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Alla ricerca delle farfalle nel parco

Orti Generali, attività scientifica per tutti e gratuita  in collaborazione con l’Università di Torino,  completa la vasta offerta di eventi a settembre 

 

Dopo aver inaugurato il chiosco a luglio, il progetto Orti Generali di orticoltura urbana, aggregazione e inclusione sociale a Mirafiori Sud, propone nuovi eventi e attività per tutti.

Sabato 12 settembre dalle ore 15 alle ore 17 le biologhe Francesca Martelli e Federica Paradiso di Farfalle in ToUr, insieme a studiosi e ricercatori dell’Università di Torino, guideranno i tour nel parco ALLA RICERCA DELLE FARFALLE, con retini e guide per il riconoscimento degli impollinatori più diffusi in città.

Il Parco Piemonte, dove si trovano i 160 orti di Orti Generali e la city farm con animali da fattoria e l’apiario, è parte ormai da tre anni del progetto Europeo del Butterfly Monitoring Scheme (BMS, per saperne di più https://butterfly-monitoring.net/it). Una rete di monitoraggio delle farfalle che coinvolge già moltissimi volontari nella conservazione di questi bellissimi insetti.

Per chi ama le passeggiate all’aria aperta è possibile diventare Cittadino Scienziato / Citizen Science contando le farfalle che vivono vicino a casa.

Venerdì 18 settembre alle ore 19 al chiosco di Orti Generali, l’aperitivo divulgativo del venerdì sarà dedicato proprio a informare su come partecipare alla ricerca scientifica, sempre insieme alle due biologhe, Francesca Martelli e Federica Paradiso di Farfalle in ToUr.

Nel frattempo sabato 12 settembre dalle ore 15 con ALLA RICERCA DELLE FARFALLE sarà possibile, per adulti e bambini, fare esperienza pratica per sperimentare i metodi di monitoraggio utilizzati dai ricercatori ed essere parte della community europea del BMS.

Questa attività è gratuita grazie al sostegno di FONDAZIONE CRT.

Per iscriversi ALLA RICERCA DELLE FARFALLE è necessario inviare una mail con nome, cognome e numero di telefono a corsi@ortigenerali.it o chiamare il numero 3331720202 (Matteo).

Tutte le attività di settembre a Orti Generali, gli aperitivi divulgativi del venerdì sera, yoga in fattoria il sabato mattina, pomeriggio nel parco per i bambini il sabato pomeriggio, aperitivi com il produttore il sabato sera, corsi e presentazioni la domenica, si possono scoprire a questo link https://www.ortigenerali.it/corsi-e-attivita/, su Facebook e su Instagram @OrtiGenerali.

Per non dimenticare l’11 settembre

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani in occasione del 19° Anniversario dell’attacco delle Torri Gemelle intende ricordare il più grande attentato terroristico della storia contemporanea in cui persero la vita quasi 3 mila persone.

In quella nefasta mattina dell’11 settembre del 2001 diciannove terroristi di Al-Quaeda presero il comando di quattro aerei di linea e due di questi si schiantarono contro le Torri Gemelle del World Trade Center, a New York, causandone il successivo crollo. L’attacco ordinato da Osama Bin-Laden, leader dell’organizzazione terroristica di matrice islamica Al-Quaeda, oltre a determinare la morte di persone innocenti, causò un impatto drammatico nella storia e nella vita di tutti.

L’America si fermò e si fermò il mondo intero. Le immagini di morte fecero il giro del mondo e consegnarono ai cittadini dell’intero pianeta un dolore senza fine, la scoperta della propria debolezza e il pensiero terribile di costante vulnerabilità. Il Terrorismo più crudele e sanguinario fece il suo ingresso nel terzo millennio e dimostrò ai Paesi occidentali che nessuno era al riparo dalle Leggi violenti di Al-Quaeda e che tutti, uomini e città, potevano diventare macerie come quelle che avevano prodotto le morti nel cuore di New York.
In quei giorni di dolore tutti eravamo americani, tutti eravamo uniti contro le guerre ingiuste di un Terrorismo letale capace ormai di trascinare il mondo verso la fine. Nel 2004, infatti, Bin Laden, che inizialmente aveva negato ogni tipo di coinvolgimento, si dichiarò responsabile degli eventi dell’11 settembre. L’organizzazione terroristica islamica citò con forza come moventi il supporto statunitense ad Israele, la presenza di truppe statunitensi in Arabia Saudita e le sanzioni contro l’Iraq. La reazione degli americani non si fece attendere: nove giorni dopo il presidente Bush proclamò War on Terror, la guerra al Terrorismo per difendere gli Stati Uniti contro le minacce terroristiche di Al-Quaeda e le organizzazioni ad essa affiliate. Missioni e interventi militari per la lotta globale al Terrorismo inaugurarono un Duemila che sperava e sognava altri scenari politici e umani.

