SPETTACOLI- Pagina 163

Musica en plein air. Corni e cornamuse tra Inghilterra, Scozia e Irlanda

ALLA REGGIA DI VENARIA Appuntamento sabato 16 alle 17 in Sala Diana

 

Una nuova iniziativa per celebrare corno e cornamusa, due strumenti nati per esser suonati anche all’aperto, dove segnale, cerimonia, impiego militare e divertimento si sono, da sempre, intrecciati. La firma l’Accademia di Sant’Uberto, nel quadro di appuntamenti per il riconoscimento Unesco dell’ arte musicale dei corni da caccia, avvenuta nel dicembre scorso, in collaborazione con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, con maggior sostenitore  Compagnia di San Paolo e con il contributo di Fondazione CRT.

 

L’appuntamento è sabato 16 alle 17 nella Sala Diana della Reggia di Venaria (accesso con biglietto di ingresso alla Reggia,  fino ad esaurimento posti. Necessario Green Pass) con “Musica en plein air. Corni e cornamuse, tra Inghilterra, Scozia e Irlanda”. Questa volta non si rievoca la vita di corte sabauda, le giornate di caccia o quelle dedite al divertissment. L’iniziativa conduce infatti nel paesaggio d’Inghilterra, Scozia ed Irlanda attraverso la musica del Trio O’Carolan, Fabio Rinaudo (uilleann pipes, ovvero cornamusa irlandese), Elena Spotti (arpa irlandese) e Luca Rapazzini (violino). L’obiettivo è promuovere e far conoscere la musica della cornamusa, visti i tanti fili rossi che la legano a quella del corno da caccia, che sarà comunque anche un po’ protagonista: l’Equipaggio, infatti, si alternerà a questo omaggio alla cornamusa proponendo brani d’intrattenimento.

I musicisti del trio sono importanti individualità sia nell’ambito della musica tradizionale sia della musica antica in Italia, con all’attivo numerosissime incisioni discografiche, radiofoniche e televisive e tournée in Italia, Europa, Stati Uniti, Giappone e Canada. Sono tutti componenti dei Birkin Tree, la più importante Irish band italiana. I brani in programma, presentati da Fabio Rinaudo come delle storie , introdurranno il pubblico al ricco repertorio della tradizione musicale d’Irlanda e Scozia. Il concerto vedrà l’antica arpa, strumento simbolico d’Irlanda, dialogare con il violino e la uilleann pipes, la cornamusa irlandese, e  la loro musica porterà  l’ascoltatore alla scoperta di un mondo musicale affascinante e sorprendente. 

 

Il programma è tratto da composizioni scritte a partire dal XVII  sino al XIX secolo. Tra i diversi compositori dell’epoca ricordiamo per l’originalità della produzione e per la notorietà acquisita, il leggendario arpista irlandese Turlough O’Carolan, ultimo vate dell’antica cultura gaelica, ed il violista scozzese Neil Gow.

 

 

L’Equipaggio della Regia Venaria di suonatori di corno da caccia si alternerà al Trio con intermezzi musicali, proponendo partiture del repertorio classico, tratto da un metodo per “French Horn” (1746) che comprende anche  brani d’intrattenimento, rappresentativi dell’impiego dello strumento secondo il gusto inglese, per momenti di svago e divertimento. La presenza di cornisti era ambita, per allietare i giovani aristocratici in occasione di feste, matrimoni e anche per scampagnate in barca. Del 1717 la famosa “Musica sull’acqua” di G.F.Händel eseguita per re Giorgio I. Lo strumento era inizialmente usato anche per le cacce, secondo il cerimoniale francese, ma ben presto lo spirito “sportivo” e l’amore per l’arte equestre lo trasformerà già nel corso del XVIII, delineando un modello nuovo ed inedito e fuori dagli schemi consueti.

 

Lo strumento impiegato non sarà la trompe de chasse attuale ma il corno da caccia in uso in età barocca  sia per le cacce che per orchestra (tonalità 415 Hz), in particolare i corni “Seyssel” sabaudi copia del settecentesco recentemente ritrovato dall’Accademia di Sant’Uberto e riprodotti dal costruttore valdostano Cristian Bosc secondo le antiche metodologie. Cornisti: Elisa Bellezza,  Gregorio Demaria, Aldo Marietti e Donato Gavino Murru.

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Vita di corte. Tempi e luoghi della musica”.

I Subsonica posticipano a marzo e aprile 2022

POSTICIPATO A MARZO E APRILE 2022 IL MICROCHIP TEMPORALE CLUB TOUR

 

A causa della situazione attuale, Vertigo comunica che il “Microchip Temporale Tour Club” dei Subsonica è posticipato a marzo e aprile 2022. I biglietti acquistati saranno validi per le nuove date.

 

La tournée, prodotta da Vertigo, partirà giovedì 3 marzo 2022 dall’Hall di Padova (data iniziale 05.03.2020 posticipata poi al 05.04.2020, 22.10.2021, 04.03.2021 e 04.11.2021) per poi fare tappa al Vox Club di Nonantola (MO) venerdì 4 marzo (data iniziale 06.03.2020 posticipata poi al 17.04.2020, 23.10.2020, 05.03.2021 e 05.11.2021) e sabato 5 marzo (data iniziale 27.032020 posticipata poi al 08.05.2020, 24.10.2020, 6.03.2021 e 06.11.2021), al Common Ground di Napoli giovedì 10 marzo (data iniziale 19.03.2020 posticipata poi al 23.04.2020, 12.11.2020, 18.03.2021 e 18.11.2021), al Pin Up di Mosciano Stazione (TE) venerdì 11 marzo (data iniziale 20.03.2020 posticipata poi al 24.04.2020, 13.11.2020, 19.03.2021e 19.11.2021), al Demodè di Modugno (BA) sabato 12 marzo (data iniziale 21.03.2020 posticipata poi al 25.04.2020, 14.11.2020, 20.03.2021 e 20.11.2021), all’Afterlife di Perugia giovedì 17 marzo (data iniziale 11.03.2020 posticipata poi al 7.05.2020, 16.10.2020, 11.03.2021 e 11/11/2021), al Mamamia di Senigallia (AN) venerdì 18 marzo (data iniziale 03.04.2020 posticipata poi al 02.05.2020, 30.10.2020, 12.03.2021 e 12.11.2021), al Live Club di Trezzo Sull’Adda (MI) sabato 19 marzo (data iniziale 07.03.2020, posticipata poi al 04.04.2020, 07.11.2020, 13.03.2021 e 13.11.2021), al Capitol Fiera di Pordenone venerdì 25 marzo (data iniziale 28.03.2020 posticipata poi al 10.04.2020, 06.11.2020, 26.03.2021 e 26.11.2021), al C.S. Rivolta di Marghera (VE) sabato 26 marzo (data iniziale 04.04.2020 posticipata poi al 18.04.2020, 17.10.2020, 27.03.2021 e 27.11.2021), al Brixia Forum di Brescia domenica 27 marzo (data iniziale 30.03.2020 posticipata poi al 28.03.2021 e 14.11.2021), al Teatro della Concordia di Torino giovedì 31 marzo (data iniziale 14.03.2020 posticipata poi al 28.04.2020, 21.11.2020, 09.04.2021 e 10.12.2021), venerdì 1 aprile (data iniziale 15.03.2020 posticipata poi al 29.04.2020, 22.11.2020, 10.04.2021 e 11.12.2021) e sabato 2 aprile (data iniziale 31.03.2020 posticipata poi al 30.04.2020, 20.11.2020, 11.04.2021 e 12.12.2021), al Tuscany Hall di Firenze giovedì 7 aprile (data iniziale 12.03.2020 posticipata poi al 06.05.2020, 14.10.2020, 02.04.2021 e 03.12.2021), all’Atlantico di Roma venerdì 8 aprile (data iniziale 24.03.2020 posticipata poi al 15.04.2020, 28.10.2020, 31.03.2021 e 01.12.2021) e sabato 9 aprile (data iniziale 25.03.2020 posticipata poi al 16.04.2020, 29.10.2020, 01.04.2021 e 02.12.2021) e all’Alcatraz di Milano martedì 12 aprile (data iniziale 08.04.2020 posticipata poi al 17.11.2020, 06.04.2021 e 07.12.2021) e mercoledì 13 aprile (data iniziale 09.04.2020 posticipata poi al 18.11.2020, 07.04.2021 e 08.12.2021).

