politica- Pagina 495

Tav, Forza Italia: “Non sottovalutare messaggi deliranti”

Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino, parlamentari piemontesi di Forza Italia intervengono sul tema delle proteste No Tav: 

“Gli ultimi deliranti volantini del movimento No-Tav, con gli inviti alla resistenza e al sabotaggio del cantiere di Chiomonte, fotografano la degenerazione di un movimento che ormai non ha più nulla a che vedere con l’opposizione alla Tav. Gli attacchi e le minacce all’indirizzo di giudici, prefetto e questore, i richiami a un fantomatico fronte per il comunismo, gli inviti a dar vita a comitati clandestini di resistenza, sono i segnali di una pericolosa deriva presa da gruppi di irriducibili e assottigliano di molto il confine fra il mondo No-Tav e l’arcipelago di nostalgici della lotta armata.

Mentre esprimiamo la nostra solidarietà a giudici, prefetto, questore, alle forze dell’ordine e ai lavoratori impegnati nei cantieri, vogliamo richiamare la massima attenzione della magistratura e delle forze politiche su questi deliri insurrezionali. Essi sono una minaccia non più o non solo per la realizzazione della Tav ma per la società civile piemontese.”

Ravetti (Pd): “Autonomia per le Regioni e una nuova stagione di Federalismo per i Comuni”

“Ancora una volta ritengo importante ribadire la posizione del Partito Democratico sul tema dell’autonomia che non deve prestarsi a strumentalizzazioni di nessun genere, ma deve essere un’autonomia differenziata solidale per le Regioni e dar vita a una nuova stagione che preveda il protagonismo dei Comuni che deve attuarsi attraverso il federalismo” afferma Domenico Ravetti (Pd), Vicepresidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale.

“Gli Enti Locali sono importanti – prosegue Domenico Ravetti – e devono rappresentare la via maestra per il governo del Paese. La nostra idea di autonomia mette al centro del dibattito i Comuni e i nostri Amministratori locali che sono gli enti e le persone più vicine ai cittadini e che ne possono raccogliere richieste, bisogni, esigenze”.

La pazza idea del rimescolamento

Pazza idea, un po’ di sana follia fa bene ogni tanto.

Pazza idea sulle possibili evoluzioni della situazione politica a Roma come a Torino. L’idea non è mia. È di persona competente, un  caro amico, da 35 anni in politica sia a Torino che a Roma. Mi ha decisamente convinto nonostante sia estremamente ardita. Il pentastellato Di Battista è uno dei pochi politici che vorrebbe le elezioni anticipate. È in cerca di occupazione stabile. Suo obbiettivo spaccare i Grillini. Casaleggio è in disarmo, non ha più soldi perché i parlamentari non versano più. Un buon numero di senatori lo seguirebbe togliendo la fiducia a questo Governo. Nessun problema: senatori e parlamentari di Forza Italia diventerebbero maggioranza con il beneplacito  del Cavaliere Berlusca. Del resto non è una novità che molti nel centrodestra mal sopportano la Meloni e Salvini. Non penso che sia solo invidia. Se succedesse tutto ciò, grande rimescolamento delle carte. Con l’inossidabile Conte che continuerebbe a darle, le carte. E questo Tsunami  arriverebbe anche a Torino con la Porchietto candidata di tutti tranne che della destra e quel che rimane dei pentastellati. Sinistra sbrindellata furibonda.
Fantapolitica? Probabile, del resto si è detto: pazza idea. Ciò che non è fantapolitica è il risultato di Venaria. Vince il candidato leghista. Il PD comincia a fare gli scongiuri. Scontata la vittoria ad Alpignano C’è un Piemonte in contro tendenza nazionale,  dove invece vince il centrosinistra. Un centrodestra comunque in affanno. Il Covid si rinvigorisce ed e’ pure arrivata la peggiore alluvione in Piemonte e Liguria. Sul Mes e finanziamenti europei siamo in alto mare per la presentazione dei programmi. Questa si è fantascienza, purtroppo una fantascienza tragicamente reale.  Sarebbe il tempo della corresponsione, viceversa si continua a polemizzare. Non che gli altri paesi siano meglio di noi. Ma stavolta non vale la proverbiale frase: mal comune mezzo gaudio. Tradotta in politica:  è tempo di moderazione e non di estremismi, in un Paese dove gli estremisti sono tanto, ma tanto rumorosi e sembrano la maggioranza. Non lo sono e ci vorrebbe una voce moderata per farci sentire in Europa. Forse è questa la pazza idea. Ma è l’unica che funzionerebbe.

