SPETTACOLI- Pagina 11

Una stagione di successi, come un lungo “viaggio in mare aperto”

Presentati i programmi teatrali di Alfieri e Gioiello

 

Mentre conia un’immagine che vede una stagione teatrale come un lungo “viaggio in mare aperto”, lui amante da sempre di “quella distesa d’acqua vasta e misteriosa che non si lascia mai dominare del tutto”, Fabrizio di Fiore, General Manager di Alfieri e Gioiello, uomo abituato a vivere seriosamente nel mondo della finanza, produttore lungimirante e spericolato, si lascia trascinare simpaticamente dagli interpreti maschili, Lorenzo Grilli e Vittorio Schiavone, in un amarcord di “Cantando sotto la pioggia” che ha siglato con pieno successo il finale della stagione appena conclusa e che verrà ripreso tra capodanno e la befana sul palcoscenico di piazza Solferino. Un grande avvenire (attoriale, forse già) dietro le spalle, alla Gassman. Ma uno dei tanti momenti indovinati della serata che ha visto la presentazione delle stagioni dei due teatri – che ancora oggi continuano a essere “un’eredità importante” dello scomparso Gian Mesturino, storico gestore, appassionato uomo di teatro, scopritore e inventore, “generoso e instancabile” -, passato e presente ad avvolgere progetti e scommesse, titoli, attrici e attori importanti e beniamini, la prosa e la musica e il balletto, i più suggestivi appuntamenti nazionali e internazionali, un divertimento sempre “alto”, un teatro che sappia interessare e far riflettere, emozionare e soprattutto divertire. Teatro “popolare” nel senso più nobile del termine. 

Una prospettiva tutta in divenire. Che rispecchi i nuovi linguaggi di comunicazione. Dice Luciano Cannito, direttore artistico: “Il nostro sguardo è anche rivolto al futuro. La nuova stagione continuerà ad aprirsi ai linguaggi del presente e del web, offrendo spazi a quei giovani artisti che hanno saputo costruire un seguito straordinario online – con milioni di visualizzazioni – e che hanno dimostrato, spesso con ironia e grande capacità narrativa, un talento autentico e immediatamente riconosciuto dal pubblico. È anche attraverso di loro che intercettiamo un pubblico giovane, curioso, desideroso di vivere il teatro come un’esperienza contemporanea, accessibile e stimolante.” Un intento e una prospettiva che non inizia oggi, sono i numeri a parlare in modo chiaro: “Tra i due teatri abbiamo ormai superato la soglia stabile dei 200.000 spettatori a stagione. Un dato importante, se si considera che la città di Torino conta circa 850.000 abitanti, questo sta a significare che, ogni anno, quasi un torinese su quattro sceglie di entrare all’Alfieri o al Gioiello.”

39 titoli all’Alfieri e 52 al Gioiello a riempire le serate della stagione 25/26, uno sguardo e un preciso progetto da parte dell’intera organizzazione dei teatri, la scelta di andare “oltre” nei prossimi otto mesi di programmazione, all’interno di una stagione intitolata “I confini della realtà”, a significare “un teatro che non si limita a raccontare il mondo com’è, ma che osa spingersi oltre, giocando con l’immaginazione, l’umorismo, l’assurdo, il sogno, la poesia.Un teatro che confonde le barriere tra vero e verosimile, tra quotidiano e straordinario, tra palcoscenico e platea. Perché il teatro, come la vita, comincia davvero solo quando smettiamo di limitarci alla realtà.”

