SPETTACOLI- Pagina 162

Moncalieri inCanta

Percorsi d’autore IV Edizione

Piazza Solferino Live Concert

Domenica 24 ottobre alle ore 21, al Teatro Fonderie Limone, l’Associazione Magica Torino e l’Assessorato alla Cultura della Città di Moncalieri presentano Luigi Antinucci – Piazza Solferino live concert, secondo appuntamento della rassegna “MoncalierIncanta- percorsi d’autore IV Edizione” dopo l’esordio con la prima parte lo scorso 17 luglio a Cascina Le Vallere.

La rassegna musicale dedicata alla canzone d’autore italiana di artisti piemontesi è curata dal cantautore e conduttore radiofonico Luigi Antinucci. Domenica Antinucci sarà sul palco insieme a:

Gianluca Fuiano – batteria

Enzo Orefice – pianoforte

Massimo Camarca – basso elettrico

Bati Bartolio – fisarmonica

Marco Roagna – chitarra

Raffaella Antinucci – Chitarra e voci

Condurrà la serata Paolo Rossi di Radio Reporter Torino.

“L’azione che Magica Torino esemplarmente porta avanti, attraverso Moncalieri inCanta,grazie all’estro e alla passione di Luigi Antinucci, merita un grande plauso per la valorizzazione del patrimonio musicale locale più recente, senza però diventare mai folklore – dichiara soddisfatta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Con orgoglio sottolineiamo che è nata nella nostra città. E’ un progetto che sosteniamo convintamente come occasione di riscoperta delle tradizioni e occasione di crescita culturale, personale e sociale, in una dimensione che oggi definiremmo glocal”.

“Piazza Solferino è un omaggio a Torino, la città che mi ha adottato e che, con la sua magia, mi ha avvicinato alla musica fin dai miei primi percorsi di vita – sintetizza Luigi Antinucci – La stessa piazza, gli stessi viali che negli anni accompagnarono la mia adolescenza: le panchine, gli amici, i libri di scuola, i primi amori, la chitarra”.

INGRESSO LIBERO

info e prenotazioni

mail: info@magicatorino.it

Opera e Balletto al Regio, una Stagione lunga dodici mesi 

«È con sincera emozione che, a tredici mesi dal mio arrivo al Teatro Regio, annuncio la Stagione d’Opera e di Balletto 2022, una Stagione lunga dodici mesi che ci vedrà tornare finalmente nel nostro Teatro!» dichiara Rosanna Purchia, Commissario Straordinario del Teatro Regio, che aggiunge: «è un sollievo poter tornare al Regio e a prospettive “aperte” e “luminose”, è il nostro ritorno alla normalità, dopo il lungo periodo di angoscia, difficoltà, ma anche di duro impegno. È il nostro ritorno al 100%».

Una riapertura che non solo si realizza grazie al miglioramento della situazione epidemiologica, ma che segna anche il raggiungimento di un grande traguardo: la conclusione della prima e più importante tranche delle opere di adeguamento e rinnovamento dell’impianto scenico del Teatro, lavori che si collocano all’interno del finanziamento di 8,5 milioni di euro messo a disposizione dal Ministero della Cultura, e che porteranno il Regio, nato nel 1740 e uno dei teatri più antichi d’Europa, a essere uno dei più tecnologici del mondo.

Inoltre, tra tutti quelli emanati finora, l’ultimo Dpcm è senza dubbio il decreto più atteso e sperato, perché dà l’avvio ufficiale al ritorno alla normalità: nei teatri, nei cinema, nei musei e in tutti i luoghi della cultura, la capienza consentita di spettatori torna al 100%. Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha dichiarato: «un risultato importante chiesto da tutto il mondo della cultura e condiviso nel Consiglio dei Ministri. C’è una grande voglia di ripartenza, in condizioni di assoluta sicurezza. Continueremo a sostenere il mondo dello spettacolo dal vivo perché è il motore dell’Italia: ritornate a riempire teatri, cinema, musei e concerti!». Un invito che rivolgiamo anche noi del Regio.

Guido Mulè, Direttore generale, afferma: «Desidero innanzitutto ringraziare i Soci Fondatori del Teatro Regio Torino per il supporto. Intesa Sanpaolo, come da tradizione, si riconferma nostro partner per il titolo inaugurale proseguendo il proprio impegno con il Regio nel segno di una lunga collaborazione che vede la Banca accanto al Teatro nella realizzazione delle sue produzioni; e Reale Mutua, che ha scelto di sostenere la produzione del nuovo allestimento di Don Giovanni di Mozart che vedrà il ritorno al Regio del maestro Riccardo Muti. Entrambi questi sostegni assumono un significato particolare, soprattutto in un momento in cui la cultura è ingrediente fondamentale del processo di ripartenza. Senso di gratitudine anche per gli Amici del Regio, che continuano a essere con orgoglio al nostro fianco».

«Anche quest’anno Reale Mutua è al fianco del Teatro Regio di Torino, una delle realtà tra le più prestigiose e innovative del panorama artistico internazionale – dichiara Luigi Lana Presidente di Reale Mutua – La nostra Compagnia, Socio Fondatore del Regio dal 2012, ha il piacere di contribuire alla realizzazione di questa importante Stagione, quella della ripartenza, dopo il complesso periodo che il mondo della cultura ha attraversato a seguito della difficile contingenza legata al Covid.
Siamo quindi lieti di continuare a offrire concretamente il nostro sostegno a favore della tradizione lirica e dell’attività del Teatro Regio, supportando quest’anno il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, diretto dal Maestro Riccardo Muti».

Mimì, Norma, Turandot, Donna Anna, Santuzza, Carmen, Floria Tosca, Anna Frank, Svetlana Zakharova: sono donne forti e coraggiose le protagoniste della Stagione d’Opera e di Balletto 2022 del Teatro Regio, che apre sabato 12 febbraio con La bohème di Giacomo Puccini, la nostra opera simbolo che potremo finalmente vedere dal vivo nel nuovo allestimento – realizzato dal Teatro Regio – che unisce la regia, firmata da Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, a scene e costumi ripresi dai bozzetti e dai figurini originali di Adolf Hohenstein, disegnati per la prima assoluta torinese del 1896 e custoditi dall’Archivio Storico Ricordi. Il maestro Pier Giorgio Morandi dirigerà l’Orchestra, il Coro e il Coro di voci bianche del Teatro Regio. Nel cast voci fresche, adattissime al ruolo, come quelle di Dinara Alieva, Valentin Dytiuk, Valentina Mastrangelo e Biagio Pizzuti. Curatrice delle scene è Leila Fteita, curatrice dei costumi è Nicoletta Ceccolini. L’opera sarà in scena per 10 recite fino al 27 febbraio. Una nuova grande inaugurazione di Stagione che si realizza grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo.

Dal 12 marzo, per 6 recite, proporremo Norma di Vincenzo Bellini nell’allestimento, proveniente dal Teatro di San Carlo di Napoli, firmato nella regia da Lorenzo Amato, con la direzione di Francesco Lanzillotta, le scene di Ezio Frigerio e i costumi del premio Oscar Franca Squarciapino. Nel ruolo del titolo Gilda Fiume; nel cast: Dmitry Korchak, Fabrizio Beggi e Annalisa Stroppa.

