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Case della Salute: confermata la prosecuzione dei servizi

Dalla Regione 200mila euro per le case della Salute a Beinasco, Collegno, Cumiana, Pianezza e Vigone. Mario Salvatore Castello (Lista Civica Cirio Presidente PML): “Grande lavoro di squadra per il territorio dell’ASL To3”

Nel corso di un incontro istituzionale presso la sede dell’ASL To 3, tra i Sindaci dei Comuni di Pianezza, Antonio Castello, Beinasco, Daniele Cannati, Vigone, Fabio Ceraso, Cumiana, Roberto Costelli e Collegno, Matteo Cavallone, con il Direttore Generale dell’ASL TO3, dott. Giovanni La Valle, è stata confermata la prosecuzione dei servizi di base sul territorio nelle more dell’attivazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali, che garantiranno una copertura assistenziale più capillare e continuativa, dalle 8 alle 20 tutti giorni, 7 giorni su 7, attraverso l’integrazione in rete ed il lavoro di equipe tra i medici di medicina generale e i medici della ex guardia medica. Le AFT saranno operative per la prevenzione, le vaccinazioni, la presa in carico della cronicità, la diagnostica di primo livello e lo sviluppo delle cure domiciliari.

All’incontro hanno partecipato anche i Consiglieri Regionali Salvatore Castello e Andrea Cerutti.

Nel corso del confronto, è stato ribadito e confermato l’impegno dell’ASL TO3 e della Regione Piemonte per la prosecuzione dell’attuale organizzazione e funzionamento delle Case della Salute già operative nei territori coinvolti che vedranno rinnovata la loro convenzione con l’ASL.

La Regione Piemonte ha inoltre comunicato l’erogazione di 200.000 euro a favore dell’ASL TO3, a valere sul finanziamento previsto dalla L.R. 5/2021, per garantire la continuità dei servizi e delle progettualità in essere relativi alle Case della Salute già attive, come previsto dalla D.G.R. 3-4287 del 29/11/2016.

“Un lavoro di squadra nell’interesse del territorio e dei cittadini – commenta il Consigliere regionale Mario Salvatore Castello (Lista Civica Cirio Presidente PML), Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale -; con l’obiettivo di garantire la continuità assistenziale in un ambito territoriale molto vasto come quello dell’ASL To3, confermando l’operatività di presidi fondamentali. Un grazie per il supporto al presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, all’Assessore Federico Riboldi e al presidente della Giunta Regionale Alberto Cirio”.

I Sindaci firmatari accolgono con soddisfazione questo importante risultato, ottenuto grazie a un lavoro di squadra tra istituzioni locali, consiglieri regionali e direzione sanitaria, che scongiura il rischio di interruzione dei servizi di medicina territoriale e rafforza il presidio sanitario di prossimità per i cittadini: “Un segnale importante di attenzione ai territori e alla sanità pubblica – dichiarano congiuntamente i Sindaci – che ci spinge a continuare a vigilare e collaborare per un pieno e ordinato avvio delle nuove forme organizzative previste dalla normativa, senza penalizzare i servizi attualmente garantiti dalle Case della Salute.”

 

Gruppo Consiliare Regione Piemonte
Lista Civica Cirio Presidente
Piemonte Moderato e Liberale

Bartoli: “Più confronto con Comuni e Regione sui piani di gestione ambientale”

Aree Natura 2000, approvati  gli emendamenti all’Omnibus

Sono stati approvati due emendamenti strategici alla Legge di Riordino presentati da Sergio Bartoli, Consigliere regionale del Piemonte per la Lista Civica Cirio Presidente – Piemonte Moderato e Liberale e Presidente della V Commissione Ambiente, volti a rafforzare il coinvolgimento istituzionale nella gestione delle 134 aree della Rete Natura 2000 presenti sul territorio piemontese.

