Al via sabato 9 luglio a Bene Vagienna il 17° Festival Teatrale
Sabato 9 luglio, alle ore 21,15, nell’antico Teatro Romano, posto all’interno del suggestivo sito archeologico di Bene Vagienna, prende il via il 17° Festival Teatrale “Ferie di Augusto”, un ormai collaudato e applauditissimo appuntamento di valore artistico e culturale che attinge al mondo antico per venire incontro alle emozioni, al divertimento e al gusto del pubblico di oggi. Un ciclo di spettacoli capace, soprattutto, di valorizzare una città d’arte, ricca di spazi storici e artistici tra i più belli del Piemonte e di una storia che affonda le proprie radici, vagamente riscontrabili oggi nei reperti visibili, nel lontano primo secolo av Cr.
L’attuale cartellone, curato dalla direzione artistica di Torino Spettacoli, propone quattro titoli, con programmazione dal 9 al 23 luglio. L’inaugurazione è affidata ai “Germana Erba’s Talents”, evento di commistione delle arti performative, a cura di Gabriele Bolletta, Antonio Della Monica, Simone ed Elisabetta Gullì, Niurka De Saa, Luciano Caratto, Elia Tedesco, Marisa Milanese e Gianni Mancini, un ventaglio di prove che tocca danza e prosa e i grandi momenti del musical, il grande repertorio del balletto classico e la coreografia contemporanea d’autore. Venerdì 15 luglio è di scena Piero Nuti, 94enne sempre disposto a
mettersi in gioco, che ha scritto e dirige, da “Pro Archia poeta” di Cicerone, “Processo a un cittadino”, dove è dibattuto il concetto di cittadinanza e la sua acquisizione, i risvolti politici e sociali, nel racconto della difesa assunta da Cicerone dell’imputato Archia, poeta e filosofo, correva l’anno 62 av. Cr., accusato, lui straniero, di essere privo della cittadinanza con il rischio di essere espulso da Roma, in seguito all’approvazione della Lex Papia. Con Nuti in scena Elia Tedesco.
Miriam Mesturino riveste ancora una volta (sabato 16 luglio) gli abiti di Mirandolina nella “Locandiera” goldoniana, in compagnia di Luciano Caratto, Alessandro Marrapodi e Barbara Cinquatti, per la regia di Enrico Fasella: un testo teatrale datato 1752 che è una moderna rivoluzione dell’indipendenza femminile, la rappresentazione di una donna che rifiuta conti, marchesi e cavalieri per impalmare il giovane e squattrinato Fabrizio, servo nella sua locanda a Venezia, imprenditrice accorta e pratica, pronta a mettere sulla bilancia più le doti del proprio ingegno che le armi della
seduzione. “Il ritorno di Trimalcione” è il titolo in scena il 23 luglio, ancora al Teatro Romano, che Filippo Bessone ha tratto dalle pagine del “Satyricon” di Petronio volgendolo a spettacolo comico-musicale, creando uno spaccato grottesco della società dell’epoca, che senza fatica alcuna esplora nella realtà dell’odierno e delle emozioni che non conoscono tempi precisi. Tutto questo grazie allo strumento del teatro-canzone. Ebbe a dire un giorno il mai dimenticato Gianmaria Testa: “Mi lega a Filippo Bessone una lunga e fraterna amicizia. Questo tuttavia non mi trattiene dal provare una certa invidia per le sue qualità di osservatore e di raccontatore divertente e divertito di un’umanità e di un quotidiano che tutti abbiamo a tiro di sguardo, ma che troppo spesso ci limitiamo a guardare senza veramente vedere”.
e.rb.
Nelle immagini, il Teatro Romano Antico di Bene Vagienna; l’inaugurazione è affidata ai Germana Erba’s Talents; una scena della “Locandiera” con Miriam Mesturino e Luciano Caratto; Piero Nuti e Elia Tedesco in “Processo a un cittadino”


Cinema en plein air. E al chiar di luna. Per il quarto anno, torna infatti anche quest’estate, dal 3 luglio al 7 agosto (tutte le domeniche), “Imbarkino”, la rassegna di cinema all’aperto tenuta nel quasi omonimo locale “Imbarchino” nel cuore del Valentino (viale Umberto Cagni 37, tel. 011/0461895), trasformando il pratone – anfiteatro naturale – antistante il fiume, in una sala cinematografica open-air sotto le stelle. Semplicemente una “k” al posto del “ch”. Ed ecco spiegato il titolo della rassegna, organizzata da “Banda Larga APS” (una delle associazioni concessionarie di “Imbarchino”), in collaborazione con “Lights On” (casa di distribuzione di cortometraggi) e “Associazione Zampanò” per il supporto tecnico. Titolo che nasce dal gioco di parole fra il nome del luogo ospitante e “Kino”, in tedesco, per l’appunto, “Cinema”. Ben duemila gli spettatori intervenuti nelle precedenti edizioni, dedicate in particolare al sodalizio fra cinema e musica. Ora, alla sua quarta edizione, “Imbarkino” si concentra su un’eclettica selezione di sei film d’autore, “accomunati – dicono gli organizzatori – da storie in grado di emozionare e far riflettere attraverso il racconto di luoghi, vite e imprese straordinarie”. Dal film di apertura della rassegna “Jodorowky’s Dune” (Frank Pavich) dedicato al più grande film di fantascienza mai realizzato, sogno e ambizione del visionario cineasta Alejandro Jodorowsky, passando dalla storia del sedicenne Youri, protagonista della pellicola francese “Gagarine – Proteggi Ciò Che Ami” (Fanny Liatard e Jérémy Trouilh), che non vuole rassegnarsi all’imminente demolizione del proprio complesso abitativo nella periferia di Parigi, fino alla storia di “Martin Eden”, unico film italiano della rassegna, diretto da Pietro Marcello, giovane marinaio che si innamora di una giovane dell’alta borghesia napoletana e alle misteriose e criptiche vicende degli agenti 223 e 663 nell’iconico capolavoro di Wong Kar-Wai “Hong Kong Express”.

