Stasera, dal palcoscenico del Festival di Sanremo, ospite il Sindaco Stefano Lo Russo, Eurovision Song Contest ha annunciato ufficialmente i 3 conduttori dell’edizione 2022 che si svolgerà a Torino il 10, 12 e 14 maggio.
Gli artisti che presenteranno la rassegna musicale internazionale, una delle più importanti al mondo seguita in 41 paesi con una audience di 200 milioni di spettatori, sono Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika.
Dal Festival, insieme ad Amadeus e in collegamento con Torino, i tre hanno dato il via al countdown, proiettato sulla Mole Antonelliana, che segnerà i 100 giorni dalla partenza dell’evento.
“Torino è pronta ad accogliere tutto il pubblico dell’Eurovision Song Contest – dichiara il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo -. Siamo felici di far vedere a tutto il mondo la nostra meravigliosa città. Essere al Festival di Sanremo – continua Lo Russo – è poi una grande emozione. Dopo la Liguria sarà Torino e il Piemonte il palcoscenico della musica internazionale. E da stasera conosciamo anche i tre conduttori: artisti straordinari e amati dal pubblico. L’Eurovision Song Contest oltre a essere una grande vetrina riporta anche al centro il messaggio di un’Europa unita, coesa e inclusiva. Mancano esattamente cento giorni alla partenza, questa notte dalla cupola della Mole Antonelliana parte il conto alla rovescia del più grande evento musicale europeo”.
anteprima Spazio Piemonte • 21° GLOCAL FILM FESTIVAL 4 – 6 febbraio 2022 • Cineteatro Baretti, Torino
50 CORTOMETRAGGI PER RACCONTARE IL CINEMA IN PIEMONTE
Torna in sala TOO SHORT TO WAIT – anteprima Spazio Piemonte, rassegna dedicata ai cortometraggi piemontesi che segna la prima fase della 21ª edizione del GLOCAL FILM FESTIVAL, diretto da Gabriele Diverio e in programma dal 10 al 14 marzo 2022 al Cinema Massimo MNC di Torino.
In attesa del festival, da venerdì 4 a domenica 6 febbraio, i 50 corti che hanno risposto alla call della storica sezione competitiva del Glocal “SPAZIO PIEMONTE” si mostreranno al Cineteatro Baretti (Via Baretti 4, Torino) suddivisi in 10 appuntamenti: venerdì e sabato alle ore 19.00, 20.30 e 22.00, mentre le proiezioni domenicali saranno alle 16.30, 18.30, 20.30 e 22.30 (ingresso 5 euro, ridotto 3 euro).
Dopo la versione online dello scorso anno, nella sua 10a edizione TOO SHORT TO WAIT porta nuovamente sul grande schermo il cinema breve prodotto nel 2021, restituendo l’espressione della creatività della settima arte regionale, grazie alla presenza in programma di corti da tutte le 8 province del Piemonte.
Dei 50 corti proiettati in questa 3 giorni, per la prima volta tutta incentrata sul formato breve di fiction, solo 15 accederanno alla fase finale del festival di marzo, attraverso il voto del pubblico e la selezione dei curatori Chiara Pellegrini, Roberta Pozza e Dario Cerbone, con la collaborazione di Ottavia Isaia.
In palio il PREMIO TORÈT Miglior Cortometraggio (1.500 €), il Premio ODS – Miglior Attore, il Premio ODS – Miglior Attrice e il Premio Pantaleon – Miglior Corto d’Animazione assegnati dalla giuria composta da Daniela Scattolin (attrice, protagonista della serie Netflix Zero), Claudio Di Biagio (regista tv, cinema e web, autore e speaker radiofonico e youtuber) e Matevž Jerman (responsabile della programmazione del festival sloveno FeKK Ljubljana short film festival), oltre ai premi speciali dei partner Machiavelli Music – Miglior Colonna Sonora e Scuola Holden – Miglior Sceneggiatura, e il Premio del Pubblico – Santa Clelia.
I 665 minuti di proiezione – frutto del lavoro di 67 registi e registe – affrontano un ampio spettro di tematiche. Non manca l’apertura alla leggerezza con commedie, satira e l’esplorazione del genere horror che da sempre contraddistingue molti corti della rassegna, ma il contesto attuale lascia inevitabilmente traccia in molti dei lavori in programma, dove la pandemia si insinua nelle vite di personaggi che si muovono in rapporti di coppia complicati, contesti famigliari tossici, violenza di genere e relazioni generazionali complesse.