Intanto a New York erano ben visibili i segni del violento e inaspettato attacco. Fu davvero difficile rimediare ai danni materiali dell’attentato: la distruzione del World Trade Center danneggiò l’economia ed ebbe un forte impatto sui mercati globali, inoltre la rimozione dei detriti delle torri crollate fu completata solo nel maggio 2002. Quello che fu certamente impossibile fu la restaurazione delle anime lacerate delle tante famiglie che in quella orribile tragedia avevano perso i loro cari. Si pensò subito di erigere un Memoriale, il National September 11 Memorial & Museum, in onore delle vittime sui luoghi dove sorgeva il complesso del World Trade Center. Ma nessuna commemorazione, nessuna targhetta di rimembranza, nessun museo della memoria rimosse mai, neppure in piccola parte, le macerie umane dai tanti, troppi cuori in lutto. E poi, tutti iniziarono a fare i conti con la paura, si era pervasi dal terrore di un nemico invisibile che in qualsiasi momento può colpire e uccidere. Mancava ormai quel senso di protezione con il quale la bandiera a stelle e strisce aveva sempre cullato e accarezzato i suoi figli. Gli Stati Uniti avevano scoperto la propria fragilità.

L’attentato suscitò stati d’animo privi di serenità come ricordò l’allora presidente degli stati Uniti George W. Bush. “Il 12 settembre la gente dopo essersi ripresa dallo shock iniziale, ha capito che quella che stavamo affrontando era una guerra diversa. Era una nuova realtà. Una delle cose che sono cambiate dopo l’11/9 è la convinzione di essere un Paese protetto dagli oceani. In passato i conflitti erano avvenuti in luoghi remoti e noi ci sentivamo decisamente al sicuro. La gente aveva paura di andare al lavoro, di uscire di casa. Le compagnie aeree erano bloccate e le banche chiuse. La nostra società sotto certi aspetti era ferma.”

Sono passati 19 anni dall’attentato, ma le Torri Gemelle di New York che crollano -l’immagine simbolo dell’11 settembre- restano indelebile nei nostri occhi. L’attacco terroristico agli Usa è un evento che è entrato nella memoria collettiva dell’intera umanità e nei libri di storia, è un evento che ha cambiato non solo le relazioni internazionali, la geopolitica e la politica estera, ma anche le vite di ciascuno, il modo di guardare gli altri, di concepire la convivenza tra i popoli. L’11 settembre ha anche accresciuto la paura del Terrorismo e ha spinto i popoli ad unirsi finalmente in una comune lotta per debellarlo a livello planetario.

Il CNDDU, in occasione di una giornata così importante per il mondo intero, intende sottolineare ancora una volta la necessità di portare avanti una linea politica comune, costante ed efficace affinché il Terrorismo, cancro della società, possa essere individuato e debellato. E per fare in modo che ciò accada bisogna tagliare i canali che finanziano Al Quaeda. Il rapporto Terrorist Financing ha posto l’accento su tutti i finanziamenti di siti web, banche e istituzioni finanziarie che rimpinguano le tasche già piene del Terrorismo.

Per il CNDDU ora più di prima bisogna trovare forme di governance internazionale capaci di promuovere il bene comune globale, superando gli egoismi nazionali che permettono solo alle organizzazioni terroristiche di proliferare indisturbate.

Prof.ssa Rosa Manco
CNDDU

Ied, 100 borse di studio a sostegno dei giovani creativi

L’ Istituto Europeo di Design si impegna al fianco delle famiglie in difficili condizioni economiche per sostenere gli studenti meritevoli e mette a disposizione 100 Borse di Studio per iscriversi a un corso in partenza a ottobre nelle sedi di Milano, Torino, Roma, Firenze, Cagliari e Como.

