SPETTACOLI- Pagina 168

Tff i dati di un festival di successo

La 39° edizione del Torino Film Festival si è svolta nuovamente in presenza, dopo l’edizione completamente online del 2020, e ha avuto 182 film in programma distribuiti in 127 slot di programmazione; 4 i cinema coinvolti con un totale di 9 schermi.

 

La realtà pandemica ha portato il Museo Nazionale del Cinema ad attuare misure volte a tutelare la salute degli spettatori e di chi lavora nella macchina organizzativa del festival e, per la prima volta, la biglietteria è stata smaterializzata, con l’obbligo di prenotazione anticipata online per partecipare a qualunque proiezione, masterclass, incontro o evento.

 

I dati dell’edizione 2021 contano 32.900 presenze (48.628 visioni online nel 2020; 61.000 presenze nel 2019), 1.678 accreditati stampa e professionali/industry (1.128 nel 2020; 2.090 nel 2019), 21.663 biglietti venduti (18.402 nel 2020; 26.165 nel 2019) e 106.116 euro di incasso (103.083 euro nel 2020; 234.000 euro nel 2019).

A questi vanno aggiunti i dati della piattaforma MYmovies.it che ha proposto una selezione di 18 titoli del 39° TFF: 7.300 presenze online (di cui il 35% residenti a Torino e 39% in Piemonte); 1.000 abbonati e 7.200 ore di visione.

 

Per la prima volta una selezione di titoli è stata proposta nelle sale ACEC di Torino. I film del TFF sono stati proiettati anche nelle zone periferiche della città coinvolgendo ulteriori spettatori.

 

La copertura social del TFF è stata di oltre 1 milione di utenti, con dati di assoluta eccellenza per le piattaforme Facebook e Instagram con oltre 104 mila interazioni con i canali del festival.

Molto significativo anche il dato del canale Instagram con impression organiche durante il festival che si attestano oltre quota 950 mila, trainate da quasi 1.000 stories durante eventi, masterclass e premiazioni, e un incremento di oltre il 40% del numero di follower.

 

Nonostante le contingenti difficoltà a muoversi tra le nazioni, sono tornati a frequentare il TFF diversi giornalisti di testate straniere importanti e per molti di loro è stata la prima volta al festival. È stato rafforzato così il processo di internazionalizzazione del TFF che quest’anno ha visto per la prima anche la collaborazione con Variety che ha realizzato 3 e-show in edizione digitale, inviati agli accreditati TFF, agli 160.000 iscritti – giornalisti e professionisti del settore- alla newsletter internazionale, condivisi su Twitter (oltre 2,5 milioni di follower) e gli editoriali pubblicati sul sito. Altra novità sono i 9 daily digitali realizzati da Ciak e inviati agli accreditati del TFF e agli 8.000 iscritti alla newsletter di Ciak, oltre che condivisi su social (Facebook 50.000 follower, IG 45.000 follower) e sito. Fondamentale la riconferma della main media partnership con la Rai e con Rai Movie quale televisione ufficiale del festival.

 

Le attività per gli studenti realizzate dal TFF in collaborazione con i Servizi Educativi del Museo Nazionale del Cinema hanno riscontrato un grande gradimento. Il progetto Masterclass ha coinvolto studenti universitari e le proiezioni e gli incontri destinati agli studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado hanno coinvolto circa 800 studenti che hanno partecipato a diverse attività.

 

Durante il Torino Film Festival, dal 29 novembre al 1° dicembre, si è svolto nella sua versione live, anche il 14° Meeting Event del TorinoFilmLab, un’officina dedicata a registi e sceneggiatori emergenti che ha richiamato a Torino 200 professionisti tra giurati, esperti, decision makers e partecipanti da 36 Paesi. 240.000 € i fondi assegnati in 15 premi attribuiti a 11 progetti di lungometraggi.

 

In concomitanza e in sinergia con TFF, con il progetto Torino Music Forum, diversi club, locali e circoli di Torino hanno inoltre proposto una serie di eventi con il cinema, i musical e le colonne sonore come tema centrale, che hanno coinvolto più di 50 artisti in 8 location e registrando oltre 2.000 presenze.

 

La 40° edizione del Torino Film Festival si svolgerà dal 25 novembre al 3 dicembre 2022.

“Canzoni al Telefono Live”, uno show a sorpresa

 Didie Caria, Sabato 11 dicembre 2021, ore 21

Off Topic – Cubo Teatro

via Giorgio Pallavicino 35, Torino

 

Ingresso gratuito e uscita a offerta libera a sostegno del progetto

 

 

Sabato 11 dicembre, alle ore 21.00 all’Off Topic – Cubo Teatro di Torino, il cantautore e artista torinese Didie Caria presenta la serata “Canzoni al Telefono Live”, uno show a sorpresa dove la calda voce soul del musicista, l’inseparabile ukulele e una serie di aneddoti divertenti faranno da quinte ad uno spettacolo che mostrerà al pubblico l’emozione, le vibrazioni e il sound del progetto artistico “Canzoni al Telefono” ad un anno dalla sua nascita.