Anche quest’anno il pubblico di TOO SHORT TO WAIT potrà riconoscere alcuni volti noti del cinema e della comicità, come quello di Hal Yamanouchi – protagonista di Dharma Bums di Francesco Catarinolo – attore e doppiatore giapponese naturalizzato italiano che conta nella sua filmografia 61 titoli girati in Italia e all’estero e che ha dato la voce a Ken Watanabe in L’ultimo samurai, Batman Begins, Inception, Godzilla, Pokémon: Detective Pikachu, Godzilla II e Massimiliano Loizzi attore, scrittore e stand-up comedian – volto del Terzo Segreto di Satira – protagonista di Cadde la notte su di me di Riccardo Menicatti e Bruno Ugioli.
Anche il territorio si fa protagonista di alcune storie, come ne La Vera Storia della Partita di Nascondino Più Grande del Mondo di Paolo Bonfadini, Irene Cotroneo e Davide Morando, mockumentary ambientato a Serravalle Langhe, in cui i luoghi nascondiglio dei concorrenti rimandano ai rifugi dei partigiani; Colli Novesi di Riccardo Bruno, con le colline di Novi Ligure a fare da sfondo a una gara ciclistica organizzata da Costante Girardengo; Il Tesoro di Monticchio di Giuseppe Varlotta, che segue la graduale scoperta del territorio locale da parte del protagonista; La Leggenda di Stinky-Puzzone di Carlo Ghioni, immerso tra i boschi di Mayne Island, British Columbia, in Canada; Il filo della vita di Maurizio Pellegrini, in cui una giovane si immerge nel territorio biellese di Miagliano tra magia e tradizione.
Tra i 50 corti in programma 18 sono in anteprima assoluta, mentre altri hanno avuto modo di partecipare a importanti festival, come Lui di Federico Mottica che ha debuttato ad Alice nella città – sezione parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni; Damua – La solitudine ai tempi del virus di Marzio Bartolucci e Washing Heart di Pietro Pedrazzoli presentati la prima volta al Paris Lift-Off Film Festival; I miei occhi di Tommaso Acquarone al Festival Européen du Film Court de Brest, Cortinametraggio e al Corto Dorico Film Festival.
Anche in questa 10ª edizione di Too Short To Wait è presente il cinema d’animazione con 8 titoli: Un corpo di Milena Tipaldo; Promised Land di Andrea Pierri; Favole dal Mondo Nuovo di Fulvio Nebbia; Qualcuno ha detto mostro? di Francesco Forti e 4 corti degli studenti del CSC Animazione, Il granaio di Arianna Binaghi, Gabriele Bollassa, Irene Frizzera e Gaia Rizzi; Princess di Lorenzo Bosi, Gabriele Scudiero, Alessandra Piras e Andrea Filippetti; Underwater Love di Veronica Martiradonna, Andrea Falzone e Cristina Fiore; Lucerna di Giorgia Ubaldi, Alessandra Quaroni, Luca Passafaro e Alessandro Spedicato.
Oltre ai 50 corti di fiction, altri 25 lavori sono arrivati dagli istituti scolastici della regione e al festival di marzo uno tra questi riceverà il Premio Miglior Corto Scuole; mentre i 24 film di durata inferiore ai 30’ in forma di documentario iscritti al festival, concorreranno nella nuova categoria DOC SHORTS del concorso Panoramica Doc per il Premio Cinemaitaliano.info – Miglior Corto Documentario, che cresce e si rafforza grazie al gemellaggio con il Toscana Filmmaker Festival, offrendo al corto vincitore e al suo autore o autrice la partecipazione anche dal festival toscano, in programma a Prato a giugno.
Ognuna delle proiezioni domenicali si aprirà con un episodio della mini-serie POST SCRIPTUM – UNO SGUARDO OTTIMISTA DALLA FINE DEL MONDO diretta dal duo torinese Elena Beatrice e Daniele Lince.
