Gianni Letta Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio per quasi 10 anni dove ha coordinato quotidianamente la attività del Governo, presiedendo settimanalmente il pre Consiglio dei Ministri , oggi compie 90 anni molto ben portati. Nella foto mentre riceve la Targa dal Presidente della Associazione SITAV SILAVORO, sottosegretario ai trasporti nell’ultimo Governo Berlusconi. “Gianni Letta – commenta Giachino – noto per il suo senso dello Stato e per il grande equilibrio con cui ha gestito il rapporto dei Governi Berlusconi con le opposizioni e con il mondo sociale e economico avrebbe dovuto essere nominato Senatore a vita. Tanti auguri Gianni”.
“ORARI INSOSTENIBILI PER I DIRIGENTI MEDICI”
14 aprile 2025 – “Mentre da giorni non si parla d’altro che di “dress code ospedaliero”, abbiamo pensato che fosse necessario rimettere al centro le difficilissime condizioni in cui quelli che erano i nostri angeli durante il COVID sono costretti ora a lavorare. Entrando nel dettaglio, da un’analisi dei dati che derivano da un accesso agli atti da me effettuato, emerge che i dirigenti medici di Città della Salute hanno accumulato 820.364 ore in eccedenza rispetto al normale orario di lavoro (1462 ore/anno), un numero mostruoso, che significa, diviso per i 1380 dirigenti medici in servizio a CdS, che ciascuno ha un surplus di 594 ore. Cioè ognuno ha lavorato quattro mesi in più” spiega il Vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle.
“Per permettere a tutti di attestarsi esattamente al debito orario contrattualmente previsto e non ridurre le prestazioni, occorrerebbero 561 medici in più (l’eccedenza di 820.364 ore divisa per 1462 ore, cioè quanto dovrebbe lavorare un medico in un anno) – prosegue l’esponente dem – Questa eccedenza non è prodotta solo dalle ferie accumulate e non godute, che però sono comunque tantissime. In media si tratta di 19 giorni di ferie non godute ciascuno solo nel 2024, 36 giorni se si contano le ferie non godute anche dell’anno precedente”.
“Questi dati non mettono solo in luce la drammatica carenza di personale che affligge Città della salute e il sistema Sanitario piemontese, ma anche le condizioni di lavoro iper stressanti a cui i medici sono sottoposti, che spingono molti a lasciare il sistema pubblico e che pregiudicano anche la qualità e la sicurezza dell’assistenza sanitaria” conclude Daniele Valle.
“Meno rifiuti pericolosi, un controllo capillare, sostegno agli Enti Locali per una Regione che punta sull’ambiente”
Approvati gli emendamenti presentati dal Consigliere Sergio Bartoli al Piano Gestione Rifiuti Speciali, votato oggi dal Consiglio Regionale: “Gli emendamenti apportano alcuni profondi miglioramenti al testo sui temi della riduzione alla fonte, del monitoraggio e controllo, dell’informatizzazione del ciclo di gestione”.
Il Consiglio regionale approva il Piano Gestione Rifiuti Speciali della Regione Piemonte con 10 emendamenti del Consigliere Sergio Bartoli (Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale), presidente della V Commissione – Ambiente del Consiglio regionale.
Gli emendamenti prevedono, tra l’altro: l’istituzione di un Tavolo Tecnico Permanente, costituito da Enti locali e stakeholder, per il monitoraggio dell’attuazione del Piano e l’individuazione di ulteriori iniziative; l’incentivazione di processi che prevedono il riuso degli scarti di produzione in altre aziende, anche attraverso l’individuazione di premialità nei bandi regionali per l’industria; la costruzione di un sistema informatizzato di localizzazione degli impianti in cui si producono rifiuti speciali e dei flussi di gestione, supportando gli enti locali, in particolare i piccoli comuni, nella gestione dei rifiuti e nella verifica dell’attività delle aziende; l’introduzione di linee guida condivise con Province e Città Metropolitana di Torino, nell’iter autorizzativo per le aziende, in modo da diffondere buone prassi per la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti speciali.
“Con questo Piano – spiega Bartoli – la Regione dimostra ancora una volta la priorità che viene data all’ambiente; gli emendamenti che ho presentato propongono iniziative a favore degli Enti locali, in modo da permettere un controllo più immediato della produzione di rifiuti speciali e una migliore condivisione dei dati, ma soprattutto informazioni e incentivi per le aziende che vogliono costruire progetti di simbiosi industriale e di riutilizzo delle scorie, per ridurre le necessità di stoccaggio e smaltimento. Una seria politica ambientale coinvolge tutti gli attori e mette a disposizione strumenti che consentano di collaborare per una finalità condivisa”.
Gli inflessibili parametri del Patto di Stabilità
POLITICA
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LIBERALMENTE CORRETTO – Gli inflessibili parametri del Patto di Stabilità
Dalla LOGISTICA almeno 1 punto di PIL in più per l’Italia e per il Piemonte. Riformare la Logistica pubblica per aumentare competitività e Crescita economica. CIRIO al Governo darebbe una spinta alla economia piemontese.
Si è svolto ieri a Torino un incontro istituzionale tra una delegazione dell’USMIA (Unione
Sindacale Militare Interforze Associati) e il Consigliere Regionale Silvio Magliano.