“Grazie all’approvazione di questi emendamenti – spiega Sergio Bartoli -, i gestori di aree Natura 2000, soggette a specifici vincoli di tutela, dovranno consultare gli enti locali interessati e informare la Regione in merito a tale consultazione qualora vi siano modifiche negli obiettivi o nelle misure di conservazione; le consultazioni già previste nel percorso di adozione dei piani di gestione saranno inoltre trasmesse alla Giunta regionale in modo che questa possa approvarli avendo cognizione di tutto il procedimento. La Rete Natura 2000 è una rete europea di aree protette, istituita per preservare la biodiversità, in particolare gli habitat naturali e le specie di flora e fauna minacciate o rare: in Piemonte sono 134 le aree inserite nella Rete Natura 2000 e 386 i Comuni coinvolti”.

Conclude Bartoli: “Tutti gli emendamenti che ho presentato e che sono stati approvati sono a costo zero, rispondono a esigenze concrete dei territori e promuovono il dialogo tra le istituzioni”.

Potere al Popolo a Torino in piazza contro la guerra

A Torino Potere al Popolo, insieme a USB Unione Sindacale di Base, PCI Partito Comunista Italiano, Cambiare Rotta, CAU Collettivo Autorganizzato Universitario, OSA Organizzazione Studentesca di Alternativa, ha aderito all’invito del coordinamento Disarmiamoli, promotore della manifestazione di piazza Vittorio a Roma del 21 giugno, a scendere in piazza, a seguito del bombardamento americano sui siti nucleari iraniani.

L’appuntamento è per il 23 giugno dalle ore 19 in piazza Carignano a Torino.

Disarmiamoli ha invitato le componenti del corteo di sabato scorso a scendere in piazza, per esprimere con determinazione una netta contrarietà al conflitto in corso, perché l’aggressione israeliana – americana all’Iran potrebbe portarci alla guerra totale. Inoltre, Disarmiamoli si oppone al coinvolgimento della NATO e all’uso delle basi militari presenti sul territorio italiano, oltre che ad ogni ipotesi di riarmo.

«Nessuno può davvero credere che Trump si fermi dopo una notte di bombardamenti, nessuno può credere che la via della pace si costruisca bombardamento dopo bombardamento, nessuno può davvero credere di restare fuori dalla guerra restando nella NATO e in tutte le forme di alleanza tra USA, UE e Israele. È necessario dare subito una risposta decisa nelle piazze con punti chiari: NO all’aggressione israeliana-americana che ci porta verso la guerra totale, NO al coinvolgimento della NATO e all’uso delle basi in Italia, NO a ogni ipotesi di riarmo».

POTERE AL POPOLO

La Persia, la stella di Davide. Il mondo secondo Trump

Le agenzie di tutto il mondo hanno battuto la mattina del 22 giugno 2025 notizie allarmanti sull’attacco ordinato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump contro l’Iran.

Nel timore che la potenza sciita abbia già sviluppato una forza nucleare sufficiente ad annientare lo Stato di Israele, la notte del 21 i bombardieri B-2 Stealth (furtivo/ombra/invisibile) hanno colpito i tre siti nucleari iraniani Fordow, Natanz ed Esfahan con gli ordigni (convenzionali ma potentissimi) Bunker-buster (distruttore di bunker) GBU-57 da 13.620 chilogrammi e lunghi più di 6 metri.

Nella sua prima conferenza stampa Trump ha definito l’operazione ‘spettacolare e molto riuscita’ con obiettivi completamente distrutti e aerei tornati con le stive vuote (fatto per altro normale: se evitabile, non si fa mai atterrare un bombardiere ancora con esplosivi attivabili al suo interno).

Il vero problema non è secondo noi tecnico, quanto politico e reputazionale per la Casa Bianca.

E’ stata notizia ufficiale fino a ieri di una finestra di due settimane per un NON-INTERVENTO militare USA in area, allo scopo di favorire eventuali negoziati fra Iran e Israele.

Ora il Presidente ammette candidamente che, in quanto alleato di prima classe di Tel-Aviv, mentendo al mondo ha solo utilizzato una strategia tattica per disorientare l’Iran prima dell’attacco a sorpresa.

Però gli Stati Uniti hanno una secolare reputazione da difendere.

Nonostante gli orrori della guerra fredda da parte dei due blocchi contrapposti, i regimi fantoccio segretamente creati in chiave anticomunista negli anni ’50 e ’60 e altri vari orrori, il mondo guarda ancora all’America come un faro di libertà e democrazia, con tanti esempi dimostrabili anche per i tempi recenti.

