SPETTACOLI- Pagina 203

Attori si diventa anche online

L’associazione Teatranza Artedrama, in collaborazione con Santibriganti Teatro, propone, a partire da martedì 27 aprile, un nuovo ciclo di corsi online, fruibili tramite la piattaforma Zoom, che affrontano diversi aspetti del mondo del Teatro, dall’uso della voce, all’uso del corpo, alla storia curiosa dietro ai capolavori teatrali.

La proposta didattica comprende 3 laboratori da 6 incontri: “La buona parola”, diretto da Valentina Volpatto, attrice e docente teatrale, tutti i martedì dalle 18.30 alle 20.00, “Storia allegra del Teatro”, diretto da Maura Sesia, giornalista e critica teatrale, tutti i mercoledì dalle 17.30 alle 19.00, e “Iskra! Gioco – Azione – Movimento”, diretto da Antonio Bertusi, attore e docente di tecniche di movimento per l’attore, tutti i venerdì dalle 20.30 alle 22.00.

È possibile avere maggiori informazioni sui corsi e sulle modalità di iscrizione visitando il sito www.teatranza.it, chiamando lo 011645740 o scrivendo a info@teatranza.it

Calendario Laboratori Tematici Online

LA BUONA PAROLA – Scopri la tua voce e le sue potenzialità

Con Valentina Volpatto – Attrice e Docente Teatrale

Uso della voce e corretta dizione

Tutti i martedì dal 27 aprile 2021, dalle 18.30 alle 20.00

STORIA ALLEGRA DEL TEATRO – Cronache, verità nascoste, curiosità

Con Maura Sesia – Giornalista e Critica Teatrale

Viaggio tra le epoche, gli autori, i capolavori

Tutti i mercoledì dal 28 aprile 2021, dalle 17.30 alle 19.00

ISKRA! – Gioco – Azione – Movimento

Con Antonio Bertusi – Attore e Docente di Tecniche di Movimento per l’Attore

Workshop online su training e movimento per l’attore

Tutti i venerdì dal 30 aprile 2021, dalle 20.30 alle 22.00

Job Film Days (JFD), il festival di cinema dedicato al lavoro

Tornano i Job Film Days (JFD), il festival di cinema dedicato alle tematiche del lavoro e dei diritti nato nel 2020 grazie a una felice intuizione dell’Associazione Sicurezza e Lavoro, che da oltre dieci anni opera per promuovere salute, sicurezza e diritti nei luoghi di lavoro.

L’edizione 2021 è organizzata dalla nuova Associazione Job Film Days in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e altri importanti partner. La manifestazione, forte del successo dell’anno passato, si prefigge nuovi obiettivi e guarda avanti. I JFD di quest’anno si svolgeranno infatti dal 22 al 26 settembre 2021, passando da una durata di 3 a una durata di 5 giorni e coinvolgeranno due delle sale del Cinema Massimo di Torino, per una programmazione più ampia e articolata. Per tutta la durata del festival inoltre, grazie alla sinergia con i partner della manifestazione, verranno organizzati eventi e proiezioni in altri luoghi della città.

Proprio in funzione di questo programma ricco di collaborazioni e di iniziative, l’associazione e il festival – diretto anche quest’anno da Annalisa Lantermo – stanno lavorando fiduciosi di poter offrire al pubblico un evento in presenza diffuso sul territorio cittadino che celebri al contempo la crescita della manifestazione e un felice ritorno in sala.

Primo atto ufficiale del festival è l’apertura delle iscrizioni alle due sezioni competitive: il concorso internazionale dedicato al cinema documentario che racconta i diversi aspetti del mondo del lavoro (Premio Cinematografico Internazionale “Lavoro 2021” JFD – INAIL Piemonte) e quello dedicato ai cortometraggi realizzati in Unione Europea da registe e registi under 40 che raccontano i lavori “emergenti” e le sfide del lavoro contemporaneo (Premio “Job for the Future” JFD – Camera di commercio di Torino).

Con la seconda edizione, Job Film Days lancia anche il nuovo logo, simbolo dell’incontro tra lavoro e cinema. Il logo celebra questo incontro trovando nel dinamismo la caratteristica principale della sua forma: proprio nello spazio multiforme e senza limiti del cinema, il lavoro trova infatti un luogo ideale per essere raccontato, problematizzato, indagato. Il logo simboleggia quindi la volontà della neonata associazione e del festival di interessare, stimolare e far riflettere il pubblico – attraverso la forza espressiva del linguaggio cinematografico – sulla continua trasformazione della realtà del lavoro e sull’urgenza di porsi sempre all’ascolto della contemporaneità fluida che viviamo.

Le opere selezionate per il Premio Cinematografico Internazionale “Lavoro 2021” JFD – INAIL Piemonte, istituito in collaborazione anche con il Museo Nazionale del Cinema, gareggeranno per i seguenti premi sostenuti dalla Direzione Regionale Inail: Premio al miglior documentario (4.000 Euro), Premio al miglior soggetto (2.000 Euro), Premio del pubblico (1.000 Euro).