 

A fine novembre 2020 durante un lockdown, infatti, Didie dà vita a quello che sarebbe poi diventato un progetto in crescita ed evoluzione: “Canzoni al Telefono”.

Didie, come i suoi colleghi musicisti, si ritrova fermo nel suo lavoro, niente più concerti, niente più serate, niente più live e, mentre è in Puglia per stare a contatto con la natura e aiutare degli amici con la raccolta delle olive, matura l’idea di portare la musica alle persone, in maniera intima, poco dispendiosa e fortemente emotiva. Ed ecco che prende forma la prima canzone cantata, dedicata e ascoltata al telefono

“Canzoni al Telefono” diventa, così, una piattaforma web pensata per permettere a chiunque di dedicare una canzone ad una persona cara. 

Come fosse una serenata, ma cantata al telefono.

 

È difficile parlare di emozioni – commenta Didie Caria – e soprattutto descriverle, ma avevo sentito una profonda sensazione di appartenenza in quella prima telefonata, in quel momento di incontro, così sincero e familiare, nonostante fosse al telefono e con uno sconosciuto. Credo che l’obiettivo più alto per un artista sia quello di essere semplicemente ascoltato. In quel momento c’era una grande attenzione ed io avevo la possibilità di toccare le sue corde interiori e di farne musica. Se in un concerto ti devi guadagnare la fiducia del pubblico, lì invece, in quella telefonata, era già tutto predisposto all’ascolto, alla fruizione intima, e la mia funzione di artista si poteva manifestare al suo massimo ovvero emozionando chi mi stava ascoltando.

 

Da quel momento ad oggi, Didie ha cantato circa quattrocento brani al telefono, quindi ha ricevuto altrettante richieste di “Canzoni al Telefono” dedicate ad una persona cara. Quattrocento gesti di affetto a persone magari distanti, magari innamorate, magari in difficoltà. Molte di queste chiamate hanno raggiunto tutta l’Italia, una settantina hanno valicato i confini nazionali e oltre centocinquanta persone si sono apertamente commosse nel ricevere la dedica di una “Canzone al Telefono”.

 

Mi stupisco di quanto poco conosciamo gli uni degli altri – continua Didie –, di quanto raramente incontriamo una persona fuori dal nostro percorso di impegni e di quanto invece quell’incontro possa lasciarti qualcosa. Ecco “Canzoni al Telefono” è proprio quell’incontro speciale ed inaspettato attraverso la musica che ne amplifica il tutto.

 

A distanza di un anno dalla prima chiamata, il progetto si sta evolvendo per creare una piattaforma dove non solo Didie, ma anche altri cantanti, possano condividere il progetto e consegnare le canzoni in modo che sempre più musica ed emozioni possano essere regalate e godute.

 

Sarebbe bello – conclude Didie – con “Canzoni al Telefono” provare a mettere le basi per creare un nuovo canale di distribuzione per la musica dal vivo ancora poco esplorato ma con altissimo potenziale capace di sostenere gli artisti sia economicamente che nella comunicazione del loro valore in un periodo in cui i supporti ad oggi utilizzati stanno totalmente svanendo, in primis il CD.

 

 

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“Canzoni al Telefono” è una piattaforma web pensata per permettere a chiunque di dedicare una canzone ad una persona cara. Come fosse una serenata, ma cantata al telefono.

“Canzoni al telefono” ha come missione primaria quella di ravvivare l’intelligenza emotiva interrompendo la routine di una persona con una telefonata a sorpresa.

La musica è uno strumento in grado di connettere intimamente le persone arrivando dove le parole stesse a volte non arrivano. Il telefono è l’amplificatore che ognuno di noi ha sempre a portata di mano e diventa la sede operativa di “Canzoni al Telefono”.

 

Come funziona?

Il procedimento è molto semplice:

 

1.     Collegarsi al sito https://canzonialtelefono.it/

2.     Compilare il form con i dati richiesti

3.     Scrivere una dedica

4.     Scegliere una canzone

5.     Scegliere un metodo di recapito della dedica

6.     Inviare il modulo

7.     Solo dopo che la canzone verrà cantata, il donatore del regalo riceverà una mail per fare un’offerta libera a sostegno il progetto

 

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Didie Caria

Didie Caria (1980) è cantante, compositore e performer. Ha condiviso il palco con alcune delle migliori voci del panorama internazionale come Bobby McFerrin, Maria Gadù, Wallis Bird. La sua storia musicale affonda le radici nell’R&B americano e nel gospel. A partire dall’età di diciassette anni inizia a lavorare in tournée internazionali con il Reverendo Lee Brown che lo porta con sé sui palchi di tutta Europa e in Giappone. Nel 2010 si trasferisce a New York dove condivide il palco con Hagaar Ben Hari, bassista di Moby, Reggie Watts, il batterista che apre i concerti di Prince ed ed Eric Udel, bassista della band originale dei Blues Brothers. Per il teatro ha lavorato in diverse produzioni come attore e musicista in scena con i registi Gabriele Vacis, Roberto Tarasco, Barbara Altissimo, Michela Lucenti e gli attori Marco Paolini, Anita Caprioli e Jurij Ferrini.

