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Tav, Fi: “Ennesimo teatrino giallorosso”

“Ancora una volta per salvare la Tav è stato necessario il voto del centrodestra. Ieri  in Commissione Trasporti è andato in scena l’ennesimo teatrino del melodramma giallorosso.

Divisi su tutti tirano a campare, incollati alle poltrone, sperando come in questo caso che la responsabilità del centrodestra eviti la resa dei conti interna. L’uscita del M5s dalla Commissione Trasporti per il contratto di programma tra Mit, Ferrovie e Telt è un fatto gravissimo. In qualsiasi democrazia occidentale, di fronte ad un partito di maggioranza che smentisce il proprio Governo, il presidente del Consiglio ne trarrebbe le dovute conseguenze e rassegnerebbe le dimissioni. Il richiamo della poltrona peró é purtroppo più forte di quello della dignità e del rispetto degli italiani. E quindi si preferisce continuare con queste sceneggiate che dimostrano come Torino e tutto il territorio provinciale sia considerato da questa maggioranza nazionale come un terreno di scontro e non invece come un’area sulla quale investire per il futuro del Paese. La Tav a Torino significa logistica, sviluppo, centralitá geopolitica ed economica. Questioni del tutto sconosciute al M5s. Confidiamo che le amministrative di Torino siano l’occasione per dare finalmente in mano al centrodestra la guida del capoluogo e della Cittá Metropolitana. Solo così si potrà strappare finalmente Torino dal declino in cui l’hanno atta precipitare prima le Amministrazioni delle sinistre e ora il monocolore grillino”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, i suoi vice Roberto Pella, Roberto Rosso e Diego Sozzani e il commissario degli azzurri per la Città di Torino Marco Fontana.

(Foto archivio)

Lista civica La Piazza: “Un giardino dedicato a Tina Anselmi”

Caro direttore, il giardino pubblico compreso tra l’edificio numerato 112 – 116 della via Buenos Aires, e gli interni 119 – 129 della via San Marino, rappresenta uno spazio ricreativo e di aggregazione importante per il quartiere e per le aree residenziali limitrofe, densamente popolate.

L’area è frequentata da numerosi giovani, anziani e famiglie.

Nonostante ciò, il giardino non ha mai avuto una propria denominazione. Ritieniamo che l’intitolazione proposta contribuirebbe a dare identità e dignità a tutta l’area, nonché ad alimentare il senso di appartenenza nei cittadini residenti e a contrastare il degrado e l’incuria che da tempo caratterizzano gli spazi.

Lista Civica La Piazza

Grimaldi (Luv) – Valle (Pd): “Uso spregiudicato della comunicazione”

Siamo davanti ad un uso spregiudicato e mistificatorio della comunicazione politica e istituzionale che danneggia il Piemonte e la lotta al Covid. Rispondendo ai nostri question time, gli Assessori Icardi e Marnati hanno confermato che dal 3 dicembre il Ministero aveva dato indicazione specifica di conteggiare in tabella i soli tamponi molecolari e che gli oltre 200.000 tamponi defalcati al Piemonte si devono al caricamento, errato, di tamponi rapidi.

Questo perché, a differenza di quanto esplicitamente detto dal Ministero, i tamponi rapidi non potevano essere contati insieme ai molecolari e su questo non c’è più alcun dubbio. Oggi è stato annunciato che nelle prossime settimane questa direttiva cambierà, ma se lo farà interesserà tutte le Regioni e questo è un presupposto fondamentale per monitorare l’andamento dei contagi in tutta Italia: se ogni Regione carica dati diversi come facciamo ad avere un quadro della situazione chiaro?

E probabilmente aver mescolato i due dati per circa otto settimane e proprio nella fase più calda della seconda ondata ha proprio dato una percezione sbagliata dell’epidemia in Piemonte.

