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Chi fuma rischia 15 volte di più…

Chi fuma ha un rischio 15 volte più alto di sviluppare il tumore del cavo orale e della faringe rispetto a chi non fuma. In Piemonte sono 1.200 circa i nuovi casi di tumore testa e collo ogni anno

Giovedì 20 Febbraio 2020 ore 11.30 – 14.00 Azienda Ospedaliera Città della Salute, Ospedale Molinette

AMBULATORIO I, Clinica O. R. L.

Direttore Prof. Roberto Albera

Prof. Giancarlo Pecorari Professore Ordinario presso S. C. D. U. ORL,

Università degli Studi di Torino.  via Genova, 3 – Torino

La Lega Italiana Lotta Tumori LILT di Torino organizza visite gratuite di prevenzione oncologica secondaria al Cavo Orale e della Faringe, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (Clinica Otorinolaringoiatrica universitaria, via Genova 3 – Torino).

Per partecipare alle visite è obbligatorio prenotare contattando la Segreteria della LILT Torino al numero 011/836626, in orario di apertura ufficio LUN – VEN 9/13, 14/17.

 

“Combattere il fumo attivo e passivo è il primo passo della prevenzione, unica arma infallibile contro le malattie croniche“.

Il fumo di sigaretta, come da evidenze scientifiche, è la causa principale del tumore del polmone e della BPCO (Bronco-Pneumopatia Cronico Ostruttiva).

Durante la combustione della carta del tabacco vengono liberate circa 5000 sostanze che noi inaliamo durante l’inspirazione.

La maggior parte di tali sostanze determinano un processo infiammatorio della mucosa bronchiale, che negli anni determina un’alterazione strutturale della molecola della mucosa bronchiale, che può causare un’alterazione del DNA con relativa produzione della cellula neoplastica.

 

I tumori del distretto testa-collo rappresentano un gruppo di neoplasie di varie sedi anatomiche (cavità orale, orofaringe, rinofaringe, ipofaringe, faringe, laringe).

Ogni parte della bocca può subire danni dal fumo.

I denti ingialliscono e si macchiano, sono più soggetti all’accumulo di placca e carie.

Le gengive, a causa dell’aumento di placca e carie e della diminuzione del contenuto di ossigeno nella bocca, sono più soggette ad infezioni batteriche, che possono dare origine a parodontite, nota anche come piorrea.

Si tratta di una grave infiammazione della struttura che sostiene i denti, che si presenta con il ritiro delle gengive, mobilità dentaria fino ad arrivare alla caduta dei denti, che nei forti fumatori è fino a sei volte più probabile.

L’osso alveolare, la parte della mascella cui sono ancorati i denti, ha maggiori probabilità di restringersi, “allentando” i denti nella loro cavità naturale.

Ciò va spesso di pari passo con la parodontite, causando appunto la perdita dei denti. La mucosa della bocca può anche andare incontro a leucoplachia, un’alterazione degli strati superiori dell’epitelio che si presenta come una placca bianca e che può evolvere in cancro della bocca.

 

Nei fumatori sono inoltre più frequenti infezioni del cavo orale, come ad esempio la candidosi. Il fumo, poi, rende più difficile la guarigione delle ferite chirurgiche ed aumenta le probabilità di infezioni dell’osso dopo un’estrazione dentaria che, nei fumatori, sono quattro volte più frequenti rispetto ai non fumatori.

Infine è importante sottolineare che l’80% di tutti i tumori maligni della bocca è attribuibile all’uso di tabacco.

 

Fattori di rischio:

L’alcool ed il tabacco sono i due più importanti fattori di rischio per i tumori della testa e del collo, in particolare per i tumori del cavo orale, dell’orofaringe, dell’ipofaringe e della laringe.

Almeno il 75% dei tumori della testa e del collo è causato dall’abuso di alcool e di tabacco.

Le persone che abusano sia di tabacco sia di alcool sono a maggior rischio di sviluppare questi tumori rispetto alle persone che usano uno solo dei due fattori.

