“Sulle mie corde” per le battute finali di “Attraverso Festival”
Domenica 4 settembre, ore 21
Barolo (Cuneo)
Ebbene sì, proprio lui. Proprio Neri Marcoré, il celebre attore marchigiano di Porto Sant’Elpidio, classe ‘66. Pochi forse sanno che i primi passi mossi sul palco dal Neri, molto prima di diventare attore (fra i più interessanti della semi-nuova generazione) e intelligente (dote rara) conduttore televisivo, sono legati proprio alla musica, passione mai accantonata e che negli ultimi anni ha ripreso anzi, in lui, linfa e vigore. Così non c’è nulla da stupirsi se l’attore-cantante Marcoré si esibirà nell’area spettacoli allestita nel Cortile del Castello di Barolo, stupendo – come le sue uve – Comune di Langa fra i Patrimoni dell’Umanità, in un concerto che vuol essere un tributo ai “Grandi” della canzone d’autore, da Gaber a De André, a Dalla, a De Gregori e a Fossati, solo per fare qualche nome.
L’appuntamento è per domenica 4 settembre (ore 21) e rientra nella settima edizione del progetto, ormai in zona Cesarini dopo due mesi di eventi, titolato “Attraverso Festival” e promosso da “Hiroshima Mon Amour” e “Produzioni Fuorivia” con la collaborazione di numerosi Enti pubblici e privati. Ad affiancare Marcorè (voce e chitarra), sul palco ci sarà Domenico Mariorenzi, chitarra, pianoforte e bouzouki. Sicuramente si assisterà alla messa in scena di un repertorio variegato, interpretato con “affetto” e personalità da Neri Marcorè che di certo non farà mancare al pubblico la sua ironia ed il suo umorismo leggero ed elegante. “Ho iniziato ad ascoltare De André quando ero bambino, grazie a mia madre – spiega Neri – ma è stato crescendo che ho apprezzato il connubio meraviglioso tra musica e testi. Così, insieme a Gaber, De Gregori e Fossati è diventato uno dei miei riferimenti musicali. Mi piace la sua onestà intellettuale, il suo sguardo privo di pregiudizi e l’incapacità di emettere giudizi e tantomeno sentenze, andando spesso contro il consenso facile, sempre in direzione ostinatamente contraria. Non potrò mai dimenticare il suo ultimo concerto al Brancaccio di Roma”. Un repertorio attentamente selezionato e ben definito, quello cui si potrà assistere al Castello di Barolo, già ampiamente anticipato, del resto, da certe produzioni teatrali di Marcoré, come “Un certo signor G”, “Beatles Submarine” e “Quello che non ho”.
Dopo l’esibizione di Neri Marcoré, “Attraverso Festival” propone, a seguire, altri tre appuntamenti.
Il primo, martedì 6 settembre (ore 21), con Federico Buffa (giornalista, scrittore e telecronista sportivo) che al “Teatro Comunale” di Ovada (Al) presenterà il suo “I Diavoli di Zonderwater”, libro in cui si rende omaggio al coraggio e allo spirito di sopravvivenza recuperati dai soldati italiani, attraverso lo sport, nei Campi di prigionia in Sud Africa durante la Seconda Guerra Mondiale.

Di “QUALE ENERGIA? L’emergenza climatica e l’urgenza dei nuovi scenari impone una riflessione seria sulle alternative a gas e Petrolio” si parlerà invece, giovedì 8 settembre (ore 17,30) al “Teatro Civico” di Tortona (Al) con il meteorologo-climatologo Luca Mercalli, accompagnato da Silvia Figini e Francesco Galanzino di “Entsorga” (azienda tortonese leader nel settore delle green technologies), Roberto Cavallo di “Erica” (cooperativa albese impegnata da vent’anni nel settore “Educazione Ricerca Informazione Ambientale”), Claudio Robbiano (presidente dell’Associazione Sportiva “Azalai – Tortona”) e Ferencz Bartocci (CEO “Bertram Derthona Basket”).
Sempre giovedì 8 settembre (ore 21) e sempre a Tortona, nel Cortile del “Chiostro dell’Annunziata” si terrà una sorta di incontro/spettacolo (“Appunti per un mondo nuovo”) con il celebre botanico (“filosofo delle piante”) Stefano Mancuso & Eugenio Cesaro, frontman degli “Eugenio in Via di Gioia”, mentre venerdì 9 settembre, nei “Giardini Belvedere” di Bra (Cn), ne scopriremo delle belle attraverso la “lectio magistralis” che terrà lo storico Alessandro Barbero su “Il sesso nel Medioevo”.