Dal 22 aprile al 5 maggio, per 7 recite, andrà in scena la grande “incompiuta” del Novecento: Turandot di Giacomo Puccini, nello spettacolare allestimento – realizzato dal Teatro Regio – con regia, scene, costumi, coreografia e luci di Stefano Poda, autore dalla raffinata poetica metafisica e onirica, che per il Regio ha firmato successi come ThaïsLeggenda e Faust. Sul podio salirà il maestro Jordi Bernàcer. Poda ha creato un mondo trascendentale nel quale il gelo di Turandot si scontra con l’ardente passione di Calaf. Lo spazio scenico ben evidenza questo conflitto mentre, nell’impostazione drammaturgica, il personaggio di Liù, terzo polo tra Turandot e Calaf, acquista un inedito spessore teatrale, carico di intenzioni. Nel cast spiccano grandi artisti di fama internazionale: nel ruolo della protagonista Ingela Brimberg, il tenore Mikheil Sheshaberidze nei panni di Calaf, il soprano Giuliana Gianfaldoni come Liù e il basso Michele Pertusi (Timur).

maggiodal 15 al 21, sarà eseguito per la prima volta a Torino La scuola de’ gelosi, dramma giocoso di Antonio Salieri nell’elegante, raffinato e coloratissimo allestimento del Theater an der Wien con la regia di Jean Renshaw e con le scene e i costumi di Christof Cremer. Direttore d’orchestra è Nikolas Nägele; nel cast, David Kerber, Elisa Verzier e Carolina Lippo.

La Stagione d’Opera chiude “in levare” con il grande ritorno del maestro Riccardo Muti che, dal 18 al 26 novembre, per 5 recite dirigerà Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart in un nuovo allestimento del Teatro Regio Torino in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo, firmato da Chiara Muti, con le scene di Leila Fteita, i costumi di Massimo Cantini Parrini e le luci di Vincent Longuemare. Protagonisti del capolavoro mozartiano saranno Luca Micheletti, Eleonora Buratto, Mariangela Sicilia, Giovanni Sala, Alessandro Luongo e Francesca Di Sauro. Siamo fieri e onorati che il Maestro Muti, come aveva promesso, abbia scelto di tornare a lavorare con noi e, questa volta, per un pubblico che lo potrà applaudire dal vivo. La nuova produzione si realizza grazie al sostegno di Reale Mutua.

Dicembre, come da tradizione, è tempo di balletto e ospiteremo la Compagnia di Balletto dell’Opera di Tbilisi per ben 16 date: dal 4 all’11 dicembre Carmina Burana, una nuova creazione su musica di Carl Orff e dal 16 al 23 Lo Schiaccianoci su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij con la coreografia di Aleksej Fadeečev e Nina Ananiashvili, direttrice della Compagnia di Balletto. Gli spettacoli vedranno il coinvolgimento delle masse artistiche del Teatro al completo: Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Regio che, con i rispettivi Direttori Andrea Secchi e Claudio Fenoglio, saranno coinvolti nell’intera Stagione dimostrando così l’alto livello raggiunto.

Come è noto, da fine maggio a settembre 2022 il Teatro sarà nuovamente chiuso per la seconda tranche di lavori che coinvolgeranno la meccanica di scena inferiore del palcoscenico del Regio e la ristrutturazione degli impianti e delle luci di scena e di sala del Piccolo Regio Puccini. «Il Teatro però non si fermerà – afferma Rosanna Purchia – e ci auspichiamo di poter tornare nello splendido Cortile di Palazzo Arsenale per la seconda edizione del Regio Opera Festival. Dopo il grande successo dell’estate appena trascorsa, speriamo di poter nuovamente abitare e animare con i nostri spettacoli la suggestiva sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito in via dell’Arsenale, luogo di grande fascino che si è rivelato ideale come sede estiva sia per il nostro pubblico sia per gli artisti che abbiamo ospitato, e che ci ha permesso di scoprire e far scoprire ai torinesi e ai numerosi turisti una meraviglia settecentesca nel centro della città».

La seconda metà dell’800 sarà la grande protagonista dell’estate 2022. Il 7, 9 e 11 giugno apriremo il Festival con Cavalleria rusticana, il capolavoro di Pietro Mascagni con la regia di Gabriele Lavia e le scene e i costumi di Paolo Ventura. Nel cast ritroveremo Anastasia Boldyreva, Stefano La Colla, Misha Kiria e Agostina Smimmero diretti dal maestro Francesco Ivan Ciampa.

Il 21, 23 e 26 giugno presenteremo un altro capolavoro: Carmen di Georges Bizet, sul podio il graditissimo ritorno del direttore israeliano Daniel Oren alla guida di Orchestra, Coro, Coro di voci bianche del Regio e i protagonisti Ketevan Kemoklidze nel ruolo del titolo, Jean-François Borras, Rosa Feola e Zoltán Nagy. Questo allestimento, con la regia di Paolo Vettori, vedrà l’adattamento e i testi narrati a cura del nostro Direttore artistico Sebastian F. Schwarz, che descrive così l’idea: «dopo il grande successo della Butterfly, andata in scena a luglio scorso, ho deciso di riproporre l’esperienza del racconto di uno dei più grandi capolavori della storia dell’opera e per questo ho rinnovato l’invito all’attore-narratore Yuri D’Agostino, che vestirà i panni del compositore. Spesso mi sono sentito dire che l’opera è difficile, persino noiosa. Mi è capitato più volte di sentirmi chiedere quale sia l’utilità, l’attualità di questa forma d’arte. So che spesso è una domanda provocatoria, ma sono convinto che se si è disposti ad accettare la “sfida”, non è difficile dimostrare quanto l’opera, e le vicende in essa narrate, possano essere importanti e vicine alla vita di tutti noi. Occorre fornire elementi che siano comprensibili al più vasto e variegato pubblico, occorre sapersi rivolgere a tutti, sia agli appassionati sia a chi per la prima volta decide di approcciarsi all’opera lirica. Abbiamo sperimentato la scorsa estate quanto sia utile fornire brevi raccordi narrati per rendere più accessibile e vicino all’esperienza quotidiana degli spettatori un titolo che sembra lontano e avulso dalla realtà. E, si sa, la conoscenza è il primo passo verso la valorizzazione e l’apprezzamento di un’opera d’arte».

Dal 5 al 10 luglio presenteremo Tosca di Giacomo Puccini nell’allestimento del Teatro Regio realizzato in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna, con la regia di Daniele Abbado e la direzione d’orchestra di Stefano Ranzani. Il cast vedrà nel ruolo della protagonista la grandissima Maria Agresta, accanto a lei Giorgio Berrugi nel ruolo di Cavaradossi e Elchin Azizov in quello di Scarpia.

Sempre a lugliodal 26 al 30, tornano l’opera buffa e il regista Mariano Bauduin (che questa estate ci ha fatto scoprire e sorridere con La serva padrona e Pimpinone), che presenterà uno degli ultimi grandi successi della storia del genere buffo: Don Checco di Nicola De Giosa. Scopriremo come “una certa sfacciataggine sia necessaria per cavarsela nella vita”. Direttore è il maestro Francesco Ommassini, tra gli interpreti Domenico Colaianni e Michela Antenucci. Il nuovo allestimento del Regio avrà le scene di Claudia Boasso e i costumi di Laura Viglione.

New entry per il palcoscenico del Regio Opera Festival: il balletto, cui dedicheremo il mese di settembreDall’8 al 10 avremo l’onore di ospitare Svetlana Zakharova, étoile del Bol’šoj e del Teatro alla Scala, amatissima dal pubblico, celebrata dalla critica e richiesta dai maggiori teatri al mondo, che si esibirà insieme al marito Vadim Repin, acclamato violinista e direttore d’orchestra. Nello spettacolo Pas de deux for Toes and Fingers, Repin interpreterà assoli di incredibile virtuosismo, alcuni dei quali vedranno la danza della Zakharova fondersi elegantemente con la musica. Accanto alla “prima ballerina assoluta”, alcuni noti protagonisti del balletto internazionale: da Mikhail Lobukhin a Denis Savi, da Vjačeslav Lopatin a Jacopo Tissi, impegnati in coreografie di Marius Petipa e Asami Maki, Mauro Bigonzetti, Motoko Hirayama, Mikhail Fokine e Johan Kobborg su musiche di Paganini, Saint-Saëns, Händel, Monteverdi, Massenet e altri. Un mirabile spettacolo di danza e un meraviglioso concerto insieme: un’occasione unica per godere della grande musica e delle stelle internazionali del balletto.

