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Il Toro perde 1-0 con il Milan, ma Ventura non demorde

VENTURAOra il  Torino in classifica è fermo a quota 32 punti
 

Il Toro è stato  ancora sconfitto dai rossoneri per  1-0 in trasferta. Mr.Ventura, però, è tutto sommato sereno: “Siamo stati stabilmente nella metà campo avversaria – riporta le sue parole l’Ansa –  Dispiace non fare risultato quando lo si merita. Oggi abbiamo giocato con personalità e ho rivisto entusiasmo e personalità. Con un pizzico di lucidità in più tuttavia potevamo portare a casa dei punti, ma l’importante è aver ritrovato il Torino”. Ora il  Torino in classifica è fermo a quota 32 punti.

PALERMO-TORINO 1-3: a San Valentino il cuore granata torna a battere

toro palermo 2Marcatori: 3′ Gilardino, 19′ pt rig., 23′ st Immobile, 31′ pt Gonzalez (autogol)

 

PALERMO (4-3-3): Sorrentino (37′ pt Alastra); Morganella, Gonzalez, Goldaniga (14’pt Andelkovic), Rispoli; Hiljemark (30’ st Trajkovski), Brugman, Chochev; Vazquez, Gilardino, Quaison. A disp. Marson, Vitiello, Cristante, Pezzella, Jajalo, Cionek, Balogh, Maresca, Djurdjevic, Bentivegna. All. Bosi

 

TORINO (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Zappacosta (24’ st Silva), Benassi, Gazzi, Baselli, Bruno Peres (12’ st Molinaro); Belotti, Immobile (36’ st Martinez). A disp. Castellazzi, Jansson, Obi, Farnerud, Vives, Maxi Lopez. All. Ventura.

 

Nel giorno dedicato alla passione torna a battere il cuore granata, grazie proprio alle prodezze di Ciro Immobile, che mette dentro una bella doppietta, fondamentale a decretare il 3-1 in casa del Palermo.

 

E’ stato proprio Immobile a regalare ai suoi tifosi gol come fossero cioccolatini, che riportano finalmente i tre punti e la fiducia in casa granata e tra gli stessi tifosi, alquanto delusi ed amareggiati ultimamente dalle prestazioni poco soddisfacenti. La scelta, quindi, di Ventura di schierare in avanti la coppia Belotti-Immobile è stata questa volta più che azzeccata. Non da meno la presenza di Gilardino dall’altra parte di campo, che, in gol dai primi minuti del match, aveva illuso la squadra di casa di poter fare la partita.

 

Come dargli torto se alla prima azione della gara arriva il gol, neanche il tempo di scaldarsi i muscoli che al 3’ di gioco l’attaccante palermitano, servito da Morganella sulla destra, insacca alle spalle di Padelli. Non facile la reazione di una squadra già sotto di un gol dopo pochi minuti, eppure il Toro non si dà per vinto e inizia a rendersi pericoloso, soprattutto grazie ad Immobile che servito da Benassi, tenta di testa e sfiora il palo. E’ ancora lui a far spettacolo all’11’, quando dopo aver bruciato 2-3 avversari in velocità non centra lo specchio della porta. E dopo tanto tentare, è di nuovo su rigore che l’attaccante ritrova il gol al 19’. I granata ristabiliscono il pareggio, quindi, grazie al tiro dal dischetto del numero 10, precedentemente steso da Morganella. Vuole metterci del suo anche Belotti che al 23’ clamorosamente sbaglia a porta vuota. E’ quasi solo granata il match in questo frangente, con la squadra di Ventura caricata dal pareggio e dalle giocate degli attaccanti, non ancora soddisfatti. Un errore clamoroso di Gonzalez al 31’ non fa che motivare ancora di più i granata: il difensore del Palermo interviene male sul cross servito per Immobile e centra l’autogol che porta gli avversari in vantaggio. Quasi un vizietto per il difensore che, curiosamente, aveva fatto la stessa cosa nel match di andata. Vizietto o no, ora il Palermo è costretto a darsi da fare. Ci prova Vazquez più di una volta trovando prima i guantoni di Padelli e sfiorando poi la traversa.

 

Se da una parte, anche nella seconda frazione di gara, i palermitani non ci stanno alla sconfitta, grazie a Gilardino in tiro bloccato prodigiosamente da Padelli, dall’altra Benassi e Immobile cercano entrambi la conclusione vincente, evitata invece da Alastra, sostituito a Sorrentino infortunato. Ma ancora una volta quando arriva Immobile non ce n’è per nessuno, e così capita al 23’ quando il numero 10 granata salta Gonzalez con facilità e batte Alastra. Risultato messo, quindi, in cassaforte per un Torino che sembra tornato ad ingranare.

