SPETTACOLI- Pagina 72

Festival della Tv ultimo giorno

Dogliani (Cuneo)
Piazza Umberto I | Piazza Belvedere | Piazza Carlo Alberto

domenica 26 maggio, tredicesima edizione

Arriva all’ultimo giorno la tredicesima edizione del Festival della TV e dei nuovi media.
Con 122 ospiti e oltre cinquanta fra incontri, panel, spettacoli e momenti musicali il mondo il festival è l’occasione per ascoltare le storie e i retroscena della carriera di personaggi notissimi e giornalisti iconici, ma non solo. Al centro dell’attenzione anche il meccanismo della produzione della trasmissioni più interessanti, dal percorso che porta un’idea a diventare un format e poi una trasmissione.

Con il tema Tempi esponenziali, poi, la direzione artistica ha inteso ragionare sui mezzi di comunicazione di massa nei nostri giorni, quando il tempo apparentemente lineare corre invece con strappi improvvisi e ognuno di questi strappi genera un effetto moltiplicatore che non lascia la possibilità di respirare, di misurare la distanza percorsa, di cercare intorno a sé scenari familiari, di abituarsi al vorticoso incalzare dei cambiamenti.

Tantissimo il pubblico che ha affollato i primi due giorni di programmazione tra ospiti amatissimi dal pubblico come Gerry Scotti – accolto da un vero e proprio bagno di folla -,Cristina Parodi, Massimo Giletti, Francesca Fagnani, ma tantissima attenzione anche per gli approfondimenti con Giorgio Gherarducci della Gialappa’s Band sulla nascita di nuovi format televisivi e la costante scoperta dei tempi comici più contemporanei o il ruolo fondamentale nella gestione delle carriere delle star più amate nelle parole di un manager come Lucio Presta. Il giornalismo e il suo ruolo più attuale sono stati i protagonisti degli interventi del direttore di Le Monde Jerome Fenoglio e dei direttori e vicedirettori dei principali quotidiani alla vigilia delle elezioni europee.

 

Il programma di domenica 26 maggio si apre alle 10.30 in Piazza Umberto I proprio con uno dei più noti volti del giornalismo televisivo italiano, Enrico Mentana intervistato dalla vicedirettrice de La Stampa Annalisa Cuzzocrea. Appuntamento di spicco di questa edizione sarà il dialogo fra Aldo Cazzullo e Alessandro Araimo, managing director Sud-Europa Warner Bros. Discovery intitolato “Oltre il terzo polo TV: il caso Warner Bros Discovery”. Alle 12.30 Dario Vergassola esplora il mondo della comicità nella televisione di oggi con l’autore Pietro Galeotti; ancora innovazione e giornalismo nelle parole di Giovanni Minoli intervistato da Salvatore Merlo e a seguire Paolo Conticini direttamente dal fortunato programma della 9 Cash or trash, mentre un inedito Corrado Formigli sarà sul palco con Luca Zingaretti in un incontro intitolato “Due volti, mille storie” Chiude il programma del grande palco di Dogliani con Alberto Infelise insieme a Max Angioni in un incontro intitolato “Non solo Iene”.

In Piazza Belvedere il programma si apre alle 11.15 dove c’è spazio alla storia della musica popolare italiana con il percorso dei Cantacronache approfondito in un incontro con Fausto Amodei e Giovanni De Luna, il critico gastronomico Paolo Vizzari incontrerà Francesco Panella per Little Big Italy, mentre Luca Sofri insieme a Claudio Giunta parlerà dell’esperienza del Post e Simonetta Sciandivasci incontrerà il poeta Franco Arminio. Gli autori e content creator Claudia GrandeDaniele Zinni con Max Magaldi si occupano alle 17.15 dell’inarrestabile fenomeno dei meme mentre i giornalisti, podcaster e creatori di nuovi modi di raccontare lo sport come Giulio Incagli, Giuseppe Pastore e Ferdinando Siani raccontano lo spogliatoio incalzati dalle domande di Emilio Targia.

