SPETTACOLI- Pagina 151

Al Teatro Gobetti debutta “Farfalle”, scritto e diretto da Emanuele Aldrovaldi

In scena dal 28 febbraio al 5 marzo prossimi

Martedi 28 febbraio prossimo, alle ore 19:30, debutta al Teatro Gobetti di Torino lo spettacolo “Farfalle”, scritto e diretto da Emanuele Aldrovaldi, testo vincitore del premio “Hystrio Scritture di Scena” nel 2015 e del “Mario Fratti Award” nel 2016. In scena due attrici: Bruna Rossi e Giorgia Senesi. Scene e grafica sono di CMP Design, le luci di Vincent Longuemar, i suoni di Riccardo Caspani, le musiche di Riccardo Tesorini e i movimenti di Olivia Fortuni.

Sono in scena due sorelle ciniche e poetiche, una bionda (Bruna Rossi) e una mora (Giorgia Senesi), al centro, il gioco che le ha unite fin da quando, piccolissime, sono rimaste sole. A turno, chi ha in mano la collana a forma di farfalla può obbligare l’altra a fare qualsiasi cosa, pena la fine del gioco. Durante lo spettacolo, le due attrici giocano a interpretare i personaggi principali delle loro vite, in un susseguirsi di scene che raccontano, con una tragicomica ironia la crescita delle due sorelle e le loro scelte di vita bizzarre, banali, obbligate o inaspettate, che le portano a acquisire una sempre maggiore consapevolezza di sé, diventando molto diverse da quelle ragazzine che erano. Il loro percorso è opposto e quasi complementare, il cambiamento che vivono le porta a allontanarsi e successivamente a scontrarsi in maniera violenta.

“È difficile raccontare di cosa parli un testo – afferma il regista Emanuele Aldrovaldi – e risulta ancora più difficile sapere quali siano state le esigenze che l’hanno portato a scriverlo. Per ‘Farfalle’ ne posso ipotizzare tre. La prima, iniziale, è quella rappresentata dal desiderio di mettermi alla prova cimentandomi con la scrittura di personaggi femminili complessi. I testi che avevo scritto fino a quel momento avevano un protagonista vista maschile o una coppia di protagonisti uomo/donna. La sfida che avevo in testa era quella di provare a raccontare in modo credibile e profondo la storia di due possibili donne. Nel 2013, partendo da alcune novelle di Pirandello, ho iniziato a scrivere di queste due sorelle. La seconda esigenza rispecchia una riflessione sul valore dell’esperienza. Il mondo è pieno di persone che dispensano consigli in base alle loro esperienze personali, e tutta la nostra cultura è fondata sull’idea che la conoscenza scientifica, culturale, esperienziale e emotiva si possa diffondere o tramandare. Le esperienze che facciamo ci insegnano davvero qualcosa sulla vita,su noi stessi o sugli altri? Fino a che punto, trasmettendo ciò che abbiamo imparato a chi amiamo, facciamo del bene? La terza esigenza è scenica, quella di costruire una dinamica che fosseinterna alla vicenda, e che avesse il potere di costruire le situazioni e i personaggi. Per questo le altre figure della storia, dal padre inaffidabile al medico opportunista, sono sempre in bilico tra l’avere una vita propria e l’essere proiezioni generate dal vortice del gioco in cui sono immerse le due sorelle. Dal momento della scrittura sono passati dieci anni e, nel frattempo, il testo ha vinto dei premi, è stato pubblicato e tradotto e ricevuto il suo debutto mondiale nel 2019 a New York. In un certo senso è come se si fosse staccato da me e si fosse allontanato dalle motivazioni che mi avevano spinto a scriverlo, diventando un elemento autonomo. Questo è stato il mio approccio quando ho deciso di farne la regia, come se fosse il testo di qualcun altro. Rileggendolo e analizzando come se lo avessi scritto io, ho scoperto che si tratta di un testo che parla d’amore, un amore conflittuale e competitivo, che va oltre l’incomprensione e i confini della vita, e è stato questo il motivo per il quale ho scelto di farlo interpretare a due attrici che, dal punto di vista anagrafico, avessero la stessa età che avevano le protagoniste alla fine della storia e non all’inizio. Volevo concentrarmi sul raccontare due donne che hanno già vissuto e provato a capire e capirsi in un modo che trascende i confini i dello spazio e del tempo, e che risultano ancora unite.

