“Il protocollo d’intesa tra Regione Piemonte, Comune di Torino e Città della Salute ha consentito l’accesso alle cure, prevalentemente oncologiche e cardiochirurgiche, di centodue bambini provenienti da Paesi in via di sviluppo”.
Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi in una nota letta dal collega Maurizio Marrone, per rispondere all’interrogazione presentata da Silvio Magliano (Moderati), che chiedeva informazioni circa l’intenzione dell’esecutivo di reperire, nelle prossime manovre finanziarie, le risorse necessarie affinché sia garantita la continuità di cure a beneficio dei minori sia già presi in carico, sia da inserire ex novo nel programma.
Icardi ha specificato che l’attuazione del programma di assistenza sanitaria a favore di minori provenienti da Paesi in via di sviluppo ha consentito l’invio, in sette anni di operatività, di centoquindici operatori sanitari. Le attività a favore di minori trovano continuità a partire dal 2005 mentre il sostegno agli enti di volontariato nei Paesi in via di sviluppo prosegue dal 2008.
“Inoltre – ha concluso Icardi nella sua nota – la Giunta intende assicurare la prosecuzione delle cure ai bambini già presi in carico e partecipare a programmi che vengano portati avanti, d’intesa con il Ministero, così come previsto dalla normativa vigente, con la prosecuzione dei finanziamenti per il personale sanitario volontario”.
Durante la seduta è stata fornita risposta ad altre interrogazioni di Magliano sull’ “Ufficio Protesica Asl Città di Torino, lunghe attese per gli utenti”; su “Salute mentale in Piemonte: qual è la situazione e quali sono i progetti per il futuro”.
“Ci uniamo al grido degli amministratori dell’Alta Val di Susa, il Frecciarossa che collega Milano-Parigi faccia tappa anche in quella zona.
Soprattutto accogliamo la richiesta di Mauro Carena, sindaco di Moncenisio e presidente dell’Unione Montana dell’Alta Val di Susa, che l’alta velocità si fermi anche a Oulx e Bardonecchia. È una occasione importante per il Piemonte, il Governo ci ascolti” così in una nota l’Assessore della Regione Piemonte Maurizio Marrone e il deputato torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli “Presenteremo un’interrogazione in Parlamento per chiedere che il Governo dia seguito alla richiesta e si valorizzi così il territorio valsusino che non può essere escluso da una tratta così importante”.
“Ho interrogato l’Assessore regionale alla Sanità per sapere quanti siano e dove siano i posti letto in terapia intensiva attivi per i malati di Covid in Piemonte.
In questo periodo di recrudescenza della pandemia, infatti, in cui l’allarme per la variante Omicron aumenta la preoccupazione degli esperti, è fondamentale fare chiarezza su come la Regione Piemonte si sia preparata a affrontare i casi più gravi” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.
“Sarebbe importante – prosegue Valle – al di là dei dati riportati in materia dal sito della Regione Piemonte, capire in quale direzione si stia muovendo la nostra Regione”.
“L’Assessore alla Sanità, la cui risposta è stata letta in Aula dall’Assessore Marnati, mi ha comunicato che attualmente i posti di terapia intensiva sarebbero potenzialmente 628. Di questi 87 sono però di semi-intensiva, convertibili eventualmente in posti di intensiva a seconda delle esigenze. Ricordiamo che il colore della regione si basa sui calcoli di occupazione di tutti i 628 posti, come fossero tutti pronti all’uso, cosa molto lontana dalla realtà. Visto che il passaggio in ZONA GIALLA si basa sia sull’occupazione delle TI che dei posti disponibili in area NON critica, e visto che il Piemonte ha raggiunto un’occupazione di questi ultimi del 13% su una soglia del 15%, se tenessimo conto solamente dei posti in terapia intensiva effettivamente attivati, la nostra regione sarebbe praticamente in zona gialla”. “Il Piemonte tra l’altro continua ad essere sotto la media italiana per i posti in TI su 100.000 abitanti: 14,7 su 15,3 (media nazionale)”.
“L’Assessore ha dato informazioni generiche e non verificabili, che non rispondono a quanto richiesto nella mia interrogazione e che non consentono di capire esattamente se esistano veramente e dove si trovino i posti in terapia intensiva “potenziali”. Da tenere conto tra le altre cose che continua ad essere forte la carenza di personale medico negli ospedali regionali, ormai supera le 200 unità, ed a cui nei mesi passati non è stata trovata soluzione. Purtroppo questa amministrazione si conferma ancora una volta non all’altezza della situazione, la speranza è che l’emergenza possa essere mitigata dalle misure nazionali, ormai è difficile aspettarsi un cambio di passo della stanza macchina regionale” conclude Valle.