Alle borse di studio si aggiunge un ulteriore aiuto della Fondazione Francesco Morelli – proprietaria dei beni di Francesco Morelli, fondatore dell’Istituto Europeo di Design – che in quanto Ente morale privato e senza fine di lucro ha destinato uno speciale Fondo Covid a sostegno dell’educazione al design, che sarà erogato in 50 voucher.
Per la sede IED Torino, il concorso prevede l’erogazione di 20 Borse di Studio per supportare l’iscrizione a uno dei dieci Diplomi Accademici di Primo Livello nelle aree del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione. IED Torino dedica, in particolare, una Borsa di Studio per il Corso in Transportation Design in lingua italiana in memoria dello studente Michele Bini, affinché la sua scintilla creativa possa continuare a brillare.
Per partecipare alla selezione è necessario registrarsi online  sulla pagina dedicata del sito IED entro il 17 settembre 2020 (ied.it/torino).
 
L’offerta formativa del nuovo anno accademico sarà presentata martedì 15 settembre con IED Open Day online, tramite contributi video e presentazioni live. IED inoltre torna ad aprire le proprie sedi per poter entrare nelle nuove aule-laboratorio, prenotare un colloquio informativo o di ammissione con il proprio Advisor, nel pieno e completo rispetto delle norme di sicurezza vigenti.
Con estrema dinamicità IED ha lavorato in questi mesi alla ripartenza e alla riprogettazione di tutte le attività. Ha predisposto la ripresa del nuovo anno accademico in forma blended ovvero attività in presenza nelle aule e nei laboratori – nel pieno rispetto delle regole e della sicurezza personale – integrata con formazione a distanza. L’Istituto si è poi concentrato sulla messa in sicurezza di tutte le sedi, fin dalla sua attuale e contingentata riapertura. In questi mesi ha predisposto le misure per recuperare al meglio la dimensione relazionale e di esperienza che caratterizza la sua community.

Al Polo del ‘900, i giovani protagonisti del Festival 900G-Days: tre giorni di poesia, musica e arte

900 G-Days | Quattrominutietrentatrè. La prospettiva delle nuove generazioni

 

Fra gli ospiti: Eugenio Cesaro frontman degli Eugenio in Via Di Gioia, il mnemonista Vanni De Luca, 

i Fridays For Future, il duo punklirico del Concertino dal Balconcino

11-12-13 settembre 2020

@Polo del ‘900

@Portineria di Comunità

 

Una mostra sulla Torino di ieri e di oggi, un viaggio virtuale nel futuro degli oceani, tanti ospiti, aperitivi serali e musica: torna al Polo del ‘900 il Festival 900 G-Days. Tre giorni di poesia, arte, cultura – da venerdì 11 a domenica 13 settembre – realizzati dai ragazzi under 30 del progetto 900 Giovani, promosso dal Polo del ‘900 e curato dal Centro Studi Piero Gobetti.

 

Prima novità della terza edizione, un tema portante: “il tempo” analizzato dalla prospettiva delle nuove generazioni per ragionare su attualità e futuro. Da qui il titolo: quattrominutietrentatrè ispirato a una composizione sperimentale di John Cage che riflette l’indole dei ragazzi.

La seconda, invece, porta il Festival fuori dai confini del Polo, nel quartiere e per la città come nella suggestiva cornice di Porta Palazzo, nel neonato spazio della Portineria di Comunità, in collaborazione con la Rete Italiana di cultura popolare.

Tutti gli eventi sono gratuiti, ingresso su prenotazione al sito www.polodel900.it o pagina FB @900Giovani.

 

IL PROGRAMMA

Gli appuntamenti partono venerdì 11 con Let’s Talk (ore 10.30), il kick-off del festival che indaga presente e futuro del mondo della cultura con ospiti d’eccezione: Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900; Bertram Niessen direttore di cheFare – agenzia per la trasformazione culturale; Eugenio Cesaro, frontman degli Eugenio in Via Di Gioia e lo street artist Rebor.

Al pomeriggio, presso la Portineria di Comunità, si prosegue con la Trash Challenge (ore 15.30), una raccolta di rifiuti a squadre in collaborazione con Fridays For Future Torino.

Alle ore 16.00, inaugurazione dell’installazione VR 12 Years: viaggio virtuale nei fondali oceanici in un futuro distopico abitato da specie marine bioniche.

L’orario aperitivo è occupato dall’opening della mostra fotografica ContrasTO – La città che cambia (ore 19.30) dedicata alle immagini della Torino di ieri e di oggi, segue il concerto live delle band torinesi Tamè e FratelliSlip, a ritmo di pop-rock e soul.

 

Sabato 12 si apre con OCA (ore 9.30), workshop di teatro sociale sul tema discriminazioni e disuguaglianze, curato da Social Community Theatre.

Nel pomeriggio Time In Consolle (ore 14.30), workshop a tempo di musica a cura di Radio Banda Larga.

A partire dalle ore 18.30, aperitivo con cibi tradizionali in compagnia dei musicisti busker ospitati dalle scenografie acustiche Buskercase. Alla sera (ore 21.30), ancora spazio alla musica con la poesia elettronica del poeta e performer Nicolas Cunial e il DJ set del duo melodic techno Nova Swing.

 

Il festival si conclude domenica 13, con Open-Yoga e Please Be Naked (ore 9.30 a pagamento), due laboratori per il risveglio ed il benessere dell’anima.

Segue alle ore 11.30, presso la Portineria di Comunità, il talk Mastermind in compagnia del mnemonista Vanni De Luca e il docente Alessandro de Concini sul tema memoria e tempo.

Prima di pranzo, si adottano libri in una caccia al tesoro con Pagina37 (ore12.30), interviene Davide Mazzocco, autore di “Cronofagia. Come il capitalismo depreda il nostro tempo”.

Il Festival si chiude con il duo punk-lirico del Concertino Dal Balconcino in un’esibizione nel cortile del Polo del ‘900 (ore 16.30).

 

“Il Festival 900 G-Days è la punta dell’iceberg di un percorso che vede ragazzi fra 18 e 30 anni collaborare con il Polo del ‘900 tutto l’anno – spiega Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900 – Ai ragazzi è data la possibilità di utilizzare il Polo come spazio dove riunirsi, confrontarsi, formarsi sul campo e creare appuntamenti culturali secondo la loro visione, con sempre più autonomia, seppur seguiti da professionisti del Centro Studi Piero Gobetti e del Polo del ‘900. Nelle scorse edizioni il Festival ha portato al Polo più di 1000 ragazzi e ragazze, oltre ad aver arricchito la programmazione con 24 eventi e aver attivato nuove partnership.”

 

“900 giovani è una esperienza autonoma di partecipazione giovanile, nata nell’ambiente del Centro Gobetti e che al giovane Gobetti liberamente si richiama – aggiunge Pietro Polito, direttore del Centro Studi Piero Gobetti – Una partecipazione attiva, intesa non retoricamente come un sentirsi parte, ma un prendere parte, che mira a far crescere la curiosità, il desiderio di discussione, la collaborazione, lo scambio di idee, il lavoro di gruppo. Alla base del progetto, ormai giunto al suo quarto anno di vita, c’è la convinzione che per coinvolgere i giovani bisogna prima di tutto creare spazi, contesti, meccanismi e processi in cui possano in prima persona esprimere e realizzare la loro idea di cultura”

 

Tutti gli eventi, eccetto dove indicato, si svolgono presso il Polo del ‘900.

Tutti gli eventi sono gratuiti ed accessibili nel rispetto delle norme di sicurezza e delle disposizioni dei decreti ministeriali, previa prenotazione on-line al sito www.polodel900.it nella sezione dedicata al Festival.