 

Valeria Tuberosi

TORINO-CHIEVO 1-2: fischi e fiaschi allo Stadio Olimpico

chievo torotoro flagMARCATORI: 19′ pt Benassi al 19’, 33′ pt aut. Bruno Peres, 26’ st rig. Birsa.

 

TORINO (3-5-2): Padelli, Maksimovic, Glik, Moretti; B. Peres, Benassi (27 st Vives), Gazzi, Obi (12’ st Farnerud), Avelar; Immobile, Belotti (14′ st Maxi Lopez). A disp. Ichazo, Castellazzi, Molinaro, Zappacosta, Jansson, Gaston Silva. All. Ventura.

 

CHIEVO: Seculin, Frey, Dainelli (1’ st Spolli), Cesar, Gobbi; Birsa (dal 34’ del s.t. Costa), Pinzi, Radovanovic, Castro; M’Poku (16’ st Floro Flores), Inglese.  A disp. Bizzarri, Bressan, Sardo, Damian, Pellissier. All. Maran.

 

Fischi e fiaschi in quel dell’Olimpico espugnato dagli avversari del Chievo che costringono i granata ad un 2-1 meritato. Non delle migliori la prestazione dei padroni di casa che nelle ultime dieci partite hanno vinto solo una volta, e non dei più rosei neanche il rapporto tra tifosi e Ventura, altamente contestato per le sue scelte. La decisione del tecnico di mettere dal primo minuti Obi e Avelar, non ancora in forma ottimale, non è stata forse la più azzeccata, così come i cambi degli unici che spingevano un po’ in avanti la squadra: Immobile e Benassi oggi in gol. Per il resto soliti schemi di gioco, solita squadra che si spegne dopo la mezz’ora e, complice anche un autogol di Peres, lascia liberi gli avversari di trovare la vittoria.

 

Tutto sembra filar liscio come l’olio, in realtà, nella prima parte di gara che vede già da subito i granata impegnare in difesa gli avversari. Sul quarto d’ora è infatti Benassi che dal limite prova la botta e obbliga Seculin ad alzare la palla in corner. Bastano 3′ al numero 15 granata per non sbagliarla di nuovo: Immobile dalla sinistra serve un cross perfetto per il tap-in dell’1-0. Ha sete di gol e voglia di far bene il centrocampista di casa, oggi alla sua terza rete stagionale, tanto che al 24′ si rende ancora pericoloso dalla trequarti, ma questa volta Seculin ci mette la toppa. Non da meno il compagno Ciro Immobile che poco prima della mezz’ora spreca ingenuamente un’occasione da gol: sponda di testa di Belotti che serve Immobile, ma due tentativi falliti, entrambe ottime opportunità per mettere al sicuro il risultato. Scoccata la mezz’ora sembra ridestarsi anche la squadra di Maran, finora rimasta a guardare, e lo fa con Birsa che riceve palla da Pinzi ma da buona posizione angola troppo la palla terminata a lato. Tutto sembrava troppo bello per essere vero per Ventura, ed infatti non lo era. Tanto che al 35′ Bruno Peres ci mette lo zampino segnando un autogol su un inserimento di Castro in area.

 

Caricati dal pareggio i giocatori del Chievo al ritorno in campo non hanno timore a rendersi pericolosi anche loro. E’ infatti di nuovo Birsa dal limite dell’area a tentare la conclusione messa in corner da Moretti. Alla crescita dei clivensi risponde ancora Benassi, decisamente il migliore tra i suoi, che quasi al quarto d’ora viene servito da Immobile e manda il pallone di poco lontano dal palo alla destra di Seculin. E’ ancora Chievo però al 20′ con Inglese che libero in aria cerca il sorpasso evitato però dai guantoni di Padelli. A poco serve, in realtà, perché subito dopo un’ingenuità di Avelar su Castro decide il rigore trasformato da Birsa. Il toro cerca goffamente di limitare i danni ma ormai la frittata è fatta: il Chievo vince per la prima volta sul campo del Torino e supera in classifica gli avversari che rimangono fermi a 28 punti. Troppo pochi per un Torino che era partito in quarta e rallentando la corsa si è ritrovato in salita.

 

Valeria Tuberosi

SAMPDORIA-TORINO 2-2: "Prima che finisca il match il Gallo canterà due volte!"

samp toro“Prima che finisca il match il Gallo canterà due volte!”, sembra essere questa la previsione adattata al contesto della gara al Marassi tra blucerchiati e granata. E’ Belotti, infatti, a strappare il 2-2 agli avversari, tutto al 94′, come qualche mese fa, ma questa volta ed essere beffati sono i doriani di Montella

 

Marcatori: 20’ st  Muriel, 25’ Belotti, 39’ st Soriano, 49′ st Belotti.