Patrizio Tosetto

Della Vedova a Torino

Mercoledi 7 ottobre, alle ore 10, presso la sede di via san Dalmazzo 9 bis b, a Torino, il segretario nazionale di +Europa, Benedetto Della Vedova, terrà una conferenza stampa in vista dei prossimi appuntamenti elettorali amministrativi e per commentare gli ultimi provvedimenti del Governo.

Venaria e Valenza al Centrodestra. La soddisfazione di Zangrillo

ELEZIONI, ZANGRILLO (FI): STRAPPATE DUE CITTÀ ROSSE ALLE SINISTRE. PREMIATA L’UNITÀ DEL CENTRODESTRA E LA VOGLIA DI CAMBIARE DEGLI ELETTORI

“Esprimo la mia soddisfazione per le due vittorie raccolte a Valenza e Venaria, nel turno di ballottaggio appena concluso. Abbiamo strappato come centrodestra due città al governo delle sinistre. É stata sicuramente premiata l’unità del centrodestra e la voglia di cambiare di sempre più elettori. Ringrazio tutti i candidati, militanti e simpatizzanti di Forza Italia che da mesi hanno lavorato per raggiungere questo risultato. Il nostro partito è stato determinante per questo vittorie e ora dobbiamo impegnarci per portare quel buon governo che abbiamo promesso in campagna elettorale e che già stiamo dimostrando alla guida della Regione Piemonte”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, coordinatore regionale degli Azzurri in Piemonte.

Parchi, la linea politica regionale

Oltre alla tutela della biodiversità, i parchi piemontesi devono contribuire allo sviluppo turistico e trasformarsi in vere e proprie aziende sul territorio in grado di aprirsi all’esterno.

Lo ha spiegato l’assessore regionale ai Parchi, che  in Quinta commissione ha illustrato le materie di competenza contenute nel Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2021-2023.

Centinaia di sentieri, paesaggi sorprendenti, luoghi senza tempo di avventura e di natura. In Piemonte ci sono 95 Aree protette regionali per una superficie complessiva di poco più di 193mila ettari gestiti da 11 enti strumentali e da enti locali. Inoltre, la Regione Piemonte conta due Parchi nazionali: il Gran Paradiso e la Val Grande che interessano complessivamente una superficie di 48.500 ettari. L’assessore ha ricordato come il comparto sia gestito dalla Legge regionale n. 19 del 2009 e ha spiegato che nell’ultimo anno si è provveduto al rinnovo dei vari presidenti ad accezione di quello del Parco del Po, che costituisce il tratto protetto più lungo dell’intero Piemonte, dal Torinese sino al confine con la Lombardia.

Tra gli altri obiettivi che si è prefissata la Giunta, c’è poi quello di ottimizzare la convivenza tra i parchi e la popolazione residente. Si proseguirà ancora con i progetti transfrontalieri come Alcotra (il cui acronimo si riferisce a Alpi latine cooperazione transfrontaliera), anche per l’utilizzo dei Fondi europei, limitatamente alle aree delle Province di Torino e Cuneo, mentre verrà sempre più incentivato e favorito il dialogo tra tutti i presidenti dei Parchi, con l’istituzione di un tavolo di confronto, e si investirà maggiormente nella comunicazione, partendo dal restyling dello specifico sito internet.

L’assessore, infine, si è soffermato sui danni causati dalla fauna selvatica, in particolare sulle presenze dei lupi, argomento sempre più al centro del dibattito per via delle problematiche legate alle predazioni. Si proseguirà con il progetto europeo Life Wolfalps, che mira a realizzare azioni coordinate per migliorare la coesistenza fra questo grande carnivoro e le attività umane a livello di popolazione alpina. Il Piemonte segue poi attentamente il Piano lupo attualmente al vaglio della Conferenza Stato-Regioni. Per ottenere risarcimenti più rapidi, l’assessore ha poi ribadito la condizione di porre in atto le cosiddette “buone azioni”, una serie di interventi di prevenzione come i recinti elettrificati per i quali sono stati stanziati 100mila euro.

Sono intervenuti per chiarimenti esponenti di M5s, Pd e Lega.

Fabio Giulivi è il nuovo sindaco di Venaria

Con il 50,86% si è aggiudicato il turno di ballottaggio delle elezioni amministrative, Fabio Giulivi, diventando così il nuovo sindaco della città. Giulivi era sostenuto da una coalizione che comprendeva Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, UDC, Venaria Riparte.