Il programma di Piazza Carlo Alberto sarà dedicato in larga parte alla cucina e all’ambiente con, fra gli altri, Fulvio Marino, Riccardo Valentini, Chef Gipponi in dialogo con Luca Ferrua. Infine, Emilio Targia incontrerà la comicità sferzante di Antonio Ornano. Attenzione anche ai temi dell’ambiente, e a come se ne parla sui media, con Federico QuarantaTeo MussoKristian El DosokyGiovanna ZacchiMonica Pasquarelli con Rudi Bressa.

Domenica 26 maggio

Piazza Umberto I

  • 10.30 Enrico Mentana dialoga con Annalisa Cuzzocrea
  • 11.30 Oltre il Terzo polo Tv: il caso Warner Bros. Discovery. Aldo Cazzullo con Alessandro Araimo
  • 12.30 Dario Vergassola dialoga con Pietro Galeotti
  • 15.30 Faccia a Faccia. Giovanni Minoli e Salvatore Merlo
  • 16.30 Cash or Trash – Chi offre di più?. Paolo Conticini con Alberto Infelise
  • 17.30 Due volti, mille storie. Corrado Formigli e Luca Zingaretti
  • 18.30 Non solo Le Iene. Max Angioni con Alberto Infelise
Piazza Belvedere
  • 11.15 Evadere l’evasione. Fausto Amodei e i Cantacronache. La nascita della canzone d’autore in Italia. Fausto Amodei con Carlo Pestelli
  • 12.15 Saranno Cuochi. Riccardo Valentini e Chef Gipponi dialogano con Lorenzo Cresci.
  • 15.15 Dal Post: l’informazione spiegata bene. Luca Sofri con Claudio Giunta
  • 16.15 La Biblioteca dei Sentimenti. Franco Arminio con Simonetta Sciandivasci
  • 17.15 Memologia: dialogo sui meme. Claudia Grande, Daniele Zinni con Max Magaldi
  • 18.15 Cronache di Spogliatoio. Giulio Incagli, Giuseppe Pastore, Fernando Siani con Emilio Targia
Piazza Carlo Alberto
  • 10.30 Il Forno delle Meraviglie. Con Fulvio Marino e Lorenzo Cresci
  • 12.15 Little Big Italy. Francesco Panella con Paolo Vizzari
  • 16.00 La buona Terra. Dal campo alla tavola. Marco Pedroni, Francesco Cancellato, Chiara Bardini e Rudi Bressa
  • 17.00 Antonio Ornano dialoga con Emilio Targia
  • 18.00 Di cosa si parla quando si parla di Ambiente. Federico Quaranta, Teo Musso, Kristian El Dosoky, Giovanna Zacchi, Monica Pasquarelli con Rudi Bressa

I Dannati di Roberto Minervini Vince a Cannes

I Dannati di Roberto Minervini vince il premio per la miglior regia nella sezione Un Certain Regard, la cui giuria è presieduta da Xavier Dolan.

Questa sera, il regista incontrerà il pubblico di Torino in occasione della proiezione delle 20:30, al Cinema Nazionale.

Il film di Minervini, prodotto da OKTA  FILM e Pulpa Film con Rai Cinema e realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

GD

Interplay è di scena alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani

Dal 23 maggio

 

Il Festival Internazionale Interplay si è aperto giovedì 23 maggio alle 21 alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, in corso Galileo Ferraris.

Interplay è giunto alla sua ventiquattresima edizione e si propone come un festival di danza contemporanea diretto da Natalia Casorati e organizzato dell’Associazione Culturale Mosaico Danza. Quest’anno la rassegna sarà dedicata a quattro tematiche: “multidisciplinare, ecologia, identità corporea e pluralità, corpo politico”. Le compagnie italiane impegnate saranno quindici, e dieci quelle internazionali, compresa una proveniente dalla Cina che, fino al 16 giugno animeranno quattro teatri. Oltre al Teatro Ragazzi, l’Astra, le Officine CAOS, la Lavanderia a Vapore di Collegno e altrettanti spazi disciplinari, come il Museo di Arte Orientale, l’Imbarchino, Via Baltea, la Casa del Quartiere Bagni Pubblici di via Agliè. Sono in calendario workshop e masterclass, di cui uno con la celebre coreografa cinese Xingxing Gong.