A molti mesi dall’inizio della pandemia la nostra Regione sconta ancora molte difficoltà a processare i tamponi molecolari e la conferma ci arriva proprio dall’assessore Marnati il quale rivendica una capacità del sistema pubblico di processare 9.000 tamponi al giorno che potrebbe raddoppiare facendo ricorso a laboratori privati ma che, nei fatti, non aumenta mai. La settimana del 15 ottobre denunciavamo che a differenza delle altre Regioni il Piemonte faceva solo circa 5 mila tamponi contro i 29 mila in Lombardia, 21 mila in Veneto e 15 mila in Emilia Romagna; nelle settimane successive, inserendo nel conteggio dei tamponi totali anche quelli rapidi in barba alle indicazioni ministeriali, la Giunta aggiustava quei numeri impietosi: si nascondeva la polvere sotto al tappeto. Questo cortina fumogena ha nascosto, almeno fino a venerdì scorso, il dato più importante: il Piemonte era e rimane ancora il fanalino di coda tra le regioni più popolose in termini di capacità di processare tamponi molecolari ma soprattutto per la capacità di tracciamento.

Marco Grimaldi – Presidente Gruppo Luv in Consiglio regionale

Daniele Valle – Pd Coordinatore Gruppo di indagine sul Covid19

Il torinese Barbaro nella segreteria radicale

Il Segretario del Partito Radicale Maurizio Turco e la Tesoriera Irene Testa hanno nominato i membri della Segreteria e della Tesoreria che li coadiuveranno nell’esercizio del loro mandato.

Tra i membri della Segreteria, massimo organo rappresentativo del Partito Radicale, figura la nomina di Mario Barbaro, torinese di 39 anni, coordinatore dell’Associazione Marco Pannella di Torino e già membro del Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito.

Molinari (Lega), Legge di Bilancio: “Sostegno a  piccole e medie imprese”

“Un aiuto a lavoratori autonomi e partite Iva: occorre evitare tracollo del sistema economico”

 

“Grazie ad una serie di emendamenti proposti in questi ultimi giorni dalla Lega in commissione Bilancio, che hanno avuto l’appoggio di tutto il Centro Destra e sono stati accettati dal Governo, nella prossima Legge Finanziaria ci sarà un occhio di particolare riguardo per il mondo delle imprese e delle partite Iva, duramente provate da questi mesi di pandemia”.

Così l’On. Riccardo Molinari, Capogruppo della Lega alla Camera, commenta gli importanti risultati ottenuti dai deputati della Lega in commissione Bilancio, con provvedimenti che vanno dall’esenzione del pagamento per un anno dei contributi previdenziali per lavoratori autonomi e partite iva che hanno subito riduzioni di fatturato nel 2020 rispetto al 2019, fino

alla riduzione dell’Iva al 10% per i ristoratori che fanno servizio da asporto, allineando l’aliquota a quella del servizio al tavolo, come da sentenza della Corte di Giustizia Ue. Inoltre, sempre su proposta della Lega, sarà sospeso l’obbligo di partita iva per chi opera nel terzo settore (volontariato), e viene rinviata l’entrata in vigore della sugar tax.  “Provvedimento, quest’ultimo, di particolare rilevanza per le aziende del comparto dolciario della nostra provincia”, ricorda l’on. Molinari, “mentre le misure a sostegno dei ristoratori sono una goccia nel mare, ancora ampiamente insufficienti, dato il trattamento che in questi mesi ha riservato loro il Governo Conte”.

Aggiunge l’on. Molinari: “La Lega si è anche battuta perchè la nuova Legge di Bilancio ridisegnasse il ‘contratto di espansione’, consentendo anche alle imprese con un numero non elevato di addetti di utilizzare strumenti come naspi e cassa integrazione per accompagnare alla pensione i lavoratori più anziani, assumendo contemporaneamente giovani, in una sorta di staffetta generazionale. Le riorganizzazioni aziendali,  insomma, sono in molti casi indispensabili, ma devono essere fatte guardando al futuro. Al termine del blocco dei licenziamenti previsto per fine marzo il nostro Paese si dovrà confrontare con una realtà molto complicata: rischiano di ‘disintegrarsi’ intere filiere produttive, soprattutto nelle regioni del Nord, e questo è francamente inaccettabile, e sarebbe un disastro per l’intera economia italiana”.

Un anno di Consiglio regionale: 30 leggi approvate e prima seduta online

Pandemia, sedute in videoconferenza, lavoro agile per i dipendenti, un’organizzazione reinventata in pochi giorni, che ha garantito il proseguimento dell’attività: il 2020 del Consiglio regionale ha segnato una vera rivoluzione nell’impegno dell’Assemblea legislativa regionale, che non ha ridotto la produttività dell’Istituzione. In tutto sono state approvate 30 leggi, di cui 16 in Aula e 14 in Commissione legislativa. Ci sono state 41 deliberazioni del Consiglio e 29 di nomine, sono stati presentati circa 6.393 emendamenti, dei quali soltanto 45 cartacei e 6348 online.

Senza dimenticare i 24 progetti di legge dei consiglieri, che si aggiungono ai 24 Disegni di legge della Giunta, 161 tra interpellanze e interrogazioni, 205 interrogazioni a risposta immediata e i 280 atti di indirizzo.

Il Consiglio, a partire da marzo, è stata la prima Pa italiana a riorganizzare le attività quasi completamente da remoto, per garantire la continuità legislativa e amministrativa. Il 24 marzo 2020 si è svolto il primo Consiglio regionale virtuale: si è trattato della prima esperienza a livello nazionale.

“Devo ricordare in questo senso l’impegno di tutto il personale, la capacità di adattarsi immediatamente a una situazione nuova – sottolinea il presidente dell’Assemblea Stefano Allasia – ma anche il forte senso istituzionale di maggioranza e opposizione, che nei momenti di maggiore difficoltà per il nostro territorio hanno saputo trovare sintesi politiche che hanno permesso di arrivare al voto di molti provvedimenti fondamentali e spesso indifferibili”.

Anche perché il 2020 è stato segnato dalla pandemia, dalle difficoltà sanitarie ed economiche, ma pure dall’alluvione che ha devastato tante zone del Piemonte. “Con le sedute a distanza, i lavori avrebbero potuto bloccarsi spesso, le divergenze tra gli schieramenti trasformarsi in muro contro muro e ostruzionismo a oltranza. Basti pensare all’esplosione degli emendamenti grazie all’online. Si tratta di una modalità di lavoro con la quale un’assemblea potrebbe paralizzarsi e in questo senso è decisamente preferibile la normale seduta in presenza. Invece da entrambe le parti quasi sempre è prevalso il buon senso, gli uffici hanno moltiplicato gli sforzi, a cominciare dalla parte informatica, per finire con tutti i settori coinvolti. Per questo possiamo dire che si è trattato di un buon risultato, anche se ci auguriamo si torni presto alla normalità”, spiega Allasia.

Si rileva un tasso di partecipazione dei consiglieri alle sedute decisamente elevato: 18 consiglieri hanno partecipato alla totalità delle riunioni ed altri 19 hanno registrato la presenza a più del 90% delle sedute.

L’Assemblea è arrivata pronta a questo ‘shock organizzativo’, forte di un processo di digitalizzazione e dematerializzazione che è in atto da anni. Per esempio, sono stati gestiti digitalmente gli oltre 5.700 emendamenti collegati a un solo provvedimento, il Ddl omnibus. In totale il Consiglio regionale si è riunito 57 volte (25 in presenza, 32 in videoconferenza, per 265 ore di attività). Tutti i consiglieri regionali e i dipendenti, compresi i collaboratori dei gruppi, per un totale di oltre 400 persone, sono stati messi in condizioni di svolgere attività da remoto. Le sedute di Commissione sono state 317 (178 in presenza, 139 in videoconferenza) 43 delle quali dedicate alle consultazioni.

I Sistemi informativi hanno riorganizzato i servizi di assistenza agli utenti per supportare il cambiamento: il numero delle richieste di assistenza è salito del 400% da marzo 2020, con picchi di oltre 600 richieste a settimana gestite durante il primo lockdown.

Il sito www.cr.piemonte.it ha avuto 1 milione di visitatori e il Consiglio del Piemonte è l’Assemblea regionale più seguita in Italia a livello di social: 82.600 fan su Facebook, 21.100 follower su Twitter e 11.700 su Instagram.

Nel corso del 2020 è stata istituita anche la Commissione permanente Autonomia ed Enti Locali, così come il Gruppo di lavoro sull’emergenza Covid (all’interno della quarta Commissione).

Eventi e comunicazione

Le restrizioni da Covid sono state l’occasione per trasformare anche tutte le procedure legate all’organizzazione degli eventi, delle mostre e del rapporto con i cittadini.

Il Consiglio ha organizzato una ventina di eventi, nell’anno che sta per terminare: quello del cinquantesimo anniversario della Regione Piemonte.

Molti hanno infatti riguardato la conoscenza della storia del Piemonte, dei suoi protagonisti più illustri e delle tradizioni locali. Fra i principali, quello “virtuale” che ha celebrato con foto d’epoca, video e documenti la storica prima seduta del Consiglio regionale, avvenuta il 13 luglio 1970, ma anche le attività organizzate per la valorizzazione del drapò, la bandiera del Piemonte, la cui immagine luminosa è stata proiettata l’estate scorsa sulla Sacra di San Michele, monumento simbolo della nostra terra. Grande successo hanno poi riscosso le maratone on line regionali per le raccolte fondi a sostegno della cittadinanza, cui il Consiglio ha partecipato nel corso del primo lockdown. Hanno coinvolto decine di migliaia di cittadini, con la partecipazione di volti noti dello spettacolo e della musica.

I patrocini conferiti per attività meritevoli sul territorio regionale sono stati 305, sia gratuiti, sia onerosi. Ventuno le adesioni partecipate.

Sono stati poi istituiti gli Stati generali della prevenzione e del benessere: il Consiglio regionale vuole infatti rafforzare il suo impegno a favore della salvaguardia della salute di tutti. Le campagne sociali del 2020 sono state Lotta all’usura, Sicurezza stradale, Prevenzione e salute, Lotta alla violenza sulle donne, Prevenzione Covid.

Amministrazione

Si è proseguito con la riduzione della spesa corrente. Il personale è passato da 353 di cinque anni fa agli attuali 275 garantendo gli standard di lavoro, nonostante l’incremento di attività e competenze richieste dalle norme.

La spesa del personale dal 2015 al 2019 è stata ridotta di 1,4 milioni. La rideterminazione degli assegni vitalizi con il metodo di calcolo contributivo ha consentito un risparmio di quasi 700mila euro sul 2020. La spesa per investimenti è passata da 2 milioni nel 2015 a 9 nel 2020 senza tenere conto delle risorse dell’avanzo 2019.

Questi risparmi hanno consentito e consentiranno interventi di ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche obsolete e manutenzione straordinaria di edifici e impianti di proprietà regionale, senza incrementare il fabbisogno finanziario sul bilancio regionale e sui cittadini piemontesi.

Il Consiglio regionale del Piemonte, nel 2020, ha ottenuto nuovamente la certificazione di Qualità ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2015, a seguito della visita di mantenimento da parte dell’ente certificatore Bureau Veritas.

gmonaco

La Formula DC per Torino

Caro direttore, la Democrazia Cristiana torinese ha avviato in questi giorni una campagna di affissioni che ha come tema La Formula DC per Torino.

Essa assomma alla Storia altri quattro aspetti: Solidarietà, Sostenibilità, Servizi e Sicurezza, i quali, insieme, determinano Investimenti e Lavoro.
In definitiva: S + 4xS = I + L. La Dc torinese si ripresenta, dunque, come partito di programma dopo una stagione in cui sono scomparsi dalla politica cittadina proprio questi due requisiti fondamentali per il bene comune. Conseguenza è stata la decadenza di Torino, all’interno di una comunità nazionale che pure se la passa molto male.
In questa formula vi è innanzitutto una presa di coscienza: la Storia, di cui i cristiani impegnati in politica sono stati protagonisti nelle pagine più difficili ed esaltanti della storia cittadina corrispondenti alla prima ed alla seconda industrializzazione e dove, grazie a loro, si è coniugato sviluppo ed attenzione verso gli ultimi.
Dunque bisogna ripartire dalla Solidarietà.
 La città è per tutti e compito della politica è renderla vivibile tanto per i promotori dello sviluppo che per le maestranze più semplici ed umili, nonchè per i tagliati fuori dal procedere dello sviluppo selettivo e globalizzato, rendendo questi ultimi non più scarti ma protagonisti di una nuova stagione della crescita.
La Solidarietà è favorita dalla predisposizione di strumenti nuovi ed efficaci, quali possono essere il ruolo delle fondazioni bancarie del territorio, oltrechè la propensione alla generosità – da favorire ulteriormente – di un vasto tessuto cittadino orientato all’altruismo.
La Solidarietà è parte della Sostenibilità economico-sociale: un equilibrio a cui i cristiani impegnati in politica sono da sempre sensibili, che hanno in larga misura realizzato negli anni del loro governo della città. Oggi vi è una particolare attenzione alla Sostenibilità ambientale, su cui, alla luce anche della Laudato Sì, la Dc è particolarmente propensa.
Essa richiede scelte politiche serie in tema di rifiuti, trasporti, energia e telecomunicazioni e non soltanto diversivi come la promozione di monopattini e controviali con limite dei 20 km/h.
Stiamo configurando una città al passo coi Servizi innovativi.
Restano i Servizi tradizionali, quelli in particolare rivolti alla popolazione anziana ed infantile, su cui il Comune ha tradizionali competenze da riscoprire e valorizzare.
Non deve essere la pandemia a farci ripensare il sostegno dovuto alla terza e quarta età e la denatalità ad imporci abitudini nuove nel sostegno alle famiglie con prole.
La trascuratezza nei confronti di queste categorie, oltreché la rimozione della questione della disabilità da parte della società edonista e selettiva, va superata a partire dalle competenze comunali in materia.
Resta la Sicurezza, una condizione fondamentale per rendere appetibile da un punto di vista economico un territorio e per rimarcare l’identità tradizionale di Torino quale città gentile e rispettosa del diritto primario dei propri abitanti ad una convivenza serena.
Rilanciata la città attraverso questi punti, trascurati sia dalle amministrazioni di Sinistra che da quella pentastellata, Torino, forte delle sue tradizioni, diventa un’area attrattiva per Investimenti locali, che non devono essere lasciati fuggire, ed esterni, che devono essere attirati anche grazie ad una mentalità aperta e accogliente nei confronti di chi propone i suoi progetti.
Solo così si potrà avere il buon Lavoro, quello non assistenziale, correttamente remunerato, in grado di riequilibrare la difficile condizione della maggior parte degli abitanti di Torino.
Questo è il percorso previsto nelle grandi linee, che si possono definire ora, a qualche mese dalle amministrative ed in quadro di complessiva incertezza determinata dal Covid, ma che la Dc torinese conta di approfondire anche sugli aspetti particolari, di approfondimento, rispetto a questo disegno complessivo.
Pensiamo, a titolo di esempio, alla linea 2 Metro subito, alla realizzazione concreta della variante 200, all’adeguamento di corso Marche, ed alla destinazione della Cavallerizza Reale ad area di grande attrazione turistica…
Tutte le grandi incompiute degli ultimi venticinque anni.
Mauro Carmagnola

Caos tamponi, Grimaldi (LUV): “il Piemonte non la racconta giusta”

” La miseria di 8 mila test giornalieri non basta a fermare l’epidemia”.

“Il Ministero corregge la Regione, i tamponi rapidi non devono rientrare nel computo dei test giornalieri e così il Piemonte si dimostra, ancora una volta, una delle peggiori nel tracciamento. La capacità di processare i tamponi della nostra Regione è di nuovo ai minimi termini – commenta Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte – riuscire a processare solo poco più di 8.000 test al giorno è un risultato vergognoso e che impedisce ogni tipo di analisi e strategia di contrasto ai contagi. Il contact tracing e la gestione dei focolai sono fuori controllo da mesi e, se proseguiremo così, non potrà che continuare ad esserlo: la nostra Regione guida a fari spenti nella notte”.

“Il rapporto della Regione Piemonte con i tamponi è stato complicato fin dal principio – prosegue Grimaldi – e oggi, a 10 mesi dall’inizio della pandemia, questa Giunta continua a litigare con il monitoraggio quotidiano dei contagi: i proclami di Cirio si sono rivelati bolle di sapone, la verità è che il Piemonte non è ancora in grado di processare quotidinamente un numero adeguato di tamponi molecolari”.

“Il risultato è grave, non sappiamo quanti davvero siano i piemontesi contagiati da Covid e non siamo in grado di sapere se tutti siano seguiti in maniera adeguata, per la tutela della loro salute e per evitare che possano contagiare altre persone. Con questi presupposti – conclude Grimaldi – il Piemonte corre il serio rischio di essere nuovamente travolta dalla terza ondata; se così sarà, lo dobbiamo agli errori di questa Giunta regionale”.

Nuovo sindaco di Torino: piccole e grandi manovre politiche

Per Torino Salvini ha nettamente deciso: il candidato a Sindaco e Damilano. Non ci si può permettere distrazioni con la Meloni.  E’ in gioco chi è, veramente, il numero uno.
Nel centro sinistra tutto in alto mare. Azione, momentaneamente si sfila. Pregiudiziale: mai, in nessuna forma e modo, con i pentastellati. Dargli torto diventa molto difficile, ma non sono valse le rassicurazioni, almeno in sede locale del PD. Scatenato Calenda per fare il Sindaco di Roma. Qui le parti sono invertite, con la sola costante del PD romano che rema in alto mare non sapendo che pesci  prendere. I soliti ed indicativamente preoccupati  (sempre per il Pd ) danno il ballottaggio per Calenda. Pure Travaglio non sa che pesci prendere.  Lui , oramai, è  l’unico e vero segretario dei Cinquestelle che stanno facendo di tutto per non perdere la poltrona. Ma si sa, so’ ragazzi. Altro politico che ce la mette tutta è Mimmo Carretta, segretario del PD torinese.  Consapevole che se non riesce a fare le primarie non dipana la matassa dei candidati a Sindaco. Si affaccia l’ipotesi di farle online.  Lo decideranno il 23. Si intensificano gli incontri. Gariglio , Laus e Lepri magari fanno cartello o …magari no. E da distante il nume Piero Fassino sovrintende.  Chiampa, invece? Moderatamente  contento, osserva con il suo solito ed intelligente distacco. Comunque obbiettivo della sinistra è andare al ballottaggio. Mi sembra abbastanza chiaro. Del resto Damilano non ce la farebbe al primo turno.  E se la Porchietto gli tende una mano? In che modo? Accettando di diventare vice Sindaco.  Se mai avvenisse ciò intravedo una vittoria al primo turno del centro destra. prima volta a Torino . Porchietto naturale numero uno perché dovrebbe essere numero due di Damilano appena arrivato in politica ? Tra un anno e mezzo scade il mandato di Profumo alla Fondazione San Paolo.  Magari in ciò c’è la risposta e verrebbero premiate le comprensibili e decennali ambizioni della Porchietto già presidente dell’Api di Torino. Fantapolitica? Non penso proprio. Vedremo.  Con una finale convinzione:  se Calenda vince a Roma, il PD perde a Torino e Porchietto va in Fondazione SanPaolo,  molti dem avranno  il suicidio assistito assicurato ( politicamente, s’intende). Da parte mia sento ancora “profumo” di candidatura di Sergio Chiamparino. Anche qui si vedrà.
Patrizio Tosetto

Gallo (PD): “Un nuovo strumento per la ripartenza delle imprese”

E’ stata approvata dalla III Commissione del Consiglio regionale la delibera attuativa dello strumento finanziario proposto dal Gruppo del Partito Democratico nella discussione del Riparti Piemonte! Questo strumento fortemente voluto dal Presidente Gallo prevede “Contributi a sostegno della capitalizzazione delle piccole e medie imprese”.

“Siamo molto soddisfatti per il definitivo via libera di questo strumento che, da gennaio, consentirà agli imprenditori che investiranno fondi nel capitale della propria società di ottenere dalla Regione un contributo a fondo perduto pari al 30% dell’investimento!” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Grazie all’intervento del Partito Democratico – prosegue Gallo – siamo riusciti ottenere la creazione di uno strumento di politica industriale che sarà importante per rilanciare il lavoro, l’occupazione e l’economia in Piemonte. Si tratta di un passo importante per dare ossigeno alle imprese che hanno dovuto affrontare gravissime difficoltà”.

“Fin dall’inizio della crisi il Partito Democratico, con proposte concrete e chiare – conclude il Presidente Gallo – ha cercato di fornire un aiuto al mondo delle imprese. Ho sempre creduto molto in questo strumento e ritengo che, nei prossimi mesi, potrà essere decisivo per sostenere concretamente la nostra economia e metterla nelle condizioni di risollevarsi e ripartire”.