Per ulteriori info su programma e costi biglietti di entrata: www.attraversofestival.it
g. m.
Nelle foto:
– Neri Marcoré
– Alessandro Barbero


Due mesi (dal 9 luglio al 9 settembre), 40 spettacoli dal vivo fra concerti, incontri dialoghi e contaminazioni di genere, linguaggi ed artisti; 22 Comuni coinvolti, 3 province e 180 chilometri di territori “Unesco” inseriti nella “World Heritage List” tra Langhe, Roero, Monferrato ed Appennino Piemontese. Un unico grande Festival. Sottotitolo: “R-esistenze”. “Una parola che mette insieme il passato in terre dove la Resistenza vera, quella con la maiuscola, è stata molto importante, e il presente che al suo interno contiene la parola più bella di tutte, minimo comune denominatore di tutti gli uomini: esistenze”. Grandi nomi. Grande successo. Il prossimo appuntamento di “Attraverso Festival” (progetto a firma di “Hiroshima Mon Amour” e di “Produzioni Fuorivia”, numerose le collaborazioni di Enti pubblici e privati) vedrà il narratore-attore romano Ascanio Ceslestini, impegnato, nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, nello spettacolo “Museo Pasolini”, programmato per mercoledì 31 agosto (ore 21) nella suggestiva piazza Castello di La Morra (Cuneo). Attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicanalista, uno scrittore, un criminologo, Celestini compone un ipotetico museo dedicato al grande intellettuale di origini bolognesi ma friulano d’adozione, un luogo della memoria, un viaggio commovente nel lascito del grande regista scrittore e poeta calato nella scenografica terrazza del Belvedere. “Senza fiori né discorsi” è invece il titolo della “lectio magistralis” appositamente commissionata allo scrittore Gianrico Carofiglio in memoria di Beppe Fenoglio, il “Resistente”, cui il Festival dedica quest’anno il suo “progetto speciale”.
E non a caso proprio Carofiglio – fra i principali scrittori contemporanei – ha dato ad uno dei suoi personaggi (il Maresciallo Fenoglio) lo stesso nome dello scrittore albese. La “lectio”, organizzata in collaborazione con il “Centro Studi Beppe Fenoglio”, capofila naturale del Centenario, sarà programmata in tre luoghi iconici del festival: ad Alba, perché non poteva essere altrimenti (Teatro Sociale “G.Busca – Arena Guido Sacerdote”, giovedì 1 settembre, ore 21), a Nizza Monferrato (Giardini di “Palazzo Crova”, venerdì 2 settembre, ore 19), altro luogo centrale dell’epopea di “Milton” e a Casale Monferrato (Cortile di “Palazzo Langosco”, sabato 3 settembre, ore 21). In programma anche alcuni appuntamenti dedicati ai sentimenti e ai rituali amorosi umani. Lo storico Alessandro Barbero sorprenderà Bra (“Giardini Belvedere”, venerdì 9 settembre, ore 21) e Casale Monferrato (Cortile di “Palazzo Langosco”, giovedì 1 settembre, ore 21), parlando de “Le abitudini sessuali nel Medioevo” lontane dagli stereotipi e dai luoghi comuni anche nel rapporto con il sesso, vissuto in un modo molto più libero di quanto possiamo pensare ai nostri giorni, mentre la scienziata – immunologa Antonella Viola, ad Alba (Teatro Sociale “G. Busca – Arena Guido Sacerdote”, venerdì 2 settembre, ore 21), porterà il suo ultimo libro, “Il sesso è (quasi) tutto. Evoluzione, diversità e medicina di genere” (Feltrinelli), in cui combatte gli stereotipi su sesso e genere e disegna la medicina del futuro, che “non può che essere personalizzata, e questo vale per uomini e donne: perché siamo più abili a curare le malattie cardiovascolari negli uomini e la depressione nelle donne? Si tratta di un caso esemplare, perché la stessa discriminazione di genere, oltre che etnica, riguarda tutta la nostra società. Fare la rivoluzione significa tornare all’origine. Non per correggere degli errori, ma per ritrovarli”.
Chiara De Carlo