 

Torna in presenza anche il Sottodiciotto Film Festival & Campus

A Torino dal 10 al 14 dicembre

Questa 22° edizione, con oltre 60 titoli, tra corti e lungometraggi, in proiezione alla Multisala del Cinema Massimo, si concentrerà su un tema futuristico: l’intelligenza artificiale, sviscerata attraverso l’immaginario di tanti film che nel tempo hanno dato spazio aumanoidi, cyborg e macchine intelligenti fino alle trasformazioni che l’I.A. e le sue nuove applicazioni tecnologiche stanno determinando nella più recente produzione cinematografica.

Protagonisti incontrastati della sezione di anteprime e inediti, in gran parte diretti da autori alla loro opera prima o seconda, come sempre sono i giovanissimi, bambini e ragazzi. Si passa da un’anteprima internazionale, Lucía, film d’apertura del festival, debutto nel lungometraggio dello spagnolo Juan Pato, presentato dallo stesso regista e dalla piccola protagonista, Gala Marqués, alla storia di coraggiosa amicizia infantile raccontata in Brother’sKeeper, del turco Ferit Karahan, al processo di integrazione visto con gli occhi di un ragazzino in Any Day Now, diretto dal finlandese-iraniano Hamy Ramezan. E ancora, Brotherhood, dell’italiano Francesco Montagner, sull’adolescenza vissuta in una realtà arcaica travolta dalla modernità, Gagarine, pluripremiato esordio alla regia dei francesi Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, La ragazza ha volato, storia d’amore che diventa violenza diretta da Wilma Labate e interpretata dalla giovane stella in ascesa Alma Noce.

 

Al centro della retrospettiva “Ritorno al futuro” una selezione di film che esplorano gli immaginari meno scontati del confronto tra intelligenze organiche e meccaniche. Da L’uomo meccanico, diretto dal regista francese André Deed, noto da noi come “Cretinetti”, primo film di fantascienza/horror prodotto in Italia oggi ancora esistente, presentato al Festival con la sonorizzazione di Paolo Dellapiana e Giorgio Li Calzi, fino ai video degli antesignani Giovanotti Mondani Meccanici, storici esploratori negli anni 80 del postmoderno, del cyberpunk e dell’internet culture; dalla prima icona di robot intelligente de Il pianeta proibito di Fred Wilcox alla “fantascienza spirituale” di Andrej Tarkovskij in Solaris, fino alle fantasmatiche proiezioni umane de L’invenzione di Morel di Emidio Greco; senza dimenticare i rapporti, intensi, tra animazione e I.A., che si ritrovano nella dimensione sospesa tra mondi reali e mondi virtuali di SummerWars, di Mamoru Hosoda, o nel confronto tra il robottino intelligente e un’umanità molto poco intelligente del classico Pixar WALL•E.

 

Grande spazio anche al mondo degli anime giapponesi. A cominciare dallo storico Astro Boy, dal “dio del manga” OsamuTezuka, per arrivare a Metropolis, di Rintaro, ispirato all’omonimo capolavoro di Fritz Lang, passando – con una maratona di una notte intera, conclusa all’alba da una colazione cyberpunk – per Ghost in The Shell, la saga cult fanta-poliziesca che ha ispirato Matrix. Per i più piccoli, invece, una mini-maratona con Doraemon, il gatto-robot più celebre del mondo, con due film che lo vedono protagonista assieme al suo amico Nobita (Nobita e gli eroi dello spazio e Nobita la nascita del Giappone), inframmezzati da una merenda a base di dorayaki, il cibo preferito del micione blu. Dedicata agli appassionati grandi e piccoli anche una selezione di cartoni di altissima qualità realizzati nell’Europa dell’Est e riuniti sotto il titolo La nonna cibernetica che affrontano con ironia il tema della fantascienza e delle macchine viventi. Per il pubblico dei grandi, invece, due film d’autore, uno legato al tema del Festival e l’altro ispirato a una storia vera, i recentissimi Absolute Denial dell’inglese Ryan Braund e il superpremiato Flee del danese Jonas PoherRasmussen.

 

Una nuova sezione dedicata alla realtà virtuale, Presence. Esperienze immersive, in cui cinema del futuro incontra i più recenti sviluppi dell’intelligenza artificiale. Film e creazioni artistiche interdisciplinari tra VR e performance live premiati nei più importanti festival internazionali e suddivisi in due sottosezioni: The Empathy VR Machine (al Museo Nazionale del Cinema), una rassegna di film di animazione in VR – interattivi o in 360° – in grado di indurre esperienze multisensoriali attraverso le quali lo spettatore diventa “presenza” ed entra in profonda empatia con le vite di altre persone, assumendone la prospettiva; due installazioni (allo StudiUmLab – Palazzo Nuovo, Università degli Studi di Torino) basate sulla Machine To Be Another, il sistema che offre all’utente l’esperienza immersiva di vedere e sentire se stesso nel corpo di un’altra persona: la Library of Ourselves, presentata al Festival in prima nazionale, archivio in progress di film VR a 360° accompagnati da una performance live che permettono allo spettatore-utente di calarsi nei panni del narratore e di sperimentare dal suo punto di vista quanto viene raccontato, e il Body Swap, lo scambio di corpo, che trova la sua applicazione più coinvolgente nel Gender Swap, quando un uomo e una donna sono protagonisti della performance.

 

La tradizionale sezione Wikicampus, organizzata in collaborazione con il Corso di laurea in DAMS dell’Università degli Studi di Torino, interamente dedicata, in sintonia con il tema del Festival, a “Intelligenza artificiale e mondo digitale”. Cinque incontri e una tavola rotonda per esplorare, con studiosi, esperti, artisti, i rapporti dell’intelligenza artificiale con il cinema, con la pedagogia, con la letteratura e il fumetto, con la scrittura e le nuove frontiere della narrazione interattiva. Senza tralasciare le ripercussioni che lo sviluppo delle applicazioni dell’I.A. e delle nuove tecnologie digitale hanno, o potranno avere, sulla tutela dei dati, sulla privacy, sull’uso dei social network e su alcune fondamentali questioni etico-filosofiche.

 

A fianco delle sezioni del Festival, molteplici proiezioni ed eventi speciali: le proiezioni, proposte da Missioni Don Bosco, di due film-denuncia di Raúl De La Fuente, Alto el fuego e Libertad, sulle condizioni dei minori arruolati dai paramilitari in Colombia e detenuti in carcere nella Sierra Leone; l’inedito Sisters with Transistors, di Lisa Rovner, dedicato alle pioniere della musica elettronica, con la voce narrante di Laurie Anderson, che sarà di prologo al night party del Festival al Bunker, con il dj set diElena Colombi; la presentazione del volume “Guido Levi. Una storia piena di paure, di ansie e di avvenimenti quasi gialli. 1942-1946”, che sarà seguito dalla proiezione di The Crossing, di Johanne Helgeland, vincitore dell’EFA Young Audience Award 2021. E ancora, uno spazio riservato alla fortunata teen serie “made in Turin”, POV – I primi anni, con l’anteprima dell’episodio di apertura della nuova stagione, il nuovo film di Alessandro Redaelli Game of the Year, inedito sugli schermi torinesi, e Lele – Il magico mondo di Emanuele Luzzati, documentario di Matteo Valenti proposto nel centenario della nascita dell’artista genovese. Tra gli altri appuntamenti: “Dischi non volanti. Ovvero: il cinema contro le leggi della fisica”, confronto tra il critico Steve Della Casa e Sara Bernardini, già ricercatrice alla NASA; l’incontro con Renato Parascandolodedicato a “La RAI tra spettacolo, servizio pubblico e istruzione”, la tavola rotonda “Il cinema come strumento per attivare una riflessione negli adolescenti”, organizzata in collaborazione con il Reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Regina Margherita, e “Prime Minister – Basilicata”, spazio riservato alle ragazze che hanno frequentato la scuola di politica per giovani donne dai 14 ai 18 attiva in diverse regioni italiane.

 

Nelle sezioni competitive: 5 film selezionati da una giuria di critici cinematografici (Enrico Magrelli, Paolo Mereghetti, Cristiana Paternò) per il nuovo Premio “Gianni Volpi”, riservato al miglior lungometraggio italiano d’esordio dell’anno; 10 film finalisti nel Concorso nazionale Campus in corto, riservato ai “film brevi” realizzati dagli studenti di scuole pubbliche o private italiane postdiploma; 11 titoli in gara nel Concorso nazionale Sotto18 OFF, riservato ai cortometraggi realizzati autonomamente in ambito extrascolastico dagli under 18; 89 prodotti audiovisivi selezionati per le tre sezioni (dell’Infanzia e Primarie, Secondarie di I grado, Secondarie di II grado) del Concorso nazionale per le Scuole.

 GIULIANA PRESTIPINO 

 

L’accesso a tutte le proiezioni e agli eventi del Festival è gratuito.
INFO E BIGLIETTI:  
www.sottodiciottofilmfestival.it

 

Tutto Haydn con l’Accademia Corale Stefano Tempia

In programma in Duomo venerdì 10 dicembre

 

Raggiunge il traguardo dei mille concerti l’Accademia Corale Stefano Tempia, fondata nel lontano 1875 dal maestro di cappella dei Savoia che gli diede il nome. Venerdì 10 dicembre alle 21, si terrà, infatti, in Duomo, a Torino, il concerto che segnerà questo importante traguardo, dopo due anni di forzata pandemia e con un nuovo direttore, il maestro Antonmario Semolini, flautista e vincitore del Premio Pertinace. Direttore del Coro accademico Luigi Cociglio.
Il programma della serata prevede le tre Sinfonie che il giovane Franz Joseph Haydn dedicò ai diversi momenti della giornata, ‘Le matin’, ‘Le midi’, ‘Le soir’, riallacciandosi a quel gusto tutto settecentesco che spinse molti artisti dell’epoca, tra cui Giuseppe Parini con il poema “Il giorno”, a definire con sensibilità e arguzia il susseguirsi e mutare delle ore della giornata quale metafora della condizione della vita umana.
I titoli di queste sinfonie furono probabilmente suggeriti ad Haydn dallo stesso principe Anton Esterhazy, che lo aveva nominato nel maggio 1761 direttore della sua cappella musicale, la quale poteva contare su strumentisti di grande valore, tra cui il violino di spalla Luigi Tomasini.
La forma delle tre Sinfonie n. 6, n. 7 e n. 8 risente sicuramente degli schemi del concerto barocco, anche se rivela qualche concessione al virtuosismo nell’esecuzione. Lo stile è semplice, con alcuni richiami di natura descrittiva. L’Adagio iniziale ne ‘Le matin’ richiama, per esempio, l’iniziale sorgere del sole, anche se si tratta soltanto di un’annotazione di tipo strumentale, che lo stesso Haydn riproporrà diversi anni dopo in un passaggio nella terza parte del celebre oratorio per soli, coro e orchestra, noto come “La creazione”.
Il concerto è a ingresso libero con offerta. Si può scrivere una mail a segreteria@stefanotempia.it o telefonare dalle 9 alle 12 al numero 0110209882.

