politica- Pagina 363

Petrarulo (Fi): “Parco Stura? Più croce che delizia”

Nel tratto tra Corso Giulio Cesare e Strada Settimo, lo spettacolo che si propone agli occhi di chi si trova a passare nel Parco Stura è decisamente desolante: un’area verde, così estesa in città, che versa in uno stato di completo abbandono e degrado.

Immondizia rovesciata in ogni dove e lo scheletro decadente di una costruzione abbandonata rendono il luogo spettrale.

Il Capogruppo del Gruppo Consiliare Forza Italia Raffaele Petrarulo ha presentato un’interpellanza per sapere di chi sia la proprietà della struttura, se siano state emesse ordinanze di ripristino o abbattimento della struttura indicata, cosa si intenda fare della medesima, cosa si intenda fare per ripulire la zona e se ci siano dei progetti di riqualificazione dell’area.

 

Raf

Vietato traccheggiare

Persino Mario Draghi è scontento dell’ Europa. Il motivo è presto detto: sbagliano di grosso sui vaccini. Non sono i soli.

In Lombardia si presentano per fare i vaccini che mancano e tornano  sconsolati a casa.  Brutte cose. E sempre Mario Draghi fa capire che senza l’ uso di Sputnik non ne si esce. Tanto tempo non ne abbiamo. Vietato traccheggiare. Chi non traccheggia è Enrico Letta. Vorrebbe due donne alla guida dei gruppi in Senato e alla Camera. Difficile dirgli di no. Poi ha capito che i sondaggi sono una bufala pazzesca. Vedi Conte che sorpassa il Pd. Si vota per le amministrative,  non per le politiche. Nei comuni il disastro pentastellato è al massimo dei massimi. Pure Enrico Letta vuole parlare con i grillini,  ma a Roma città nessun accordo. Come non ci sarà alcun accordo a Torino. Se ne faccia una ragione la sinistra sbrindellata. La Canalis,  molto arrabbiata perché il sodale Lepri non è più in segreteria nazionale. Sempre la Canalis rompe gli indugi e appoggia Lo Russo. Tutto sotto controllo. Assolutamente no, e ritorna il nome del Rettore del Politecnico Saracco.
Facciamo un’ ipotesi per il gusto di farla.  Enrico Letta alza il telefono  chiamando,  appunto,  Saracco.  Collega mi dai una mano per Torino che siamo messi male? Immaginatevi la risposta, ovviamente positiva. Il professore Mauro Salizzoni amareggiato e deluso. In particolare con i suoi. Incredibile,  più facile essere il miglior chirurgo del mondo che un politico navigato.
Sarà stanco,  ma non fuori gioco. Sono pronto a scommettere. Prevedo un’ altra telefonata sempre di Enrico Letta. Difficile dire di no ad una accoppiata Saracco e Salizzoni,  magari con una donna come la Pentenero Vicesindaco. Non ce ne sarebbe per nessuno con (possibile) vittoria al primo turno del centro sinistra. Ed i cosiddetti ciuffi ci stanno o ci stanno. Un altro vantaggio è che i capi “pollaio” ( le cosiddette correnti ) andrebbero a spalare meliga. Insomma,  concretamente Enrico Letta farebbe un’ operazione a Torino simile a quella sta facendo a Roma.  Non ci resta che aspettare e per chi lo desidera sperare.
Patrizio Tosetto

Merlo: “il Sindaco di Torino lo sia anche metropolitano. Ma sul serio”

“Il prossimo Sindaco di Torino non potrà non essere anche Sindaco della città metropolitana. E questo non solo perchè lo recita la legge ma per il semplice motivo che, dopo la sciagurata legge Del Rio che ha cancellato le province, si corre il rischio sempre più grave di un sostanziale abbandono dei territori della cintura torinese. In particolare i comuni della seconda cintura torinese, a cominciare dai piccoli comuni montani. E, soprattutto, quelli con alta vocazione turistica.