 

Sampdoria (3-4-2-1): Viviano; Cassani, Ranocchia, Moisander; Sala (25’ pt Diakitè) (1’ st Christodoulopoulos), Palombo, Ivan, Dodò; Correa (33’ st Quagliarella), Soriano; Muriel.A disp.: Puggioni, Brignoli, Skriniar, Krsticic, Barreto, Carbonero, Cassano, Alvarez, Rodriguez. All.: Montella.

 

Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Zappacosta, Gazzi, Acquah (1’ st Baselli), Benassi (25’ Maxi Lopez), G. Silva; Belotti, Martinez (17’ st Immobile). A disp. Castellazzi, Ichazo, Jansson, B. Peres, Farnerud, Molinaro, Vives, Obi, Avelar. All.: Ventura.toro bandiera

 

“Prima che finisca il match il Gallo canterà due volte!”, sembra essere questa la previsione adattata al contesto della gara al Marassi tra blucerchiati e granata. E’ Belotti, infatti, a strappare il 2-2 agli avversari, tutto al 94′, come qualche mese fa, ma questa volta ed essere beffati sono i doriani di Montella. Prezioso come l’oro questo notevole gol di testa di un giocatore alquanto decisivo negli ultimi match, prezioso soprattutto perché i granata hanno collezionato una sola vittoria nelle ultime otto gare. Se Ventura sorride compiaciuto da una parte, dall’altra Montella fa tutto tranne che gioire. Quattro sconfitte di fila per i blucerchiati, a cui si aggiunge un pareggio in extremis. Il tecnico doriano aveva forse stupito tenendo in panchina Cassano e l’ex appena arrivato Quagliarella, così come Ventura lasciando in panchina Immobile, assieme a Baselli e Bruno Peres.

 

Alquanto tranquillo, anche troppo, l’andamento della squadra di casa, che rischia il gol più di una volta in avvio di gara. E’ Martinez, infatti, a trovare il primo pallone al 6′ con un sinistro dalla distanza deviato da Viviano. Ed è sempre Martinez a rendersi pericoloso 1′ dopo con Acquah che apre per l’attaccante che si allunga ma viene anticipato da Viviano. Sembra dar segni di vita anche la squadra di casa con Muriel che al 10′ si gira e cerca la conclusione, ma Padelli risponde presente. Fino a questo momento di sicuro match più granata che doriano con la manovra di casa che stenta a decollare grazie all’insistente pressing della squadra ospite. Si fa vedere ancora Acquah poco prima della mezz’ora che dopo una calvalcata da centrocampo tenta la conclusione intercettata di nuovo da Viviano.

 

Nella ripresa le squadre tentano di dare più sprint alla gara ancora a secco di gol. Ventura prova a cambiare le carte in tavola inserendo Immobile al posto del migliore in campo Martinez. A poco conta perché dopo pochi minuti, intorno al 20′ è la Sampdoria a sbloccare quasi a sorpresa il match: assist di Dodò dalla fascia sinistra, e Muriel mette dentro di testa sul secondo palo, nulla da fare per Padelli. Ma i granata non ci stanno ad essere beffati dopo una prestazione tutto sommato soddisfacente e dopo 5′ rimettono le cose a posto con il primo canto del Gallo: il numero nove, lasciato clamorosamente libero da Ranocchia, approfitta del cross di Immobile e sigla il pareggio. Ora è un match alquanto frenetico di batti e ribatti tra due squadre desiderose di riscatto che non vogliono mollare la presa. E’ clamorosa l’occasione di Immobile sulla mezz’ora che prova a dribblare il portiere superando Ranocchia, ma Viviano risponde ancora presente.

 

Ma a far festa a 5′ dalla fine sono ancora i doriani che fanno esplodere il Marassi con il gol del vantaggio di Soriano sul secondo palo. Gol che sembra, appunto, chiuderei il match e regalare a Montella la vittoria tanto desiderata. Se non fosse che il Gallo ancora non è stufo di cantare, deciso a farlo proprio sullo scadere del match, nel 4′ minuto di recupero, con un bellissimo colpo di testa servito di nuovo da Immobile. Colpo di testa beffa per la Sampdoria, ma salvezza per i granata che possono tirare un sospiro di sollievo.

 

Valeria Tuberosi

TORINO-HELLAS VERONA 0-0: I GRANATA DEVONO ACCONTENTARSI DI UN PUNTO

HELLAS VERONA TOROVentura e i suoi hanno conquistato una sola vittoria nelle ultime sette partite, quella contro il Frosinone, e se dopo l’arrivo di Immobile l’andamento della squadra sembrava essere tornato ad essere positivo, la prestazione a tratti blanda dei granata non sembra confermare questa ripresa

 

Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Jansson, Moretti; Bruno Peres, Acquah (12′ st Baselli), Gazzi, Benassi, Molinaro (12′ st Zappacosta); Immobile (43′ st Martinez), Belotti. All. Ventura.