 

Lo spettacolo è prodotta dalla Associazione teatrale “Autori Vivi” dal Teatro Elfo Puccini, dall’Emilia Romagna Teatro ERT, dal Teatro Nazionale e sarà replicato per la stagione in abbonamento dal Teatro Stabile di Torino fino al 5 marzo prossimo.

MARA MARTELLOTTA

Neri Marcorè cantante al Teatro Concordia

Venerdì 24 febbraio, ore 21

Teatro Concordia, Venaria Reale (TO)

Le mie canzoni altrui

 

I primi passi mossi su un palco da Neri Marcorè, molto prima di diventare attore e conduttore, sono legati alla musica, una passione mai sopita che negli ultimi anni ha ripreso linfa e corpo. Produzioni teatrali come Un certo signor G, Beatles Submarine e Quello che non ho, e concerti di varia natura e formazioni diverse lo hanno portato a frequentare con crescente assiduità il repertorio di Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Gianmaria Testa e altri apprezzati artisti.

Senza far mancare al pubblico la sua ironia, come già si evince dal titolo, “Le mie canzoni altrui” è un concerto che spazia nel mondo dei cantautori italiani e stranieri, dal folk al pop, inanellando pezzi noti e meno noti che in qualche modo rappresentano la sua formazione musicale, legata a esperienze di vita personali o semplicemente al piacere di coinvolgere il pubblico nella condivisione di un patrimonio musicale comune.

Con lui, sul palco, Domenico Mariorenzi alla chitarra acustica, bouzouki e pianoforte, Fabrizio Guarino alla chitarra elettrica, Alessandro Patti al basso e contrabbasso e Simone Talone alla batteria.

 

Venerdì 24 febbraio, ore 21

Le mie canzoni altrui

Neri Marcorè, voce e chitarra

Domenico Mariorenzi, chitarra, bouzouki e pianoforte

Alessandro Patti, basso e contrabbasso

Fabrizio Guarino, chitarra elettrica

Simone Talone, batteria

Biglietti: intero 30 euro + d.p. – ridotto 28 euro + d.p.

 

Info

Teatro della Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO)

www.teatrodellaconcordia.it

011 4241124 – info@teatrodellaconcordia.it

SEEYOUSOUND a Torino tutto pronto per la 9ª edizione

Manca ormai poco alla 9ª edizione di SEEYOUSOUND International Music Film Festival, che dal 24 febbraio al 2 marzo, propone a Torino 79 film tutti legati alla musica tra i migliori e più recenti a livello internazionale – di cui 5 in anteprima assoluta, 2 prime europee e 26 italiane – e 22 tra concerti, sonorizzazioni e dj set, accompagnati da oltre 60 ospiti da tutto il mondo.

 

Venerdì 24 febbraio SEEYOUSOUND 9 apre con l’anteprima italiana di Tchaikovsky’s Wife di Kirill Serebrennikov, film sulla tumultuosa relazione tra il compositore e la moglie che venne presentato in prima mondiale a Cannes nel 2022, accompagnato dalle dichiarazioni nette del regista – russo di madre ucraina – da sempre oppositore del regime putiniano ed esiliato dallo scorso marzo.

Serebrennikov è protagonista dell’omaggio di quest’anno, che prevede anche la proiezione di un altro suo titolo musicaleSummer (Leto), splendido bianco e nero del 2018, incentrato sul cantante Viktor Tsoï, leader della rock band russa anni ‘80 Kino.

In programma film su grandi nomi come Sinéad O’Connor, i King CrimsonJames Brown e il mitico concerto che tenne a bada le rivolte di Boston dopo l’assassinio di Martin Luther King; la regina della bossa nova Miùchala capoverdiana Cesária Évora protagonista dell’omonimo film che verrà introdotto dalla regista Sofia Fonseca, ma anche The StrokesInterpolLCD Soundsystem… protagonisti di Meet Me In The Bathroom, mostrato in anteprima al Sundance e proiettato a Seeyousound prima del concerto dei torinesi The Wends.

