Coronavirus, cultura e scuola: “A differenza di Lega e soci, il mondo della cultura e del sapere ha rispetto e senso civico. La Città e la Regione mostrino di avere immaginazione”
“Abbiamo assistito ad assembramenti di piazza organizzati da membri delle istituzioni in spregio a ogni autorizzazione e misura di sicurezza, ma la riconquista delle piazze da parte delle persone è più che legittima e si può fare diversamente, come hanno dimostrato i lavoratori intermittenti della cultura: la crisi ha colpito tutti e lasciato prive di ogni tutela molte categorie, che hanno il pieno diritto di manifestare. Tuttavia mi chiedo perché nessuno pensi a come consentire forme di aggregazione altrettanto vitali come le lezioni nei parchi, una lettura per bimbi nei cortili delle scuole, gli spettacoli lungo i fiumi, i concerti e i festival musicali all’aperto. Certo, per gestire tutto ciò servono rispetto e senso civico, qualità che il mondo della cultura torinese ha dimostrato di possedere, a differenza di Lega e soci, gilet arancioni e teppaglia varia” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi.
“È davvero ora” – prosegue Grimaldi – “che chi amministra la Città e la Regione mostri un po’ di capacità di immaginare soluzioni diverse. Il Presidente Cirio sappia che a volte si può osare, anziché sempre aspettare e arrivare ultimi, come è successo per i circoli ancora tutti chiusi a causa dei ritardi della Regione. Torino è piena di opportunità e spazi da aprire e utilizzare: i lungo fiume, i parchi, le aree dismesse siano occasione per portarci lontano dal ricordo di Piazza San Carlo ma anche dalla crisi Covid. I prati e i cortili delle scuole si aprano per i ragazzi che hanno perso mesi di didattica, come richiesto da gruppi di genitori e da atti proposti in Consiglio Comunale”.
Eleonora Artesio, Capogruppo di Torino in Comune, ha infatti presentato una mozione sull’apertura dei cortili scolastici il 27 aprile.
“Si può uscire in strada senza mancare di rispetto a chi ha lottato per tutti noi o ha perso un proprio caro” – conclude Grimaldi. – “Penso sia giunta l’ora di poter uscire per ascoltare qualcosa di meglio delle urla di Pappalardo (ahimè, non il cantante). Credo che qualche pensiero intelligente e dei suoni di basso non possano fare male a nessuno, sono convinto che quel mondo saprebbe offrire alle persone momenti di grande bellezza”.
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / Al di là degli errori e dei ritardi del Governo e delle Regioni, a mitigare gli effetti della pandemia che ha provocato morte e sconcerto in tutta Italia, è stato il distanziamento sociale. Questo risulta essere un dato oggettivo e inoppugnabile. Un distanziamento sociale che ha provocato la sospensione inevitabile, ma indispensabile di precisi diritti costituzionali in nome della salvaguardia della salute e della vita.
“In questo “gioco pericoloso” la grande assente è proprio l’Agenzia Territoriale per la Casa: davvero troppo pochi gli interventi di ristrutturazione, cresce in maniera drammatica il fenomeno delle occupazioni abusive. Tornerò sul tema con una nuova interpellanza e mi auguro che più fondi arrivino dalla Regione”
Casi di appartamenti ATC occupati: erano 61 a fine 2019, sono oltre 110 oggi. Praticamente il doppio. Una situazione gravissima, quella che emerge dalla discussione in Consiglio Comunale della mia più recente interpellanza sul tema. C’è una ragione precisa per l’esplosione del fenomeno: se non provvediamo a effettuare interventi di manutenzione sugli appartamenti che ne hanno bisogno, questi resteranno vuoti e dunque oggetto di possibili occupazioni abusive.
Spero che ATC, cominciando in questa “partita” a giocare le proprie carte, vorrà ora farsi sentire in Regione Piemonte, per ottenere fondi più consistenti per i molti interventi di manutenzione e ripristino necessari. Appartamenti ristrutturati e occupati da inquilini che ne hanno titolo non rischiano di essere occupati abusivamente.
Soprattutto in alcuni quartieri di Torino (quasi venti le occupazioni solo tra via Scarsellini, via Roveda e corso Salvemini), la bomba sociale rischia di esplodere. Le occupazioni sono spesso precedute dal formarsi di veri e propri campi nomadi improvvisati e accompagnate e seguite da minacce ai residenti e atti di vandalismo. Preannuncio fin da ora una nuova interpellanza per conoscere dati precisi sul numero di alloggi assegnati e sul numero di alloggi da recuperare.
Se c’è un punto nel quale l’ingranaggio si inceppa, dobbiamo individuare qual è.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
Concordia istituzionale cercasi
Udite, udite, udite: Chiara Appendino è diventata Sì Tav. Nulla di stupefacente, era da un po’ nell’aria. Furibondi i suoi e basiti i Rifondaroli che 4 anni fa al ballottaggio non solo la votarono, ma si batterono come leoni nel farla votare. Chi chiude baracca e burattini è Eleonora Artesio, dopo 50 anni di onorata carriera e, forse, di troppe sconfitte politiche.
Una delle più brave amministratrici che abbiamo avuto. Competente e soprattutto onesta anche intellettualmente. Per questo guarda Chiaretta con rassegnato distacco. Appendino che cerca un accordo istituzionale con Cirio per cercare di risolvere la montagna di problemi che Torino ha. Intanto il bonus regionale di 2500 euro deve essere speso per investimenti e non spese correnti.
Non dovrebbero fare verifiche ma tenere gli scontrini è obbligatorio. Diciamo cosi, all’ italiana. Si prevedono turbolenze in proposito. Nel frattempo in Comune l’assessore Lapietra non si smentisce mai. Ha fatto fare incomprensibili geroglifici su via Nizza. Segnando il confine tra i percorsi di pedoni e ciclisti. A suo tempo fiera oppositrice della Tav vede nella bicicletta e nei monopattini l’unico mezzo di locomozione consentito. Ritorna il pagamento del parcheggio in zona ztl e le limitazione al traffico privato. E l’ assessore Sacco esorta a chi ha soldi a fare shopping in centro. Fulgido esempio di programmazione economica. Decisamente penso che le cavallette siano più costruttive dei pentastellati. Sarà dura per Cirio tentare questa concordia istituzionale. Una istituzione a Torino funzionava: il Museo egizio. Dunque conferma dei vertici. Ma per rinominare la Christillin ci vuole una modifica statutaria. Tutti d’accordo tranne Fratelli d’Italia. Evelina sta antipatica alla Meloni. Dopo i gilet arancioni del folcloristico Pappalardo, Lega e Fratelli d’Italia scendono in piazza contro il governo, il 2 giugno, Festa della Repubblica, contro Conte. Prima volta nella storia della Repubblica. Colpa del coronavirus? Forse, anche, ma indubbiamente il clima di un minimo di concordia tra le forze politiche è un lontano ricordo. Non si sa chi ha cominciato con gli insulti. Ma ognuno ha dato il suo negativo contributo. Solo bisticciando non si risolvono i problemi. Anzi, li si aggravano. Soluzioni? Poche. Per la nostra città ci tocca aspettare, e dunque soffrire almeno per dieci mesi. Poi le elezioni amministrative, sperando che non ci sia il ritorno del coronavirus o altre complicanze che facciano saltare le elezioni. Torino è esausta. Anche Chiara Appendino l’ha dovuto ammettere, ed il fallimento del Comune è dietro l’angolo. Ha chiesto soldi al Governo motivandolo con l’aggravamento della situazione prodotta dal blocco di questi tre mesi. Parzialmente vero. Aggravamento sì , goccia che ha fatto traboccare il vaso sì, ma i nostri mali vengono da lontano. A mali estremi rimedi estremi. Terrorizzati i sindacati. Del poco lavoro che c’era, ne è rimasto ancor meno. A Torino è crollata la produzione manifatturiera e molti denunciano di non aver visto un soldo di quelli promessi. FinPiemonte dovrebbe essere tra i motori di questo rilancio. Essendo la finanziaria regionale difficile non pensare che molte risorse non vengano gestite da questo ente. Il nuovo corso esordisce bisticciando sugli emolumenti. I 75mila annui sono solo ad appannaggio del Presidente in aspettativa dalla Banca popolare Milano? C’è di più, proposta respinta di rientro, dopo il licenziamento del funzionario coinvolto in prima persona nel caso di Fabrizio Gatti ex Presidente. Così mentre Chiaretta vuole il commissariamento del Regio di Torino, Cirio si trova FinPiemonte ancora impantanata. Sara dura, sarà molto ma molto dura.
Patrizio Tosetto
2 Giugno in piazza per il centrodestra
In piazza Castello a Torino il 2 giugno alternativo del centrodestra piemontese.
A manifestare parlamentari, consiglieri regionali e militanti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
“Oggi siamo scesi in piazza sì, ma non per festeggiare il 2 giugno, bensì per dimostrare il nostro dissenso verso un Governo che sta fallendo in un momento storico dove non è possibile fallire. Lo facciamo in modo composto, rispettando le disposizioni che impongono di evitare le grandi manifestazioni, ma questo approccio non deve far venire meno il messaggio che siamo arrabbiati verso chi ha abbandonato migliaia di italiani a loro stessi, non sostenendoli in uno dei passaggi più delicati della storia della Repubblica italiani.” Così gli esponenti del centrodestra che aggiungono: ” Il Governo Conte ha scelto di decidere da solo, senza chiamare alla collaborazione le forze di opposizione di centrodestra, e da solo si deve assumere la responsabilità del tracollo economico al quale stiamo assistendo. Oggi siamo in piazza per dire agli italiani, come centrodestra unito, che noi ci siamo e saremo sempre al loro fianco”.
Nasce “Liberi elettori Piemont”
Il Comitato Autonomia Piemont, nato alla fine del 2018 con l’obiettivo di promuovere l’autonomia e l’autogoverno del Piemonte, ritenendo che ormai è maturata la sua ‘mission’ ha deciso di cambiare la propria denominazione in ‘Liberi Elettori Piemont’.
“La nostra non è semplicemente una modifica alla denominazione – spiega Emiliano Racca, segretario dell’organismo – ma la conseguenza di una maturazione del percorso compiuto lungo un anno che ha visto il Comitato impegnato nell’affrontare alcune problematiche concrete del territorio piemontese, come le richieste rivolte alla Regione Piemonte per modificare una legge illiberale e verticistica sulle fusioni di Comuni o il percorso appena iniziato (ed interrotto solo momentaneamente dall’emergenza sanitaria da Coronavirus) perché sia istituita una ‘Giornata della lingue e della lingua piemontese”.
Racca verrà affiancato da Massimo Iaretti come portavoce e da Carlo Comoli come responsabile degli enti locali.
I Liberi Elettori lavoreranno per costruire una Comunità che sia Civica e Piemontese ed abbia come prioritari i valori dell’autogoverno del Piemonte e della salvaguardia delle tradizioni, delle culture e delle lingue del Piemonte e l’istituzione di una democrazia diretta sul modello elvetico.
Liberi Elettori Piemont
Per info: cell. 370 3017529
Il 2 Giugno Prc in piazza Castello
Il 2 giugno il Prc-Se in piazza Castello: “tagliare le spese militari, tassare i ricchi. Garantire i diritti fondamentali alla salute, al lavoro, al reddito”
Cina e Usa, la guerra fredda si scalda
Per il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, Cina e USA sono a un passo dalla Guerra Fredda. La sua è una dichiarazione rilasciata in una conferenza stampa durante una sessione parlamentare.
Il ministro degli Esteri cinese ha aggiunto che i due Paesi non dovrebbero avere conflitti e che sarebbe auspicabile cooperare in una logica win-win e di rispetto reciproco. Gli USA devono rinunciare a volere cambiare la Cina e rispettare la sua volontà di sviluppo della nazione.
La Cina, in risposta al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sostiene di essere aperta alla cooperazione internazionale per individuare l’origine della pandemia da Covid-19. Ma affinché ciò avvenga l’indagine dovrà essere libera da interferenze politiche e dovrà basarsi su dati scientifici e non illazioni. Wang ha criticato con durezza la campagna USA finalizzata a creare disinformazione sull’origine del coronavirus, addossando alla Cina ogni colpa di origine del virus. La convinzione del governo cinese è che il vero obiettivo di lungo termine degli USA sia bloccare l’ascesa cinese, perché percepita come rivale per i prossimi decenni…
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Gallo nuovo capogruppo Pd in Regione
Il Gruppo Pd ringrazia il Presidente uscente Domenico Ravetti per il prezioso lavoro svolto in questi mesi.
Nella riunione del Gruppo del Partito Democratico del Consiglio regionale del Piemonte, svoltasi in data odierna, alla presenza del Segretario regionale del Partito Democratico Paolo Furia, è stato eletto, all’unanimità, Presidente del Gruppo il Consigliere regionale Raffaele Gallo.
Il Gruppo Pd ringrazia il Presidente uscente Domenico Ravetti per il prezioso lavoro svolto in questi mesi.
L’avvicendamento fra i due Consiglieri regionali avverrà nei prossimi giorni.