“Per garantire a tutti terapie davvero efficaci”
Lo chiedo alla Giunta Regionale con un’interpellanza: servono più risorse economiche e un incremento del personale per ottenere livelli di assistenza finalmente adeguati alle esigenze delle famiglie piemontesi.
Disturbo dello spettro autistico: le tecniche cognitivo-comportamentali sono unanimemente riconosciute, alla luce di chiare evidenze scientifiche, come le più efficaci; le stesse linee guida adottate dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità le raccomandano. Da numerose segnalazioni, tuttavia, sembrerebbe emergere che, sul territorio piemontese, questa tipologia di terapia sia raramente fornita dalle ASL. Altre generiche terapie psicomotorie e di logopedia erogate, per poche ore settimanali, in sostituzione delle tecniche cognitivo-comportamentali garantiscono un’efficacia decisamente ridotta rispetto a queste ultime. Una situazione penalizzante per tutti, soprattutto per le famiglie che dispongono di più limitate risorse economiche e che dunque non possono rivolgersi ai costosi centri privati. Chiederò alla Giunta Cirio, con un’interpellanza, se vi sia l’intenzione di investire per incrementare il personale necessario a garantire livelli di assistenza adeguati in favore dei soggetti con disturbo dello spettro autistico e di incrementare le risorse economiche trasferite alle ASL per l’erogazione di programmi cognitivo-comportamentali. La tempestività dell’intervento è fondamentale, alla luce dei tempi rapidissimi di crescita nei primi anni di vita: più il tempo passa, meno trattabile risulta il disturbo e meno efficaci gli interventi.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.
Eletto il nuovo Consiglio metropolitano
È stato eletto il nuovo Consiglio metropolitano di Torino. Sarà composto da undici consiglieri della lista di centrosinistra ‘Città di Città’, da sei della lista di centrodestra ‘Civica per il territorio’ e da un consigliere della lista del Movimento 5 Stelle ‘Obiettivi comuni’. Ai consiglieri si aggiunge il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.
Un anno di Consiglio regionale
Un anno di lavoro intenso, in Consiglio regionale durante tutto il 2021, con 33 leggi approvate e molte iniziative portate a termine nonostante le difficoltà causate dalle restrizioni sanitarie. E un bilancio dei primi trenta mesi di legislatura, che arriva quindi al giro di boa, con molti traguardi raggiunti.
L’Assemblea piemontese continua a puntare sulla trasparenza e sull’effettività dell’attività svolta in Aula. Da quest’anno, infatti, il lavoro dei consiglieri viene valutato anche sulla concreta partecipazione al voto e non soltanto sulla presenza formale, certificata dalla firma dell’ingresso.
Sulla base dell’esperienza di Openpolis alle Camere, a partire da dicembre sono disponibili i dati relativi alle presenze di Aula e anche alle singole votazioni, aggiornati da gennaio di quest’anno in avanti. Dati che incrementano ulteriormente gli strumenti di monitoraggio dell’attività degli eletti, già oggi disponibili sul sito istituzionale. Il calcolo della partecipazione ai lavori contribuisce anche al conteggio dell’eventuale decurtazione dell’indennità dei Consiglieri. http://www.cr.piemonte.it/web/assemblea/consiglieri
“In questi due anni e mezzo l’Assemblea legislativa, malgrado pandemia e limitazioni, non si è mai fermata: al contrario ha saputo reagire arrivando a essere la prima pubblica amministrazione in Italia a riorganizzare le attività completamente da remoto, garantendo una continuità legislativa e amministrativa. L’aula ha approvato numerosi provvedimenti, tra cui anche due iniziative referendarie al Parlamento nazionale. Il Consiglio regionale ha poi mosso un ulteriore passo in materia di trasparenza, con la rilevazione delle votazioni effettuate dai Consiglieri”, dichiara il presidente Stefano Allasia.
In sintesi, durante il 2021 sono state approvate 33 leggi di cui 4 dalle Commissioni in sede legislativa (71 da inizio legislatura). Le deliberazioni del Consiglio, cioè le votazioni ad esempio di provvedimenti di programmazione, sono state 70 (182 da inizio legislatura). Le deliberazioni di nomina 37 e 77 gli atti indirizzo (203 da inizio legislatura).
L’Aula si è riunita 54 volte, con oltre 202 ore di attività. Le sedute in presenza sono state 37 e 17 quelle in videoconferenza durante il lockdown, in ossequio alle disposizioni delle autorità sanitarie prima e del Dirmei dopo. Nei 30 mesi le sedute sono state 164.
Quest’anno gli emendamenti presentati hanno superato la quota record di 800mila.
Le Sedute di Commissione sono state 313 (37 dedicate ad audizioni e consultazioni) di cui 205 in presenza e 108 in videoconferenza. Sono 729 da inizio legislatura. Il Gruppo lavoro per indagine conoscitiva su gestione emergenza Covid si è riunito 11 volte nel ‘21 e 35 volte nei trenta mesi.
Il Drapò
Dal 19 al 31 luglio l’Udp ha visitato le province piemontesi per consegnare la bandiera del Piemonte (Drapò) ai sindaci dei 1.181 comuni del territorio con otto incontri. Un’iniziativa per ricordare i 50anni della Regione Piemonte, che si sarebbero dovuti celebrare nel 2020. In ogni provincia, l’immagine del Drapò ha illuminato per una sera la facciata di un monumento.
Sono state oltre 350 le presenze dei cittadini per Natale a Palazzo, evento di riapertura al pubblico in occasione delle festività di fine anno.
Ristrutturazione di Palazzo Lascaris
Nel 2021 è stata conclusa la progettazione esecutiva della ristrutturazione di Palazzo Lascaris il cui inizio dei lavori è previsto per la fine del 2022. È anche pronto il progetto esecutivo per la ristrutturazione dell’ex Banco di Sicilia che ospiterà al piano terreno la biblioteca regionale e l’Urp del Consiglio. A seguire l’avvio del procedimento degli altri edifici.
Il Consiglio online
Le visite al sito Internet nel 2021 sono state circa un milione. La pagina Facebook del Consiglio ha quasi 87mila follower, Twitter quasi 22mila e Instagram circa 12mila: si tratta di numeri che pongono l’Assemblea piemontese al primo posto per presenza social tra le istituzioni legislative regionali in Italia.
Dichiarazioni dell’Ufficio di presidenza
Mauro Salizzoni, vicepresidente del Consiglio: “Il Comitato Resistenza e Costituzione ha operato con un ricco calendario di iniziative online, in collaborazione con il Polo del ‘900, ad esempio per il Giorno della Memoria e quello del Ricordo. Con Istoreto si è proseguito in diversi progetti di ricerca e sono stati stipulati molti protocolli d’intesa con altre associazioni per ulteriori iniziative. Nell’anno scolastico 2020-2021 98 studenti hanno vinto la 40ma edizione del Progetto di Storia contemporanea. Nel 2021, per la formazione del Progetto, gli iscritti sono stati 200, di cui 30 docenti e 70 studenti, in rappresentanza di 16 istituti”.
Francesco Graglia, vicepresidente del Consiglio: “Nel 2021 sono stati assegnati quasi 300 patrocini onerosi a beneficio di altrettanti progetti elaborati in tutta la regione. In tutto sono stati assegnati 377 mila euro. A questi occorre poi aggiungere 144 patrocini concessi a titolo gratuito. Sono cifre importanti, soprattutto in un periodo in cui la pandemia ha reso tutto più complicato, a partire dalle iniziative pubbliche che vivono sulla presenza dei cittadini. Eppure chi ha avuto il coraggio di osare ha trovato al suo fianco il Consiglio regionale con un sostegno reale, concreto, efficace”.
Giorgio Bertola, Consigliere segretario: “L’Osservatorio regionale sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento nel 2021 ha realizzato la 9a edizione del Concorso ‘Cultura della legalità e dell’uso responsabile del denaro’, rivolto agli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado del Piemonte sul tema del gioco d’azzardo. L’Ufficio di presidenza ha attribuito ai tre istituti vincitori, un importo di 300 euro moltiplicato per il numero di 23 studenti vincitori per l’acquisto di materiale informatico utile per la didattica a distanza. A ottobre è stata bandita la decima edizione, che come novità potrà contare sul percorso formativo di preparazione allo svolgimento del concorso. L’Osservatorio ha poi promosso e sostenuto l’attività di formazione rivolta agli insegnanti”.
Gianluca Gavazza, Consigliere segretario: “La Consulta femminile regionale ha posto al centro della sua attività il ruolo della donna e della madre nell’epoca della pandemia. Voglio ricordare la campagna del Consiglio contro la violenza sulle donne e il bellissimo video realizzato per sensibilizzare contro la discriminazione. Con il progetto “Ridisegniamo il futuro” sono emersi i vissuti delle donne e dei bambini e le problematiche sociali, familiari e infantili, sviluppatesi durante il periodo di diffusione del Covid 19. In particolare, è stato affrontato il difficile rapporto con la scuola nella delicata fase della didattica a distanza”.
Michele Mosca, Consigliere segretario: “La Consulta regionale europea ha concentrato il proprio impegno sul mondo della scuola, per formare le giovani generazioni e ha rafforzato la collaborazione con gli Enti locali, accompagnati in modo pratico alla aggiudicazione di fondi europei e, d’ora in avanti, anche per quelli del Pnrr. Con l’Istituto di Studi europei (Iuse) si è infatti svolto online il Corso di formazione rivolto agli Enti locali. Si è poi conclusa la 37ma edizione del Concorso ‘Diventiamo cittadini europei’, cui hanno partecipato 304 studenti provenienti da 21 scuole del Piemonte: i vincitori sono stati 154”.
Caro Direttore,
La situazione economica di Torino l’ha comunicata , purtroppo è chissà perché solo dopo le elezioni, il Presidente degli Industriali MARSIAJ. Dal 1996 al 2019 Torino e il Piemonte hanno perso 18 punti rispetto a MILANO e ben 8 rispetto alla media nazionale. Siamo quindi sotto la sufficienza con questi numeri nessun azionista privato avrebbe mai votato I cinque stelle o la sinistra che ha governato Torino dal 93 al 2016.
Siccome chi doveva cambiare cioè il commercio in difficoltà, le partite IVA, i giovani senza lavoro non sono andati a votare, ha vinto di nuovo la sinistra. Torino sta ripartendo? No. Siamo a sessanta giorni dalla elezione del Nuovo Sindaco Stefano LORUSSO ma la svolta per far rinascere Torino dopo 25 anni di declino non si vede e tutte le classifiche o gli studi sulla nostra Città la danno in declino. Perché Torino non riesce a rilanciarsi? Perché non vuole esaminare i dati della sua analisi come farebbe un Medico serio che dice la verità , tutta la verità ai suoi pazienti. Ieri dopo l’ennesima bocciatura del Sole 24 Ore che dice che Torino è 12a tra le venti Città capoluogo di Regione , LORUSSO ha risposto:”Sappiamo che Torino ha grandi difficoltà , ma anche grandi potenzialità, senza capire che questa frase che ci viene ripetuta da almeno 10 anni non ha dato risultati perché oggi le grandi potenzialità danno meno di ciò che Torino perde ogni anno e che purtroppo continuerà a perdere perché la strategia seguita dai vari governi, e dai vari tromboni, per il passaggio all’elettrico di auto e Tir ha fatto calare la vendita delle auto e intaccherà gran parte dell’indotto perché l’auto elettrica ha bisogno di meno parti rispetto a quella sulla quale viaggiamo da decenni. I pochi votanti hanno però votato un Consiglio Comunale di non eccelso livello .
Se non si ha il coraggio di dire che Torino dal 1996 al 2018 ha perso 18 punti di PIL rispetto a MILANO e 8 rispetto alla media nazionale non si capisce cosa vuol dire tutto ciò in termini di perdita di lavoro e negli incassi delle partite IVA e del commercio. Il BOOM Economico nacque da grandi politici come Degasperi e Einaudi oltreche’ da grandi capitalisti che investivano nel nostro Paese ma nacque anche perché con la Indagine parlamentare sulla povertà del 1951-2 tutto il Parlamento sapeva alla perfezione come vivevano allora gli italiani. Finché La metà della Città che da anni sta male non starà meglio Torino non ripartirà . Ecco perché occorre accelerare i lavori della TAV, della Linea 2 della Metro , della quarta corsia sulla tangenziale o della Tangenziale est. Ecco perché occorre ottenere dal Governo un forte stanziamento di incentivi per sostituire le auto e i Tir vecchi con mezzi Euro 6 in produzione che sono molto ma molto meno inquinanti e molto, ma molto più sicure e non limitarsi a dare gli incentivi solo per acquistare mezzi elettrici. Ecco perché i giornali dovrebbe spiegare molto meglio gli studi su Torino per dare la sveglia alla classe politica torinese… il Direttore de La Stampa aveva detto che LORUSSO conosceva bene i problemi ma stranamente non ha presentato il programma di rilancio e dei primi 100 giorni.Tgv a Oulx, Frecciarossa no
La partenza del primo Freccia Rossa che collega Milano a Parigi e viceversa, sarebbe stata un bell’evento se Trenitalia si fosse ricordato che prima di entrare in Francia quel treno attraversa alcune località che hanno nel turismo la loro principale fonte di reddito. È il caso di Oulx, nell’Alta Valle di Susa. Considerata un polo importante del turismo invernale, gli abitanti di Oulx non vedranno mai scendere un milanese dal Freccia Rossa diretto a Parigi. Per la ragione che a Oulx non c’è fermata. I francesi, invece, possono tranquillamente raggiungere Oulx perché il TGV vi sosta.
A noi sembra un paradosso. Trenitalia non può costringere i turisti italiani a saltare in auto per raggiungere Oulx quando c’è un treno che l’attraversa. Mi chiedo se scelte come questa di Trenitalia non siano fatte per rinfocolare le proteste dei No-Tav e di quanti, con loro, sostengono l’inutilità dell’Alta velocità. Chiediamo formalmente all’amministratore delegato di Trenitalia di rivedere il percorso del Freccia Rossa e prevedere una sosta, almeno nella stagione turistica, alla stazione di Oulx.
On.Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino, deputati di Coraggio Italia