“La danza e la creazione contemporanea, in questa 24esima edizione del festival, si confermano come occasioni per conoscere la complessità del nostro tempo, con le sue contraddizioni e fragilità – spiegano gli organizzatori – Il prossimo appuntamento è per il prossimo sabato 25 maggio in Barriera di Milano a partire dalle 18.30 con due spettacoli in prima nazionale, una performance della giovane danzatrice Sara Sguotti, intitolata “Dedica”, tra via Baltea e i Bagni Pubblici di via Agliè, e una performance della compagnia spagnola Ertza, “Marginalia”, in largo Palermo e via Sesia. Il Festival ha preso il via con due spettacoli, entrambi presentati in prima regionale,  “Dance macabre !” di Jacopo Ienna, e “Come neve” di Adriano Bolognino.

 

Mara Martellotta

I GET, una grande “comunità” tra danza, recitazione e canto

Sabato 25 maggio, al Colosseo, grande con i Germana Erba’s Talents

Si chiedeva anni fa Germana Erba: “Come saranno la Danza, il Teatro e l’Arte, domani?” Rispondeva immediatamente, con l’entusiasmo, con l’esperienza e con quella sua continua voglia di inventare, occasione dopo occasione: “La risposta non fa paura perché la risposta siete voi. Con il vostro talento e la vostra tenacia. Voi, guidati da maestri competenti e appassionati”. Parlare ai suoi allievi e vedere crescere in grande quel suo Liceo, che oggi sta per compiere i trent’anni, una scuola di eccellenza che unisce un percorso artistico ad una regolare formazione di secondo grado – che apre l’ingresso a qualsiasi Facoltà Universitaria, agli Istituti di formazione artistica musicale e coreutica e alle Accademie di Belle Arti -, indirizzando al canto, alla danza, alla recitazione, al doppiaggio e al musical.

Un mondo non soltanto di idee e di sogni ma altresì di realizzazioni, un senso di appartenenza ad un’unica squadra che ha coinvolto e continua a coinvolgere migliaia di docenti, allievi ed ex allievi. In questo modo sono nati i GET, i Germana Erba’s Talents, ormai carichi di successi e di affermazioni importanti, di studi attuali e di espressioni vincenti nell’ambito dello spettacolo, allo stesso tempo volti che si affacciano e altri che già hanno ritrovato la sicurezza delle proprie strade, esperienze sul campo e continui aggiornamenti, ore di lavoro a impegnare e a irrobustire, un confronto incessante con i palcoscenici di tutta Italia e non solo, magari le sane rivalità che sono il sale della terra o il sangue che scalda i cuori, una comunità – una “saranno famosi” in piena regola di impegno, di ricerca, di progetti, di costruzione, di energia spesi giorno dopo giorno – capace di trasmettersi vicendevolmente stimoli e nuove risorse, non ultime quelle degli allievi di un tempo (complessivamente, circa 800 in questa epopea trentennale, una bellissima rete di validi professionisti) che, allontanandosi dalle tournée del momento, tornano al Liceo temporaneamente, anche solo per qualche giorno, a lavorare in sala con quegli stessi insegnanti che li hanno guidati, trasferendo verso i nuovi allievi una esperienza che essi già hanno fatto propria. A cornice, a eccellente punto di riferimento, aggiungendosi in questi ultimi mesi la nuova sede della scuola (il complesso di Torino Esposizioni, di proprietà del Comune, è in fase di ristrutturazione, con i lavori nell’ambito del PNRR), posta in corso Moncalieri 203, una palazzina inondata di sole e con splendida vista sulla collina torinese, con spazi giustamente impostati che hanno a pochi passi la sala dell’Erba a proseguire l’intera attività.