Chi fuma ha un rischio 15 volte più alto di sviluppare il tumore rispetto a chi non fuma.

 

Incidenza:

 

Nel 2017 sono stati stimati circa 9.400 nuovi casi di tumore del testa-collo in Italia (7.200 tra gli uomini e 2.200 tra le donne) e ben 1.200 nuovi casi nel solo Piemonte e rappresentano circa il 4% e l’1% di tutti i tumori incidenti, rispettivamente.

I tumori del testa-collo sono la quinta neoplasia più frequente e rappresentano il 5% dei tumori negli uomini nella fascia di età tra i 50-69 anni e il 2% nelle donne nella fascia tra i 50 e 69 anni.

Il rischio di sviluppare un tumore del testa-collo è più elevato negli uomini (1 su 40) che nelle donne (1 su 182): in entrambi i sessi il rischio aumenta all’aumentare dell’età e soprattutto con le già note abitudini voluttuarie (abuso di alcool e tabacco).

 

Diagnosi precoce:

 

La diagnosi precoce gioca un ruolo fondamentale ai fini della sopravvivenza. Infatti le neoplasie identificate in fase precoce hanno una percentuale di guarigione variabile tra il 75 ed il 100% dei casi. Si rende quindi necessario definire delle strategie indispensabili per smettere di fumare, che oltre alla prevenzione, possano ridurre questi dati appena esposti.

 

 

 

La LILT, in collaborazione con il Ministero della Sanità e con l’ISS, ha ideato e sperimentato già nel 1986 un metodo che rispondesse ai requisiti di efficacia e diffusibilità.

Il metodo che ancora oggi viene proposto ha un approccio cognitivo-comportamentale e risponde ad efficaci assunti di base: motivazione a smettere di fumare e cambiamento delle abitudini. Lavorando con queste basi le persone portano risultati molto soddisfacenti, poiché coinvolte nel processo di cambiamento.

Si parte dal presupposto che, se il fumare è un comportamento acquisito che mantiene una continuità nel tempo rispondendo a bisogni di piacere, rassicurazione, scarico dello stress, abitudine, etc., sarà allora possibile con-durre il fumatore a dis-imparare questo comportamento, modificando atteggiamenti ed azioni.

Pertanto, una volta valutata la motivazione e la volontà a smettere di fumare, la LILT aiuterà la persona a trovare validi e funzionali stratagemmi per ingannare il desiderio di fumare, rimandando il momento della sigaretta fino ad eliminarla, sostituendola con valide alternative.

E’ un’impostazione costruttiva e finalizzata ad incoraggiare gli sforzi che il fumatore deve sostenere per raggiungere il tanto agognato obiettivo di diventare EX FUMATORE.

Tale metodologia, è stato appurato, ha dei risultati continuativi nel tempo, poiché agisce a livello interno della persona e non a livello superficiale.

 

Coronavirus, auto isolamento terminato per le persone tornate dalla Cina

Le 31  persone che hanno finito il periodo di autoisolamento dopo essere tornate dalla Cina stanno bene

Sono famiglie e studenti giunti a Torino tra il 29 gennaio e il 2 febbraio, dopo aver passato le vacanze nelle loro città d’origine, in Cina

Sei di loro staranno ancora in isolamento fino alla fine della settimana. Lo ha comunicato il Comitato di emergenza della comunità cinese in Piemonte, costituito da 14 associazioni che stanno monitorando  i propri connazionali per la vicenda coronavirus. Una volta concluso il periodo di osservazione  le persone si sono recate presso il  Servizio di  Igiene e Sanità pubblica dell’Asl di Torino, consegnando la scheda di autovalutazione, registrata e validata con un timbro e ora torneranno a scuola e all’università. Nel gruppo anche sette bambini che frequentano le scuole dell’obbligo.