Proprio come per il secondo appuntamento di settembre, che chiuderà il Festival dal 14 al 17, con il Béjart Ballet Lausanne impegnato ne L’uccello di fuoco, sulla suite orchestrale di Igor Stravinskij e in Tous les hommes presque toujours s’imaginent. Nella prima coreografia Maurice Béjart nutre, alimenta e rivoluziona questo grande classico del ‘900, come egli stesso affermò: «ritrovando i due elementi choc che furono alla base della creazione: Stravinskij musicista russo, Stravinskij musicista rivoluzionario. L’Uccello di fuoco, fiammante Fenice che risorge, come il Poeta/Rivoluzionario e le idee che non muoiono mai». La seconda coreografia nasce dall’incontro tra Gil Roman, direttore artistico del Béjart Ballet, e John Zorn, uno dei maggiori musicisti e compositori contemporanei americani. L’audacia e la libertà artistica e compositiva di Zorn hanno affascinato Roman che, passo dopo passo, esplora e si immerge nell’universo del geniale polistrumentista.

L’Impegno del Regio prosegue, si rafforza e si struttura. Il progetto prevede di sostenere attività specifiche promosse da enti senza scopo di lucro che operano sul territorio della Regione Piemonte e della Valle d’Aosta. In particolare, il contributo va a progetti di promozione e integrazione sociale, di supporto alle fasce più deboli, di inclusione e autonomia delle persone disabili, di impegno nell’emergenza sanitaria e di tutela ambientale. Per la Stagione 2022, le associazioni potranno fare richiesta sul sito del Teatro entro il 31 dicembre 2021; in questo modo il Regio dedicherà parte dell’incasso delle prove generali.

L’Impegno del Regio per la Stagione 2022 prevede, inoltre, due importanti appuntamenti. Il primo, il 27 e 28 gennaio in occasione del Giorno della Memoria, è Il diario di Anna Frank, un nuovo allestimento del Regio dell’opera-monologo di Grigorij Frid, dall’omonimo Diario, una prima esecuzione a Torino che vedrà Shira Patchornik nel ruolo della giovane protagonista, Giulio Laguzzi sul podio dell’Orchestra del Regio, la regia di Anna Maria Bruzzese e le scene di Claudia Boasso. La produzione si inserisce nell’ambito delle manifestazioni realizzate in collaborazione con il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà e ha ottenuto il patrocinio della Comunità Ebraica di Torino.

Il secondo appuntamento è un progetto cui il Regio tiene molto: Falcone e Borsellino. L’eredità dei giusti, in scena il 27 e 28 maggio, realizzato nel 30° anniversario delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio: una coproduzione che vede uniti, nel segno della memoria, il Teatro Regio Torino, il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, la Fondazione per la Cultura Torino – MITO Settembre Musica e il Teatro Massimo di Palermo. Una prima esecuzione assoluta che coinvolge il maestro Marco Tutino, autore della musica originale, Emanuela Giordano, drammaturgia e regia, gli attori del Piccolo Teatro di Milano, il maestro Alessandro Cadario sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio, quest’ultimo istruito dal maestro Andrea Secchi. Ha dichiarato Rosanna Purchia: «Sono felice, e credo che questa nostra sinergia su temi così importanti sia un assoluto Valore». «Sono convinto che il confronto tra i diversi autori condurrà alla nascita di un progetto forte e significativo», queste le parole del maestro TutinoEmanuela Giordano aggiunge: «sono davvero grata e felice di essere in questo progetto che vede uniti, in una bella logica di partecipazione, enti, fondazioni e teatri così importanti. Falcone e Borsellino, noi lo sappiamo, non devono solo essere ricordati, devono continuare a essere o diventare anche per le nuove generazioni, un modello, uno stimolo costante, per non arrenderci a tutto quello che degrada e umilia il nostro bellissimo Paese». Chiosa Francesco Giambrone, Sovrintendente del Massimo di Palermo: «è un grande piacere coprodurre con voi, con Mito e con il Piccolo il progetto sul trentennale delle stragi del 1992. Palermo non poteva mancare per mille ragioni e vi ringrazio di averci coinvolti». Ancora Rosanna Purchia: «Questo impegno ha trovato un entusiastico sostegno da parte degli Amici del Regio e di Green Pea, che ringrazio di cuore».

Abitualmente, in occasione della presentazione della nuova Stagione, il nostro pubblico trova una immagine rappresentativa dello spirito e dei grandi temi che in essa sono rappresentati. Quest’anno, abbiamo deciso di coinvolgere l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, e grazie al fattivo coinvolgimento della Presidente Paola Gribaudo, del Direttore Edoardo Di Mauro e all’appassionata competenza dei professori Chiara D’Aleo e Luca Porru, abbiamo appena ricevuto i progetti realizzati da dodici allievi dei corsi di Metodologia progettuale della Comunicazione visiva e di Progettazione grafica. Proposte che dimostrano non solo un grande impegno e una interessante creatività, ma anche quanto il Teatro Regio sia un punto di riferimento culturale importante per i giovani. In questi giorni si stanno valutando tutte le proposte e presto potremo svelare l’immagine della Stagione 2022.
Qualche indicazione fondamentale sugli abbonamenti e i biglietti. Per il dettaglio vi rimandiamo al nostro sito: www.teatroregio.torino.it.

Alla Biglietteria, da lunedì 25 ottobre a domenica 14 novembre, gli abbonati alla Stagione 2019-2020 del Regio possono rinnovare il proprio abbonamento a 7 spettacoli della Stagione d’Opera e di Balletto 2022 e i Gruppi possono acquistare in prelazione gli abbonamenti a 3 spettacoli. Tutti gli abbonamenti saranno messi in vendita libera a partire da lunedì 15 novembre.
biglietti e le card saranno in vendita da sabato 27 novembre alla Biglietteria e online.
Per gli under 30 è prevista una riduzione fino al 65% sugli abbonamenti e del 20% circa su biglietti e card.

Per l’acquisto degli abbonamenti, dei biglietti e delle card è possibile utilizzare i voucher ottenuti a titolo di rimborso per gli spettacoli e i concerti della Stagione 19-20 e annullati causa Covid-19.
Siamo orgogliosi di poter presentare una Stagione così ricca, lunga dodici mesi. Questo lavoro è il frutto di un articolato e assiduo lavoro collettivo, mosso dalla passione e dall’impegno di tutti noi. È stato un anno molto intenso, ma siamo “a riveder le stelle”: il nostro bilancio ha finalmente un segno positivo e proseguono gli interventi necessari ad assicurare al Teatro un rilancio duraturo nel tempo, che poggi su basi finanziarie e organizzative solide e strutturali.

A questo proposito va sottolineato l’impegno della Città di Torino, della Regione Piemonte e del Ministero della Cultura. Un ulteriore riconoscimento al nostro lavoro è dato dal fondamentale apporto dei Soci della Fondazione, dall’appoggio degli Amici del Regio e dal sostegno delle numerose Imprese che continuano a credere nel Teatro Regio.

Un doveroso e sentito ringraziamento va infine al nostro affezionato pubblico che, nonostante le difficoltà e la chiusura forzata, non ha mai smesso di essere vicino al suo Teatro e che continuerà a trovare nel Regio il luogo dove le emozioni diventano realtà.

