RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 43

Torino-Lione, convegno Pd a Susa

La Presidente della Commissione Trasporti del Consiglio regionale Nadia Conticelli è intervenuta al convegno sulla Tav svoltosi  a Susa

“Per capire la forma della terra bisogna guardarla dall’alto. Per capire cosa vuol dire linea ad alta velocità Torino Lione bisogna guardare ai 40 milioni di tonnellate annue di merci che varcano la frontiera con la Francia, valore 73 miliardi, di cui solo il 7 per cento viene trasportato per ferrovia. La Svizzera ha le percentuali opposte, mobilità sostenibile vera. Oggi siamo a Susa con gli ingegneri di Telt per spiegare a che punto vero è il cantiere, quali sono le reali sfide e opportunità. Spiace che alcuni, pochi per la verità, abbiamo preferito farsi fotografare fuori coi bastoni e non abbiano voluto sedersi qui con noi a ragionare del futuro dei nostri e dei loro figli. Un’occasione mancata. Fuori mi hanno accolta scattandomi una foto. Noi ci mettiamo la faccia certo, insieme ai 450 posti di lavoro già creati dal cantiere e insieme alla volontà di non condannare questa regione e questo Paese all’isolamento e alla retrocessione economica”. 

Presenze visitatori: all’Egizio dati positivi

In relazione alle notizie relative al calo di pubblico diffuse ieri da più testate, il Museo Egizio precisa che i dati dell’OCP si riferiscono esclusivamente all’emissione di biglietti ordinari (biglietteria) che non tengono conto dei visitatori degli eventi privati (aperture private in orario serale) e degli eventi gratuiti (come “Io Sono Benvenuto” organizzato lo scorso 23 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, a cui hanno partecipato più di 3.100 persone), altrettanto rilevanti per un corretto monitoraggio dell’andamento del Museo di Via Accademia delle Scienze. Nel primo semestre 2018, l’Egizio ha accolto 470.430 visitatori, pari a – 2,1% rispetto all’anno precedente. Un dato non trascurabile, ma che indica un sostanziale pareggio e un recupero raggiungibile. A fianco dell’attività ordinaria, il Museo Egizio ha da tempo adottato una strategia di “diversificazione” che pone al centro la valorizzazione delle collezioni e la loro promozione attraverso una serie di progettualità sinergiche e complementari (notevole occasione di visibilità internazionale anche per la Città di Torino e la Regione Piemonte): le mostre itineranti e gli eventi speciali sono azioni che producono risultati rilevanti, che premiano gli investimenti in termini progettuali e di risorse, dedicate a questi nuovi ambiti. I reperti delle collezioni egizie di Torino sono attualmente in tour in Cina, con la mostra Egypt. House of Eternity, giunta alla terza tappa al Liaoning Museum di Shenyang, e in Canada, con l’esposizione Regine d’Egitto a Pointe-à-Callière, Cité d’archéologie et d’histoire de Montréal.  L’interesse dei visitatori all’estero è notevole: le mostre hanno registrato rispettivamente oltre 2.000.000 di visitatori nelle prime due tappe a Zhengzhou e a Taiyuan (Cina) e quasi 200.000 a Montréal (Canada).

I ragazzi dei giardini Alimonda si esibiscono in via Cecchi con canti e balli

I ragazzi dei giardini Alimonda, una delle zone più complesse di Torino, spesso alla ribalta della cronaca per situazioni di spaccio e degrado, si esibiscono alla casa del quartiere di via Cecchi 17 con canti e balli. L’appuntamento è per sabato 14 luglio alle 21, insieme alle associazioni Amici di Aurora e Yepp, organizzatrici dello spettacolo messo su con giovani cantanti e ballerini di origine africana. Sono tutti molto giovani ma veramente bravi.La serata, per questi ragazzi, sarà un’opportunità di esprimersi ed uscire per qualche ora da una situazione di emarginazione. E per i torinesi sarà un modo per scoprire che dietro a volti segnati dalle difficoltà della vita si possono nascondere talenti, o più semplicemente giovani con sogni e speranze. Lo spettacolo sarà ad offerta libera e il ricavato andrà proprio agli artisti. Durante la serata ci sarà anche Refugees Welcome Torino con uno stand dove saranno date informazioni sulla possibilità di accogliere a casa i ragazzi rifugiati.“Ciò che cercano questi ragazzi è solo una possibilità, un lavoro e una vita serena – afferma Maria Grazia Montaruli, presidente degli Amici di Aurora – Vorrebbero non essere guardati con diffidenza ed emarginati. Il processo di inclusione non è sempre facile, ma se inizia un dialogo tra quartiere e ragazzi, superando le barriere culturali, questo non potrà che portare buoni frutti per tutti”.