Contaminazione di generi, anche, come quando il teatro guarda al cinema che lo ha preceduto. Segnatevi, all’Alfieri, tra ottobre e novembre, “Brokeback Mountain”, dal racconto di Annie Proulx con i due mandriani d’altura portati sullo schermo da Ang Lee, qui interpretati da Edoardo Purgatori e Filippo Contri con l’apporto di Malika Ayane e “Il vedovo”, tappa non secondaria nella filmografia di Dino Risi e accoppiata vincente per Alberto Sordi e Franca Valeri qui ripresi da Massimo Ghini e Paola Tiziana Cruciani per la regia di Ennio Coltorti. Ma non soltanto: arriveranno “Magnifica presenza” di Ferzan Ozpetek, con Serra Yilmaz, “La febbre del sabato sera” dal successo targato John Travolta, produzione della mai troppo lodata Compagnia Rancia, musiche e liriche dei Bee Gees, con l’astro nascente Simone Sassudelli, l’interrazziale “Indovina chi viene a cena” costruito da mostri sacri e oggi nelle mani di Cesare Bocci e Vittoria Belvedere; torneranno “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovesi, il musical “Saranno famosi” affidato, tra l’altro, in aria prenatalizia alla voce insuperabile di Barbara Cola – l’altra sera ha regalato all’Alfieri gremitissimo una canzone dello spettacolo ed è stato un furore di successo: come ha fatto Giulia Ottonello poco dopo per la sua Adriana di “Rocky”. Due belle presenze femminili, vincenti, sullo stesso palcoscenico, due interpretazioni che da sole meritano il biglietto. E ancora il doppio appuntamento di Ale e Franz – ad inaugurare la stagione l’11 ottobre e ad aprile -, il più che tagliente Giuseppe Cruciani con “La zanzara show” in compagnia di David Parenzo, Paolo Ruffini, Neri Marcorè che sarà Sherlock Holmes, Drusilla Foer in “Frida il Musical”, tra arte rivoluzione e passione per la regia di Andrea Ortis, ancora una volta “Aggiungi un posto a tavola” con Scifoni e Cuccarini, Flavio Insinna in “Gente di facili costumi” che fu un successo di Nino Manfredi commediografo e attore, Alessandro Siani in”Fake News”, Luca Barbareschi – l’altra sera stoicamente a salire sul palco con l’aiuto di due stampelle, fresco di protesi al titanio – e Chiara Noschese (anche regista) in “November” di David Mamet, satira affilata e feroce sul potere, la manipolazione e il cinismo della politica americana: testo scritto nel 2007 ma mai troppo attuale e teso verso i tre anni che ci attendono.

E sul palcoscenico del Gioiello? Oltre la bella abitudine dei “Mercoledì da leoni” – con tra gli altri Mariagrazia Cucinotta, Milena Miconi e Samuel Peron, Anna Mazzamauro, Giorgio Montanini ed Ezio Greggio e Alice De André con un cognome importante e una ragazza che prova a diventare se stessa -, saliranno Raoul Bova con “Il nuotatore di Auschwitz”, ispirato alla vera storia di Alfred Nakache, nuotatore francese di origine ebraica, numero 172763 nel campo di concentramento, che non ha mai smesso di allenarsi tuffandosi anche nelle acque gelide di un bacino idrico; Giacomo Poretti con “Condominio mon amour”, il ritorno del “Fu Mattia Pascal” visto da Giorgio Marchesi e della “Locandiera” goldoniana, un abito ormai abituale per Miriam Mesturino, un gruppo di attori clandestini in un paese dittatoriale in “A mirror” di Sam Holcroft, con Ninni Bruschetta e Claudio ‘Greg’ Gregori, “Ubi maior” con madre e figlio Sabrina Knaflitz e Leo Gassmann, “Chicchignola” di Petrolini (cavallo di battaglia di un grande del teatro: Mario Scaccia) riproposto da Massimo Venturiello, Marianna e Marco Morandi che con “Benvenuti in casa Morandi” si voltano a guardare gli anni della loro fanciullezza, tra copertine di rotocalchi, canzoni riflettori e set cinematografici. Gianluca Ramazzotti ci spiega quel che possa accadere in una coppia con “Non aprire quella mail”, testo di successo scritto da Sébastien Thiéry e scoperto a Parigi, Enzo Decaro che cuce insieme “L’avaro” e “Il malato immaginario” di Molière mentre Emilio Solfrizi rivisita l’”Anfitrione” plautino e Giampiero Ingrassia riscopre quanto possa essere ancora divertente “Ti ho sposato per allegria” di Natalia Ginzburg, Laura Morante propone “Insieme” scritto e diretto da Fabio Marra e Marisa Laurito “Persone naturali e strafottenti” testo di Peppino Patroni Griffi osceno e pericoloso nella mentalità dei primi anni Settanta.

Elio Rabbione

Nelle immagini: una scena di “Cantando sotto la pioggia”, Raoul Bova nel “Nuotatore di Auschwitz”, Neri Mercorè in “Sherlock Holmes il Musical” e Luca Barbareschi e Chiara Noschese in “November” di David Mamet (ph. F. di Benedetto).