 

CALENDARIO AGGIORNATO MICROCHIP TEMPORALE CLUB TOUR – 2022

 

giovedì 3 marzo 2022 – Hall, Padova
(data iniziale 05.03.2020 posticipata poi al 05.04.2020, 22.10.2021, 04.03.2021 e 04.11.2021)
venerdì 4 marzo 2022 – Vox Club, Nonantola (MO)
(data iniziale 06.03.2020 posticipata poi al 17.04.2020, 23.10.2020, 05.03.2021 e 05.11.2021)
sabato 5 marzo 2022 – Vox Club, Nonantola (MO)
(data iniziale 27.03.2020 posticipata poi al 08.05.2020, 24.10.2020, 06.03.2021 e 06.11.2021)
giovedì 10 marzo 2022 – Common Ground, Napoli
(data iniziale 19.03.2020 posticipata poi al 23.04.2020, 12.11.2020, 18.03.2021 e 18.11.2021)
venerdì 11 marzo 2022 – Pin Up, Mosciano Stazione (TE)
(data iniziale 20.03.2020 posticipata poi al 24.04.2020, 13.11.2020, 19.03.2021e 19.11.2021)
sabato 12 marzo 2022 – Demodè, Modugno (BA)
(data iniziale 21.03.2020 posticipata poi al 25.04.2020, 14.11.2020, 20.03.2021 e 20.11.2021)
giovedì 17 marzo 2022 – Afterlife, Perugia
(data iniziale 11.03.2020 posticipata poi al 07.05.2020, 16.10.2020, 11.03.2021 e 11.11.2021)
venerdì 18 marzo 2022 – Mamamia di Senigallia (AN)
(data iniziale 03.04.2020 posticipata poi al 02.05.2020, 30.10.2020, 12.03.2021 e 12.11.2021)
sabato 19 marzo 2022 – Live Club, Trezzo Sull’Adda (MI)
(data iniziale 07.03.2020, posticipata poi al 04.04.2020, 07.11.2020, 13.03.2021 e 13.11.2021)
venerdì 25 marzo 2022 – Capitol Fiera, Pordenone
(data iniziale 28.03.2020 posticipata poi al 10.04.2020, 06.11.2020, 26.03.2021 e 26.11.2021)
sabato 26 marzo 2022 – C.S. Rivolta, Marghera (VE)
(data iniziale 04.04.2020 posticipata poi al 18.04.2020, 17.10.2020, 27.03.2021 e 27.11.2021)
domenica 27 marzo 2022 – Brixia Forum, Brescia
(data iniziale 30.03.2020 posticipata poi al 28.03.2021 e 14.11.2021)
giovedì 31 marzo 2022 – Teatro della Concordia, Torino
(data iniziale 14.03.2020 posticipata poi al 28.04.2020, 21.11.2020, 09.04.2021 e 10.12.2021)
venerdì 1 aprile 2022 – Teatro della Concordia, Torino
(data iniziale 15.03.2020 posticipata poi al 29.04.2020, 22.11.2020, 10.04.2021 e 11.12.2021)
sabato 2 aprile 2022 – Teatro della Concordia, Torino
(data iniziale 31.03.2020 posticipata poi al 30.04.2020, 20.11.2020, 11.04.2021 e 12.12.2021)
giovedì 7 aprile 2022 – Tuscany Hall, Firenze
(data iniziale 12.03.2020 posticipata poi al 06.05.2020, 14.10.2020, 02.04.2021 e 03.12.2021)
venerdì 8 aprile 2022 – Atlantico, Roma
(data iniziale 24.03.2020 posticipata poi al 15.04.2020, 28.10.2020, 31.03.2021 e 01.12.2021)
sabato 9 aprile 2022 – Atlantico, Roma
(data iniziale 25.03.2020 posticipata poi al 16.04.2020, 29.10.2020, 01.04.2021 e 02.12.2021)
martedì 12 aprile 2022 – Alcatraz, Milano
(data iniziale 08.04.2020 posticipata poi al 17.11.2020, 06.04.2021 e 07.12.2021)
mercoledì 13 aprile 2022 – Alcatraz, Milano
(data iniziale 09.04.2020 posticipata poi al 18.11.2020, 07.04.2021 e 08.12.2021)

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Il Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica del 39° Torino Film Festival a Monica Bellucci

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L’attrice al TFF presenta il suo nuovo film The girl in the fountain  e sarà protagonista di una Masterclass al Museo Nazionale del Cinema

30 novembre – 1° dicembre 2021

 

La consegna del premio all’attrice avrà luogo martedì 30 novembre e sarà seguita dalla proiezione in anteprima mondiale del film The girl in the fountain diretto da Antongiulio Panizzi e interpretato da Monica Bellucci, sulla leggendaria attrice Anita Ekberg, prodotto da Dugong Films con Eagle Pictures che lo distribuirà in sala. The girl in the fountain uscirà al cinema come film evento l’1, il 2 e 3 dicembre.

“È per me una grande gioia ed emozione ricevere il Premio Stella della Mole”, dichiara Monica Bellucci“Ringrazio il presidente e il direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano. Ringrazio Stefano Francia di Celle direttore del Torino Film Festival. Sono onorata che il film The girl in the fountain venga proiettato in prima mondiale a Torino, uno dei principali festival cinematografici in Italia, che apre le porte ad un nuovo tipo di cinema, attento alle innovazioni e ai giovani autori di tutto il mondo, nel rispetto della tradizione grazie alle retrospettive che offrono la visione di capolavori del passato. Vi ringrazio veramente di cuore”.

 

“Il Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica rappresenta tutta la storia cinematografica della nostra città, un omaggio alla tradizione vissuta nel presente con uno sguardo al futuro – sottolineano Enzo Ghigo Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino. È un simbolo prezioso, ricco di significati, che speriamo sempre più rappresenti il proseguimento del nuovo corso per il Museo e il TFF. Siamo molto felici che a riceverlo sia Monica Bellucci, artista poliedrica, star del cinema e icona globale di bellezza”.

“È un grande piacere e un onore per me poter celebrare con il Premio Stella della Mole Monica Bellucci”, dichiara Stefano Francia di Celle, direttore del Torino Film Festival. “La sua lunga carriera è e sarà costellata da intuizioni, idee e personaggi destinati alla memoria collettiva eterna. Questo premio è un riconoscimento per la sua versatilità artistica, per la disponibilità a promuovere l’opera di autori emergenti permettendo così la realizzazione di progetti poliedrici con contenuti e linguaggi nuovi, per la sua capacità di padroneggiare magnificamente una potenzialità creativa che può arricchire enormemente l’arte cinematografica”.

 

 

Mercoledì 1° dicembre 2021 Monica Bellucci sarà protagonista di una Masterclass al Museo Nazionale del Cinema di Torino, dove l’attrice converserà con il regista di The girl in the fountain Antongiulio Panizzi.

Dal 2020 simbolo e protagonista dell’immagine guida del TFF, la spettacolare Stella della mole a 12 punte è originale, universale, e celebra il suo impegno per l’innovazione, la diversità e la collaborazione. La stella della Mole Antonelliana mette in relazione il passato di Torino con il suo futuro, la “culla” del cinema italiano con i nuovi artisti da tutto il mondo che vengono celebrati al festival.