Il prossimo appuntamento, per il quale già s’annuncia un fragoroso sold out, è per la serata di sabato 25 maggio al teatro Colosseo, una serata di musical, danza e teatro, un evento pensato come una autentica vetrina sulle arti formative del futuro con protagonisti 140 giovani danzatori-cantanti-attori, impegnati tutti in una messa in scena articolata che proporrà un susseguirsi di quadri spaziando dal grande repertorio del balletto classico alla prosa, da quadri coreografici e canori tratti da celebri musical alla danza contemporanea. Ospiti della serata, nomi ormai prestigiosi nati dalla scuola di Germana Erba, Iris Naretto (finalista a ToVision, ha appena pubblicato il suo primo singolo “Fino all’alba”), Matilde Campesi (danzatrice solista al Balletto di Siena, una delle più interessanti formazioni di danza in Italia: si cimenterà in un assolo danzato da “Raimonda”) ed Elia Tedesco, che si divide con sempre maggior successo tra teatro cinema e televisione (protagonista, con tre stagioni alle spalle, del “Fidanzato di tutte” e ogni giorno su Rai1 con il “Paradiso delle signore”, vincitore tra l’altro di numerosi premi come volto nuovo tv: lo ascolteremo nel monologo comico “Plautus forever”).

Il programma della serata vedrà avvicendarsi, tra l’altro, una suite danzata dal celebre balletto classico “Paquita” su musiche di Ludwig Minkus nella storica coreografia di Marius Petipa, le creazioni contemporanee come “Perspective of Darkness” su musiche di Travis Lake, “Friends” su musica di Carol Bayer Sager e Burt Bacharach, “Entre dos aguas” su musica di Paco de Lucia. La prosa sarà rappresentata da vari momenti tra cui il “Cyrano de Bergerac” di Rostand con il “Monologo del naso”, mentre il lato musical regalerà canzoni e musiche di “Flashdance”, “Footloose”, “Grease”, “Seize the Day” e “High School Musical”. Lo spettacolo è firmato dagli attuali docenti, coreografi e registi con il coordinamento di Gian Mesturino, preside e curatore artistico insieme a Girolamo Angione del Liceo Germana Erba.

Elio Rabbione

Nelle immagini di Daniele Serra, alcuni momento dello spettacolo

Al Torino Fringe Festival il talk dedicato alle Outdoor Arts

MAUTO, corso Unità d’Italia 40, Torino

Giovedì 23 maggio

FNAS Showcase Off con l’esibizione di 6 giovani compagnie selezionate

Tra le sale del MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile Torino, per il Torino Fringe Festival, giovedì 23 maggio alle ore 17.30, 6 giovani compagnie selezionate nella rosa di artisti che hanno partecipato a FNAS Showcase o alla open call, accompagnano i visitatori nel percorso di visita del museo in una modalità informale e partecipata. Gli artisti possono così presentare un estratto dei loro progetti ideati per lo spazio pubblico.

Precede l’appuntamento, alle 15.30, l’incontro “Le arti quali strumento di cambiamento”, restituzione del progetto “Onda Pazza – il filo della memoria” che ha creato momenti di riflessione e divulgazione sul tema mafia e legalità coinvolgendo 35 scuole di 7 regioniattraverso incontri con i testimoni, laboratori creativi, produzione di materiali originali, podcast, graphic novel. Il progetto è coordinato da FNAS in collaborazione con associazione Crab e Stalker Teatro, ideato da Teatro dei Venti dell’Emilia-Romagna con il Ministero dell’Istruzione e del Merito – Direzione Generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico. 

I due appuntamenti sono organizzati da FNAS – Federazione Nazione delle Arti in Strada. FNAS Showcase, che nel 2024 giungerà alla sua III edizione, è la prima vetrina dedicata alle outdoor arts italiane e viene programmata nell’ambito del Festival Internazionale Mirabilia di Cuneo.

Ingresso gratuito con ticket museo.