BIGLIETTERIA
Piazza Castello 215 – Torino
Tel. 011.8815.241 – 011.8815.242
biglietteria@teatroregio.torino.it
Orario di apertura: da lunedì a sabato 13-18.30; domenica 10-14

INFORMAZIONI
Tel. 011.8815.557 – info@teatroregio.torino.it
Orario del servizio: da lunedì a venerdì 9-17.30

Per tutte le informazioni: www.teatroregio.torino.it

Ritorna al suo amato pubblico l’Orchestra della RAI diretta dal maestro Fabio Luisi

Torna a incontrare il suo affezionato pubblico l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino nell’Auditorium RAI “Arturo Toscanini”, aperto al cento per cento della sua capienza, inaugurando i cosiddetti “Concerti d’autunno”.

Sul podio sarà il direttore emerito Fabio Luisi, accanto alla star internazionale Hilary Hahn.

Il concerto è in programma giovedì 21 ottobre prossimo alle 20.30, trasmesso da RAI Cultura, in diretta su RAI 5, oltre che su RAI 3 e in live streaming su RAI Play.

Da martedì  19 ottobre sono in vendita i biglietti, resi disponibili con il ritorno alla capienza completa dei teatri, presso la biglietteria dell’Auditorium RAI di Torino. Il concerto verrà replicato a Torino venerdì  22 ottobre alle 20.

Protagonista della serata, in una delle sue rare apparizioni in Italia, sarà appunto la violinista statunitense Hilary Hahn, già vincitrice di tre Grammy Award, con ventuno album all’attivo.

Giovedì sera verrà  proposto il Concerto per violino e orchestra in re minore opera 47  di Jean Sibelius, che lei ha inciso all’età  di ventinove anni per la Deutsche Grammophon. La prima idea del concerto risale nella mente del compositore finlandese al 1899 e Sibelius rifletté sulla sua concezione per diversi anni, realizzando poi la maggior parte del lavoro soltanto nella seconda metà del 1903. Dapprima eseguito da Novacek, nella prima versione, nel febbraio 1904, il concerto fu poi rielaborato nella sua partitura e eseguito nella nuova versione a Berlino nell’ottobre del 1905. Il concerto si muove in un equilibrio sostanziale tra  due componenti, il materiale tematico di origine nordica e una scrittura violinistica di straordinario impegno. Sibelius si trovò  di fronte alla difficoltà  di conciliare due elementi non facilmente assimilabili,  da una parte la lunga e celebre tradizione del concerto romantico,  dall’altra il proprio personale stile compositivo.

L’idea del neoprimitivismo, della sobrietà e profondità di pensiero riflette la rivendicazione identitaria da parte di Sibelius nei confronti della sua patria, la Finlandia. Gran parte dell’originalità presentata dalla partitura è, sicuramente, legata alla sua concezione formale, capace di reinterpretare gli schemi classici secondo un orientamento fortemente personale.

Nella seconda parte del concerto il direttore Fabio Luisi proporrà la Symponie fantastiche op. 14 di Hector Berlioz, autentico banco di prova per tutte le grandi orchestre sinfoniche. Composta nel 1830 quale espressione della cocente passione per l’attrice Harriet Smithson, futura moglie di Berlioz, rappresenta il primo esempio in assoluto del genere delle composizioni sinfoniche a programma, in cui i movimenti della sinfonia sono concepiti  quali “episodi della vita di un artista”, la cui coscienza precipita in un sonno popolato di fantasmi, dopo aver assunto un’eccessiva dose di oppio.

I biglietti per il concerto, da 15 e 25 euro, sono in vendita online sul sito dell’OSN della RAI e presso la biglietteria dell’Auditorium RAI di Torino.

Mara Martellotta 

Al Tempio valdese l’Accademia Stefano Tempia apre la stagione il 23 ottobre

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IN COLLABORAZIONE CON

L’ACCADEMIA DEL RICERCARE

Il 23 ottobre alle ore 21

Presso il Tempio Valdese di Torino

in Corso Vittorio Emanuele II, 23

Ore 21

presenta

“La prima Musica da Ascoltare”

Per informazioni dal lunedì al venerdì ore 9-12.30:
segreteria@stefanotempia.it

Tel. 011 020 98 82

Concerto a pagamento : Costo 7 euro

Biglietti in prevendita su Ticket.it:
https://www.ticket.it/

Il 23 ottobre, alle ore 21, a Torino, presso il Tempio Valdese, in Corso Vittorio Emanuele II , 23, l’ACCADEMIA CORALE STEFANO TEMPIA 1875, in collaborazione con lACCADEMIA DEL RICERCARE , presenta

“La prima Musica da Ascoltare”. Ingresso con Green Pass e nel rispetto delle normative anti covid.

Il concerto apre ufficialmente la stagione autunnale dell’Accademia Corale Stefano Tempia.  

L’ingresso è di 7euro. Per informazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, scrivere a segreteria@stefanotempia.it oppure telefonare 011 020 98 82

Biglietti in prevendita su Ticket.it:
https://www.ticket.it/

La prima Musica da Ascoltare

Il primo compositore inglese a dedicarsi con intenti esplicitamente artistici al repertorio strumentale fu William Byrd, autore oggi conosciuto soprattutto per la sua raffinata produzione sacra, concepita sia per il rito cattolico sia per la nuova chiesa anglicana fondata da Enrico VIII. Byrd seppe spingersi oltre l’eclettica tradizione di danze popolari in gran parte improvvisate che era fiorita sull’isola fino a quel momento, sia nelle sue opere per organo e clavicembalo sia nelle sue splendide fantasie per consort di viole da gamba, il cui stile riecheggia spesso modelli francesi e italiani, con una agile scrittura imitativa che venne adottata da molti compositori delle due generazioni successive, tra cui il grande John Dowland.

A differenza di Byrd, compositore cattolico tollerato dall’anglicana Elisabetta I per eccezionali meriti artistici, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo molti musicisti inglesi furono costretti a lasciare la patria per sfuggire alle persecuzioni religiose o , più semplicemente, per cercare un’occupazione più remunerativa. Tra di essi vi era William Brade, che approdò in Germania intorno al 1590 e passò da una corte all’altra spinto da un carattere inquieto e un’indole dissoluta, come ci è stato testimoniato da una lettera del conte di Bückeburg, che lo descrive come «un frequentatore di cattive compagnie».

John Adson (ca.1585 – 29 giu 1640)

Courtly Masquing Ayres -1,2,3,4.

Johann Hermann Schein (1586 -1630)

Suite n. 13 il sol minore (Il Banchetto musicale)

Suite n.15 in sol maggiore (Il Banchetto musicale)

William Brade (1560 -1630)

Canzone

Paduana e Galliarda 8-a,b

Paduana e Galliarda 12-a,b

Johann Rosenmüller (1619 -1684)

Sonata da camera n. 4

Sinfonia – Allemanda – Corrente – Ballo – Sarabanda

Sonata da camera n. 6

Allegro – Adagio – AllemandeCorrenta – Ballo – Sarabanda

Silvia Colli, Aki Takahashi, violini

Luca Taccardi, Eleonora Ghiringhelli, viole da gamba

Antonio Fantinuoli, violoncello

Massimo Sartori, violone

Luisa Busca, Lorenzo Cavasanti, flauti dolci

Manuel Staropoli, traversa e cornamuse rinascimentali

Gianfranco Saponaro, Roberto Terzolo, cornamuse

Claudia Ferrero, clavicembalo

Luca Casalegno, percussioni

Pietro Busca, direttore e concertatore

Stoccolma

Antonio Mocciola ritorna sulle scene dopo la pandemia con un nuovo atto unico, “Stoccolma”, che rivisita lapalissianamente il mito della Sindrome di Stoccolma.

Finalista al premio Annoni, dedicato ai testi a tematica LGBTI, i protagonisti sappiamo già che sono gay o esploreranno questa corporeità e questa affettività, anche solo perché, adolescente negli anni ’90, Mocciola scrive di questo nei suoi libri, articoli ed opere teatrali.

