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L’ARTeficIO presenta il suo nuovo spazio: Diagon Hall – Spazi Diffusi

Si chiama Diagon Hall la nuova scommessa fatta da l’ ARTeficIO,associazione di promozione sociale affiliata all’ARCI. Il suo Presidente e Direttore Artistico, Alberto Corrado, insieme alla sua collaboratrice Daniela Cressano, hanno dato vita ad un nuovo spazio culturale in via San Domenico 47 a Torino, a due passi da piazza Statuto. Uno spazio intimo, un salotto a due piani che è già diventato sede di una compagnia teatrale e di un corso di yoga, pronto a inaugurare a breve nuovi corsi tra cui quelli di fotografia, disegno, pilates, canto. La gentilezza e la competenza di Alberto e Daniela contribuiscono al calore che sa emanare già a prima vistaDiagon Hall, facendo del luogo l’adatta cornice anche per eventi letterari di poesia e narrativa. Si ha l’impressione, varcando la porta d’ingresso, di essere accolti in un luogo d’incontro e di condivisione dal profumo parigino, uno spazio in cui creare aggregazione e senso di comunità, le giuste basi per rendere solido un percorso di crescita umana e artistica.

Nel corso degli anni L’ ARTeficIO, Centro Culturale attivo dal 2017 e fin dagli esordi dedicato all’espressione di ogni forma artistica, un luogo di confronto, ibridazione, scontro e incontro, animato da tecnica e passione, creazione e ascolto tra culture e idee diverse, si è contraddistinto specialmente nella promozione di serate dal vivo proponendo grandi concerti, soprattutto di genere blues e jazz, ospitando importanti artisti locali, nazionali e internazionali. Dopo l’uscita dalla vecchia sede di via Blignyavvenuta nel novembre del 2022, L’ ARTeficIO ha messo piede nella Cavallerizza e ha organizzato, per il quarto anno consecutivo, la bella rassegna “Estate in Circolo” presso il giardino dell’Anagrafe Centrale di via Ignazio Giulio. Da fine settembre è presente tutte le settimane presso il Mercato Centrale di Torino, con più eventi dedicati al mondo della danza.

Diagon Hall diventa oggi il nuovo spazio de l’ARTeficIOdeclinato a ospitare tutti quegli eventi dell’associazione che non richiedano la necessità di grandi spazi e platee numerose, un luogo di confronto che merita sicuramente una visita.

MARA MARTELLOTTA 

 

DIAGON HALL, Via San Domenico, 47, Torino

3292538654

 

Mara Martellotta

Rischi e/o vantaggi dell’intelligenza artificiale

Se ne discute martedì 14 novembre in piazza dei Mestieri alla presenza di  Carlo Giacometto e Claudia Porchietto

Obiettivo Piemonte presenta il libro dal titolo “INTELLIGENZA ARTIFICIALE E NOI? UNA SFIDA ALLA NOSTRA UMANITÀ”. La sede di presentazione sarà Piazza dei Mestieri,  in via Jacopo Duranti nella Sala Polifunzionale, martedì 14 novembre alle ore 18.30.

Parteciperanno Carlo Giacometto, presidente di Obiettivo Piemonte, Claudia Porchietto, presidente diSmartCommunitiesTech, Antonio Palmieri, Fondatore e presidente Fondazione Pensiero Solido. Moderatrice la giornalista Cinzia Gatti.

Si tratta di una raccolta di venticinque contributi chiari e comprensibili a tutti, testi brevi, che focalizzano i punti chiave del rapporto tra l’uomo e l’intelligenza artificiale. Pensatori laici e religiosi, accademici,  ricercatori, esponenti  delle grandi aziende tecnologiche, ricercatori sociali,  tecnologi, imprenditori, professionisti e manager si sono confrontati su questo tema rispondendo a domande quali il modo in cui possiamo orientarci tra scenari apocalittici e concezioni salvifiche della tecnologia. Ci si è  interrogati anche sul modo di capire potenzialità e rischi dell’intelligenza artificiale.

Mara Martellotta

Il Governatore Cirio incontra le chiese Evangeliche del Piemonte

A Torino presso il Ministero Cristiano El Shaddai

Si è svolto nella serata di lunedì 6 Novembre, in un clima di cordialità e di condivisione, l’incontro tra il Governatore Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, e trentadue Pastori di alcune delle principali Chiese Evangeliche presenti in Piemonte, nella sede torinese della Chiesa MCE in via Reiss Romoli 291 che fa capo ai Pastori Mike e Daniela di Lascio, fondatori nel 1997 del Ministero Cristiano El Shaddai, una delle più grandi comunità evangeliche piemontesi.