Il ballottaggio ha visto un calo delle affluenze ai seggi. Mentre al primo turno del 20 e 21 settembre sono andati a votare il 65,38% (18.382 elettori), su un totale di 28.117 aventi diritto, il 4 e 5 ottobre si sono presentati alle urne il 48,12% dei venariesi. Il candidato del Centro Destra, Fabio Giulivi, aveva raggiunto al primo turno il 41,81%, invece la candidata del Centro Sinistra, Rossana Schillaci, aveva ottenuto il 32,37%. Ulteriori approfondimenti sui dati della tornata elettorale su www.comune.venariareale.to.it

#LauSindaco

#LauSindaco è l’ashtag che mi ha inviato stamattina il mio Avatar, appassionato di politica torinese, che vive su Marte.

Devo dire che mi ha colto di sorpresa riempiendomi di domande. A che servono le primarie? Avete già un ottimo candidato, il senatore Mauro Laus, imprenditore di successo, prestato alla politica con ottimi risultati. Molto attento ai desiderata della gente, attivo sul territorio, battagliero per il recupero delle periferie: perché vi fissate con i “civici”? La risposta al mio Avatar: c’è tanto dibattito democratico all’interno del PD, non è un male! Di rimando il mio avatar: ma così non rischiate di stufare troppo la gente? Il gruppo dirigente PD di Torino è formato da persone qualificate e preparate (segreteria regionale, provinciale, circoli, dirigenti, iscritti e militanti) scelgano loro! Forza PD, cala l’Asso!

Vincenzo Grassano 

Il richiamo di Casellati a tutela della democrazia rappresentativa

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni/ Con una coraggiosa intervista al “Corriere della Sera“ la seconda carica dello Stato, il Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, pur mantenendo la terzieta’ che la contraddistingue affronta i nodi del presente, chiedendo verità e certezze sullo Stato di emergenza

 

“Non si può oscillare tra incertezze e paure “dice Casellati, interpretando i veri sentimenti della stragrande maggioranza degli Italiani.

Aggiunge il presidente:  “Non vorrei che tra proposte di democrazia diretta, appelli al voto a distanza e ricorso continuo ai decreti-legge si finisca di abbattere il Parlamento e quindi la democrazia rappresentativa“.  Sulla pandemia Casellati e’ molto chiara: “L’allarmismo non serve, non aiuta a controllare la pandemia e crea solo sfiducia”. Parole che potrebbero suonare come implicita sfiducia verso i media che ci terrorizzano di nuovo con notizie angosciose, tali da costringerci ad evitare di accendere il televisore. Circa la situazione economica e le iniziative volte a fruire dei fondi europei, Casellati e’ tacitiana: “Tante parole e niente fatti”. Manca una visione politica chiara che consenta di affrontare la difficile realtà in cui ci troviamo. Sono parole molto chiare e molto ferme che fanno onore alla prima donna Presidente del Senato che nel corso dell’ intervista non tralascia di denunciare il disagio e le difficoltà che oggi devono affrontare le donne italiane. Casellati ha fatto suonare un campanello d’allarme che va oltre la propaganda politica, un richiamo a tornare ad essere italiani con veri progetti per il lavoro, il futuro e i giovani. C’è da augurarsi che questo appello così esplicito e fermo del presidente del Senato non cada nel vuoto. Da tempo abbiamo una classe politica inadeguata ad ogni livello; Elisabetta Casellati resta una riserva e una importantissima risorsa per la Repubblica. Forse l’unica rimasta perché la Casellati ha saputo mantenere un rapporto con i cittadini e la realtà, con una indipendenza di giudizio che va al di là e al disopra della mischia.

Il cordoglio del Consiglio regionale per la morte di Carla Nespolo

«La scomparsa di Carla Nespolo ci addolora. Ci lascia una grande donna e una grande piemontese». Con queste parole Stefano Allasia e Mauro Salizzoni, presidente e vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato Resistenza e Costituzione, ricordano Carla Nespolo, prima donna e primo non partigiano a guidare l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia-ANPI.

«Una vita dedicata alla difesa dei valori della Costituzione e degli ideali dell’antifascismo. Un impegno politico, sociale e culturale iniziato in Piemonte e proseguito poi a Roma, dove per quattro legislature è stata deputata e senatrice. Lo scorso 25 aprile come Consiglio regionale abbiamo voluto ‘festeggiare’ la Liberazione con un’iniziativa sul web. Anche Carla Nespolo intervenne. La vogliamo ricordare con queste sue parole: “Facciamo sì che questo 25 Aprile 2020 ci indichi la strada per una società più libera e solidale. Sarà una nuova rinascita che i partigiani avrebbero voluto”».