Sanità, Fi: “Giovani medici all’estero e anziani in corsia”

Premesso che sono assolutamente favorevole a concedere la facoltà ai medici del Ssn di rimanere in servizio fino al compimento dei 70 anni, mi interrogo anche con qualche perplessità sulla direzione che il governo vuole dare al nostro servizio sanitario

Apprendiamo ogni giorno di migliaia di giovani laureati che lasciano l’Italia per cercare altrove un lavoro divenuto introvabile nel nostro Paese.

Da inchieste giornalistiche delle settimane scorse, abbiamo addirittura appreso degli ospedali berlinesi e di altri Länder tedeschi che mandano loro manager in Italia per reclutare specialisti medici, apprezzati in Europa e non solo per la loro formazione.

Si tratta di notizie che meritano una doppia lettura. Da un lato ci lusinga sapere che i medici italiani sono ricercati per la loro professionalità e competenza. Dall’altro lato, il presidente Conte e il ministro Speranza non pensano di fermarsi e riflettere sul fatto che i nostri ospedali e le nostre Asl trattengono medici fino a 70 anni, apprezzabili per esperienza sicuramente, ma lasciamo scappare all’estero giovani preparati ma senza futuro lavorativo in Italia? È un altro segno della decadenza imboccata dal nostro Paese e dalla politica.

 

on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

Emergenza 118, ora anche il collegamento in videochat

Primo in Italia, il Dipartimento regionale 118 del Piemonte si dota di un innovativo mezzo di trasmissione immagini, dal luogo del soccorso alla centrale operativa

Il servizio è stato presentato nella Centrale operativa del 118 regionale a Saluzzo, dal direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza del Piemonte 118, Mario Raviolo, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi, del capo di Gabinetto della Prefettura di Cuneo e dirigente della Protezione Civile, Marinella Rancurello, del direttore generale dell’Asl Cn1, Salvatore Brugaletta e di numerosi sindaci del territorio.

Con questo nuovo sistema, chiunque chiami dal proprio telefono cellulare il 118, può entrare direttamente in contatto video con la centrale operativa, trasmettendo le immagini del luogo dell’incidente, in modo che chi gestisce la chiamata dalla Centrale operativa possa valutare al meglio la situazione e dare le corrette informazioni e procedure di primo soccorso al chiamante o alle altre persone presenti sul posto.

 

Gli operatori sanitari possono così effettuare valutazioni più precise, fornendo a chi può soccorrere, informazioni più adeguate, corrette ed efficaci.

Non serve nessuna App, per accedere al servizio è sufficiente accettare il messaggio sms ricevuto dalla Centrale operativa del 118, attraverso il semplice browser con cui si naviga su internet con lo smartphone, attivando così la videochat con gli operatori sanitari.

Le immagini provenienti dalla scena di un evento di “maxiemergenza” (mostrate da un cittadino o dai primi mezzi di soccorso) permettono di compiere una prima e importante ricognizione a distanza sul luogo della chiamata, con valutazioni sul numero e la tipologia dei feriti coinvolti, sulle possibilità di soccorso con mezzi terrestri od aerei e sull’eventualità di allertamento precoce degli ospedali coinvolti nella risposta.

Da oggi, quindi, la Centrale operativa avrà non solo “orecchie”, ma anche “occhi” per formulare la prima ipotesi diagnostica di patologia e gravità del paziente per il quale è stato richiesto soccorso.

Nel sottolineare l’importanza di creare attraverso le nuove tecnologie un collegamento visivo tra la centrale e il luogo dell’intervento, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte ha  richiamato anche l’attenzione sul valore aggiunto del Servizio 118, che agisce con lo spirito di una vera squadra di medici, infermieri, amministrativi e tecnici, ai quali offrono il loro fondamentale apporto oltre 29 mila volontari.

Diritti umani e Psichiatria, passato presente e futuro

Venerdì 14 inaugurazione della Mostra al Palazzo della Luce

 

Torino – la mostra multimediale itinerante del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) sarà a Torino dal 14 al 28 Febbraio 2020 nel suggestivo Salone Bianco del Palazzo della Luce di via Bertola, 40.