Presenti la Senatrice Paola Ambrogio, il Consigliere della Regione Piemonte Silvio Magliano, Roberto Ravello dello staff del Presidente e l’Avvocato Giuseppe Sbriglio, ex Assessore allo Sport e Tempo libero per il Comune di Torino. In apertura, con i saluti introduttivi del Pastore di Lascio è stato citato un versetto biblico particolarmente importante e significativo per la serata, tratto dalla lettera di Paolo di Tarso a Timoteo in cui si sottolinea la necessità di pregare quotidianamente per chi è stato scelto alla guida della comunità, cioè per quanti ci governano.

“Esorto dunque che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti (…..) per tutti quelli che sono costituiti in autorità, per poter condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità”( 1 Timoteo 2,1-2 ). Alla Pastora Daniela di Lascio il compito di concludere i saluti iniziali con un’ accorata considerazione personale rivolta al Presidente Cirio ed al suo porsi di fronte alla popolazione piemontese durante il  periodo pandemico.

Prendendo spunto da un passo biblico presente nel Nuovo Testamento ( 1 Corinzi 4, 15 ) in cui ci viene detto che vi sono molti educatori, vari insegnanti ma pochi padri, ha sottolineato la validità del lato paterno del Governatore da lei percepito in quel precario momento, un tratto difficile da trovare in chi è posto in una posizione di autorità. Quest’incontro è stato l’occasione per esporre al Presidente Cirio ed agli intervenuti le tante attività di carattere sociale che le comunità delle Chiese Evangeliche, presenti sul territorio, quotidianamente svolgono in Piemonte a sostegno delle fasce più deboli e isolate. Come ha avuto modo di spiegare con estrema precisione e completezza il Pastore Nicola Giardiello, responsabile della Comunione Pastorale Torinese, l’impegno che si persegue è costante e copre una vasta area d’azione, senza barriere né bandiere, in un ventaglio di attività che spazia dal Banco Alimentare alla cura degli anziani, delle fasce in età scolare, dall’assistenza a quanti sono senza fissa dimora a quella riservata ai carcerati  e a quanti di loro iniziano il reinserimento nella società.

La cura inoltre ai tossicodipendenti, alle famiglie in difficoltà, l’insegnamento della lingua italiana per coloro che giungono in Italia, la formazione per quanti intendono iniziare un’attività imprenditoriale, una biblioteca con prestito di libri per tutte le età sino alla delicata cura delle anime di chi si trova in momenti di disagio dai più giovani ai più anziani, senza dimenticare il mondo della prostituzione, per citare soltanto alcuni ambiti dell’ampia sfera trattata. A conclusione sono stati presentati all’attenzione del Presidente Cirio e dei presenti in sala tre “ fiori all’occhiello” delle Chiese Evangeliche locali partendo da un’ importante realtà, “ Compassion Italia Onlus “, presentata con dovizia di particolari dal responsabile relazioni esterne, il Pastore Rino Sciaraffa. E’ questa un’organizzazione internazionale con sede anche in Italia, a Torino, che si occupa di adozione a distanza con un programma di sostegno ricco di valori cristiani da trasmettere ai minori e con una particolare attenzione ai bimbi più bisognosi in ogni ambito delle loro giovani e spesso difficoltose vite, dall’educazione scolastica alle cure sanitarie, ai rapporti all’interno delle famiglie, all’attenzione verso la conoscenza dei valori cristiani.

A seguire la Fondazione “ Il Cedro”, presentata dal fondatore, il Pastore Edio Sauchelli che, in qualità di insegnante, ha svolto per decenni il suo compito educativo nelle scuole. Questa Fondazione si occupa di formare ed educare le nuove generazioni mantenendo saldi i valori cristiani. Nulla meglio del loro motto ne riassume il  costante impegno e la finalità: ” Fondare sui veri valori per edificare vite di valore “. Infine è stata la volta di un’altra importante realtà territoriale :” La Casa della Bibbia”, di cui il Pastore Giancarlo Farina è Presidente per la filiale della Società biblica di Ginevra in Italia. Operativa da un secolo, si occupa di revisionare, tradurre e pubblicare la Bibbia, base della fede e dei valori cristiani, nelle varie lingue europee, anche in quelle minoritarie per raggiungere più persone possibile. E’ stata pubblicata la coloratissima Bibbia per bambini ed un nuovo progetto ha trovato vita.