Convivenza tra auto e bici Lettera aperta al presidente dell’Aci Piergiorgio Re

Caro Presidente, Tu sei da molti anni a capo dell’ACI Torino ed hai accumulato una lunga esperienza nella tutela degli automobilisti rispetto alle più balzane esperienze sul traffico torinese attuate da amministrazioni comunali di diverso orientamento

Oggi Torino è diventata di fatto impercorribile  con controviali di grandi corsi a velocità incredibili a vantaggio privilegiato di biciclette e monopattini. Io comprendo le ragioni del traffico cosiddetto sostenibile , ma non posso accettare che con tutti i gravami fiscali a cui è soggetta l’auto, noi automobilisti veniamo mal sopportati e tartassati fino al punto di dissuadere dall’utilizzo dell’auto.
E’ stata per ora vinta la battaglia per lo più sostenuta dai commercianti contro l’estensione abnorme della Ztl a pagamento , ma ora l’accanimento contro l’auto ha raggiunto livelli intollerabili . Vogliono anche farci multare da chi raccoglie la spazzatura . Che ci voglia più disciplina anche da parte degli automobilisti è cosa più che accettabile e giusta, ma per disciplinare il traffico è necessario che esso possa circolare. Con le nuove facilitazioni alle bici l’auto esce fortemente penalizzata. E non è solo questione ecologica, ma anche di odio ideologico nei suoi confronti . L’idea di consentire la percorrenza contromano delle biciclette appare assurdo  e inaudito. La presente per sapere cosa intende mettere in atto  l’ACI  locale e nazionale per preservare qualche diritto a chi ritiene di usare l’auto e non crede di per sé di dover essere penalizzato fino al punto di dovervi rinunciare.
Grazie, caro Presidente, e i migliori saluti ed auguri per il non facile compito a cui devi badare.
Pier Franco Quaglieni

Tribunale brevetti, il Piemonte presentò una proposta

Il sostegno alla proposta di candidatura della Città di Torino come sede permanente del Tribunale unificato dei Brevetti (Tub) da parte della Regione Piemonte è stato tempestivo e si è manifestato al più alto livello istituzionale.

Lo ha spiegato la Giunta intervenendo in Aula a Palazzo Lascaris sulla mancata indicazione di Torino come divisione locale del Tub.   L’assessore ha chiarito che lo scorso 22 ottobre 2019, in occasione della visita del Presidente del Consiglio,  il presidente della Regione Piemonte gli ha consegnato un articolato dossier contenente, tra le altre richieste e proposte, anche una sintesi delle ragioni che deponevano a favore della candidatura del capoluogo piemontese. A tale atto formale hanno fatto seguito, nei mesi successivi, interlocuzioni politiche e istituzionali a sostegno della candidatura. In ogni caso, visto che Torino ha ottenuto la candidatura a sede dell’Istituto nazionale sull’intelligenza artificiale, l’assessore ha auspicato che le ricadute a livello occupazionale ed economico, siano effettivamente quelle prospettate.

Il presidente dei Moderati ha chiesto che comunque si avvii al più presto una discussione in Commissione sull’assegnazione  a Torino dell’istituto nazionale sull’intelligenza artificiale e invita a non dividersi sulla paternità di questa candidatura. Per il consigliere Torino e il Piemonte devono cogliere a pieno questa opportunità in cui bisognerà necessariamente coinvolgere il maggior numero di scienziati e professionisti del settore.

Un argomento, quello dei brevetti,  caro anche al capogruppo  della Lista Monviso che rivendica come, già un anno fa, attraverso una mozione, avesse invitato la Giunta a candidarsi per ospitare una sede del Tub, proprio in virtù della lunga tradizione che il capoluogo piemontese vanta in fatto di brevetti. Un peccato che ci sia mossi con estrema lentezza rispetto a Milano.

Per il Partito democratico,  il risultato dell’Istituto per l’Intelligenza artificiale a Torino, anche in una logica di compensazione col Tribunale dei brevetti è importante. Spero che al più presto il Consiglio possa votare l’ ordine del giorno Pd per impegnare anche la Regione per questo obiettivo.

“Lo schema perfetto”

Alberto Frisoni da Casale Monferrato inventa da zero il metodo ONET certificato primo al mondo sull’utilizzo integrato dei social (Facebook, Instagram, YouTube) per il network marketing online e a soli 19 anni diventa leader mondiale nella sales directoring della sua azienda di know-how.

 

Ex campione di motocross nazionale, poliglotta con lunghe permanenze all’estero, dopo il diploma di perito agrario, cambia molti mestieri e non pago, decide di trasformare la figura crepuscolare del commesso viaggiatore alla Arthur Miller, in quella del pubblicitario commerciale 2.0 coniugando al top il ruolo di claimer creativo a quello di agente commerciale glocal del Villaggio Globale.