L’appuntamento ha rappresentato un’importante occasione di confronto sui temi legati al
benessere del personale militare e delle loro famiglie.
Durante il colloquio, Gaetano Cocuzza, Segretario Generale Regionale del Piemonte,
accompagnato dal Segretario Territoriale di Torino per l’Esercito – Giuseppe Scalinci – e dai
colleghi della segreteria regionale, ha illustrato la missione e le finalità dell’Associazione, nata
a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 120/2018 e della Legge 46/2022, che
hanno riconosciuto ai militari il diritto di costituire associazioni a carattere sindacale. USMIA,
con oltre 9.000 iscritti, è oggi l’unica realtà sindacale interforze rappresentativa del personale
di Esercito, Marina e Carabinieri.
Nel corso dell’incontro, sono state evidenziate alcune criticità legate alla genitorialità e alla vita
familiare del personale militare, tra cui:
– Politiche abitative dignitose per il personale militare,
– Agevolazioni locali per le famiglie dei militari, oggetto di trasferimenti da parte
dell’amministrazione Difesa
– Proposte di semplificazione delle procedure e riduzione dei costi per i permessi ZTL a
favore del personale in servizio in zone centrali della città, mitigando così disagi legati
agli orari e turni operativi.
USMIA ha ribadito la propria piena disponibilità a collaborare con le Istituzioni su progetti legati
alla sicurezza, alla promozione della legalità – in particolare tra le nuove generazioni – e su
iniziative sociali e culturali volte a rafforzare il senso di comunità e l’inclusione sociale.
L’incontro si è concluso con l’impegno reciproco a mantenere aperto un canale di dialogo e a
sostenere con azioni concrete il personale militare e le loro famiglie.
La Segreteria Regionale USMIA
POLITICA
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Il decreto Sicurezza ci impone una riflessione sulla libertà
Sabato 12 aprile 2025 anche Torino in Piazza Castello manifesta contro “ReArm Europe”
«“Siamo per la PACE! Diciamo un chiaro NO al pazzesco riarmo UE! – esclama Carlo Bravi, del Popolo della Famiglia (PdF) di Torino, che prosegue invitando tutti i torinesi e i piemontesi a dire forte “NO al programma UE chiamato “ReArm Europe“ partecipando numerosi alla grande MANIFESTAZIONE unitaria a Piazza Castello a Torino sabato 12 aprile 2025 alle 16:30, promossa da un comitato di cittadini amanti della Pace».
«Il programma UE chiamato “ReArm Europe“ – riprende Bravi – è stato poi ribattezzato “Readiness 2030″, un termine più politicamente corretto che però non cambia la sostanza degli oltre 800 miliardi di euro (da ottenere con ulteriore debito, o da prelevare dai nostri conti correnti) da spendere entro il 2030 per riarmarsi massicciamente. Notiamo che tale enorme cifra si va ad aggiungere ai già cospicui stanziamenti ordinari per le armi e la difesa, i quali soprattutto nell’ultimo decennio in tutta l’UE sono in continua crescita assai più che tutte le altre voci di spesa pubblica. È inaccettabile che l’Unione Europea scelga di destinare risorse così ingenti al riarmo, a discapito delle famiglie e delle esigenze sociali più urgenti. Questa scelta politica rappresenta una grave minaccia per le famiglie, la sanità, l’istruzione, il lavoro e le piccole e medie imprese».
«Esprimiamo un forte dissenso – soggiunge Bravi – anche nei confronti di una narrativa diffusa ed uniforme circal’inevitabilità di un confronto armato generalizzato in ambito europeo, narrativa che viene diffusa ormai da anni dai media mainstream. Insieme a tale narrativa a senso unico denunciamo anche l’esplicita repressione delle voci “fuori dal coro“, quando chiedono ad esempio semplicemente di riallacciare i rapporti culturali e sportivi – e magari anche economici – con la Federazione Russa».
«Troviamoci tutti a Piazza Castello a Torino sabato 12 aprile alle 16:30 – invita infine Bravi – dove ascolteremo interventi di vari rappresentanti della società civile sia in presenza sia da remoto, e dove saremo in collegamento con altre piazze d’Italia anch’esse mobilitate contro il programma “ReArm Europe“. A Piazza Castello spero di poter esprimere anch’io la voce delle famiglie piemontesi, come pure dei cristiani della nostra Regione, che sono concordi non solo nell’invocare da Dio il grande Dono della Pace, ma anche nel promuovere attivamente concrete opere di Pace, miranti a sostenere le famiglie in tutte le loro esigenze a cominciare da un piano per la natalità –questo sì che servirebbe davvero massiccio, anche istituendo uno specifico Reddito di Maternità come propone da un decennio il Popolo della Famiglia – per arrestare ed invertire il trend della denatalità (la “peste bianca” del 21° secolo, vera bomba ad orologeria per la società contemporanea), per una sanità davvero per tutti, la scuola, i disabili, gli anziani, i disoccupati e gli emarginati, come pure le piccole e medie imprese (in gran parte famigliari) che stanno chiudendo a ritmi galoppanti. Vi aspettiamo tutti a Piazza Castello!».
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