Si tratta dell’edizione non più tradotta parola per parola ma pensiero per pensiero, per una maggior comprensione da parte di tutti, secondo il loro slogan : “ capire la Bibbia, cambia la vita”, donata al Presidente Cirio e agli ospiti in sala. Porre al centro la persona vista nella sua unicità, con lo scopo primario della sua cura in una costante e reciproca scoperta  perché, come ha sottolineato il Governatore, chi dona è anche colui che riceve, oltre alla gratuità dell’opera prestata e alla disponibilità ed attenzione verso i bisogni altrui, lontano da ritorni personali di qualsiasi tipo, è quanto è stato maggiormente apprezzato dal Presidente Cirio, visibilmente toccato dall’unicità di questo incontro a conclusione di una sua lunga e faticosa giornata di impegni. Una serata ricca di emozioni e di condivisioni conclusasi con un piacevole rinfresco ed un gioioso brindisi che ha suggellato la riuscita dell’evento in un clima distensivo e promettente di futuri interessanti incontri, momenti importanti di condivisione tra le Chiese Evangeliche del territorio piemontese e le Istituzioni regionali.

Patrizia Foresto

Imparare a meravigliarsi e a non dare per scontato nulla

Imparare a meravigliarsi e a non dare per scontato nulla in questo mondo. Questo lo scopo del ciclo di incontri denominati “Lezioni di Meraviglia, condotti da Andrea Colamedici e Maura Gancitano – fondatori di Tlon – insieme a musicisti e cantanti con cui affrontare, in un dialogo di musica e scienza, ciò che sembra inaffrontabile: l’apparente mancanza di senso dell’esistenza. 

La filosofia nasce infatti dal θάυμα (thauma), cioè dalla meraviglia che è però allo stesso tempo anche terrore nei confronti dell’ignoto. Prendere in considerazione la complessità e l’incoerenza delle cose che accadono è il punto di partenza, il vero e proprio principio del filosofare.

La serata al Teatro Colosseo di Torino ha come titolo “TERRA, PERCHE’ UN POSTO PIU’ BELLO NON C’ERA”. I due filosofi-scrittori incontrano e dialogano on stage con Eugenio Cesaro (Eugenio in Via di Gioia). Un connubio artistico amatissimo dal pubblico per affrontare una tematica importante, soprattutto per le generazioni future.

L’umanità ha da sempre considerato la Terra soltanto come una miniera di risorse infinite da cui attingere e non come un essere vivente di cui è parte integrante.

Il talk show evento, in cui ovviamente non manca la musica, cantata e suonata dal vivo da Eugenio, fa comprendere quanto questo approccio vada ripensato radicalmente, riconoscendo la Terra come il luogo della fiducia reciproca, della quintessenza dell’essere umano. E’ la fiducia, infatti, il valore che tiene insieme i passeggeri del nostro pianeta, intesi come tutti gli esseri, viventi e non.

I PROTAGONISTI

Andrea Colamedici e Maura Gancitano, filosofi e scrittori, sono gli ideatori di “Tlon”, scuola di filosofia, casa editrice e libreria teatro. Hanno scritto insieme diversi libri, tra cui “Ma chi me lo fa fare?” (HarperCollins), “Prendila con Filosofia” (HarperCollins) e “L’alba dei nuovi dèi” (Mondadori). Sono gli ideatori della Festa della Filosofia di Milano e di Roma e della maratona on-line Prendiamola con Filosofia. Da aprile del 2022 dirigono e conducono Ilpod – Italian Podcast Awards.

Eugenio Cesaro, nato nel 1991, ha iniziato la sua carriera musicale come cantautore nel 2011. Ha trovato ispirazione per le sue canzoni nelle strade che scrive con un tocco di realismo autoironico. Con il gruppo “Eugenio in Via Di Gioia” ha prodotto 5 dischi, vinto il Premio alla Critica Mia Martini al Festival di Sanremo e suonato in oltre 500 date in Italia ed Europa. Nel 2021 il singolo “Altrove”, contenuto nel disco “Natura Viva”, è certificato disco d’oro da FIMI. Oltre alla musica, è appassionato di scacchi, calcetto, comunicazione e sostenibilità. Ha realizzato progetti di scrittura creativa, comunicazione visiva, e ha contribuito a iniziative sociali e ambientali, come la piantumazione di alberi nella foresta di Paneveggio e la scritta collettiva “Ti Amo Ancora” in piazza San Carlo a Torino. Il suo ultimo album, “Amore e Rivoluzione,” ha ottenuto un grande successo, entrando nella classifica dei vinili in sole 48 ore dall’uscita.

INFO e ACQUISTO BIGLIETTI

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Per maggiori informazioni sullo spettacolo, prego contattare gli uffici di DIMENSIONE EVENTI al numero 011/19214730

dal lunedì al venerdì

dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30

Tutte le informazioni sull’evento sul:

sito www.dimensioneeventi.it

FB /dimensioneeventi

IG @dimensioneeventi

Biglietti in vendita con il circuito Ticket One (www.ticketone.it) e presso il Teatro Colosseo (on-line su www.teatrocolosseo.it e presso la biglietteria del teatro).

Dalla Regione servizi per bambini e animali domestici sul posto di lavoro

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«BABY ROOM» e «PET HUB» AZIENDALI: DAL PIEMONTE PARTE LA RIVOLUZIONE CULTURALE DEL BENESSERE DEI LAVORATORI
Arriva il primo stanziamento per sostenere l’attivazione di servizi per bambini e animali domestici sul posto di lavoro. Un milione di euro per aiutare le Piccole e medie imprese nell’attivazione di queste opportunità destinate ai dipendenti. Il presidente Cirio e l’assessore Caucino: «Il nostro obiettivo è chiaro: contribuire a creare le migliori condizioni per conciliare la vita professionale con quella personale e famigliare. Si tratta di un ulteriore, fondamentale passo di un percorso di welfare aziendale già intrapreso dalla Regione e che è nostra volontà coltivare e far crescere»
“Il Piemonte ingrana la quarta sul fronte del benessere dei lavoratori”. E’ stato infatti pubblicato, su iniziativa dell’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino, un nuovo bando per la promozione del welfare aziendale, focalizzato sulla conciliazione tra vita lavorativa con quella personale e famigliare. 
Il bando è funzionale, infatti, alla realizzazione, da parte delle Piccole e medie imprese (in Piemonte se ne contano circa 11mila) di un intervento di «Attivazione di servizi di Baby room e Pet hub sul posto di lavoro». Ovviamente si tratta di un primo passo, che però, nelle intenzioni della giunta, va nella giusta direzione e dovrà essere esteso nel prossimo futuro.
«Contribuire alla conciliazione tra la vita professionale e quella famigliare dei lavoratori è per noi una priorità, per questo abbiamo deciso di sostenere con questo primo stanziamento le aziende che investono sul benessere sul luogo di lavoro con la possibilità di attivare spazi per i figli dei dipendenti, da usare in caso di necessità, e anche luoghi per la custodia degli animali, durante l’orario di lavoro», dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio
La spesa prevista per questo innovativo e importate intervento è infatti di un milione di euro, (finanziati  con fondi PR FSE plus 2021-2027) e sosterrà progetti innovativi per la creazione di «Baby room» e «Pet hub »direttamente nei luoghi di lavoro.
Questi spazi dedicati, le «Baby Room» offriranno a chi lavora la possibilità di conciliare gli impegni professionali con la cura dei propri figli in situazioni di necessità, garantendo un ambiente sicuro e attrezzato. Contestualmente, i «Pet Hub» forniranno servizi di custodia per gli animali domestici, alleviando lo stress legato alle responsabilità di cura degli animali durante l’orario di lavoro.
Il bando è aperto alle PMI con sede legale o unità operativa in Piemonte. Sia in forma singola che in forma associata tramite Associazioni Temporanee di Imprese. 
«L’iniziativa – spiega Caucino – è parte integrante della strategia regionale del Piemonte per migliorare il welfare aziendale ed il benessere dei lavoratori, mira a favorire un ambiente lavorativo più inclusivo e a promuovere la conciliazione tra vita privata e professionale. La Regione si impegna a sostenere progetti che, oltre a offrire benefici individuali, contribuiscano al progresso sociale generale, promuovendo una maggiore parità di opportunità e una migliore qualità della vita per l’intera comunità».
Per ulteriori informazioni e per presentare domanda, è possibile consultare la documentazione ufficiale del bando sul sito web della Regione Piemonte all’indirizzo:

Dalla mazurca a Mozart, Garazzino regala musica ai passanti

DAL PIEMONTE / Capita spesso d’incontrare tra le vie della città artisti di strada in particolare suonatori che ci donano un po’ d’allegria.