Mara Martellotta

“Napoli Eden”, il docufilm proiettato a Torino

E’ stato presentato a Torino, con proiezione al Cinema Fratelli Marx il docufilm “Napoli Eden”, prodotto da Annalaura di Luggo.

La regia è di Bruno Colella, le musiche di Eugenio Bennato e la fotografia di Blasco Giurato. Protagonista è la stessa Annalaura di Luggo, intervenuta nella serata torinese (nelle foto di Carlo Patetta Rotta) con la partecipazione di Francesco Gallo Mazzeo, Olindo Preziosi, Eugenio Bennato, Enzo Gragnaniello, Nino Frassica, Patrizio Rispo e i ragazzi dei Quartieri Spagnoli. Il docufilm racconta il progetto, di Annalaura Di Luggo, di quattro opere d’arte in alluminio riciclato, collocate in luoghi simbolo di Napoli. Partecipano alla realizzazione di questi lavori i ragazzi a rischio dei Quartieri Spagnoli.

 

A Natale regala il Regio!

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Una serata al Regio è una grande emozione e un dono magnifico. In occasione delle prossime feste natalizie, il Teatro Regio propone un’idea regalo da non perdere:

a partire da lunedì 6 dicembre e fino a mercoledì 22 dicembre, acquistando 2 biglietti per la Stagione d’Opera e di Balletto 2022 si riceverà un buono sconto del 20% da regalare o utilizzare per l’acquisto di altri 2 biglietti. Il buono sconto è valido fino al 30 aprile 2022. L’iniziativa vale per acquisti sia alla Biglietteria del Teatro Regio sia online su www.teatroregio.torino.it.

Per gli acquisti in biglietteria, abbiamo realizzato un’esclusiva busta regalo che renderà ancora più prezioso il dono. Per gli acquisti online, il biglietto elettronico ha una veste natalizia speciale.
Dall’offerta sono esclusi: Il diario di Anna FrankFalcone e Borsellino. L’eredità dei giustiDon GiovanniSvetlana Zakharova & Vadim Repin. I biglietti per gli spettacoli del Regio Opera Festival non sono al momento disponibili; la data di inizio vendita verrà comunicata non appena possibile.

La Stagione d’Opera e di Balletto 2022, lunga dodici mesi, ci vedrà tornare finalmente nel nostro Teatro dopo mesi dedicati ai lavori di ammodernamento del palcoscenico. L’inaugurazione sarà sabato 12 febbraio con La bohème di Giacomo Puccini, la nostra opera simbolo che potremo finalmente vedere dal vivo nel nuovo allestimento – realizzato dal Teatro Regio – che unisce la regia, firmata da Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, a scene e costumi ripresi dai bozzetti e dai figurini originali di Adolf Hohenstein, disegnati per la prima assoluta torinese del 1896 e custoditi dall’Archivio Storico Ricordi. Il maestro Pier Giorgio Morandi dirigerà l’Orchestra, il Coro e il Coro di voci bianche del Teatro Regio. Protagonisti: Dinara Alieva, Valentin Dytiuk, Valentina Mastrangelo e Biagio Pizzuti. Curatrice delle scene è Leila Fteita, curatrice dei costumi è Nicoletta Ceccolini. L’opera sarà in scena per 10 recite fino al 27 febbraio.

Biglietteria del Teatro Regio – Tel. 011.8815.241/242; biglietteria@teatroregio.torino.it.
Orario di apertura: da lunedì a sabato ore 13-18.30 e domenica ore 10-14.
Giorni con orari ridotti: sabato 5 e domenica 12 dicembre 10-13; venerdì 31 dicembre 13-16.
Giorni di chiusura: mercoledì 8, venerdì 24, sabato 25, domenica 26 dicembre; sabato 1, domenica 2 e giovedì 6 gennaio 2022

Info: www.teatroregio.torino.it – Tel. 011.8815.557 – info@teatroregio.torino.it.

Per approfondimenti, clicca qui

(foto Vincenzo Solano per il Torinese)

Charity night e Invasioni vegetali alle Ogr

OGR Torino presenta:
DOMANI, martedì 7 dicembre: la prima OGR Charity NightAmici di Piero,
insieme alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus
mercoledì 8 dicembre: secondo appuntamento di “Invasioni Vegetali” sul cioccolato,
con Clara e Gigi Padovani
martedì 7 dicembre: OGR Charity Night con AMICI DI PIERO

Martedi 7 dicembre, a partire dalle 19: OGR Torino scende in campo insieme alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus con un’iniziativa per raccogliere fondi a supporto della ricerca. Per l’occasione, dopo due anni di attesa, torna sul palco della Sala Fucine Amici di Piero, la storica maratona musicale in memoria dell’amico cantante e fonico Piero Maccarino e della fotografa Caterina Farassino.

Alle ore 19, nella Corte Est si accenderà l’albero di Natale OGR insieme a Cristina Chiabotto, madrina di FPRC Onlus. Dalle ore 19.30 alle 20 sarà possibile immergersi nell’ambientazione sonora di Davide Boosta Dileo, nel mese di novembre ambasciatore di FPRC Onlus, e di Guglielmo Diana. L’ingresso per questa prima parte della serata sarà gratuito.

La serata proseguirà poi in Sala Fucine con Amici di Piero. Dalle 21 saliranno sul palco Africa Unite, Bandakadabra feat. Willie Peyote, Black Mungo, El Tres, Eugenio in Via Di Gioia, Fratelli di Soledad, Johnson Righeira, Loschi Dezi, Medusa, Monaci del Surf, Motel Connection, Omini, Statuto, The Bluebeaters, per sostenere insieme al pubblico la raccolta fondi: il ricavato del concerto, di nuovo live dopo due anni di attesa, sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro a favore dell’Istituto di Candiolo IRCCS.
A condurre la serata lo scrittore e giornalista Domenico Mungo e Mao.
Biglietti al costo di 15€ disponibili su www.ogrtorino.it

La notte che cambiò il Signor Scrooge, al teatro Superga

Mercoledì 8 dicembre, ore 16

IL CANTO DI NATALE

La contaminazione dei diversi linguaggi artistici (arte, musica, teatro di figura) è alla base degli spettacoli dedicati ai bambini e ai ragazzi proposti da Fanta Teatro, una delle realtà più innovative a livello nazionale per quanto riguarda il Teatro Ragazzi. Il primo spettacolo è in programma mercoledì 8 dicembre: Il canto di Natale, la notte che cambiò il Signor Scrooge, liberamente ispirato al racconto di Charles Dickens, un’originale messa in scena che vede recitare insieme pupazzi e attori, secondo una tecnica sperimentata nei musical di Londra e Broadway, capace di proiettare lo spettatore nella poetica atmosfera natalizia.

Lo spettacolo racconta la storia di Scrooge, uomo d’affari che pensa solo al successo, al denaro e al lavoro a discapito della famiglia. Scrooge non apprezza le cose quotidiane e non riesce a godere del tepore del Natale. La svolta della sua esistenza si ha proprio alla vigilia di Natale, quando rientrando a casa più arrabbiato del solito si trova di fronte tre fantasmi, che rappresentano il passato, il presente e il futuro. Quest’incontro cambierà il suo modo di provare i sentimenti e di relazionarsi con gli altri. Scrooge si pentirà del proprio egoismo, del distacco dalla propria famiglia e del disprezzo per le cose che ha, dando un senso più profondo alla propria vita. Il cambiamento di Scrooge è totale: da avaro a filantropo, da gretto a benevolo. Un esempio di redenzione, una speranza per il futuro, un appello al pubblico a trovare o a ritrovare lo spirito del Natale e a farlo durare tutto l’anno.

Tra duelli e gag comiche, domenica 16 gennaio sarà la volta di Peter Pan, lo spettacolo musicale con canzoni originali e infine domenica 6 febbraio L’Orco Puzza, teatro d’attore con il coinvolgimento del pubblico che ha addirittura dato il via, visto il successo, a una serie di pubblicazioni per l’infanzia.

IL CALENDARIO

_Mercoledì 8 dicembre 2021, ore 16

Teatro Ragazzi: Il canto di Natale, la notte che cambiò il Signor Scrooge

Teatro Superga, via Superga 44, Nichelino

Dai 5 anni

Evento gratuito organizzato dal Comune di Nichelino

Prenotazione obbligatoria: www.teatrosuperga.it

_Domenica 16 gennaio 2022, ore 17

Teatro Ragazzi: Peter Pan

Teatro Superga, via Superga 44, Nichelino

Da 3 anni. Biglietti: 5 euro

_Domenica 6 febbraio 2022, ore 16

Teatro Ragazzi: L’Orco Puzza

Teatro Superga, via Superga 44, Nichelino

Da 4 anni. Biglietti: 5 euro

 

La stagione 2021-2022 del Teatro Superga è promossa dalla Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il sostegno di Fondazione CRT e Regione Piemonte, firmata dalla direzione artistica di Alessio Boasi, Fabio Boasi e Claudia Spoto, in collaborazione con Piemonte dal Vivo. Produzione esecutiva Reverse Agency. 

Info

TSN Teatro Superga Nichelino

Via Superga 44, Nichelino

011.6279789 www.teatrosuperga.it

biglietteria@teatrosuperga.it

Raf e Tozzi in quarantena, il concerto slitta al 14 febbraio

Questa sera, domenica 5 dicembre 2021, non si terrà al Teatro Colosseo di Torino il concerto di  Umberto Tozzi e Raf. I cantanti sono infatti   in quarantena a scopo precauzionale, poiché seppur entrambi  negativi al Covid sono  venuti a contatto con una persona positiva. La serata già sole out è posticipata al 14 febbraio 2022.

Lo Schiaccianoci di scena al teatro Alfieri fino al 15 dicembre

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Il Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Kiev nel titolo natalizio per eccellenza

Teatro Alfieri
da sabato 4 a mercoledì 15 dicembre 2021

Nella foto: il Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Kiev in una scena de Lo Schiaccianoci
Il mese di dicembre segna il ritorno del balletto e il Regio Metropolitano porta al Teatro Alfieri per ben 13 date, dal 4 al 15, il titolo natalizio per eccellenza: Lo Schiaccianoci, balletto su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij nell’esecuzione del Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Kiev, con la versione coreografica di Valery Kovtun su libretto di Marius Petipa; l’Orchestra del Regio è diretta da Mykola Djadjura e il Coro di voci bianche da Claudio Fenoglio. I solisti che potremo ammirare in scena sono: Natalia Matsak, Irina Zhalovskaya, Sergey Krivokon e Jan Vana.

Il Teatro Nazionale d’Opera e Balletto di Kiev Taras Ševčenko alza il sipario per la prima volta nel 1867 e all’inizio del ’900 inizia a formarsi la compagnia di balletto, tra i danzatori vi erano: B. Nižinskaja, O. Kočerkovskij, O. Osovskaja. Non è un caso, quindi, che due tra i più famosi ballerini del XX secolo, Vaclav Nižinskij e Serge Lifar, fossero appunto di Kiev. Il 18 ottobre 1931 nasce ufficialmente la prima compagnia di ballo dell’Ucraina con la presentazione di Pan Kanjovskij di Verikovskij. Gli anni del dopoguerra vedono fiorire nuovi programmi, collaborazioni con giovani artisti e le tournée a livello internazionale. Nel 1964 il Balletto dell’Opera di Kiev viene insignito dell’Etoile d’or al Festival di danza classica di Parigi. Sotto la direzione di Anatolij Šekera la Compagnia è cresciuta e si è aperta anche alle coreografie moderne. La sua messa in scena del balletto di Sergej Prokof’ev Romeo e Giulietta, del 1971, è stata rappresentata in tutto il mondo per oltre trent’anni e ha ricevuto la medaglia dell’Unesco come migliore interpretazione del balletto di Prokof’ev. Oggi la Compagnia, che vanta 150 danzatori, è sotto la Direzione artistica di Elena Filipeva, Artista del Popolo dell’Ucraina.

La storia dello Schiaccianoci, ambientata agli inizi dell’Ottocento, si svolge alla vigilia di Natale quando Drosselmeyer, eccentrico inventore di giocattoli, molto amato dai bambini, viene invitato a casa del signor Stahlbaum per vedere il grande albero di Natale. I giochi e le danze si susseguono e il fantasioso Drosselmeyer organizza anche uno spettacolo di marionette e burattini nel quale il Re dei topi vuole rapire la Principessa, ma il coraggioso Schiaccianoci lo uccide e salva la Principessa, diventando così il giocattolo preferito della piccola Maša. In sogno, la figlia del signor Stahlbaum immagina l’invasione della sala da pranzo da parte dei topi guidati dal loro Re, ma lo Schiaccianoci guida i soldatini di latta all’attacco e Maša, dominando la paura, lo segue e lo salva gettando la sua pantofola contro il Re dei topi che, sconfitto, scompare con le sue truppe. Drosselmeyer trasforma quindi lo Schiaccianoci e Maša in un Principe e in una Principessa e l’atto si conclude con il meraviglioso Valzer dei Fiocchi di Neve. Nell’ultima parte del balletto il sogno prosegue e giunge il momento dei festeggiamenti cui prendono parte Maša e lo Schiaccianoci, e si susseguono le danze con ritmo incalzante: spagnola, orientale, cinese, russa (trepak) e Pas de Trois, fino al risveglio della piccola protagonista.

Sono innumerevoli le versioni – e infinite le interpretazioni – del balletto portate in scena dai grandi coreografi fino a oggi. Il balletto è l’ultima opera di Marius Petipa, il coreografo dei Teatri Imperiali russi a fine ‘800. Composta da Čajkovskij, la partitura sonora è stata lo sfondo della coreografia di Lev Ivanov, successore di Petipa, presentata per la prima volta nel dicembre 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Il debutto europeo del celebre balletto è nel 1934 al Sandler’s Wells di Londra e nel 1938 alla Scala di Milano. Una delle versioni più originali è quella di George Balanchine per il New York City Ballet nel 1954. Il Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Kiev propone la coreografia di Valery Kovtun che ripercorre i passi di Petipa e di Ivanov con lo scopo di restituire tutto lo splendore della veste tradizionale de Lo Schiaccianoci. Le scene e i costumi sono di Maria Levitskaja e le luci di Igor Samarets.