Ecco, in questi anni – e lo dico senza alcuna polemica politica – la città metropolitana non è stata gestita dai sindaci di Torino. Con Fassino prima e con Appendino poi abbiamo assistito ad una gestione quasi esclusivamente ‘torinocentrica’ con tanti saluti al territorio della ex provincia di Torino. Per questa semplice ragione adesso si tratta di invertire la rotta, a prescindere che il prossimo Sindaco sia espressione dei partiti o della sempre decantata società civile. In discussione, infatti, c’è la necessità, ormai non più procrastinabile, di governare anche il territorio provinciale. L’ex provincia di Torino non può essere governata con una gestione burocratica o protocollare. Serve una guida politica, senza ulteriori rinvii o assenze ingiustificate.

Per questi motivi il prossimo Sindaco di Torino, al di là delle infinite beghe tra i partiti e le molteplici correnti, non può non inserire questo tema al centro della sua agenda politica, programmatica ed amministrativa. Una sorta, cioè, di rinnovato Sindaco e Presidente della provincia di Torino. Non per nostalgia ma per realismo e necessità”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Assessore Comunicazione Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.

Decreto Sostegni, Valle (Pd): “Piemonte ai margini”

“A causa della pandemia il sistema neve ha perso un’intera stagione e il Decreto Sostegni che gli attori del settore attendevano, purtroppo, pur assegnando ben 700 milioni di risorse lo fa in maniera squilibrata, utilizzando le presenze turistiche in albergo come parametro.

In questo modo mentre il Trentino, che usufruisce già di molti vantaggi che derivano dal suo status di regione autonoma, avrebbe 450 milioni di euro guardando ai dati 2018, il Piemonte riceverebbe meno della Valle d’Aosta: 35 milioni da assegnare a chi ha dovuto rinunciare a mesi di lavoro” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.

“Il turismo piemontese – prosegue Valle – da sempre ha una forte componente di prossimità e di seconde case. Non è corretto, quindi, utilizzare il parametro delle presenze alberghiere. Penso che, nella ripartizione dei sostegni, si debba tenere conto di tanti fattori. Ecco perché se non si correggeranno i parametri di distribuzione il Piemonte riceverà le briciole. Dobbiamo intervenire tutti insieme a sostegno della nostra montagna e di chi ci lavora!”.

Sinistra italiana, il discorso di fine mandato di Grimaldi

Piemonte – Congresso regionale di Sinistra Italiana.

Discorso di fine mandato di Marco Grimaldi: “Cara sinistra, serve vincere le battaglie e difenderle come se fosse in gioco la nostra vita”. Eletta Fiammetta Rosso: “Vogliamo contribuire a una declinazione della conversione ecologica che non taccia la responsabilità delle politiche economiche che hanno prodotto la crisi climatica”.

Arriviamo da un anno terribile che sembra non finire mai, la pandemia ci ha tolto molto e cataclismi come questo fanno credere che la politica non c’entri nulla e non possa nulla, ma non è così. Noi continuiamo a dire che senza un piano strutturale di interventi pre-distributivi e redistributivi la situazione non migliorerà se non in modo temporaneo. Dobbiamo una volta per tutte escludere il ricorso a forme contrattuali atipiche e sottopagate, spostare il carico fiscale dal lavoro e dai consumi su ricchezza e redditi da capitale, aumentare la spesa pubblica per sanità, l’istruzione a partire dagli asili nido e dalla scuola d’infanzia. E dobbiamo batterci per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, per un salario minimo legale, per la parità salariale fra uomini e donne, per il congedo di paternità obbligatorio di 5 mesi e per l’estensione delle stesse tutele per le lavoratrici e i lavoratori autonomi. Non possiamo e non vogliamo tornare a essere quelli di prima, non rivogliamo indietro la nostra vecchia realtà, perché quella realtà era carica di ingiustizie e la pandemia ce lo ha mostrato nel modo più lampante. Perché l’incubo finisca bisogna che tutto cambi”. – ha aperto così il suo ultimo intervento da Segretario Regionale di Sinistra Italiana, Marco Grimaldi, Capogruppo di LUV, dopo avere ringraziato i suoi compagni e compagne e gli ospiti presenti al congresso regionale che si è svolto oggi, eleggendo la nuova direzione che ha votato all’unanimità la nuova Segretaria regionale, Fiammetta Rosso, e riconfermato il tesoriere Marco Rossi. Al congresso erano presenti il Segretario nazionale di SI Nicola Fratoianni e Tino Magni, della Segreteria nazionale, Paolo Furia (Segretario regionale PD), Federico Fornaro (Capogruppo LEU alla Camera), Dario Omenetto (Articolo uno), Francesca Druetti (Possibile), Giorgio Prino (Legambiente), Gabriele Moroni (Segretario regionale Arci) ed Ezio Montalenti (ANPI).