La docu-serie – presentata fuori concorso e per la prima volta integralmente in sala – mescola atmosfere sci-fi al racconto di quattro storie attuali raccontate da un futuro immaginario: sfide quotidiane, individuali e collettive, di persone che hanno vissuto una situazione unica tra pandemia e lockdown, e ne sono uscite rafforzate, con una nuova visione orientata al futuro. Protagonista è il “divulgatore del web” Barbascura X, che in Post Scriptum veste i panni di Alex, archeologo del futuro in missione per cambiare il mondo, che ci racconterà il 2020 con uno sguardo ottimista e con la sensibilità tipica di uno dei più brillanti YouTuber in circolazione, che unisce comedy e divulgazione. Il progetto è prodotto dalla torinese Grey Ladder Productions insieme a Infinity Lab, e distribuito in esclusiva da Infinity+.
TSTW – Glocal Film Festival è organizzato da Associazione Piemonte Movie in sinergia con Film Commission Torino Piemonte, Museo Nazionale del Cinema, Torino Film Festival, con il contributo di Regione Piemonte e di Fondazione CRT, con il patrocinio di Città di Torino e Città Metropolitana di Torino. Main Partner ODS. Main Sponsor Compagnia dei Caraibi.
TOO SHORT TO WAIT :: anteprima Spazio Piemonte :: Glocal Film Festival
4 – 6 febbraio 2022 :: CineTeatro Baretti, Torino :: Ingresso 5 euro, ridotto 3 euro.
INFO: www.piemontemovie.com – info@piemontemovie.com – 328.845.82.81
www.facebook.com/PiemonteMovieGlocalNetwork / www.instagram.com/piemontemovie
Max Casacci presenta Head ‘n’ Groove
Presentazione del libro fotografico con la partecipazione di Max Casacci e Rossano Ronci
Giovedì 3 febbraio, ore 18.30, Gymnasium di CAMERA
Nel 2020 si sono festeggiati i 40 anni del leggendario “Sono solo canzonette”, l’album che consacrò il successo di Bennato portandolo, come primo italiano, a riempire gli stadi con i suoi concerti.
EDOARDO BENNATO
PETER PAN
ROCK ‘N’ ROLL TOUR
Il re italiano del rock
torna a teatro per un nuovo tour
LUNEDì 7 FEBBRAIO – TEATRO COLOSSEO
Via Madama Cristina, 71 – Torino
La pandemia non ha permesso la realizzazione del tour, che si sposta direttamente al 2022, con ancora maggiore energia, maturata in due anni, dell’artista.
Edoardo si prepara quindi a tornare sul palco con due ore di pura energia.
Con grinta, passione e tanta voglia ancora di trascinare il pubblico, sarà la volta di “PETER PAN ROCK’N’ROLL TOUR”, nei teatri più prestigiosi d’Italia.
Un concerto ad alto contenuto rock & blues: dai brani dell’album “Solo solo canzonette” ai grandi classici di Bennato.
On stage la Be Band, la formazione ormai consolidata, formata da Giuseppe Scarpato (chitarre), Raffaele Lopez (tastiere), Gennaro Porcelli (chitarre), Arduino Lopez (basso), Roberto Perrone (batteria). E a completare il quadro di grande musica il Quartetto Flegreo.
Bennato arriva a Torino in data lunedì 7 febbraio alle ore 21 al Teatro Colosseo per una data che si prospetta ennesimo SOLD OUT come tutte le date di Bennato organizzate da Dimensione Eventi.
I biglietti di tutte le date sono in vendita:
Per maggiori informazioni contattare
on-line su www.ticketone.it
la produzione Dimensione Eventi al
in tutti i punti vendita affiliati Ticket One
numero 011/19214730, dal lunedì al venerdì,
on-line su www.teatrocolosseo.it
dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30
e presso la biglietteria del teatro
Sugli schermi “La fiera delle illusioni” di Guillermo del Toro
PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione
All’origine, nel 1946, il romanzo “Nightmare Alley” scritto da William Lindsay Gresham, già l’anno successivo portato sullo schermo da Edmund Goulding con Tyrone Power quale protagonista, film peraltro bocciato dal pubblico che non accettò di vedere sullo schermo uno dei suoi attori preferiti, romantico e irreprensibile, rivestire un personaggio così fortemente negativo. Con “La fiera delle illusioni” la storia è ripresa oggi da Guillermo del Toro, felicemente, ancora una prova vinta (anche se per una certa scrittura “di troppo” la perfezione della “Forma dell’acqua” forse non è così prossima), ancora un riallacciarsi o trovare ispirazione nel cinema americano degli anni Quaranta e Cinquanta, ancora la volontà di rendere minacciose o torpide le acque, un gran falò che tutto consuma e distrugge all’interno di una casa sperduta in qualche angolo d’America, da cui il protagonista Stan Carlisle fugge via, lasciandosi alle spalle un cadavere con parole di odio e conflitti tra un padre e un figlio mai sopiti.
Nel buio di una notte, tra insegne colorate (stanno circolando negli States poche edizioni in bianco e nero: chissà quali altre immagini, piene d’effetti e di nuove suggestioni) e scrosci di pioggia che, con l’altra presenza che sono i fiocchi densi di neve, non abbandoneranno mai l’intera vicenda, l’uomo, passato angoscioso e tanta ambizione, tanta prontezza nell’apprendere l’arrangiarsi della vita, arriva ad un vecchio luna park che sarebbe certo piaciuto a Fellini, incontrando Molly (Rooney Mara), la ragazza elettrica, che ha i sapori e l’innocenza di Gelsomina, o quanti sono corrotti anche nel corpo, quei freaks che anche Gabriele Mainetti ha saggiato di recente, il nano che alimenta tanti trucchi e l’Uomo Bestia, chiuso nel lerciume di una gabbia a succhiare il sangue dal collo squarciato di una gallina, come una intera umanità di farabutti e imbroglioni che furbescamente sbarcano il lunario vivendo nella e sulla menzogna, sospetti e bugie, il gioco spudorato e sempre sull’orlo del precipizio del mentalismo e dello spiritismo, che aleggiano in ogni angolo, non ultimi quelli dell’impresario che è Willem Defoe e della coppia Toni Collette/David Stratheim, ambigua di sguardi e di povere illusioni (lui perfetto nei suoi sogni del tempo ormai andato, lei bravissima come sempre ma con poco spazio a sua disposizione).
Illusioni per pochi soldi, il contatto con i morti a cui guardare con fiducia, un comodo mondo per allocchi o gente con nessuna speranza che nessuno vede. Incubi che a poco a poco prendono falsamente corpo, sotto quei tanti occhi che come in un vecchio film surrealista ti seguono, ti catturano, ti manovrano.
Poi il regista abbandona quel mondo slabbrato, quei tendoni attraverso i quali, pur tra gli inganni, circola ancora un minimo di umanità. Ed è uno spartiacque dal quale non è dato tornare indietro la fuga di Stan e Molly, come se avesse inizio un altro film. Una storia nuova che si sposta tra i grattacieli newyorkesi e le suite di lusso e i locali mollemente frequentati, gli studi di psichiatri dalla perfetta eleganza, i divani le scrivanie le lampade il mobile bar la libreria in legno prezioso, tutto è bellezza, tutto è ostentata signorilità, tutto è un successo per la coppia che s’è formata di recente, che maneggia ancora tarocchi e segreti catturati con false parole e subdole promesse.
È entrata in scena, non certo da comparsa ma bensì da primadonna, la femme fatale che ha i tratti di Cate Blanchett, la Lilith priva di scrupoli, algida e spietata, bionda peccaminosa, una sorta di Barbara Stanwick o di Veronica Lake, una immagine che può ricordare la Kim Basinger di “L.A. Confidential”. Lilith senza scrupoli e in grado di dimostrarsi più capace di Stan, più abile negli inganni, più veloce a tenderli e a portarli a termine. Il dark s’è fatto thriller nello sguardo lento di Guillermo del Toro, un lento racconto che cattura ogni più piccolo particolare, il buio dell’inizio se possibile è cresciuto, i colpi di pistola e il sangue hanno il loro primo piano. Si affastellano sull’orlo di un precipizio che porta Stan, assassinio e colpevolezza usciti da un romanzo di Dostojevski, dritto dentro il proprio inferno.
Senza possibilità di ritorno. Del Toro, messi da parte i tenui tratti che non convincono, costruisce ancora un’opera ardimentosa e intrigante, ci porge su di un piatto d’argento i legami che collegano il cinema e le regole della sua illusioretà a richiamare i giochi della vita, ha dalla sua e guida egregiamente una squadra d’attori di magnifico spessore, laddove Bradley Cooper eccelle in quella sembianza enigmatica e nel correre sempre più disumanizzato incontro alla tragedia finale, nella concretezza di una parabola che nasce e muore nell’ombra della menzogna.
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Martedì. Al Jazz Club suona il sassofonista Fuat Sunay con il chitarrista Gianluca Palazzo.