Questa edizione, ospitata dall’Associazione Culturale Terra di Libertà Onlus, ha come tema e titolo:

 

“Diritti umani e psichiatria – Passato, presente e futuro”.

In 500 metri quadrati di allestimento con pannelli fotografici e didascalie descrittive, coadiuvate da documentari filmati, l’esposizione fornisce una ricostruzione schietta e a volte cruda del conflitto sommerso e non ancora risolto nel campo della salute mentale, dove la dignità e la tutela dei Diritti Umani vengono tutt’oggi troppo spesso ignorati a favore di enormi interessi economici, e a discapito degli sforzi profusi da parte di numerosi medici di settore per migliorare il servizio sanitario. Nel percorso dell’esposizione una sezione è interamente dedicati al Trattamento Sanitario Obbligatorio, con approfondimenti sulla procedura del TSO, la normativa di riferimento, la sua storia e evoluzione nel corso degli anni, fino agli abusi narrati nei recenti fatti di cronaca e le proposte per una sanità migliore, nel rispetto della dignità umana.

L’edizione 2020 si arricchisce inoltre di una nuova sezione dedicata al problema dei bambini in affido, che ha coinvolto famiglie e strutture pubbliche e private, nonché l’intera rete di operatori di settore. Una controversia dietro la quale si potrebbero nascondere diagnosi discriminatorie e arbitrarie di “inidoneità genitoriale” tratte dal discusso Manuale Diagnostico Statistico dei disturbi mentali.

La Mostra Multimediale, il cui ingresso è gratuito, include le seguenti iniziative:

  • Venerdì 14 febbraio, ore 18.00 Inaugurazione

 

Inaugurazione della Mostra Multimediale – Palazzo della Luce, via Bertola 40. Seguirà un rinfresco.

 

 

 

  • Martedì 18 febbraio, ore 9,30 Tavola Rotonda

Tavola Rotonda: Bambini in affido, dalla controversia ad una soluzione possibile.

Moderatore Avv. Piero d’Ettore – avvocato penalista, Foro di Torino

 

Relatori:

 

  • Enrico Del Core, Presidente CCDU
  • Chiara Caucino, Assessore regionale alla Politiche della Famiglia e dei Bambini
  • – La professoressa Vincenza Palmieri, Psicologo Forense, Presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, Scrittrice e Saggista.
  • – Il professor Pier Maria Furlan, Ordinario di Psichiatria dell’Università di Torino, che fu incaricato di chiudere il manicomio di Collegno.
  • Gianluca Vignale già Consigliere Regionale Piemonte
  • Simona Donati, esperta in diritto di famiglia

 

 

Orari di apertura della Mostra Multimediale:

mercoledì – venerdì 10.00 – 19.30

sabato e domenica dalle 10:00 chiusura ore 20.00

 

Per info e prenotazioni:

 

Tel. 011 – 85.30.12

Cell. 335 71.08.671 – 380 72.80.368

 

La Dental School di Torino compie 10 anni

Un convegno al Mauto. Il Centro di eccellenza raddoppia le sue prestazioni: oltre 109.000 l’anno, A un anno dalla laurea il 97% degli studenti ha un’occupazione stabile

 

Sabato 15 febbraio, dalle ore 9 alle ore 18 presso il Centro Congressi del Museo dell’Automobile (corso Unità d’Italia 40), si tiene il Convegno evento dal titolo “Dental School 10 anni”, organizzato dai professori Stefano Carossa ed Elio Berutti per celebrare il decennale della fondazione della Dental School di Torino.

Dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità stimano che il 90% della popolazione mondiale soffrirà di una qualche malattia della bocca nel corso della vita e, in molti casi, i problemi del cavo orale possono essere evitati grazie a programmi di prevenzione, diagnosi e cura. La salute orale inoltre si riflette sullo stato di salute generale, con forti legami tra malattie odontostomatologiche e patologie di natura sistemica.