Se parla il suo Primo Cittadino, lo fa come capo di una nazione che non può permettersi trucchetti da biscazziere o da presidente di uno Stato in asfissia democratica. Dichiarando al mondo il suo NON intervento contro l’Iran, ha indicato il suo Paese come negoziatore Alfa e ACCREDITATO fra due antichi nemici, garantendo a tutti una incontestabile NON BELLIGERANZA su un ennesimo dramma in continua incandescenza.

L’operazione è stata invece segretamente eseguita in ‘allineamento’ con Israele, collaborazione esaltata in un sentito ringraziamento televisivo in mondo-visione da parte del presidente israeliano Netanyahu.

Il mondo però non immaginava questo scenario e tutta la UE e altri alleati U.S.A. sono rimasti senza fiato.

Per contro, l’Iran ha condannato l’attacco definendolo una violazione del Diritto Internazionale e del Trattato di NON PROLIFERAZIONE nucleare (TNP, ratificato da 188 Stati).

Per quanto l’attacco sia stato devastante per gli aggrediti, risposte magari non convenzionali potrebbero velocemente diventare realistiche. A tutti noto che l’Iran è protettore di realtà sciite (armatissime) come Hezbollah, gli Houthi, ma forse non solo loro.

Il problema reputazionale è quindi più grave di quanto si potrebbe sospettare; in patria il Congresso (il Parlamento U.S.A.) è scosso: molti leader democratici, ma anche qualche repubblicano parlano di un’azione incostituzionale, invocando perciò sanzioni per il Presidente, se non addirittura un suo impeachment (accusa gravissima che coinvolse al tempo Nixon, Clinton e due volte lo stesso Trump).

Il Presidente aveva l’autorità legale per un attacco di tale portata senza il supporto del Congresso? Sembrerebbe di no, ma Trump tuona che tutti sapevano e un accordo gli era stato concesso…. La situazione a Washington diventerà presto bollente.

Il problema geopolitico però segue: come una saponetta bagnata che scivola sul marmo, la situazione mediorientale aumenta l’instabilità e, nonostante dichiarazioni passate di non volersi più mettere in affari “di altri”, gli USA non si limitano più al conflitto russo-ucraino e all’Indo-Pacifico ma con i loro B-2 la situazione precipita da ora verso nuove asperità anche in M.O.

Un fatto sembra certo: gli obiettivi iraniani sono stati centrati ma i sensori dei centri internazionali non segnalano perdite di elementi radioattivi.

Le informazioni in nostro possesso potrebbero essere ancora troppo frammentarie, oppure i danneggiamenti potrebbero non aver raggiunto l’epicentro del problema.

Resta una terza opzione: questo pericolo nucleare di Teheran non era così vicino da far veramente paura al mondo. Per chi può ricordare, problema simile lo abbiamo già visto nella seconda guerra in Iraq.

Rimaniamo tutti con il fiato sospeso….

Ferruccio Capra Quarelli

Patto per il Nord. Il centralismo soffoca le diversità

“PATTO per il NORD”  è una realtà che si sta sempre più affermando sul territorio: è già ampiamente presente e raccoglie ogni giorno sempre più consensi in tutto il Nord e Centro Italia.
Con preghiera di pubblicazione inoltriamo in allegato comunicato stampa e locandina del convegno-dibattito che si terrà
Domenica 29 giugno 2025  a Castagneto Po (TO), presso “L’ASSEDIO 1706”, in Stradale Torino 33 – km. 24,  
TITOLO DEL CONVEGNO:

“Il centralismo soffoca le diversità.   Come difendere i nostri territori e costruire un futuro autonomo?

RELATORI:

–          On. Paolo GRIMOLDI Segretario Politico Federale “PATTO per il NORD”

–          On. Renato Walter TOGNI Segretario Politico Regionale “PATTO per il NORD – PIEMONTE”

–          Valerio NARCISO Segretario Politico “Movimento Zone Franche Montane”

–          Marina PITTAU Presidente “Movimento Zone Franche Montane” e Sindaco Comune di Mattie (TO)

Saranno inoltre presenti Sindaci ed Amministratori Locali.