Mercoledì. Al Magazzino di Gilgamesh è di scena la cantante Arianna Cibonfa con il chitarrista Maurizio Malano. Al Jazz Club suona l’armonicista Big Harp con il duo Dodo &Charlie.
Al Teatro Erba tributo ad Astor Piazzolla con i Magasin Du Cafè e la violinista Sara Cesano.
Giovedì. Al Dash si esibisce il duo The Damn Swing. Al Jazz Club suona il quartetto The Hot Pots. Al Cafè Neruda si esibisce il quartetto di Claudio Chiara.
Venerdì. Al Magazzino di Gilgamesh sono di scena gli The Hot Dogs. Tributo a Bill Evans al Jazz Club con il pianista Emanuele Sartoris accompagnato dal contrabbassista Marco Bellofiore.
Sabato. All’Arteficio suona il quartetto Boogie Bombers. Al Jazz Club tributo a Jimi Hendrix con Fast Frank. Ludovico Einaudi inizia con 2 concerti consecutivi la tournèe per presentare il nuovo lavoro “Underwater”. Al Magazzino di Gilgamesh è di scena Paolo Demontis & The Good Gheddo. Al Folk Club suonano i Birkin Tree con il cantante scozzese Tom Stearn.
Domenica. Al Jazz Club si esibiscono i KoriShanti. Al Blah Blah suona il trio Tin Woodman. All’Arteficio è di scena il cantante e chitarrista Stef Rosen.
Pier Luigi Fuggetta
TEATRO SUPERGA
Sabato 29 gennaio, ore 21
ENRICO BERTOLINO
Con l’Instant Theatre, Enrico Bertolino va in scena nella triplice veste di comico, narratore ed esperto di comunicazione: narrazione, attualità, umorismo, storia, costume, cronaca, comicità, politica e satira si incontrano sul palcoscenico trasformando il teatro in un luogo di informazione satirica strettamente legata all’attualità.
L’Instant Theatre è la formula teatrale innovativa inventata da Enrico Bertolino e Luca Bottura e sviluppata insieme a Massimo Navone. Questo format ha dato vita negli anni a spettacoli sempre diversi, che si interfacciano con l’attualità: elezioni, referendum, pandemie, adottando sottotitoli nuovi come nel caso del “distant” theatre durante i mesi difficili del lockdown.
Enrico Bertolino racconta i paradossi e le contraddizioni della realtà che ci circonda cucendoli con un filo narrativo che si rinnova ad ogni edizione, adeguandosi ai temi dominanti del momento e spaziando dalla cronaca alla politica, all’osservazione dei nuovi fenomeni sociali, con riferimenti alla storia passata e recente. Un uomo solo in scena per 75 minuti di narrazione umoristica, insieme a due musicisti polistrumentisti che lo accompagnano colorando il racconto di sonorità suggestive e rivisitando in chiave ironicamente attuale motivi famosi.
La stagione 2021-2022 del Teatro Superga è promossa dalla Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il sostegno di Fondazione CRT e Regione Piemonte, firmata dalla direzione artistica di Alessio Boasi, Fabio Boasi e Claudia Spoto, in collaborazione con Piemonte dal Vivo. Produzione esecutiva Reverse Agency.
Sabato 29 gennaio 2022, ore 21
Enrico Bertolino “Instant Theatre”
Ideato da Enrico Bertolino e Luca Bottura insieme a Massimo Navone. Con la collaborazione di Enrico Bettella e Enrico Nocera. Musici-creatori dal vivo Roberto Dibitonto e Tiziano Cannas Aghedu. Regia di Massimo Navone. Prodotto da ITC2000.
Biglietti da 18 a 30 euro
Info
TSN Teatro Superga Nichelino
Via Superga 44, Nichelino
011.6279789 www.teatrosuperga.it
La kermesse musicale più seguita al mondo sta per sbarcare nel capoluogo piemontese e se volete prendervi parte , non serve saper cantare.
Martedi 25 Gennaio, a Palazzo Madama, si è svolto il passaggio di consegne tra Ahmed Aboutaleb, il sindaco di Rotterdam, e il nostro sindaco, Stefano Lo Russo. E così l’edizione numero 66 dell’Eurovision Song Contest comincia a prendere forma. Si svolgerà all’ombra della Mole il 10, 12 e 14 maggio.
Il sindaco di Rotterdam ha suggerito di lavorare insieme ad imprenditori e cittadini per valorizzare al meglio la città che, come già fatto notare su questo sito, avrà l’opportunità di farsi notare da una platea di portata mondiale proprio come successe per le Olimpiadi del 2006.