Si tratta a volte di veri artisti che, non avendo ancora ottenuto un lavoro sicuro, si adattano a questo ruolo da non considerare umiliante poiché è un modo di esprimere le proprie capacità e trovare riscontro in chi ama la musica.

E’  il caso di Silvano Garazzino, nato a Castagnole Lanze nel 1964, il cui “Teatro all’aperto” è costituito dalla zona presso piazza Castello e via Roma a Casale Monferrato. Diplomato presso il Conservatorio Statale Vivaldi di Alessandria in flauto traverso, ha proseguito gli studi con il grande Severino Gazzelloni, è stato primo flauto presso l’orchestra civica di strumenti a fiato del comune di Milano, ha partecipato a diverse trasmissioni della Rai.

Gli piace ricordare, essendo legato alla cultura langarola, che a Santo Stefano Belbo ha frequentato Pinolo Scaglione, suonatore di clarino nelle fiere paesane, divenuto famoso perché coprotagonista della “Luna e i falò” di Cesare Pavese che lo riteneva rappresentante del proprio mondo mitico dell’infanzia. Anche Garazzino a volte è nostalgico ma prevale il piacere di suonare che scaccia la tristezza e trasmette ai passanti spensieratezza con allegri valzer e mazurche.

Quando però si cimenta magistralmente in musica colta che, da polistrumentista, interpreta con fisarmonica, flauto, saxofono, chitarra, ci trasporta al di sopra della quotidianità; ci immerge in una sfera magica e spirituale con brani di Mozart, Beehtoven, con gli adagi di Albinoni, Benedetto Marcello, e del concerto di Aranjuez di Rodrigo. Recentemente è stato promosso un suo video per partecipare a “Tu si que vales” a Canale 5.

Giuliana Romano Bussola

 

(Nelle foto piccole Garazzino con Alessandro Meluzzi e Giuliana Romano Bussola)

“Dare voce al silenzio” contro il bullismo e la violenza sulle donne

IL RISPETTO COME ANTIDOTO ALLA VIOLENZA

“Non si può tornare indietro, ma possiamo agire prima”

7 – 25 novembre: al via la campagna “Prima di” contro il bullismo e la violenza sulle donne organizzata da “Dare voce al silenzio” Onlus 

Appello alle scuole aperto a tutti gli istituti del Piemonte per l’anno scolastico 2023\2024.

Dare Voce al Silenzio Onlus” organizza una campagna denominata “Prima di…” contro il bullismo e la violenza sulle donne, e più in generale sui temi legati al rispetto, con lancio nelle giornate di martedì 7 e sabato 25 novembre.

La campagna ha l’obiettivo di coinvolgere le scuole piemontesi (studenti dai 12 ai 17 anni), iniziando martedì 7 novembre alle ore 9 dalConvitto Nazionale Umberto I, in via Bligny, 1, in cui verranno proiettati i tre video ideati e realizzati dal regista Giuseppe Bisceglia e dall’attore Max Liotta, che hanno l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti e i docenti sulle due tematiche della violenza e del rispetto. 

Prenderanno parte all’incontro gli studenti e le studentesse delle 2e e 3e classi del Liceo Classico Europeo, Liceo Classico Cambridge, Liceo Economico Sociale, Liceo Scientifico Cambridge e Liceo Scientifico Internazionale. Posti limitati: per prenotazioni scrivere all’indirizzo e-mail dell’associazione. 

Successivamente, verranno coinvolte altre scuole, a cominciare dal Liceo Regina Margherita con gli studenti del Liceo Scienze Umane, Liceo Economico Sociale e Liceo Linguistico.

L’appello alle scuole per aderire alla campagna è aperto: per tutti gli istituti che volessero partecipare, coinvolgendo i propri studenti e professori, questi sono i contatti: 

 

darevocealsilenzio@gmail.com

 

 

Il video che verrà lanciato il 7 novembre, a tema bullismo, ci racconterà la drammatica storia di Sara:

https://vimeo.com/870578515/6c8bbaf735

 

La storia si intreccia poi con altri due video che completano la narrazione, relativi alla sensibilizzazione per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che verranno diffusi sabato 25 novembre: seguirà comunicato stampa con dettagli dell’evento.