A Torino e in Piemonte stiamo dimostrando che la nostra comunità politica è in grado di restare unita e proporre una visione per il territorio” – ha concluso Grimaldi. – “Cara Sinistra, serve vincere le battaglie, difenderle come se fosse in gioco la nostra vita, spostare sempre l’asticella, guadagnare centimetri di libertà, metri di salario, chilometri di giustizia. Sono certo che ne siamo capaci e sono sicuro che ci siano tante donne e tanti uomini che sapranno condurre questa comunità politica più in là. Una di loro è Fiammetta Rosso. È coraggiosa e umile, intelligente e capace. Piccola e forte, come in Piemonte, la nostra Sinistra Italiana”.

Fiammetta Rosso, classe ’71, avvocata e Assessora alle Politiche sociali nel comune di Saluzzo, è la neoeletta Segretaria dalla nuova assemblea regionale piemontese: “In questo nostro Piemonte così geograficamente frammentato, la volontà comune della nostra iniziativa politica si deve concentrare in primo luogo sul consolidare, far crescere Sinistra Italiana e sul far uscire da uno stato di minorità le nostre proposte” – ha dichiarato. – “In questo lavoro serve la partecipazione più ampia possibile dei circoli e dei coordinamenti e la ‘cura’ delle relazioni umane e politiche”.

Vogliamo contribuire a una declinazione della conversione ecologica che non taccia la responsabilità delle politiche economiche che hanno prodotto la crisi climatica, la fragilità emergenziale dei territori, un consumo di suolo abnorme. È necessario riprendere la discussione sul deposito unico e sicuro delle scorie nucleari” – ha proseguito Rosso. – “La transizione ecologica deve essere insieme una critica collettiva di uno stile di vita e di un modello di sviluppo, della filiera dello spreco e delle responsabilità sociali a monte, se vero che il 10% delle persone più ricche produce il 18% delle immissioni di CO2 contro il 40% più povero che ne produce solo 4%. Una riforma della progressività fiscale è strettamente connessa a ciò e deve essere ispirata a criteri di giustizia redistributiva e al tema non più differibile di quale sostenibilità vogliamo”.

Vertenza ex Framar, l’intervento di Berutti e Iaretti

VERTENZA EX FRAMAR DI GAMINELLA, MERCOLEDI’ INCONTRO IN COMUNE A MOMBELLO. INTANTO IL SENATORE BERUTTI SCRIVE A GIORGETTI E IARETTI (MPP) ANNUNCIA: “UNA RETE DI CONSIGLIERI E GRUPPI CONSIGLIARI PRESENTERA’ UN ORDINE DEL GIORNO IN TUTTO IL PIEMONTE A SOSTEGNO DI LAVORATORI E COMUNE PER EVITARE UN ALTRO ‘CASO BAULI’