E proprio come i giochi olimpici, sul sito del comune di Torino, è possibile trovar il bando per arruolare 600 volontari che aiuteranno nella gestione dell’evento. La scadenza per le iscrizioni è fissata per il 14 febbraio. Bisogna però far parte di Giovani Per Torino, e quindi avere un’età compresa tra i 16 e i 30 anni, anche se la manifestazione si concentrerà sulla ricerca di “giovani maggiorenni”.
L’impegno richiesto è di circa 3 settimane e le attività saranno quelle di: informazioni turistiche, gestione dei flussi, accoglienza di giornalisti e delegazioni, accrediti nonché dell’ambitissimo ruolo di “attachè” ovvero di colui che viene assegnato a una delegazione per seguirla in tutti gli spostamenti. Si insomma, a Rotterdam c’è stato un fortunato volontario che ha vissuto la manifestazione insieme a i Maneskin! Per quest’ultimo ambitissimo posto, bisogna però sfoggiare un buon inglese. Siete stati attenti durante le lezioni del liceo?
Non è prevista alcun tipo di retribuzione né tantomeno una forma di ospitalità. Per tanto bisogna aver già un posto in cui pernottare. Dal canto suo, Eurovision promette formazione, una divisa, buoni pasto e biglietti per i mezzi di trasporto. Ma il vero compenso sarà la possibilità di vivere un’esperienza di respiro internazionale, fare nuove amicizie e far parte di un evento che di sicuro resterà nel cuore. Se non ne siete convinti, chiedete ai volontari di Torino 2006 e correte a candidarvi.
Loredana Barozzino
“Musica per una vita”
La Reggia di Venaria celebra il “Giorno della Memoria” con la grande musica di Franz Schubert
Giovedì 27 gennaio, ore 18
“Summa dell’arte compositiva schubertina, ma anche un testamento in musica della cultura europea”: sarà il “quintetto per archi in do maggiore D 956”, composizione musicale da camera scritta dal grande viennese Franz Schubert nel 1828 ( a soli 31 anni e circa due mesi prima della sua morte ) a risuonare giovedì 27 gennaio, a partire dalle ore 18, negli spazi barocchi della Sala di Diana a La Venaria Reale per celebrare il “Giorno della Memoria”. Noto anche come “quintetto per violoncello” (poiché l’organico è inusualmente composto da un quartetto d’archi con un secondo violoncello aggiunto) o più semplicemente come “quintetto per archi” di Schubert, l’opera, nonostante sia oggi riconosciuta come un capolavoro assoluto e come una delle massime espressioni del “sublime” nel Romanticismo, non godette inizialmente di alcuna fama, tanto che la prima esecuzione pubblica e la pubblicazione a stampa avvennero solo nel 1850 e nel 1853, anni dopo la scomparsa del compositore, mai davvero preso seriamente in considerazione quand’era in vita come autore sinfonico o cameristico. Eppure “in poche altre pagine nella storia della musica si condensano serie di stati d’animo, di situazioni narrative e di evoluzioni quasi pittoriche così varie ed intense” come nell’opera schubertiana scelta dalla Reggia di Venaria – in collaborazione con “Associazione Bianca” – a celebrazione della ricorrenza internazionale (fissata il 27 gennaio d’ogni anno dall’Assembla Generale delle Nazioni Unite) per commemorare le vittime dell’Olocausto.
In apertura, quasi scolpito, declamato, il “Kaddish” di Maurice Ravel rivisitato da Edoardo Dadone e proposto in prima esecuzione al violoncello solo. “Un brano struggente ma composto, rigoroso, che in poche righe penetra in profondità e consegna un messaggio universale ed inequivocabile di devozione e condivisione”.
Interpreti del concerto saranno il violoncellista Claudio Pasceri ed un gruppo di musicisti di grande valore come Adrian Pinzaru (violino), Sara Mazzarotto (violino), Lara Albesano (viola) e Lorenzo Guida (violoncello).
Ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti e consentito solo se in possesso di “Super Green Pass” e “mascherina FFP2”.
Per info: Reggia di Venaria, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (Torino); tel. 011/4992300 o www.lavenaria.it
g.m.
Foto di Alessandro Medda
– Claudio Pasceri
– “La Venaria Reale”, Sala di Diana