Per far fronte a questo bisogno assistenziale la Dental School (Centro di Eccellenza per la Ricerca, la Didattica e l’Assistenza in Campo Odontostomatologico) della Città della Salute e dell’Università degli Studi di Torino, convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, dispone di circa 8.000 m² situati al secondo piano dello storico edificio polifunzionale del Lingotto. La Dental School, grazie ad una dotazione di attrezzature sofisticate e tecnologicamente avanzate, si pone come unica struttura regionale che fornisce tutti i tipi di trattamenti odontoiatrici da quelli di base a quelli ad alta complessità, sia su pazienti portatori di patologie solo odontostomatologiche sia su pazienti affetti da patologie sistemiche anche gravi.

Altri 8.000 m², situati al terzo piano, sono dedicati all’attività didattica e di ricerca e sono sede dell’unico Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria presente nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta, con 270 studenti attualmente iscritti. Oltre al Corso di Laurea Magistrale sono attivi un Corso di Laurea triennale in Igiene Dentale, due Scuole di Specializzazione in Ortognatodonzia e Odontoiatria Pediatrica e numerosi Master, per un totale di circa 200 studenti. Numeri che acquistano ancor più valore se letti insieme al relativo tasso di occupazione: secondo il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, il 97% degli studenti ha già un’occupazione stabile ad un anno dalla laurea.

L’attività di ricerca, che vanta una media di circa 45 pubblicazioni all’anno su riviste internazionali, verrà ulteriormente potenziata, insieme alla didattica, grazie all’allestimento di un nuovissimo Research and Training Centre, dedicato alla chirurgia, alla diagnostica digitale ed alla rigenerazione tissutale con un’ottica fortemente multidisciplinare. Il progetto è reso possibile grazie al finanziamento Ministeriale “Dipartimenti di eccellenza”, che ha premiato il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università degli Studi di Torino, cui afferisce la Dental School ed al bando INFRA-P della Regione Piemonte.

Le attività assistenziali di ricerca e di didattica hanno avuto in questi dieci anni uno sviluppo significativo. Il volume delle prestazioni assistenziali è più che raddoppiato, fino ad arrivare alle circa 109.931 del 2019. È stata potenziata soprattutto l’attività rivolta ai pazienti con patologie sistemiche, redigendo percorsi interni alla Città della Salute che contemplano i trattamenti odontostomatologici come parte integrante della terapia complessiva.

L’attività di didattica di terzo livello è stata fortemente incrementata. Nell’Anno Accademico 2019-20 sono stati attivati 14 Master, la metà erogati in lingua inglese, per un totale di circa 110 studenti, dei quali un terzo con titolo estero.

L’attività di ricerca, che negli ultimi 10 anni ha prodotto 347 pubblicazioni scientifiche, ha registrato un notevole incremento dei finanziamenti ricevuti tramite bandi competitivi e tramite collaborazioni con aziende del settore.

Ad aprire i lavori del convegno i saluti istituzionali del Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna, dell’Assessore della Regione Piemonte Luigi Icardi, dell’Assessore del Comune di Torino Alberto Sacco, del Direttore Generale della Città della Salute di Torino Silvio Falco e del Direttore della Scuola di Medicina di UniTo Umberto Ricardi. Molti i momenti significativi della giornata, a partire dalla lectio magistralis di Giulio Preti, professore onorario di medicina e chirurgia dell’Università di Torino. A seguire, l’analisi di tematiche in ambito odontoiatrico, tra bilanci del passato (“Guida alla Medicina Orale negli ultimi 10 anni”; “Com’è cambiata l’endodonzia”) ed uno sguardo verso il futuro della professione (“Nuovi orientamenti ortognatodontici”; “Nuove soluzioni in chirurgia oromascellare”).

 

Meningococco B: “Ampliare la gratuità dei vaccini”

Proposta l’estensione della profilassi al meningococco agli adolescenti

La Regione Piemonte ampli, così come hanno fatto le amministrazioni regionali  di Friuli Venezia Giulia, Puglia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, la platea a cui offrire gratuitamente la vaccinazione per il Meningococco B, includendo anche le fasce di età ritenute a rischio.

È questa la richiesta che il capogruppo regionale di Luv Marco Grimaldi ha rivolto in aula a Palazzo Lascaris, nell’ambito delle question time, all’assessore regionale alla sanità.

In Piemonte, negli ultimi 11 anni di sorveglianza, ha riferito in Consiglio l’assessore regionale,  si è registrato un tasso di incidenza medio di malattia invasiva da meningococco di 3 casi ogni 1.000.000 abitanti. Nel 2018 i casi di malattia batterica invasiva sono stati 5 di cui 2 da sierotipo B (entrambi con età superiore ai 60 anni). L’assessore ha dunque rassicurato sul fatto che si tratti di un’infezione molto rara, con un’incidenza bassissima.

Koelliker e Paideia moltiplicano la solidarietà

 Una buona notizia che conferma l’attenzione e la sensibilità che nella nostra città viene riservata al campo del sociale: Fondazione Paideia – onlus impegnata nel fornire un aiuto concreto a bambini e famiglie in difficoltà – ha stretto un accordo con Ospedale Koelliker per offrire una rete di solidarietà sempre più efficace alle famiglie con bambini con disabilità

Due realtà di valore per il territorio che uniscono le loro anime per moltiplicare l’unico risultato che conta: la solidarietà. L’ospedale Koelliker fornirà infatti prestazioni e servizi sanitari gratuiti a favore dei nuclei famigliari con fragilità economica individuati tra quelli presi in carico dalla Fondazione Paideia.

Delle visite specialistiche, delle cure odontoiatriche, delle analisi diagnostiche e degli esami potranno usufruirne sia i bambini sia i loro famigliari. Il patto stretto con la Fondazione Paideia si inserisce in un quadro di attività e iniziative di Koelliker che hanno l’obiettivo di mettere a disposizione del maggior numero possibile di cittadini un’assistenza qualificata, attenta e sensibile alle specifiche esigenze del singolo, con un occhio di riguardo verso la disabilità. Il Centro di Odontostomatologia del Koelliker, suggestivamente denominato OdontOK, interviene con particolare riguardo su pazienti (pediatrici e adulti) disabili, anche non collaboranti; la Fisioterapia offre una piscina per l’idrokinesiterapia dotata di sollevatori e di un servizio specifico per i bambini, grazie al lavoro di fisiatri specializzati nella rieducazione funzionale di bimbi con disabilità. Inoltre lo Sportello ASK, pensato per aiutare i pazienti ad orientarsi all’interno dell’ospedale, si avvale di personale qualificato al supporto di chi ha esigenze particolari o difficoltà e costituirà il punto di riferimento per tutte le famiglie seguite dalla Fondazione Paideia, che potranno contare su un rapporto di assistenza one-to one.

“Siamo molto felici di poter supportare l’operato della Fondazione Paideia, onlus da anni impegnata attivamente sul territorio torinese. – Dichiara il Dott. Alberto Ansaldi, AD di Koelliker – Con la Fondazione Paideia condividiamo la vocazione alla cura e all’assistenza dell’infanzia, che deriva dalle nostre origini, e la responsabilità etica di interpretare una missione orientata e aperta verso il bene della collettività”. “La collaborazione con Koelliker – spiega Guido Giubergia, Presidente della Fondazione Paideia – rappresenta un’occasione importante perché permette di offrire alle famiglie che incontriamo ogni giorno un supporto concreto nel fronteggiare situazioni di particolare fragilità. Le attività programmate dall’Ospedale Koelliker con attenzione dedicata alle persone con disabilità rappresentano una buona pratica che speriamo possa diventare sempre più diffusa nel nostro Paese”. Ospedale Koelliker e Fondazione Paideia in numeri Oltre 70.000 visite annue di cui 12.000 pediatriche, 21 unità operative, 272 dipendenti e 155 medici. Koelliker, l’ospedale che per oltre 40 anni è stato un significativo punto di riferimento pediatrico per il territorio, oggi sotto la proprietà dei Missionari della Consolata opera in maniera laica portandone avanti i valori, nella convinzione che l’impegno nei riguardi della salute dei bambini sia alla base di una società che guarda al
futuro. Fondazione Paideia, nata nel 1993 per volontà delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, in oltre venticinque anni di attività ha sostenuto e accompagnato oltre 4000 famiglie, con il coinvolgimento di circa 800 volontari, che hanno scelto di donare parte del proprio tempo per partecipare alle attività. La Fondazione Paideia opera in collaborazione con enti pubblici e privati garantendo la creazione di contesti attenti e rispettosi delle necessità dei più piccoli, con l’obiettivo di diffondere una cultura dell’infanzia e partecipare alla costruzione di una società più inclusiva e responsabile.