Gli anni ’90, l’apocalisse dell’AIDS, la nascita delle associazioni LGBTI in Italia, dopo la falsa partenza negli anni ’70, la visibilità di un mondo che in Italia è sempre vissuto in modo scisso, nascosto o espresso, a Napoli, da figure effeminate e stereotipate, come i femminielli.

Ed è fondamentalmente un giovane degli anni ‘90 che viene rappresentato, con una consapevolezza matura, un orgoglio portato all’eccesso, che diventa violento in una trama misteriosa, che parte da un colpo di scena e termina con una luce Caravaggesca che avvolge per un istante i protagonisti finalmente riconciliati.

Stoccolma, sapranno i lettori, è la sindrome che crea un legame d’affetto tra la vittima e il suo carnefice. Ne abbiamo vista una rappresentazione in casi di cronaca esasperanti quando il recupero di una cooperante alta bionda e con gli occhi azzurri ci ha fatto scoprire che era diventata modesta, velata e profondamente islamica.

In questo caso osserviamo nel dettaglio la violenza che, nei tempi teatrali, colpisce attraverso le sue nudità in scena ed i corpi assenti di due personaggi di contorno, nelle parole e nei gesti usati e nei significanti tra le righe, non detti, o nelle azioni presenti o passate, dette, ma avvenute rigorosamente fuori scena.

Stoccolma tra uomini, dove l’età della vittima è la protagonista, perché crea una seconda tensione, quella del legame padre figlio e la esplora attraverso tutti e quattro i personaggi citati, attraverso tutte le possibili sfumature, secondo linee emotive e comportamentali tipiche, anche in questo caso, degli anni ‘90.

I movimenti di liberazione LGBTI hanno prodotto mutazioni notevoli, anche in Italia, nelle relazioni dei giovani con i propri genitori e con le figure adulte di riferimento, nel loro farsi presto accettare o meno da amici, partner e familiari. La generazione degli anni Novanta, come quella mia e di Mocciola, quella rivissuta dal giovane protagonista, è quella, invece, che ha avuto bisogno di superare i vent’anni per essere libera di esprimersi.

I legami padre figlio sono cambiati da allora, moltiplicandosi le esperienze possibili ed anticipandosi alla prima adolescenza il Coming Out, mentre in scena si esplora, grazie al testo di Mocciola, una profondità scomoda e dolorosa, che speriamo sia divenuta rara.

Mocciola non ammette di averlo studiato, ma se da bravi psicoterapeuti voleste leggere Isay “Essere Omosessuali” vi scoprireste, nelle estensioni di una disamina psicanalitica rigorosa, tutte quelle sfumature della relazione padre figlio che “Stoccolma”esplora e lentamente scioglie.

La bravura degli attori e della regia nel rendere un testo breve ma così profondo, sono ovviamente essenziali, come la pazienza di aspettare che arrivi in qualche piccolo teatro di essay nella vostra città o magari richiederlo direttamente alla compagnia di Antonio Mocciola.

Manlio Converti

Il Pinocchio della Fondazione TRG al Garybaldi di Settimo

Domenica 17 ottobre alle 16 il Teatro Civico Garybaldi di Settimo Torinese ospiterà “Pinocchio”, una produzione della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, per il penultimo appuntamento con gli spettacoli per famiglie della stagione “Battiti – Dentroefuori” organizzata da Santibriganti Teatro.

Sul palco saliranno Claudio Dughera, Daniel Lascar e Claudia Martore, diretti dalla regia di Luigina Dagostino, che si è anche occupata della riscrittura drammaturgica. La storia è quella di Pinocchio, il burattino ribelle, simpatico, impertinente e ingenuo che vuole fuggire dalla condizione di diversità per diventare una persona vera. Lo spettacolo accompagna gli spettatori tra gli innumerevoli episodi del romanzo di Collodi. Accanto a quelli più noti che tutti si aspettano di vedere, sono stati affiancati altri meno noti, in cui il protagonista si troverà a vivere un mondo che per lui è tutto da scoprire e da interpretare. Un’allegoria della società moderna, dove emerge il contrasto tra razionalità e istinto, fame e benessere, generosità e ricerca del profitto personale. Ma anche la complessità del mondo infantile, così come quella di un mondo adulto che non sempre ascolta e guarda davvero all’essenza delle cose. Non solo una storia per bambini, perché Pinocchio è in ognuno di noi.

Per consentire il distanziamento tra il pubblico, il numero di posti disponibili sarà limitato. Per questo motivo è caldamente consigliato prenotare il proprio posto chiamando lo 011-645740 o pre-acquistarlo online sul sito www.ticket.it.

 

Domenica 17 ottobre ore 16.00

“Pinocchio”

con Claudio Dughera, Daniel Lascar, Claudia Martore

drammaturgia e regia Luigina Dagostino

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani

A San Mauro, tre giornate di incontri musicali gratuiti per i più piccoli

“Terra, mare e cielo” Primo appuntamento, sabato 16 ottobre

San Mauro (Torino)

Avvicinare i ragazzi alla musica. E’ sicuramente una bella pensata, quella del Comune di San Mauro. Che, alla bella pensata, ha dato anche un titolo molto significativo: “Terra, mare e cielo”. A realizzarla, attraverso incontri periodici, assolutamente gratuiti (e questa è stata anche un’altra gran bella pensata), all’Amministrazione civica è venuto in soccorso il musicista sanmaurese Umberto Poli, in collaborazione con il collega e musicoterapista Flavio Rubatto e con l’organizzazione della ludoteca comunale “L’Albero Amico”, gestita dalla Cooperativa Sociale Onlus “apPunto”. Tre gli appuntamenti. Tutti e tre di sabato. Il primo è per sabato 16 ottobre; a seguire il 13 novembre e il 4 dicembre, con tre proposte diverse che si susseguono nella giornata. Luogo d’incontro è il “Centro Giovani” di San Mauro, in via dell’Asilo 11. Obbligatoria la prenotazione: tel. 348/5159634. Queste le tre proposte ideate nell’arco delle varie giornate:  alle 9,30 un laboratorio dedicato ai bambini con disturbo dello spettro autistico e deficit cognitivo (6-11 anni) sul “paesaggio sonoro”, per scoprire il benessere, la libertà regalate dalla musica, per provare la stimolazione sensoriale, la condivisione, la sperimentazione. A tenere questo e gli altri laboratori della giornata, Poli e Rubatto che affiancano, da sempre, all’attività musicale l’impegno nella formazione. Dalle 14,30 alle 16,30 “Musica disegno e perfomance”, occasione per avvicinare bimbi e ragazzi tra i 6 e gli 11 anni a body percussioni, strumenti a cordapelli, ma anche lettura, interpretazione e messa in scena.  Infine, dalle 17 alle 19 una proposta pensata per la fascia più grande, 12-15 anni: un laboratorio di “ascolto e songwriting”, una travolgente immersione nei generi musicali tra ritmi, parole, creatività e composizione dei brani originali.

“Con questo tipo di didattica, a vincere è la combinazione di passione, tecnica, originalità e, soprattutto, la voglia di creare insieme qualcosa di unico e irripetibile. Sia nelle sedi extracurricolari sia in ambito scolastico la musica accompagna il cammino di bambini e ragazzi nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza e oltre, in un continuum progettuale dinamico e al tempo stesso formativo» spiega Poli, che aggiunge: “Sarà un viaggio emozionante fatto di integrazione e incontro tra musiche, storie, tradizioni, suoni, generi, culture da tutto il mondo”.

