RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 21

Rifondazione Comunista Torino: "No alla svendita di Unito ai privati"

“Solidarietà alle studentesse e agli studenti silenziati con forza dalla polizia”

Nella tarda mattinata di giovedì, gli studenti e le studentesse di Unito, hanno inscenato una forma di protesta contro la recente apertura nei locali dell’Univeristà di una catena internazionale di ristorazione fast food. Il falsh mob organizzato è stato duramente silenziato dalla polizia che ha allontanato con forza chi pacificamente protestava. Rifondazione Comunista  Torino sostiene le ragioni della mobilitazione, è inaccettabile che nei locali universitari venga  data concessione ai privati, mentre gli studenti e le studentesse non riescono a trovare posto nelle aule studio,  devono convivere con quotidiani disagi di affollamento e congestione delle aule, non vengono forniti locali adeguati per la ristorazione. Ci opponiamo con forza alla svendita dell’Università, frutto di anni di politiche di privatizzazione che hanno profondamente mutato i luoghi del sapere, luoghi che dovrebbero essere liberi da ogni forma di profitto e mercato.

La Segreteria Provinciale Prc

Rifondazione Comunista Torino: “No alla svendita di Unito ai privati”

“Solidarietà alle studentesse e agli studenti silenziati con forza dalla polizia”

Nella tarda mattinata di giovedì, gli studenti e le studentesse di Unito, hanno inscenato una forma di protesta contro la recente apertura nei locali dell’Univeristà di una catena internazionale di ristorazione fast food. Il falsh mob organizzato è stato duramente silenziato dalla polizia che ha allontanato con forza chi pacificamente protestava. Rifondazione Comunista  Torino sostiene le ragioni della mobilitazione, è inaccettabile che nei locali universitari venga  data concessione ai privati, mentre gli studenti e le studentesse non riescono a trovare posto nelle aule studio,  devono convivere con quotidiani disagi di affollamento e congestione delle aule, non vengono forniti locali adeguati per la ristorazione. Ci opponiamo con forza alla svendita dell’Università, frutto di anni di politiche di privatizzazione che hanno profondamente mutato i luoghi del sapere, luoghi che dovrebbero essere liberi da ogni forma di profitto e mercato.

La Segreteria Provinciale Prc

La Lega annuncia fondi per i comuni piemontesi

Dal Ministero dell’Interno oltre 52 milioni di euro per i comuni del Piemonte con meno di 20 mila abitanti. Matteo Salvini: “Coordinamento sempre più stretto con gli enti locali”. Riccardo Molinari (capogruppo Lega alla Camera): “Promessa mantenuta, e vero cambio di passo per le autonomie locali”  52,28 milioni di euro per i 1.150 comuni del Piemonte con meno di 20 mila abitanti, che potranno immediatamente utilizzarli per mettere in sicurezza strade, scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale in genere.  Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha mantenuto appieno la promessa, e il Viminale ha già sbloccato gli stanziamenti, scrivendo a tutti i sindaci dei comuni destinatari dello stanziamento per segnalare anche la pubblicazione sul sito www.interno.gov.it di una apposita sezione con le risposte alle domande più frequenti (Faq), relative all’applicazione pratica delle norme contenute nel decreto.  ”Per le amministrazioni locali del Piemonte – afferma il Ministro Salvini – credo sia davvero una bella occasione. Voglio inaugurare un nuovo corso di sempre maggior coordinamento e dialogo tra il ministero dell’Interno e gli enti locali”.  Altrettanto soddisfatto è Riccardo Molinari, Capogruppo della Lega alla Camera, e Segretario Nazionale della Lega in Piemonte: “Una misura importantissima che segna il cambio di passo rispetto all’atteggiamento del Governo precedente, per cui le autonomie locali erano quasi un fastidio. Per noi i piccoli comuni sono presidi fondamentali sia per lo sviluppo economico che per l’identità dei territori. Soprattutto nel nostro Piemonte, la Regione con il numero più alto di piccoli e piccolissimi municipi in tutta Italia”. 


(foto: il Torinese)


Ecco il dettaglio degli stanziamenti per il Piemonte, suddiviso per province: 


Alessandria 184 comuni (7.780.000 euro complessivi) 

Asti 117 comuni (5 milioni di euro) 

Biella 73 comuni (3,28 milioni di euro) 

Cuneo 241 comuni (10,83 milioni di euro) 

Novara  84 comuni (4,05 milioni di euro) 

Torino 297 comuni (14,56 milioni di euro) 

Verbano-Cusio-Ossola 73 comuni (3,23 milioni di euro) 

Vercelli 81 comuni (3,55 milioni di euro). 

In totale, i benefici ricadranno su una popolazione di 2.262.358 cittadini piemontesi. 

Ex Moi, Cerutti: "Appendino e Salvini cambiano le carte in tavola"

Se il progetto diventa uno sgombero la Regione non ci sta

L’assessora regionale all’Immigrazione, Monica Cerutti, interviene sul caso dell’ex Moi dopo l’incontro tra la sindaca Chiara Appendino e il ministro Matteo Salvini. “Apprendiamo che il progetto è cambiato e vorremmo che la sindaca ce lo spiegasse al tavolo interistituzionale prima del rinnovo del protocollo. Avevamo ascoltato con soddisfazione le dichiarazioni del questore che aveva rassicurato sul fatto che l’omicidio avvenuto in quel contesto non metteva a rischio la progettualità in essere. Adesso invece ci sembra di capire che la contrazione dei tempi  di liberazione delle palazzine determinerà una trasformazione del progetto. Questo diventerà uno sgombero per questioni di ordine pubblico e la Regione non ha competenze su questo fronte. Ad aggravare la situazione c’è il fatto che anche il decreto sicurezza sta avendo pesanti ripercussioni sul progetto Moi, tanto che sta mettendo a rischio i percorsi di inclusione ipotizzati in precedenza per molti degli abitanti di quel complesso. Non solo, siamo convinti che il nuovo decreto legge sicurezza porterà a un  aumento dell’emarginazione e dei casi come l’Ex-Moi e anche per questo stiamo presentando ricorso alla Corte Costituzionale”.

Ex Moi, Cerutti: “Appendino e Salvini cambiano le carte in tavola”

Se il progetto diventa uno sgombero la Regione non ci sta

L’assessora regionale all’Immigrazione, Monica Cerutti, interviene sul caso dell’ex Moi dopo l’incontro tra la sindaca Chiara Appendino e il ministro Matteo Salvini. “Apprendiamo che il progetto è cambiato e vorremmo che la sindaca ce lo spiegasse al tavolo interistituzionale prima del rinnovo del protocollo. Avevamo ascoltato con soddisfazione le dichiarazioni del questore che aveva rassicurato sul fatto che l’omicidio avvenuto in quel contesto non metteva a rischio la progettualità in essere. Adesso invece ci sembra di capire che la contrazione dei tempi  di liberazione delle palazzine determinerà una trasformazione del progetto. Questo diventerà uno sgombero per questioni di ordine pubblico e la Regione non ha competenze su questo fronte. Ad aggravare la situazione c’è il fatto che anche il decreto sicurezza sta avendo pesanti ripercussioni sul progetto Moi, tanto che sta mettendo a rischio i percorsi di inclusione ipotizzati in precedenza per molti degli abitanti di quel complesso. Non solo, siamo convinti che il nuovo decreto legge sicurezza porterà a un  aumento dell’emarginazione e dei casi come l’Ex-Moi e anche per questo stiamo presentando ricorso alla Corte Costituzionale”.

CIRCHI, ON. BRAMBILLA: “FISSARE DUE ANNI DI TEMPO PER SUPERARE L’UTILIZZO DEGLI ANIMALI”

“Prendiamo atto che, dopo aver alimentato dubbi, oggi il ministro Bonisoli ha finalmente chiarito di aver lasciato cadere la delega della legge Franceschini, che avrebbe consentito il graduale superamento dell’utilizzo degli animali nei circhi e di voler procedere con una delega nuova. Insomma, invece di prorogare la vecchia delega con una leggina e lavorare subito per emanare il decreto legislativo che disciplina la dismissione degli animali ancora sfruttati nei circhi, si ricomincia tutto da capo, sottoponendo al Parlamento un disegno di legge collegato, di cui nessuno ancora conosce il testo, che, a voler essere ottimisti, richiederà almeno un anno per essere approvato. Solo dal momento dell’approvazione, cioè chissà quando, si potrà lavorare al decreto attuativo. A questo punto, caro ministro, visto che continua a parlare di “eliminazione graduale degli animali dai circhi”, si faccia coraggio e, nella delega, conceda due anni ai circensi per “superare” l’attuale situazione di sfruttamento. Anche così passerà moltissimo tempo prima che la sofferenza degli animali sotto i tendoni possa cessare”.Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, commenta l’intervento in aula del ministro dei Beni culturali sulla riforma dello spettacolo dal vivo e dei circhi in particolare.

IMMIGRAZIONE, BOETI: “QUANTO AVVENUTO AL CARA DI CASTELNUOVO CI RIPORTA AL 1938”

Sembra  di essere tornati al 1938 e a quelle leggi razziali di cui abbiamo appena ricordato l’orrore.  Bambine e bambini prelevati dalla scuola, pazienti sottratti alle cure ospedaliere, donne e uomini divisi in gruppo e caricati su un pullman. Quanto avvenuto al Cara di Castelnuovo di Porto è un fatto assolutamente inammissibile in un Paese democratico.

 .

Nino BOETI

Presidente Consiglio Regionale del Piemonte

Presidente Comitato Diritti Umani Regione Piemonte

Scritte contro lo spostamento di Barattolo deturpano Borgo Dora, Alessi(Fdi): "Appendino prenda subito provvedimenti"

Questa mattina Borgo Dora si è svegliata con scritte offensive verso la Città sui muri della Scuola Holden e nel piazzale antistante, compresi i muri del Sermig
 Le scritte invocano palesemente l’intenzione di impedire qualunque tipo di miglioramento del quartiere e continuano essere contro lo spostamento del Barattolo. Ciò è inaccettabile, il quartiere è dei residenti e dei torinesi e non può essere appannaggio dei soliti gruppi di violenti che tentano di controllare il territorio, in questo caso usando la povertà. La Città deve sospendere Barattolo finchè non si trovi una soluzione per “ gestire” le attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati nelle giornate del sabato e della domenica.
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Patrizia Alessi Consigliere Circoscrizione 7

Scritte contro lo spostamento di Barattolo deturpano Borgo Dora, Alessi(Fdi): “Appendino prenda subito provvedimenti”

Questa mattina Borgo Dora si è svegliata con scritte offensive verso la Città sui muri della Scuola Holden e nel piazzale antistante, compresi i muri del Sermig
 Le scritte invocano palesemente l’intenzione di impedire qualunque tipo di miglioramento del quartiere e continuano essere contro lo spostamento del Barattolo. Ciò è inaccettabile, il quartiere è dei residenti e dei torinesi e non può essere appannaggio dei soliti gruppi di violenti che tentano di controllare il territorio, in questo caso usando la povertà. La Città deve sospendere Barattolo finchè non si trovi una soluzione per “ gestire” le attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati nelle giornate del sabato e della domenica.
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Patrizia Alessi Consigliere Circoscrizione 7

Valsusa – Locatelli (Prc-Se): “In valle per dire due no: no al decreto (in)sicurezza, no alla repressione della lotta NoTav”

Non solo NoTav. Sabato 24 gennaio ad Avigliana, ritrovo ore 14 piazza De Andrè, la Valsusa scende in campo contro il decreto (in)sicurezza approvato di recente dal governo Lega-M5S. “Un decreto eversivo –  stando alle parole di Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino – trasformato in legge che introduce un sistema di cittadinanza duale inammissibile, che oltre a riservare un trattamento disumano e degradante nei confronti di determinate persone – i migranti, le persone più povere –  criminalizza il conflitto sociale. In ciò inasprendo politiche di esclusione e di repressione intraprese colpevolmente dai governi precedenti (vedi i provvedimenti dell’ex Ministro Minniti). I provvedimenti  varati dall’attuale maggioranza Lega-M5S non possono lasciare indifferente una Valle che ha vissuto in tutti questi anni forme inusitate di repressione e militarizzazione del territorio rivolte contro la lotta No Tav. Di una Valle che vive il dramma dei migranti abbandonati a se stessi in fuga verso la Francia. Da qui l’importanza della manifestazione di sabato a cui Rifondazione Comunista parteciperà contro il perseguimento di politiche fascistoidi che fanno solo l’interesse dei poteri dominanti ”.