La crisi occupazionale dell’ex Framar, oggi della Freudenberg Home and Cleaning Solutions (FHCS) Mombello Monferrato con il trasferimento a Monselice in Provincia di Padova conseguente alla chiusura che avverrà entro il 31 dicembre di quest’anno non cessa di avere eco in tutta la Valcerrina. Mercoledì 24, alle 9, in municipio a Mombello Monferrato, il sindaco Augusto Cavallo ed il presidente dell’Unione dei Comuni della Valcerrina, Fabio Olivero incontreranno le organizzazioni sindacali in una riunione a porte chiuse per definire le strategie da attuare. Intanto il senatore Massimo Berutti (Cambiamo) scritto una lettera al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti chiedendogli di ‘dare corso ad un tavolo, eventualmente in prima battuta informale per poter mettere in campo soluzioni concrete a salvaguardia del lavoro e a sostegno dell’imprenditoria”. Il sostegno ai lavoratori dell’azienda di Gaminella e la solidarietà con l’amministrazione comunale di Mombello Monferrato, avvisata soltanto a decisioni ormai prese, sono contenuti in una proposta di ordine del giorno che il consigliere Massimo Iaretti ha presentato, con richiesta di discussione urgente, al Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valcerrina ed il gruppo consigliare di Progetto Villamiroglio MPP ha depositato invece a Villamiroglio. Nel documento viene evidenziata l’enorme ricaduta negativa che avrebbe sull’intera Valle la decisione di chiusura dello stabilimento, se portata a termine e viene sottolineata ‘la volontà di attivare tutti gli attori istituzionali al fine di scongiurare le paventateconseguenze, sia a livello regionale, sia a livello statale, in particolare il Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di valutare la possibilità di creare condizioni affinché l’azienda riveda la propria posizione, o quanto meno la modifichi, in modo tale da scongiurare tale

chiusura, attraverso un confronto diretto presso lo stesso Dicastero tra Proprietà, gli Enti Locali territoriali, Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Comune di Mombello Monferrato, Comuni della Valcerrina interessati dalla ricaduta negativa sotto l’aspetto occupazionale, le Organizzazioni Sindacali e la Rappresentanza dei Lavoratori dello

stabilimento di Mombello Monferrato interessati dalla ricaduta negativa sotto l’aspetto occupazionale, Organizzazioni Sindacali, rappresentanza dei Lavoratori dello Stabilimento di Mombello Monferrato. “A Mombello si sta verificando qualcosa di simile quello che è accaduto a Villanova Monferrato con l’ex Bistefani, dove la Bauli ha acquisito i marchi ex Bistefani, assicurando in un primo tempo l’occupazione, poi ha trasferito le linee di produzione altrove. E qui il film si ripete – dicono Massimo Iaretti ed Emiliano Racca, promotori dell’iniziativa – per questo abbiamo chiesto la solidarietà anche di altri consiglieri comunali e gruppi consigliari in aree esterne alla Valcerrina, come San Giorgio Monferrato, Giarole, Morsasco, Cassano Spinola, Chieri, Tortona, unendoci così in rete per fare sentire più forte la nostra voce ed evitare che simili comportamenti possano ripetersi ulteriormente, impoverendo il nostro tessuto socio-economico regionale, già duramente provato”.

A Torino il ministro per le Disabilità, la leghista Erika Stefani

Una mattinata di ascolto, confronto, approfondimento e progettazione con alcune delle principali realtà che si occupano di soggetti diversamente abili e del terzo settore. E’ “Oltre la pandemia-Ricostruire la disabilità ai tempi del Covid-19”, il webinar che la Lega Salvini Piemonte e le sue donne elette in provincia di Torino hanno organizzato per questo lunedì, 22 marzo, con la partecipazione del ministro per le Disabilità Erika Stefani.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – La giornata si articolerà in cinque momenti di dibattito e inizierà alle 9.15 con il saluto del Ministro e con un focus sul Piemonte al quale parteciperanno il presidente del consiglio regionale Stefano Allasia, il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni, gli assessori regionali della Lega e il presidente della Quarta commissione Sanità, il leghista Alessandro Stecco. A moderarlo, la consigliera regionale della Lega Salvini Piemonte Sara Zambaia.

