leggeri. Come nasce il processo creativo dietro alla scrittura di un brano?

Essendo in quattro abbiamo diversi modi di scrivere. Il mio preferito è quello di scendere in strada in orari particolari e sfruttare la solitudine. A quel punto mi piace improvvisare canzoni su quattro accordi e poi sbobinare e riascoltare a casa. Da qui nasce il testo di una canzone. Ma di metodi ne abbiamo veramente molti: Lorenzo, ad esempio, scrive in casa da solo.

Le vostre canzoni, infatti, vi hanno portato lontano. Come gestite il successo che vi ha investito in questi anni?

Prima eravamo nella fase dell’ “infanzia” del percorso degli Eugenio in Via di Gioia, ora stiamo vivendo la nostra “adolescenza”. Prendiamo più consapevolezza di chi siamo stati e di chi siamo ora e cosa vogliamo fare. Noi non crediamo in un rapporto verticale con il pubblico, bensì orizzontale: non ci può essere comunità se esiste un divario. Cerchiamo di passare dal lato collaborativo nel rapporto con le persone e questo si riflette sul nostro modo di interagire con il pubblico.

Quello che dici si evince dal fatto che è usuale incontrarvi in giro per strada a suonare. E’ un’attitudine naturale o è una scelta?

E’ sempre stato molto naturale. Io penso che la mia vocazione, che poi si riflette anche nel gruppo, sia quella di suonare per strada. Se mi dicessero di fare un “ultimo concerto nella vita” non sceglierei lo stadio, bensì la strada. Per me è il luogo in cui mi sento a casa e libero di esprimermi. Penso sia molto più difficile esibirsi davanti ad una persona che non davanti a cento mila: infatti in quel momento la guardi direttamente negli occhi e devi dare il meglio.

VALERIA ROMBOLA’

A Bardonecchia la cultura è di SCENA

Parte in grande spolvero la Stagione estiva SCENA 1312, importante Festival culturale di Bardonecchia che, dal 2018, ospita artisti provenienti dalle più importanti realtà musicali e teatrali italiane. La splendida cornice montana diventa essa stessa titolo: 1312 è l’altitudine della città che continua ad imporsi anche sul piano artistico con oltre 40 spettacoli all’anno, altrettante presentazioni letterarie e mostre dedicate ad artisti e fotografi emergenti.
Gli spettacoli iniziano a Palazzo delle Feste venerdì 2 giugno con Il discorso di Chicchi: Teresa Mattei alla Costituente (con Alessia Donadio, regia di Monica Luccisano e produzione di Cineteatro Baretti e Museo Storico della Resistenza): un ritratto importante della più giovane donna tra le 21 elette il 2 giugno 1946 nella neonata Repubblica Italiana, partigiana e figura di spiccata etica morale e politica. Corrono oggi i 75 anni dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana (1948-2023). Teresa Mattei diede anche il suo prezioso contributo all’Articolo 3 della Costituzione, sulla parità dei diritti. Aveva venticinque anni, ex partigiana con il nome di battaglia Chicchi, sempre fedele ai suoi ideali, metteva sempre in primo piano la libertà di pensiero, la libertà morale e politica, e l’impegno civile per salvaguardare i diritti dei più deboli, specialmente donne e bambini.
Quando nel 1938 entrano in vigore le leggi razziali, Teresa Mattei, che frequenta il liceo a Firenze, rifiuta di partecipare alle lezioni che promuovono la “difesa della razza”: un atto di ribellione che fu punito con l’espulsione definitiva dalla scuola. Pochi anni più tardi entra nella Resistenza con il nome di battaglia “Chicchi”.
Sabato 3 giugno, invece, una serata dedicata alla danza classica, con Paquita, su coreografie originali di Marius Petipa e musiche di Luwig Minkus (compagnia di danza Klassic Akademy). Paquita è un balletto rappresentato per la prima volta al teatro dell’Accadémie Royale de Musique a Parigi il 1° aprile del 1846 e ambientato in Spagna durante l’occupazione napoleonica. E’uno dei balletti più spettacolari del repertorio romantico. L’eroina è Paquita, una giovane gitana che in realtà è una ragazza nobile rapita dagli zingari quando era bambina. Riesce a salvare la vita di un giovane ufficiale francese, Lucien d’Hervilly, che il governatore spagnolo vorrebbe morto per mano del capo degli zingari, Iñigo. Paquita alla fine, grazie ad un medaglione, scopre di essere la cugina di Lucien e quindi di poterlo sposare. In seguito a varie peripezie si separa dal gruppo di gitani e si sposa con Lucien. La magia della danza che, intramontabile, riesce ancora a far sognare grandi e piccini.
Seguiranno altri appuntamenti che comprenderanno non solo spettacoli, ma laboratori nelle scuole (SCENA 1312 Lab), concerti itineranti (SCENA 1312 Street), incontri letterari (SCENA 1312 Books) e mostre (SCENA 1312 Arte).

Gli spettacoli musicali sono curati da ESTEMPORANEA – Arte, Musica, Teatro, organizzazione torinese che negli anni si è imposta nel panorama musicale per qualità, competenza e cura nella realizzazione dei cartelloni. ESTEMPORANEA, attraverso la Direzione Artistica di Lucia Margherita Marino, cura il Festival CONTAMINAZIONI e i Corsi di Perfezionamento Musicale nella Valle Ellero con docenti provenienti dalle più importanti realtà sinfoniche italiane, collabora con lo Zephyr Music Festival di San Francisco e, nella Stagione Invernale, con l’Unione Musicale, l’Orchestra Filarmonica di Torino e l’Accademia dei Folli per i progetti Metro Music e RE.B.U.S. oltre alla normale produzione di spettacoli.