Umberto Poli, classe 1983, ha affiancato all’attività di compositore e musicista (è leader dei “Gospel Book Revisited” e cofondatore de “Lastanzadigreta”) quella, sempre a San Mauro, di docente dei corsi di “Giocomusicarte” e “Propedeutica”, speciali lezioni dove i bambini, in modo divertente e originale, possono iniziare a muovere i primi passi in campo musicale e a farne esperienza diretta per mezzo di forme e linguaggi trasversali. Ci sono anche i corsi di “Ensemble“, dei laboratori monostrumentali dedicati allo studio della chitarra e dell’ukulele, e “Band”, un percorso polistrumentale avanzato di musica d’insieme. Si svolgono al pomeriggio a “L’Officina sul Po”, da ottobre a maggio. Gli stessi corsi vengono anche organizzati allo “Zac” di Ivrea. Il tema didattico scelto per la stagione 2021-2022 è “L’America intesa come enorme e caleidoscopico insieme di generi musicali” (dal blues al folk, dal rock al pop al soul), passando con disinvoltura dagli spiritual alla voce di Etta James, dai classici di Ray Charles alle badlands di Bruce Springsteen fino alle musiche dei più recenti lungometraggi targati Disney / Pixar. Info: www.umbertopoli.com.

g.m.

Musica en plein air. Corni e cornamuse tra Inghilterra, Scozia e Irlanda

ALLA REGGIA DI VENARIA Appuntamento sabato 16 alle 17 in Sala Diana

 

Una nuova iniziativa per celebrare corno e cornamusa, due strumenti nati per esser suonati anche all’aperto, dove segnale, cerimonia, impiego militare e divertimento si sono, da sempre, intrecciati. La firma l’Accademia di Sant’Uberto, nel quadro di appuntamenti per il riconoscimento Unesco dell’ arte musicale dei corni da caccia, avvenuta nel dicembre scorso, in collaborazione con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, con maggior sostenitore  Compagnia di San Paolo e con il contributo di Fondazione CRT.

 

L’appuntamento è sabato 16 alle 17 nella Sala Diana della Reggia di Venaria (accesso con biglietto di ingresso alla Reggia,  fino ad esaurimento posti. Necessario Green Pass) con “Musica en plein air. Corni e cornamuse, tra Inghilterra, Scozia e Irlanda”. Questa volta non si rievoca la vita di corte sabauda, le giornate di caccia o quelle dedite al divertissment. L’iniziativa conduce infatti nel paesaggio d’Inghilterra, Scozia ed Irlanda attraverso la musica del Trio O’Carolan, Fabio Rinaudo (uilleann pipes, ovvero cornamusa irlandese), Elena Spotti (arpa irlandese) e Luca Rapazzini (violino). L’obiettivo è promuovere e far conoscere la musica della cornamusa, visti i tanti fili rossi che la legano a quella del corno da caccia, che sarà comunque anche un po’ protagonista: l’Equipaggio, infatti, si alternerà a questo omaggio alla cornamusa proponendo brani d’intrattenimento.

I musicisti del trio sono importanti individualità sia nell’ambito della musica tradizionale sia della musica antica in Italia, con all’attivo numerosissime incisioni discografiche, radiofoniche e televisive e tournée in Italia, Europa, Stati Uniti, Giappone e Canada. Sono tutti componenti dei Birkin Tree, la più importante Irish band italiana. I brani in programma, presentati da Fabio Rinaudo come delle storie , introdurranno il pubblico al ricco repertorio della tradizione musicale d’Irlanda e Scozia. Il concerto vedrà l’antica arpa, strumento simbolico d’Irlanda, dialogare con il violino e la uilleann pipes, la cornamusa irlandese, e  la loro musica porterà  l’ascoltatore alla scoperta di un mondo musicale affascinante e sorprendente. 

 

Il programma è tratto da composizioni scritte a partire dal XVII  sino al XIX secolo. Tra i diversi compositori dell’epoca ricordiamo per l’originalità della produzione e per la notorietà acquisita, il leggendario arpista irlandese Turlough O’Carolan, ultimo vate dell’antica cultura gaelica, ed il violista scozzese Neil Gow.

 

 

L’Equipaggio della Regia Venaria di suonatori di corno da caccia si alternerà al Trio con intermezzi musicali, proponendo partiture del repertorio classico, tratto da un metodo per “French Horn” (1746) che comprende anche  brani d’intrattenimento, rappresentativi dell’impiego dello strumento secondo il gusto inglese, per momenti di svago e divertimento. La presenza di cornisti era ambita, per allietare i giovani aristocratici in occasione di feste, matrimoni e anche per scampagnate in barca. Del 1717 la famosa “Musica sull’acqua” di G.F.Händel eseguita per re Giorgio I. Lo strumento era inizialmente usato anche per le cacce, secondo il cerimoniale francese, ma ben presto lo spirito “sportivo” e l’amore per l’arte equestre lo trasformerà già nel corso del XVIII, delineando un modello nuovo ed inedito e fuori dagli schemi consueti.

 

Lo strumento impiegato non sarà la trompe de chasse attuale ma il corno da caccia in uso in età barocca  sia per le cacce che per orchestra (tonalità 415 Hz), in particolare i corni “Seyssel” sabaudi copia del settecentesco recentemente ritrovato dall’Accademia di Sant’Uberto e riprodotti dal costruttore valdostano Cristian Bosc secondo le antiche metodologie. Cornisti: Elisa Bellezza,  Gregorio Demaria, Aldo Marietti e Donato Gavino Murru.

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Vita di corte. Tempi e luoghi della musica”.

I Subsonica posticipano a marzo e aprile 2022

POSTICIPATO A MARZO E APRILE 2022 IL MICROCHIP TEMPORALE CLUB TOUR

 

A causa della situazione attuale, Vertigo comunica che il “Microchip Temporale Tour Club” dei Subsonica è posticipato a marzo e aprile 2022. I biglietti acquistati saranno validi per le nuove date.

 

La tournée, prodotta da Vertigo, partirà giovedì 3 marzo 2022 dall’Hall di Padova (data iniziale 05.03.2020 posticipata poi al 05.04.2020, 22.10.2021, 04.03.2021 e 04.11.2021) per poi fare tappa al Vox Club di Nonantola (MO) venerdì 4 marzo (data iniziale 06.03.2020 posticipata poi al 17.04.2020, 23.10.2020, 05.03.2021 e 05.11.2021) e sabato 5 marzo (data iniziale 27.032020 posticipata poi al 08.05.2020, 24.10.2020, 6.03.2021 e 06.11.2021), al Common Ground di Napoli giovedì 10 marzo (data iniziale 19.03.2020 posticipata poi al 23.04.2020, 12.11.2020, 18.03.2021 e 18.11.2021), al Pin Up di Mosciano Stazione (TE) venerdì 11 marzo (data iniziale 20.03.2020 posticipata poi al 24.04.2020, 13.11.2020, 19.03.2021e 19.11.2021), al Demodè di Modugno (BA) sabato 12 marzo (data iniziale 21.03.2020 posticipata poi al 25.04.2020, 14.11.2020, 20.03.2021 e 20.11.2021), all’Afterlife di Perugia giovedì 17 marzo (data iniziale 11.03.2020 posticipata poi al 7.05.2020, 16.10.2020, 11.03.2021 e 11/11/2021), al Mamamia di Senigallia (AN) venerdì 18 marzo (data iniziale 03.04.2020 posticipata poi al 02.05.2020, 30.10.2020, 12.03.2021 e 12.11.2021), al Live Club di Trezzo Sull’Adda (MI) sabato 19 marzo (data iniziale 07.03.2020, posticipata poi al 04.04.2020, 07.11.2020, 13.03.2021 e 13.11.2021), al Capitol Fiera di Pordenone venerdì 25 marzo (data iniziale 28.03.2020 posticipata poi al 10.04.2020, 06.11.2020, 26.03.2021 e 26.11.2021), al C.S. Rivolta di Marghera (VE) sabato 26 marzo (data iniziale 04.04.2020 posticipata poi al 18.04.2020, 17.10.2020, 27.03.2021 e 27.11.2021), al Brixia Forum di Brescia domenica 27 marzo (data iniziale 30.03.2020 posticipata poi al 28.03.2021 e 14.11.2021), al Teatro della Concordia di Torino giovedì 31 marzo (data iniziale 14.03.2020 posticipata poi al 28.04.2020, 21.11.2020, 09.04.2021 e 10.12.2021), venerdì 1 aprile (data iniziale 15.03.2020 posticipata poi al 29.04.2020, 22.11.2020, 10.04.2021 e 11.12.2021) e sabato 2 aprile (data iniziale 31.03.2020 posticipata poi al 30.04.2020, 20.11.2020, 11.04.2021 e 12.12.2021), al Tuscany Hall di Firenze giovedì 7 aprile (data iniziale 12.03.2020 posticipata poi al 06.05.2020, 14.10.2020, 02.04.2021 e 03.12.2021), all’Atlantico di Roma venerdì 8 aprile (data iniziale 24.03.2020 posticipata poi al 15.04.2020, 28.10.2020, 31.03.2021 e 01.12.2021) e sabato 9 aprile (data iniziale 25.03.2020 posticipata poi al 16.04.2020, 29.10.2020, 01.04.2021 e 02.12.2021) e all’Alcatraz di Milano martedì 12 aprile (data iniziale 08.04.2020 posticipata poi al 17.11.2020, 06.04.2021 e 07.12.2021) e mercoledì 13 aprile (data iniziale 09.04.2020 posticipata poi al 18.11.2020, 07.04.2021 e 08.12.2021).