Hellas Verona (4-4-1-1): Gollini; Pisano, Moras, Helander, Albertazzi (32′ st Fares); Wszolek (34′ st Bianchetti), Ionita, Greco, Jankovic; Gomez (10′ st Pazzini); Toni. All. Delneri.

 

Poteva essere l’occasione per il Torino di tornare a vincere ed interrompere la scia negativa che dura già da un po’, in casa contro l’Hellas Verona, ultima in classifica ancora a secco dei 3 punti. Poteva, appunto, dato che la realtà dei fatti vede solo un match a porte inviolate, con due squadre in campo non abbastanza incisive da fare di più. Ventura e i suoi hanno conquistato una sola vittoria nelle ultime sette partite, quella contro il Frosinone, e se dopo l’arrivo di Immobile l’andamento della squadra sembrava essere tornato ad essere positivo, la prestazione a tratti blanda dei granata non sembra confermare questa ripresa. Di motivazioni per far bene ne aveva molte, quindi, il Toro, in questo match non troppo insidioso, almeno sulla carta. Ed era partito abbastanza agguerrito, infatti, nella prima frazione di gara, controllo di gioco poi ribaltatosi però nel secondo tempo. I primi tentativi arrivano per mano, anzi per piede sinistro di Belotti sul quarto d’ora che termina però alto sopra la traversa. Tanto possesso palla, ma poca iniziativa per i granata, si intende quella decisiva che porti la squadra in vantaggio e sblocchi la partita. Ci mette del suo però quasi alla mezz’ora di nuovo il Gallo che scarica il destro fermato non alla perfezione da Gollini. Fiammate a parte, gli attaccanti se la dormono abbastanza, soprattutto Immobile che ancora non riesce ad entrare in partita. Per non parlare poi della compagine avversaria praticamente inesistente. A ridestare dal torpore ci pensa questa volta Benassi poco dopo la mezz’ora che tira un destro da fuori aria, intercettato questa volta alla perfezione dal portiere avversario. E’ ancora il numero 15 granata a provare a smuovere qualcosa prima dell’intervallo, prima su una ribattuta di Immobile, poi su un colpo di testa che impegna ancora una volta Gollini, per il momento migliore in campo tra i suoi. Non di certo da fuochi d’artificio lo spettacolo della seconda frazione di match, ma con la squadra ospite maggiormente propensa a spostarsi in avanti per cercare di creare pericolo. Dall’altra parte meno presente il Torino, molto spesso fermo solo a centrocampo. Prima della mezz’ora si porta in avanti Wszolek che però non serve Toni completamente solo in area di rigore e perde l’occasione per centrare il gol. A questo risponde il solito Benassi ancora troppo impreciso, che dopo essersi liberato di tre avversari scarica di nuovo il sinistro troppo in alto. Finalmente una vera chance per la squadra di Delneri con Jankovic dalla destra, Toni anticipa sia Maksimovic che Padelli ma non trova la porta. Si fa vedere anche Immobile a 10′ dalla fine, cerca il pallonetto ma Gollini risponde presente. Spreca tanto ora il Torino che sul finire del match sembra essersi ridestato e vuole metterla dentro. Dentro non va, però, neanche in fase di recupero con il neo entrato Martinez che a porta completamente vuota manda clamorosamente fuori. Vittoria che sfuma in casa Toro, è ancora un altro punto di cui si deve accontentare.

 

Valeria Tuberosi

 

FIORENTINA-TORINO 2-0: C'E' DUE SENZA TRE

fiorentina torinotoro flagDopo i due risultati positivi contro Frosinone e Sassuolo, Ilicic e Rodriguez fermano di nuovo i granata. Il 2-0 dei viola pesa negativamente su Ventura e i suoi, così come dall’altra parte è una bella boccata d’aria per Sousa che torna a sorridere dopo le sconfitte contro Lazio e Milan

 

Marcatori: 24′ pt Ilicic, 39′ st Rodriguez.

 

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Roncaglia, G. Rodriguez, Astori; Bernardeschi, Verdù (41′ st Blaszczykowski), Borja Valero, Pasqual; Ilicic (22′ st T. Costa); Babacar, Kalinic (37′ st Zarate). A disp. Sepe, Lezzerini, Gilberto, Tomovic, M. Alonso, Mati Fernandez. All. P. Sousa

 

Torino (3-5-2): Ichazo; Maksimovic, Glik, Moretti; Zappacosta, Acquah (27′ st Benassi), Vives, Baselli (36′ st Prcic), Molinaro; Belotti, Immobile (27′ st Martinez). A disp. Castellazzi, Padelli, Bovo, Gaston Silva, Jansson, Gazzi, Quagliarella. All. Ventura

 

Non c’è due senza tre sembra non valere per il Torino in quel di Firenze, dato che dopo i due risultati positivi contro Frosinone e Sassuolo, Ilicic e Rodriguez fermano di nuovo i granata. Il 2-0 dei viola pesa negativamente su Ventura e i suoi, così come dall’altra parte è una bella boccata d’aria per Sousa che torna a sorridere dopo le sconfitte contro Lazio e Milan. Anche un po’ più di un sorriso, dato che così facendo la squadra toscana supera i neroazurri e momentaneamente va al terzo posto a -1 dalla Juventus. Tutto ancora temporaneo, è vero, ma la sconfitta per i granata pesa eccome. Soprattutto se abbastanza meritata per la miglior presenza in campo della squadra di casa. Non è bastato Immobile questa volta, e neanche l’iniziativa di Zappacosta e la costanza di Baselli. Dall’altra parte invece decisivo Ilicic, con un attacco affidato a Babacar e Kalinic.