“Una vita da libidine” con Jerry Calà

Questa sera all’Azhar Dinner & Club di corso Moncalieri il 23 maggio

 

L’estate prende avvio sotto la Mole. Jerry Calà torna all’Azhar Dinner e Club, gag, musica e nostalgia per una serata indimenticabile in corso Moncalieri 302 la sera di giovedì 23 maggio, dove è atteso il ritorno di Jerry Calà e tutta la sua simpatia nello spettacolo “Una vita da libidine”, dedicato ai cinquant’anni della sua carriera. Gag e musica dal sapore di mare saranno i protagonisti di eccezione del giovedi Post Office che ospiterà per tutta la stagione la Ronchinight, la storica serata del vicino club Ronchiverdi, che da qualche anno si è trasferita all’Azhar. Durante la serata Jerry Calà ripercorrerà i momenti topici della sua carriera, una storia che ha scritto alcune pagine del cinema della commedia all’italiana. Abile crooner e entertainer, Calà mescolerà musica, comicità e coinvolgimento del pubblico con il suo effervescente umorismo sempre attuale. Per i clienti del club è previsto il salta coda per godere appieno di una notte estiva memorabile sotto il cielo torinese.

 

Mara Martellotta

Performing Natural Intelligence entra nel vivo

Torino-Berlino andata e ritorno.

 

Il teatro si aggiunge ai libri lungo lo scambio culturale tra Italia e Germania. Dopo il tedesco, lingua ospite al Salone del Libro di Torino, la stagione “Intelligenza naturale” di Fertili Terreni Teatro, sviluppa seguendo questo tema un progetto europeo che collega Torino a Berlino grazie a un programma per giovani artisti. Si rafforza lo scambio culturale tra Italia e Germania proprio nell’anno in cui l’Italia sarà ospite d’onore alla Buckmesse di Francoforte. Da un lato vi è un contesto di crisi generale, dall’altro la necessità di creare uno spazio di confronto e approfondimento. Nasce così il progetto PNI Performing Natural Intelligence, promosso dal Ministero della Cultura nell’ambito del Boarding Pass Plus 2023, che unisce Fertili Terreni Teatro a una delle principali realtà teatrali della Germania Deutsches Theater/DT Jung di Berlino.

Il progetto, la cui call rimane aperta fino al 24 maggio, prevede due residenze artistiche, una a Torino e una a Berlino, e sarà un laboratorio itinerante in cui un gruppo di quindici artisti e artiste under 35, uno per ognuna delle due città coinvolte, potrà confrontarsi sul tema dell’intelligenza naturale, con u gruppo misto di attivatori italiani e tedeschi che seguirà entrambe le residenze.

È aperta fino al 24 maggio la call per partecipare alla tappa italiana del progetto, che si terrà a Torino a San Pietro in Vincoli dal 17 al 21 giugno. I giovani partecipanti italiani selezionati avranno la possibilità di lavorare a contatto con artisti e artiste affermati, in un contesto internazionale stimolante. Entrambe le residenze culmineranno con una restituzione pubblica, una performance che elaborerà a più livelli i temi emersi durante la ricerca artistica. Dopo la tappa torinese il progetto si sposterà a Berlino dal 2 al 6 ottobre, dove lo stesso gruppo di attivatori incontrerà il nuovo gruppo di under 35 tedeschi. Entrambi i workshop saranno gratuiti e in inglese.

“In un tempo che guarda con speranza e timore al potenziale e ai prodigi dell’intelligenza artificiale e al dominio dell’algoritmo, ci interroghiamo sull’intelletto umano e sulla sua preziosa natura, imperfetta, imprevedibile, fragile, controversa e irriproducibile – commentano i direttori artistici di Fertili Terreni Teatro Girolamo Lucania, Beppe Rosso e Simone Schinocca – l’intelligenza naturale, plastica in costante mutamento, misto di conservazione e rivoluzione, è sempre alla ricerca di nuove condizioni. Si tratta di u a intelligenza che esplora nuove frontiere, nuovi orizzonti e nuove sponde; un’intelligenza che genera nuove e ignote primavere senza volto, in grado di affascinare e inquietare allo stesso tempo”.