Spiccano documentari unici come What You Could Not Visualize sulla band post-punk Rema-Rema: domenica 26 febbraio per l’anteprima europea saranno ospiti il regista Marco Porsia e due membri della band che si esibiranno per la prima volta dal 1980, insieme ai LarsenTra le molte anteprime italiane, il film sui CAN, storico gruppo krautrock, Can And Me di Michael P. Aust che sarà in sala sabato 25. E i quattro film d’artista della serie The Second Summer Of Love che esplora l’impatto culturale dell’acid house quando nel 1988 la musica elettronica esplore nel Regno Unito, per espandersi in Europa e negli Stati Uniti.

 Prima proiezione in assoluto per il mondo è troppo per me, accurato lavoro su Vittorio Camardese (schivo musicista, inventore del tapping), che verrà presentato lunedì 27 dalla regista Vania Cauzillo e accompagnato dal live di Roberto Angelini (figlio acquisito di Camardese) con Rodrigo D’Erasmo; e Infernòt. Viaggio nella musica folk documentario sulla nascita della musica folk italiana che parte dal FolkClub di Torino per allargarsi al panorama mondiale, in anteprima sabato 25 con in sala il regista Elia Romanelli e seguirà il live di Alessia Tondo e Davide Ambrogio.

Molti anche i film di finzione come Country Gold, commedia weird frutto del prolifico regista indie Mickey Reece, che inscena il surreale incontro tra due leggende del country stravolgendo l’immaginario del genere; Zillion di Robin Pront, ospite per l’anteprima italiana di sabato 25, che racconta la storia (vera) di Frank Verstraeten, imprenditore-criminale che nel ‘97 con il re del porno belga Dennis Black Magic l’omonima mega discoteca, una parabola techno che incarna lo spirito degli anni ’90; e Sonnecoming of age dall’estetica digital sulle note di Losing My Religion dei R.E.M. diretto dalla giovane regista curdo-austriaca Kurdwin Ayub, premiata alla Berlinale 2022.

Quest’anno il festival torna a riappropriarsi completamente della sua dimensione live con 22 concerti, sonorizzazioni e dj set tra cui anche le performance multimediali Ever.ravE di Gianluca Iadema Perceive Reality A/V di KHOMPA feat. Akasha; l’exhibition con le opere di Rebecca Salvadori; lo spettacolo transmediale Rageen Vol. 1 del collettivo OKIEES con la straordinaria partecipazione di Pippo Delbono, i concerti dopo-festival al Café des Arts, al Porto Urbano e le serate a Magazzino sul Po e Spazio Musa, e le proiezioni a 360° del DANCE VR CORNER in collaborazione con COORPI nella Mole Antonelliana.

Seeyousound International Music Film Festival è organizzato da Associazione Seeyousound con la collaborazione di Museo Nazionale del Cinema, il patrocinio di MiC – Ministero della Cultura, Regione Piemonte e Città di Torino, e il contributo di Fondazione CRT. Main sponsor Diplomático – RUM. Sponsor BTM Banca Territori Del Monviso e Lentini Immobili Real Estate.

BIGLIETTERIA bit.ly/SYS9_Tickets e Cinema Massimo | INFO www.seeyousound.org

Cinema a Volpiano, un percorso con quattro proiezioni


“Linguaggio cinematografico 2023”, a partire da sabato 25 febbraio

Il Comune di Volpiano organizza, in collaborazione con Aiace Sottodiciotto Film Festival, il percorso di approfondimento «Linguaggio cinematografico 2023», a partire da sabato 25 febbraio nella Sala Polivalente (via Trieste 1), condotto da  Fabio Bertolotto, studioso di Cinema e laureato al Dams (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo); ingresso libero, consigliata la prenotazione (posta elettronica scuole@comune.volpiano.to.it, telefono 011.9954567).

Il percorso comprende quattro proiezioni, con inizio alle 21sabato 25 febbraio «Lady Bird» (Golden Globe 2018 come miglior commedia, Saoirse Ronan migliore attrice), sabato 11 marzo «Persepolis» (Premio della Giuria al Festival di Cannes del 2007), sabato 25 marzo «Hugo Cabret» (Premio Oscar 2012 alla fotografia, alla scenografia, al sonoro, al montaggio sonoro e agli effetti speciali), e sabato primo aprile «Gagarine – Proteggi ciò che ami», film del 2020 ambientato nella periferia di Parigi. Tra coloro che completeranno il percorso assistendo a tutte le proiezioni, verranno estratti sei abbonamenti validi per i seguenti cinema di Torino: Centrale d’Essai, Due Giardini, Eliseo, Fratelli Marx, Massimo, Nazionale, Romano.