 

Sembra agguerrito l’inizio dei granata grazie soprattutto agli interventi preziosi di Baselli e Zappacosta, con il secondo molto attivo sulla destra. Il vero pericolo si vede solo però dall’altra parte di campo, quando dopo il quarto d’ora Astori sfiora il vantaggio: Borja Valero crossa da destra verso Astori che dai 5 metri spara in alto di testa, incredibilmente ancora 0-0. Ancora nella stessa area quando 1’ dopo è Ilicic a far paura ai granata, aiutato in realtà dall’errore di Ichazo che respinge dritto sui piedi dell’attaccante avversario, ancora nulla di fatto. Il match è di nuovo viola quando al 22’ Bernardeschi su una deviazione intercetta il pallone di Babacar, ma non trova lo specchio della porta. Niente paura per Sousa e i suoi perché al 25’ Ilicic trasforma in gol una punizione battuta al meglio, parabola perfetta che scavalca la barriera e la mette quasi all’incrocio dei pali. Reazione che timidamente arriva da parte dei granata che però subiscono il pressing alto della Fiorentina sempre attenta in fase di non possesso.

 

Non abbassa la guardia neanche nella seconda frazione del match la squadra di Paulo Sousa, anche se la prima vera occasione è color granata: Zappacosta mette al centro per Baselli che tenta il tiro respinto però prontamente da Tatarusanu. Primi cambi per le squadre con Ilicic in panchina, sostituito da Tino Costa, e Ventura che cambia tutto con Immobile fuori e Martinez dentro. Entra anche Benassi al posto di Acquah. Non particolarmente incisivi, infatti, i giocatori, come d’altronde un po’ tutta la squadra. Continuano a soffrire, infatti, gli ospiti, soprattutto quando al 39’ la Fiorentina decide di allungare di nuovo da calcio piazzato: Pasqual batte il calcio d’angolo e Rodriguez la mette dentro di testa all’incrocio dei pali. Si chiude così il match all’insegna del viola che di sicuro non porta bene ai granata, per Ventura ora tutto da rifare.

 

Valeria Tuberosi

 

SASSUOLO-TORINO 1-1… un punticino per ognuno non fa male a nessuno

sassuolo-torino 2La squadra ospite deve fare a meno di un gran numero di giocatori, tra cui Maxi Lopez e Bruno Perez, in campo, infatti, Zappacosta e Gaston Silva. Dall’altra parte Di Francesco deve fare a meno di Missiroli e Floro Flores, all’esordio invece il giovane attaccante Pierini

 

Marcatori: 22′ pt Belotti, 40′ pt Acerbi.

 

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Biondini (35′ st Laribi), Magnanelli, Duncan; Berardi (29′ st Falcinelli), Defrel (42′ st Politano), Sansone. A disp. Pomini, Pegolo, Longhi, Antei, Pellegrini, Pierini, Ariaudo, Fontanesi, Gazzola. All. Di Francesco.

 

TORINO (3-5-2): Ichazo; Maksimovic, Glik, Moretti; Zappacosta (35′ st Bovo), Benassi (34′ st Baselli), Gazzi, Acquah, Silva; Belotti, Immobile. A disp. Padelli, Castellazzi, Molinaro, Martinez, Vives, Quagliarella. All. Ventura.

 

Un punticino per ognuno non fa male a nessuno: così è per Sassuolo-Torino che concludono il match di recupero di dicembre sull’1-1, risultato che forse, in realtà, accontenta più Ventura. Pochi i cambiamenti in classifica con i giocatori di casa che raggiungono il Milano sesto a 32 punti e la squadra granata a quota 26, ancora troppo lontana da tutto ciò che conta. La squadra ospite deve fare a meno di un gran numero di giocatori, tra cui Maxi Lopez e Bruno Perez, in campo, infatti, Zappacosta e Gaston Silva. Dall’altra parte Di Francesco deve fare a meno di Missiroli e Floro Flores, all’esordio invece il giovane attaccante Pierini.