Vladimir Luxuria confermata alla direzione del Lovers Film Festival

Vladimir Luxuria è stata confermata alla direzione del Lovers Film Festival, il Festival a tematiche LGBTQI +, promosso dal Museo Nazionale del Cinema di Torino. Luxuria resterà in carica fino al 2027, anno in cui Torino, dal 18 al 26 giugno, ospiterà l’Europride.

“Siamo lieti di affidare le prossime edizioni di Lovers a Vladimir Luxuria – sottolineano Enzo Ghigo e Carlo Chatrian, rispettivamente Presidente e Direttore del Museo del Cinema di Torino – siamo certi con la sua passione, verve e ironia saprà continuare a sorprendere e sorprenderci, esaltando il potere del cinema come strumento di condivisione e cambiamento. La sua riconferma è un passo per portare il Festival, il più antico in Europa e il terzo al mondo dedicato a tematiche LGBTQI+, verso un appuntamento d’eccezione come l’Europride 2027”.

“Ringrazio il Presidente e il Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, il comitato di gestione – dichiara Vladimir Luxuria – tutti coloro che hanno lavorato non per me, ma insieme a me, per la comunità LGBTQI+ torinese che incontrerò questo sabato al Pride, e alla Città di Torino, che considero una bellissima location per il Lovers. Continuer a lavorare con passione e condivisione per i prossimi due anni, con un occhio particolare al 2027, anno in cui Torino, città dei diritti, ospiterà l’Europride. Non prometto effetti speciali, ma mi adopererò per un Festival che faccia effetto sulle coscienze con l’arma pacifica delle emozioni”.

Gian Giacomo Della Porta

Il bilancio della stagione 2024-2025 del Teatro Superga

Il teatro Superga chiude la stagione teatrale 2024-2025 con più di 7 mila spettatori, e oltre 30 mila partecipanti tra affitti ed eventi privati. 9 sono stati i sold out su 24 spettacoli in programma, 18 in cartellone al teatro Superga di Nichelino, 6 concerti di “lirica e musical a corte” nel Salone d’onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Hanno registrato il sold out il nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni “Arrivano i dunque (avannotti, sole blu e la storia della giovane saracinesca)” e il debutto di Alice Mangione “Cruda e nuda”, il primo spettacolo di stand up comedy da solista di una delle protagoniste dei più noti programmi comici italiani (La prova dell’8 di Caterina Guzzanti su MTV, Mai dire Martedì e Colorado), che ha raggiunto la notorietà nel 2022 con “LOL 2” su Prime Video. “Delirio a due” con Corrado Nuzzo e Maria Di Biase è stato un piccolo capolavoro del teatro dell’assurdo, e “Bouquet of madness”, il primo podcast tre crime dal vivo che tratta casi misteriosi e irrisolti. “Perestrojka e pancake” è stato l’ultimo spettacolo di stand up comedy, che ha debuttato come comico a Colorado, su Italia 1, e dal 2017 nel cast di Stand Up Comedy su Comedy Central. Su Rai 2 ha fatto parte del cast di “Battute?” e su Italia 1 è tornato come monologhista a Le Iene. Sold out anche u o dei tre spettacoli di TSN Next, con le compagnie emergenti del territorio: “Il mio Doc della compagnia C’è trippa per gli atti”, tratto da “Toc Toc”, commedia francese del 2005 di Laurent Baffie, riafattata e rielaborata da Davide Piconese, e “Shakespeare in musical” per la rassegna Lirica e Musical a Corte. Tra i protagonisti della stagione figurano anche Andrea Pennacchi con il suo nuovo spettacolo, e Paolo Benvegnù, che a vent’anni dalla pubblicazione del suo esordio solista “Piccoli fragilissimi film” ha portato sul palco una nuova versione “Reloaded” in uno dei suoi ultimi spettacoli.

“Siamo orgogliosi che il teatro Superga sia diventato un punto di riferimento per la cultura sul nostro territorio – commenta il Sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo – vedere così tante persone scegliere di partecipare a una stagione così ricca e diversificata, dimostra che la comunità necessita di emozioni, cultura e condivisione dal vivo. Il nostro impegno è quello di continuare a sostenere una proposta teatrale cala e di includere, coinvolgere e far crescere in ogni senso la nostra città”.

“Questa stagione – spiegano i direttori artistici Alessio e Fabio Boasi, e Claudia Spoto – è il risultato di una visione che unisce passione, ascolto e sperimentazione. Abbiamo cercato di creare un programma che potesse sorprendere e accogliere, portando sul palco artisti noti, ma anche nuove voci da scoprire. I numeri confermano che il pubblico ha risposto con entusiasmo e partecipazione. Per noi ogni spettacolo è un’occasione per creare connessioni  tra palco e platea, tra tradizione e innovazione, tra teatro e comunità”

La stagione 24/25 del teatro Superga è promossa dalla Città di Nichelino e da Sistema Cultura, con il sostegno di Fondazione CRT e Regione Piemonte, in collaborazione con Piemonte dal Vivo.

Info – Teatro Superga – 011 6279789 biglietteria@teatrosuperga.it

Mara Martellotta

CinemAmbiente, al cinema Massimo 77 film provenienti da tutto il mondo

Ai nastri di partenza la 28esima edizione del Festival CinemAmbiente, diretto da Lia Furxhi, che si svolge dal 5 al 10 giugno  a Torino, e online sulla piattaforma Open DDB, con una selezione dei titoli in cartellone visibili in replica fino al 21 giugno sul sito www.festivalcinemambiente.it. Si tratta della più importante rassegna italiana dedicata alla cinematografia ambientale, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema, con sede al Cinema Massimo. L’edizione 2025 presenta 77 film in arrivo da 26 Paesi e in rappresentanza di 5 continenti. I film proposti sono suddivisi nella consueta spartizione del Concorso Documentari, Concorso Cortometraggi, Made in Italy  e Panorama. Approfondiscono sia temi da tempo al centro del dibattito ambientale, quali cambiamenti climatici, l’antropizzazione del pianeta, la perdita di biodiversità, lo sfruttamento delle risorse naturali , il pericolo delle pandemie, sia temi emergenti o tornati alla ribalta, come l’energia nucleare, la conquista spaziale, data la prevista inabitabilità del nostro e l’ecocidio come strumento bellico. Novità di quest’anno la Sezione Panorama si divide in tre focus tematici: gli immaginari ecodistopici, il rapporto tra ambiente e guerra e la reintroduzione della fauna selvatica.

L’inaugurazione della 28esima edizione coincide con la Giornata Mondiale dell’Ambiente e, ad aprire il Festival, sarà la proiezione del film muto “Wonders of the Sea”, alle 20.30, sala 1, musicato dal vivo dai Perturbazione. La serata vuole porre attenzione all’importanza dei temi al centro della conferenza ONU sugli oceani, in svolgimento concomitante a Nizza. Diretto nel 1922 da J. WIilliamson, regista, fotografo e ingegnere britannico, il film è stato recentemente restaurato da Cinémathèque Française, ed è uno dei primi film della storia del cinema a contenere riprese subacquee dal vero. I Perturbazione sono una band piemontese che della sottrazione del testo ha fatto la propria cifra stilistica, in quanto mette il loro suggestivo mondo sonoro a disposizione della narrazione  per immagini. La proiezione sarà introdotta da Thierry Lucas, Senior Programme Officer di UNEP, e Francesca Santoro, online, Senior Programm officer di UNESCO – IOC, Partner del progetto “Sea Beyiond” del Gruppo Prada.

Nello stesso giorno, alle 9.30, al cinema Massimo, si è tenuta la premiazione CinemAmbiente Junior, la selezione competitiva che si rivolge alle scuole di ogni ordine e grado, giunto alla sua sesta edizione. Nel corso della premiazione è stato assegnato il premio speciale Scuola Park di Achab Group a tre delle produzioni finaliste. Sono stati anche premiati i finalisti della seconda edizione del concorso fotografico Scatti Sostenibili 2025, dedicato al fondatore del Festival Gaetano Capizzi, dell’IIS Amedeo Avogadro di Torino. Nel pomeriggio, in sala 3, il Festival ospiterà la relazione annuale sull’ambiente, pubblicata da ARPA  e Regione Piemonte. La 28esima edizione presenta con l’Università degli Studi di Torino due installazioni intitolate “Food Jam Session” e “Traspirazioni sonore”, prodotte da UniVerso, ideate da Vincenzo Guarnieri e presenti fino al 15 giugno all’Orto Botanico.

Venerdi 6 giugno, alle ore 10, presso il Circolo dei Lettori si svolgerà il panel “Distopie ambientali nell’audiovisivo contemporaneo”, della Sezione Panorama, che esplora le sfide ambientali attraverso immaginari distopici nel cinema ambientale contemporaneo. Al panel intervengono la regista Jessica Woodworth, Bruno Surace del Dipartimento degli Studi Umanistici dell’Università di Torino e Mattia Galli, Phd student all’Università Cattolica del Sacro Cuore. In serata, alle 22, al cinema Massimo, la regista Woodworth presenterà il suo film “La quinta stagione”, opera intensa e simbolica sulle conseguenze del cambiamento climatico in un villaggio delle Ardenne. A completare il programma, sabato 7 giugno, alle 21.30, il regista Marten Persiel condurrà gli spettatori nell’anno 2054 con “Everything will change”. Protagonista di CinemAmbiente anche il Museo Regionale di Scienze Naturali, dove alle 18 si terrà il panel “Reintroduzione delle specie selvatiche – successi e sfide della conservazione”, dedicato alla difficile coesistenza tra uomo e specie selvatiche in zone particolarmente antropizzate. Interverranno Luca Rossi, professore ordinario di Scienze Veterinarie, Samer Angelone, regista e biologo, fondatore della Swiss Science Film Academy e Elisa Ramassa, funzionario di vigilanza dell’ente di gestione dell’area protetta delle Alpi Cozie. Seguiranno la proiezione di “The Shepherd and Bear” di Max Keegan, che racconta di una comunità montana divisa e del rapporto tra esseri umani e predatori. Il giorno successivo verrà proiettata una storia a più voci sul ruolo del lupo sulle nostre montagne, dal titolo “Lupi nostri. In un paesaggio di paura e amore”, un film di Samer Angelone.

Un evento speciale avverrà in una locazione inedita e inaspettata – Il mondo di sotto, la Cabina primaria Arbarello di Iren – Die! Goldstein presenterà con una doppia esibizione alle ore 21 e alle 22.30 la live cinema performance “Drowned Paradise”; egli è  un artista multimediale noto per i suoi lavori che uniscono musica elettronica e video manipolati in tempo reale. Ha creato un paesaggio sonoro ipnotico e totalizzante, offrendo un ‘esperienza sensoriale che unisce alla musica una riflessione critica sul presente che viviamo e sul futuro che stiamo costruendo.

Nella sala 1 si avvia la Sezione Made in Italy e , alle 19.30, il Concorso Documentari internazionali. Nella sala 3, a partire dalle 16.30, si inaugura il concorso Cortometraggi, alle  ore 18 una proiezione per Made in Italy e, alle 22, per Panorama, verrà proiettata “La quinta stagione” di Jessica Woodworth e Peter Brosens, introdotta dalla regista, che concluderà le proiezioni di giornata in sala 3.

Mara Martellotta

La stagione 2025-2026 dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai tra grandi ritorni e giovani bacchette

Andrés Orozco-Estrada, direttore principale dell’OSN RAI, inaugurerà la stagione 2025-2026 dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai con la Terza Sinfonia di Mahler. Per questa nuova stagione sono previsti i ritorni di Kirill Petrenko, del Direttore emerito Fabio Luisi, di Robert Treviño e Ottavio Dantone. Sul podio si alterneranno bacchette di prestigio come quelle di Juraj Valchua, Michele Mariotti, Alpesh Chauhan e Hannu Lintu. Tra i giovani direttori al debutto sul podio Rai figurano Diego Ceretta, Nicolò Umberto Foron e Emmanuel Tjeknavorian.

La stagione, che si sviluppa da ottobre a giugno prossimi, con ventidue concerti in doppia serata all’Auditorium Toscanini di Torino, inaugurerà il 9 e 10 ottobre con la Terza di Mahler affidata al direttore Andrés Orozco-Estrada. Un’imponente pagina del repertorio sinfonico del primo Novecento concepita dallo stesso Mahler come una cosmogonia in musica,  celebrativa della natura e dell’innalzamento della dimensione umana a quella spirituale.

Il concerto del 9 ottobre è proposto da Rai Cultura in diretta in prima serata su Rai 5 oltre cge su Radio 3. Il direttore principale dell’OSN Rai sarà sul palco in altre cinque occasioni: a fine ottobre dirigerà la Sinfonia n. 9 di Sostakovic, affiancandola a due pagine di Ravel. A gennaio proporrà brani di Berlioz e Respighi oltre al Concerto n.1 per violoncello e orchestra di Camille Saint-Saens. A febbraio sarà la volta della Sinfonia n. 1 di Brahms e del Concerto K 467 di Mozart. Ad aprile interpreterà la Sinfonia n. 2 di Rachmaninov e il concerto in mi minore per violoncello e orchestra di Elgar. A maggio, infine, dirigerà la prima assoluta di ‘Cratere’ di Leonardo Marino e il Concerto K 482 di Mozart.

Atteso ritorno per Kirill Petrenko, che, per il suo ottavo Concerto con l’OSN Rai in programma Il 15 e 16 ottobre, propone la Sinfonia n. 2 di Beethoven, affiancandola alle Danze lachiane e alla Suite dal Mandarino Meraviglioso di Bartok.

Il direttore emerito Fabio Luisi salirà sul palco il 4 e 5 marzo proponendo il concerto in mi minore per violino e orchestra di Mendelssohn. Il 4e 5 giugno dirigerà l’ultimo concerto del cartellone interamente dedicato a Brahms.

Molto atteso anche il ritorno di Robert Treviño che, impegnato in quattro concerti tra dicembre e maggio, proporrà repertori di Bruckner, Brahms e Adams.

Tre i concerti in stagione per un’altra storico direttore, Ottavio Dantone, a cui è affidato il concerto di Natale del 23 dicembre e che salirà sul palco a gennaio con alcune pagine di Richard Strauss e a febbraio con Haydn e Beethoven.

La stagione Sinfonica 2025-2026 è quella dei grandi ritorni, trai quali figurano quelli di Valcua, Mariotti, Chauhan e Lintu, che proporranno grandi pagine di Stravinsky, Cajkovskij, Rachmaninov, Beethoven e Vivaldi. La stagione Sinfonica è  affiancata da gennaio a giugno 2026 da un’ampia scelta di concerti cameristici raccolti nel programma “Le domeniche dell’Auditorium”.

Gli abbonamenti alla stagione sinfonica 2025-2026 sono in vendita dal 10 giugno presso la biglietteria dell’Auditorium Rai, in piazza Rossaro, e online dall’8 luglio.

I carnet e i singoli concerti sono in vendita a partire dal 9 settembre prossimo.

Mara Martellotta

Al Teatro Gobetti “Autoritratto”, monologo scritto e interpretato da Davide Enia

In scena da martedì 3 giugno al teatro Gobetti la pièce” Autoritratto”, spettacolo scritto e interpretato da Davide Enia. Le musiche sono di Giulio Barocchieri, le luci di Paolo Casati e il suono di Francesco Vitalità. Davide Enia è nato a Palermo nel 1974 e nel corso della sua carriera di attore, regista e
autore teatrale, ha vinto il premio UBU, il premio Tondelli, il premio ETI e il premio Gassman. Lo spettacolo è prodotto da CSS Teatro Stabile di
Innovazione del FVG, Piccolo Teatro di Milano- Teatro d’Europa, Accademia Perduta Romagna Teatri , Spoleto Festival dei due mondi.
“Autoritratto” è un’intensa orazione civile, che scava nella sua memoria e in quella della sua città, cercando di colmare il vuoto creato da una sorta di
nevrotica rimozione del dolore provato per le stragi e le morti di mafia. Da questa introspezione e dal racconto del rapimento e dell’omicidio di Giuseppe di Matteo, il bambino figlio di un collaboratore di giustizia sciolto nell’acido, emerge una toccante analisi sociale fatta di corpo, canto, dialetto, pupi, recitazione. Davide Enia sarà accompagnato sul palco dal chitarrista Giulio Barocchieri per ripercorrere gli anni di piombo in Sicilia attraverso una profonda orazione civile
in cui Enia risale alle radici della propria memoria e in quella della sua città, Palermo, in un confronto con lo Stato e una serie di domande a Dio in persona. Recite accessibili dal 4 all’8 giugno con soprattitoli in italiano, audiointroduzione a inizio spettacolo e tour tattile venerdì 6 giugno.
Per garantire al meglio l’accoglienza e l’utilizzo dei dispositivi è gradita prenotazione alla mail
accessibilita@teatrostabiletorino.it
Prenotazioni
biglietteria@teatrostabiletorino.it
Mara Martellotta

Il maestro Fabio Luisi dirige il concerto di chiusura della stagione Sinfonica della Rai

Il concerto di chiusura della stagione Sinfonica 2024-2025  dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in programma giovedì 5 giugno prossimo alle 20.30 all’Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino, è  affidato al Direttore emerito Fabio Luisi. La serata, trasmessa in live streaming sul portale di RAI Cultura, è registrata da Radio 3 che la trasmetterà in differita in data da destinarsi  e replicata venerdì 6 giugno alle ore 20.

Luisi ricopre importanti incarichi presso la Dallas Symphony Orchestra e la NHK Symphony Orchestra di Tokyo; il concerto accosta due celebri pagine del grande repertorio sinfonico. In apertura di serata la Sinfonia n. 8 in si minore D 759 di Franz Schubert, detta “Incompiuta”. Un alone di mistero avvolge la genesi e la composizione di questo capolavoro sinfonico, chiamato appunto “Incompiuta” perché priva degli ultimi due movimenti rispetto ai quattro complessivi che tradizionalmente costituivano, nel periodo classico, questa forma. L’unica certezza rimane la data di composizione, il 30 ottobre 1822, apposta da Schubert sull’autografo che egli stesso inviò all’amico Hans Hüttenbrenner, esponente della Società  Stiriana di Graz, in segno di gratitudine per la nomina a membro onorario. Su questa sinfonia, eseguita per la prima volta postuma ben 43 anni dalla sua composizione,  il 17 dicembre 1865 a Vienna, sotto la direzione di Johann von Herbeck, fu aggiunto da quest’ultimo come Finale  l’ultimo movimento della Terza Sinfonia dello stesso Schubert. La Sinfonia fu riscoperta dal direttore Johann von Herbeck nella biblioteca di uno degli amici fidati di Schubert e fu composta  da due soli movimenti e da uno Scherzo lasciato allo stato di abbozzo, per ragioni mai chiarite  che hanno alimentato  l’equivoco della sua compiutezza; tuttavia la pagina rimane una delle più squisite espressioni del Romanticismo musicale.

Nella seconda parte del concerto è in programma la Sinfonia n. 7 in mi maggiore di Anton Bruckner, un’opera monumentale composta tra il 1881 e il 1883, che consacrò alla fama universale il suo autore, ormai sessantenne. Centro espressivo della Settima è rappresentato dalla profonda meditazione sulla morte contenuta nell’Adagio, che Bruckner scrisse sotto l’impressione della malattia e della scomparsa del venerato Wagner. Si tratta di una Sinfonia di assoluto lirismo, che manifesta con solennità il temperamento tragico e al tempo stesso febbrile dell’ultimo Romanticismo.

I biglietti per il concerto sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino e online sul sito dell’OSN Rai.

Informazioni 0118104653, biglietteria.osn@rai.it

Mara Martellotta

2 giugno, “Elisir d’amore” a Trofarello

La collaborazione tra il maestro Giulio Castagnoli e il maestro Gabriele Manassi, entrambi docenti del Conservatorio di Torino, prosegue lunedì 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica per la stagione musicale 2025 di Trofarello. Sarà presentato l’Elisir d’Amore, capolavoro dell’opera comica ottocentesca di Gaetano Donizetti su arrangiamento in forma di concerto del maestro Enea Tonetti, direttore della Banda Musicale di S. Cecilia fondata nel 1802 che figura tra le più antiche d’Italia.

Per la parte vocale interverranno il Casale Coro di Casale Monferrato, il Coro Haendel di Trofarello e i solisti Anna Delfino soprano nella parte di Adina, Mattia Pelosi tenore nel ruolo di Memorino, Lorenzo Battagion baritono sarà Belcore, Nicholas Tagliatini basso interpreterà Dulcamara e Andrea Benfante sarà la voce narrante. Durante la manifestazione saranno consegnate le Civiche Benemerenze 2025 da Stefano Napoletano, sindaco di Trofarello. Il maestro Gabriele Manassi, polistrumentista laureato in matematica, direzione di coro e orchestra è stato insignito nel 2023 della cittadinanza onoraria di Trofarello.

Armano Luigi Gozzano