A Saluzzo grande concerto del cantautore romano, aperto dall’esibizione della giovane Mille
Mercoledì 7 settembre, ore 21
Saluzzo (Cuneo)
Appuntamento da non perdere per la chiusura di “Occit’amo”, il progetto inserito nel calendario di “Suoni delle Terre del Monviso” che negli ultimi due mesi (sempre sotto la direzione artistica di Sergio Berardo, anima dei “Lou Dalfin”, il gruppo che da anni fa “ballare occitano” nel mondo) ha invaso le Valli Po, Bronda, Infernotto, Varaita, Maira, Grana e Stura nonché la pianura saluzzese con decine di eventi e un’estate di spettacoli ed esibizioni. L’appuntamento, davvero atteso e classica ciliegina sulla torta per la grande festa diffusa di “Occit’amo”, è per mercoledì 7 settembre (ore 21) presso “Il Quartiere” (piazza Montebello, 1) a Saluzzo, con la voce e la musica di Max Gazzé, autentico performer da palcoscenico, classe ’67, fama internazionale e precursore di mode e tempi. Cantante, bassista (ha cominciato a suonare il “basso elettronico” a soli 14 anni e ad esibirsi in Belgio, a Bruxelles, dove si era trasferito con la famiglia), ma anche pittore ed attore (film più famoso,”Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo, di cui compone anche la colonna sonora “Mentre dormi”, che gli frutta il “Premio Mario Camerini” per la miglior canzone all’interno di una pellicola), Gazzé promette una spettacolare festa in musica che, oltre a lui, vedrà sul palco una band di eccellenti musicisti, da Max Dedo ai fiati a Cristiano Micalizzi alla batteria, a Clemente Ferrari alle tastiere e a Daniele Fiaschi alle chitarre. Anche in quest’occasione, come per tutto il suo “Tour 2022”, Max Gazzé ha voluto di proposito scegliere grandi spazi all’aperto “per ritrovare il contatto più genuino e diretto con il pubblico e riconquistare la dimensione più pura del ‘live’”.

Ad aprire lo spettacolo di Gazzé, sarà Elisa Pucci, in arte Mille, cantautrice e musicista romana, il cui debutto avviene due anni fa con “Animali”, cui seguono “La vita le cose”, “Quella di Sempre”, “Cucina Tipica Napoletana”, “I Pazzi” e “Denti”. L’artista scrive e pubblica i relativi videoclip come fossero un lungometraggio a puntate, una sorta di intreccio di fotografie su pellicola. È fra i vincitori di “Musicultura 2021” e riceve il “Premio della Critica Cesanelli” per la canzone “La Radio” che fa parte della tracklist del suo disco d’esordio al quale sta attualmente lavorando. Vincitrice del “1mnext” (il Contest per artisti emergenti legato al “Concertone del Primo Maggio”), il suo ultimo singolo è “Sì, signorina” che ha presentato proprio sul palco del recente “Concertone” in piazza San Giovanni a Roma. Mille, inoltre, ha un progetto parallelo di musica elettronica chiamato “Moseek”, con cui ha partecipato ad “X Factor” nel 2015 e, attualmente, suona in Italia e oltre confine.
È possibile acquistare i biglietti in prevendita su ticketone.it e presso i rivenditori autorizzati al costo di 23 euro. Per l’accesso di spettatori portatori di disabilità, ingresso omaggio, contattando info@suonidalmonviso.it o 349/3282223 – 349/3362980. Ingresso gratuito per i bambini di età inferiore ai 5 anni.
g.m.
Nelle foto:
– Max Gazzé
– Mille







Due mesi (dal 9 luglio al 9 settembre), 40 spettacoli dal vivo fra concerti, incontri dialoghi e contaminazioni di genere, linguaggi ed artisti; 22 Comuni coinvolti, 3 province e 180 chilometri di territori “Unesco” inseriti nella “World Heritage List” tra Langhe, Roero, Monferrato ed Appennino Piemontese. Un unico grande Festival. Sottotitolo: “R-esistenze”. “Una parola che mette insieme il passato in terre dove la Resistenza vera, quella con la maiuscola, è stata molto importante, e il presente che al suo interno contiene la parola più bella di tutte, minimo comune denominatore di tutti gli uomini: esistenze”. Grandi nomi. Grande successo. Il prossimo appuntamento di “Attraverso Festival” (progetto a firma di “Hiroshima Mon Amour” e di “Produzioni Fuorivia”, numerose le collaborazioni di Enti pubblici e privati) vedrà il narratore-attore romano Ascanio Ceslestini, impegnato, nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, nello spettacolo “Museo Pasolini”, programmato per mercoledì 31 agosto (ore 21) nella suggestiva piazza Castello di La Morra (Cuneo). Attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicanalista, uno scrittore, un criminologo, Celestini compone un ipotetico museo dedicato al grande intellettuale di origini bolognesi ma friulano d’adozione, un luogo della memoria, un viaggio commovente nel lascito del grande regista scrittore e poeta calato nella scenografica terrazza del Belvedere. “Senza fiori né discorsi” è invece il titolo della “lectio magistralis” appositamente commissionata allo scrittore Gianrico Carofiglio in memoria di Beppe Fenoglio, il “Resistente”, cui il Festival dedica quest’anno il suo “progetto speciale”.
E non a caso proprio Carofiglio – fra i principali scrittori contemporanei – ha dato ad uno dei suoi personaggi (il Maresciallo Fenoglio) lo stesso nome dello scrittore albese. La “lectio”, organizzata in collaborazione con il “Centro Studi Beppe Fenoglio”, capofila naturale del Centenario, sarà programmata in tre luoghi iconici del festival: ad Alba, perché non poteva essere altrimenti (Teatro Sociale “G.Busca – Arena Guido Sacerdote”, giovedì 1 settembre, ore 21), a Nizza Monferrato (Giardini di “Palazzo Crova”, venerdì 2 settembre, ore 19), altro luogo centrale dell’epopea di “Milton” e a Casale Monferrato (Cortile di “Palazzo Langosco”, sabato 3 settembre, ore 21). In programma anche alcuni appuntamenti dedicati ai sentimenti e ai rituali amorosi umani. Lo storico Alessandro Barbero sorprenderà Bra (“Giardini Belvedere”, venerdì 9 settembre, ore 21) e Casale Monferrato (Cortile di “Palazzo Langosco”, giovedì 1 settembre, ore 21), parlando de “Le abitudini sessuali nel Medioevo” lontane dagli stereotipi e dai luoghi comuni anche nel rapporto con il sesso, vissuto in un modo molto più libero di quanto possiamo pensare ai nostri giorni, mentre la scienziata – immunologa Antonella Viola, ad Alba (Teatro Sociale “G. Busca – Arena Guido Sacerdote”, venerdì 2 settembre, ore 21), porterà il suo ultimo libro, “Il sesso è (quasi) tutto. Evoluzione, diversità e medicina di genere” (Feltrinelli), in cui combatte gli stereotipi su sesso e genere e disegna la medicina del futuro, che “non può che essere personalizzata, e questo vale per uomini e donne: perché siamo più abili a curare le malattie cardiovascolari negli uomini e la depressione nelle donne? Si tratta di un caso esemplare, perché la stessa discriminazione di genere, oltre che etnica, riguarda tutta la nostra società. Fare la rivoluzione significa tornare all’origine. Non per correggere degli errori, ma per ritrovarli”.