Alle 10 il dibattito si sposterà sul tema “Rompere le barriere dell’indifferenza. A tu per tu con la Cpd, Consulta per le persone in difficoltà”, mentre alle 11 è in programma “Il futuro della psichiatria: l’inclusione sociale come strumento di crescita personale”. Alle 11.45 il webinar continuerà con “La presa in carico del paziente: il punto con il presidio ospedaliero San Camillo di Torino”, e alle 12.15 si parlerà di “Una disabilità sostenibile: la sfida di oggi per vivere meglio domani”. Alla giornata sono state invitate tutte le principali associazioni che si occupano dei temi delle disabilità: a moderare gli incontri, l’onorevole della Lega Elena Maccanti, le senatrici leghiste Marzia Casolati e Roberta Ferrero, la consigliera regionale Sara Zambaia e la vicecapogruppo della Lega al Comune di Torino Francesca Parlacino.

Il webinar potrà essere seguito in diretta sulla pagina Facebook del gruppo Lega Salvini Piemonte, facebook.com/GrpLegaSalvini

“Un’iniziativa importante – sottolinea la consigliera regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte Sara Zambaia -, fortemente voluta dalle donne della Lega elette in provincia di Torino e organizzata in collaborazione con il gruppo regionale. Diverse associazioni torinesi che operano nel settore delle disabilità avranno l’occasione di confrontarsi in modo diretto, obbligatoriamente online a causa della pandemia, con il ministro Stefani. Quello di lunedì sarà solo il primo di una serie di incontri: vogliamo che ogni associazione del territorio abbia la possibilità di incontrare il ministro, anche in presenza appena il Covid lo permetterà. Sappiamo quanto sia importante poter avere relazioni dirette, soprattutto quando in ballo ci sono le esigenze di un mondo cui finora pare non sia stata data la giusta attenzione”.

“Innanzitutto – aggiunge il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni – voglio fare i miei complimenti alle donne della Lega che, dimostrando ancora una volta la loro competenza e il loro impegno sul territorio, hanno organizzato una giornata così importante. E voglio rinnovare il mio grazie al ministro Erika Stefani per il suo lavoro su un tema delicato come quello delle disabilità e per quanto ha fatto in passato per una questione tanto cara alla Lega come è quella dell’Autonomia. Per noi, che rappresentiamo il più grande partito popolare italiano, quello delle disabilità e del sociale deve essere un mondo verso il quale vogliamo approcciarci da assoluti protagonisti, per costruire insieme un Paese dove a tutti i cittadini vengano riconosciuti uguali diritti. E siamo orgogliosi che oggi questa battaglia di civiltà sia portata avanti al governo proprio da una rappresentante della Lega”.

Reddito di maternità, il Popolo della Famiglia scrive a Cirio

Caro direttore, in qualità di coordinatore regionale del Popolo della Famiglia-Piemonte chiedo cortesemente che sia resa pubblica una lettera aperta inviata al Presidente Cirio.

Il Popolo della Famiglia chiede alla Giunta regionale che sia preso in seria considerazione il Reddito di Maternità, una misura che potrebbe rilanciare la natalità nel nostro territorio. 

Lucianella Presta

***
All’On. Alberto CIRIO
Presidente della Giunta Regionale
Il Popolo della Famiglia, che ho l’onore di rappresentare in Piemonte, prende atto con vivo apprezzamento della Vostra proposta di aprire, presso i consultori e gli ospedali, sportelli gestiti dalle associazioni tra le cui finalità siano previste la tutela della vita, fin dal concepimento, e attività specifiche che riguardino il sostegno alla maternità e alla tutela del neonato. In tal modo sarà consentita la piena ed effettiva applicazione della legge 194, garantendo alle mamme anche il diritto di salvare la vita del proprio bambino.
In questa direzione va dato atto all’attuale Amministrazione di avere anche emanato, nel settembre u.s., una circolare che vietava la distribuzione della pillola RU 486 nei consultori e in day hospital, invitando anche all’attivazione di sportelli con associazioni come il Movimento per la Vita, Federvita Piemonte, i Centri aiuto alla Vita  operanti nel settore della tutela materna ed infantile. Di diverso avviso siamo invece rispetto all’approvazione all’unanimità del NIPT, che si intende rendere totalmente accessibile e a costo zero perché a carico della comunità, come del resto ogni aborto.
 
