Venerdì 10 ottobre, dalle 18 alle 20, il Teatro Baretti inaugura la nuova stagione 2025/2026, intitolata “Aurea Familia”, una stagione dedicata a Rosa Mogliasso, figura centrale della storia e dell’anima del Baretti. Il pubblico è invitato a brindare insieme con prosecco, djset e, soprattutto, con la nuova, sorprendente opera di Donato Sansone, che vestirà di nuova luce la facciata del teatro.
Da tre anni, ogni apertura di stagione è accompagnata da un nuovo murale. Quest’anno è l’artista torinese Donato Sansone, protagonista anche di una personale al Museo Nazionale del Cinema, a donare la sua arte al quartiere di San Salvario, confermando la vocazione del teatro come spazio d’incontro tra vita urbana, comunità e arte.
“Un gesto che non solo segna l’inizio della stagione – dichiara il direttore artistico del Baretti Sax Nicosia – ma che ha ridisegnato il volto di via Baretti, rendendola una tappa del percorso urbano che intreccia arte e vita quotidiana”.
La stagione teatrale 2025/2026, curata da Nicosia, porta il titolo di “Aurea Familia”, un’espressione che indica che, nel nostro stare insieme, è sempre necessario trovare un “equilibrio aureo”: si tratta di ritrovare, nel rapporto tra palco e platea, quel rapporto che in natura e in arte rappresenta l’armonia perfetta.
La prima pièce in programma sarà uno spettacolo più che mai attuale, “Salam/Shalom. Due padri”, tratto dal romanzo “Apeirogon” di Colum McCann, con Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana. I due padri, uno palestinese e l’altro israeliano, scelgono la pace. Seguirà “Arpagone” di Michele Santeramo, una rilettura dell’Avaro di Moliére, il “Corpo consapevole” di Annie Baker; ritorna anche quest’anno la maratona “Mozart nacht und Tag” e la festa finale fissata per il 5 giugno con “Tutto il niente che ho da perdere”.
Mara Martellotta