Il Premio ha una componente tecnologica del tutto unica ed è realizzato in alluminio attraverso la tecnologia avanzata dell’Additive Manufacturing, grazie alla collaborazione del Politecnico di Torino e del Competence Industry Manufacturing 4.0, il polo nazionale costituito dai due atenei torinesi insieme a 23 importanti partner industriali per la diffusione di competenze legate all’Industria 4.0.

MONICA BELLUCCI – Biografia

Monica Bellucci ha cominciato il suo percorso nel mondo dell’immagine come modella, catturando l’obiettivo dei più grandi fotografi, Helmut Newton, Peter Lindbergh, Richard Avedon, Steven Meisel, Michel Comte, Ferdinando Scianna, Oliviero Toscani, Fabrizio Ferri, solo per citarne alcuni. Ma il suo sogno fin da bambina era il cinema, il passaggio dalla moda al mondo cinematografico è avvenuto per mano di Dino Risi e Francis Ford Coppola. Nella sua carriera, fra l’Italia e la Francia, ha lavorato con Giuseppe Tornatore, Gabriele Muccino, Giovanni Veronesi, Paolo Virzì, Marco Tullio Giordana, Maria Sole Tognazzi, Gaspard Noé, Bertrand Blier, Philippe Garrel, Alain Corneau, Alain Chabat, Guillaume Nicloux. Per il suo primo film francese L’Appartement (1996) di Gilles Mimouni è candidata al Cesar. Il film vince il BAFTA Award for Best Film Not in the English Language, questo riconoscimento apre a Monica la strada per il suo primo film americano Under Suspicion dove recita nel ruolo della moglie di Gene Hackman, e per la prima volta si ritrova al Festival di Cannes. Tornatore la chiama per Malèna, film italiano di successo mondiale. Comincia una vera carriera internazionale per Monica che lavora con registi del calibro dei Wachowski, Spike Lee, Terry Gilliam, Antoine Fuqua, Rebecca Miller, Mel Gibson, fra gli altri. Nel 2004 dà alla luce la sua prima figlia Deva e nel 2010 la sua seconda figlia Leonie.

Continua il suo percorso internazionale fra film a grosso budget e film indipendenti d’autore, come Rhino Season dell’iraniano Bahman Ghobadi e On the Milky Road di Emir Kusturica, che la vale il Nastro d’argento Europeo. Nel 2014 è a Cannes per presentare il film di Alice Rohrwacher Le Meraviglie, che riceve il Grand Prix Speciale della Giuria e nel 2015 gira Spectre di Sam Mendes nel ruolo di Lucia Sciarra, creando una rivoluzione nel mondo del cinema: per la prima volta un’attrice di cinquant’anni si ritrova fra le braccia di James Bond. Continua la sua carriera recitando in serie televisive americane come Mozart in the Jungle al fianco di Gael García Bernal e in Twin Peaks di David Lynch. Nel 2018 ha girato in Australia il film Necromancer, dei fratelli Kiah et Tristan Roche- Turner, in Francia la serie televisiva Dix pour cents e insieme a Sir. Ben Kingsley il film di spionaggio Spider in the Web, diretto dal regista israeliano Eran Riklis.

Monica Bellucci è stata per ben due volte madrina del Festival di Cannes, onore che prima di lei hanno avuto solo Jeanne Moreau e Isabelle Huppert. Nel 2017 ha ricevuto e accettato il prestigioso invito a diventare membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences che assegna i Premi Oscar.

Monica ha sostenuto l’associazione AGOP che assiste i genitori di bambini malati di cancro e Paroles des femmes, in aiuto di donne e bambini. Attualmente fa parte dell’Associazione S.O.S. autisme che si occupa di bambini autistici.

 

Nel 2019 partecipa al lungometraggio diretto da Claude Lelouch Le plus belle annéè d’un vie e nel 2020 al film diretto da Kaouther Ben Hania The man who sold his skin, candidato all’oscar come miglior film straniero.

Nel 2021 la vedremo sul grande schermo in due progetti italiani: Siccità, il nuovo lungometraggio del regista Paolo Virzì, e La befana vien di notte 2 diretto da Paola Randi.

Sempre nel 2021 Monica è vincitrice del premio internazionale Flaiano alla carriera, e del David Speciale della 66esima edizione dei premi David di Donatello.

Dal 2020 inoltre inizia il suo percorso da produttrice con Musa, casa di produzione che apre a Parigi e con la quale partecipa alla realizzazione del docu-film The girl in the fountain diretto da Antongiulio Panizzi, nel quale è anche protagonista, e del film-opera Gianni Schicchi diretto da Damiano Michieletto.

Monica sarà inoltre presente nell’action thriller Memory, al fianco di Liam Neeson e Guy Pearce, in uscita nel 2022, mentre prosegue il suo percorso internazionale la rappresentazione teatrale che la vede protagonista nel ruolo di Maria Callas diretta da Tom Volf Maria Callas: lettere e memorie.

THE GIRL IN THE FOUNTAIN

Correva l’anno 1960 quando le curve sinuose di un’attrice dalla bellezza dirompente, Anita Ekberg, sconvolgevano le acque di Fontana di Trevi e il mondo intero. Proprio in quella scena iconica de La Dolce Vita di Federico Fellini, la storia del cinema e la memoria collettiva ha cristallizzato la giunonica diva svedese. Ma persona e personaggio di un film non sono la stessa cosa e, per una vita, Anita si è battuta per dimostrarlo. The girl in the fountain è il racconto di un’attrice divorata dalla sua stessa icona attraverso la voce e la sensibilità di Monica Bellucci che con attenzione e delicatezza si mette alla ricerca di quel personaggio, per riscattarne la figura stereotipata della “ragazza nella fontana”.

Una conversazione verbale e visiva, un dialogo impossibile tra due donne e dive di epoche diverse con cui la Bellucci riscopre il percorso di una donna libera e indipendente, che ha pagato un prezzo per non voler sottostare a nessuno.

Cast & Credits

Regia: Antongiulio Panizzi

Scritto da: Paola Jacobbi e Camilla Paternò Con: Monica Bellucci

e la partecipazione straordinaria di: Roberto De Francesco, Stefania De Santis, Eric Alexander Dop: Alessandro Chiodo

Montaggio: Danilo Galli Musiche: Max Casacci

Prodotto da: Dugong Films e Eagle Pictures in co-produzione con Shoot&Post, in collaborazione con Musa, con il supporto di Regione Lazio – Lazio Cinema International

I conservatori in Piemonte, una rete musicale

É un progetto meditato esclusivamente per i giovani e la musica

L’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro è l’aspetto più delicato di ogni formazione e in special modo quella artistica.
Negli ultimi decenni, a causa di un frenetico susseguirsi di cambiamenti nel mondo delle imprese e del mercato in generale, i giovani intraprendono percorsi formativi sempre più costrittivi, con la speranza di un “sicuro” inserimento occupazionale, trascurando, a volte, la propria passione o le proprie attitudini.
Questa situazione, nelle menti delle nuove generazioni, può suscitare un sentimento di scoraggiamento, demotivando gli studenti e generando un meccanismo che, nel tempo, rischia di indebolire tutto il settore artistico e, ancor peggio, inaridire la parte spirituale ed emozionale della collettività.
Se è vero che in Italia, oggi, la formazione musicale è in grado di creare una popolazione di studenti e giovani diplomati con competenze realmente all’avanguardia, è altrettanto vero che il mercato musicale in sé resta poco aperto ai giovani musicisti.
Tutto questo, ora, è aggravato dalla violenta pandemia Covid – 19 che ha obbligato la società a difendersi “brutalmente”, attuando un’emergenza sanitaria che ha gravemente danneggiato lo spettacolo dal vivo, facendo disaffezionare soprattutto i giovani impegnati nella formazione artistica in generale.
Il nostro proposito, se l’andamento pandemico lo permetterà, sarà quello di costruire, con pragmatica metodologia, una rete di attività musicali, in tutto il territorio regionale, che sostengano e incoraggino i giovani musicisti, con l’ambizioso obiettivo di traghettarli dalla scuola al pubblico.
I valorosi Artisti di questo circuito saranno, infatti, proprio i giovani studenti che verranno accuratamente selezionati dalle Direzioni dei 4 Conservatori della Regione: Alessandria, Cuneo, Novara e Torino.