Commenta Barbara Sapino, assessora alla Cultura del Comune di Volpiano: «A Volpiano manca il cinema ma forse in generale si è persa l’abitudine di condividere le emozioni del grande schermo in compagnia. Come amministrazione abbiamo pensato di dare l’opportunità ai giovani (e non solo) di imparare a conoscere il mondo del cinema attraverso i suoi linguaggi, a sviluppare un senso critico e a condividerne le emozioni in compagnia. Grazie alla collaborazione con Aiace e Sottodiciotto Film Festival sono stati scelti i quattro film in programma che oltre al contenuto di qualità uniscono l’attrattiva di una storia avvincente e interessante».

Osteria Rabezzana, Metti una sera al cinema

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Mercoledì 22 febbraio, ore 21.30

Lo spettacolo-concerto che omaggia i più grandi compositori con l’Orchestra formata da un terzetto d’archi, oboe, percussionista, piano e voce di Tiberio Ferracane

“Metti una sera al cinema” è uno spettacolo-concerto che omaggia i più grandi compositori di musica da film: Ennio Morricone, Nino Rota, Bacalov, Nicola Piovani. Ma anche coloro che sono stati presi in prestito, scelti da grandi registi, come Luigi Tenco, Charles Aznavour, Pino Daniele, Paolo Conte, Astor Piazzolla.

Ad omaggiare i grandi compositori, i grandi Maestri che formano l’Orchestra: un terzetto d’archi, un oboe, un percussionista, un pianoforte e una voce, il tutto coadiuvato da una regia che si occupa di far scorrere le immagini sullo schermo.

La musica da film è un genere musicale che mette d’accordo tutti, perché fa magicamente convivere la musica colta e quella pop. Ammalia il pubblico, perché le poche parole scelte con cura rievocano profumi e immagini che intanto scorrono sullo schermo.

Formazione

Tiberio Ferracane, voce e piano

Pietro Paolo Marino, oboe

Paola Bettella, violino

Magdalena Vasilescu, viola e violino

Massimo Barrera, violoncello

Gianfabio Cappello, percussioni

Stefania Piccolo, regia e montaggio

Ora di inizio: 21,30

Ingresso:

15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

Ripartono i concerti dell’Accademia Corale Stefano Tempia

Ripartono i concerti dell’Accademia Corale Stefano Tempia di Torino.Il primo appuntamento avrà luogo sabato 25 febbraio, alle  17, presso l’Oratorio di San Filippo Neri, in via Maria Vittoria 5, a Torino. L’“Ensemble AES”, composto da Antonino Mollica (sassofono soprano), Enea Tonetti (sassofono baritono), e Andrea Tedesco (pianoforte) proporrà il concerto dal titolo “Rebus musicali per saxofoni e pianoforte”.

“Uscire con l’abito nero, sciccherie”

Music Tales, la rubrica musicale

“Uscire con l’abito nero, sciccherie

Mentre metto cose per sembrare come quelle un po’ più fighe

Però mando un bacio a quelli che

Mi davano i bacini ma senza volere me”

Madame è una giovanissima ragazza di appena 19 anni diventata famosa grazie alla canzone “Sciccherie”, che ha spopolato su tutte le piattaforme di musica.

Quest’anno ha partecipato al Festival di Sanremo con un brano che ho trovato particolarmente bello. Stamane ho voluto conoscerla un po’ di più, attraverso un’intervista che mi ha scossa e positivamente, e negativamente.

Un’intervista che mi ha fatto ripercorrere disagi, situazioni e momenti che forse, per certi versi, appartengono anche al mio bagaglio personale; forse non solo al mio.

Classe 2002 una musicalità di quelle che non si sentivano da tempo e talento da vendere. Questa è Madame, una liceale di 19 anni con la passione per la lingua italiana, i vari dialetti e la loro storia, e che ha deciso di prendere la strada del rap. Il suo vero nome è Francesca ed è di Vicenza: i suoi singoli sono prodotti da Eiemgei per Arcade Army Records e presentano tutti una particolarità fuori dal comune: i testi.

Parole volutamente strascicate e “mangiate”, inflessioni dialettali e figure retoriche, li rendono di difficile comprensione a un pubblico più largo. E questo si riflette soprattutto in “Sciccherie”, prima canzone di Madame che, nonostante sia piaciuta tantissimo, è stata anche criticata perché – parole dei fan – “non si capiva nulla”.

E così la ragazza non solo ha deciso di pubblicare il testo su tutti i siti e sulle Instagram Stories, ma ha anche spiegato in un video con gli Arcade Boyz il significato di “Sciccherie”.

“Sciccherie” non è in realtà in dialetto: l’unica parola che può essere definita dialettale, infatti, è “ficcatine”, non ce ne sono altre. È un neologismo inventato da Madame e rappresenta la classica “one night stand” di classica memoria, mentre le altre parole che sembrano incomprensibili sono solo state volutamente pronunciate con accenti diversi dal normale per adattarle meglio alla base musicale.

Cosa sono le “Sciccherie”? Tutte quelle cose che possono essere superflue – l’oro, un bel vestito – ma che ci creano dipendenza. Sono le cose più astratte come le cose reali. Come anche le dipendenze affettive, di cui a un certo punto Madame parla nella canzone: e lì le parole volano come in un flusso, come pensieri gettati alla rinfusa attraverso la bocca come se fosse in un sogno. “Sciccherie” è una canzone profonda, che vede Francesca mettersi in gioco in prima persona raccontando dello sforzo per stare al passo con le altre ragazze (“metto cose per sembrare come quelle un po’ più fighe”), della sofferenza per sentirsi a volte un po’ un pesce fuor d’acqua, e dell’amore per un ragazzo con il quale vorrebbe fare a meno delle “sciccherie”, ossia i litigi inutili. Quella di Madame è una canzone che andrebbe ascoltata più e più volte, andando oltre l’apparenza e facendo davvero attenzione al testo.

Testo che più chiaro di così non può davvero essere.

Prima di linkarvi il brano vorrei vi prendeste tempo per ascoltare la sua intervista che la mette a nudo rendendo pubblica una fragilità che odora di veridicità.

L’ho ascoltata e mi ha fatta riflettere, soprattutto nella parte finale.

https://www.youtube.com/watch?v=bIDJWcuqhDE&ab_channel=NoiseyItalia

“Nulla al mondo può prendere il posto della perseveranza.

Non il talento, nulla è più comune di uomini di talento falliti.

Non il genio; il genio incompreso è ormai un luogo comune.

Non l’istruzione; il mondo è pieno di derelitti istruiti.

Solo la perseveranza e la determinazione sono onnipotenti.”

CALVIN COOLIDGE

Buon ascolto, attendo vostre impressioni

Chiara De Carlo

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

Completamente esaurito 40 personaggi per un solo interprete

TSN – Teatro Superga Nichelino (TO)

Giovedì 23 febbraio, ore 21

Completamente esaurito 

40 personaggi per un solo interprete: una commedia unica nel suo genere per la prima produzione italiana

Completamente esaurito è la commedia esilarante di Becky Mode nella prima produzione italiana firmata STM: un solo attore sul palco che interpreta 40 personaggi diversi in 90 minuti di spettacolo.

Davide Nebbia, che si è occupato anche della traduzione e adattamento del testo, è un attore sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Protagonista del film La Strategia degli Affetti, che gli è valso la nomination come Miglior Attore Protagonista al prestigioso Shangai Film Festival, ha calcato i palchi del teatro musicale italiano in produzioni come Frankestein Junior, Grease ed Happy Days. Rientrato in Italia dopo aver studiato al The Barrow Group di New York, l’attore torna sul palco con il sorprendente testo di Becky Mode.

TRAMA

Tommy è un giovane attore in attesa di scritture in un panorama teatrale italiano, o meglio romano, tutt’altro che confortante. Così, in attesa del colpo di fortuna, tra un provino e l’altro, il protagonista si mantiene con un lavoro che, lungi dal procurargli soddisfazioni, lo precipita in uno stato di stress sempre più difficile da gestire. Tormentato da clienti di vecchia data che telefonano in continuazione insieme ai nuovi adepti e ai curiosi di questa “cucina molecolare”; maltrattato dal capocameriere e vessato dallo chef, il povero ragazzo è pressato anche dai familiari che pretendono la sua presenza durante le imminenti festività natalizie.