La Onlus inizierà con una introduzione dei concetti principali con breve lezione frontale seguita dalla proiezione dei video concepiti ad hoc, da cui fare partire l’interazione con i ragazzi per stimolare il dialogo, il confronto e la partecipazione attiva. I temi saranno trattati valorizzando le esperienze personali, le opinioni, i punti di vista, le emozioni dei partecipanti evitando generalizzazione e giudizi di merito. 

Il Progetto Dare Voce al Silenzio nasce nel 2014 dall’incontro di un gruppo di professionisti che opera da anni nell’ambito dei diritti delle donne e dei minori, accomunati dal desiderio e dalla volontà di operare efficacemente per la tutela di tali fasce deboli. L’idea di partire dalle scuole per “denunciare” casi di maltrattamenti tra minori nasce da un dato che, sia a livello regionale, che nazionale è allarmante: la percentuale di sottorilevazione delle segnalazioni di violenza interpersonale o abuso a livello nazionale è del 94% (proiezione nazionale sulla base delle stime effettuate a livello regionale) il che significa che solo 6 casi su 100 vengono presi in carico e il minore tutelato. Poiché la violenza sui minori è nel 90% dei casi intra-familiare, solo l’insegnante può avere la percezione e la sensibilità per vedere comportamenti o segnali che possono essere indicativi di un abuso o di violenza.

In questi anni, nel solco della Mission, l’Associazione ha organizzato incontri con gli Insegnanti di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria raggiungendo circa 2700 Insegnanti provenienti da 472 Istituti di Torino e del Piemonte, erogando 6290 ore di formazione agli insegnanti.

Sono attive collaborazioni e attività con l’Ordine degli Avvocati (Convegno sulle Separazioni conflittuali), la Polizia di Stato e il Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale di Torino.

Obiettivo principe di tutte le attività dell’associazione è quello di educare al rispetto come antidoto alla violenza: trasmettere ai giovani l’importanza di non ricorrere alla violenza nell’ambito delle relazioni, cercando di coinvolgere e sensibilizzare, affrontando e cercando di ridurre tutti quegli stereotipi che possono creare solo tensioni, privilegiando la diffusione di una cultura alternativa alla violenza. 

A Torino presentazione del libro “L’evoluzione delle donne”

IL SAGGIO DI MARIA RITA MOTTOLA

Un lungo viaggio che conduce a una domanda che è anche la domanda da cui è possibile partire: siamo giunti al punto di non ritorno? L’atmosfera che si respira negli ultimi mesi non lascia spazio a dubbi. Stiamo attraversando un guado, andando verso un oltre. Sta a noi scegliere in che direzione andare, se fermarci per pensare e progettare il futuro, affrontarlo a testa alta ma insensatamente, o analizzare con onestà ciò che è stato e ciò che siamo, ciascuno e tutti, per affrontare una sfida che sconcerta e spaventa, emoziona e sprona a procedere, a non fermarsi, a costruire un mondo nuovo, vero e vitale. Questa sfida non può essere affrontata da soli e men che mai uomini contro donne armati, e viceversa. Solo insieme con umile consapevolezza, vestiti di coraggio e determinazione, forti della conoscenza di storia e pensiero filosofico, armati degli strumenti del diritto e della scienza potremmo procedere, insieme verso la cima della montagna.
Il saggio  è un viaggio e un percorso personale di ricerca e studio offerto a donne desiderose di comprendere e di lottare con e per le altre e gli altri, senza voltarsi indietro e senza prescindere da ciò che è stato; suggerito a uomini audaci e impazienti di riacquistare un ruolo decisivo nella creazione della società in cui vivono, capaci di costruire senza prevaricazioni e senza arroganza. Spunti di riflessione, brani di testi e saggi, giurisprudenza e sociologia, pensiero filosofico e religioso, raccontando si intrecciano e si intersecano a formare una ragnatela che tutto collega. Il puzzle piano, piano si perfeziona e l’immagine si fa più nitida e chiara. Non vuole essere la fine di un lungo e complesso lavoro ma un inizio e una provocazione per i lettori. Una agorà, un luogo di incontro e confronto.
Una premessa (Per chi, perché e come Incontri Letture Ricerche) e 14 capitoli.
Suddiviso in Parti (sei) a loro volta suddivise in capitoli e alla fine di ogni capitolo un paragrafo “Tiriamo le fila” che fa il punto per riassumere e preparare la lettura successiva.
Gli argomenti PARTE I La politica; PARTE II La famiglia; PARTE III La cosmesi dei diritti; PARTE IV La salute; PARTE V l’evoluzione e il progresso; PARTE VI DonnaDonne.