Nella foto: il Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Kiev in una scena de Lo Schiaccianoci
La fortuna di Schiaccianoci è stata indubbiamente favorita dalla splendida musica scritta da Čajkovskij – basti pensare alla popolarità raggiunta dall’omonima suite – che rivela una fantasia inesauribile nel rievocare l’atmosfera magica e fatata legata al sogno e all’infanzia. Sul podio dell’Orchestra del Regio è Mykola Djadjura, dal 1988 Direttore d’orchestra all’Opera Nazionale Ucraina e dal 1996 anche Direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di Kiev. Con quest’ultima ha eseguito i cicli sinfonici di tutte le Sinfonie di Beethoven e di tutti i concerti e le sinfonie di Brahms (in occasione dei 170 anni dalla nascita del compositore). Come Direttore ospite, è stato invitato dalle orchestre filarmoniche della Polonia, Russia, Italia, Portogallo, Francia, Bulgaria, Corea del Sud e Giappone. Mykola Djadjura è stato insignito del titolo onorario di Artista del Popolo di Ucraina, nel 2011 ha ricevuto il premio Nazionale Taras Schevchenko, il titolo di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e della Letteratura della Repubblica Francese (2005, 2019) e nel 2015 il più alto riconoscimento statale che può essere conferito a un cittadino straniero da parte della Repubblica Italiana: l’Ordine della Stella d’Italia.

Lo Schiaccianoci va in scena a dicembre nei seguenti giorni: sabato 4 ore 15 e ore 20.30; domenica 5 ore 15; martedì 7 ore 15 e 20.30; giovedì 9 ore 20.30; venerdì 10 ore 15 e 20.30, sabato 11 ore 15 e 20.30; domenica 12 ore 15; martedì 14 ore 20.30 e mercoledì 15 ore 20.30.

Regio Metropolitano si realizza con il fondamentale sostegno di Intesa Sanpaolo, Socio Fondatore del Teatro Regio e con il patrocinio della Città di Torino.

Il 18 dicembre con Aida in quintetto, la Galleria dei Re del Museo Egizio si riempirà di musica con il Quartetto del Teatro Regio di Torino e Carlo Caputo al pianoforte, per l’esecuzione di una selezione musicale tratta dall’opera Aida di Verdi; il concerto accoglierà il pubblico in visita al Museo Egizio che, per l’occasione, osserverà un’apertura straordinaria dalle 19.30 alle 21. Sempre sabato 18 alla Chiesa del Santo Volto, il Coro del Regio diretto da Andrea Secchi, con Paolo Grosa al pianoforte, dà vita a un concerto gratuito (biglietti esauriti) dal sapore natalizio, con musiche di Johann Sebastian Bach, Hector Berlioz, Georg Friedrich Händel, Anton Bruckner, Sergej Rachmaninov, Adolphe Adam, Morten Lauridsen e canti tradizionali di Natale.

Il 22 dicembre ore 20.30 al Conservatorio “Giuseppe Verdi”, Dmitry Matvienko, secondo classificato al Concorso Cantelli, dirige l’Orchestra del Regio nel Quarto concerto di Ludwig van Beethoven, solista il giovane pianista Lorenzo Nguyen, diplomato al Conservatorio di Torino e scelto dal Teatro Regio nell’ottica di promuovere sempre di più i giovani talenti. Inoltre il programma prevede, sempre di Beethoven, l’ouverture dal Coriolano e la Prima Sinfonia.
Ancora al Conservatorio “Giuseppe Verdi”, il 31 dicembre alle ore 18 si terrà il Concerto di Fine Anno: sul podio dell’Orchestra del Regio debutta Oksana Lyniv, la prima donna ad aver diretto la scorsa estate nel “tempio wagneriano” di Bayreuth e ora Direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna, prima donna chiamata a dirigere i complessi artistici di una Fondazione lirico-sinfonica italiana. In programma: la Sinfonia n. 41 di Wolfgang Amadeus Mozart e il Concerto in mi minore per violino e orchestra di Felix Mendelssohn-Bartoldy, violino solista è Andrea Obiso.

BIGLIETTERIA
I biglietti e le card per i concerti e gli spettacoli sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio con orario: da lunedì a sabato 13-18.30 e domenica 10-14 – Tel. 011.8815.241/242. È possibile acquistare i biglietti anche presso i punti vendita Vivaticket e online su www.teatroregio.torino.it e su www.vivaticket.it, oltre a un’ora prima degli spettacoli presso le relative sedi.

PREZZI BIGLIETTI
Lo Schiaccianoci: € 30 – 20 – Under 30 € 10
Concerti: € 20 – 15 – Under 30 € 8

PREZZI CARD
Card 4 spettacoli: € 60 – 4 spettacoli a scelta in qualsiasi settore.
Card Giovani a 4 spettacoli € 20 – Riservata agli under 30; 4 spettacoli a scelta, in qualsiasi settore. Le stesse card possono anche essere utilizzate da più persone per lo stesso spettacolo.

Per l’acquisto dei biglietti e delle card è possibile utilizzare i voucher ottenuti a titolo di rimborso per gli spettacoli e i concerti del Teatro Regio annullati causa Covid-19.

SERVIZIO INFORMAZIONI
da lunedì a venerdì ore 9-17.30 – Tel. 011.8815.557 – info@teatroregio.torino.it

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