SPETTACOLI- Pagina 178

Lombriasco, ‘Giubileo’ presenta “Vocinsieme per Nonno Mario”

Un grande evento privato per presentare in anteprima il nuovo Polo Culturale ‘Giubileo Incontri’ omaggiando con il cuore chi c’è stato prima. Ospiti i famosi cantautori Andrea Mingardi e Valerio Liboni.

Sabato 17 Settembre a Lombriasco, nel Torinese, va in scena un grande evento privato a inviti per celebrare in allegria e in compagnia, in una location riservata, la memoria di colui che posto la prima pietra di ‘Giubileo Srl’, punto di riferimento sotto la Mole nel settore dell’arte dell’ultimo saluto.

La storica impresa familiare cittadina, che nel 2023 spegneràinfatti le sue prime 25 candeline, ha scelto di onorare degnamente Mario Scarafia, per gli amici semplicemente Nonno Mario, insieme a un ampio e prestigioso parterre composto da imprenditori, giornalisti, avvocati, commercialisti, medici, scrittori, politici, economisti ed esponenti del mondo dell’arte, della musica, della letteratura, della tv, del teatro e dello sportnazionali.

S’intitola infatti ‘Vocinsieme per Nonno Mario’, l’indimenticato e amatissimo padre dell’Ingegner Luciano Scarafia – Fondatore di ‘Giubileo Srl’ insieme alla moglie Piera – la serata commemorativa con protagonisti due grandissimi nomidella canzone italiana: il cantautore piemontese Valerio Liboni, ex membro storico de La Strana Società, I Nuovi Angeli e I Ragazzi del Sole (autore altresì dell’inno ufficiale del ‘Torino Calcio’), che si cimenterà in una elegante sintesi dei suoi più grandi successi scritti per sé e per altri (tra cui anche Pippo Franco, Fiorella Mannoia, Mal, Dino, Wilma Goich, Little Tony e molti altri) in versione unplugged.

Per poi proseguire con l’energia e la grinta trascinante di Andrea Mingardi, accompagnato sul palco da una strepitosa formazione allargata di ben 13 elementi: la RossoBlues Brothers Band diretta dal Maestro Maurizio Tirelli. Il cantautore bolognese proporrà uno show intenso e delicato insieme, passando dalle sue indimenticate hits sanremesi ai brani condivisi e scritti per Mina, gli Stadio, Gianni Morandi, Ornella Vanoni e moltissimi altri, in un viaggio a ritroso nel tempo fra i cavalli di battaglia del blues, soul e del rock’n’roll.

Siamo onorati di ospitare un evento promosso dai nostri stimati e valenti concittadini che, come noi, credono e s’impegnano da sempre nella promozione dei valori che nella vita contano davvero e fanno la differenza: ambizione, sacrificio, lavoro, coraggio e successo. Un’occasione importante per far conoscere e apprezzare Lombriasco anche da una numerosa platea di personalità d’eccellenza del Piemonte che produce e che si sa distinguere in ambito nazionale e internazionale”, chiosano Il Sindaco Daniele Ronco e il Vice Sindaco Doriano Mina.

Ringraziamo di cuore l’Amministrazione Comunale di Lombriasco per il prezioso e ampio supporto collaborativo offertoci, così come il Presidente della Pro Loco Giacomino Ariatello per il grande sforzo organizzativo sostenuto insieme a tutta la sua instancabile équipe. La riconoscenza è la memoria del cuore, recita un antico adagio, ed è per questo che come Famiglia abbiamo scelto di omaggiare Nonno Mario, prima pietra di ‘Giubileo Srl’. Questa serata è altresì un modo concreto per celebrare il ritorno alla Vita dopo la pandemia, e presentare in anteprima a un pubblico selezionato l’ultima novità in casa ‘Giubileo’: il Polo Culturale ‘Giubileo Incontri’, prossimo al debutto in città e altrettanto pronto a trasformarsi in un propulsore di iniziative legate alla promozione e valorizzazione delle arti umane aggregative”, dichiara entusiasta Serena Scarafia, Presidente del Cda della nota onoranza funebre torinese che per prima ha innovato e rivoluzionato il settore delle esequie In Italia, secondo quel principio del rispetto delle tradizioni in un mondo che cambia che dal 1998 a oggi continua a portarle crescente fortuna facendone un’eccellenza in continua evoluzione.