prof. Francesco Ronco, Direttore Artistico

 

La logistica

L’Associazione Culturale TORET ARTIST Tre Sei Zero, come da suo Statuto interno, considera l’attività sul territorio come parte fondamentale dei propri fini istituzionali oltre che un elemento di particolare rilievo per promuovere e sviluppare il talento di giovani Artisti emergenti.
L’Associazione intende potenziare tale attività grazie a un progetto di sua creazione denominato “I CONSERVATORI IN PIEMONTE”.
L’intento dell’iniziativa è quello di dare la possibilità ai giovani studenti di esibirsi in pubblico, attraverso la costruzione di una rete di eventi culturali in tutto il territorio regionale, realizzata in collaborazione con i Comuni e le Associazioni locali. L’ambizione è inoltre quella di coinvolgere soprattutto i paesi più piccoli della Regione e le scuole, al fine di diffondere una pratica concertistica di altissima qualità e accendere, anche in un pubblico giovane, l’interesse e la passione per la musica. Detta rete permetterà la circuitazione su tutto il territorio regionale di giovani Artisti selezionati dai 4 Conservatori della Regione, al suo interno.
L’Associazione, dunque, per comporre questo circuito, collaborerà con i 4 Conservatori della Regione, organizzando concerti di carattere solistico o cameristico, sul territorio regionale, con i giovani allievi dei Conservatori stessi.
L’Associazione curerà i rapporti con gli Enti esterni, definirà il calendario dei concerti e si occuperà di tutta la logistica organizzativa degli eventi in programma.
Le Direzioni dei Conservatori, in accordo con i Docenti delle classi di strumento, canto e musica da camera, selezioneranno i solisti e/o le formazioni musicali che prenderanno parte al progetto.
Le Direzioni e gli uffici stampa dei Conservatori lavoreranno in collaborazione con L’Associazione per creare il materiale necessario per la pubblicizzazione in loco del concerto, curando, allo stesso tempo, la comunicazione sul sito istituzionale e su tutti i social di riferimento.
Saranno selezionati non più di 12 gruppi (tre per Conservatorio) e le singole formazioni potranno avere un numero minimo di 1 e un massimo di 10 componenti.
L’attività sarà facoltativa e si svolgerà al di fuori dell’orario scolastico.
I programmi e gli organici proposti dovranno essere mantenuti e garantiti fino al termine della programmazione;
L’Associazione TORET ARTIST Tre Sei Zero sosterrà l’iniziativa fino a un massimo di 60 concerti a stagione (settembre – luglio), cercando di distribuire equamente il numero dei concerti tra i gruppi;
Ogni concerto sarà preceduto da un coinvolgente intervento a cura di un relatore, volto a narrare il percorso artistico di ogni giovane musicista e ad accompagnare l’ascoltatore lungo il percorso della contestualizzazione del programma musicale eseguito;
Tutti i concerti si svolgeranno nel totale rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti.

Gli obiettivi

Un progetto sperimentale, in quanto studiato ad hoc sul mondo della formazione artistica e musicale lavorando quindi sui professionisti del futuro, costituendo un circuito regionale delle attività musicali ideato e costruito attorno ad artisti che muovono i primi passi nel mercato musicale.
Offrire ai migliori studenti dei Conservatori, di ambo i sessi e con età media non superiore a 25 anni, un’esperienza artistica di grande efficacia, strettamente connessa con la programmazione dei Conservatori stessi. L’intento è di sviluppare il loro talento e il loro potenziale artistico attraverso l’esecuzione di concerti diffusi su tutto il territorio regionale.
Creare una sorta di “rampa di lancio” per i laureandi o appena laureati al fine di aiutarli a inserirsi nel mondo del lavoro.
Dare la possibilità ai giovani musicisti emergenti di orientare il proprio impegno verso il principale significato dello studio della Musica: trasmettere emozioni, attraverso le esecuzioni dal vivo.
Incoraggiare il giovane musicista allo studio di programmi musicali non necessariamente legati a quelli ministeriali, ampliando di conseguenza le proprie conoscenze e il proprio orizzonte artistico.
Incentivare gli studenti a suonare insieme, creando svariati ensemble cameristici, sensibilizzando i rapporti umani e imparando ad amalgamare il proprio talento e la propria sensibilità musicale con quella dei colleghi.
Permettere ai giovani musicisti di testare le proprie capacità di concentrazione, di memoria e verificare la propria emotività, esprimendosi di fronte ad un pubblico eterogeneo.
Dare la possibilità a molteplici Enti no profit della Regione di ospitare, all’interno delle proprie iniziative culturali e a costi accessibili, concerti di giovani musicisti emergenti, divenendo complici di un nobile e virtuoso meccanismo che favorisce e incrementa l’Arte e la Cultura in Regione.
Coinvolgere le scuole (Istruzione Secondaria – Istruzione Superiore) al fine di avvicinare e appassionare i giovani al mondo della musica: gli studenti che ascolteranno i concerti eseguiti da musicisti coetanei, genereranno un “passaparola” che aiuterà, nel tempo, a diffondere e difendere questa meravigliosa forma d’arte.
Coinvolgere, nelle stagioni future, alcuni importanti Conservatori europei, al fine di creare collaborazioni per concerti e Master Class mirate.

Questo soffitto viola No, non esiste più

Music Tales, la rubrica musicale 

Quando sei qui vicino a me

Questo soffitto viola

No, non esiste più

Io vedo il cielo sopra noi

Che restiamo qui

Abbandonati

Come se non ci fosse più

Niente, più niente al mondo”

La canzone fu scritta dal giovane Paoli quando non era ancora iscritto alla SIAE, per questo nei crediti delle varie versioni del disco figurano Mogol come autore del testo e Toang compositore della musica. Solo successivamente sarà depositata con la firma corretta del solo Paoli.

Il brano, rifiutato da interpreti come Jula de Palma e Miranda Martino, fu proposto a Mina dal paroliere Mogol. Mina, poco convinta e all’inizio anche riluttante, decise di registrarla solo dopo averla sentita eseguita al pianoforte dallo stesso Paoli, ma soprattutto a seguito delle pressioni dei discografici.

Con questo singolo tuttavia, la cantante raggiunse il 15 ottobre 1960, per la seconda volta nella sua carriera (dopo Tintarella di luna/Mai), il traguardo discografico del primo posto nelle vendite. Il pezzo infatti, entrato al quinto/sesto posto nell’estate 1960, rimase in classifica fino all’inizio dell’anno successivo, dopo aver raggiunto il primo posto per 14 settimane diventando il 45 giri più venduto dell’anno, sfiorando nel tempo i 2 milioni di copie vendute.

Non tutti sanno che il testo descrive l’incontro con una prostituta avvenuto in un bordello di Genova riconoscibile dal “soffitto viola”.

Nonostante l’argomento trattato, è comunque considerata una delle più rilevanti espressioni della canzone d’autore italiana e un capolavoro artistico.

L’immagine di alta poesia, che evoca l’atto d’amore consumato nella stanza col soffitto viola, trasfigura circostanze e ambienti.

La raffinata melodia, inizialmente lenta e confidenziale, conduce gradatamente verso spazi infiniti e trasognati raggiungendo il massimo dell’intensità musicale e poetica, per poi tornare nel finale all’intimità iniziale.