Nel ruolo di attivatori fanno parte 6 artiste e artisti italiani e tedeschi. Ornella Balestra, danzatrice diplomata alla Royal Academy, con collaborazioni importanti di alto livello; Simone Schinocca, regista, attore, autore e direttore artistico, anima di Tedacà e fra i fondatori di Fertili Terreni Teatro; Girolamo Lucania, regista, drammaturgo e direttore artistico, direttore di Cubo Teatro e cofondatore di Fertili Terreni Teatro. Tra i docenti tedeschi si annoverano Paola Thielecke, regista e sceneggiatrice berlinese pluripremiata e attiva presso il Theater di Baden Baden, il Neues Theater Basel e il Deutsche Theater Berlin; Johann Otten, con un profilo legato alla drammaturgia, già assistente alla direzione del Deutsche Theater e specializzato nei temi della transizione ecologica con il collettivo Klasse Klima; Maximilian Grünewald, attore, regista e ricercatore, la cui formazione d’attore e i suoi studi in filosofia e scienza hanno segnato la sua ricerca artistica, orientata su temi epistemiologici e ambientali. Dal 2020 coordina festival e workshop per l’università ed è autore del libro “Jenseits der Wälder” (2024) e insieme al regista Oliver Rossol crea film al limite tra arte e scienza.

 

Mara Martellotta

“Panico” di Ferrini al Gobetti

Sarà in scena dal 23 maggio al 9 giugno prossimo “Panico”, nuovo spettacolo che giovedì debutterà al teatro Gobetti per la regia di Jurij Ferrini, che ha spiegato che, in comune con l’autore del testo, ha solo il fatto di essere regista e interprete.

Per il pluripremiato autore argentino Rafael Spregelburd il panico non rappresenta altro che la traduzione moderna del peccato dell’accidia, uno stato d’animo che si genera tra persone affannate a rincorrere una vita divisa tra due o tre lavori, che si arrangiano come possono e  cercano come pazzi le chiavi smarrite di una fantomatica cassetta di sicurezza.

Un panico ridicolo attanaglia, chiunque, come se i personaggi non fossero mai presenti a se stessi e tornassero affannosamente sui propri passi, cercando di ricominciare da capo.

È una pièce che Jurij Ferrini ha deciso di mettere in scena dopo aver affrontato con successo un altro capolavoro di Spregelburd, dal titolo “Lucido”.

MARA MARTELLOTTA

Teatro Gobetti

Dal 23 maggio al 9 giugno

Il panico

Traduzione di Manuela Cherubini

Con Simona Bordasco, Roberta Calia, Jurij Ferrini, Lucia Limonta, Viola Marietti, Elisabetta Mazzullo, Francesca Osso, Michele Puleio, Dalila Reas, Arianna Scommegna e, con voce al telefono, Toni Mazzara. Regia di Jurij Ferrini

 

Sentiero Rampante, l’anello che pensa circolare



Sentiero ludico-ricreativo al Borgo Rubens

Sabato 25 maggio – ore 16,30
Corso Casale, 438/16 a Torino

Inaugura “Il Sentiero Rampante – l’anello che pensa circolare”, il sentiero ludico-educativo posto ai piedi della collina di Superga che sarà aperto a tutte le persone e alle famiglie sabato 25 maggio alle ore 16.30 presso il Borgo Rubens in C.so Casale, 438/16 a Torino.

Il suggestivo percorso naturalistico, disposto ad anello e lungo circa 3 km, circonda l’intera area verde del Borgo Rubens e si snoda tra i boschi e i tipici affacci verdi che caratterizzano la collina di Superga, rappresentando un’occasione unica di movimento all’aria aperta a pochi passi dalla città e in prossimità, per altro, degli altri cammini escursionistici e dei sentieri più attrattivi della zona.

È stato realizzato grazie ad un contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, ispirandosi ai presupposti dell’approccio One Health, che riconosce un legame indissolubile tra la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema, in virtù del quale non esiste salute umana se non vi è salute ambientale e viceversa.

Ciò che rende speciale il Sentiero Rampante è di essere un sentiero interattivo, unico nel suo genere, che stimola la scoperta in chi lo pratica e può essere percorso molte volte, ogni volta scoprendo qualcosa di diverso.