“Cerimoniale e divertissement” Alla “Palazzina di Caccia” di Stupinigi, risuonano le note di Telemann e Pergolesi

Un concerto rappresentativo della  collaborazione UNESCO e Ministero della Cultura

Sabato 17 settembre, ore 17

Si tornerà indietro nel tempo e sembrerà di tornare a Corte, sabato 17 settembre (ore 17), quando il “Salone d’Onore” della “Palazzina di Caccia” di Stupinigi farà da prestigiosa cornice a “Cerimoniale e divertissement”, concerto che vedrà protagonisti l’Orchestra Barocca dell’“Accademia di Sant’Uberto” e l’“Equipaggio della Reggia di Venaria” con corni da caccia dell’“Accademia”, dichiarati “Patrimonio Immateriale UNESCO” nel dicembre 2020. L’evento concertistico – occasione speciale, organizzata da “Fondazione Ordine Mauriziano” e “Accademia di Sant’Uberto”, per rivivere un appuntamento tipico, un tempo, delle residenze sabaude ed internazionali – ha ottenuto, oltre al contributo della “Fondazione CRT”, il finanziamento del “Ministero della Cultura” a favore dei “Patrimoni Culturali Immateriali UNESCO”. Nel “Salone d’Onore” della Palazzina, saranno presenti anche alcuni studenti che hanno aderito al “Progetto Barocco”, nato dalla collaborazione con il “Liceo Classico Cavour” di Torino nell’ambito del “Pcto- Alternanza Scuola Lavoro” : gli allievi partecipanti all’iniziativa ed integrati nell’orchestra, riceveranno dall’“Accademia” la dotazione di strumenti originali e il supporto di tutor esperti. La direzione è di Alberto Conrado.

 Per l’occasione, sono stati scelti due enormi compositori, fra i massimi rappresentanti del Barocco. Di Georg Philipp Telemann (Magdeburgo,1681- Amburgo,1767) verranno eseguiti il “Concerto in Fa maggiore per due corni da caccia ed archi TWV 52:F3” e l’ “Ouverture-Suite in Mib maggiore per due corni da caccia ed archi TWV 55:Es1”, mentre di Giovanni Battista Pergolesi (Jesi,1710- Pozzuoli,1736) lo “Stabat Mater”, opera che costituisce  l’estremo suggello della breve – eppur intensa – parabola biografica e artistica di Giovanni Battista Draghi, detto “il Pergolesi”. La composizione risale infatti agli ultimi mesi di vita del musicista: addirittura, secondo una tradizione tutto sommato plausibile, sebbene non confortata da evidenze documentarie, egli sarebbe riuscito a portare a termine la stesura poche ore prima della morte, a soli ventisei anni e dopo essersi trasferito dalla marchigiana Jesi a Napoli, nel cui vivace ambiente musicale avrebbe svolto la maggior parte della sua carriera, divenendo uno dei massimi rappresentanti della scuola musicale partenopea.

L’arte musicale dei corni da caccia è stata dichiarata, come detto, “Patrimonio UNESCO” nel 2020 ed è stata proprio l’“Accademia di Sant’Uberto” a lavorare alla sua candidatura insieme ad altri partner europei provenienti da Francia, Belgio, Italia e Lussemburgo. Per presentare la documentazione, con il “Ministero dei Beni Culturali”, l’“Accademia” ebbe pure a coinvolgere Regione Piemonte, Reggia di Venaria, Palazzina di Stupinigi, Città di Venaria e Nichelino.  Dopo il riconoscimento UNESCO, si è data poi come obiettivo immediato la trasmissione del sapere in tutta Italia: di qui l’organizzazione del concerto di sabato alla “Palazzina”, insieme ad altri appuntamenti già realizzati e avvenire. La pratica dello strumento ha una storia unica rispetto agli altri: nato e sviluppato tra il  XVII e il XVIII secolo per le cacce reali, è stato simbolo del potere e della magnificenza delle corti d’età barocca, ma contemporaneamente opportunità per grandi compositori e dunque subito introdotto nella musica d’arte, in ambito militare e d’ intrattenimento.

Per info: “Palazzina di Caccia”, piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi-Nichelino (Torino); tel. 011/6200634 o www.ordinemauriziano.it . Al concerto si entra con il biglietto di ingresso alla Palazzina, fino a esaurimento posti.

g.m.