Fondazione Ricerca Cancro, con Intesa Sanpaolo è più facile donare

Da oggi sostenere la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e l’Istituto di Candiolo è più facile tramite le casse automatiche Intesa Sanpaolo per chiunque possegga un bancomat, indipendentemente dalla banca di appartenenza

E’ questo il frutto di un accordo che Fondazione e Intesa Sanpaolo hanno raggiunto nell’ambito di una consolidata collaborazione.

 

I quasi 12 milioni di clienti del maggior gruppo bancario italiano e i clienti di tutte le altre banche hanno a disposizione le 7.700 casse veloci automatiche in tutte le regioni per aiutare in modo semplice, comodo e veloce quanti ogni giorno lavorano a Candiolo sui fronti più avanzati della ricerca contro il cancro. Le donazioni attraverso le casse automatiche Intesa Sanpaolo serviranno alla Fondazione per finanziare un importante piano di ampliamento dell’Istituto di Candiolo previsto per i prossimi anni, e per arricchire di dotazioni tecnologiche sempre più sofisticate l’Istituto dando così sempre maggiori speranze di guarigione ai pazienti. Un semplice gesto che può fare molto, basta scegliere nella pagina principale delle casse automatiche la voce “DONAZIONI”, successivamente “FONDAZIONE PIEMONTESE RICERCA CANCRO” e digitare l’importo desiderato. Conclusa l’operazione, verrà inoltre rilasciata una apposita ricevuta utile ai fini della detrazione fiscale.

Questo accordo fa parte di una collaborazione più ampia tra Fondazione e Intesa Sanpaolo, che prevede una serie di attività di raccolta fondi, di comunicazione e di sensibilizzazione sul tema del cancro. Tra queste la messa a disposizione di “For Funding”, la piattaforma online di raccolta fondi che la Banca dedica agli enti non profit per raccontare, promuovere e finanziare progetti di solidarietà sociale, e il supporto di Intesa Sanpaolo Casa nella vendita degli immobili lasciati in eredità alla Fondazione. Intesa Sanpaolo partecipa inoltre attivamente alle diverse iniziative di raccolta fondi della Fondazione sul territorio piemontese.

“La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, grazie a Intesa Sanpaolo, inaugura un canale nuovo, pratico e sicuro che permette ai nostri sostenitori di contribuire allo sviluppo dell’Istituto di Candiolo”, dichiara Gianmarco Sala, Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS.

A San Valentino ama il tuo cuore!

Una iniziativa promossa da ANMCO – Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri e dalla Fondazione “Per il Tuo Cuore” onlus.

 

A SAN VALENTINO AMA IL TUO CUORE: CARDIOLOGIE APERTE E PUNTO SCREENING DAVANTI AL COMUNE DI TORINO

L’11a edizione della Campagna di Prevenzione Nazionale presenta “Cardiologie Aperte: per il Tuo cuore”, iniziativa promossa da ANMCO – Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri e dalla Fondazione “Per il Tuo Cuore” onlus. La campagna è connotata dalle Porte Aperte dei reparti di Cardiologia dei principali ospedali torinesi, a partire dall’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (in cui si terranno altre due giornate dedicate all’evento “Fai battere il tuo cuore”), per estendersi all’ospedale Mauriziano ed all’ASL Città di Torino (ospedali Maria Vittoria, Martini e San Giovanni Bosco).

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morbosità e mortalità in Italia, con 240.000 morti ogni anno (circa il 40 % di tutte le morti in Italia), e colpiscono il 51% degli uomini ed il 39% delle donne, nella fascia di età tra 35 e 75 anni.

Questi dati sono sovrapponibili anche alla realtà piemontese. In Piemonte, ogni anno, muoiono infatti circa 2.800 uomini e 2.400 donne per cardiopatia ischemica, con un tasso grezzo, rispettivamente, di 135 e 108 x 100.000 residenti, livelli lievemente inferiori a quelli medi italiani.

Nel complesso, l’immagine del Piemonte fornita dai principali sistemi informativi è quella di una regione a medio rischio di cardiopatia ischemica. Questa situazione favorevole potrebbe essere in parte spiegata stili di vita più sani rispetto al resto d’Italia: la prevalenza di obesità e sovrappeso è infatti inferiore alla media italiana, così come l’abitudine al fumo di sigaretta; anche le abitudini alimentari sembrano essere più corrette: per esempio, la percentuale di soggetti che consuma verdura almeno 1 volta al giorno è superiore al resto dell’Italia.

Gli ospedali hanno congiuntamente deciso di allargare l’iniziativa “Cardiologie aperte 2020” anche presso una sede esterna, per raggiungere il maggior numero di cittadini ed instillare ad ampio raggio la consapevolezza dell’importanza della prevenzione, che passa ovviamente dai corretti stili di vita ma anche da periodici controlli.

In collaborazione col Comune di Torino e con il patrocinio della Regione Piemonte, piazza Palazzo di Città a Torino (davanti al Municipio) è stata eletta sede di

A San Valentino AMA il TUO cuore”

11a edizione della Campagna di Prevenzione Nazionale

Cardiologie Aperte: per il Tuo cuore

dove per la giornata del 14 febbraio, dalle ore 11 alle ore 17, sono invitati i cittadini che, con il monitoraggio dei Direttori delle Cardiologie aderenti all’evento, e l’impegno del personale sanitario (cardiologi strutturati, specializzandi ed infermieri) saranno sottoposti ad ECG, misurazioni pressorie, lezioni pratiche sulla prevenzione cardiovascolare. Nei padiglioni verrà anche distribuito il materiale informativo della Fondazione “Per il Tuo Cuore”.

Inoltre si potrà partecipare a dimostrazioni della gestione delle emergenza cardiologiche e prove pratiche di Fit Walking (la peculiare camminata veloce che, secondo i più recenti studi scientifici, rappresenta l’attività fisica di maggior impatto benefico per il sistema cardiocircolatorio).

Un ringraziamento particolare va alla Protezione Civile, la cui fattiva collaborazione permetterà l’allestimento dei padiglioni adibiti all’attività diagnostica e divulgativa.

Infine, nell’ambito dell’iniziativa, ricordiamo che la Cardiologia universitaria dell’ospedale Molinette (diretta dal professor Gaetano Maria De Ferrari), nelle giornate di martedì 11 febbraio e giovedì 13 febbraio, presso l’ambulatorio sottopiano,  apre le porte ai cittadini ed ospiterà l’evento Fai battere il tuo cuore, due giornate per la diagnosi e la cura delle malattie cardiovascolari.

Programma:

16:00-19:00 Valutazioni Cardiologiche con ECG (ingresso libero – max 40 visite);
16:30-19:00 Un Giorno in Cardiologia (ingresso su prenotazione: max 20 persone):

– Come fare diagnosi: ecocardiogramma, test ergometrico, monitoraggio holter;

– Come e dove curare: farmaci, angioplastica, PaceMaker e valvole, visita della Sala di Emodinamica e dellaTerapia Intensiva;

– Gestione emergenze cardiologiche domestiche.

Per prenotare Un Giorno in Cardiologia (obbligatoria prenotazione), scrivere mail a cardiomolinette@gmail.com specificando giorno preferito.