Se avete passeggiato, pochissimi giorni fa, per le strade diTorino, esattamente in Via Reggio e in Corso Regio Parco, o avete seguito le ultime notizie sul Web e Social Network riguardanti la città di Torino e la Street Art, sicuramente avrete notato un manifesto d’arte che ha attirato l’attenzione di molti: si tratta di un’opera che raffigura la sagoma e il logo di Chiara Ferragni , la famosa influencer e imprenditrice, con la scritta “Big Sister is watching you” su uno sfondo a tema 1984 di George Orwell.
Quest’ultima impresa artistica, è una conseguenza agli ultimi e attuali fatti che coinvolgono l’imprenditrice digitale e lo scandalo del Pandoro Balocco, venduto nel periodo natalizio2022.
L’opera è un invito alla riflessione che riguarda non soltanto il caso citato.
Il manifesto è firmato da Andrea Villa, artista torinese che si occupa di arte digitale e street art, che ha lasciato un messaggio alla società contemporanea, influenzata dai mass media e dal web, e sul ruolo degli influencer nella formazione dell’opinione pubblica.
Abbiamo avuto l’occasione di intervistare in esclusiva Andrea Villa, che ci ha raccontato la genesi e il significato del suo manifesto, il suo stile artistico e i suoi riferimenti culturali, e la sua visione dell’arte di strada a Torino.
libro potrebbe essere definito “una denuncia” contro le forze che tendono ad annullare la
libertà e la dignità individuale.In questo caso si parla del mondo dei mass media e del web,
una realtà che potremmo definire un’arma a doppio taglio. Com’è successo a ChiaraFerragni.
Quale messaggio l’artista Andrea Villa vuole lanciare?
significato simbolico o una strategia di comunicazione dietro la tua scelta?
3. Credi che il tuo manifesto possa avere un effetto educativo o critico sulle persone che lo
vedono?
· 4. Cosa pensi del ruolo degli influencer nella società contemporanea e del loro impatto sulle
scelte delle persone?
·
· 5. Come valuti la reazione del pubblico e dei media alla tua opera? Hai ricevuto critiche o
apprezzamenti?
· 6. Come definiresti il tuo stile artistico e quali sono i tuoi riferimenti culturali e artistici?
7. Ultima domanda. La città di Torino, da Artista Street Art, pensi sia “un terreno fertile” per
questa forma d’arte?
Ringraziamo Andrea Villa per il suo tempo e per aver realizzato con noi questa intervista.
Cristina Taverniti
Per il giornalista e scrittore carmagnolese Domenico Agasso (vaticanista de “La Stampa”, impegnato in particolare sul portale “Vatican Insider” dove tiene anche la rubrica “Ogni giorno i suoi Santi”), l’impresa non deve essere stata particolarmente facile. Bella, suggestiva, di grande emozione sì. Ma non semplice. Interpellare il Santo Padre per invitarlo a rispondere, sulle pagine che sarebbero poi diventate libro, alle domande – le più semplici e scontate, ma anche le più bizzarre e curiose – di bambine e bambini di ogni parte del mondo. E’ vero, Francesco ha pazienza e amore da vendere. Per i più piccoli e i più indifesi (in senso lato) della Terra, poi, manco a dubitarne! Ma di cose da fare, certamente ne ha anche tante e tante. Associate alle difficoltà dell’età e agli acciacchi che non gli permettono più di tanto di andare “oltre” i Suoi, non pochi, impegni istituzionali. Ma è pur vero, ne sono certo, che fra i Suoi compiti istituzionali, un posto particolare lo ha sempre riservato (non da protocollo) e continuerà a riservarlo ai più piccoli. Da buon “nonno Papa”. Ai più innocenti che Gli tendono la mano, guardandolo negli occhi, aspettando una Sua carezza. Un Suo racconto. Così il nostro Domenico Agasso ce l’ha fatta! E di buzzo buono ha realizzato un bellissimo libro illustrato, il cui titolo la dice già tutta “Cari bambini … il Papa risponde alle vostre domande” (Mondadori Electa). Libro, in cui Papa Francesco risponde alle domande di bimbi di tutto il mondo – ponendosi nei loro confronti con tutta la sincerità umana possibile – e che verrà presentato il prossimo mercoledì17 gennaio, ore 21, nei locali della “SOMS”, di via Carlo Costa 23, a Racconigi (Cuneo).