Un eccellente lavoro di dinamiche e colori, che è stato oggetto di citazioni e riferimenti nella cultura popolare. (Film, citazioni in brani, Commedie n.d.r.)

La versione che ho voluto riservarvi è di un tale Michael Allan Patton (in arte Mike Patton) cantante, tastierista e compositore statunitense noto per essere il leader di gruppi quali Faith No More e dei Fantomas nato nel 1968 ad Eureka negli Stati Uniti.

“ il cielo in una stanza” fa parte di un disco da lui prodotto che porta il titolo di Mondo Cane e contiene solo brani in lingua italiana.

Cario, fresco, perché è anche bello sentire gli stranieri che azzardano la nostra meravigliosa lingua. Ditemi che ne pensate!

L’amore può derivare da un sentimento generoso: il gusto della prostituzione; ma è corrotto ben presto dal gusto della proprietà.”

Buon ascolto

https://www.youtube.com/watch?v=3HVPImBI95M&ab_channel=probalmend

Chiara De Carlo

 
 
 

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi della settimana!

TORINO DESIGN OF THE CITY

 15-09-2021 / 31-10-2021
 

DI PIETRA E FERRO: 150 ANNI DEL TRAFORO DEL FREJUS

 18-09-2021 / 31-10-2021
Sabato 18 Settembre 2021 / Domenica 31 Ottobre 2021 Piazza Carlo Alberto 8 Torino

Chiuso: Lunedì

ORARI

Lunedì: 

Chiuso

Martedì: 

10:00-18:00

Mercoledì: 

10:00-18:00

Giovedì: 

10:00-18:00

Venerdì: 

10:00-18:00

Sabato: 

10:00-18:00

Domenica: 

10:00-18:00

PREZZO

€ 0,00 Gratuito possessori di Abbonamento Musei
€ 10,00 Intero
€ 8,00 Ridotto maggiore 65 anni; militari

Il festival DocuDonna su Streeen

Mentre le sale cinematografiche tornano a popolarsi, la piattaforma streaming STREEEN continua ad essere punto di riferimento per autori e festival indipendenti che grazie alle proiezioni online hanno la possibilità di rivolgersi a un pubblico più ampio e trasversale.

Il calendario di ottobre di Streeen propone eventi speciali con il festival internazionale dedicato al documentario a regia femminile DocuDonna (8-11 ottobre) e la prima edizione dell’innovativo Festival del Turismo Musicale (22-29 ottobre) che presenta 3 doc musicali scelti da Seeyousound.

Inoltre, a fine mese Streeen sarà ospite a Sguardi AltroveFilm Festival (22-30 ottobre) con il quale è nata la collaborazione che darà vita al Premio Miglior Film Sezione Competitiva Cortometraggi Sguardi (S)confinati, che prevede la distribuzione online del corto vincitore del premio tra quelli della sezione.

Dal 22 al 29 ottobre STREEEN accoglie le proiezioni del primo FESTIVAL DEL TURISMO MUSICALE, un nuovo punto di incontro, digitale e fisico, sia per i professionisti del turismo musicale, sia per il pubblico appassionato di viaggi all’insegna della musica, di turismo sostenibile e di prossimità.

Streeen ospita la mini-rassegna con 3 documentari curata da Seeyousound, per raccontare la scena musicale italiana, i suoi luoghi e i suoi interpretiattraverso il cinema.

Tre titoli scelti tra il meglio della produzione italiana di cinema a tematica musicale: LA NUOVA SCUOLA GENOVESE scritto e ideato da Claudio Cabona con la regia di Yuri Dellacasa e Paolo Fossati, proposto in prima assoluta streaming, ITALO DISCO LEGACY di Pietro Anton e OSANNAPLES di M. Deborah Farina: tre storie che attraverso la musica raccontano “pezzi” di territorio, facendoli scoprire al pubblico di appassionatiportandolo da Genova a Napoli, passando per la disco che ha reso nota l’Italia nel mondo. (abbonamento 3 film a 5 euro).

Il Festival in forma ibrida tra fisico e digitale, permetterà al pubblico di sperimentare nuove modalità di fruizione del patrimonio musicale, in linea con i trend del turismo post-covid; in tutto due giorni online (22-23 ottobre) e uno dal vivo alla Casa degli Artisti a Milano (24 ottobre) conconferenze, workshop, tour immersivi e in loco, film in streaming, networking per raccontare il ruolo dello spettacolo dal vivo in relazione allo sviluppo del territorio e per scoprire il patrimonio musicale materiale e immateriale italiano. Sarà anche l’occasione per riconoscere e quantificare il Turismo Musicale come area definita e distinta dal Turismo Culturale, anche grazie alla presentazione della prima Ricerca di Turismo Musicale in Italia. Info e programma www.turismomusicale.net

Inoltre, dall’8 al 10 ottobre torna DocuDonna, festival internazionale che ogni anno dal 2019 rende per tre giorni Massa Marittima la capitale del documentario a regia femminile e che avrà anche un programma online con 6 dei 19 film selezionati disponibili dall’8 all’11 ottobre su Streeen.

In visione gratuita in streaming i film Shooting The Mafia di Kim Longinotto, sulla fotografia politica di Letizia BattagliaEn camino – Messico, machismo e nuvole di Isabella Cortese, Federico Fenucci, Maria Giuditta Vettese; Doorgan di Johanneke Dijkstra; Why Didn’t you Stay For Me? di Milou Gevers, che affronta con rispetto il tema delicato del suicidio di un genitore raccontato da un bambino o una bambina; Un Chanteur Invisibile di Hannah van Tassel e Nobu di Sara Blok.

Il festival propone produzioni da Francia, Iran, Stati Uniti, Irlanda, Olanda e Italia e nella dimensione cittadina ancheincontri con autrici e altre professioniste del cinema; un omaggio dedicato a Cecilia Mangini; una conferenza sulle registe del genere horror; il focus DocuDonna meets IFA, gemellaggio di film di registe olandesi selezionate all’International Film Festival Assen, e i film delle cineaste italiane presentati a Massa Marittima; un focus sulle produzioni cinematografiche delle registe europee e la mostra dell’artista olandese Ruchama Hoed, dal titolo Textures of affect

Ingresso libero, proiezioni in lingua originale con sottotitoli italiani e inglesi. Programma consultabile su www.docudonna.it/it/2021-edition/. Materiali stampa (ufficio stampa Chiara Zanini).

INFO streeen.org, info@streeen.org, www.facebook.com/streeen, www.instagram.com/streeen_cinema, twitter.com/streeen_org

NUMERO assistenza abbonati +39 371 423 3878

Concentrica: spettacoli in orbita, un progetto del Teatro della Caduta

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STAGIONE 9/ ottobre 2021 – settembre 2022 attraverso Piemonte e Liguria insieme a:

Play With Food, Compagni di Viaggio, Teatro delle Dieci, Still I Rise, Festival dell’Innovazione e della Scienza, Faber Teater, Nido di Ragno, Nuovi Mondi Festival, Officine Papage/ Festival Nuove Terre, Officina Teatrale degli Anacoleti, Progetto Cantoregi, Santibriganti Teatro, Spazio Kor, Teatro delle Selve, Cabiria Teatro, Teatro Akropolis

Scampagnate Teatrali in collaborazione con
Direzione Generale Musei Piemonte, Ass. La Cabalesta,
Ass. Turismo InCollina, Comune di Albugnano, ATL Cuneese, Città di Racconigi, Comune di Asti,
Comune di Valloriate, Ass. Ratatoj, Fondazione Amleto Bertoni, AEVF – Associazione Europea delle Vie Francigene, Comune di Piverone, ACSEL, Cidiu
Bus by I Viaggi di Gabry & Max

maggior sostenitore Fondazione Compagnia di San Paolo
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo,
Regione Piemonte, Torino Arti Performative, Città di Torino, Fondazione CRT
in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo

in rete con In-Box, Cresco, Re.Clip, 3+2

mediapartner: Theatron 2.0, PaneAcquaCulture

Gli approdi di Concentrica
Torino, Asti, Fiano Torinese (TO), Cherasco (CN), Valenza (AL), Novara, Valloriate (CN), Piverone (TO), Vercelli (VC), Casalborgone (TO), Framura (SP), S. Maurizio d’Opaglio (NO), Albugnano (AT), Settimo Torinese (TO), Racconigi (CN), Mattie (TO).

Al via la nuova stagione di Concentrica//Spettacoli in Orbita con tantissimi appuntamenti in cartellone da ottobre 2021 a settembre 2022. L’edizione 9 va immediatamente a seguire, in un pensiero di continuità, l’edizione speciale 8 e ½, terminata l’ultimo week end di settembre e pensata in modo mirato per poter riprogrammare alcuni spettacoli annullati nell’arco della sfortunata edizione 8,
dando priorità al format delle Scampagnate Teatrali.

Concentrica 9 torna invece alla sua struttura originaria con le 4 sezioni (Concentrica a Scuola, Concentrica in Giro, Scampagnate Teatrali, Concentrica al Mare) più una sezione ‘jolly’ Concentrica Play pensata per ospitare eventi in streaming.
Molteplicità dei linguaggi e una particolare attenzione verso artisti e compagnie under 35 sono le fondamenta di una proposta varia e articolata, che si dispiega nelle sezioni di Concentrica in Giro e Concentrica a Scuola.
Si lavora invece sulla valorizzazione del patrimonio artistico, paesaggistico e culturale in Concentrica al Mare e nelle Scampagnate Teatrali, vere e proprie gite fuori porta in cui l’evento teatrale non è più al centro dell’esperienza ma è solo uno degli ingredienti di una proposta culturale più ampia: turismo lento, sostenibilità, ecologia, enogastronomia, arte, teatro. Si passa dalle escursioni sulla Via Francigena all’ Abbazia di Vezzolano, dal Lago d’Orta al riviera ligure di Framura; luoghi straordinari che si fanno palcoscenico di eventi irripetibili in cui arte performativa, convivialità e turismo di prossimità si fondono indissolubilmente.

20 compagnie coinvolte, 22 artisti under 35, 24 spettacoli con 22 sedi. Sono questi i numeri della prossima edizione di Concentrica a conferma di una forte volontà di riportare in vita il teatro.
Il progetto è ideato e organizzato dal Teatro della Caduta, con il prezioso sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo, della Regione Piemonte, della Città di Torino e della Fondazione CRT con la collaborazione di Fondazione Piemonte dal Vivo.

IL PROGRAMMA

Visto il periodo di grande incertezza la direzione artistica ha optato per una programmazione a “breve termine” e, pur avendo già definito titoli e partnership dell’intera stagione, ha deciso di programmare a step successivi. Il primo sarà dedicato alla sezione Concentrica in Giro con proposte di spettacoli per tutto il mese di ottobre a partire da sabato 2 con R.L. di Cuocolo/Bosetti al Circolo dei Lettori, nell’ambito di Play With Food – La scena del cibo, partner storico con il quale si rinnova una collaborazione pluriennale. Il 9 ottobre ci si sposta a Fiano Torinese al Teatro Medici del Vascello per Settanta volte sette, gioiellino della giovane compagnia romana Collettivo Controcanto, vincitore di Teatri del Sacro. L’evento è in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Compagni di Viaggio. Domenica 10 ottobre in cartello un appuntamento speciale, Concentrica per il Sociale, alle ore 19 nella sala grande della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani andrà in scena Stay Hungry- Indagine di un affamato di Angelo Campolo, spettacolo vincitore del premio InBox 2020, del Nolo Milano Fringe Festival 2019 e del premio Sillumina SIAE Nuove Opere.
Attraverso l’elemento autobiografico si raccontano 3 anni – tra il 2015 e il 2018 – di un’Italia che in modo schizofrenico ha aperto e chiuso le porte dell’accoglienza, lasciando per strada storie, sogni, progetti, relazioni umane avviate al grido di Integrazione. Lo spettacolo ha il patrocinio del Comune di Torino e l’intero incasso della serata sarà devoluto in favore dell’organizzazione no-profit Still I Rise partner per questa serata speciale.

La programmazione prosegue il 15 ottobre alle ore 21 con Troppe Arie del Trio Trioche al Teatro Salomone di Cherasco, spazio appena riaperto e gestito da uno dei nuovi partner: la storica compagnia del Teatro delle Dieci.
Il primo blocco termina domenica 16 ottobre alle ore 18 con Francesco Giorda, uno degli artisti più rappresentativi del Teatro della Caduta, che con Alberto Agliotti di Frame – Divagazioni Scientifiche, sarà protagonista del Quizzone Scientifico. Lo spettacolo dal taglio ironico e interattivo fa parte della programmazione del Festival dell’Innovazione e della Scienza di Settimo Torinese che, oltre ad essere co-organizzatore della serata, è il principale sostenitore.

PROGETTI SPECIALI

Riconfermata l’adesione di Concentrica a C.Re.S.Co. (coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea). Si rafforza ulteriormente sul versante ligure l’azione della rete 3+2, avviata nel 2018 dal festival Nuove Terre (Bonassola, Framura, Deiva Marina, Moneglia, Sestri Levante), dal festival Testimonianze Ricerca Azioni (Genova) e da Concentrica (Piemonte), che unisce le tre programmazioni e le due regioni (Piemonte e Liguria) a sostegno della circuitazione della creazione contemporanea. Ciascuno con le sue peculiarità, questi soggetti condividono, nella scelta degli spettacoli, un’apertura alla multidisciplinarietà, la cura e l’accompagnamento del lavoro delle compagnie, l’attenzione per l’innovazione dei linguaggi scenici.

INFORMAZIONI
http://www.rassegnaconcentrica.net/ – info@rassegnaconcentrica.net – tel. 011 060 60 79
PRENOTAZIONI
prenota@rassegnaconcentrica.net

I LUOGHI
Circolo dei Lettori – Via G. Bogino, 9 – Torino
Teatro Medici del Vascello – Via Roma, 51 – Fiano Torinese (TO)
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani – Corso Galileo Ferraris – Torino
Teatro Salomone – Via S. Pietro, 41/a – Cherasco (CN)
Biblioteca Archimede – Piazza Campidoglio, 50 – Settimo Torinese (TO)

CALENDARIO

2 OTTOBRE ore 19 e 21 – Circolo dei Lettori, Torino
Cuocolo/Bosetti – R.L.
in collaborazione con Play With Food

09 OTTOBRE ore 21 – Teatro Medici del Vascello, Fiano Torinese (TO)
Collettivo Controcanto – SETTANTA VOLTE SETTE
Piemonte dal Vivo in collaborazione con Concentrica e Compagni di Viaggio

10 OTTOBRE ore 19 – Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Torino
Angelo Campolo/ DAF – STAY HUNGRY Indagine di un affamato
Con il patrocinio del Comune di Torino
in collaborazione con Still I Rise

15 OTTOBRE ore 21 – Teatro Salomone, Cherasco (CN)
Trio Trioche – TROPPE ARIE
in collaborazione Teatro delle Dieci

16 OTTOBRE ore 18 – Biblioteca Archimede, Settimo Torinese (TO)
Francesco Giorda e Alberto Agliotti – QUIZZONE SCIENTIFICO
Festival dell’Innovazione e della Sceinza in collaborazione con Concentrica

 

Tutto quello che vorreste sapere sull’Eurovision Song Contest ma non osate chiedere

Torino sarà la città ospitante dell’ESC, l’Eurovision, considerata, non a torto, la manifestazione canora più seguita al mondo.