Nel suo manuale il ” Sistema Perfetto”( pagg.159 disponibile su Amazon ) spiega come partendo da un piccolo spazio privato tipo garage alla Brin e Page, dotati di connessione webfast in multitasking e voglia di interazione sociale si possa superare il Multi Level Marketing taylorista e sfuttatore a struttura piramidale pre-Berners Lee e mettendoci costanza, volontà e spirito di sacrificio, si possa dopo qualche anno di intensa attività e impiegando il metodo da lui testato, raggiungere in proprio una buona posizione reddituale. Il testo spazia dalla psicologia motivazionale, alla neweconomy, dalla satyagraha gandhiana, alla meditazione zen, alla sociologia economica, ricco di citazioni e esempi pratici, porta il lettore a conoscere in prima persona tutto del mestiere, mettendogli in mano la cassetta degli attrezzi per fare del cyberspazio il territorio fisico e virtuale della propria autorealizzazione professionale. Non vuole creare nuovi proseliti, addirittura dissuade chi non voglia sentirsi portato per questo genere di attività, la dove la Silicon Valley passa dal bar sotto casa ai geek dei campus di Berkeley, dai ”non luoghi” di Marc Augé ai millennials di provincia. E se qualcuno, simpatizzante per il sovranismo noglobal alla Diego Fusaro, può giustamente storcere il naso e opporre un rifiuto, altri potranno con altrettante ragioni parafrasando il compianto John Belushi, pensare di mettersi alla prova e come un mantra recitare : ”quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. E chiamatemi aquila.

Aldo Colonna

Verso la Giornata della Lingua piemontese

Il consiglio comunale di Tortona, con i voti della maggioranza che sostiene il sindaco Federico Chiodi, ha approvato la mozione presentata dal consigliere Daniele Cebrelli relativa all’istituzione di una ‘Giornata della lingua e della letteratura piemontese’.

Ad illustrare il documento è stato lo stesso Cebrelli che ha evidenziato lo stesso sia finalizzato all’istituzione di una giornata che celebri la lingua e la letteratura piemontese analogamente a quanto avviene, da quest’anno, con il Dantedì per la lingua italiana. La mozione evidenzia che “ si tratta di un’iniziativa assolutamente meritoria e di elevatissimo spessore culturale essendo Dante Alighieri considerato unanimemente autore della maggiore opera in Lingua Italiana conosciuta a livello mondiale e da tale evento possono essere anche tratte alcune considerazioni a livello regionale del Piemonte terra ricca di storia e cultura che ha trasmetto nel corso dei secoli un’eredità storica, artistica, letteraria e linguistica che, ad oggi, rischia di andare perduta qualora non vengano intraprese azioni, anche simboliche di salvaguardia”. La mozione sottolinea anche che un’iniziativa del genere è in piena sintonia con gli ideali dello Statuto della Regione Piemonte e della Carta di Chivasso e suggerisce che la Giornata possatenersi in concomitanza di una data precisa per la stessa ovvero la redazione della prima ‘Gramatica Piemontese’ avvenuta nel 1783 ad opera del medico Antonio Pipino da Cuneo (cui fece seguito il primo vocabolario del Piemontese). L’iniziativa, ha spiegato Cebrelli, è nata dal Movimento Progetto Piemonte, movimento autonomista presieduto da Massimo Iaretti che, con il suo gruppo consigliare di Villamiroglio (composto dallo stesso Iaretti e da Emiliano Racca) ha elaborato la mozione e la sta proponendo, uno per uno, a tutti i Comuni del Piemonte. Sinora, infatti, è stata deliberata, oltre che a Tortona, anche a Moncalvo in Provincia di Asti, San Giorgio Monferrato e Villanova Monferrato in Provincia di Alessandria, Quagliuzzo e Montalenghe nella Città Metropolitana di Torino. “La decisione del consiglio comunale di Tortona  dice Massimo Iaretti – è sicuramente un momento importante sulla strada per giungere all’istituzione della Giornata della Lingua e della letteratura piemontese, nell’ottica di preservare un patrimonio così fondamentale per l’identità culturale della nostra Regione. Ringrazio l’amico Cebrelli per l’impegno, il sindaco Chiosi per l’intelligente sostegno all’iniziativa, così come tutti i consiglieri che l’hanno appoggiata in aula”. Ora La mozione verrà trasmessa al Presidente la Giunta regionale, all’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, al Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte e al Presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale del Piemonte.