Cogliamo questa occasione per un appello urgente e convinto affinché codesta Giunta prenda in seria considerazione una proposta di legge di iniziativa popolare di cui il Popolo della Famiglia si è fatto promotore fin dal 2018, raccogliendo in tutta Italia ben oltre le 50.000 firme richieste. Purtroppo, pur essendo depositato da quasi due anni,  nessun partito, presente in parlamento e che pure si professi favorevole alla famiglia, se ne è fatto carico.
 
Si tratta del Reddito di Maternità: 1000 € al mese, per 8 anni, alle donne italiane che si dedichino in via esclusiva alla vita familiare e alla crescita dei figli.
 
Chiediamo alla Giunta di prendere in seria considerazione la necessità urgente di fornire alle donne piemontesi, ed alla loro famiglie, una soluzione economica concreta come il RdM a misura regionale.  Fornirà loro, in tal modo, l’opportunità di avvalersi di un diritto in più, quello di divenire mamme, incrementando così il potenziale di risorse umane, sociali, economiche e morali di cui l’Italia insieme al Piemonte si va inesorabilmente privando.
 
Grata per l’attenzione e per un gradito sollecito riscontro, porgo cordiali saluti.
Lucianella Presta
Coordinatore regionale del PdF-Piemonte

 Ruffino (Cambiamo!): “lo Stato acquisti villa Giolitti”

“Ho depositato una interpellanza urgente al ministro Franceschini per sapere il motivo per cui lo Stato non interviene nell’acquisto della dimora del grande statista piemontese Giovanni Giolitti.

Villa della Rocca, pregevole costruzione del XVIII secolo con 25 mila metri quadrati di parco annessi nel comune di Cavour, e’ infatti in vendita all’asta presso una rinomata agenzia internazionale e per un valore di 680 mila euro”. Dichiara in una nota la deputata di Cambiamo! Daniela Ruffino. “La villa e’ il luogo dove Giolitti incontrava personalità politiche, scriveva le leggi e faceva la storia del nostro Paese. E’ una parte importante della memoria collettiva dell’Italia, non possiamo permettere che venga venduta a privati, il governo deve intervenire per acquistarla e inserirla in un nuovo circuito di interesse storico e turistico insieme al comune di Cavour che la ospita. I beni culturali, la loro storia, sono il vero Made in Italy che ci rende famosi in tutto il mondo e la meta più ambita del turismo internazionale. L’acquisto della villa di Giolitti avrebbe un alto valore soprattutto in questo momento in cui discutiamo su come far ripartire l’economia italiana e il turismo puntando sulle eccellenze del nostro territorio. Non perdiamo questa occasione”, conclude

Decreto Sostegno, Iv: “600 milioni contro fallimento impianti sci”

“I 600 milioni di euro destinati agli impianti sciistici non possono essere ridotti, sono infatti necessari per evitare il fallimento delle aziende del settore dopo una stagione invernale inesistente e le spese comunque sostenute per garantire gli interventi di manutenzione alle infrastrutture”

E’ quanto dichiarano i deputati di Italia Viva Silvia Fregolent e Mauro Del Barba sull’incontro tenuto oggi, giovedì 18 marzo, dai partiti politici con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco sui contenuti del Decreto Sostegno.
“Come ha giustamente ribadito la Presidente Boschi al Ministro Franco è quindi necessario recuperare ulteriori risorse adeguate ed immediate per ristorare gli altri componenti del settore della neve come i maestri di sci, gli alpeggi e l’indotto, oggi in ginocchio dopo mesi di stop alle attività”: concludono i deputati di Italia Viva.