 

CALENDARIO AGGIORNATO MICROCHIP TEMPORALE CLUB TOUR – 2022

 

giovedì 3 marzo 2022 – Hall, Padova
(data iniziale 05.03.2020 posticipata poi al 05.04.2020, 22.10.2021, 04.03.2021 e 04.11.2021)
venerdì 4 marzo 2022 – Vox Club, Nonantola (MO)
(data iniziale 06.03.2020 posticipata poi al 17.04.2020, 23.10.2020, 05.03.2021 e 05.11.2021)
sabato 5 marzo 2022 – Vox Club, Nonantola (MO)
(data iniziale 27.03.2020 posticipata poi al 08.05.2020, 24.10.2020, 06.03.2021 e 06.11.2021)
giovedì 10 marzo 2022 – Common Ground, Napoli
(data iniziale 19.03.2020 posticipata poi al 23.04.2020, 12.11.2020, 18.03.2021 e 18.11.2021)
venerdì 11 marzo 2022 – Pin Up, Mosciano Stazione (TE)
(data iniziale 20.03.2020 posticipata poi al 24.04.2020, 13.11.2020, 19.03.2021e 19.11.2021)
sabato 12 marzo 2022 – Demodè, Modugno (BA)
(data iniziale 21.03.2020 posticipata poi al 25.04.2020, 14.11.2020, 20.03.2021 e 20.11.2021)
giovedì 17 marzo 2022 – Afterlife, Perugia
(data iniziale 11.03.2020 posticipata poi al 07.05.2020, 16.10.2020, 11.03.2021 e 11.11.2021)
venerdì 18 marzo 2022 – Mamamia di Senigallia (AN)
(data iniziale 03.04.2020 posticipata poi al 02.05.2020, 30.10.2020, 12.03.2021 e 12.11.2021)
sabato 19 marzo 2022 – Live Club, Trezzo Sull’Adda (MI)
(data iniziale 07.03.2020, posticipata poi al 04.04.2020, 07.11.2020, 13.03.2021 e 13.11.2021)
venerdì 25 marzo 2022 – Capitol Fiera, Pordenone
(data iniziale 28.03.2020 posticipata poi al 10.04.2020, 06.11.2020, 26.03.2021 e 26.11.2021)
sabato 26 marzo 2022 – C.S. Rivolta, Marghera (VE)
(data iniziale 04.04.2020 posticipata poi al 18.04.2020, 17.10.2020, 27.03.2021 e 27.11.2021)
domenica 27 marzo 2022 – Brixia Forum, Brescia
(data iniziale 30.03.2020 posticipata poi al 28.03.2021 e 14.11.2021)
giovedì 31 marzo 2022 – Teatro della Concordia, Torino
(data iniziale 14.03.2020 posticipata poi al 28.04.2020, 21.11.2020, 09.04.2021 e 10.12.2021)
venerdì 1 aprile 2022 – Teatro della Concordia, Torino
(data iniziale 15.03.2020 posticipata poi al 29.04.2020, 22.11.2020, 10.04.2021 e 11.12.2021)
sabato 2 aprile 2022 – Teatro della Concordia, Torino
(data iniziale 31.03.2020 posticipata poi al 30.04.2020, 20.11.2020, 11.04.2021 e 12.12.2021)
giovedì 7 aprile 2022 – Tuscany Hall, Firenze
(data iniziale 12.03.2020 posticipata poi al 06.05.2020, 14.10.2020, 02.04.2021 e 03.12.2021)
venerdì 8 aprile 2022 – Atlantico, Roma
(data iniziale 24.03.2020 posticipata poi al 15.04.2020, 28.10.2020, 31.03.2021 e 01.12.2021)
sabato 9 aprile 2022 – Atlantico, Roma
(data iniziale 25.03.2020 posticipata poi al 16.04.2020, 29.10.2020, 01.04.2021 e 02.12.2021)
martedì 12 aprile 2022 – Alcatraz, Milano
(data iniziale 08.04.2020 posticipata poi al 17.11.2020, 06.04.2021 e 07.12.2021)
mercoledì 13 aprile 2022 – Alcatraz, Milano
(data iniziale 09.04.2020 posticipata poi al 18.11.2020, 07.04.2021 e 08.12.2021)

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Il Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica del 39° Torino Film Festival a Monica Bellucci

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L’attrice al TFF presenta il suo nuovo film The girl in the fountain  e sarà protagonista di una Masterclass al Museo Nazionale del Cinema

30 novembre – 1° dicembre 2021

 

La consegna del premio all’attrice avrà luogo martedì 30 novembre e sarà seguita dalla proiezione in anteprima mondiale del film The girl in the fountain diretto da Antongiulio Panizzi e interpretato da Monica Bellucci, sulla leggendaria attrice Anita Ekberg, prodotto da Dugong Films con Eagle Pictures che lo distribuirà in sala. The girl in the fountain uscirà al cinema come film evento l’1, il 2 e 3 dicembre.

“È per me una grande gioia ed emozione ricevere il Premio Stella della Mole”, dichiara Monica Bellucci“Ringrazio il presidente e il direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano. Ringrazio Stefano Francia di Celle direttore del Torino Film Festival. Sono onorata che il film The girl in the fountain venga proiettato in prima mondiale a Torino, uno dei principali festival cinematografici in Italia, che apre le porte ad un nuovo tipo di cinema, attento alle innovazioni e ai giovani autori di tutto il mondo, nel rispetto della tradizione grazie alle retrospettive che offrono la visione di capolavori del passato. Vi ringrazio veramente di cuore”.

 

“Il Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica rappresenta tutta la storia cinematografica della nostra città, un omaggio alla tradizione vissuta nel presente con uno sguardo al futuro – sottolineano Enzo Ghigo Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino. È un simbolo prezioso, ricco di significati, che speriamo sempre più rappresenti il proseguimento del nuovo corso per il Museo e il TFF. Siamo molto felici che a riceverlo sia Monica Bellucci, artista poliedrica, star del cinema e icona globale di bellezza”.