Maria Rita Mottola si racconta

Nata a Novara vivo per 40 anni a Vercelli, ove ho rivestito la carica di Vicesindaco, anni ’90. Avvocato Cassazionista, ora vivo a Moncalvo con mio marito Giancarlo e con lui condivido la passione per la bellezza. La nostra Onlus culturale gestisce un bel museo della nostra città, sollecita l’amore per bellezza e arte nei giovani, pubblica quale casa editrice. Parte attiva di molte associazioni, Italia Nostra (faccio parte del gruppo nazionale legale); Lions Club (gruppo di studio nazionale affido familiare); socio onorario FIRST e Contrajus; socio fondatore Sipcp,  Anziani terzo millennio, Persona&Danno (editing sin dagli albori), DM coordinatore per Piemonte e Valle d’Aosta. Nata professionalmente come giuslavorista ho trovato sulla mia strada il prof. Paolo Cendon ed è stato facile convertirmi, per credo religioso e familiare, al sostegno e cura dei soggetti fragili. Esercito a Vercelli, Casale ed Asti, sono mediatore sin dagli esordi dell’istituto, gestore della crisi, AdS. Ho pubblicato monografie ed opere collettanee e trattati,  relatrice a convegni e tavole rotonde, ne ho curato la realizzazione. Scrivo anche per diletto, ma questa è un’altra storia. Amo la giustizia e la ribellione ad ogni sopruso è la mia cifra culturale. Ciò è pericoloso ma io non ho paura.

Il libro sarà presentato a Torino martedì al Circolo dei Lettori ↘️

Nankurunaisa

Parola giapponese (なんくるないさ), ancora poco conosciuta,che può essere tradotta con “il tempo sistema tutto”. Attenzione, però: sarebbe lontano dal vero significato considerarlo come un invito ad abbandonarsi al fatalismo, all’atarassia perché, comunque, le cose andranno come devono andare.

Il senso corretto di questa frase è piuttosto quello che nulla succede mai per caso, che per tutto c’è un senso.

In Italia c’è un proverbio che dice “Non va mai male ad uno, senza che vada bene ad un altro” perché evidentemente da qualche parte si è voluto così.

Occorre, tuttavia, osservare l’evento dall’alto, nel suo insieme universale, anziché analizzarlo nelle sue componenti singole perché più lo scomponiamo e meno lo capiamo, meno ci rendiamo conto del tutto.

In altre parole, è un invito ad avere fiducia nell’esistenza, nel creato perché se le cose vanno così un motivo c’è: quante volte leggiamo di qualcuno che ha perso l’aereo, mandando così in fumo una trattativa miliardaria, salvo poi scoprire che l’aereo aveva un incidente e, grazie al ritardo, quella persona si è salvata?

Nella nostra quotidianità diamo troppo peso alle scelte individuali, come se fossero in grado di mutare il corso degli eventi; attenzione, però: non è necessario seguire la filosofia orientale, lostile di vita dei Paesi asiatici per imparare.

Anche la Bibbia lo insegna: in Romani 8,28 “Omnia in bonum”, Tutto è per il (nostro) bene, come pure in 1 Tessalonicesi 5:18 “In ogni cosa rendete grazia”.

E’ evidente che il nostro tentativo, ormai diventato prassi, di avere tutto sotto controllo sia evidentemente errato, che ciò che accade sia o solamente positivo o solamente negativo, che esistano solo il bianco ed il nero e non infinite sfumature di grigio ognuna delle quali con pari diritto di esistenza.

Con questo, però, non voglio dire che occorra arrendersi all’evidenza e lasciarsi portare dalla corrente in piena senza provare a nuotare o arrendersi proni agli eventi; così anche guardare troppo avanti, anziché voltarsi e guardarsi alle spalle rischia di farci perdere di vista l’obiettivo e fornirci una prospettiva errata.

Qualcuno ricorderà, a questo proposito, il discorso che Steve Jobstenne il 12 giugno 2005 all’Università di Stanford, utilizzando undisegno che acquista un senso solo quando si saranno uniti tutti i puntini che lo compongono: “[..] non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro.”

Chi dice che “volere è potere” probabilmente sta ancora cercando di decollare agitando le braccia e dando la colpa al sovrappeso o di vivere un mese senza bere; in realtà il senso di nankurunaisa è ben più profondo: pensare alla natura come ad un qualcosa di perfettamente bilanciato, dove tutto ha un senso preciso e nulla è fuori posto. Quindi se da un lato c’è quel “volere è potere”, dal lato opposto troviamo l’immobilismo, la rassegnazione che il fato sia ineluttabile e, dunque, nulla si possa fare a nostro vantaggio.

Avete presente il rafting, lo sport dove una canoa viene condotta tra le rapide di un torrente? Ecco: momento per momento dobbiamo adeguarci alla corrente, ai massi, ai rischi che la navigazione comporta, senza la certezza che comunque arriveremo, ma senza avere paura, ogni momento, che qualcosa debba andare male.

Sergio Motta

A Riga l’illustrazione italiana racconta l’Europa dei popoli

È stata inaugurata oggi presso la sede del Comune di Riga in Lettonia la mostra Europa. L’illustrazione italiana racconta l’Europa dei popoli, il progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Fondazione Torino Musei, in collaborazione con Città di Torino, Regione Piemonte e Palazzo Madama.

Attraverso le opere realizzate da 16 illustratori italiani di fama internazionale, l’esposizione, organizzata in Lettonia dall’Ambasciata d’Italia insieme al Comune di Riga, racconta i valori dell’Europa: dalla libertà alla democrazia, dallo stato di diritto alla tutela dell’ambiente.

Gli illustratori coinvolti e i temi trattati sono: Matteo BertonPalazzo MadamaRita PetruccioliI trattati di Roma; Gio QuasirossoVentotene;  Camilla FalsiniLibertàElisa SeitzingerRispetto della dignità umanaAndrea SerioUguaglianzaAnna PariniDemocraziaFrancesco PoroliStato di dirittoIrene RinaldiRispetto dei diritti umani; Lucio Schiavon, FratellanzaAle GiorginiLavoroEmiliano PonziCulturaBianca BagnarelliPaceMarina Marcolin, AmbienteGianluca Folì, ScienzaGiulia ConoscentiInclusione.

La mostra sarà visitabile a Riga fino al 26 gennaio 2024. La tappa di Riga di Europa si inserisce in una lunga circuitazione che ha portato l’esposizione in tutto il mondo, con 42 esposizioni organizzate nei cinque continenti con il coordinamento della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina.

Il progetto è stato presentato per la prima volta a Torino nel 2022, in occasione dell’evento conclusivo del semestre della Presidenza italiana del Consiglio d’Europa.

“La nostra Europa è prima di tutto unione nella diversità. Una comunità di nazioni che si riconosce nella pacifica convivenza di una molteplicità di linguaggi, sensibilità e valori in costante dialogo tra loro. Eppure quelle stesse diversità, in un passato non troppo lontano, avevano spinto l’Europa nell’abisso della violenza e dell’ingiustizia. I comuni valori della democrazia e dello Stato di diritto le hanno trasformate in fonte di benessere comune per i cittadini europei e di speranza per il resto dell’umanità. Questa mostra ce lo ricorda con la sintesi e la creatività dell’illustrazione italiana contemporanea – racconta l’Ambasciatore d’Italia in Lettonia, Alessandro Monti – Siamo grati al Comune di Riga per aver accolto la nostra proposta, il cui scopo è festeggiare l’amicizia tra Italia e Lettonia ed esaltare il ruolo delle città nel processo di integrazione europea”.

“Sedici grandi creativi italiani per narrare il farsi dell’Europa tramite valori che dovrebbero essere universali. Scelti ciascuno per la propria originalità ed eccezionalità e per le potenzialità dell’illustrazione che, con questa installazione già presentata in 42 paesi del mondo dei cinque continenti, ha ribadito il formidabile potere del suo medium dialogando con un amplissimo pubblico, potendo superare lo steccato della Torre di Babele: facendosi mediatore culturale, incrementando gli scambi culturali tramite quelle suggestioni che il linguaggio non può dire – afferma il direttore di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino Giovanni Carlo Federico Villa –  Il progetto Europa è una narrazione silenziosa che non ha bisogno di parole: è chiara, si fa ponte tra contenuto e forma, etica ed estetica, comunicazione e informazione, in un’alchimia di talento e responsabilità”.