Infatti, l’Associazione Rubens grazie alla collaborazione con la start up Mercato Circolare ha sviluppato un itinerario educativo che dà la possibilità alle persone di interagire con l’ambiente circostante e in questo modo di conoscere i principi essenziali dell’economia circolare attraverso 10 parole chiave. Ciascuna di queste è approfondita attraverso molteplici stimoli e dinamiche: ci sono stimoli più riflessivi, con riferimenti a brani musicali o a testi di libri, romanzi o saggi che pongono delle domande per la ricerca dei diversi significati del concetto stesso nella vita quotidiana; ci sono proposte di gioco da svolgere da soli o in gruppo; ci sono aneddoti sul Borgo Rubens e, in particolare, sugli animali che in esso vivono.

In più lungo il percorso sono presenti le casette ludico-educative, realizzate tenendo alta l’attenzione su alcuni aspetti sensibili come l’utilizzo responsabile dei materiali, in alcuni casi di recupero e ciò nonostante resistenti a qualsiasi condizione climatica (pioggia, vento, caldo, freddo) e la predisposizione ad offrire stimoli educativi, intercambiabili e sostituibili, allo scopo di favorire la diversificazione della dinamica ludico-educativa all’interno del sentiero, ma anche per permettere agli operatori dell’Associazione Rubens di utilizzarli in altri contesti.

 

La funzione principale del Sentiero Rampante è rivolta in primo luogo alla salute e al benessere sia umano sia ambientale e per questo si integra in modo ideale con la visione del Borgo Rubens e della sua Associazione, che promuove un tipo di benessere integrale, basato tanto sulla valorizzazione delle relazioni umane quanto alla cura del contesto all’interno del quale si muovono e si incontrano le persone.

Inoltre, un’altra sua caratteristica è di essere un circuito percorribile sia da coloro che intendono svolgere attività motorie come la corsa o escursioni in bicicletta sia da chi intende compiere passeggiate a piedi o a cavallo (per chi svolge un percorso riabilitativo-educativo con la Rubens).

La partenza del percorso è all’interno del Borgo Rubens che mette a disposizione dei visitatori il Bistrot del Borgo, un progetto sociale ispirato ai valori di fioritura delle persone che sono alla base di questo angolo di collina e di cui si può usufruire, approfittando delle sue specialità, dalla caffetteria alla ristorazione a base di materie prime biologiche e sostenibili, sia all’inizio che al termine della passeggiata.

 

 

 

L’inaugurazione è gratuita con prenotazione obbligatoria, consultando il seguente link: https://www.associazionerubens.it/sentiero-rampante/

L’accesso al Borgo è garantito tramite il servizio di navette gratuite a partire dalle ore 15 e durante l’evento alle ore 18 sarà offerto un buffet di aperitivo al Bistrot del Borgo.

Torna il Festival delle Colline Torinesi

Con 15 spettacoli, 7 prime e 6 produzioni, dal 12 ottobre prossimo

 

Il Festival delle Colline Torinesi – Torino Creazione Contemporanea- è la storica rassegna teatrale diretta da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla, e ideata da TPE Teatro Astra. Tornerà dal 12 ottobre al 10 novembre prossimi con un’edizione di ampio respiro che può contare su sette prime, sei produzioni, quindici spettacoli, 28 giorni di programmazione e 52 recite.

Il Festival delle Colline Torinesi porta in scena spettacoli internazionali e italiani per riflettere sul tema del confine e sconfinando tra le arti. L’attenzione verso le avanguardie teatrali si accompagna alla ricerca di nuovi linguaggi scenici e drammaturgici e alla scoperta di nuovi talenti. Sono questi gli elementi su cui si basa la rassegna, ospitata in varie sale, tra cui quelle della Fondazione Merz, le Fonderie Limone, la Lavenderia a Vapore, il Teatro Astra, il Teatro Gobetti e la Sala Pasolini.

Il12 e 13 ottobre prossimi verrà presentato la “Luz de un lago” di El Conde de Torrefiel.