Foto Alessandro Morino

Rock Jazz e dintorni a Torino. I Maneskin e Paolo Fresu

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Lunedì. Allo Spazio 211 suonano i Timber Timbre. Al teatro Colosseo si esibisce Achille Lauro.

Martedì. Al teatro Carignano lo spettacolo “Tango Macondo”, viene musicato in scena da Paolo Fresu in trio con Daniele di Bonaventura e Pierpaolo Vacca. Repliche fino a domenica 26.

Mercoledì. Al Jazz Club sono di scena i Four Jam. Al Lambic si esibisce Marco Parente. All’Off Topic è di scena Voodoo Kid.

Giovedì. Al Jazz Club suona la R.Z Blues Band. All’Hiroshima Mon Amour prima di 2 serate consecutive per Gio Evan con il recital “Sull’Emani”. Al Dash si esibiscono i Sucker Punch. Al Blah Blah sono di scena i Safari e gli Brxit. Al Cafè Neruda suonano i Jazz Device Five.

Venerdì. Al Concordia di Venaria Neri Marcorè interpreta “Le mie canzoni altrui”. Al cinema Massimo inaugurazione di “Seeyousound” con lo show audiovisivo “Sequenze parallele” con protagonista il violoncellista Manuel Zigante. Al Jazz Club suona il trio The Last Coat of Pink. Al Folk Club è di scena il cantautore Jono Manson accompagnato dai Mandolin Brothers. Al Magazzino sul Po si esibiscono i Fuh e Tanz Akademie. Al Magazzino di Gilgamesh per la rassegna blues, suona Norman Beaker mentre allo Spazio 211 è di scena Alessandro Fiori.

Sabato. Al Blah Blah si esibiscono i Conflict. Al Pala Alpitour arrivano i Maneskin. Per “Seeyousound” suona il batterista Khompa e viene proiettato il documentario su Cesària E’vora. Al Magazzino di Gilgamesh blues con con il quartetto US Rails.

Domenica. Al Jazz Club suona il duo del pianista Emanuele Sartoris e i corni di Martin Mayes. Per “Seeyousound” lungometraggio sulla cantante di bossa nova Miùcha e sulla band Rema Rema dal titolo “What You Could Not Visualize” con dal vivo i Larsen.

Pier Luigi Fuggetta

Achille Lauro unplugged Al Teatro Colosseo

Stagione 2022-2023

Lunedì 20 febbraio ore 21
ACHILLE LAURO

poltronissima € 80,50 | poltrona A € 70,50 | galleria € 60,50 |galleria B € 50,50 | galleria C € 40,50
Arriva ance al Teatro Colosseo Achille Lauro Unplugged, occasione per ascoltare live la performance di Achille Lauro in una nuova versione intima ed essenziale.
L’artista, reduce dal successo dell’Achille Lauro Superstar with Electric Orchestra tour della scorsa estate insieme all’Orchestra della Magna Grecia e alla sua rock band che si è esteso per oltre dieci settimane ai festival e alle arene estive più importanti d’Italia, nel 2023 porterà sul palco tutta la musica prodotta negli anni, dai primissimi dischi a oggi, tra cui l’ultimo singolo Che sarà (Elektra Records / Warner Music Italy) una ballad intima che segna il ritorno di Achille Lauro in una nuova veste essenziale e introspettiva come si evince nel videoclip fuori su youtube girato per intero nella città eterna tra l’Ara Pacis e le iconiche vie del centro storico.
Nel 2023 Achille Lauro sarà anche in tour negli istituti superiori italiani per il progetto Achille Lauro nelle scuole con il supporto di H-farm, Amazon e Code.org, un’occasione speciale dedicata alle nuove generazioni per stabilire un dialogo tra gli studenti e il cantante, da sempre sensibile alle tematiche che riguardano i ragazzi stimolandoli a misurarsi con aspettative e timori, e con la consapevolezza delle tante opportunità che oggi hanno a disposizione.