 

Gara di sicuro più vibrante nel primo frangente, con le occasioni più accese da entrambe le parti. Primi minuti decisamente a ritmi alti soprattutto per la squadra di casa, con un Torino che si risveglia solo verso il 10′ grazie al tiro di Zappacosta che dalla destra prova a crossare al centro, ma nessuno è veloce abbastanza per concludere. Sempre più in crescita sono ora gli ospiti con Zappacosta scatenato a centrocampo e Immobile che pian piano vien fuori. Ci prova anche lui sul quarto d’ora sul colpo di testa di Glik, ma la posizione irregolare vanifica tutto. Tanto tentare e alla fine la rete granata arriva quando al 23′ Benassi riceve un lancio lungo sulla sinistra, arriva sul fondo e mette al centro, dove Belotti supera Cannavaro e mette dentro il gol del sorpasso. Dopo pochi minuti rischiano Ventura e i suoi su un calcio d’angolo battuto da Berardi in cui è Glick a metterci la toppa salvando sulla linea. Ingranata la marcia, ora il Sassuolo non ci sta e cerca a tutti i costi il pareggio. Resta vigile però Ichazo che al 35′ mette in angolo un tiro secco di Defrel, deviato da Maksimovic. Non va allo stesso modo però 5′ dopo quando sulla punizione dalla trequarti battuta da Sansone, Biondini viene favorito da un rimpallo e prova il tiro. Ichazo risponde ancora presente ma non benissimo, e Acerbi ci mette del suo trovando il pareggio.

 

Tutto un po’ confuso nella seconda frazione di gara, ravvivata solo dall’occasione clamorosa di Immobile al 12′, ancora in offside sul tiro di testa di Glik. Ma è il Sassuolo a far più paura quando sulla mezz’ora Duncan, aiutato da Sansone sbaglia completamente sparando a lato. Stessa cosa fa Sansone dopo 10′ grazie allo splendido cross di Vrsaljko, palla incredibilmente di poco a lato rispetto al palo sinistro. Sembra alquanto spento il Torino in questo frangente, lo stesso non si può di Ventura che a pochi secondi dalla fine si fa di nuovo espellere per protesta. Animi caldi e voglia di far bene da parte, su questo non si può dir nulla.

 

Valeria Tuberosi

 

TORINO-FROSINONE 4-2: Ciro Immobile è tornato!

toro bandiera Marcatori: 8’ pt rig. Immobile (T), 33’ pt Sammarco, 37’ pt Belotti (T), 41’ pt Belotti (T), 28’ st Avelar a.g. (T), 36’ st Benassi.

TORINO (3-5-2): Ichazo; Maksimovic, Glik, Moretti; Bruno Peres (30’ st Zappacosta), Benassi, Vives, Baselli (24′ st Acquah), Molinaro (19’ st Avelar); Immobile, Belotti. A disp. Padelli, Castellazzi, Bovo, Zappacosta, Gazzi, Martinez, Gaston Silva, Prcic, Quagliarella. All. Ventura.

FROSINONE (4-3-3): Leali; Rosi, Ajeti, Bertoncini (21’ st M.Ciofani), Pavlovic; Sammarco, Gucher (21′ st Frara), Kragl (37’ st D.Ciofani); Tonev, Dionisi, Soddimo. A disp. Gomis, Zappino, Blanchard, Crivello, Russo, Longo, Paganini. All. Stellone.

 

Speranza immobile fino a qualche giorno fa per i granata quella di tornare ad ingranare e collezionare punti in classifica, ma basta sostituire una minuscola con una maiuscola ed il gioco è fatto.

 

A cambiare completamente gli umori in quel dell’Olimpico abbastanza contrariato ritorna, infatti, dopo due stagioni un campione come Ciro Immobile, rimasto nel cuore di molti. Pioggia di gol ed emozioni infatti per Ventura e i suoi che tornano a vincere dopo quasi due mesi a secco, rifilando un rocambolesco 4-2 agli avversari del Frosinone che continuano ad allontanarsi dalla zona salvezza. Con il rigore trasformato dal “nuovo” arrivato e la doppietta di Belotti sembra tutto ritornare al proprio posto per la squadra granata, se non fosse per il recupero di Sanmarco sulla mezz’ora e dell’errore di Avelar in autogol. Ventura decide di schierare fin da subito, appunto, Immobile, e predilige in porta Ichazo a Padelli, ultimamente un po’ sottotono. Dall’altra parte Stellone, tra l’altro ex giocatore granata, decide per un 4-3-3 abbastanza rivoluzionario rispetto alla gara contro il Napoli con Ajeti- Bertoncini in difesa e Sanmarco a centrocampo.

 

Tutta un’altra storia sembra essere quella portata in campo dai giocatori di casa, rispetto alle ultime prestazioni deludenti, tanto che già dai primi minuti i granata si fanno vedere in avanti con l’iniziativa di Bruno Perse che crossa per Baselli già da subito pericoloso, salva tutto Leali. Niente paura perché dopo pochi minuti la trattenuta di Bertoncini su Glik porta al rigore trasformato proprio da Ciro Immobile, pronto subito a metter la firma nel tabellino del match. Provano a rendersi pericolosi anche Stellone e i suoi ora, e ci riescono per davvero intorno alla mezz’ora quando il cross di testa di Pavlovic trova i piedi di Sanmarco che battendo Ichazo smorza tutti gli entusiasmi granata di poco prima. Non così in confusione la squadra granata, dato che al 36′ Belotti riporta in vantaggio i suoi, su un’azione nata dall’iniziativa di Bruno Peres, decisamente in partita. Ora il disordine regna sovrano dall’altra parte, soprattutto quando subito dopo Belotti non si accontenta e mette dentro anche il secondo di giornata per lui e il terzo per la squadra. Il Gallo arriva al gol grazio al solito Bruno Peres che serve Benassi e subito dopo Belotti è pronto ad insaccare sotto la traversa.

 

Tutto sembra essere a favore della squadra di casa anche al ritorno in campo con un Toro tornato scattante e propositivo. Dal canto loro, i ciociari cercano di fare ciò che possono, riuscendoci con l’aiuto di Avelar verso la mezz’ora che su un calcio d’angolo del Frosinone colpisce malauguratamente palla ed è autogol. Si accorciano le distanze, quindi, tra le squadre, distanze che ci pensa bene Benassi a rimettere al proprio posto sul finire del match.

 

Valeria Tuberosi

 

TORINO-EMPOLI 0-1: ultimo turno di andata più grigio che granata

Non sembra ancora in grado di rialzarsi la squadra di Ventura, che colleziona così la terza sconfitta consecutiva e non vede i tre punti dal lontano fine novembre

toro empoliMarcatore: st 11′ Maccarone.

 

Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Peres, Benassi (36′ st Vives sv), Gazzi, Baselli, Molinaro (15′ st Zappacosta); Martinez 4, Belotti (24′ st Maxi Lopez). A disp. Castellazzi, Ichazo, Bovo, Avelar, Jansson, G. Silva, Prcic, Quagliarella. All. Ventura

 

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Barba, Costa, Mario Rui; Zielinski, Paredes, Buchel (6′ st Croce); Saponara; Livaja (6′ st Pucciarelli), Maccarone (41′ st Piu).
A disp. Pugliesi, Pelagotti, Camporese, Bittante, Zambelli, Cosic, Dioussé, Maiello, Krunic. All. Giampaolo.

 

Ultimo turno di andata grigio, se non nero, per i granata, e non si parla solo del cielo sopra l’Olimpico ma del risultato contro l’Empoli che porta a casa la vittoria grazie alla rete di Maccarone. Non sembra ancora in grado di rialzarsi la squadra di Ventura, che colleziona così la terza sconfitta consecutiva e non vede i tre punti dal lontano fine novembre. Se da una parte i tifosi granata non nascondono contestazioni e delusione, dall’altra quelli toscani possono esultare a gran voce dopo aver portato a casa trenta punti inaspettati nel solo girone d’andata. La squadra di Giampolo passa così settima in classifica, altro che salvezza, supera anche il Milan. Non sembrano vincenti neanche le decisioni tattiche di Ventura che lascia in panchina Maxi Lopez per metà, e Quagliarella fortemente contestato. Dentro Martinez e Belotti colpevoli di aver sprecato troppe occasioni decisive.

 

A proposito di errori, uno dei più clamorosi arriva intorno al quarto d’ora ad opera di Martinez che, servito da Benassi, completamente solo davanti alla porta dirige il pallone verso i guantoni sicuri di Skorupski. Sembra più reattivo l’Empoli contro un Toro più attento al gioco al gioco avversario e molto più deciso nelle ripartenze. Arriva l’occasione anche per Maccarone dopo il 20′: è Saponara a servire il cross perfetto che però trova solo un destro impreciso dell’uomo partita. Non meno clamorosa l’occasione intorno alla mezz’ora di Mario Rui che becca il legno e ancora non riesce a sbloccare il risultato. Non è da meno Martinez decisamente non al top che sul finire del primo tempo fa tutto bene scavalcando la difesa avversaria ma di nuovo sbaglia nel finale mandano il pallone a lato.

 

Ma se da una parte Martinez sbaglia ancora intorno al 10′ della ripresa, dall’altra subito dopo Maccarone non ci pensa neanche e su cross quasi involontario di nuovo di Saponara ci mette il piede e questa volta insacca in rete. Salva tutto anche Santo Padelli che dopo circa 5′ mette la toppa ad un possibile raddoppio dell’Empoli: Saponara solissimo viene fermato dall’estremo difensore granata. Non da meno le azioni salvifiche nella porta avversaria con Skorupski che risponde presente oltre al solito Martinez, anche a Bruno Peres prima della mezz’ora e al neo entrato Zappacosta che aveva vinto prontamente il duello con Mario Rui. Ma dopo gli svariati tentativi e le diverse parate nulla sembra cambiare. Ci prova ancora flebilmente Glick già quando ormai è recupero, eppure poco o niente potrebbe cambiare le sorti e gli animi granata, o forse più neri, del match.