“Stardust Festival” A Settimo Torinese scorribanda di spettacoli en plein air

Con artisti italiani e internazionali. Eventi tutti gratuiti

Sabato 17 e domenica 18 settembre

Settimo Torinese (Torino)

Indiavolati artisti di strada. In arrivo da tutt’Italia, ma anche da Stati Uniti, Brasile e Jugoslavia. Saranno loro ad animare, in numero considerevole, il nuovo “festival busker” in salsa piemontese. L’appuntamento è per sabato 17 e domenica 18 settembre, con il debutto a Settimo dello “Stardust Festival”: 18 le postazioni di artisti nell’area pedonale che si disloca sulle vie Italia e Roma e piazze limitrofe, con repliche, nella due giorni, dalle 18 alle 24. Gli spettacoli andranno a ripetizione per dare al pubblico l’opportunità di assistere a più perfomance possibili. Tanti i generi coinvolti, con realtà italiane e internazionali: giocoleria, mangiafuoco e acrobazie, magia, clownerie, trampolieri, musica ed improvvisazione, teatro di figura, burattini, statue animate. Oltre agli spettacoli stanziali, come ogni festival busker che si rispetti, l’iniziativa coinvolge anche sei artisti itineranti e, in particolare, quattro trampolieri con la loro stravagante dama, due “one band show”, un clown su monociclo, un giocoliere itinerante: il loro compito sarà quello di animare con musica e clownerie le varie vie e piazze del centro storico. “ ‘Stardust’ animerà la nostra Città – afferma l’assessore comunale alla “Promozione”, Chiara Gaiolacon una proposta nuova e interessante, capace di incontrare i gusti di tutti, a partire dalle famiglie. L’iniziativa si inserisce nell’intenso calendario degli eventi autunnali e siamo convinti possa ‘parlare’ anche fuori Settimo”. Diretto da Roberto Zanzarella e promosso da “Stardust Eventi”, il Festival ha ricevuto il via libera nella prima edizione del “Bilancio Partecipativo” della Città di Settimo Torinese. Nell’occasione, il Comune aveva chiesto ai cittadini di presentare progetti per la Città, che erano stati poi votati direttamente dagli stessi settimesi. Il progetto del festival, il più votato nel 2020, è stato quindi finanziato dal Comune. A formula completamente gratuita. Gratuiti anche i “Laboratori” per i più piccoli (dai 6 ai 12 anni) previsti all’interno della “Sala Lego” e nell’“Auditorium” della “Biblioteca Archimede” in piazza Campidoglio 50, nella due giorni, in orario 10/12 e 14/16. La prima attività proposta è la “Scuola di Magia”, coordinata da Davide Allena (nato e cresciuto come prestigiatore nelle fila del “Circolo Amici della Magia di Torino”) e dall’ “Incantastorie” Stefano Cavanna. Il giocoliere americano Mike Rollins sarà invece il docente del laboratorio di “Giocoleria”. L’obiettivo è “imparare a conoscere se stessi – spiega Rollins – le proprie abilità innate e i propri limiti. La giocoleria diventerà strumento per incontrare l’altro superando barriere emotive e comunicative attraverso il gioco”.

g.m.

Nella foto:

–       Daigoro (Italia)

Crescendo Rossiniano

Sabato 17 settembre, ore 16.30

Concerto con la Fisorchestra Bruno Zaggia alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso (TO)

 

 

In occasione dei 230 anni dalla nascita del grande compositore Gioachino Rossini, il “Cigno di Pesaro”, è in programma sabato 17 settembre alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, il concerto “Crescendo Rossiniano” con i 12 fisarmonicisti della Fisorchestra Bruno Zaggia con gli Artisti della via Francigena Claudio Gazzera, violino e tenore, Simone Gianoglio, violoncello e Paolo Leone, cembalo e pianoforte.

 

Ingresso gratuito, a offerta libera per i lavoratori dello spettacolo segnati dal Covid.

 

FISORCHESTRA BRUNO ZAGGIA

 

La Fisorchestra Bruno Zaggia è stata fondata intorno al 1960 dal maestro Bruno Zaggia a Grugliasco (TO) come Fisorchestra Iris per avvicinare i suoi allievi di fisarmonica all’orchestra. Nel corso dei decenni la formazione ha conseguito brillanti risultati in concorsi per fisarmoniche nazionali ed internazionali. L’orchestra ha al suo attivo centinaia di concerti in Italia e all’estero e la partecipazione a trasmissioni televisive con esecuzioni dal vivo. Dopo la scomparsa del maestro Zaggia nel 2019, l’orchestra ha cambiato nome da Fisorchestra Iris a Fisorchestra Bruno Zaggia in onore al suo fondatore. Il repertorio eseguito è molto vario e spazia dal genere classico e sinfonico alla musica leggera, colonne sonore da film e jazz. La maggior parte dei brani sono stati trascritti dal maestro Zaggia o da elementi dell’orchestra con arrangiamenti specifici per questo particolare complesso. La Fisorchestra Bruno Zaggia continua a studiare nuovi programmi e ad esibirsi in pubblico con la direzione di Jürgen Lieske.