Una delle sfide ricorrenti di questa compagnia spagnola è quella di produrre teatralità a partire da un paesaggio sonoro. In questo spettacolo il suono diventa pilastro centrale della comunicazione e della narrazione; la tecnologia rinforza l’acqua, l’argilla e il metallo. Il 12 e 13 ottobre sarà di scena la pièce “Senza titolo” della Società, di Romeo Castellucci. La performance presenta componenti di ritualità e somiglia al movimento del Giunca, di molte forme di preghiera e di danza del pianeta. Si tratta di un’azione reiterata offerta al pubblico con un moto perpetuo. “Senza titolo” è il focus condiviso su Castellucci per il terzo anno consecutivo. Il 15 e 16 ottobre sarà di scena il nuovo lavoro di Sotterraneo, che si rifà al romanzo di Ray Bradbury “Fahrenheit 451”, reso celebre dal regista francese Truffaut. In questa pièce a un futuro distopico corrisponde una reale notte della civiltà, il rogo dei libri, che ricorda quello hitleriano del maggio 1933. Come in “Fahrenheit 451”, i pompieri furono gli adepti di una politica liberticida a decidere. Dal 15 al 20 ottobre andrà in scena “Cenci-Rinascimento contemporaneo” con la Piccola Compagnia della Magnolia. Una sua riscrittura attinge a Shilley, Stendhal, Artaud e rivela gli inquietanti atti del processo contro Beatrice Cenci, giovane nobildonna romana decapitata per parricidio nel 1599, dopo aver subito per anni le violenze di un padre violento, incestuoso e corrotto. Oggi quel “teatro della crudeltà” rivela un mancato rinascimento, in cui la vulnerabilità al patriarcato dominante è un’ombra scura mai cancellata. Dal 18 al 19 ottobre sarà in scena “Salomè”, che si ispira alla musicalità ipnotica del testo di Oscar Wilde, che scelse il francese per sfruttare il potenziale sonoro e ritmico della lingua, e che ha ispirato la forma di una drammaturgia in un corpo, luce e suono che agiscono in simbiosi, non mancando di sviluppare tensioni violente. Erode fece decapitare Giovanni Battista e posò la testa su un vassoio porgendola a Salomè. Un’altra pièce, che giunge dal Festival di Atene ed Epidauro, si intitola “Thebes: A Global Civil War”, e sarà in scena il 19 e 20 ottobre. Lo spettacolo riflette sulle guerre civili di ieri e di oggi, e fonte di ispirazione sono “I Sette contro Tebe” di Eschilo, con la lotta fratricida tra Eteocle e Polinice, con Antigone che sfida il tiranno Creonte per dare sepoltura al fratello sconfitto. Gli interpreti sono greci, provenienti da Bosnia, Congo e Libano. Il nucleo concettuale è l’importanza della memoria “Mnemosine – madre delle Muse”. Tra gli altri spettacoli vi è “Elogio della vita al rovescio” di Daria Deflorian, che si concentra su uno dei rapporti più narrati e più amati dalla scrittrice sudcoreana Han Kang. L’osmosi tra le due sorelle è una corrente infinita. Sullo sfondo la violenza delle relazioni domestiche e le guerre del mondo. Il titolo della pièce è preso a prestito da una raccolta di articoli di Karl Kraus.

Dal 22 al 31 ottobre si terranno due conferenze-spettacolo intitolate “Hannah”, promosse da Sergio Ariotti e Francesca Cutolo. La prima datata 1943 e la seconda risalente ai giorni nostri. Nella prima si comincia a discutere della “soluzione finale” della Shoah e della condizione dei migranti in America. Nell’altro incontro si parlerà dell’eredità culturale di Hannah Arendt, in riferimento allo Stato di Israele e al mondo arabo.

Il Festival delle Colline Torinesi si concluderà con gli spettacoli “Lapis Lazuli” il 22 e 23 ottobre, “Sahara” il 26 e 27 ottobre, “Ordalie” il 30 e 31 ottobre, e a novembre con quattro spettacoli, l’1 e 2 novembre “L’ombelico dei limbi”, tratto da Artaud, presso la Lavanderia a Vapore di Collegno, l’1 e 2 novembre “La pagina” con il Teatro della Tosse, il 5 novembre “La notte, con Pippo Delbono e Piero Corso, infine dal 6 al 10 novembre sarà in scena “Il risveglio” con la compagnia di Pippo Delbono al Teatro Astra.

 

Mara Martellotta