OLIMPIADI 2026: NAPOLI-RUFFINO (FI) “PROPOSTA M5S È SUICIDIO PER CANDIDATURA TORINO”

Il commento dei deputati di Forza Italia Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino


“La delibera presentata dai Consiglieri della maggioranza M5s ai capigruppo è un palese tentativo di suicidio per la candidatura olimpica di Torino. La delibera grillina non solo si limita a prendere atto dei punti vincolanti del protocollo del Coni, ma addirittura pretende di dettare al Coni le regole del Comune rivendicando, in nome della sovranità popolare di cui sarebbe espressione, il diritto a imporre le sue regole perfino agli altri Comuni candidati. È ovvio che siamo di fronte a un delirio di onnipotenza politica che sarà pagato molto caro dai torinesi, dal territorio, dai Comuni valligiani e da tutti quegli attori sociali ed economici che puntano sulle Olimpiadi per ridare slancio al tessuto produttivo della Regione. La delibera del M5s è invotabile e la responsabilità politica della sua eventuale approvazione in Consiglio ricadrà tutta intera sulle spalle del sindaco Appendino, che continua a subire il ricatto politico-amministrativo dei dissidenti del suo partito rispetto ai quali non ha la forza di prendere il largo. A questo punto ci appelliamo come Forza Italia agli 11 sindaci delle valli coinvolte nel progetto olimpico per sollecitarli, insieme alle forze economiche e sociali, a mobilitarsi e prendere in mano la proposta di candidatura.”

Nomine sanità, LeU chiede chiarezza

Liberi e Uguali Piemonte chiede chiarezza e trasparenza all’Assessore Saitta sulle nomine, a cominciare da quella del Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico

Il 31 dicembre 2018 scadrà l’incarico di Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta attualmente ricoperto dalla dr.ssa Maria Caramelli.

 

LEU Piemonte con un’interrogazione urgente discussa martedì in Consiglio Regionale ha posto all’assessore Saitta tutti i propri dubbi sul merito dell’avvio delle procedure per un possibile rinnovo dell’attuale Direttore Generale in deroga a quanto previsto dalla legge.

 

Infatti nell’interrogazione si evidenzia come la d.rssa in carica dal 1° gennaio 2016 ad oggi, in passato è già stato dirigente dell’istituto in particolare di direttore Sanitario e Direttore Generale facente funzione dal 1/6/2012 al 31/12/2015 e secondo le modalità di funzionamento dell’Istituto il contratto può essere rinnovato una sola volta.

 

Nella sua risposta Saitta conferma di aver proposto alla Liguria e alla Valle D’Aosta di rinnovare l’incarico all’attuale Direttore considerando il periodo “facente funzione” non rientrante tra quelli che rientrano nella norma.

 

Cosa che non convince Silvana Accossato che chiede con forza “di uscire dall’opacità di certe situazioni. Per figure come queste rivendichiamo una selezione meritocratica che non si esaurisce nel solo giudizio positivo dell’assessore di turno. Cosa vuol dire, che tutti gli altri direttori delle Asl che si sono dovuti sottoporre a selezione partivano da un giudizio negativo dell’Assessore?” – si chiede ancora la consigliera di LeU.

 

 

ELENA MASSARENTI NUOVO DIRETTORE CIA TORINO

Prende il posto di Francesco Amatuzzo, in pensione, storico dirigente che ha accompagnato la crescita della Confederazione a Torino fin dalla sua costituzione. Il presidente Roberto Barbero: «Ora al vertice sono tutti giovani» 

 

Elena Massarenti, 43 anni, diplomata all’Università in fitoiatria, sposata e mamma di due figli di 12 e 6 anni, è il nuovo direttore della Confederazione italiana agricoltori di Torino, al posto di Francesco Amatuzzo, 63 anni, storico dirigente del sindacato che ha raggiunto il traguardo della pensione. Il passaggio di consegne è avvenuto questa settimana, dopo qualche mese di affiancamento tra il direttore uscente e quello entrante. Elena Massarenti, già responsabile del Settore Formazione e Progetti, ha iniziato a lavorare in Cia nel 1998 come tecnico presso l’Ufficio di zona di Chieri, occupandosi prevalentemente delle pratiche per l’accesso ai contributi comunitari. Un’esperienza che l’aveva condotta nel 2014 nella sede provinciale a Torino, con l’incarico di organizzare il nuovo settore dei corsi e dei progetti finanziati rivolti alle imprese agricole torinesi. Francesco Amatuzzo era in Cia a Torino fin dalla sua fondazione, oltre quarant’anni fa. Nel 1976 aveva iniziato come funzionario di zona e successivamente è stato segretario del comprensorio di Ivrea, segretario provinciale di Torino, vicepresidente vicario con funzioni direttive, oltre che amministratore delegato della società  Futura Servizi srl. Cia Torino è il sindacato con la più alta rappresentanza di aziende datoriali agricole della provincia (il 38 per cento, con oltre duemila dipendenti complessivi).«Devo profonda gratitudine al direttore uscente Amatuzzo – commenta il presidente di Cia Torino, Roberto Barbero -, colonna portante su cui è cresciuta la nostra Confederazione. Allo stesso tempo, con l’affidamento della direzione ad Elena Massarenti si va a completare un ricambio generazionale che ha visto ridare nuova linfa all’Organizzazione, tenendo conto che i nostri funzionari di zona sono tutti di età compresa tra i 20 e i 40 anni, così come il nuovo presidente regionale, Gabriele Carenini, anch’egli appena quarantenne».

“I giovani salveranno l’Italia”

Presentazione del libro questa sera a Torino

Giovedì 12 luglio alle ore 20:30, presso la libreria Comunardi di Via Bogino 2/B a Torino, si terrà la presentazione del primo libro collettivo di Senso Comune , “ I giovani salveranno l’Italia “. 

Interverranno:

  • Paolo Gerbaudo: co-autore del libro e docente di sociologia presso il King’s College di Londra
  • Fabio Versaci: Presidente del Consiglio Comunale della Città di Torino (nella foto)
  • Paride Pasini:   Referente del gruppo locale torinese di Senso Comune.
     
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Sono i giovani ad avvertire più gravemente gli effetti nefasti delle politiche liberiste e ad essere meno protetti da un welfare che è stato progressivamente smantellato. Sono loro a non portare i germi di culture politiche ormai infeconde e piene di nostalgia. Sono loro a poter sfruttare meglio di chiunque altro il momento populista, grazie a un maggior coraggio e una comprensione più adeguata delle sfide del futuro. L’Italia vive una lunga fase di involuzione, fatta di un impoverimento collettivo e una deriva oligarchica. A farne maggiormente le spese sono i giovani: precarizzati, calpestati e derisi, privati di una prospettiva esistenziale degna di tal nome. Nel frattempo, anche tra le generazioni precedenti lo smottamento economico che vive il Paese si traduce in una vulnerabilità sociale intollerabile e un bisogno sempre maggiore di protezione, mentre poche centinaia di famiglie continuano ad arricchirsi a dismisura. Ma forse non tutto è perduto.Con questo libro a metà tra il pamphlet e l’analisi minuziosa, tredici giovani cercano di tracciare una via per riprendersi ciò che è loro: il proprio futuro. Sovranità popolare, spesa pubblica, ruolo dello Stato, critica dell’Unione Europea, abolizione della precarietà lavorativa: gli autori, riuniti nel movimento Senso Comune, rompono ogni tabù imposto nel dibattito pubblico, rivendicando così la necessità di andare oltre le opzioni politiche in campo e di dar vita a una proposta che restituisca l’Italia alla gente comune. Una proposta politica che rimetta al centro bisogni e aspirazioni di chi è rimasto inascoltato.
 

Cos’è Senso Comune?

Senso Comune nasce nel novembre 2016, con il lancio del manifesto per un populismo democratico.Abbiamo costituito una piattaforma politica e culturale presente in tutta Italia
e gruppi di lavori sui principali temi che caratterizzano l’agenda del paese. 
Il nostro obiettivo è quello di costituire una rete di cittadini che lavori per portare avanti una proposta di politica nuova, al servizio della gente comune ed autonoma dai desideri delle oligarchie che hanno portato l’Italia nel profondo della crisi economica e sociale.

Flat Tax: Lega, pdl per tassazione agevolata al 15% per tutti fino a fatturati di 100 mila euro

“Il primo step della rivoluzione fiscale voluto dalla Lega è finalmente partito. Questa mattina è infatti stata presentata la nostra proposta di legge sulla Flat Tax che estende il regime minimo/forfettario del 15% per tutte le partite Iva fino ad un volume d’affari di 100 mila euro. Per le start-up, inoltre, l’aliquota prevista è del 5% per 3 anni estesa a 5 anni per gli under 35 e gli over 55. Il nostro obiettivo è da una parte estendere ad una platea più ampia possibile la semplificazione degli adempimenti contabili con un regime forfettario unico al 15% (o al 5%) e dall’altro sburocratizzare e facilitare la vita di imprese e professionisti. I contribuenti non dovranno adempiere ad obblighi di contabilità, studi di settore, spesometro. Unico adempimento la dichiarazione dei redditi. Il regime sara’ opzionale. Dalle parole ai fatti: la flat tax è partita e piccole e medie imprese, liberi professionisti e start-up ne beneficeranno dando, di riflesso, un input positivo all’economia e all’occupazione”. Lo dichiara Riccardo Molinari capogruppo alla Camera della Lega.

Polizia: la questione straordinari del Reparto Prevenzione Crimine del Piemonte

“Indicibile situazione di mancato pagamento del lavoro straordinario dei poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine del Piemonte. Fiduciosi che il Ministro dell’Interno non abbandonerà i poliziotti e che gli aggregati nelle città turistiche, che garantiscono la sicurezza dei cittadini e dei turisti, saranno interamente e velocemente ripagati economicamente come dovrebbe essere sempre previsto”.

 

Prossimamente i poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine del Piemonte saranno aggregati presso la Questura di Rimini per svolgere servizi di controllo del territorio sebbene con il disagio di un metodo, organizzazione ed equipaggiamento inconsueto. Il loro impegno sarà rivolto all’attività di prevenzione/repressione dei reati per garantire una superiore e più efficace sicurezza ai cittadini riminesi e ai numerosi turisti.Ciò che preme segnalare, oltre a questo insolito impiego, è soprattutto la gravità inerente al mancato pagamento degli straordinari dei poliziotti del RPC del Piemonte che a fronte di 40/50 ore mensili, ormai da anni, se ne vedono retribuite solo 10/12 al mese mentre delle restanti, che si accumulano ogni mese, da oltre un anno e mezzo non si vede neanche l’ombra. Una sorta di debito dello Stato nei confronti di questi lavoratori (che non nuotano proprio nell’oro) che viene risarcito con molta difficoltà e a distanza di molto tempo.Auspichiamo e siamo fiduciosi che il Ministro, che sappiamo molto attento alle dinamiche della sicurezza e dei poliziotti, riporrà la giusta attenzione verso questi lavoratori e il primo segnale concreto potrebbe riguardare senz’altro il pagamento del lavoro straordinario che questi poliziotti aggregati, svolgeranno nei servizi fuori sede per la sicurezza dei cittadini.

            il Segretario Generale Provinciale Siulp Torino Eugenio BRAVO

                                                                                           

Droghe, Manfredi (radicali): “M5S succube della Lega anche su politiche dipendenze”

“Con delega a ministro Fontana torniamo indietro di 30 anni”

Lo scorso 27 giugno il premier Conte ha deciso di celebrare nel modo  peggiore la “giornata mondiale antidroga”, appena trascorsa, affidando la delega alle politiche sulle dipendenze al ministro della Famiglia Lorenzo Fontana. I cittadini italiani lo hanno appreso leggendo la Gazzetta Ufficiale del 5 luglio, ma lo stesso Dipartimento Antidroga deve essere ancora allo scuro, visto che sul suo sito nulla è scritto
al riguardo. Con Fontana al vertice, le politiche sulle dipendenze rischiano di fare un salto indietro di 30 anni, ai tempi della mai rimpianta Rosa Russo Iervolino, responsabile con Bettino Craxi e Giuliano Vassalli di quell’inasprimento della legge proibizionista che solo il referendum radicale del 1993 riuscì in parte a mitigare. Paghiamo e pagheremo cara l’ignavia in materia di ben quattro governi: Monti, Letta, Renzi e Gentiloni non hanno voluto affrontare seriamente il tema “droghe” per paura di perdere voti moderati, in
sette anni non è stato fatto nulla ed ora tutto è stato affidato a un ministro politicamente più a destra di Giovanardi e tecnicamente “ignorante” sull’argomento. E questo accade proprio nel momento in cui riesplode l’emergenza eroina; i dati presenti nella Relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga della Polizia sono inequivocabili: +27,95% di sequestri di eroina; + 9,7% di overdose mortali (da 10 anni a questa parte erano in diminuzione). Rilevo, infine, che la Costituzione materiale introdotta nel contratto Lega-M5S è stata ancora un volta rispettata rigorosamente: a ciascun ministro grillino (in  questo caso i ministri Grillo e Di Maio) deve essere affiancato, con funzione di controllo, un esponente leghista (e viceversa). Tutto questo a scapito della Costituzione formale, delle competenze tecnico/professionali e della consapevolezza che, in questa materia, è in ballo la vita e la qualità della vita di milioni di cittadini italiani.

Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta)