PROPOSTA DI LEGGE

BIMBO COLPITO DA PALLINI DA CACCIA, ON. BRAMBILLA: “INTRODURRE IL REATO DI OMICIDIO VENATORIO DURANTE LA CACCIA”

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“Dato che questo governo afferma di aver a cuore la sicurezza dei cittadini, mandiamo in carcere chi uccide o ferisce una persona mentre caccia per divertimento. Ho appena depositato una proposta di legge per introdurre, sul modello dell’omicidio stradale, il reato di omicidio venatorio, con la fattispecie collegata di lesioni gravi o gravissime procurate durante l’esercizio della caccia, anche in forma non consentita”. Lo ha detto l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento Animalista e della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, commentando il caso del bambino di Osimo, colpito ieri da alcuni pallini da caccia e ricoverato nel riparto di rianimazione pediatrica dell’ospedale di Ancona. “Quando si tratta di caccia – aggiunge l’ex ministro – certe forze politiche fanno sconti, anche in tema di sicurezza. Siamo stanchi della sostanziale indifferenza, quando non si tratta di vera e propria connivenza con cui le autorità competenti, dalle Regioni ai ministeri, assistono allo stillicidio di morti e feriti, anche persone di minore età, provocate dalle doppiette dei cacciatori. E’ ora di dire basta. Allo scopo non solo propongo di prevedere, a questo punto per legge, con un progetto che ho già scritto, il silenzio venatorio il sabato e la domenica, una stretta nelle concessioni delle licenze di porto d’armi per uso “sportivo” o di caccia insieme a controlli medici annuali, ma anche i reati di omicidio venatorio, lesioni gravissime e gravi. Chi spara nelle campagne e nei boschi e colpisce una persona dev’essere punito più gravemente di chi commette un “normale” omicidio colposo, proprio perché il cacciatore tiene legittimamente in mano un’arma letale. In analogia con l’omicidio stradale, la pena base ipotizzata è fino a 7 anni di reclusione. In aggiunta, sono previste numerose circostanze aggravanti”.”Alla piccola vittima – conclude l’on. Brambilla – auguro pronta guarigione, alla famiglia esprimo la mia vicinanza, a chi deve decidere chiedo: fino a quando dovremo sopportare tutto questo? Solo perché non ci sono di mezzo gli immigrati, il divertimento di pochi vale più della sicurezza di tutti? L’abolizione della caccia è e resta il nostro unico obiettivo”.

"Grazie ad Armani per il NO alle pellicce"

ON. BRAMBILLA: “E’ UN SEGNALE AL SETTORE MODA E AL PARLAMENTO”
coniglio brambilla“Grande soddisfazione” per la svolta epocale del gruppo Armani, che ha deciso di rinunciare completamente all’uso delle pellicce, è stata espressa dall’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, che ringrazia Giorgio
Armani per aver accolto il suo appello e quello dei tanti amanti degli animali. “La scelta compiuta da un’impresa che rappresenta l’Italia nel mondo – spiega l’ex ministro – è un segnale per tutto il settore: non ha più senso utilizzare prodotti che hanno come sottostante le sofferenze
degli animali. Ma è un segnale anche per il Parlamento: il nostro Paese segua finalmente l’esempio dei partner europei, come l’Olanda, che a vario titolo hanno già optato per una “moda etica”, vietando l’allevamento di animali allo scopo di ricavarne pellicce. Esattamente ciò che
chiede una mia proposta di legge depositata all’inizio della legislatura, “Divieto di allevamento, cattura e uccisione di animali per la produzione di pellicce”. Esattamente ciò che chiede la stragrande maggioranza degli italiani (l’86,3 per cento secondo l’ultimo rapporto
Eurispes)”. “La pelliccia – sottolinea l’ex ministro – è un indumento volgare, ormai bandito dal bon ton e, come sottolinea Armani, superato dal progresso tecnologico. E’ inaccettabile, infatti, che in nome del lucro, del capriccio e della vanità, milioni di animali ancora soffrano nelle gabbie degli
allevamenti o siano strappati al loro ambiente naturale, e uccisi. Non più funzionale a riparare dal freddo, la pelliccia è più che altro una vergogna, qualcosa di cui possiamo e dobbiamo fare a meno. La proposta di legge Brambilla prevede la dimissione degli allevamenti esistenti, l’affidamento degli animali ad associazioni protezionistiche o, se possibile, la loro reimmissione in natura, l’estensione delle fattispecie di reato previste dall’articolo 544 bis (uccisione di animali “per
crudeltà o senza necessità”) del Titolo IX-bis del codice penale (“Dei delitti contro il sentimento per gli animali”) alle attività di allevamento, cattura e uccisione di animali per la principale finalità di utilizzarne pelliccia. Inoltre, in aggiunta alle pene già previste per la violazione dell’articolo 544 bis del codice penale, ovvero la reclusione da tre a diciotto mesi, la proposta di legge prevede che chiunque allevi animali con la finalità di commercializzarne le pellicce o produca, commercializzi a qualunque titolo pellicce ricavate da animali allevati, catturati o uccisi in Italia sia punito con l’ammenda da euro 1.000 a euro 5.000 per ciascun animale. Ne conseguono la confisca