Se non ne avete mai sentito parlare è perché la kermesse ha riconquistato terreno in Italia solo negli ultimi anni, sino ad esplodere la primavera scorsa con la vittoria dei Maneskin.

Due giorni fa è trapelata la notizia che forse quest’anno a presentare ci sarà Mika e ieri i social sono letteralmente impazziti quando l’ente organizzatore ha confermato il capoluogo sabaudo a città ospitante. Se vi siete sentiti esclusi dalle discussioni, niente paura vi forniamo una guida essenziale per far bella figura al bar e sui social.

Un po’ di storia

L’Eurovision affonda le sue radici negli anni 50 quando il giornalista e drammaturgo Sergio Pugliese suggerisce di organizzare una gara canora a livello europeo, prendendo come esempio il festival di Sanremo. Sono gli anni del dopoguerra e l’UER, Unione Europea di Radiodiffusione, abbraccia l’idea di un progetto che possa simboleggiare unione, fratellanza e, perché no, spensieratezza. La prima edizione si terrà a Lugano con la partecipazione di 7 nazioni tra cui l’Italia, considerata, ancora oggi, tra i paesi fondatori (attenzione perché questo particolare ci tornerà utile per capire il meccanismo di gara).

ESC si sussegue di anno in anno, viaggia per l’Europa, assiste a proteste e cambiamenti epocali. Vede la partecipazione di grandi nomi come l’indimenticabile Modugno o gli iconici Abba. E riscuote successi anche al di fuori dell’Unione Europea. Israele e Australia impazziscono per la gara canora tanto che a un certo punto si decide di far partecipare anche loro. I paesi vanno e vengono, si ritirano come fa l’Italia negli anni ’80, ’90 e 2000, per poi ritornare trovando mamma ESC sempre a braccia aperte. Questo è il festival della libertà e dell’unione dei popoli. Anche se su San Marino avremmo da ridire (tenete a mente anche questo dettaglio).

La partecipazione discontinua del nostro paese ha relegato la manifestazione in un angolino nella memoria degli Italiani. Ma negli ultimi dieci anni, il festival ha saputo riguadagnare terreno, dando vita a gruppi di ascolto, serate tra amici per assistere alla finale e persino un Fantaeurovision ufficiale, a cui prossimamente potrete prendere parte anche voi cliccando qui.

Perché Eurovision sarà a Torino e cosa dobbiamo aspettarci

Lievitano i prezzi delle stanze

Secondo il regolamento di ESC, il Paese ospitante è quello del vincitore dell’edizione precedente. In poche parole, a riportarlo in Italia sono stati i Maneskin con la loro Zitti e Buoni. L’EBU ha poi selezionato Torino in base a criteri come: la presenza di una struttura al coperto con una capienza di 8-10.000 persone, aria condizionata, altezze che consentono le riprese dall’alto, ottima acustica e poi ancora la possibilità di allestire un media centre, la presenza di strutture ricettive e infrastrutture per consentire gli spostamenti. E Torino ha approfittato dei lasciti delle Olimpiadi 2006, con buona pace di chi in questi giorni si attribuisce molti meriti della nomina a città ospitante. Tuttavia, ringraziamo il sindaco uscente per aver fatto il nome della nostra città ma non quelli che sostengono che ESC riempirà solo le tasche di ristoratori e albergatori per un paio di giorni.

La manifestazione infatti arriverà in città per almeno tre settimane, ovvero le due precedenti di allestimento e prove e quella vera e propria della gara che non si svolge in due giorni ma prevede eliminazioni e finale. Ci sono artisti, manager, case discografiche, maestranze e sponsor. Tanti sponsor. Perché il festival consente di raggiungere una platea infinita. Vi basti pensare che la finale dello scorso anno è stata seguita in TV da 69 milioni di spettatori. Senza contare tutte le interazione su Facebook, Twitter e Instagram. Gli artisti in gara diventano celebrità a livello mondiale con tour che registrano il tutto esaurito nelle settimane successive alla partecipazione. Provate a prendere i biglietti per un concerto di Dady Freyr, il concorrente islandese. E dire che lui, lo scorso anno, non si è nemmeno esibito. Uno dei suoi musicisti è infatti risultato positivo al Covid e l’intera band è stata messa in quarantena.  Al posto loro, la regia ha trasmesso il video delle prove.

Arrivano le prenotazioni

E per Torino cosa significa? Beh, ormai lo abbiamo capito: un gigantesco spot commerciale. Ieri dopo l’annuncio, le camere di alcune strutture ricettive hanno visto i prezzi lievitare e su Twitter, pochi minuti dopo, c’era già chi aveva prenotato il volo per la nostra città. Non male per dare ossigeno a quelle categorie commerciali che ruotano intorno alla ricettività e che più han sofferto durante la pandemia.

Regolamento, curiosità e qualche polemica

Ma veniamo alla manifestazione in sé. Come dicevo ESC prevede eliminatorie e finale per tutti tranne che per i paesi fondatori, ovvero quelli che sin dall’inizio hanno creduto in questa avventura. L’Italia dunque passa direttamente alla serata conclusiva, con buona pace di alcuni paesi che negli anni avevano polemizzato dal momento che, secondo loro, dopo essersi ritirata, l’Italia doveva passare per le fasi eliminatorie. Purtroppo per loro, ESC non ama i litigi e all’Italia ha sempre riservato un posticino in prima fila.

Durante la gara, i paesi partecipanti votano gli altri paesi spesso facendo “cartello”: quelli del nord votano quelli del nord e così fanno quelli dell’est verso i loro vicini di casa. San Marino tende a non votare per l’Italia ma noi li perdoniamo. Siamo amatissimi nel nord Europa. E noi adoriamo la Finlandia, ma soprattutto quei cuore di panna degli islandesi.

Tuttavia nella serata conclusiva sono i voti del pubblico a decretare il vincitore. E spesso il pubblico riesce a ribaltare la situazione, talvolta infierendo severe lezioni. Sapete quanti voti ha preso l’Inghilterra del dopo Brexit? Zero. Questo divorzio non ci è piaciuto e non abbiamo perso l’occasione per farglielo sapere.

L’artista partecipante viene scelto secondo modalità diverse nei singoli paesi. Per noi si tratta del vincitore del Festival di Sanremo. Una nazione può però decidere di schierare un artista straniero. Nel 1988 la canadese Celine Dion rappresentò la Svizzera e vinse pure.

Non ci sono limiti all’esibizione che spesso coinvolge ballerini, scenografie surreali e fuochi d’artificio. I Maneskin lo scorso anno parteciparono all’insegna della sobrietà, nonostante le tutine in pelle rossa.

Vi è forse venuta la voglia di assistere all’Eurovision?

La Mole: foto R. Barranca

Se il divano di casa e la compagnia di amici e parenti non vi basta, tenete d’occhio il sito ufficiale di ESC. I biglietti sono molti, sia per le serate sia per le prove, ma vanno a ruba in pochissimo tempo. Vi suggerisco per tanto di iscrivervi alla loro newsletter per essere aggiornati su quando saranno disponibili. Sul sito di Eurovision invece è presente una sezione lavoro nel caso desideriate candidarvi, ma qualcosa mi dice che la città organizzerà anche gruppi di volontari, dunque attenzione a possibili bandi istituzionali.

E per iniziare ad immergervi nell’atmosfera di festa e follia, vi invito a guardare l’esilarante Fire Saga su Netflix, un film che se non vi farà venir voglia di seguire l’Eurovision Song Contest di certo vi strapperà qualche risata.

Lori Barozzino

Torino Capitale della musica si aggiudica Eurovision

Torino ospiterà l’edizione 2022 dell’Eurovision, il contest musicale europeo organizzato ogni anno  dall’Ebu (European Broadcasting Union). La candidatura era stata presentata nei mesi scorsi dalla sindaca Chiara Appendino. Le altre candidate erano Bologna, Milano, Pesaro e Rimini. L’Eurovision è il contest non sportivo più seguito a livello mondiale: l’ultima edizione è stata vinta dalla band romana dei Maneskin.

