Music Tales, la rubrica musicale
“Ogni volta che provo a trovare qualcuno che prenda il tuo posto
È tutto inutile, no, le loro labbra non sono mai state le stesse, no, baby
Quando baciavo qualcuno di nuovo, dentro di me mi mancavi”
Nato a Chicago, figlio di Drusella Huntley e nipote di Martha Pitts, cantante di gospel, comincia a cantare nel coro gospel della chiesa con la nonna fin dall’età di tre anni. Si è diplomato alla Vashon High School nel 1963. Ha avuto la possibilità di studiare musica grazie ad una borsa di studio presso la Howard University di Washington, dove conosce Roberta Flack, con la quale instaura un forte sodalizio umano ed artistico durato fino alla sua morte. Abbandona la Howard University nel 1967, subito dopo aver ricevuto offerte di lavoro nel mondo della musica.
Lavora a Chicago, inizialmente come produttore ed autore presso la Twinight Records, dove ha la possibilità di collaborare con artisti come Aretha Franklin, Jerry Butler, Curtis Mayfield, The Staples Singers, Carla Thomas, ma il suo debutto discografico avviene nel 1969, anno in cui firma un contratto con la Atco Records, della quale esponente di spicco e produttore è King Curtis, e pubblica il suo primo singolo The Ghetto, Pt. 1 contenuto nel LP Everything Is Everything, acclamato dalla critica.
Il 13 gennaio 1979 l’artista è stato trovato morto sul marciapiede del New York’s Essex House Hotel, dove pernottava in una stanza al quindicesimo piano. La morte fu ben presto considerata suicidio vista la sua precaria salute psicofisica.
Stiamo parlando di Donny Edward Hathaway
(Chicago, 1º ottobre 1945 – New York, 13 gennaio 1979)
E la canzone scelta da me oggi per voi è “love, love, love”
La canzone esprime la gioia e il desiderio travolgente dell’amore. Il testo ritrae un senso di attesa paziente per l’arrivo dell’amore (“Love, love, love, why’d you take so long to come to me?”) e si chiede se l’amore si sia sempre nascosto (“And love, love, your love, tell me, were you hiding from me all the time?”).
Sottolinea il profondo impatto dell’amore sulla vita del narratore. Nonostante i tentativi di riempire il vuoto lasciato dall’amore con altre persone (“Ogni volta cerco di trovare qualcuno che prenda il tuo posto”), nessuna si avvicina al sentimento e al legame che aveva con la persona amata (“No, le loro labbra non erano mai del tutto uguali”). Il narratore si rende conto che, anche quando stava con qualcuno di nuovo, il suo cuore continuava a desiderare la persona che amava veramente (“Quando baciavo qualcuno di nuovo, dentro di me mi mancavi tu”). Il narratore è ora incerto su cosa fare, poiché si è completamente abbandonato all’amore (“Now I don’t know just what I’m gonna do”). Anche quando si guardano intorno e vedono il vuoto, la presenza dell’amata indugia nella loro mente (“All I saw was your sweet face”).
Nella seconda strofa, il narratore esprime come l’amore lo commuova e lo colpisca profondamente. La sola vista del sorriso dell’amata ravviva e risuona in tutto il suo essere (“L’amore, il tuo amore, ogni volta che sorridi, mi attraversa tutto il tempo”).
«L’amore è il trionfo dell’immaginazione sull’intelligenza..»
Vi invito all’ascolto ed attendo le vostre impressioni sul brano:
Buon ascolto
CHIARA DE CARLO
(2) Love, Love, Love – YouTube
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