“È un grande piacere e un onore per me poter celebrare con il Premio Stella della Mole Monica Bellucci”, dichiara Stefano Francia di Celle, direttore del Torino Film Festival. “La sua lunga carriera è e sarà costellata da intuizioni, idee e personaggi destinati alla memoria collettiva eterna. Questo premio è un riconoscimento per la sua versatilità artistica, per la disponibilità a promuovere l’opera di autori emergenti permettendo così la realizzazione di progetti poliedrici con contenuti e linguaggi nuovi, per la sua capacità di padroneggiare magnificamente una potenzialità creativa che può arricchire enormemente l’arte cinematografica”.

 

 

Mercoledì 1° dicembre 2021 Monica Bellucci sarà protagonista di una Masterclass al Museo Nazionale del Cinema di Torino, dove l’attrice converserà con il regista di The girl in the fountain Antongiulio Panizzi.

Dal 2020 simbolo e protagonista dell’immagine guida del TFF, la spettacolare Stella della mole a 12 punte è originale, universale, e celebra il suo impegno per l’innovazione, la diversità e la collaborazione. La stella della Mole Antonelliana mette in relazione il passato di Torino con il suo futuro, la “culla” del cinema italiano con i nuovi artisti da tutto il mondo che vengono celebrati al festival.

Il Premio ha una componente tecnologica del tutto unica ed è realizzato in alluminio attraverso la tecnologia avanzata dell’Additive Manufacturing, grazie alla collaborazione del Politecnico di Torino e del Competence Industry Manufacturing 4.0, il polo nazionale costituito dai due atenei torinesi insieme a 23 importanti partner industriali per la diffusione di competenze legate all’Industria 4.0.

MONICA BELLUCCI – Biografia

Monica Bellucci ha cominciato il suo percorso nel mondo dell’immagine come modella, catturando l’obiettivo dei più grandi fotografi, Helmut Newton, Peter Lindbergh, Richard Avedon, Steven Meisel, Michel Comte, Ferdinando Scianna, Oliviero Toscani, Fabrizio Ferri, solo per citarne alcuni. Ma il suo sogno fin da bambina era il cinema, il passaggio dalla moda al mondo cinematografico è avvenuto per mano di Dino Risi e Francis Ford Coppola. Nella sua carriera, fra l’Italia e la Francia, ha lavorato con Giuseppe Tornatore, Gabriele Muccino, Giovanni Veronesi, Paolo Virzì, Marco Tullio Giordana, Maria Sole Tognazzi, Gaspard Noé, Bertrand Blier, Philippe Garrel, Alain Corneau, Alain Chabat, Guillaume Nicloux. Per il suo primo film francese L’Appartement (1996) di Gilles Mimouni è candidata al Cesar. Il film vince il BAFTA Award for Best Film Not in the English Language, questo riconoscimento apre a Monica la strada per il suo primo film americano Under Suspicion dove recita nel ruolo della moglie di Gene Hackman, e per la prima volta si ritrova al Festival di Cannes. Tornatore la chiama per Malèna, film italiano di successo mondiale. Comincia una vera carriera internazionale per Monica che lavora con registi del calibro dei Wachowski, Spike Lee, Terry Gilliam, Antoine Fuqua, Rebecca Miller, Mel Gibson, fra gli altri. Nel 2004 dà alla luce la sua prima figlia Deva e nel 2010 la sua seconda figlia Leonie.

Continua il suo percorso internazionale fra film a grosso budget e film indipendenti d’autore, come Rhino Season dell’iraniano Bahman Ghobadi e On the Milky Road di Emir Kusturica, che la vale il Nastro d’argento Europeo. Nel 2014 è a Cannes per presentare il film di Alice Rohrwacher Le Meraviglie, che riceve il Grand Prix Speciale della Giuria e nel 2015 gira Spectre di Sam Mendes nel ruolo di Lucia Sciarra, creando una rivoluzione nel mondo del cinema: per la prima volta un’attrice di cinquant’anni si ritrova fra le braccia di James Bond. Continua la sua carriera recitando in serie televisive americane come Mozart in the Jungle al fianco di Gael García Bernal e in Twin Peaks di David Lynch. Nel 2018 ha girato in Australia il film Necromancer, dei fratelli Kiah et Tristan Roche- Turner, in Francia la serie televisiva Dix pour cents e insieme a Sir. Ben Kingsley il film di spionaggio Spider in the Web, diretto dal regista israeliano Eran Riklis.

Monica Bellucci è stata per ben due volte madrina del Festival di Cannes, onore che prima di lei hanno avuto solo Jeanne Moreau e Isabelle Huppert. Nel 2017 ha ricevuto e accettato il prestigioso invito a diventare membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences che assegna i Premi Oscar.

Monica ha sostenuto l’associazione AGOP che assiste i genitori di bambini malati di cancro e Paroles des femmes, in aiuto di donne e bambini. Attualmente fa parte dell’Associazione S.O.S. autisme che si occupa di bambini autistici.

 

Nel 2019 partecipa al lungometraggio diretto da Claude Lelouch Le plus belle annéè d’un vie e nel 2020 al film diretto da Kaouther Ben Hania The man who sold his skin, candidato all’oscar come miglior film straniero.

Nel 2021 la vedremo sul grande schermo in due progetti italiani: Siccità, il nuovo lungometraggio del regista Paolo Virzì, e La befana vien di notte 2 diretto da Paola Randi.

Sempre nel 2021 Monica è vincitrice del premio internazionale Flaiano alla carriera, e del David Speciale della 66esima edizione dei premi David di Donatello.

Dal 2020 inoltre inizia il suo percorso da produttrice con Musa, casa di produzione che apre a Parigi e con la quale partecipa alla realizzazione del docu-film The girl in the fountain diretto da Antongiulio Panizzi, nel quale è anche protagonista, e del film-opera Gianni Schicchi diretto da Damiano Michieletto.

Monica sarà inoltre presente nell’action thriller Memory, al fianco di Liam Neeson e Guy Pearce, in uscita nel 2022, mentre prosegue il suo percorso internazionale la rappresentazione teatrale che la vede protagonista nel ruolo di Maria Callas diretta da Tom Volf Maria Callas: lettere e memorie.

THE GIRL IN THE FOUNTAIN

Correva l’anno 1960 quando le curve sinuose di un’attrice dalla bellezza dirompente, Anita Ekberg, sconvolgevano le acque di Fontana di Trevi e il mondo intero. Proprio in quella scena iconica de La Dolce Vita di Federico Fellini, la storia del cinema e la memoria collettiva ha cristallizzato la giunonica diva svedese. Ma persona e personaggio di un film non sono la stessa cosa e, per una vita, Anita si è battuta per dimostrarlo. The girl in the fountain è il racconto di un’attrice divorata dalla sua stessa icona attraverso la voce e la sensibilità di Monica Bellucci che con attenzione e delicatezza si mette alla ricerca di quel personaggio, per riscattarne la figura stereotipata della “ragazza nella fontana”.

Una conversazione verbale e visiva, un dialogo impossibile tra due donne e dive di epoche diverse con cui la Bellucci riscopre il percorso di una donna libera e indipendente, che ha pagato un prezzo per non voler sottostare a nessuno.

Cast & Credits

Regia: Antongiulio Panizzi

Scritto da: Paola Jacobbi e Camilla Paternò Con: Monica Bellucci

e la partecipazione straordinaria di: Roberto De Francesco, Stefania De Santis, Eric Alexander Dop: Alessandro Chiodo

Montaggio: Danilo Galli Musiche: Max Casacci

Prodotto da: Dugong Films e Eagle Pictures in co-produzione con Shoot&Post, in collaborazione con Musa, con il supporto di Regione Lazio – Lazio Cinema International