“Time for Change”: il Festival CinemAmbiente torna in sala per sensibilizzare, informare, divulgare

I film vincitori di CinemAmbiente e gli altri più di 80 titoli proposti saranno visibili gratuitamente sulla piattaforma OpenDDB, dove il Festival prosegue online fino al 13 ottobre.

Si è conclusa da poco la 24° edizione del Festival CinemAmbiente (dal 1° al 6 ottobre) con una particolare attenzione al riscaldamento globale. Il claim di quest’anno “Time for Change” suona come un’esortazione, la constatazione che non c’è più tempo da perdere, la necessità improcrastinabile di portare avanti una transizione ecologica in grado di arginare gli ulteriori effetti devastanti dei cambiamenti climatici e le conseguenti trasformazioni sociali, politiche, economiche che ci attendono. “I film realizzati oggi non fanno più plausibili profezie (puntualmente avverate), non proiettano scenari distopici in un prossimo futuro, ma registrano l’esistente, documentano cambiamenti ormai certificabili. La centralità della questione climatica nel dibattito mondiale sta dando – e darà probabilmente nei prossimi anni – una crescente visibilità al cinema ambientale, che oggi si fa largo anche nei grandi festival generalisti. E se il rischio di ogni cinematografia avviata a entrare nel mainstream è quello di eccessi di banalizzazione e spettacolarizzazione, il volano mediatico risulta positivo anche per quei film documentati, rigorosi, basati su dati scientifici e su fatti verificabili” tiene a precisare Gaetano Capizzi, direttore del Festival CinemAmbiente. Quest’anno sono tornate le sezioni competitive, temporaneamente abolite lo scorso anno, suddivise in due concorsi internazionali, uno riservato ai documentari e l’altro ai cortometraggi, aperti anche ai titoli italiani, in passato inseriti in una specifica sezione competitiva nazionale. Nell’edizione 2021 al cinema ambientale di recente produzione italiana, è stata dedicata una vetrina molto ampia attraverso la sezione non competitiva Made in Italy. Una seconda sezione non competitiva, Panorama internazionale, presenta, insieme a un classico da riscoprire, film di recentissima produzione, selezionati, anche se non inediti in Italia, per la loro rilevanza e il loro interesse per il pubblico del Festival. Molti sono stati quest’anno gli appuntamenti collaterali alle proiezioni ricompresi nella
sezione Ecoeventi e dedicati ad esplorare le nuove tendenze, i progetti, i dibattiti che animano oggi la realtà ambientalista.

I film vincitori e gli altri più di 80 titoli proposti complessivamente nel cartellone di quest’anno sono visibili gratuitamente (dietro prenotazione da effettuare sul sito www.cinemambiente.it) sulla piattaforma OpenDDB, dove il Festival prosegue online fino al 13 ottobre.

I riconoscimenti attribuiti al termine della 24^ edizione del Festival sono:

Premio Asja Energy per il miglior documentario della sezione internazionale ($ 5000) assegnato a:
Marcher sur l’Eau di Aïssa Maïga (Francia/Belgio 2021, 90’) dalla giuria composta da Roberto Danovaro, biologo marino, presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, Maciej Nowick, direttore di Watch Docs. Human Rights in Film International Film Festival, Polonia, Elèna Past, studiosa di ecocinema, Associate Professor di Italiano alla Wayne State University di Detroit, Michigan, Juliano Ribeiro Salgado, regista, Daniele Segre, regista con la seguente motivazione:
Nel raccontare una storia molto forte di persone che in Niger soffrono ogni giorno non solo la carenza d’acqua, ma anche, letteralmente, la sete, il film affronta un problema che riguarda tutti noi e le nostre responsabilità verso il Pianeta. Un esempio di cinema della realtà che focalizza il suo messaggio sulle conseguenze più gravi dei cambiamenti climatici in aree del mondo diverse dalle nostre, inducendo nello spettatore un senso di urgenza ad agire. La bellissima fotografia del deserto, la narrazione sviluppata nel linguaggio del luogo, l’immedesimazione nella vita dei protagonisti e nella quotidianità di un villaggio vista dagli occhi di una quattordicenne e scandita dal cambio delle stagioni testimoniano il lungo tempo trascorso dalla regista all’interno della comunità: sono immagini che coinvolgono profondamente lo spettatore e lo mettono a confronto diretto con il tema della giustizia climatica.

Premio Terna per il miglior cortometraggio della sezione internazionale ($ 1500) assegnato a:
Out of Sight, out of Mind (Aus den Augen aus dem Sinn) di Anna-Maria Dutoit (Germania 2021, 11’ 21”) dalla giuria composta da Sara Conforti, textile artist e performer, Enrico Vannucci, co-fondatore di Torino Short Film Market, programmatore e membro del comitato di selezione dei Pardi di Domani al Locarno Film Festival, Bruno Smadja, fondatore e direttore di Mobile Film Festival, Francia con la seguente motivazione:Grazie all’uso di una sapiente messa in scena che pone la figura umana in secondo piano, riducendola a una mera voce fuori campo, e grazie a una fotografia in bianco e nero che appiattisce gli appariscenti colori della moda, la regista pone l’accento su un problema ambientale certamente quasi del tutto sconosciuto alla maggioranza delle persone: la non riciclabilità dei prodotti della fast fashion, la seconda industria più inquinante sul pianeta, nonché tra le prime per consumo energetico e risorse naturali.

Premio IREN del pubblico ($ 1500), assegnato dagli spettatori del Festival a: Animal di Cyril Dion (Francia 2021, 120’) A cinque anni dal successo di Demain –
realizzato con l’attrice Mélanie Laurent e presentato al Festival nel 2016 – il regista francese ritorna sui cambiamenti climatici focalizzando, però, lo sguardo sull’emergenza concomitante del collasso della biodiversità. Attraverso il viaggio di due giovani attivisti, i sedicenni Bella e Vipulan, che, volendo capirne di più, interrogano studiosi ed esperti ai quattro angoli del mondo, il film esplora il fenomeno della sesta estinzione di massa, il nostro rapporto con le altre specie animali, la pericolosa convinzione umana di poter
vivere separatamente dalla natura.

Premio “Dalla Terra alla Terra”, promosso da Biorepack (€ 3000) per il film in concorso che meglio illustra le problematiche legate alla terra, al suolo, ai suoi problemi e alle soluzioni possibili per proteggere la salute umana, salvaguardare la biodiversità e garantire la sicurezza alimentare assegnato da Biorepack e dal Festival a:
The Ants & the Grasshopper di Raj Patel e Zak Piper (Malawi 2021, 74’). Lo straordinario dono persuasivo e la particolare tenacia di cui è dotata Anita Chitaya si rivelano fondamentali per affrontare i problemi che affliggono il suo piccolo villaggio in Malawi, colpito da una crescente siccità. Per questo la donna decide di intraprendere un viaggio negli Stati Uniti, nel tentativo di convincere gli americani che il cambiamento climatico è reale e riguarda il Pianeta intero. Incontrando scettici sul clima e agricoltori disperati, emergono tutti quegli aspetti contrastanti che modellano la storia e la società americana. Dal divario rurale-urbano, a quello tra ricchi e poveri, alla discriminazione razziale e la disuguaglianza di genere, i temi più urgenti dei nostri tempi si intrecciano nell’esperienza di Anita, alle prese con la sfida più grande della sua vita.
Premio speciale Movies Save the Planet, istituito dal Festival per un artista che abbia saputo declinare nella sua opera il tema dell’ambiente e della natura assegnato a
Yann Arthus-Bertrand

Giuliana Prestipino