 Valeria Tuberosi

NAPOLI-TORINO 2-1, MOMENTO NO PER I GRANATA

 

napoli-torinoAnno nuovo, stessa vita per il Torino di Ventura che porta a casa un infelice tris di sconfitte

 

 Marcatori: 16′ pt Insigne, 33′ pt Quagliarella rig., 41′ pt Hamsik.

 

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Lopez (29′ st Allan), Valdifiori, Hamsik (43′ st Chalobah); Callejon, Higuain, Insigne (23′ st Mertens).  A disposizione: Rafael, Gabriel, Maggio, Chiriches, Luperto, Strinic, Dezi, El Kaddouri, Gabbiadini.  All. Sarri.

 

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres (29′ st Zappacosta), Acquah (36′ st Benassi), Vives, Baselli, Molinaro; Belotti (21′ st Maxi Lopez), Quagliarella. A disposizione: Ichazo, Castellazzi, Prcic, Gaston Silva, Jansson, Pryyma, Martinez, Gazzi). All. Ventura.

 

 

Anno nuovo, stessa vita per il Torino di Ventura che porta a casa un infelice tris di sconfitte dopo il 2-1 messo a segno dal Napoli di Sarri. Non sembra facile per i granata uscire da questo momento no che accomuna lo scarso risultato ad una prestazione forse non delle più pimpanti. E quindi San Paolo in festa e missione compiuta per il Napoli di Sarri, che rifilando un 2-1 al Toro tiene testa alle altre grandi Juventus, Inter e Fiorentina, tutte in giornata decisamente vittoriosa. Lo stesso tecnico azzurro sorprende tutti e mette in campo dal primo minuto David Lopez al posto di Allan, forse sottotono. Tutto regolare, invece, nella squadra avversaria con Acquah a centrocampo e Belotti in avanti, accanto a Quagliarella, ex di giornata.

 

Nessun timore per gli azzurri che partono subito in picchiata dai primi minuti del match, con il guizzo veloce di Higuain però troppo impreciso. Non da meno Callejon che al 7′ regala emozioni grazie ad uno scambio con Hysaj: lo spagnolo arriva sottoporta ma Padelli è più veloce del destro avversario. Gioco di squadra con Higuain che sul cross dell’azione successiva si rende pericoloso ma non troppo, palla fuori. Provano a farsi vedere i granata con Bruno Peres in avanti che però sbaglia il cross indirizzato a Belotti, ed è appunto un’azione miraggio perché subito dopo è Callejon quello vicinissimo al gol. Grande parata di Padelli prontissimo che però non ci arriva al 16′: il solito Higuain allarga per Callejon che serve Insigne, il goleador con un notevole pallonetto insacca in rete. Sembrano scuotersi gli animi di entrambe le squadre, diverse occasioni infatti in questo frangente che tiene occupati i portieri di entrambe le squadre. Poco prima della mezz’ora è, infatti, l’ex Quagliarella a far paura, grazie ad un cross di Molinaro, ma Reina risponde prodigiosamente presente. Tutto si sblocca al 32′, quando Ghoulam interviene in scivolata su Bruno Peres ed è rigore. Lo trasforma in gol proprio Quagliarella che sotto i fischi del San Paolo non accenna neanche un’esultanza. Tutt’altra storia dalla parte opposta, dato che a 4′ dalla fine del primo tempo Hamsik è pronto a metterci del suo. E’ ancora Insigne decisivo sullo destra a servirlo, e il giovane slovacco da posizione complicata non sbaglia di un centimetro, Napoli di nuovo in vantaggio.

 

Nella ripresa povera di gol è ancora il Torino a faticare per trovare spazio, ed è ancora la squadra di Sarri a rendersi più pericolosa, per esempio con la traversa di Insigne su punizione intorno al quarto d’ora. Ventura prova a cambiare le sorti del gioco facendo entrare Maxi Lopez per Belotti non al meglio, a cui comunque risponde Sarri con Mertens per Insigne. Ancora troppo imprecisi gli ospiti con gli errori di Kouibaly superato dalla difesa avversaria e Acquah troppo in ritardo sul cross di Maxi Lopez. Niente da fare, anzi a 3′ dalla fine è ancora il Napoli a regalare emozioni con una conclusione imprecisa di Mertens. A tutto ciò si aggiungono le espulsioni dal campo per entrambi i tecnici, dagli animi decisamente surriscaldati. Propositi di inizio anno per Ventura i suoi, per il momento, ancora lontani da raggiungere. 

 

Valeria Tuberosi