INFO

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (TO)

Info: 011 9367450 ranverso@ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

“Kairòs Open Air” Nasce a Torino un nuovo Festival teatrale

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Tutte le serate a ingresso gratuito

Dal 15 al 24 settembre

Benedetta “Onda Larsen”, compagnia teatrale professionale affiliata Arci e fondata a Torino nel 2008 dai tre “simpaticoni” (cosi si autodefiniscono) Riccardo De Leo, Gianluca Guastella e Lia Tomatis. A loro si deve l’apertura, l’anno scorso (in tempi non proprio facili!) fra Aurora e Barriera di Milano, di un nuovo teatro, lo “Spazio Kairòs”, in via Mottalciata, al civico 7. E quest’anno “Onda Larsen” lancia, proprio lì, il suo primo festival, che fa parte del progetto “Aion”, vincitore del bando “Periferie della Città di Torino”, e che anticiperà quella che sarà poi una fitta stagione teatrale per l’anno 2022– ’23. Da giovedì 15 a sabato 24 settembre, dunque, porte aperte già dalle 19 e chi vuole può aspettare, chiacchierare e bersi una birretta nel dehors. La gradita peculiarità? L’entrata gratuita. Ovviamente con tessera Arci. “‘Kairòs open air’ è una festa di chiusura dell’estate – spiega Lia Tomatis – e allo stesso tempo l’inaugurazione di un nuovo anno di spettacoli. Quelli che ci stiamo lasciando alle spalle sono anni duri e abbiamo scelto di chiudere e insieme ricominciare con un atteggiamento positivo e con la convinzione che sarà un anno pieno di bellezza”. E aggiunge: “Non siamo ingenui, le salite non diventano discese ma crediamo che il segreto sia affrontare il viaggio in buona compagnia. Per questo abbiamo scelto che questi primi spettacoli di settembre siano tutto gratuiti perché si ottenga il massimo dell’inclusione e del coinvolgimento, perché è una festa per tutti, uno svago, un regalo che, davvero, ci siamo meritati”. Un regalo che, nel cartellone proposto, si fa per davvero assai gradito. Cartellone vario ed eterogeneo: dalla prosa alla stand up al cabaret e alla musica. “Una festa di fin-inizio e proprio per questo – sottolineano ancora da “Onda Larsen” – abbiamo scelto tutti spettacoli che, quando anche trattano temi attuali e profondi, lo fanno con leggerezza e all’insegna delle risate e dell’allegria”.

Così giovedì 15 settembre (ore 21) sale sul palco il novarese Alessandro Barbaglia, poeta e libraio, “Premio Strega Ragazzi e Ragazze 2021”, con le sue pocket stories (“Storie  vere al 97%”), ma anche Dario Benedetto (venerdì 16 e sabato 17 settembre, ore 21) con le sue ironiche “Confessioni Psicolavabili” e “Open Mic”, serata di “Stand Up Comedy – Rock parlato”, seguite (domeniche 18 settembre, ore 21) da “Il sogno di Bottom”, uno spettacolo firmato da “Onda Larsen” che rilegge in maniera arguta e dissacrante Shakespeare e (venerdì 23 settembre, ore 21) da “Cabaresque Show” con Cherry & Carmilla in un varietà – omaggio ai  “Cafè Chantant”.

Si chiude sabato 24 settembre, con la presentazione (ore 19) della nuova stagione di attività di “Onda Larsen” e, alle 21, il concerto “Musiche da Oscar”, con Zoe Canestrelli (viola), Arianna Di Martino (violoncello), Irene Fiorito e Roberto Izzo (violino).

“Spazio Kairòs”, via Mottalciata 7, Torino; tel. 339/3881949 o www.ondalarsen.org

Tutti gli appuntamenti sono gratuiti con tessera “Arci”. Posti limitati, gradita la prenotazione a: info@ondalarsen.org

g.m.

Le star della danza nel Cortile di Palazzo Arsenale

Torino, 
Sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, Via dell’Arsenale 22

Le star della danza internazionale protagoniste a settembre

Svetlana Zakharova & Vadim Repin (8 e 10)
Béjart Ballet Lausanne (14, 15 e 17)

Nella foto: Svetlana Zakharova ne La morte del cigno (foto © Pierluigi Abbondanza)
Il Regio Opera Festival, in scena a Torino presso il Cortile di Palazzo Arsenale, riprende dall’8 al 17 settembre con due spettacoli dedicati alla grande danza; protagonisti: Svetlana Zakharova e Vadim Repin in Pas de deux for Toes and Fingers e il Béjart Ballet Lausanne nel trittico Alors on danse… ! – L’uccello di fuoco – Boléro.

Il Regio Opera Festival è realizzato dal Teatro Regio Torino con il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero della Cultura e della Città di Torino.
Media Partner è Publitalia ’80.

 

Nella foto: il Béjart Ballet Lausanne in Alors on danse… ! (foto © Gregory Batardon)
Il Béjart Ballet Lausanne sarà protagonista del secondo appuntamento di settembremercoledì 14giovedì 15 sabato 17 alle ore 20. In apertura di serata, la prima nazionale di Alors on danse… ! su musiche di György Ligeti, John Zorn, Citypercussion e Bob Dylan e coreografia di Gil Roman, Direttore artistico della compagnia, che così descrive la sua ultima creazione: «In questo periodo travagliato abbiamo desiderato la leggerezza. Ho quindi composto una serie di coreografie, articolate attorno alla tecnica classica, che non hanno altro soggetto che il piacere della danza.

A seguire, due celeberrimi balletti con la coreografia di Maurice BéjartL’uccello di fuoco, sulla suite orchestrale di Igor Stravinskij e Boléro su musica di Maurice Ravel. Nella prima coreografia Maurice Béjart nutre, alimenta e rivoluziona questo grande classico del ‘900, come egli stesso affermò, «ritrovando i due elementi choc che furono alla base della creazione: Stravinskij musicista russo, Stravinskij musicista rivoluzionario. L’Uccello di fuoco, fiammante Fenice che risorge, come il Poeta/Rivoluzionario e le idee che non muoiono mai».

Su Boléro tutto sembra essere già stato detto, di come Ravel lo compose nel 1928 su commissione di Ida Rubinstein, del debutto béjartiano nel 1961 a Bruxelles, delle star che hanno fortemente voluto interpretarlo e che l’hanno reso famoso arricchendolo con il proprio tocco personale: «In un lavoro coreografico il ballerino conta molto di più della coreografia. È il corpo del ballerino a essere il vero autore dell’opera. Ho detto spesso che la coreografia si fa in due, come l’amore» (Maurice Béjart, La Stampa, 1985). Forse quel che vale la pena aggiungere è l’emozione che si legge nei commenti: se si cerca questo titolo su YouTube, in tutte le lingue del mondo è espressa l’emozione per uno spettacolo unico, appassionante, commovente, da brivido… uno spettacolo che deve essere visto.

Le partiture de L’Uccello di fuoco e di Boléro verranno eseguite dal vivo dall’Orchestra del Teatro Regio.

Per scaricare le foto degli spettacoli, clicca qui

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

Prezzi dei biglietti: € 20 – 30 – 40
Per gli abbonati alla Stagione 2022 e per i gruppi di almeno 20 persone:
sconto del 10%

Prezzi delle card
6 ingressi€ 120 (per gli abbonati alla Stagione 2022: € 100)
4 ingressi€ 80
Le card possono anche essere utilizzate da più persone per lo stesso spettacolo

Under 30
Per gli under 30, prezzi mai così convenienti:
biglietti a € 15 (posto unico); card a 4 ingressi€ 40

Biglietteria
Piazza Castello 215 – Tel. 011.8815.241 e 011.8815.242
biglietteria@teatroregio.torino.it
Orario di apertura: da lunedì a sabato 13-18.30; domenica 10-14

Un’ora prima degli spettacoli è aperta la Biglietteria presso il Cortile di Palazzo Arsenale

Alla Biglietteria non sono consentiti pagamenti in contanti ed è consentito il pagamento con Satispay
Per l’acquisto dei biglietti e delle card è possibile utilizzare i voucher ottenuti a titolo di rimborso per gli spettacoli e i concerti della Stagione 2019-20 e annullati causa Covid-19.

Biglietteria online: www.teatroregio.torino.it o www.vivaticket.it

Informazioni
Ingresso Uffici del Teatro Regio, piazza Castello 215
da lunedì a venerdì: ore 9-17.30
Tel. 011.8815.557 – info@teatroregio.torino.it

Rock Jazz e dintorni. Tre Allegri Ragazzi Morti e Roberto Vecchioni

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. La pianista Chiara Nicora in duo con il chitarrista Gianluca Palazzo si esibisce al Jazz Club.

Mercoledì. Al Magazzino sul Po è di scena il cantautore Pit Coccatoinsieme al quintetto Shanty Shepard.

Giovedì. Al Magazzino sul Po Krank sonorizza un classico del cinema muto : “Das Cabinet Des Dr. Caligari” . All’Hiroshima Mon Amour suonano i Tre Allegri Ragazzi Morti e Cor Veleno. Al Cap 10100 si esibiscono Cmnqmartina e il collettivo Canta Fino a Dieci. Il “Torino Jazz Festival” al Museo Storico Reale Mutua presenta l’Hot Club Ed Turin. Al Blah Blah suonano David Ellefson e Jeff Scott Solo.

Venerdì. Allo Ziggy si esibisce Narratore Urbano e I Malati Immaginari. A Ivrea per il festival “Open Papyrus” al Museo Garda, è di scena l’Area Open Projet di Patrizio Fariselli, preceduto dall’esibizione del trio Woland con ospite il suonatore di corno Martin Mayes. All’ Hiroshima è di scena la cantautrice Prim.

Sabato. Allo Ziggy suonano i Putridity e Hateful. A Les Combes si conclude il “Musicastelle” con il recital di Roberto Vecchioni. Al Jazz Club tributo a Hank Mobley con il trio di Max Gallo con il sassofonista Michele Bozza. Per “Open Papyrus” ad Ivrea in sala Santa Marta, si esibisce il quartetto del chitarrista Loris Deval. All’Hiroshima per “Oltranza” sono di scena Lucio Leoni, Mano Manita, Fusaro e altri. A San Pietro in Vincoli suona il pianista Lubomyr Melnyk. Al Circolo della Stampa  per “Canzoni contro la poesia” si esibiscono Brunori Sas e Guido Catalano.

Domenica. All’Hiroshima Mon Amour per “Oltranza”, suonano : Indianizer, The Niro e The Spell Of Ducks. Al Circolo della Stampa tributo a De Andrè con Neri Marcorè.

Pier Luigi Fuggetta

Earthink Festival, capire l’ambiente attraverso il teatro

Dal 9 al 17 settembre torna l’unica rassegna teatrale in Italia sulla sostenibilità ambientale. Quattro prime nazionali, due produzioni internazionali, circo, danza, performance collettive all’aperto e talk, la maggior parte portate in scena da artisti U35, per esplorare la natura e i suoi ecosistemi in modo autentico e interattivo.

 

Tutto è pronto per l’XI edizione di Earthink Festival, il primo festival in Italia e che dal 2012 usa il teatro per parlare di ambiente, ecologia e natura, di nuovo a Torino da venerdì 9 a sabato 17 settembre.

Earthink Festival, nato nel 2011 da un’idea di Serena Bavo dell’associazione Tékhné, per l’edizione 2022 ha in programma un ricco calendario di eventi che animeranno Torino per nove giorni con spettacoli di teatro, danza, circo, performance immersive e itineranti, conferenze musicali e talk. La riflessione sul rapporto uomo-natura, da sempre caratteristica di Earthink, si concentra quest’anno sulle azioni e sulle strategie da mettere in campo nel futuro prossimo: filrouge di molti spettacoli è l’urgenza di ripensare subito la nostra esistenza sulla terra in sinergia e sincronia con gli altri ecosistemi. Sedici gli spettacoli in programma di ETHF22 tra cui quattro prime nazionali, due produzioni internazionali, sei produzioni U35 e l’intera giornata di venerdì 16 dedicata al Goal 5 dell’Agenda2030 con tre appuntamenti per riflettere e confrontarsi sul gender equality.

Gli spettacoli, tutti a ingresso libero e pensati per un pubblico di grandi e piccoli, vedranno arrivare a Torino tanti giovani artisti da tutta Italia e dall’estero.

Si parte venerdì 9 settembre alle 21 allo Spazio Atelier Teatro Fisico con “Apocalisse tascabile” produzione U35 della compagnia Fettarappa-Guerrieri di Roma. Un atto unico eroicomico in cui Dio compare all’improvviso in un supermercato della periferia di Roma annunciando la fine del mondo. L’Apocalisse, affrontata dal punto di vista dei protagonisti, due giovani “scartati”, diviene per loro occasione di vendetta e rivincita. Un lavoro che con grande autoironia porta sulla scena la rabbia di una generazione esclusa.

Tra gli appuntamenti più attesi, il debutto di “Secret Life – Vita segreta degli umani” in programma mercoledì 14 alle 21 presso il Salone delle Arti del Cecchi Point. Dal testo di David Byrne fino a oggi mai tradotto né portato in scena in Italia, prodotto da LST – Teatro di Montepulciano per la regia di Manfredi Rutelli in coproduzione con Tékhné, è nato lo spettacolo che parte da un fatto realmente accaduto, il ritrovamento di documenti segreti dello scienziato, matematico e filosofo Jacob Bronowski, per ragionare su una serie di quesiti fondamentali: cosa significa essere umani? La nostra è realmente un’ evoluzione? O stiamo distruggendo la nostra specie e l’intero pianeta?

Grande fibrillazione anche per le due produzioni internazionali. Sabato 10 settembre alle 20 presso lo Spazio Kairòs andrà in scena “2071 – Una visita guidata al pianeta terra” di LAC Lugano Arte e Cultura, una mostra spettacolo che pone l’attenzione sul tema del surriscaldamento globale mescolando narrazione e fotografia d’autore. Domenica 11 alle 16:50 e alle 18 presso Cascina Filanda sarà la volta invece di “Users’ guide for planet heart” prima nazionale della produzione U35 nata dalla collaborazione tra Eunemesi (Milano) e la compagnia LUIT (Francia). Una performance itinerante in cui il pubblico verrà catapultato nel 2050 e, alla stregua di un gruppo di archeologi, visiterà la terra del futuro. Nel corso della visita saranno gli spettatori a ipotizzare la società dei prossimi decenni, scrivendo collettivamente il Manuale di istruzioni per il pianeta terra.

Domenica 11 alle 11 presso il Cecchi Point sarà invece il turno di “Ciclonica – monologo per donna in bicicletta” spettacolo di circo e clownerie della Compagnia Stradevarie e Campsirago Residenza. Liberamente ispirato alla Critical Mass e a Don Chisciotte, Ciclonica è la storia di una donna che sogna di mettersi in sella alla sua “velocipede Ronzina” per raddrizzare il mondo. Un’eroina indomita, moderna e visionaria che lotta contro il popolo delle auto, dei motori e dei rumori.

Sempre domenica 11 alle 16,30 in Cascina Filanda andrà in scena “EffettoSerra” di Tecnologia Filosofica, una performance di danza che racconta la parabola dello sradicamento dell’uomo dalla natura, indagando come lo sfruttamento dell’ambiente influenzi l’esistenza umana. Alle 17 sempre in Cascina Filanda un appuntamento per tutta la famiglia con “Hanà e Momò” produzione U35 della compagnia Principio Attivo (Lecce). Liberamente ispirato a “Favola d’amore” di Hermann Hesse, le due protagoniste Hanà e Momò dopo un allegro scontro incontro, danno vita a una coinvolgente sfida tra bambini, per raccontare l’importanza del far insieme e dell’accogliere l’altro.

Martedì 13 alle 21 presso lo Spazio Kairòs “Blue revolution – L’economia ai tempi dell’usa e getta getta” del collettivo PopEconomix. Uno spettacolo che usa il giornalismo d’inchiesta per spiegare alcuni grandi temi dei nostri tempi. Un one man show che unisce tre storie (l’economia dell’usa e getta, l’inquinamento da plastica dei mari e la vicenda del giovane imprenditore Tom Szaky) per proporre una nuova visione del rapporto tra produzione, consumo e ambiente.

Giovedì 15 presso l’Atelier Teatro Fisico alle 21 “Cambiare il clima” conferenza spettacolo con musica dal vivo di Faber teatro. Un viaggio a tappe, condotto dai due attori-ingegneri della compagnia, per raccontare in un’ottica positiva e non catastrofista il tema del cambiamento climatico, lasciandosi guidare dal linguaggio semplice e coinvolgente della divulgazione scientifica.

Venerdì 16 settembre sarà la giornata interamente dedicata al Goal 5 dell’Agenda2030 sulla parità di genere.
Si parte alle 11 presso il Cubo Teatro con “Cenerentola” di Zaches teatro Firenze (in replica dopo il debutto di giovedì 15 alle 17 presso il Cubo teatro). Una rivisitazione della celebre favola che recupera anche le versioni orali più antiche, per mettere in scena una fiaba iniziatica in cui la difficile strada per la maturità parte dal distacco con il passato. Si prosegue al pomeriggio con il talk “Culture e sociale, il ruolo delle donne e la parità di genere” e con la performance multimediale “La stanza” di Asterlizze, un’esperienza in realtà virtuale in cui ripercorrere il Coordinamento Femminista di Enna del 1975 e il movimento di emancipazione femminile degli anni ’70 vestendo i panni di una bambina degli anni ’90 che impara a conoscere sua madre e il proprio passato. Alle 21 infine, sempre al Cubo Teatro, sarà il turno di “Madres. Racconti da Plaza de Mayo” di Monica Luccisano con Olivia Manescalchi. Due donne, una Madre di Plaza de Mayo e la giovane figlia: la prima racconta lo strazio del sequestro e della tortura subiti dalla figlia infine “desaparecida”, uccisa in uno dei terribili “voli della morte” e che in quelle condizioni terribili e disumane è diventata a sua volta madre.

Gran finale sabato 17 al Valentino per una giornata di spettacoli immersi nella natura. In tripla replica (ore 11:30, 15 e 17) presso l’Imbarchino “In Natura” una produzione di Tékhné dedicata al benessere per la quale sono stati selezionati e coinvolti artisti U35. Un percorso partecipato di wellness culturale realizzata da un gruppo misto di professionisti e non, per riconnettere il pubblico con la parte più intima e sincera di sé, immersi nel verde del parco. In tripla replica (ore 11:30, 15 e 17) “Experia – La natura si fa maestra attraverso i suoi colori” prima nazionale della Compagnia Eminia. Una performance per uno spettatore alla volta della durata di 5 minuti in cui, partendo da una situazione di isolamento, si troverà la strada per il ritorno a una vita più agevole, seguendo il ritmo della Natura immersi in una stanza piena di colori, forme e immagini. Alle 21 sarà la volta di “Fire Charmers – L’ammaliafuoco” produzione U35 di Fossik Project. Uno spettacolo di musica e animazione analogica che racconta l’incendio di un bosco e del gruppo di animali che vanno alla ricerca dell’origine del fuoco.

Tutti gli spettacoli saranno a ingresso libero fino a esaurimento posti. Per prenotazioni andare sul sito earthinkfestival.it

Earthink Festival è un progetto di Tékhné realizzato con il sostegno di Lavazza, TAP Città di Torino, Fondazione CRT, Circoscrizione Sette, Cooperativa ASTRA, Le Erbe di Brillor con la collaborazione di Imbarchino del Valentino, Radio Banda Larga, Co Abitare Impresa Sociale, TYC, OffTopic, Cecchi Point, Atelier Teatro fisico, Spazio Kairòs, ARCI, C.Ar.Pe, GreenTo, La Piattaforma. La Città Nuova. Natura, paesaggio e riti nella danza contemporanea di comunità.

A Catania “Le Maschere” allo Stabile di Torino

CINQUE IMPORTANTI RICONOSCIMENTI PER IL TEATRO  DI TORINO AL PREMIO “LE MASCHERE DEL TEATRO ITALIANO”
PREMIATI FILIPPO FONSATTI, VALERIO BINASCO, NICOLAS BOVEY, ARIANNA SCOMMEGNA, JURIJ FERRINI

Ieri sera, mercoledì 7 settembre 2022, al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania si è tenuta la cerimonia di consegna dei Premi “LE MASCHERE DEL TEATRO ITALIANO 2022”, che verrà trasmessa in differita su Rai 1 il 10 settembre.
Una giuria di oltre mille esperti del settore ha votato le terne finaliste, selezionate da una commissione presieduta da Gianni Letta, e ha assegnato al Direttore artistico del Teatro Stabile, Valerio Binasco il premio per la Miglior regia per Le sedie di Eugène Ionesco, produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale. Per lo stesso allestimento Nicolas Bovey ha ottenuto il riconoscimento per la Miglior scenografia.
Arianna Scommegna e Jurij Ferrini sono stati insigniti del premio come Miglior attrice e Miglior attore non protagonista per il dittico tragico Ifigenia / Oreste di Euripide, prodotto dal TST e diretto da Valerio Binasco.
A Filippo Fonsatti, Direttore del Teatro Stabile di Torino, è stato conferito il Premio Lonardi Buontempo – con il quale viene onorata la memoria di Graziella Buontempo, mecenate visionaria, celebre collezionista e curatrice dell’arte contemporanea – per il lavoro svolto per intensificare il processo di internazionalizzazione del Teatro avvalendosi anche dell’esperienza fatta presiedendo la Federazione dello spettacolo dal vivo AGIS e la Fondazione Platea (organismo di rappresentanza dei Teatri Nazionali e Teatri di Rilevante Interesse Culturale).
«I cinque riconoscimenti ricevuti dal Teatro Stabile al prestigioso Premio “Le maschere del Teatro Italiano” – dichiara il Presidente del Teatro Stabile di Torino, Lamberto Vallarino Gancia – testimoniano la qualità del progetto culturale del nostro Teatro e il livello assoluto delle nostre produzioni artistiche. Perciò, a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione, esprimo vive felicitazioni e profonda riconoscenza al Direttore Filippo Fonsatti e al Direttore artistico Valerio Binasco per l’ottimo lavoro svolto.
In particolare, i quattro premi conseguiti dalle due produzioni firmate da Valerio Binasco, Le sedie e Ifigenia / Oreste, ci collocano tra le eccellenze del panorama teatrale italiano ed europeo e contribuiscono a rafforzare il posizionamento della nostra Città sulla scena culturale internazionale.
Confidiamo che questi importanti riconoscimenti, conclude il Presidente, siano di buon auspicio per la prossima Stagione che inizierà domani con il Festival Torinodanza e che proprio in queste settimane sta registrando un indice di gradimento molto elevato da parte dei nostri spettatori e abbonati».