Le opere selezionate per il Premio “Job for the Future” JFD – Camera di commercio di Torino, gareggeranno per i seguenti premi: Premio al miglior cortometraggio (5.000 Euro), Premio alla miglior regia (3.000 Euro), Premio al miglior soggetto sulla realtà italiana (2.000 Euro).

Job Film Days ringrazia tutti i partner che stanno lavorando a sostegno della nuova edizione del festival: Associazione Sicurezza e Lavoro, Museo Nazionale del Cinema, Cgil, Cisl e Uil Torino, Camera di commercio di Torino, INAIL Piemonte, Magistratura Democratica, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Archivio Nazionale del Cinema di Impresa, Ismel, Fondazione Vera Nocentini e Istituto Gramsci del Polo del ’900, Aiace Torino, Associazione Museo Nazionale del Cinema, Sistema Culturale Blanderate con il Comitato “Se 8 ore”, FabLab Pavone Torino, Pontificia Università Cattolica del Perù, Festival de Cine di Lima, Opera Torinese del Murialdo, CNA Torino, ILO Italia.

Leggi qui il bando e iscrivi il tuo film al Premio Cinematografico Internazionale “Lavoro 2021”.

Leggi qui il bando e iscrivi il tuo film al Premio “Job for the Future”.

“Con molto piacere lanciamo la seconda edizione dei Job Film Days – dichiara Annalisa Lantermo, direttrice JFD – che si svolgeranno dal 22 al 26 settembre 2021, speriamo in presenza, al Cinema Massimo e in altre location cittadine. Sono cresciute le partnership, le giornate e i premi. Stiamo lavorando, con un gruppo più ampio di collaboratori qualificati, per una nuova edizione più ricca di film e incontri per affrontare le tematiche più attuali sul lavoro. Vi invitiamo fin d’ora a seguirci e a partecipare numerosi, a partire dall’adesione ai Premi per documentari internazionali e cortometraggi a livello europeo, indetti grazie alla preziosissima collaborazione di Inail Piemonte e Camera di commercio di Torino”.

“Anche quest’anno l’Inail Piemonte sarà presente al festival cinematografico Job Film Days – annuncia Giovanni Asaro, direttore regionale dell’Inail Piemonte – confermando la fiducia nel progetto che abbiamo visto nascere e anzi rafforzando l’impegno dell’Istituto rispetto all’edizione 2020. All’Istituto sono stati attribuiti dal legislatore compiti di promozione della sicurezza sul lavoro: indire per la seconda volta il Premio Cinematografico Internazionale ‘Lavoro 2021’ JFD – INAIL Piemonte rappresenta una preziosa opportunità per diffondere valori come la prevenzione degli infortuni, il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità, il rispetto delle diversità di genere, e sensibilizzare il pubblico, in particolare i più giovani, attraverso la potenza del linguaggio cinematografico, che entra nel vivo delle coscienze. Inoltre, con soddisfazione vediamo ampliarsi la rete delle qualificatissime collaborazioni rispetto all’anno passato (Museo Nazionale del Cinema, ILO Italia, Camera di commercio di Torino, Opera Torinese del Murialdo, solo per citarne alcune) ciascuna delle quali, grazie al suo angolo visuale, porta il suo specifico contributo al superamento delle ingiustizie e delle emarginazioni per esaltare i valori del lavoro legale e sicuro, al fine di concorrere al miglioramento delle condizioni di tutti gli attori del mondo del lavoro, dei lavoratori, dei datori di lavoro e anche di chi il lavoro l’ha perso o non lo ha ancora trovato”.

“Il lavoro del futuro in tutte le sue accezioni, dall’innovazione tecnologica alla green economy, dallo smart working alla responsabilità sociale: questi i temi che faranno da sfondo alle opere che concorreranno al JFD – Job for the Future, il Premio che quest’anno – spiega Dario Gallinapresidente dell’ente camerale torinese – la Camera di commercio di Torino ha deciso di sostenere. I dati ci dicono che già oggi 35 imprese piemontesi su 100 fanno fatica a reperire sul mercato del lavoro i profili più innovativi. La velocità dei cambiamenti impone, quindi, una riflessione attenta che dal mondo del cinema si estenda all’intera società civile, per affrontare insieme trasformazioni inevitabili, ma anche ricche di opportunità”.

“È importante che il Museo Nazionale del Cinema torni a collaborare con i Job Film Days – afferma Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema – dal momento che il tema lavoro è uno dei più urgenti di questo momento. Sarà prezioso il contributo del festival per riflettere su come il cinema affronti questi argomenti dai punti di vista più diversi, mettendo a confronti i problemi che affrontano i lavoratori e le lavoratrici di tutto il mondo”.

Gian Piero Alloisio in Aria di libertà, Teatro-Canzone in live-streaming dal Polo del ‘900

Festa della Liberazione 2021 /  lunedì 19 aprile ore 20 e 30

L’autore e interprete di teatro e canzoni Gian Piero Alloisio racconta con canzoni, monologhi e video la storia del bambino-partigiano Mario Ghiglione. Nel ’44, a soli quindici anni, Mario, già attivo nella Resistenza all’insaputa dei genitori, raggiunge i ribelli del Monte Tobbio. Il suo nome di battaglia, “Aria”, esprime tutto il senso liberatorio della sua scelta. La storia di Aria è l’avventura di un adolescente alle prese con un mondo sconvolto dalla guerra e una patria dominata dall’odio politico e razziale. La sua famiglia non si occupa di politica, non è schierata contro il fascismo, eppure Aria matura lo stesso la sua scelta.

Tra le canzoni, Povera Patria di Franco Battiato, La libertà di Gaber-Luporini, Auschwitz di Francesco Guccini, Dalle belle città dei partigiani Lanfranco e Cini, oltre che Ogni vita è grande dello stesso Alloisio.

Aria di libertà sarà trasmesso in diretta lunedì 19 aprile alle ore 20 e 30dalla Sala del ‘900 del Polo del ‘900 sulle pagine FB Consiglio Regionale del Piemonte e Gian Piero Alloisio – Info e sul canale YouTube Teatro Italiano del Disagio e resterà in rete fino al 29 aprile 2021.

Lo spettacolo è adatto a un pubblico di ogni età e coinvolge particolarmente i ragazzi. Gian Piero Alloisio è disponibile a incontrare gli studenti da remoto (per informazioni scrivere a infoatid@gmail.com).

Aria di libertà è un progetto di ATID – Associazione “Teatro Italiano del Disagio” diretta da Gian Piero Alloisio, realizzato con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte e in collaborazione con il Polo del ‘900 che lo ha inserito nella programmazione della Festa della Liberazione 2021.

L’Elisir d’Amore: al Regio Stefano Montanari dirige il capolavoro di Gaetano Donizetti

Lo spettacolo con la regia anni ’50 di Fabio Sparvoli

Il Regio online 2021
Streaming sul sito del Regio, da giovedì 22 aprile 2021 ore 20
Giovedì 22 aprile, alle ore 20, in programma un nuovo appuntamento con l’opera in streaming su www.teatroregio.torino.it: va in scena L’elisir d’amore di Gaetano DonizettiStefano Montanari, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, affronta la più leggera, comica e sentimentale tra le partiture di Donizetti, in uno spettacolo firmato dal regista Fabio Sparvoli. Nel cast: Mariangela Sicilia (Adina), Bogdan Volkov (Nemorino), Marco Filippo Romano (Dulcamara), Giorgio Caoduro (Belcore), Ashley Milanese (Giannetta) e Mario Brancaccio (l’assistente di Dulcamara).

L’elisir d’amore va in scena grazie al patrocinio della Camera di commercio di Torino, che prosegue così il proprio impegno con il Regio nel segno di una lunga collaborazione che la vede al fianco della vita artistica del Teatro.
Uno speciale ringraziamento al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che ha concesso in prestito gratuito, per questa produzione ambientata negli anni ’50, una splendida auto d’epoca appartenente alla sua collezione, una Autobianchi Bianchina 500 Trasformabile del 1959, con capote apribile.
Direttore d’orchestra e Maestro al fortepiano è Stefano Montanari: diplomato in violino e pianoforte, affianca all’attività di direttore d’orchestra quella di solista – già primo violino concertatore dell’Accademia Bizantina di Ravenna – al violino e al fortepiano. È direttore musicale dell’ensemble barocco I Bollenti Spiriti di Lione e ospite regolare dei più importanti teatri e delle più prestigiose istituzioni musicali italiane ed europee. Insegna alla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado e ha pubblicato il “Metodo di violino barocco”. Collabora stabilmente con il jazzista Gianluigi Trovesi.
La regia dell’allestimento del Teatro Regio è di Fabio Sparvoli. Regista dalla lunga carriera con importanti momenti di formazione al fianco di Strehler e De Simone, ha firmato la regia di decine di spettacoli presentati in importanti palcoscenici.

Mariangela Sicilia, acclamata da Le Monde come “un miracolo di saldezza vocale” e da Der Tagesspiegel come una “voce sopranile che splende come il sole mattutino di Provenza”, è la protagonista, Adina.  Nemorino, il tenore al quale è affidata una tra le più celebri arie di tutta la storia del melodramma, “Una furtiva lagrima”, è interpretato da Bogdan Volkov, tra i giovani più promettenti della sua generazione e che abbiamo il piacere di ospitare per la prima volta al Regio. Già apprezzatissimo Don Alfonso nel Così fan tutte diretto dal Maestro Riccardo Muti, Marco Filippo Romano interpreta l’imbonitore più simpatico del teatro lirico: il dottor Dulcamara.
Le scene di questo allestimento sono di Saverio Santoliquido, i costumi di Alessandra Torella, le luci di Andrea Anfossi. Assistente alla regia è Anna Maria Bruzzese. Il Coro del Teatro Regio, impegnato in importanti passi nell’opera, è istruito da Andrea Secchi.

In un villaggio dei Paesi Baschi, in questo allestimento ambientato negli anni ’50, Nemorino è innamorato della ricca e capricciosa Adina, della quale non riesce ad attirare le attenzioni. Ascoltandola raccontare la storia di Tristano e Isotta, nasce in lui il desiderio di possedere il magico elisir d’amore. L’arrivo in paese dell’intraprendente sergente Belcore, che subito corteggia con successo Adina, acuisce la gelosia di Nemorino, tanto che il medico-ciarlatano Dulcamara non ha difficoltà a vendergli del comune vino di Bordeaux spacciandolo per il filtro amoroso tanto desiderato. Adina accetta di sposare Belcore, mentre Nemorino, che non vede sortir effetto della presunta pozione amorosa, non avendo più soldi tenta il tutto per tutto arruolandosi nell’esercito, e acquistando dell’altro elisir da Dulcamara. Questi racconta tutto alla giovane Adina che, commossa dal sacrificio di Nemorino, recede dal contratto di matrimonio con Belcore e dichiara a Nemorino tutto il suo amore.

Forse i quindici giorni di tempo per comporla sono una leggenda metropolitana: di sicuro Gaetano Donizetti non ebbe molto tempo per comporre L’elisir d’amore, l’opera che Alessandro Lanari – l’impresario del Teatro della Canobbiana di Milano – gli commissionò in tutta fretta dopo il forfait di un altro compositore che doveva scrivergli un’opera nuova per la stagione di primavera 1832. Donizetti ricorse subito al più celebre librettista dell’epoca, Felice Romani, che scrisse un libretto tratto da Le Philtre di Eugène Scribe e già musicato da Daniel Auber. L’opera andò in scena il 12 maggio 1832 con un enorme successo, tanto che alla prima seguirono ben 32 recite.

biglietti per lo streaming de L’elisir d’amore sono in vendita on line al costo di € 5. Il biglietto è valido per lo streaming del 22 aprile e può essere utilizzato anche per i successivi accessi on-demand.

Per informazioni, vendita e streaming: www.teatroregio.torino.it
Per le foto in alta definizione, clicca qui

Torino, 14 aprile 2021

Giovedì 22 Aprile 2021 ore 20
diffusione in streaming su www.teatroregio.torino.it
biglietto a € 5, utilizzabile anche per l’on-demand

L’elisir d’amore
Melodramma giocoso in due atti
Libretto di Felice Romani da Le Philtre di Eugène Scribe
Musica di Gaetano Donizetti

Personaggi e interpreti
Adina, ricca e capricciosa fittaiuola soprano: Mariangela Sicilia
Nemorino, coltivatore, giovane semplice, innamorato di Adina tenore: Bogdan Volkov
Il dottor Dulcamara, medico ambulante baritono: Marco Filippo Romano
Belcore, sergente di guarnigione nel villaggio baritono: Giorgio Caoduro
Giannetta, villanella soprano: Ashley Milanese
L’assistente del dottor Dulcamara mimo: Mario Brancaccio

Direttore d’orchestra e Maestro al fortepiano: Stefano Montanari
Regia di Fabio Sparvoli
Scene di Saverio Santoliquido
Costumi di Alessandra Torella
Luci di Andrea Anfossi
Assistente alla regia: Anna Maria Bruzzese
Direttore dell’allestimento: Claudia Boasso
Maestro del coro: Andrea Secchi

ORCHESTRA E CORO TEATRO REGIO TORINO

Aperti online i Casting dello Zecchino d’Oro

Gli aspiranti piccoli cantanti del Piemonte potranno caricare i propri video su una piattaforma web dedicata fino al 10 maggio

Zecchino d’Oro è già alla ricerca dei piccoli cantanti che daranno voce alle canzoni della 64° edizione, in programma il prossimo dicembre, e anche i piccoli aspiranti solisti del Piemonte sono chiamati a partecipare.

In tutto sono 38 i bambini della regione che, dal 1959 a oggi, hanno preso parte alla storica trasmissione e gli ultimi rappresentanti del Piemonte ad aver interpretato una canzone vincitrice sono stati, nel 2006, Davide e Matilde Angelelli, di Castelletto sul Ticino (NO), con il brano Wolfango Amedeo.

Dopo l’esperimento riuscito del 2020, messo in campo a causa dell’emergenza Covid-19, il casting di Zecchino d’Oro torna quest’anno online per dare a tutti i bimbi d’Italia la possibilità di partecipare senza rischi: gli aspiranti solisti possono caricare, fino al 10 maggio, i propri video su una piattaforma web dedicata.

Partecipare allo Zecchino d’Oro è un’esperienza indimenticabile da vivere insieme al Piccolo Coro dell’Antoniano e alla sua direttrice Sabrina Simoni, che non si esaurisce con la trasmissione televisiva e la registrazione della compilation, ma comprende tante altre avventure insieme a tutto il mondo di Antoniano e Zecchino d’Oro.
La procedura di selezione, totalmente gratuita, è rivolta a tutte le bambine e i bambini tra i 3 e i 10 anni. L’obiettivo non è quello di trovare vocalità straordinarie o piccoli talenti, ma gli interpreti per i brani in gara al prossimo Zecchino d’Oro.

Fino al 10 maggio, accedendo al sito zecchinodoro.org è possibile inviare un video della durata di un minuto in cui i piccoli interpreti eseguono una canzone da scegliere tra un gruppo di canzoni del repertorio dello Zecchino d’Oro. La playlist è disponibile sempre sul sito zecchinodoro.org. In aggiunta al video-provino sarà necessario presentare anche un breve video di presentazione.
I video raccolti saranno esaminati dallo staff dell’Antoniano in modo da riascoltare, in una seconda fase, le bambine e i bambini selezionati.

In attesa di scoprire chi saranno i piccoli solisti che daranno voce alle nuove canzoni della 64° edizione, l’Antoniano resta accanto alle famiglie con le sue iniziative musicali e culturali.

 

Per ulteriori informazioni:
www.zecchinodoro.org
www.antoniano.it

Alla ricerca di Orfeo. Storia di un mito

Sabato 17 aprile ore 21:00  youtube – canale SCENE

Musica eseguita dal vivo

L’ASTREE

 

Laura Torelli – voce recitante

 

Francesco D’Orazio – violino

Paola Nervi – violino

Elena Saccomandi – viola

Daniele Bovo– violoncello

Marta Graziolino – arpa

Riccardo Balbinutti – percussioni

Giorgio Tabacco– clavicembalo

 

Letture tratte da:

Poliziano, Striggio, Ovidio, Marino, Rilke, Pavese, Duffy

 

Musiche di:

 Monteverdi, Corelli, Vivaldi, Couperin, Gluck, Berio, Bach

 

Riprese e postproduzione Edoardo Pivi

Service Tecnico Archensiel Studio di Paolo Penna

Location Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

 

In collaborazione con Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

 

«Un Mito è come un piccolo specchio – racconta l’ Astrée – possiamo estrarlo dalla tasca e interrogarlo in ogni epoca, e fino a quando avrà qualcosa da dirci vorrà dire che la sua forza vitale non si è esaurita, o forse fino a quando siamo capaci di interrogarlo e dargli un nuovo senso, siamo noi ad essere ancora vivi». Il mito di Orfeo risplende più vivo che mai dal palco del Teatro del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, sabato 17 aprile (Canale Youtube della Stagione) alle 21:00 con “Alla ricerca di Orfeo. Storia di un mito”: le musiche sono quelle di Monteverdi, Corelli, Couperin, Gluck, Berio, Bach, Vivaldi, integrate e approfondite da letture delle celebri pagine dedicate al ricordo immortale delle imprese e del profilo di una delle figure più incisive della mitologia greca, in una sintesi efficace quanto profonda condotta da Laura Torelli, che interpreta voci tratte da La Fabula di Orfeo (Poliziano), L’Orfeo (Striggio), Le Metamorfosi (Ovidio), La sampogna (Giovan Battista Marino), Orfeo, Euridice, Hermes (Rainer Maria Rilke), Dialoghi con Leucò (Cesare Pavese), Eurydice (Carol Ann Duffy).

In programma:

Letture tratte da:                                                        Musiche:

 

Angelo Poliziano (1454-1494)                                  Claudio Monteverdi (1567-1643)

La Fabula di Orfeo                                                       Estratti da L’Orfeo e Ballo delle Ingrate

Alessandro Striggio (1573-1630)                              Arcangelo Corelli (1653-1713)

L’Orfeo                                                                           Ciaccona in sol minore per 2 violini e continuo op. 2 n. 12

Ovidio (43 a.C.-17 d.C.)                                              Christoph W. Gluck

Le Metamorfosi                                                             Che farò senza Euridice da Orphée et Euridice

Giovan Battista Marino (1569-1625)                        

La sampogna

Rainer Maria Rilke (1875-1926)                                 Luciano Berio (1925-2003)

Orfeo, Euridice, Hermes                                               da Duetti per 2 violini: n. 13 Jeanne / n. 34 Lele /

Cesare Pavese (1908-1950)                                         n. 8 Peppino / n. 24 Aldo

Dialoghi con Leucò                                                         François Couperin (1668-1733)

Carol Ann Duffy (1955)                                                 Les Ombres Errantes per clavicembalo

Eurydice                                                                           Johann Sebastian Bach (1685-1750)

                                                                                           Adagio dalla Sonata n. 4 in do minore per violino e clavicembalo BWV 1017

                                                                                            Antonio Vivaldi (1678-1741)

                                                                                         La Follia, per 2 violini e basso continuo op. 1 n. 12 RV 63

TorinoDanza Festival entra nel circuito di Big Pulse Alliance 

Il Festival di TorinoDanza assume una dimensione ancora più internazionale, entrando a far parte di BIG PULSE DANCE ALLIANCE, un nuovo network di dodici festival e istituzioni di danza europei, che ha quale finalità il rafforzamento e lo sviluppo del settore della danza contemporanea in tutta Europa.

Nell’ambito del Sismograf Dance Festival che si tiene a Olot in Spagna sono stati illustrati i prossimi progetti e le attività di BIG PULSE DANCE ALLIANCE, annunciando anche i primi artisti selezionati dalle Commissioni di Big Pulse, che ha ricevuto il cofinanziamento da parte del Programma Europa Creativa dell’Unione Europea.
“La partecipazione al network Big Pulse Dance Alliance – spiega il Direttore di TorinoDanza Anna Cremonini – conferma il posizionamento di TOrinodanza quale un festival nel cuore dell’Europa. Si tratta di una occasione straordinaria di crescita e si sviluppo per la nostra manifestazione, che sarà ancora maggiormente in grado di intercettare i gusti, le tendenze creative e innovative della danza
Internazionale”.
Big Pulse Alliande ha quale mission quella di avvicinare artisti e pubblico grazie a progetti transnazionali, capaci di sfruttare luoghi teatrali e spazi non convenzionali, riunendo artisti e pub liceo favorendo una coreografia innovativa capace di celebrare il potere del corpo in movimento.
BDPA invita a una manifestazione di interesse da parte di artisti i interessati a sviluppare idee coreografi ed agili, ecologicamente consapevoli e green con i dodici partner paneuropei, che vi hanno aderito.
I progetti dovranno pervenire in lingua inglese all’indirizzo info@torinodanzafestival.it
Scadenza il 16 aprile 2021.

Mara Martellotta

“Lavori in Corto. Restiamo umani”

Lancio del bando del concorso cinematografico nazionale, con proiezione del film-documentario “#387”
Giovedì 15 aprile, online su Streen.org

18 aprile 2015. Al largo della costa libica nel naufragio della nave-barcone fantasma che li trasportava verso il nostro Paese, perdono la vita inghiottiti dalle acque – che per loro dovevano essere strada salvifica da indicibili violenze, da anni di guerre, fame e miseria – oltre mille migranti, in gran parte, provenienti dalla Mauritania meridionale, dal Senegal e dal Mali. Fu quella la tragedia con il più alto numero di vittime nel Mediterraneo dal secondo conflitto mondiale ad oggi. Impressionante il numero dei dispersi per la cui identificazione, attraverso i poveri oggetti ritrovati (una lettera, qualche foto, una felpa, una cintura o un semplice paio di pantaloni) hanno lavorato per anni missioni umanitarie internazionali attraverso ricerche minuziose nei Paesi d’origine, dove spesso null’altro si trovava se non ferite profonde mai emarginate. A raccontarle e a descriverle nitidamente è il film-documentario del 2019, “#387” di Madeleine Leroyer, coprodotto da Enrica Capra di “GraffitiDoc”, che verrà trasmesso gratuitamente e online su Streen.org, giovedì 15 aprile, dalle 18 e per ventiquattro ore. Evento scelto non a caso dall’“Associazione Museo Nazionale del Cinema” (ANMC) per lanciare, lo stesso giorno, in occasione anche del decimo anniversario della scomparsa dell’attivista per i diritti umani e reporter Vittorio Arrigoni, il bando dell’ottava edizione del concorso cinematografico nazionale “Lavori in Corto”, sottotilato quest’anno “Restiamo umani”, per ricordare il motto con cui Arrigoni era solito concludere i suoi articoli dalla Palestina.


“Da sempre – commenta Vittorio Sclaverani, Presidente dell’AMNC – lo spirito che accompagna il concorso è quello di lavorare sui temi più urgenti del nostro presente con il doppio obiettivo di documentare e denunciare ingiustizie da una parte e, allo stesso tempo, di raccontare esperienze positive e buone pratiche da diffondere tra la cittadinanza e nelle nostre comunità. Restiamo umani è il titolo scelto per questa edizione, in omaggio a Vittorio Arrigoni, con la speranza di stimolare giovani registi a condividere le loro opere e i loro sguardi alle molteplici forme di solidarietà che si sono attivate dal basso, in particolare negli ultimi mesi, in un mondo in cui si acuiscono e si accrescono le disuguaglianze e dove i diritti sembrano essere sempre più messi ai margini. Riteniamo quindi necessario porre l’attenzione ai più fragili, agli ultimi e ai penultimi come i migranti, i minori, le donne, i detenuti, i poveri, le persone con disabilità, le minoranze anche di genere e tutti coloro che chiedono maggiori diritti in ambito politico, civile, sociale, educativo, culturale, lavorativo, religioso, e ambientale”.


Il bando resta aperto due mesi fino al 15 giugno ed è rivolto a tutti i registi under35 italiani e stranieri operanti sul territorio nazionale. Saranno accolti film, cortometraggi di finzione, documentari brevi, animazioni e docu fiction non superiori ai 30 minuti, realizzati in una data non antecedente al 1° gennaio 2019. I film che non rispettano questi parametri potranno essere valutati come “opere fuori concorso”. L’iscrizione è gratuita e la selezione sarà curata dallo staff dell’“AMNC”. Nel corso dell’estate avverrà la restituzione dei lavori presentati con la premiazione dei vincitori decretati da una giuria composta da professionisti del settore cinematografico, da attivisti dei diritti umani e dai rappresentanti delle realtà partner del progetto. Tre i Premi in palio: il Primo dedicato al regista indipendente e militante Armando Ceste, scomparso nel 2009, offerto da “Nova Coop” per un valore di Mille Euro; il Gran Premio della Giuria, dedicato quest’anno a Vittorio Arrigoni, con un valore di 600 Euro e il Premio assegnato dalla “Fondazione Montessori Italia” al miglior film che tratterà i diritti dell’infanzia, con un valore di 600 Euro.
Il film “#387” sarà disponibile anche dal 16 al 18 aprile su OpenDDB, con una donazione libera responsabile.

gm

Teatro Regio: Concerto di solidarietà a sostegno dei profughi in Bosnia Erzegovina

Tutti i prossimi appuntamenti in streaming

«Per il Teatro Regio la missione sociale è prioritaria, e verremmo meno al nostro compito di istituzione culturale se non continuassimo a rivolgere il nostro sguardo a chi soffre nel mondo, a chi vive situazioni di disagio e di fragilità. In questo momento, cosi buio per la nostra Nazione, non possiamo dimenticare le mille storie individuali che ci gridano di essere ricordate. Voglio dare nuovo impulso all’Impegno del Regio nelle iniziative di solidarietà ai più deboli»Così Rosanna Purchia, Commissario straordinario.
Per questo il Teatro Regio e i suoi Artisti dedicano un concerto per la raccolta fondi a favore di Caritas ItalianaCroce Rossa Italiana e IPSIA-ACLI, impegnate a fronteggiare la crisi umanitaria in Bosnia Erzegovina. L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione dell’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina.
Il concerto sarà trasmesso gratuitamente in streaming giovedì 8 aprile alle ore 20, contemporaneamente sul sito del Teatro Regio e su quello dell’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina, oltre che prossimamente su RAI5.Dopo l’appello e gli aiuti inviati da Papa Francesco, il silenzio dei media calato su questa tragedia ci ha spinto a impegnarci, al fine di portare in primo piano il dramma in corso nei Balcani. Dramma esacerbato dalle estreme condizioni climatiche, dall’emergenza sanitaria, dalle condizioni difficilissime in cui vivono migliaia di persone migranti bloccate lungo la rotta, nel campo di accoglienza di Lipa e fuori, dove cercano riparo in boschi e fabbriche abbandonate, e mitigato solo dalle iniziative di solidarietà messe in campo dalle associazioni umanitarie.
Questa nostra proposta ha trovato immediato interesse nell’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina, che segue da vicino l’evolvere della situazione dei migranti, e che è in stretto contatto con le principali organizzazioni umanitarie attive sul posto.
«Dall’Italia è stata registrata una straordinaria sensibilità: associazioni e privati cittadini si stanno mobilitando per contribuire a far fronte in modo coordinato ed efficace all’emergenza, condividiamo l’appello a dare contributi finanziari alle organizzazioni italiane che operano nei centri di accoglienza, e non beni materiali, per i quali sussistono problemi di disinfezione, stoccaggio e distribuzione» spiega l’Ambasciatore d’Italia in Bosnia Erzegovina Nicola Minasi, che prosegue: «attraverso contributi a organizzazioni come Caritas Italiana, Croce Rossa Italiana e IPSIA-ACLI, sarà infatti possibile acquistare direttamente in loco il materiale necessario, evitando sprechi e fornendo così sostegno anche all’economia locale, già fragile e messa a dura prova dalla Pandemia».
L’iniziativa del concerto è nata da un sincero desiderio di sensibilizzare tutti i cittadini sulle terribili condizioni in cui versano i profughi in Bosnia: per questo il Teatro Regio vi invita a donare.

Il Direttore artistico del Regio Sebastian F. Schwarz ricorda molto bene il giorno del crollo del muro di Berlino, il 9 novembre 1989, quando la Germania Est aprì i suoi confini e consentì il libero passaggio nella parte Ovest: «come me, 17 milioni di tedeschi dell’Est sono stati fortunati. Quella situazione di tensione fu risolta pacificamente, portando alla riunificazione della Germania: ma in qualsiasi altro momento avrebbe potuto andare molto diversamente, provocando 17 milioni di sfollati. Per una soluzione pacifica della drammatica realtà che si sta vivendo nei Balcani, nel cuore dell’Europa, c’è bisogno della generosità di tutti noi: un contributo anche piccolo può fare la differenza nella vita reale dei profughi in Bosnia, persone che noi, come società, vorremmo accogliere un giorno nel nostro teatro, per condividere le sublimi invenzioni che la creatività umana ha prodotto, alcune delle quali vi offriamo con questo concerto».

In apertura del concerto, il Coro del Teatro Regio diretto dal maestro Andrea Secchi esegue «Wie lieblich sind deine Wohnungen» da Un Requiem tedesco di Johannes Brahms, con Giulio Laguzzi e Jeong Un Kim al pianoforte. Umanista piuttosto che religioso, pratico piuttosto che contemplativo, Brahms esprime chiaramente il suo intento: le persone cui portare aiuto e consolazione non sono i morti, ma i vivi.
A seguire, sempre il Coro interpreta «Wir setzen uns mit Tränen nieder» dalla Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach, al pianoforte Giulio Laguzzi.
Il terzo brano in programma vede Stefano Montanari, violino solista, eseguire la Ciaccona dalla Partita n. 2 di Johann Sebastian Bach. Sebastian F. Schwarz ringrazia il maestro Stefano Montanari, «che non ha esitato un istante a partecipare al nostro concerto e che ha messo le sue capacità al servizio di questa causa. Il suo violino rappresenta al tempo stesso la fragilità della vita e l’incredibile creatività di cui è capace la mente umana».
Il concerto prosegue con il «Va’, pensiero» dal Nabucco di Giuseppe Verdi. Spesso usato (e abusato) per rappresentare un numero infinito di ideali e di movimenti politici contrastanti, nella sua intenzione originaria è il canto di un popolo esiliato dalla patria distrutta.
Finale con l’Orchestra del Teatro Regio, diretta dal maestro Antonello Manacorda, che esegue l’ouverture da Egmont di Ludwig van Beethoven.

DONAZIONI
Per sostenere gli interventi delle tre organizzazioni umanitarie che operano a favore delle popolazioni migranti in Bosnia Erzegovina e lungo la Rotta balcanica, questi sono alcuni dei conti correnti bancari a disposizione per effettuare una donazione:
IT24C0501803200000013331111 (Caritas Italiana)¸ con causale: “Europa/ Rotta Balcanica”
IT93H0200803284000105889169, con causale: “Croce Rossa Italiana – Emergenza Bosnia”
IT35S0501803200000011014347 (IPSIA-ACLI)¸ con causale: “Rotta Balcanica”APPROFONDIMENTI
Per approfondimenti, i link ai rispettivi siti sono:
https://sostieni.ipsia-acli.it/crowd/balkan-route/
https://cutt.ly/caritasitaliana-emergenzabosnia/
https://cri.it/2021/02/10/emergenzabosnia/

“Riporta il cinema a Racconigi!”

Ha fatto centro la campagna di crowdfundingorganizzata dall’Associazione “Progetto Cantoregi”

Racconigi (Cuneo)

Non più solo una chimera. Il desiderio annoso di gran parte, è pensabile, dei racconigesi – cinefili e non – si sta pian piano avverando. A Racconigi sta infatti prendendo forma e concretezza il sogno di serate cinematografiche e di cineforum presso la sede della Soms (ex Società Operaia di Mutuo Soccorso) al civico 23 di via Carlo Costa.

Grazie ai fondi raccolti con la campagna di crowdfunding “Riporta il cinema a Racconigi!”(realizzata nei mesi scorsi nell’ambito del progetto “Crowdfunding 2020. Nuove risorse per dare fiducia al Terzo Settore”, promosso dalla Fondazione CRC, in collaborazione con Rete del Dono), l’Associazione Culturale “Progetto Cantoregi ha finalmente acquistato il nuovo proiettore video e il nuovo telo daproiezione. E alla “Soms” s’assiste, in questi giorni, a un gran fermento per i lavori di montaggio, così daessere pronti a ripartire non appena l’emergenza sanitaria lo permetterà, offrendo ai cittadini la possibilità diimmergersi nella magia del cinema su grande schermo.

La valutazione delle migliori apparecchiature al miglior prezzo è stato effettuata grazie alla consulenza e collaborazione di Luca Marengo, esperto nel settore.

L’acquisto del proiettore e del telo è stato possibile grazie alle donazioni di 200 persone che hannopermesso di arrivare alla cifra di 7.500 euro, a cui si aggiungono 5mila euro di sostegno della Fondazione CRC.

Intanto è sempre aperto il sondaggio cinematografico sulle pagine Facebook e Instagram di Progetto Cantoregi” per capire quali siano i film più amati dai racconigesi e dai cittadini del territorio, in modo da proiettare alcuni di quelli più richiesti non appena teatri e cinema potranno riaprire.

Con una particolare e lodevole attenzione alla comunità, Progetto Cantoregi sta anche coinvolgendo le associazioni locali nella pianificazione delle proposte cinematografiche: le proiezioni di film per bambini e famiglie saranno organizzate in collaborazione con l’Associazione Goccia dopo goccia, mentre le rassegne di pellicole più adatte al pubblico dei giovani saranno realizzate in collaborazione con l’Associazione Tocca a noi.

Info: 335.8482321 – www.progettocantoregi.it – info@progettocantoregi.it – Fb Progetto Cantoregi – Tw@cantoregi – IG Progetto Cantoregi.

g. m.