Segreteria Organizzativa “PATTO per il NORD – Piemonte 

Montagna, Pd: Confusione e divisioni interne al centrodestra

Nella seduta della terza commissione consiliare regionale, abbiamo assistito alle rimostranze di Lega e Forza Italia sul Piano per la Montagna 2024, predisposto dall’assessore Gallo, esponente della Lista Cirio. Le due forze di maggioranza hanno accampato uno scarso impegno a sostegno del commercio, forse dimenticando l’esistenza dei bandi per i Distretti del Commercio e dei bandi Botteghe e Servizi. Si è rischiato di rimandare ulteriormente un Piano che era già in ritardo, essendo di pertinenza dell’annualità 2024. I 2 milioni e 364.000 euro stanziati dalla Giunta sono preziosi, ma insufficienti per potenziare in particolare i servizi essenziali:

– il presidio sanitario e socio-assistenziale delle aree montane;

– i servizi per la persona e le famiglie;

– istruzione e formazione;

– l’organizzazione del trasporto pubblico locale;

– la disponibilità di servizi internet a banda ultralarga.

È anche sparito il “bando residenza”, enfaticamente promosso dalla prima Giunta Cirio ed evidentemente ritenuto non così incisivo, in assenza di servizi essenziali per chi abita in montagna.

L’impressione è che manchi una regia unitaria e ben finalizzata. Servirebbe una strategia di rinascita delle aree estreme, che parta da una profonda revisione della governance per superare l’attuale frammentazione e logica settorializzata e per consentire di mettere a sistema le tante risorse oggi disponibili, spesso bloccate perché enormemente superiori alle capacità di spesa degli enti o perchè bisognose di competenze professionali di cui gli enti sono privi.

Il Piano è stato approvato in commissione con il concorso del Partito Democratico, che ha votato positivamente per senso di responsabilità, ma non mostra quel cambio di passo che le aree interne richiederebbero.

Monica CANALIS e Mauro CALDERONI, Consiglieri regionali Partito Democratico

Lega, nel week end  in tutto il Piemonte gazebo sul ddl Sicurezza

Riceviamo e pubblichiamo

Nel week end importante appuntamento con i gazebo della Lega dedicati al ddl Sicurezza in tutto il Piemonte, come nel resto del Paese. Gli amministratori locali e i militanti del Carroccio illustreranno i contenuti del decreto Sicurezza, fortemente voluto dalla Lega e recentemente tramutato in Legge.

Sgombero lampo per le occupazioni abusive, pene più severe per chi aggredisce agenti di pubblica sicurezza e anziani, e per le borseggiatrici recidive sono alcuni dei punti qualificanti del provvedimento. Per un’Italia più sicura, e per consentire alle forze dell’ Ordine di svolgere al meglio il proprio lavoro.

Di seguito l’elenco completo dei gazebo nelle diverse province del Piemonte.

PROVINCIA DI ALESSANDRIA

SABATO 21 GIUGNO 2025
Acqui Terme – corso Italia c/o p.zzetta Ex-Pretura 09.30/12.00
Acqui Terme – corso Italia c/o p.zzetta Ex-Pretura 17.30/19.00
Alessandria – corso Roma 09.30/12.30
Casale Monferrato – via Saffi Sotto Torre Civica 09.30/12.30
Casale Monferrato – via Saffi Sotto Torre Civica 16.00/19.00
Castelnuovo Scrivia – via Solferino 37/39 (sede Lega) 10.00/12.30
Fubine Monferrato – c.so Aldo Porro (festa Lega) 18.00/23.30
Novi Ligure – viale Saffi 09.30/12.00
Novi Ligure – viale Saffi 15.00/18.00
Tortona – p.zza Galluzzi (zona mercato) 09.00/12.30
Tortona – via Emilia Sud c/o ang. via Fracchia 16.00/19.00

DOMENICA 22 GIUGNO 2025
Fubine Monferrato – c.so Aldo Porro (festa Lega) 18.00/23.30

Trova il gazebo più vicino a te su www.legaonline.it/gazebo

PROVINCIA DI ASTI

SABATO 21 GIUGNO 2025
Asti –  p.zza Alfieri (lato Bar Cocchi) 09.00/12.30
Canelli – p.zza Cavour 09.30/12.30

PROVINCIA DI BIELLA

SABATO 21 GIUGNO 2025
Biella – p.zza Falcone ang. c.so  53° Fanteria  09:30/12:30
Biella – p.zza Santa Marta via Italia fronte Banca San Paolo 15/18
Viverone – via Tarello (lungo lago Porticciolo) 15.00/18.30

DOMENICA 22 GIUGNO 2025
Candelo – via Iside Viana 38 c/o vicino Conad 09.00/12.30

CANAVESE

SABATO 21 GIUGNO 2025
Castellamonte – via Educ, 33 (sede Lega) 14.00/16.00
Chivasso – p.zza D’Armi fronte Palazzo Einaudi 08.30/12.30
Ivrea – corso Botta ang. via Palestro 09.30/13.00

DOMENICA 22 GIUGNO 2025
Borgaro Torinese – via Lanzo ang. via Svizzera 09.00/13.00
Castellamonte – p.zza Nenni fronte ospedale 09.00/12.30
Cuorgnè – via Arduino 7 (sede Lega) 09.00/12.00
Ingria – via Capoluogo 3, 12.00/16.00
Ivrea – via Aosta, 6 (sede Lega) 10.00/13.00
Rivarolo C.se – corso Torino ang. via Ivrea 15.00/18.00

PROVINCIA DI CUNEO

SABATO 21 GIUGNO 2025
Cuneo – p.zza Galimberti ang. corso Nizza 15.30/17.30
Fossano – viale Alpi 09.00/13.00
Mondovì – corso Statuto ang. via Marconi 09.00/13.00
Saluzzo – p.zza Cavour 09.00/13.00
Savigliano – p.zza Santarosa 09.30/12.30

DOMENICA 22 GIUGNO 2025
Alba – via Maestra 15.00/18.00
Borgo San Dalmazzo – p.zza Martiri della Libertà 10.30/12.30
Bra – via Cavour,28 09.30/12.00
Busca – p.zza Savoia 09.00/13.00
Ceva – via Marenco 09.00/13.00

PROVINCIA DI NOVARA

SABATO 21 GIUGNO 2025
Arona – viale Repubblica fronte Unicredit 09.30/12.00
Borgomanero – piazza Martiri 10.00/12.00
Borgomanero – piazza Martiri 15.30/18.30
Novara – largo Leonardi (zona mercato coperto) 09.00/13.00

DOMENICA 22 GIUGNO 2025
Borgomanero – piazza Martiri 10.00/12.00

PROVINCIA DI TORINO

SABATO 21 GIUGNO 2025
Alpignano – p.zza Marzo 09.00/12.00
Bruino – p.zza Municipio 09.00/13.00
Carmagnola – piazza IV Martiri (mercato) 09.00/13.00
Castiglione Torinese – viale Bollino 09.00/13.00
Grugliasco – viale Echirolles (mercato) 09.00/13.00
Pinerolo – p.zza Facta 09.00/12.30
Poirino – p.zza Italia c/o Fontana della Giovinezza 09.00/13.00
Rivoli – p.zza Fratelli Cervi 09.00/12.00
Rivoli – via Fratelli Piol 15.00/18.00
Torino – p.zza Dante Livio Bianco 09.30/12.30
Torino – corso Racconigi ang. p.zza Robilant 09.30/12.30
Torino – piazza Barcellona 09.30/12.30
Torino – corso Toscana ang. c.so Cincinnato 09.30/12.30
Torino – p.zzetta Cerignola via Monterosa 09.30/12.30
Torino – p.zza Borromini 09.30/12.30
Venaria Reale – piazza De Gasperi 09.30/12.30

DOMENICA 22 GIUGNO 2025
Pinerolo – p.zza San Donato 09.00/12.30

MARTEDI’ 24 GIUGNO 2025
Susa – p.zza Repubblica 10.00/13.00
Villafranca Piemonte – p.zza Vittorio Veneto 09.00/12.30

GIOVEDI’ 26 GIUGNO 2025
Santena – p.zza Roma (mercato) 09.00/13.00

DOMENICA 29 GIUGNO 2025
Chieri – via Vittorio Emanuele II 09.30/12.30

PROVINCIA DEL VCO

SABATO 21 GIUGNO 2025
Domodossola – p.zza Cavour 09.00/13.00
Verbania – p.zza Ranzoni 09.00/13.00
Verbania – p.zza Ranzoni 13.30/17.00

PROVINCIA DI VERCELLI

SABATO 21 GIUGNO 2025
Borgosesia – via Settembre ang. p.zza Mazzini 09.00/13.00

MARTEDI’ 24 GIUGNO 2025
Varallo – via Caduti per La Libertà 09.00/12.00

50 anni fa, quando il PCI era davvero una “gioiosa macchina da guerra”

Accidenti…mi stavo dimenticando. Sono arrivato in zona Cesarini. 15 giugno 1975,  per la prima volta ho votato. Che emozione e non solo perché votavo. Prima ed unica volta che ho fatto lo scrutatore. Scuola Gabelli. Sabato , domenica e lunedì. Chiusura seggi alle 14 e poi scrutini. Si potevano dare 5 preferenze in comune, tre preferenze in Regione e uninominale in provincia. Ed allora votava oltre il 90% degli elettori. Ore di punta con code disciplinate. Il Pci superava in Barriera abbondantemente il 50 % dei voti e sempre nel Pci erano vietate le campagne personali.
Ci pensa il partito con la stampa dei fac simili  e le relative preferenze. Diego Novelli capolista in tutta la città e poi a ” degradare ” fino alle zone. Ed anche lì noi giovani comunisti potevano derogare a un solo nome. Piero Fassino allora segretario provinciale della Federazione giovani comunisti. Divento’ consigliere comunale confermandosi uno dei cavalli di razza della scuderia Berlingueriana.
Per verità storica fu scelto e proposto da Ugo Pecchioli capo partigiano ed amico e compagno del padre di Pietro Fassino. Amici dai tempi della resistenza. Magari ci illudevamo ma eravamo convinti di fare la Storia. Grande vittoria! Tutte le grandi città d m’Italia furono governate dalla sinistra. Da Napoli e Roma, da Torino a Venezia Passando per Milano. Felicità all’ennesima potenza. Ma anche un’occasione di dimostrare le nostre capacità organizzative e una forma di auto finanziamento. Come? Semplice. In ogni seggio c’erano almeno 2 scrutatori  comunisti con l’indicazione di non farsi riconoscere e vigilare contro i sempre possibili brogli. Percepivamo  una indennità che era interamente versata al partito. Anzi,  quando avuta la designazione firmavamo la delega al responsabile amministrativo provinciale che passava all’incasso.
Poi , in ogni seggio c’era il rappresentante di lista che finito lo scrutinio telefonava in sezione per dare il dato dei voti di lista. La sezione telefonava alla zona di partito e la zona telefonava alla federazione, la federazione a Botteghe Oscure che sapeva i dati un giorno prima del ministero dell’interno .
Il paradosso era che gli altri partiti per sapere in tempo reale i dati telefonavano, appunto a pci. Ovviamente internet non si sapeva cosa era. Telefonini non erano minimamente ipotizzabili. Sono passati 50 anni giusti giusti.
Eppure, almeno una volta mi sembra ieri.
Una sola volta ho fatto lo scrutatore.
Poi o il rappresentante di lista o il ” raccoglitore di dati”. Probabilmente fu l’unica vera vittoria elettorale del Pci. Nel 76 la Dc recupero’ terreno , di fatto quasi azzerando i partiti centristi. Vero che 8 anni dopo con la morte di Berlinguer, alle elezioni europee il PCI divenne il primo partito. Ma c’era già aria di crisi che portò Occhetto nel voler cambiare nome e dunque linea politica. Il discorso della Bolognina è del 1991. In meno di vent’anni tutto era cambiato. Si è persa anche quella allegria mista a felicità. Si è persa ma non dimenticata. Ed alla fine non siamo tantissimi nel ricordare , oramai per una questione di età. Una ultima considerazione: comunque 50 anni non passati invano.

PATRIZIO TOSETTO