La Giornata internazionale per l’alfabetizzazione

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione della Giornata internazionale per l’alfabetizzazione, istituita dall’UNESCO il 17 novembre 1965, propone una campagna di sensibilizzazione “Alfabeta=Alfaomèga” per rendere partecipi giovani e meno giovani su una piaga ancora purtroppo presente e fortemente penalizzante per il progresso mondiale.

Secondo i dati dell’Istituto UNESCO per le Statistiche nel mondo, oltre 750 milioni di adulti, di cui due terzi sono donne, rimangono analfabeti; mentre in Italia uno studio recente del Cede evidenzia come più di 2 milioni sono gli analfabeti funzionali: le percentuali maggiori si riscontrano nella fascia d’età 46-55enni (29,9%) e nella fascia d’età 56 e i 65 anni (36,2%). L’organizzazione Sos Villaggi dei Bambini recentemente ha segnalato che circa 250 milioni di bambini sono analfabeti. Quest’ultimo dato allarmante si associa ai danni creati dalla pandemia in Italia e nel pianeta. I dati Unicef fanno registrare che quasi 1,6 miliardi di studenti le cui scuole sono rimaste chiuse per il lockdown, circa 463 milioni, oltre il 30%, non sono stati in grado di accedere alla didattica a distanza.

Se è vero che ancora adesso, a causa della povertà e dei conflitti nel pianeta, a molti bambini è negato l’accesso all’istruzione, fattore che sicuramente non contribuisce allo sviluppo di tutte le potenzialità di ciascun individuo, è anche grave che le “conquiste” intellettuali per molti siano precarie, superficiali, perché non radicate nel tempo o mal assimilate. L’istruzione quando è accompagnata da un corredo di strumenti atti ad incrementare l’empatia e la conoscenza della realtà diventa veramente la base su cui costruire una società diversa. In Italia rispetto ad un secolo fa tanti cittadini hanno avuto l’opportunità di venire scolarizzati, e ciò ha consentito un miglioramento generale della qualità della vita per tutti. La sfida per il futuro è raggiungere le frange meno fortunate ed avviare percorsi di recupero per quanti in età avanzata fossero rimasti esclusi da nozioni necessarie per essere padroni della propria vita. Chi non riesce ad affrancarsi dall’ignoranza difficilmente riuscirà ad essere consapevole dei propri diritti e a sottrarsi allo sfruttamento.

L’alfabetizzazione costituisce il primo passaggio fondamentale verso la conquista della propria autonomia di uomini e donne. Proprio per tal motivo va propagata ed estesa quanto più è possibile.
Decifrare caratteri e lettere dischiude, proprio come chi nei libri fantasy padroneggia formule magiche per trasformare la realtà, significa proprio imprimere il proprio segno nella contemporaneità: da soggetti passivi si diventa cittadini attivi: “Uscire dal mutismo e dal silenzio vuol dire esercitare la capacità di lettura del mondo, che precede la lettura delle parole (cit. Rosati, A., Educazione e Diritti umani. Il manifesto di Freire).

Il CNDDU prendendo spunto dal considerazioni di Gadotti “scrivere lettere e biglietti, leggere i nomi delle strade e piazze […], riempire i moduli di un nuovo lavoro, leggere le indicazioni delle medicine, prendere nota dei numeri di telefono […], poter apprezzare storie dei libri, capire le notizie di un giornale, comunicare, mettere per iscritto i propri pensieri” (Gadotti M., Leggendo Paulo Freire, Sei, Torino 1995, p. 63) invita a potenziare le competenze di alfabetizzazione attraverso una serie di attività diverse e correlate alle esperienze quotidiane della vita reale.
“Voglio imparare a leggere e a scrivere per non essere più un’ombra degli altri!” (Freire, P. (1974) Teoria e pratica della liberazione. p.63, Roma: A.V.E)

Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU