Un Patto per il Piemonte sui tre temi chiave del 2021: sanità, RecoveryPlan e programmazione dei fondi europei 21/27 con tutte le forze politiche, sociali ed economiche.
È quello che propone il governatore Alberto Cirio nella conferenza stampa di inizio anno della Giunta piemontese: “il progetto che ho voluto lanciare oggi – dice il presidente – è quello del Piemonte dei “costruttori” – quelli di cui ha bisogno l’Italia in questo momento, come ci ha ricordato il Presidente della Repubblica -che parla a una sola voce”. Spazio anche alla cultura e al turismo con 25 milioni di euro da destinare alla Palazzina di Caccia di Stupinigi per farla di vantare “una nuova Venaria Reale” e all’agricoltura con il nuovo piano di sviluppo rurale è più attenzione alla filiera del cibo e dei prossimi agroalimentari di eccellenza. Il tutto, nelle intenzioni della Regione, per una diversificazione produttiva che possa rendere il Piemonte competitivo.
Citando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente Cirio ha sottolineato che è “il momento di essere costruttori per portare il Piemonte fuori da questa crisi. Dobbiamo costruire, e dobbiamo farlo insieme, per garantire un futuro migliore ai nostri ragazzi. Noi mettiamo sul tavolo la nostra visione, che dalle prossime settimane andremo a presentare provincia per provincia per raccogliere le varie istanze. Le idee le abbiamo ben chiare, e vogliamo condividerle nel modo più trasparente possibile”.
Critiche le opposizioni: per Grimaldi (LUV) “la Giunta si loda ma il ‘casoPiemonte’ ha condannato interi settori; Torino chieda al prefetto e al Governo un impegno straordinario per evitare fallimenti e vampirizzazioni tra bar e ristoranti”. E Sarno (Pd) a proposito del progetto per Stupinigi: “Per reperire le risorse necessarie si dovrà investire anche su partenariati pubblico/privati che solo una Governance pubblica qualificata può garantire: la Regione Piemonte coinvolga i comuni e gli enti del “Protocollo Stupinigi”, di cui già fa parte, anzi si metta in testa a questo percorso per ottimizzare gli sforzi e garantire uniformità degli interventi”.
Il presidente Cirio ha poi voluto riflettere sul 2020: “Un anno particolarmente complicato, in cui abbiamo pianto per chi ci ha lasciato e avuto paura quando è arrivato il Covid a colpire la vita di ognuno di noi. L’emergenza sanitaria ha caratterizzato la vita di tutti e anche la vita amministrativa della Regione, che si è trovata davanti alla più grande catastrofe dalla seconda guerra mondiale. Gestire l’emergenza è stata una impresa che ci ha visto constatare eccellenze sanitarie grandissime, ma anche toccare con mano gravissime carenze, a partire dal sistema di medicina territoriale. Questo perché in Piemonte come altrove la sanità è stata negli anni vittima di tagli e mancati investimenti che nel momento della necessità si sono fatti sentire”.